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La ragazza con il vestito bianco e gli occhi di luce
La protagonista dell'avvincente romanzo di Maria Letizia Antonaci è una donna la cui vita razionale e ordinaria, trascorsa elaborando perizie e assistendo i propri clienti, viene sconvolta da alcuni sogni suggestivi. A manifestarsi a lei è Angelica, una ragazza morta settant'anni prima, affogata su una spiaggia della località Grottascura e il cui delitto è rimasto avvolto nel mistero. Tra le due donne è presente una forte connessione. Angelica, attraverso segnali e visioni, conduce la protagonista alla scoperta del suo passato: era una giovane di umili origini e sani principi che, per collaborare con il futuro marito, un carabiniere impegnato nell'indagine su un'organizzazione criminale, aveva cominciato a frequentare le feste dell'alta società, allo scopo d'intercettare comportamenti sospetti. Durante uno di questi incontri, aveva conosciuto un principe tenebroso e, da qual momento, la sua vita era cambiata. Che cosa è successo davvero? Maria Letizia Antonaci racconta una storia dalla sfumature soprannaturali, scandita da enigmi, intrighi, amore e colpi di scena. -
Il sogno di Federico, una favola vera. Ediz. italiana e inglese
Un'originale storia-favola per avvicinare i più giovani alle vicende di Federico II di Svevia che tanto ha amato e fatto per la terra Puglia da lasciare tracce, tutt'oggi, tangibili. La duplice versione del testo, in italiano e in inglese, offre la possibilità di rafforzare le competenze linguistiche nella lingua straniera. ""Questa storia che, a tratti, assume sembianze di favola, vuole sì intrattenere, ma la lezione che offre non è una lezione morale, è una lezione di Storia resa in uno stile narrativo estremamente semplice… L'argomento è Federico II di Svevia, l'Imperatore illuminato del Medioevo, la cui vita è stata così meravigliosa e tragica da fargli guadagnare l'appellativo di Stupor Mundi (Meraviglia del mondo)"""". Età di lettura: da 10 anni."" -
Bebè e la luna
Nel continuo confronto tra poesia e narrativa ci si sofferma sulla differenza tra versi e prosa. La verità è che la differenza è un'altra, se proprio si vuole andare in cerca delle caratteristiche che contraddistinguono entrambi i tipi di scrittura. In fondo, nell'uno o nell'altro caso, in superficie si tratta di un mare di parole disposte su un foglio bianco e in un insieme di pagine. -
Una storia di altri tempi
Franco e Silvia sono una giovane coppia della seconda metà del XX secolo. Sono molto innamorati e vivono una vita in condivisione con parenti e amici. Il racconto dell'esistenza è la base da cui parte l'autore per riflessioni e considerazioni più ampie sui valori veramente importanti, sulla società in generale, sulla religione e sulla possibilità di un universo parallelo. Un excursus, insomma, su cosa riteniamo veramente importante e su cosa rende l'esistenza umana meritevole di essere vissuta. -
Dossier Wojtyla. Il complotto
13 maggio del 1981, il giorno dell'attentato a papa Giovanni Paolo II. Una di quelle date che rimangono impresse a fuoco nella storia e nella mente di chi ha vissuto in quegli anni non solo per la risonanza mediatica che l'attentato ha avuto, o per l'impatto emotivo che investito credenti e non, ma soprattutto per le conseguenze che il gesto ha e avrebbe potuto scatenare. Tuttavia, ancora più di questo, sono le motivazioni dietro questo terribile avvenimento a essere rimaste confuse e inspiegate. Ed è a queste che si lega l'autore, cercando di ripercorrere gli avvenimenti che hanno portato a quella tragica giornata in maniera precisa e puntuale. -
Favole per sognare
Birichina, la gatta di campagna, Fred, il pinguino, Il mio cane Briciola e La farfalla Tenerina sono solo alcune delle belle e tenere storie qui raccolte. L'amicizia, il rispetto per l'ambiente, l'amore per il prossimo, animale o umano che sia, sono i temi che Manuela Consolata Mannini propone nelle sue brevi storie. Strutturate e narrate secondo lo schema della letteratura per l'infanzia, le piccole favole, contenenti morali e codici di comportamento, sono accompagnate da vivaci e colorate descrizioni, e si adattano inoltre perfettamente alle esigenze letterarie di un pubblico adulto, il quale, seppur disincantato dagli eventi, ne raccoglie la magia e quel senso di avventura che, insito nell'animo umano, è sempre pronto a uscire fuori all'occorrenza. Età di lettura: da 4 anni. -
Il palazzo di via Malcontenti
Il palazzo in via Malcontenti è un edificio di sette piani costruito nel 1967. Ogni piano racchiude delle vite, delle storie, collegate l'una all'altra solo da una scala. Alcune vite si intersecano, si legano e si scontrano; altre, invece, sembrano destinate a continuare parallelamente, senza mai toccarsi. È così che la storia di Anna difficilmente si legherà a quella di Lavinia, così come Daniele difficilmente conoscerà quello che si nasconde nella solitudine dell'appartamento di Claudio. Ma è soprattutto Fosca, del secondo piano, che sembra avere qualcosa da raccontare… -
De rerum
Un viaggio in tre dimensioni, nelle quali la vita, la natura e l'amore trovano multiformi sembianze, elaborate in trame oniriche e struggenti. Il trascorrere del tempo incastona gli anni in ricordi dipinti da mani sinuose come sirene ammalianti e nodose come rami d'ulivo. -
Indizi di luce
Basta leggere uno qualsiasi dei componimenti di Giuseppe Barin per capire subito che si ha a che fare con una poesia matura, raffinata, colta, in cui ciascun verso e ciascuna parola non vengono proposti in maniera casuale o impulsiva, ma tutto passa attraverso l'attento lavorio del poeta. Barin predilige forme espressive libere, prive di metriche e rime, ma ciò non gli impedisce di dar vita a versi fortemente armonici, melodiosi, che con un ritmo costante e mai ""invadente"""" si muovono con delicatezza tra le pagine di questa raccolta avvolgendo il lettore in una sorta di abbraccio caloroso. Quella di Barin è una poesia, per così dire, """"invitante"""", accogliente, nobilmente umile, che, lungi dal respingere il lettore, lo mette immediatamente a suo agio. È come se il poeta, con queste liriche, aprisse le porte del suo mondo facendoci accomodare e sentire come fossimo a casa nostra, dando origine a un grande processo di condivisione."" -
Il cavaliere del bene
Mentre gioca a nascondino con i suoi amici, il piccolo Massimo trova uno strano oggetto che, all'apparenza, sembra un banale telecomando, che però ha solo tre tasti e si comporta in maniera insolita. Divorato dalla curiosità, il bambino lo porta a casa e lo mostra alla sua amichetta del cuore, Ketty. Insieme decidono di metterlo alla prova premendo un tasto e… in pochi istanti si ritrovano al Polo Nord! Tra elfi, fiocchi di neve parlanti e Babbo Natale, i due bimbi saranno protagonisti di emozionanti avventure e, al tempo stesso, impareranno importanti lezioni di vita. Torneranno a casa come Cavaliere e Principessa del Bene, con la voglia di lottare contro le ingiustizie e di aiutare i bimbi più svantaggiati. Età di lettura: da 6 anni. -
Scusa per il silenzio
“[...] Con Scusa per il silenzio, l’autore Ruffa Elia presenta un monologo interiore sotto forma di versi, brevi testi, metafore e piccole frasi per condividere con i lettori la ricerca delle risposte necessarie per conoscere se stessi e apprendere che, per conoscere la versione più autentica di sé, è necessario aprirsi all’ascolto del proprio silenzio interiore. Di questo silenzio interiore, l’autore ne rivela ogni sfumatura: la capacità di amare e di sapersi amare, il sentirsi soli nella compagnia, il percepirsi come invisibili nella folla e il restare ancorati all’abitudine della nostalgia e della sofferenza, impauriti dall’idea di potersi meritare qualcosa di bello. L’autore ci esorta a dare un nome tanto ai nostri silenzi e tanto alle nostre paure perché nel riconoscerli li rendiamo più piccoli e li trasformiamo in un ombrello che, da un lato, ci mette al riparo dalle tempeste interiori, ma, dall’altro, un po’ ci fa bagnare per innaffiare il seme del meraviglioso fiore che siamo destinati ad essere. Attraversare il mare del silenzio ci conduce verso un’isola meravigliosa, quella dove alberga l’amore autentico che ci porta un’inaspettata felicità che dobbiamo accogliere anche se ci sentiamo impreparati. Siamo pronti ad accettare la sfida?” (dalla Prefazione a cura di Josy Monaco) -
I fantasmi del presente
Lui è un ragazzo timido e introverso, che ha poco successo con l'altro sesso ed è poco consapevole del proprio potenziale. Lei, Gaia, vive nella stessa provincia. È una studentessa universitaria tirocinante che alloggia, assieme al suo gatto dispettoso, nella regione confinante, in un monolocale vicino al campus. Dietro un'apparente timidezza, la ragazza nasconde un carattere deciso e sicuro; è appassionata di pasticceria, mentre lui se la cava meglio con i piatti salati. I due si conoscono online. Dopo diverse mail arrivano le chat e poi le telefonate, che rinsaldano il loro legame. Passano i giorni, alcuni chiarimenti su un profilo social di Gaia inattivo da tempo, le prime foto, fino a che lei non propone di vedersi. Tuttavia, l'imprevisto è dietro l'angolo: dopo non aver ricevuto alcuna risposta per diverse ore, la ragazza lo ricontatta dicendo di essere stata ricoverata in pronto soccorso. La conoscenza riprende a distanza, fin quando Gaia si riprende e lo invita dalle sue parti per la notte di Capodanno, per poi sparire... -
Splinters
L'amicizia, l'amore, il rispetto, il desiderio di viaggiare… non hanno tempo; mentre la guerra non dovrebbe più far parte della vita. Ho provato emozioni: ho sorriso, amato, pianto… Ho immaginato possibilità di vita oltre quella che viviamo nella realtà, che oscilla tra il bene e il male, poiché esiste un'energia positiva che può scatenare la fantasia e la forza di chi non si arrende. -
Oltre l'infinito
Sta per iniziare un altro anno scolastico, l'ultimo per fortuna. Già, perché per Sara la scuola è sempre stata il luogo in cui più di tutti si è sentita fuori posto. Fin dal primo giorno di asilo, quando è arrivato inatteso il confronto con una realtà che l'ha fatta sentire fragile, esclusa: in una parola, diversa. I suoi compagni correvano, giocavano, si divertivano e lei rimaneva ai margini, confinata su quella carrozzina che l'accompagna da quando aveva pochi mesi. Naturale che con il passare del tempo sia diventata diffidente e poco incline a socializzare, decisa a trascorrere quegli anni quasi in apnea, in attesa di conseguire l'agognato diploma che l'avrebbe liberata finalmente da quell'obbligo quotidiano. Tuttavia, proprio in quel primo giorno dell'ultimo anno di liceo, Sara incontra Veronica, una nuova compagna di classe, che senza esitazioni e con una naturalezza disarmante prende posto accanto a lei, occupando quel banco che era rimasto sempre vuoto per cinque anni. La sua amicizia sarà il punto di partenza per una crescita personale che porterà Sara a guardare il mondo da un'altra prospettiva e a mettere in dubbio tante delle sue certezze - la propria diversità, il rapporto con il suo corpo, quello con i genitori - arrivando a contemplare nella propria vita perfino un sentimento che fino ad allora le sembrava precluso: l'Amore. Oltre l'infinito si addentra, con grande capacità analitica e narrativa, tra i pensieri e le emozioni di una giovane donna che, tra esperienze a volte meravigliose e altre decisamente drammatiche, trova la forza di aprirsi alla vita, come un fiore bellissimo e delicato che dischiude finalmente i suoi petali per mostrarsi in tutto il suo splendore. -
Ci vediamo al Jamaica
Ci vediamo al Jamaica è un amalgama tra fiction e realtà che rende omaggio a un pezzo di storia della cultura italiana degli anni Sessanta. Noto come caffè degli artisti, poiché prossimo a Brera, il Jamaica di mamma Lina e del figlio Elio Mainini fu punto d'incontro di esperienze intellettuali e umane, dove si ritrovavano personaggi già molto noti nel mondo dell'avanguardia pittorica, della scultura, ma anche galleristi, sommi poeti, letterati, critici, giornalisti, registi cinematografici, attori e attrici, i fotografi più noti del panorama italiano, bellissime donne e modelle dell'Accademia e tanti altri che si divertivano ad assaporare l'atmosfera di un ambiente libero da pregiudizi e aperto a tutte le novità artistiche e alle forme di pensiero, dove ""ci si sentiva felici perché era plausibile prospettarsi un futuro, senza divisioni di sorta, poiché era l'arte a unire tutte le estrazioni sociali in un sodalizio di amicizia"""". I protagonisti del racconto sono due: un condomino agiato e un abitante di una casa popolare. Soresiani, benestante """"scapolo in modo assolutamente naturale"""", si ritrova in pieno agosto in una grande città deserta, Milano. Ma lui più di tanto non si preoccupa, è """"un misantropo quasi autosufficiente"""", ed è stanco di subire i """"proforma"""", le convenzioni che sono la regola del palazzo in cui vive. In un'altra casa, e in una ben peggiore situazione economica, troviamo il mago Thot, che tanto esperto delle sue potenzialità non sembra. Avrà bisogno dell'assistenza della fantasiosa amica Laura, aspirante attrice del Piccolo Teatro, e di un pizzico di astuzia per cambiare la propria sorte. Due personaggi così non avrebbero nulla in comune, se non la stranezza; ma siamo nella Milano degli anni Sessanta, e così accade che i due protagonisti si ritrovino, con alterne vicende, insieme a scrittori, pittori, musicisti e rivoluzionari della parola. Tutti a banchettare e a discutere al Jamaica, luogo mitico della bohème milanese, e a vivere eccitanti avventure quotidiane per le vie di Brera. Questo nuovo stile di vita diverrà per i protagonisti il crocevia necessario per un cambiamento radicale rispetto alla monotonia delle loro esistenze e, finalmente rinnovati, proiettati nella Nouvelle Vague tra Milano, Parigi e il resto del mondo."" -
Il quaderno di Francesca
Perché? Perché questo libro è così potente? Perché Francesca è presente a se stessa, non può dimenticare le tanto difficili parti di sé, il dolore, il tormento e la tormenta che sicuramente la scuotono - come potrebbe non essere così? eppure torna, torna sempre a se stessa, e in questo suo tornare porta con sé una piuma di consapevolezza, conquistata spesso a fatica, ma che subito aggiunge alle altre e che le permettono di elevarsi ogni volta con un soffio leggero in più. -
Il profumo delle rose
Per Maria, gli anni dell'ultima guerra sono forieri di libertà; per Francesco, segnano la fine di un mondo, delle certezze. Lontana dal suo paese d'origine, Maria presterà la sua voce alla Resistenza. Nel dopoguerra Maria è una grande vedette dell'Olympia, a Parigi. Ma accade qualcosa che la farà ritornare indietro sui suoi passi. -
Il mondo dentro
Quella proposta da Sara Tavecchio potrebbe essere definita ""poesia empatica"""": l'autrice si trasferisce nel mondo interiore degli altri, anzi, giocando un po' con il titolo di questa raccolta, riesce a trasferire il mondo degli altri dentro di sé. Così, nelle sue poesie, sono in qualche modo gli altri a parlare. Attraverso questa raffinata operazione, i componimenti di Tavecchio risultano così ben concepiti che l'universo emozionale della poetessa potrebbe essere sovrapposto a quello dell'altro, il soggetto delle poesie."" -
I colori del destino
Umberto è un giovane di buona famiglia che, pur centrato sulla sua ottima carriera professionale, vive un'esistenza travagliata: perennemente in lotta con la famiglia, coinvolto persino in un doloroso contenzioso legale, non riesce a creare delle relazioni stabili. Sarà l'incontro con Flavia, ragazza lontanissima dalle sue abituali frequentazioni, che lo porterà a un serio riesame della propria vita, con l'unico obiettivo di poter realizzare il suo sogno d'amore con lei che nasconde un passato di profonda sofferenza. Superare gli ostacoli non sarà facile, ma si tramuterà in un percorso che regalerà a entrambi la prospettiva di una vita finalmente serena e felice. -
L'incontestabile verità della società
Con questo breve testo l'autore propone svariati spezzoni di famosi testi della letteratura italiana e straniera. Il libro è adatto a ogni genere di lettore. ""La letteratura serve a far sbocciare nella mente del lettore quei pensieri che sono dentro ognuno di noi."""" Aiuta l'uomo a esprimere quei sentimenti, quelle emozioni e quelle idee che, per svariati motivi, rimangono latenti.""