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PoeMie
Stefano Rosella sembra abbandonarsi, come in un'esperienza estatica, dunque in un certo senso ""attiva"""" e partecipe, alla ricerca dell'immagine perfetta, della metafora e del simbolo che meglio possano rappresentare questo suo vorticare interiore. Si muove tra le pagine in continua ricerca, come se il suo soddisfacimento poetico fosse un obiettivo che, appena raggiunto, è subito di nuovo lontano: la sua è una volontà necessaria, come se l'ebrezza della parola lo rapisse così tanto da non poterne farne a meno."" -
Ipup e lo squalo
Ipup è una bambina che vive sulle rive del grande mare Oceano. Ama gli animali che lo popolano e li ritrae nei suoi disegni. Un giorno farà un incontro speciale con Olip, uno squalo dall'aspetto pauroso, che sarà suo amico e la accompagnerà a scoprire ciò che si trova sotto la superficie del grande mare. Una fiaba che ci porta in un mondo sospeso nel tempo, dove il bene e il male, le gioie e le contrarietà convivono e si fondono con la meravigliosa ingenuità della piccola Ipup. -
Nudo
La poesia di Jacopo Bellan è quella che si può scorgere all'ombra di un pensiero celato, quello che vela i nostri occhi e li rende spesso indecifrabili, ammantati dal soffuso pulviscolo dell'infinito. È una poesia, questa del nostro autore, che sembra vivere in un'oscurità che non è tenebra, bensì quell'attimo esatto prima che tutto si rischiari e ci appaia nella sua splendida limpidezza: la verità che cerchiamo senza sosta. Questi componimenti - limpidi nella loro brevità perfetta - sono capaci di raggiungere il lettore con immediato coinvolgimento per la loro purezza d'intenti, che passa però per forme possenti, vigorose, come se la parola fosse piena del suo senso più atavico. -
11ª edizione del premio internazionale di poesia Orazio anno 2023. Il mio sogno più bello
"La Poesia, il suo amare, camminare, contemplare, il suo trasmutare attraverso il lavoro fatto di libertà e inquietudine fa sì che la sua opera rimanga come simbolo di un tempo dove non tutte le illusioni sono perdute, dove il meraviglioso sopravvive. Un cammino illuminato dal sole e dalle magiche aurore, che prosegue nella trasparenza delle nuvole e nel trovarsi in sintonia con la vita degli animali e delle piante. Un paesaggio attraverso il visibile e l'invisibile, dentro e fuori di noi. L'orecchio sensibile che deve mediare le varie voci senza paura dei segreti acuti e delle dolcezze. Impariamo la dialettica che si instaura tra la natura e la preghiera. È tutto l'universo è sacro, orazione lieve, viva, perfetta. Apre dentro di noi ampi spazi, luci e ombre si allargano. Le cose sorgono dentro come musica da uno strumento. La Poesia, lo strumento di qualcosa che è al di fuori di noi ma del quale facciamo parte. Consciamente o inconsciamente. In questa dimensione si trova la mente del poeta. I sognatori sono il senso dell'universo, qualcosa in più della scienza, sono l'anima della materia, imprevedibili e profondi quanto l'universo infinito. I Poeti sentono gli esseri naturali e soprannaturali, gli esseri che volano e cantano. Comincia lentamente e l'esercizio della forma è la ricerca di qualcosa di più prezioso. Sinapsi addormentate riattivano regioni occulte, trovano aperture - tutto il corpo impara - non è soltanto la mano che attua, delicati ingranaggi girano cercando sintonia."""" (Márcia Theóphilo Presidente di giuria del Premio Internazionale di Poesia """"Orazio"""" Candidata al NOBEL per la Letteratura)" -
Bianchino
Dalla passione per i bambini e il disegno nasce questa breve ma tenera filastrocca che vuole far capire ai bambini che ogni persona che si incontra sul proprio cammino può donarci qualcosa di speciale fino a renderci migliori. Età di lettura: da 4 anni. -
Sinestesia
In un futuro distopico la Città è in guerra da oltre vent'anni. I giovani vengono reclutati dalla Regione e spediti oltre il Confine, da cui sempre più spesso non ritornano. Ma Cora Levy è diversa: un talento spiccato quanto apparentemente inutile per i colori e scarsi punteggi nei test attitudinali, viene reclutata da uno strano individuo che l'ha vista dipingere. Da quel momento comincerà un'avventura nella quale nulla sarà più come sembra e Cora dovrà farsi strada tra i tanti misteri che la circondano, primo fra tutti il significato del suo singolare talento. -
Frammenti...
Frammenti di un'anima emergono da un passato doloroso, si mescolano ai ricordi, alle emozioni, alle vive sensazioni che evocano una forza inaspettata, inattesa, dalla quale si rinasce a nuova vita. Alessandro, menestrello dei tempi moderni, cantando, assembla e restituisce emozioni completamente svuotate dalle costrizioni, dalle limitazioni. Il simbolismo che si basa sull'intuizione è onnipresente nei suoi componimenti, e rivela nei particolari il senso dell'infinito. Canta la sua voglia di vivere, di essere protagonista della sua storia personale. La vitalità delle sue parole incita il lettore a rivolgere uno sguardo più approfondito tra le righe dei suoi testi, tra i puntini sospensivi, tra le pause che da un aforisma a un altro si snodano incessanti. Le sue reminiscenze del passato, che a tratti emergono, annunciano momenti che si vogliono trattenere, ebbri di tenera consapevolezza. L'onirismo, infine, va a riempire quella parte di narrazione nella quale Alessandro Ravegnini è maestro: la frammentazione della realtà e della finzione, il fondersi degli elementi in una prosa naturale priva di elementi disturbanti che ne alterano l'essenza. -
Il fico di Esther
Fin da piccola, Maria Luisa ha stabilito di votare la sua vita alla bellezza e alla poesia, non solo come forma d'arte scritta, in cui pure si diletta, ma come indagine dell'essenza di tutte le cose, compresi i rapporti con gli altri. Va avanti così, attraversando le vie della sua vita e quelle delle persone che ha accanto, sempre protesa verso qualcosa cui forse non sa dare un nome, quasi una sorta di verità dell'esistenza, eppure costantemente combattuta tra ciò che vorrebbe, ciò che crede di volere e quello che la società si aspetta da lei. Attraverso i suoi occhi, è raccontata non solo la storia di una donna, ma quella di un intero Paese e dei mutamenti che ha vissuto, dagli anni Cinquanta fino ad arrivare ai giorni nostri. -
Credevo nelle favole
L'autrice ha sempre creduto nelle favole, nella possibilità di vivere felice e contenta. Ci ha creduto in ogni istante, fin da piccola, anche quando il mondo che aveva attorno sembrava sgretolarsi tra le sue mani, tra la rabbia di suo padre e il dolore di sua madre; ci ha creduto quando si è innamorata e quando ha avuto dei figli, e persino nel momento in cui quell'amore si è rivelato un'altra prigione. E ci crede ancora oggi grazie al suo migliore amico, perché tutti meritano un lieto fine. -
Libero dalla cura
Da duemila anni la figura controversa e ampiamente dibattuta di Dio giunge agli uomini in tutta la sua complessità. Aggrapparsi all'ineffabilità del dogma oppure al ragionamento cavilloso e a volte capzioso, tendente a sollecitare dubbi e teorie fallaci, sono i tentativi dell'uomo per avvicinarsi al divino, all'insondabile. Libero dalla cura è un romanzo fuori dagli schemi tradizionali, è la rivisitazione del ruolo di Cristo, figlio di Dio. L'impianto letterario è magistrale, pregno di lirismo, spesso giunge al parossismo lasciando stupefatti e increduli per la grandezza del pensiero. È un'idea che si affaccia al mondo letterario donando un'impronta indelebile, incredibile. La figura del Cristo di Gerardo Pagano è quella di un uomo che per volere del Padre torna sulla terra, ma a suo modo, senza barattare la sua vita con gli uomini, senza immolarsi sulla pira del sacrificio. Ora, per giungere all'uomo, sceglie di farsi accompagnare dal Maestro Caravaggio, profondo conoscitore delle perversioni umane. Il suo progetto è ambizioso ma teso a redimere un mondo che ormai è giunto al capolinea. Emerge la figura di un Padre che si nasconde dietro il grido d'aiuto di Joshua, il sorriso di Asabi, la dolcezza di Evanthia, la bontà di Alexandre, la maternità di Titina, l'allegria di Giovanni; per ognuno di loro Dio è cura è speranza, ma nello stesso tempo è fuga. Lo stesso Gesù fugge dalla cura troppo asfissiante di un Padre che a volte non comprende… non ne comprende i silenzi, l'immobilismo di fronte al dolore degli esseri umani. -
I fucili di Mazzini
«La storia che ci accingiamo a raccontare, riguarda il passato del Regno di Sardegna alla vigilia della cosiddetta ""Rivoluzione Italiana"""" e dell'Unità d'Italia, quando """"hanno avuto inizio tante cose, che forse non hanno ancora cessato di cominciare"""", in relazione a un'Italia ancora non del tutto unita e resa finalmente omogenea nelle sue diverse """"parti"""". Senza voler stravolgere una tradizione storiografica ormai consolidata affidiamo al paziente lettore, che abbia ancora sensibilità e interesse per le vicende dell'Italia, questa storia, che (speriamo) forse lo impegnerà nelle sue riflessioni personali anche più del tempo che vorrà impiegare nella lettura. [...]» (dalla Prefazione)"" -
Quando l'amore inganna
Carmela non può sopportare un dolore tanto grande quanto la perdita di sua madre. Testarda e inesperta di come va il mondo, decide di partire per Palermo alla ricerca di una vita nuova, in una città che sicuramente le può offrire nuove occasioni per il suo futuro. Carmela desidera fare l'insegnante ma nel suo cuore ha intenzione di trovare anche qualcuno che sappia renderla felice. Quando sembra aver trovato un giovane attraente e di buone maniere, il destino le è di nuovo avverso e la trascinerà in un dolore altrettanto grande. Ma Carmela ancora una volta è in grado di rialzarsi e di ricominciare una nuova vita di sacrificio che le porterà anche delle gioie e soddisfazioni. La vita, però, proprio nel momento in cui sembra imboccare la direzione giusta, sa riservare incredibili sorprese, cui siamo chiamati a rispondere per non rischiare di affondare nella tristezza… -
La bambina e il gorilla
"Mi sarei evitata molto ma mi sono goduta tutto. Ho osato, esagerato, straparlato, strariso, strapianto e strafatto. E in questo sono stata bene"""". Non usa mezzi termini la protagonista di questo breve testo autobiografico, una donna nata nel pieno degli anni di piombo, nel 1977, e che in alcuni periodi della sua vita ha dovuto affrontare perdite, separazioni, incidenti, malattie, sradicamenti. Con una prosa limpida e senza freni, diretta ed empatica, Francesca Moschella regala al lettore emozioni che vanno al di là delle descrizioni che riguardano una singola vita, ma diventano preziosi consigli su come vivere appieno tante esperienze e non lasciare nulla al caso…" -
L'essere superiore
Dalla morte del fratello maggiore, Sven non è mai riuscito a riprendersi del tutto: il ricordo della loro complicità è sempre presente nel suo cuore, così come il vuoto incolmabile che ha lasciato. Da qualche tempo, però, delle strane visioni vengono a tormentarlo: sono come sogni, solo che si manifestano anche di giorno e sembra cerchino di dirgli qualcosa, di far tornare alla sua memoria un passato che ha dimenticato. È grazie a queste visioni che scopre di essere un'anima antica, ben più vecchia della Terra su cui abita, che vaga nell'universo da prima che questo fosse creato. -
Polandia è scomparsa una bimba
La famiglia Mancini, composta da Oscar (ex graduato della seconda guerra mondiale) la moglie Maria, la figlia Sara e le due nipotine, Lara e Sila, parte alla riscoperta dei luoghi che avevano ospitato e accolto con molto calore Oscar durante il ritorno della campagna di Russia, dove aveva sofferto enormemente per le avverse condizioni atmosferiche e, non abituato al costante gelo, tornava indietro molto provato. In Romania aveva trovato un'accoglienza molto calorosa, la guerra sembrava non essere arrivata fino a quel momento. Ma la costante nostalgia e i sensi di colpa per aver lasciato la moglie e suo figlio appena nato in Italia, lo convinsero che tornare a casa fosse l'unica soluzione possibile. A distanza di anni, con la sua famiglia decide di affrontare il viaggio e tornare lì. Ma dopo aver attraversato la Jugoslavia, arrivati in Ungheria, vicino al lago Balaton, la nipotina più piccola, Sila, scompare. Aiutati da un uomo polacco, vengono a sapere che nel territorio agisce un'enorme organizzazione malavitosa che, attraverso rapimenti e scambi di minori, sfrutta il degrado di nazioni impoverite da poteri politici dittatoriali. Con molto coraggio si lanciano alla ricerca della bambina, trovandosi spesso davanti a meccanismi difficili da comprendere. Ma Sila tiene d'occhio i suoi rapitori, è troppo sveglia per soccombere… -
Questione di adattamento
Quanto è difficile avere quindici anni e trasferirsi in un'altra città? Affrontare una nuova scuola, farsi degli amici, imparare nuove abitudini… per fortuna, Clara troverà subito qualcuno che la introdurrà nel nuovo ambiente, ma non tutto è come sembra e ben presto si troverà ad affrontare situazioni che non avrebbe mai immaginato. Menomale che c'è Zoe, discreta e riservata, ma anche lei si sta silenziosamente dirigendo sull'orlo del baratro. Un anno incredibile attraverso i pericoli e le emozioni dell'adolescenza, descritte con freschezza e precisione. Un libro che nasce dall'attenzione della giovanissima autrice per le esperienze dei suoi coetanei e che vuole dare voce ai problemi di una generazione spesso fraintesa. -
Il giardino dei fichi e dell'uva fragola
Venezia, anni '50. I ricordi di una bambina cresciuta tra calli e campielli, abituata alle case veneziane, grandi e un po' misteriose, dense di odori che restano nella memoria. Poi gli anni passati al Lido, nella casa con il grande giardino, e il ritorno a Venezia, all'inizio dell'adolescenza. Un rapporto difficile con la madre ma di grande armonia e complicità, invece, con il padre. ""Non credo di averla amata neanche da piccola, mia madre. Mi faceva anche un po' paura, perché gridava e mi dava qualche sberla."""" Una ragazza indipendente, inquieta e vagabonda, amante dei viaggi e dell'avventura, orgogliosa della sua libertà e autonomia. Il racconto si snoda lungo un arco di cinquant'anni, fino all'inizio del nuovo millennio. La giovinezza, in quei magici anni '70, difficili e affascinanti, gli amici, i viaggi, il matrimonio, l'insegnamento e, infine, una nuova esperienza di vita con la scelta di cambiare lavoro."" -
Facciamo che io ero un druido. Insegnare mediante storytelling e gioco di ruolo nella scuola primaria
Marina Dora Moretti, nel suo singolare testo argomentativo, propone il gioco di ruolo come valido sostegno e apporto all'attività didattica. Punta l'attenzione sullo sviluppo delle potenzialità del bambino con l'ausilio del gioco, della finzione. Immergersi in una storia e indossare il ruolo di un personaggio qualsiasi incentiva la creatività e offre inoltre al bambino la possibilità di agire in autonomia ed effettuare scelte che potranno essere determinanti per lo sviluppo della vicenda. Rapportati all'insegnamento, gioco e didattica, nell'epoca moderna, da sempre hanno camminato su binari paralleli ma per certi versi non si sono mai fusi l'uno nell'altra, ed è proprio da qui che parte l'innovazione: nel GDR la didattica è onnipresente, si integra perfettamente al gioco, offre spunti di riflessione. Questo testo nasce soprattutto per gli addetti ai lavori, per gli educatori che ogni giorno cercano di studiare strategie alternative alla piatta e monotona lezione frontale, ma anche per testimoniare che insegnare in un modo differente è possibile, i mezzi esistono. ""Facciamo che io ero un druido"""" può essere considerato un valido ausilio e una novità nel campo della letteratura per docenti e un ottimo approfondimento metodologico per l'insegnamento nelle scuole di primo e secondo grado."" -
L'eternità per ritrovarsi
1604. Aisha al-Malekki al-Neimi, la figlia di donna Sara Suarez de Alves e di Fahdi al-Malekki, ha quarantasei anni e ha deciso che, sentendosi troppo debole e stanca, è arrivato il momento per lei di ritirarsi a vita privata e di lasciare il comando dei corsari, con tutto il carico di dolore, nostalgia, sofferenza e della vita che segue sempre il suo corso e cercando di abituarsi alla sua nuova esistenza, sconvolta dagli eventi e scossa dall'impossibilità della vendetta in prima persona. Ma, prima di fare questo, ha ancora un'ultima spedizione da affrontare e proprio là, quando per l'ultima volta sconfigge gli spagnoli, scopre, insieme ai suoi, che la nave nemica è guidata da un tale capitano Gomez e tutto fa supporre che ci sia di mezzo il contrabbando di armi. E così lascerà ai suoi figli e ai suoi marinai non solo il compito di raccogliere la sua eredità, ma anche di scoprire il segreto delle armi e come poterla far pagare ai complici del capitano e impossessarsi delle loro ricchezze. Così, tra mille avventure e nuove imprese, ritroviamo molti dei personaggi più amati de L'ultimo dono prima di morire e ne scopriamo di nuovi, destinati a cambiare, con il loro coraggio, la loro forza e la loro vita, il corso delle cose, che sembrano prendere una certa piega, ma poi sono capaci di volgere in una maniera completamente nuova e imprevista, con l'amore che, dopo tutto, ha sempre la meglio sull'odio e, se può esserci un modo per riunire due mondi e spianare vecchi rancori, è affidarsi alla sua dolcezza, alla sua potenza e al suo miracolo che, anche davanti alla morte e alla disperazione, sa generare la vita. -
Vera fantasia
Tre brevi racconti, frutto della fantasia di una giovanissima scrittrice: Luna Park con giostre a forma di unicorno che sono mezzi per arrivare in un posto da fiaba; quadri che prendono vita grazie a una pioggia magica; viaggi intergalattici per visitare stelle e pianeti… Le storie narrate trasportano il lettore in luoghi fantastici in cui conoscere personaggi bizzarri e vivere avventure uniche. Fanno da sfondo i temi dell'importanza degli affetti familiari, della qualità dell'uso del tempo e il grande potere della scrittura come strumento per affrontare il particolare periodo della pandemia, e non solo.