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Kissless. Generazioni in gabbia
Le generazioni X, Y e Z messa a nudo dall'interno.Una nuova generazione: sfrontata, nichilista, spaventata. Un saggio sui millennial scritto da uno di loro, in cerca di risposte in un presente spaesante Bicchieri, foto e sorrisi. Social, camera e locali. Non sembra importare altro nella vita di X, Y e Z, le tre generazioni ora sul palco del mondo. Leoni pronti a ridurre a brandelli ogni cosa, tranne la propria gabbia, stretta e aderente come la tuta degli amati supereroi Marvel. Ma quanto c'è di vero dietro ai sorrisi a trentadue denti che invitano a swippare su Instagram, ai soldi flexati con ostinazione e disinvoltura, alla rabbia scagliata indistintamente contro boomer e coetanei? In questo libro Brando Barbieri ci immerge nel mondo di sfrontatezza e nichilismo che caratterizza la sua generazione e le due precedenti, in maniera diretta e senza ipocrisie. In un continuo richiamo al mondo classico, l'autore smaschera la paura e il senso di inadeguatezza che muovono i giovani di oggi davanti alle sfide di un presente che appare privo di punti di riferimento. E mentre condivide speranzoso le soluzioni trovate durante il proprio percorso di crescita personale, la sua scrittura – pungente, provocatoria, dissacrante – non risparmia niente e nessuno. -
La casa sull'albero di 52 piani
Tornano Andy e Terry con nuove avventure e... 13 fantastici nuovi piani!L'incredibile casa sull'albero in continua espansione di Andy e Terry ha tredici nuovi piani zeppi di meraviglie tra cui, fra le altre cose, spiccano un congegno spiaccica-cocomeri, una macchina per fare le onde, un lanciacarote alimentato a razzo, un campo ninja per Lumache e un'agenzia investigativa ipertecnologica. Il che capita a fagiolo, perché Andy e Terry hanno un GRANDE mistero da risolvere... Dov'è finito il signor Nasone, il loro editore? Senza di lui come potrà uscire questo libro? -
Camelot. L'invenzione della Tavola rotonda
Molte voci corrono attorno alla Tavola Rotonda del Castello di Camelot, che un antico manoscritto passato di mano in mano riferisce e illustra districandosi tra mito e storia, leggende, fatti, poesia e ideali. Eppure a quel tempo e in quel paese era vietato mettere nero su bianco, e la parola scritta veniva guardata con sospetto. Parliamo dell'antica Britannia, appena abbandonata dalle legioni di Roma e non ancora conquistata dal cristianesimo dove i druidi conservavano il sapere nella mente, vere biblioteche viventi. In quelle contrade, vissero ragazzi che sognavano un mondo nuovo e infransero il divieto, scrivendo le proprie storie e passandosele di mano in mano: erano Merlino, Morgana, Avalon, Artù, Ginevra, Lancillotto del Lago e Galahad. Età di lettura: da 6 anni. -
Un uccellino chiamato Francesco
Un uccellino appena nato di nome Francesco, spensierato e con poche certezze, viola la Prima Regola degli uccelli rifiutandosi di mangiare un verme bello grasso. Preoccupati, i genitori decidono di affidarlo alle cure del Saggio Solitario, un vecchio falco che medita in una grotta sul suo passato di crudeltà. Come insegnamento, il falco racconta al pulcino dell'uomo che amava tutto il creato: San Francesco. È una morale più profonda quella che il falco intende trasmettere al pulcino, una morale meno legata a norme e divieti astratti, e che quindi anche i bambini riescono a far propria. Ma a patto che ci sia un falco sempre pronto a suggerire esempi 'a misura di piccoli' e a evitare che Francesco finisca di nuovo nei guai. Ben presto l'uccellino e i suoi amici animali impareranno che la Prima Regola non può essere cieca e assoluta, ma adattata ai pulcini, ai piccoli degli uomini e agli uomini stessi. Età di lettura: da 6 anni. -
Karlsson sul tetto
A volte è un po' triste essere Fratellino, il più piccolo della famiglia. Per fortuna c'è Karlsson, che abita in una casetta sul tetto. Karlsson ha un'elica sulla schiena e può volare fino alla finestra di Fratellino, e Fratellino lo saluta, così nessuno dei due si sente solo. Avere Karlsson per amico è persino meglio che possedere un cane, perché Karlsson è Meglio di Tutto: il miglior aviatore acrobatico, il miglior macchinista, il miglior pittore di galli, il miglior compagno di giochi e anche ""grasso al punto giusto""""."" -
Very italiani. Breve storia d'Italia attraverso 50 grandi persone che l'hanno resa unica
Ritratti delle grandi donne e dei grandi uomini che ci hanno resi quelli che siamo.«Una galoppata storica dal ritmo rapido e seducente. Due giovani autori, due giovani sguardi carichi di curiosità e di voglia di sapere e di capire» – Dacia MarainiCos'hanno in comune Dante Alighieri e Francesco Totti? Santa Chiara e Dario Argento? Caravaggio, forse il più grande pittore mai esistito, ed Elsa Morante, la più profonda scrittrice del Novecento? Facile: sono italiani. Non pensiamo che Gigi Buffon valga Enrico Fermi, o che Samantha Cristoforetti sia importante come Leonardo (per citare altri protagonisti del libro). Però crediamo che ognuno dei cinquanta personaggi cui abbiamo dato vita possa insegnarci qualcosa. Sono persone di genio, che hanno lasciato grandi tracce di sé. Molte hanno sofferto tantissimo: la passione per la poesia portò Torquato Tasso e Alda Merini in manicomio, mentre Ungaretti si scoprì poeta nelle trincee della Grande Guerra. Artemisia Gentileschi dà alla testa mozzata di Oloferne i tratti del suo stupratore, Bebe Vio è diventata una campionessa nonostante una malattia devastante. Tutti posseggono le qualità che hanno reso grande il nostro popolo: la creatività e l'umanità. Per questo, tutti possono renderci orgogliosi di essere loro compatrioti. Italiani. -
La felicità non va interrotta
Da cosa si parte per raccontare la tenacia di un Paese? Dalle sue donne.«La gente ha paura di noi. Dicono che siamo contagiosi. Cosa abbiamo fatto perché Dio ci punisse in questo modo?» – Svetlana Aleksievič, Nobel per la Letteratura 2015Quando si incontrano per la prima volta, Lena è appena scesa da un aereo ed è una delle migliaia di minori bielorussi mandati in Italia a disintossicarsi dalle radiazioni di Chernobyl; Anna la sta aspettando con i suoi genitori, pronti a ospitarla per un mese, e ha un po' paura che questa bambina biondissima sia venuta a rubarle l'amore della sua famiglia o, peggio, i suoi giochi. Ma a entrambe basta un niente per superare la diffidenza e scoprirsi legate da un affetto indissolubile che le renderà ‘sorelle per sempre', anche quando saranno lontane. Vent'anni dopo sono di nuovo in un aeroporto, stavolta a Minsk. Anna ha studiato Scienze politiche e sacrificato molto di sé per inseguire un sogno: combattere la dittatura che opprime la Bielorussia e salvare l'amica. Ma anche se Lena è cresciuta tra mille difficoltà – la madre scomparsa, un fratellino disabile, una figlia da crescere da sola – il ruolo della vittima, dell'essere indifeso, proprio non fa per lei. Entrambe, a modo loro, sono due guerriere. Quando si riabbracciano, un'occhiata e tre parole pronunciate a fior di labbra sono sufficienti per capire che tutto sta per cambiare radicalmente. E che forse, prima di pensare agli altri, dovranno imparare a prendersi cura di loro stesse. Alternando le voci delle due protagoniste, Anna Bardazzi racconta il destino comune a tante donne che in ogni luogo devono lottare per una vita migliore. E mostra come, anche nel grigiore apparente di alcune storie, possa sempre brillare la luce della felicità, di relazioni nate per caso e coltivate nonostante le distanze, non solo geografiche. -
Il colore della tempesta. Romanzo di un'impresa italiana
Trieste, estate 1979. Domenico Nguyen-Hun-Phuoc è uno studente italo-vietnamita che sta cercando di convincere la ragazza di cui è innamorato a mangiare una pizza insieme. Peccato lei vorrebbe un Domenico diverso – meno educato, meno pacato, più pronto all'azione politica – e in effetti, tra tanti ventenni che sembrano aver già deciso il proprio ruolo nel mondo, lui si sente un pesce fuor d'acqua. Mezz'ora dopo si trova su un aereo della Marina militare, seduto di fronte a un agente dei Servizi. Dall'altra parte del mondo, gli spiegano, alcune imbarcazioni di fortuna sono alla deriva nel Mar Cinese Meridionale, con centinaia di profughi a bordo in fuga dalle persecuzioni di Ho Chi Minh. Nessuna nazione intende fare niente, e così l'Italia ha deciso di intervenire inviando tre navi per un'operazione di salvataggio senza precedenti. Ma su quelle navi nessuno parla l'inglese, figuriamoci il vietnamita, perciò lo Stato ha bisogno di lui. La sua grande occasione di essere speciale è l'inizio di un'avventura incredibile – eppure vera – che appartiene a un'estate non così lontana e che oggi ci spinge a guardarci allo specchio. Zuliani la ricostruisce grazie a un solido lavoro di ricerca e auna scrittura che respinge ogni tentazione retorica per descrivere ciò che siamo da sempre: un popolo diverso da ogni altro, allegro e rumoroso, capace di bassezze ed eroismi impossibili. -
Tutti matti per gli Esposito
Dirigendo unrncoro di voci esilaranti e di situazioni pirotecniche, Pino Imperatore sirnconferma un maestro dell’umorismo, quello che unisce l’allegria e l’amarezza,rncompiendo il grande miracolo di farci ridere delle nostre stesse debolezze ernassurdità.rnrn«Con dialoghi irresistibili, colpi di scena e messaggi di grande valore etico, mostra gli aspetti più cafoni e ridicoli della criminalità, rispolvera la grande tradizione comica napoletana e fa ridere e riflettere.» - la Repubblicarn«La Napoli di Pino Imperatore è una città viva e vibrante. Bella tanto quanto l’originale.» - La StamparnrnrnTonino Esposito ci prova, a seguire le orme del padre, defunto boss del rione Sanità,rne a diventare un criminale come si deve. Ma per quella vita ci vuole stoffa, ernlui quella stoffa proprio non ce l’ha. Goffo, ingenuo, nullafacente ernperseguitato dalla sfortuna, sembra incapace di combinarne una buona. Canzonatorndalla moglie, dai quattro figli, dai suoceri, dalla domestica ucraina e persinornda due iguane e da un coniglietto, è la pecora nera della famiglia e ilrndelinquente più maldestro nella storia della camorra.Quando anchern’O Capitano, lo spirito di unrnufficiale spagnolo che gli parla mediante un teschio presente nel cimiterorndelle Fontanelle, si rifiuta di dare ancora ascolto ai suoi lamenti e lo incitarna darsi finalmente una mossa, Tonino capisce di aver toccato il fondo. Decidernperciò di cambiare strada e di cercarsi, per la prima volta in quarantacinquernanni, un lavoro onesto. Ma i guai non tarderanno a raggiungerlo, così come glirnuomini del clan che hanno in mente per lui un compito ‘molto speciale’. -
Ciao per sempre
Ogni famiglia ha un segreto, piccolo o grande che sia.Possiamo davvero dire addio a una persona, a un posto che abbiamo amato o che ha fatto parte di noi? Per il funerale della nonna, Margherita è costretta a tornare a Collina d'Oro, il luogo dov'è cresciuta negli anni Novanta, con i terreni coltivati che danno al paese «quel nome fiabesco e anche un po' ridicolo perché d'oro ci sono solo infinite distese di spighe di grano». Ad attenderla ci sono la sua vecchia casa, l'amica d'infanzia che non ha più voluto incontrare, il primo amore dal quale è scappata senza spiegazioni. Rivederli significa fare i conti con quindici anni di silenzi e di bugie, ammettere la possibilità del dolore e affrontare verità sopite per troppi anni, provando a riconciliarsi con gli strappi della vita. Perché c'è una crepa in ogni cosa e da lì entra la luce. Con una scrittura schietta e usando la propria geografia personale, Corinna De Cesare racconta un passaggio cruciale nell'esistenza di tutti, uomini e donne: il combattimento con il passato perché smetta di infestare le nostre vite; il ritorno a casa, dove le radici continuano ad affondare anche se i rami sono andati lontano, e dove, per capire chi sei, basta scrutare negli occhi di chi ti ha visto crescere, ridere e sbagliare. -
Dillo al Prof
Il Prof più seguito su TikTok (oltre 320mila) racconta la sua esperienza di ascolto e condivisione e si fa portavoce dei ragazzi, vittime più di tutti della pandemiarn«Ha conquistato il cuore di milioni di studenti. È l’insegnante più seguito sui social» - Il Sole 24 Orern«Si batte anche contro l’omofobia e il razzismo con messaggi basati su gentilezza e ascolto» - Corriere della SeraInizia tutto per gioco, con un insegnante che apre un profilo su TikTok per capire cos'è e come funziona la piattaforma che molti dei suoi studenti utilizzano ogni giorno. Si iscrive, scopre un filtro per trasformare le proprie sembianze in uno scheletro, fa un paio di video divertenti e se ne vergogna al punto da uscirne subito. Poi succede l'imprevedibile: mesi dopo, quando la pandemia rivoluziona le vite di tutti e costringe i prof alle lezioni a distanza, Sandro intuisce che può esserci un altro modo per stare vicino ai suoi ragazzi. Del resto, lontano da loro non potrebbe vivere a lungo. Crea una classe virtuale, per dar loro un aiuto con l'Inglese, ma soprattutto per fargli sentire che non sono soli e che, se hanno bisogno di qualcuno, lui c'è e non li abbandonerà mai. In un batter d'occhio la classe si allarga a dismisura, riunendo centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi da ogni parte d'Italia: una comunità per non cedere allo smarrimento, per restare umani nel periodo più disumano della storia mondiale recente. Dillo al Prof nasce da questa esperienza di condivisione. È la vicenda di un uomo senza doti sovrannaturali ma con una eccezionale disponibilità all'ascolto e alla comprensione degli altri. Di un insegnante speciale, un compagno di scherzi, un amico sempre pronto a offrire il proprio affetto – e a chiedere aiuto, quando sta per crollare lui. Di una persona che passa molto tempo sui social, senza la presunzione di capirli meglio degli altri, e anzi combinando infiniti guai. Infine, di un confidente anche per tanti genitori che sanno quanto sia importante dialogare coi loro figli. -
Tutto il bene, tutto il male
Con delicatezza e una scrittura ricca di sfumature, Carola Carulli getta uno sguardo originale sulla maternità, sull'ambivalenza dei legami di sangue e sulla straordinaria capacità delle donne di ferirsi e di curarsi l'un l'altra.«Vorresti incontrarla davvero, Alma. Magari mentre viene fuori a salvarti dalle pagine stesse di questo romanzo, tanto sei riuscito a immaginartela, per filo e per segno, nei dettagli microscopici della sua essenza, e pure in quelli macroscopici della sua piccola grande storia. Carola Carulli, con le sue parole esperte e piene di tutto, ti accompagna su quella giostra fantastica chiamata ""vita""""» – Giuliano Sangiorgi«Siamo figli di chiunque sia in grado di prendersi cura di noi, al di là del grembo che ci custodisce prima di consegnarci al mondo» – Levante«Carola Carulli sente solo con il suo cuore, pensa solo con la sua testa. E con quel cuore e quella testa scrive» – Chiara GamberaleBisogna avere coraggio anche per essere felici, e Sveva nella casa dei suoi genitori non lo è mai stata. Sarah, sua madre, ha puntato tutto sulla bellezza e sulla conquista di un ruolo in società, per osservare il mondo da una posizione comoda. Ma a Sveva non importa dei bei vestiti o delle scuole esclusive, né di cercare un uomo perbene e un matrimonio sicuro. Per questo, ogni volta che può scappa da sua zia Alma, la mamma che avrebbe voluto, la stramba con gli occhi di colori diversi, l'irregolare di famiglia, la ribelle a cui non va mai bene niente. In lei ha trovato un'amica e una complice, qualcuno da cui imparare il senso dell'amore, l'indipendenza e – perché no? – anche gli sbagli. Se la disobbedienza è un tratto ereditario, Sveva è certa di averla ricevuta da lei e dalla bisnonna, che aveva poteri da sensitiva e che da molto lontano continua a vegliare su di loro. Quando Alma rimane incinta di Tommaso, creatura solitaria che appartiene unicamente al mare, il fragile e complicato equilibrio familiare rischia di rompersi. Per tutti loro arriva il momento di rimettere ordine dentro se stessi o, forse, di accettare che la vita è destinata a restare eternamente inesatta e che le persone più importanti sono quelle che ti piovono addosso senza preavviso."" -
Famiglie favolose
Ci sono famiglie di ogni tipo, taglio e forma...... E alcune sono così favolose che sarebbe impossibile non raccontarne la storia. Famiglie Favolose narra le avventure di sette famiglie animali davvero speciali, tutte ispirate a fatti realmente accaduti. Noi le abbiamo semplicemente raccolte, abbiamo aggiunto un po' di zucchero e tanto colore affinché i bambini potessero concentrarsi sul loro semplice messaggio: che ogni famiglia è una famiglia, al di là del numero dei suoi genitori, della loro razza o del genere. Se anche tu credi che l'amore sia l'unica cosa di cui una famiglia ha bisogno per essere chiamata così, questo libro è per te! -
I lucci della via Lago
Un romanzo di formazione dove avventura, amore e mistero si intrecciano in una breve estate impazzita, quella dei tredici anni: l'estate in cui tutto diventa possibile.È il giugno del 1982. Sera dopo sera, partita dopo partita, l'Italia si sta facendo strada verso una finale dei mondiali che rimarrà nella Storia. Mauri e i suoi amici, come ogni anno, trascorrono intorno al lago i lenti giorni che già profumano di estate, tra giochi inventati al momento, gare di nuoto e incontri di pallone improvvisati in piazza. Ma poi, un fatidico giorno, tutto cambia: nel tentativo di pescare un leggendario e gigantesco pesce, Brando, il migliore amico di Mauri, finisce in fondo al lago per non riemergere più. Al dolore incredulo di tutto il gruppo di amici, si aggiunge presto l'inquietudine generata dalla comparsa di misteriosi biglietti scritti nella grafia di Brando. L'ombra del dubbio si allunga così sulla via Lago, alzando un velo di sospetto tra solide amicizie e amori appena sbocciati. -
La bambola maledetta. Horrorville
Quando Mara viene a sapere di un nuovo negozio chiamato Horrorville, non vede l'ora di dare un'occhiata. Sugli scaffali ci sono oggetti insoliti e bizzarri, attraenti ma anche un po' inquietanti. È lì che Mara trova Charlotte, una bambola pallida dai grandi occhi e dai folti capelli neri che sembra aspettare solo lei. Ma strane cose iniziano ad accadere appena Charlotte fa il suo ingresso in casa: oggetti che scompaiono, rumori inspiegabili nel cuore della notte... È solo immaginazione o questa bambola ha davvero qualcosa che non va? Età di lettura: da 8 anni. -
La ragazza dell'eco
Torna la scrittura lirica e potente di Lauren Wolk, maestra nel regalarci personaggi disposti a sfidare le proprie certezze pur di trovare la parte più vera e profonda di sé.«Non c'è mai stato momento più opportuno per leggere di una guarigione, del corpo e del cuore» – The New York Times«La degna erede di Harper Lee» – The Times«Un balsamo per ogni lettore» – The Wall Street JournalQuei doni erano destinati a me. Ne ero certa. Il che significava che chiunque li facesse mi conosceva e sapeva che ero il tipo di ragazza a cui sarebbe piaciuto trovarli negli angoli nascosti del mio mondo, tutti intagliati in buon legno duro, tutti così realistici da sembrare vivi. E poi, poco dopo l’incidente di mio padre, ne trovai un altro. Questa volta era una statuina che raffigurava me.Maine, 1934. Da quando si è trasferita con la sua famiglia nel territorio incontaminato e selvaggio attorno a Echo Mountain, Ellie è diventata una ragazza dei boschi. Adora il rapporto diretto e paritario con la natura che in città non poteva avere, e la vitalità di ogni elemento le risuona dentro come un'eco di libertà e appartenenza a qualcosa di più grande. Lo sa anche il misterioso intagliatore che dissemina nel bosco piccole statuine di legno che sembrano fatte apposta per lei. Quando però il padre cade in coma per un incidente, tutto sembra crollarle addosso. Ma sarà di nuovo alla voce della montagna che Ellie darà ascolto, andando a cercare la vecchia strega che custodisce i segreti della guarigione. Scoprirà così che dietro all'intagliatore e alla strega non ci sono misteri né magie, ma persone e storie che l'aiuteranno a capire che ognuno deve saper scegliere la propria strada, anche se sembra quella meno battuta. -
Il maglione della mamma
I ricordi sono proprio come il maglione di una persona cara, bello da stringere, annusare, indossare. Il maglione rimane uguale, ma per fortuna noi ci cresciamo dentro, e cresce il mondo attorno a noi. Un libro coraggioso e toccante, dolce e diretto, per imparare ad affrontare la perdita a cuore aperto e andare incontro alla vita protetti dall'abbraccio di un maglione. Età di lettura: da 6 anni. -
Trilogia del ritorno: L'amico ritrovato-Un'anima non vile-Niente resurrezioni, per favore letto da Bruno Armando
"Mi sentivo prima tedesco, poi ebreo."""" In questa frase, più ancora che nel tema sconvolgente dell'Olocausto, è racchiuso il fascino dei tre romanzi brevi di Fred Uhlman che nascono dalla tragedia di chi, disperatamente innamorato della Germania e della sua cultura, se ne vide nel 1933 allontanato in nome di una motivazione aberrante come quella razziale. In """"L'amico ritrovato"""" questa lacerazione coincide con la fine di una fortissima amicizia fiorita al liceo di Stoccarda tra due adolescenti: l'ebreo Hans Schwarz, figlio di ricchi borghesi, e il nobile Konradin von Hohenfels. Il nazismo travolge questo legame con la forza di un contagio che sembra colpire anche l'amico prediletto e condurlo al tradimento. La smentita verrà solo trent'anni dopo, dalle righe di un vecchio album di scuola e dall'ultima lettera scritta ad Hans da Konradin, divenuto ufficiale della Wehrmacht e prossimo a essere giustiziato per aver preso parte alla congiura contro Hitler: una confessione che è anche l'appassionato tentativo di spiegare come un popolo intero possa precipitare nella barbarie. Ma per Uhlman quanto è avvenuto non può essere archiviato nel segno consolatorio del ricordo giovanile, e forse proprio per questo la chiave dell'intera Trilogia va considerato """"Niente resurrezioni, per favore"""": il confronto, nella Germania opulenta del dopoguerra, fra l'ebreo emigrato Simon Elsas e i suoi vecchi compagni di scuola non garantirà la riconciliazione, ma la reciproca incomprensione, la colpevole dimenticanza del passato. Un audiolibro della durata di cinque ore e trentasei minuti, letto da Bruno Armando." -
La ricetta del cuore in subbuglio
Esiste una cura per guarire le nostre inadeguatezze, i nostri amori sbagliati?Dafne è architetto, vive a Milano, è sicura di sé e indipendente, e cerca questa cura nelle leggi e nei simboli della matematica, provando a calcolare gli algoritmi delle emozioni. Ma la sua infanzia è rimasta nascosta da qualche parte. Non ha ricordi. Qualcosa si è incastrato in lei. Decide di andare da un'analista che le suggerisce di voltarsi indietro per tornare a cercare quella bambina che da qualche parte si è perduta dentro di lei, di tenerla per mano e di provare ad ascoltare la sua voce... Attraverso il filo dei ricordi, la Dafne adulta ritrova la Dafne bambina, la sua città, Napoli, la sua famiglia. Non sarà facile questo incontro, perché quello che Dafne bambina ha da raccontare è ora commovente e tenero come il dolce della domenica, ora inquietante, come incubi in una camera buia… e sarà proprio laggiù, in un'infanzia che ha i colori, i sapori e i suoni del Sud, che Dafne scopre una ricetta, semplice ed efficace come quelle imparate dalle nonne sedute in cucina nei loro grembiuli conditi di odori e sapori. Una ricetta semplice e speciale per guarire dalla nostra inadeguatezza, per ascoltarsi, capirsi, affrontarsi e, ogni tanto, anche perdonarsi. -
Black kids. La primavera che cambiò ogni cosa
Los Angeles, 1992. Ashley Bennet ha diciassette anni e non potrebbe desiderare di più dalla vita: bella, ricca, con le amiche giuste. L'estate è ormai alle porte e lei passa più tempo in spiaggia che in classe, in testa solo il ballo di fine anno. Ma un pomeriggio di aprile quattro agenti di polizia vengono assolti dopo aver picchiato brutalmente un ragazzo nero e tutto cambia. Perché quel ragazzo è Rodney King, e da quel momento anche Ashley non è più solo una ragazza come tante, ma una ragazza nera, respinta improvvisamente ai margini di un mondo che considerava il suo. Intorno a lei, Los Angeles brucia tra le fiamme di violente proteste, e Ashley cerca a tutti i costi di continuare la sua esistenza da privilegiata, anche se sua sorella Jo si fa coinvolgere nei disordini e l'illusione di famiglia perfettamente integrata che hanno costruito i suoi genitori inizia a sgretolarsi. E mentre la sua vita va in frantumi insieme alle vetrine dei negozi, Ashley dovrà farei conti per la prima volta con le sue origini e le conseguenze che il colore della sua pelle porta con sé. Sullo sfondo di uno dei momenti chiave della storia americana, in un passato che riflette un presente dolorosamente affine, il racconto intimo e autentico di una ragazza in cerca di se stessa e delle sue radici.«Quando esci lì fuori nel mondo, non sei tu e basta, Asley» mi ha detto nonna Opal un'estate, mentre mi acconciava i capelli in quattro lunghe trecce e le abbelliva con dei fiocchi gialli. «Sei tutti noi, la tua famiglia, la gente nera. Devi essere migliore dei ragazzini bianchi. È ingiusto, ma è così.»«Io sono brava, nonna» assicurai.E lo sono ancora. Il più delle volte.