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Quando ti manca il respiro
"Dopo un'esperienza traumatica è necessario fare un percorso di rielaborazione di quanto è accaduto, per liberarsi delle emozioni negative e per conoscere meglio se stessi; è anche un modo per rivedere la propria vita e reimpostarla in modo diverso. Ho vissuto in prima persona la malattia del Covid-19: il ricovero in ospedale, i gravi problemi respiratori e il rischio di essere intubato. Ho assistito alla morte di un mio compagno di stanza nella totale solitudine. In ospedale ho ricevuto cure adeguate da parte del personale sanitario verso il quale sono molto grato. Il respiro (la mancanza, l'assenza, la presenza, le malattie, la scienza del respiro...) è diventato il tema centrale del libro. Il diario dell'esperienza della malattia e alcuni racconti introducono le riflessioni teoriche e cliniche sul tema centrale del respiro ma anche sulla salvaguardia della natura, sulle disuguaglianze sociali, sul cambiamento degli stili di vita, sull'insorgere della malattia e la sua cura, sulla paura della morte.""""" -
Baci imperfetti
Cosa sono le parole? Possono essere vuote, insignificanti, pronunciate così tanto per impressionare gli altri. Ma possono anche essere piene di significati. Possono esprimere emozioni forti, sentimenti profondi, amore, tenerezza. A volte non serve parlare per capirsi, basta uno sguardo, una carezza. Ma la poesia resta sempre il modo migliore, il più toccante per dire ciò che si prova, ciò che si ha dentro e che a volte non si riesce ad esprimere in nessun altro modo. -
Dove c'è vita
Cosa c'è sotto al Duomo di Milano? L'autore dopo i romanzi , «La polvere eterna» (2007), «Fiume di luce» (2008), «Il disco di Nebra» (2009), «Dio a perdere» (2011), «Il Signore della pioggia» (2012), «Viaggi inattesi» (2013), «L'umile forma dell'immortalità» (2014), «Nel nome dell'Universo» (2015), «Inferno a Milano - La nota nella nota» (2016), «Alla ricerca della vita» (2018), «Tu vivrai» (2020), questo «Dove c'è vita» è il suo dodicesimo romanzo pubblicato. -
L'aldilà e l'aldiquà
Questo saggio narrativo che sembrerebbe parlare di ""aldilà"""" (è un giallo per finta, non muore """"davvero"""" nessuno), in realtà è una satira del vivere e morire """"aldiquà"""", in forma di ridanciana rapsodia della nostra vita, delle sue presunte certezze, delle sue magnifiche stupidità, delle sue sgangherate illusioni, ignoranze, proiezioni, giustificazioni, perversioni etiche e ostentazioni di fitness (della serie """"vediamo chi ce l'ha più duro almeno in testa""""). Sembra quasi rivolto alle donne in particolare, che di vita se ne intendono, come per una nostra tardiva esibizione di attributi maschili metaforici; non più temibili o sbeffeggiabili come quelli fisici, ma adottati come chiave di lettura per far loro capire la profonda natura """"etero"""" dei nostri poveri cromosomi XY, compromessi dall'evoluzione, da eccessi di testosterone, da recente frustrazione e manie da Pigmalione."" -
All'ombra di un immenso baobab. Un bambino in balia della guerra
Vita difficile da bambino in Etiopia nel lontano 1940. Con l'entrata in guerra dell'Italia gli abissini si sollevarono contro gli italiani su istigazione inglese e dovette combattere, armi in pugno, a soli cinque anni, con i suoi genitori per salvarsi. Subì il campo di concentramento con la mamma. Rientrò, profugo, in Italia con le ""Navi bianche"""" nel 1942 e raggiunse Trieste, la città natale. Patì l'occupazione tedesca, quella titina, bombardamenti, distruzioni e fame."" -
One-eyed Sam
La storia di Sam è quella di un giovane uomo un po' triste e senza particolari talenti il cui unico desiderio è quello di trovare il suo posto nel mondo. La sera prima di un colloquio di lavoro Sam realizza che non è la carenza di skills a tenerlo lontano dal successo quanto la mancanza di esperienze di vita reale per cui decide di liberarsi dai timori che lo frenano ed immergersi nel dedalo di strade della sua città in cerca di avventure. Per darsi coraggio Sam si crea un proprio avatar, il famigerato pirata One-Eyed Sam, flagello dei Carabi ed intrepido giramondo. Dal tramonto all'alba il pirata navigherà per i sette bar della città, bevendo whiskey nelle peggiori stamberghe dell'arcipelago e parlando con ogni strano personaggio che il destino metterà sulla sua rotta: da un elegante dongiovanni che progetta un omicidio, a un'ammaliante ed esotica principessa per finire con un bambino sperduto che vuole ritornare nella giungla. Queste avventure notturne porteranno il giovane Sam a identificarsi sempre più col celeberrimo pirata e ad avvicinarsi un passo alla volta alla soluzione di un enigma, un importante segreto che cambierà la sua vita e che sembra sempre più a portata di mano. -
Rapsodia di Elettra
Elettra non è simpatica. A volte è addirittura odiosa. Tra le figure del mito è quella che meno induce all'identificazione. È una vittima e una ribelle, ma la sua rivolta ha il sapore della sottomissione. È un'oppressa che non si piega, ma che non trova né riscatto né redenzione. Invoca giustizia, ma la sua idea di giustizia mette i brividi. Incarna l'aspirazione al cambiamento, ma anche il richiamo protettivo di un passato idealizzato. È un simbolo del circolo vizioso repressione-rivoluzione-repressione che tante volte ha appestato la Storia. In lei si specchia il fascino dell'intransigenza assoluta, ma anche l'orrore che ne deriva. È una donna incapace di empatia, che precipita nel proprio vuoto interiore. Il teatro ne ha fatto volta a volta un'eroina dolente e determinata, una macchinatrice senza scrupoli, un'adolescente disorientata e una leader spietata. Inseguirla nelle sue metamorfosi è un'avventura sempre sorprendente. In queste pagine risuona la voce che tredici autori le hanno voluto dare, a partire dai grandi drammaturghi dell'antica Grecia, filtrata da una lettura appassionata e non specialistica, ma semplicemente orientata all'ascolto. -
Antigone, amore mio
Antigone è la tragedia, incontrata sui banchi di scuola, che resta generalmente più impressa nella memoria degli ex studenti di tutte le generazioni. La piccola Antigone che non si piega di fronte al potere, che sfida la legge per i propri ideali e tiene testa al tiranno maschilista affascina tutti da secoli. Ma chi si ricorda di sua sorella Ismene, che tenta invano di aiutarla, fino a dichiararsi complice di un delitto che non aveva commesso? E di Emone, il fidanzato di Antigone che muore suicida per una donna che lo ignora? E della moglie di Creonte, privata dei figli dall'intransigenza del marito? Con una scrittura che avvolge e incanta, Sofocle dipana davanti ai nostri occhi una tragedia umana coinvolgente, un conflitto etico radicale, una riflessione profonda sul potere, sull'amore, sul rapporto con la morte, il divino e il mistero. Questo saggio raccoglie impressioni e riflessioni nate da una lettura appassionata e non specialistica di questo capolavoro dell'antichità, e getta uno sguardo su alcune riscritture del Novecento, che hanno fatto di Antigone l'emblema del conflitto tra oppressione e ribellione, tra legalità e giustizia, tra le ragioni dell'ordine e quelle della solidarietà umana. -
Miwgu
Una mattina Miwgu, giovane ingegnere milanese, si chiede angosciato, guardandosi allo specchio: ""Chi sono io?"""". Inizia così lo """"squarcio"""" interiore che lo porterà a lasciare famiglia e lavoro per partire alla volta dell'Asia. Spinto da una forza misteriosa, dopo un lungo viaggio giungerà nel villaggio della tribù Akha, in una regione inaccessibile del Triangolo d'Oro. Con loro impara a vivere in un mondo ancestrale semplice e pacifico, scandito da ritmi naturali e riti collettivi. Tra gli Akha conosce per la prima volta in vita sua l'accoglienza e l'accettazione totale, grazie ai colloqui con l'anziano capo villaggio, guida autorevole che sa ascoltare senza giudicare. Miwgu capisce così che l'esistenza è continuo mutamento e che ogni persona deve rispondere al proprio richiamo interiore. Il protagonista non accetta più dogmi a lui estranei, ma ricerca la conoscenza autentica di se stesso, della realtà visibile e invisibile. Superando i limiti e le paure umane, vive esperienze straordinarie e sconvolgenti. Eroe libero e solitario, disposto ad """"errare"""", dopo aver trascorso la seconda parte della sua vita in quei luoghi, tornerà a casa per affrontare fino in fondo il suo Destino."" -
La bustina del tè
Una giovane scrittrice, prima studentessa e poi medico, scrive un diario per seminare i ricordi e ne fa un manuale di sopravvivenza. Il fastidioso ticchettio del lapis su un banco di scuola battezza l'incontro tra Giulia, figlia di stimati medici fiorentini esperti in missioni umanitarie, e Marco, che presto si rivela un giovane favoloso. Al tempo dell'amicizia e dell'amore segue quello doloroso dell'abbandono, quando Marco deve lasciare Firenze per seguire il padre diplomatico. Il vuoto esistenziale si abbatte su Giulia, che nello studio trova conforto e nel distacco emotivo un salvagente. Seguendo le orme dei genitori è a sua volta medico ricercatore in Africa dove gli incontri con persone carismatiche e la bellezza atavica della terra la ricollegano alla parte emotiva dell'esistenza. Dal dono di bustine di tè locale prende forma un significativo progetto di commercio solidale. Sullo sfondo c'è un'Africa che pare un dipinto. Giulia ne rivede le immagini durante una conferenza scientifica: in un attimo la vita le scorre davanti, passato remoto e prossimo si confondono e il primo riaffiora prepotentemente nel presente. -
Impronte invisibili
Un sogno che comincia con la descrizione di un mondo nel quale la condizione umana diviene sempre più simile a quella animale. Il protagonista è Simul, un ragazzo affetto da bipolarismo, i due poli sono Melancolo e Mania, le sue impronte invisibili. Simul decide di partire, alla scoperta di sé stesso, così incontra due personaggi: Vinayaka e Svar, padre e figlia, i quali gli offrono vitto e alloggio per una notte e un abito cucito per anni in attesa del suo arrivo. L'indomani, Simul, si sveglia in un letto di una casa di cura. Qui c'è Huriya, un'infermiera speciale, la quale lo informa che ormai sono anni che Simul si trova in quel posto. Simul chiede a Huriya di liberarlo, lei lo accontenta per l'ennesima volta. Ad ogni risveglio, nuove avventure. Nelle loro peripezie ci sono molti temi: follia, libertà, amore, paura, umiltà, crudeltà, sogno, scienza e fede. Alla fine, Huriya capisce che l'unico modo per curare Simul è quello di iniettarsi lo stesso veleno che il medico paffuto, della casa di cura, aveva di nascosto iniettato a Simul. Simul e Huriya si svegliano su un prato, consapevoli, in mondo appena nato, perfetta unione tra sogno e realtà. -
Sternbild. Nuova ediz.
Non rinunciare a sognare e ad amare, è questa la forza, e al tempo stesso la debolezza dei personaggi del romanzo. Sono inclini a coltivare i sentimenti per divenire consapevoli e presenti a sé stessi e al mondo, nell'incompiutezza dell'esperienza della vita. Riconoscendo la pienezza della loro esistenza, dimorano cionondimeno indeterminati e molteplici nelle loro infinite possibilità, convivendo con l'amore e con la morte. È questa la loro vocazione, il loro talento. Mettendo a nudo la loro debolezza instillano nella coscienza un segno di speranza, la possibilità di modificarsi e trasformarsi, sebbene siano consapevoli che in pochi sopravviveranno alla realtà della loro condizione generazionale. Sempre in cerca di autenticità e di verità, di conferme della propria identità, resistono alla fragilità esistenziale e sociale sperando di trovare le parole giuste per sé stessi e per gli altri. In cerca di scelte benefiche e portatrici di speranza per la nostra umanità comune ci mostrano che il cammino verso il nostro futuro passa attraverso di loro: «insegniamo ai nostri figli a tenere duro; comunichiamo loro con quanta forza ci abbiamo provato!». -
Ultimi romantici
La storia, o meglio, le storie, prendono forma dall'inconscio di Leonardo, Sofia, Alberto. Il narratore è assente. I tre ragazzi condividono una simile interiorità e sensibilità. Leonardo, deluso dalla ricerca della verità nel senso apollineo del termine, cambia rotta affidandosi al lato dionisiaco del suo essere. Ciò lo porterà a vivere esperienze diverse, a perdersi e a ritrovarsi, a incontrare persone diverse, come Maria, la ""femme fatale"""". Sofia è una ragazza dall'animo puro. Preserva questa purezza tenendo lontano il proprio animo da quello altrui, avvertito come entità distruttrice generata dal degrado sociale. Alberto è un ricercatore che basa la sua ricerca sul proprio pensiero e sui propri mezzi. È in eterno contrasto con la presunzione degli accademici e il pensiero della massa. Per caso incontrerà Christian e si ritroverà in una realtà di pensatori che presto conquisteranno la sua fiducia. Ma quest'intesa li porterà ed esiti imprevedibili. Questi sono gli ultimi romantici che popolano queste pagine. Ultimi romantici perché il loro animo resiste al degrado esterno dimostrando la loro forza e la loro unicità."" -
Pijan Pasa. La kafana della famiglia Markovic
La sera prima della partenza dei turchi da Belgrado, Ljubomir Markovic, un rozzo e umile allevatore, entra di soppiatto nella casa del soldato Ahmed e ruba parte del guadagno delle sue scommesse. Nel suo turbamento decide così di investire la somma rubata comprando un locale fatiscente e di aprire una kafana.È l'inizio della plurisecolare storia di Pijan Paša, multiforme microcosmo, che i successori di Ljubomir, Ognjen e Marija, rendono unica, e che cercano vanamente di tenere al di fuori degli eventi contingenti che riguardano la Iugoslavia e Belgrado. Come l'araba fenice, la kafana rinasce sempre dalle sue ceneri, anche quando l'epilogo sembra già scritto. La scrittura segue le dinamiche del racconto, con un periodare semplice e chiaro, che nell'intreccio rivela la supremazia titanica della storia sugli uomini e sulle loro scelte. -
Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui
L'oggetto fondamentale del presente lavoro consiste nel tentativo di leggere la vita come volontà di potenza, alla luce delle riflessioni nietzscheane in quest'ambito. Tuttavia, se questo è l'oggetto del lavoro, è legittimo anche chiedersi a che scopo. In altri termini: perché dovremmo cercare di vedere questa volontà di potenza nella vita? Che c'importa alla fin fine se la vita sia volontà di potenza o meno? Rispondere a questa domanda ci permetterà di capire perché facciamo quel che facciamo, che a sua volta è una risposta preliminare a una domanda sull'agire, ossia: che cosa dovrei fare da domani mattina alla luce di tali nuove consapevolezze? -
Fango. Nuova ediz.
"Polvere e terra, impastata con acqua. Questo è ciò che so sul fango. Questo è ciò che provo da sempre. Affascinato da questo sporco miscuglio che si distrugge, si unisce, si scioglie e si attacca dentro. Il fango è ciò che ho toccato quando ti ho persa e quando ho perso Stefano. Il fango è ciò che ho ritrovato nella storia di Cristiano, nei suoi viaggi, nelle sue avventure. Polvere e terra alla ricerca dell'acqua per non volare via. Per non perdersi nel tempo. Nicola. Mi chiamo Nicola, sopravvivo da ventisei anni ma vivo da poco. Avevo una domanda e qui, in questo fango, ho avuto la risposta""""." -
Era. Dinamite nel cuore. Nuova ediz.
Dinamite nel cuore è quella sensazione che hai quando incontri l'amore, quell'esplosione d'emozioni, l'adrenalina di sensazioni. Dinamite nel cuore è quello sguardo a scuola o di sfuggita su un mezzo. Dinamite nel cuore è quando proviamo dolore è quello squarcio profondo che risolve solo l'amore. Dinamite nel cuore è quel momento in cui credi sia tutto finito. Dinamite nel cuore è il sesso più bello, è un bacio d'addio, è una storia a distanza, è la nostra speranza. Dinamite nel cuore è una lacrima che scende a dirotto leggendo una storia, sognando una storia, vivendo una storia. Dinamite nel cuore è qualcosa che non t'aspetti, sono gli occhi più belli e un sorriso speciale in grado di farti tremare. -
Le voci del silenzio. Nuova ediz.
Ciò che soffochiamo col silenzio è ciò che in noi fa più rumore. Questo libro è una raccolta di voci interiori represse nel silenzio, di sensazioni e di soliloqui che si presenta e s'innalza ai lettori con nessuna pretesa d'essere e di definirsi, se non quella di poter essere quel tutto o quel niente che il lettore sente dentro di sé. Le parole dell'autore vogliono essere luce nell'oscurità dei giorni, compagne di viaggio, risposte alla vita, e dirci che per quanto profondi possano essere i nostri abissi, vi saranno sempre delle fessure ove penetrerà della luce. -
In punta di cuore
Questa è la storia di una bambina diventata donna, di ciò che i suoi occhi hanno visto e custodito negli anni, dei sentimenti e delle emozioni che l'hanno accompagnata. È la storia della sua vita, ma anche della vita degli altri, di coloro che ha incontrato lungo il cammino e che le hanno lasciato qualcosa da raccontare in versi. Perché il bagaglio più importante è quello che conserva i viaggi fatti dentro le persone e questa raccolta di pensieri e poesie, ne vuole preservare la memoria. Quando guarderai dentro il bagaglio, ti accorgerai che c'è qualcosa anche di tuo, di ciò che ti porti dentro e che avrai voglia di osservare con uno sguardo nuovo. Lo sguardo di chi vive ""In punta di cuore"""". Nuova edizione ricca di contenuti inediti."" -
Dentro i miei occhi
Delle volte il dolore si catapulta nelle nostre vite, paralizzandone i momenti felici. Abbiatene cura, però, perché esso è necessario per capire il senso di ogni cosa. Poiché nulla avrebbe lo stesso peso senza sapere cosa ne comporti la sua privazione. Non lasciate il cuore dappertutto, ma abbiate il coraggio di esporvi, perché la paura non è mai stata un'ottima alleata quando ci cammina affianco. Al contrario dell'amore, che a pari passo, tenendoti per mano, saprà dare un volto all'infinito.