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Volare sul vento. Gli amori, i paesaggi, i sogni
Spiccando il volo da Santa Marina, un paesino del Cilento, il lettore si ritrova a rivivere le emozioni suscitate dai luoghi, dagli amori, dai figli, dai tormenti e dai sogni di un mondo nuovo e senza eroi. Quando si interpreta il copione della vita all'interno di uno scenario naturale, può capitare che i sentimenti più nascosti si svelino attraverso le immagini, diventando fonti di ispirazione e strumenti espressivi. Dopo ogni caduta, nei momenti bui c'è sempre una mano, una luce, una brezza, un gabbiano, una rosa d'autunno, un amore... un invito a volare sul vento. -
Aspettami amor mio
La parola dominante, ""amore"""": la più semplice, la più complicata. C'è una narrazione, in evidenza e in latenza, fatta di legami e separazioni, di vicinanze e allontanamenti. Percorre con una vibrazione non costante ma continua il verseggiare libero, in cui è il ritmo la rima. La chiarezza, logica e razionale, binaria e sequenziale in parte latita. Del resto, non è quello che si cerca in una poesia. Ma forza espressiva. E intensità di risonanze. Commento di Giovannantonio Forabosco."" -
Racconti in viaggio
Si può viaggiare per lavoro o per turismo, o anche solo per raccontare. Questo libro raccoglie venti viaggi per venti racconti. Viaggi a volo di farfalla, suggendo un po' qua e un po' là e catturando con mente sgombra e cuore aperto particolari che a volte sfuggono, ma che per l'autore sono lo stimolo irresistibile per raccontare una storia. Storie per lo più leggere, spesso divertenti. -
Fotogramma 36. Episodi nella vita di un fotografo
Un racconto vissuto attraverso il mio mestiere di fotografo spesso nella pancia di grandi avvenimenti internazionali. Un racconto nato dalla passione per il lavoro più bello del mondo. -
Intelligenza umoristica. Ridicoli si nasce umoristi si diventa
C'è solo un modo per non rimanere tutta la vita in bilico tra il tragico e il ridicolo: diventare attenti, premurosi e raffinati umoristi della propria esistenza. Per Bertrand Russell ""ogni atto d'intelligenza è atto di umorismo"""" e per Pablo Neruda """"l'umorismo è il linguaggio dell'anima"""". Intelligenza e anima sono le componenti che ispirano il paradigma di questo libro che pone al centro dell'evoluzione umana il processo creativo dell'intelligenza umoristica, i suoi principi, i suoi stili e le sue funzioni. La tesi dell'autore è che ogni uomo, allenando quotidianamente la propria intelligenza umoristica, può diventare un buon umorista terapeutico e un eccellente umorista riflessivo. Come umorista terapeutico può migliorare le relazioni e la comunicazione, sviluppare la creatività, alleggerire il dolore e la sofferenza, trasformare errori e difetti in punti di forza, superare le sventure, governare i conflitti, disinnescare l'odio e la rabbia. Come umorista riflessivo può confortare lo spirito, esercitare l'ingegno e il senso critico, scoprire nuovi punti di vista, convivere col dubbio e la complessità del mondo senza disperarsi o angosciarsi ma proseguendo con leggerezza, curiosità e divertimento il percorso della sua vita."" -
Il Natale di Rossina
Quando una mamma e il suo bambino decidono di creare da sé i personaggi del presepe per la festa del Natale è già magia. Si corre a comprare tanta cera per modellare, carta per collage e acquerelli per dipingere e ci si siede intorno a un tavolo. Dalle mani grandi e piccole nascono pecorelle, pastori e angiolini, non perfetti come quelli che si comprano, ma vivi e caldi proprio come ce li siamo immaginati noi. Si può fare un cammello viola e un angelo birichino con i capelli rossi; si può far arrivare alla capanna anche un pinguino e un orso bianco, perché no? E così per gioco, con un po' di complicità e immaginazione nasce la favola. Quando poi nei Natali seguenti, mamma e bambino insieme tolgono dalle scatole le figurine per ricostruire il presepe e vi aggiungono il pavone, che non era venuto in mente l'anno prima, o il bruco e la lumachina, la magia ritorna, tutti gli anni, e la fiaba continua... Età di lettura: da 5 anni. -
Il pittore Giacomino-Giacomino the painter
Una fiaba che parla di amicizia e arte. -
Amarcord Bosco
"Mi era piaciuto tanto, come a molti, il film di Fellini. Titolo criptico, misterioso, che ho capito solo molti anni dopo. Allora mi era sembrato semplicemente una stranezza. Ma un giorno un amico romagnolo - si parlava non so di cosa ed era venuto fuori il film - cita il titolo staccando un po' la """"A"""" e con la """"o"""" chiusa: la parola così composta - o scomposta - suona più o meno come a-m'ar-cord. Ecco! Io mi ricordo! Che poi è il senso di tutto il film, storie e memorie di sé e della propria terra. Legare con questa parola la Romagna dove vivo da un bel numero di decenni al Cilento di Bosco, dove sono nato, e a Scario dove anche sono vissuto e tornato per le vacanze, mi è venuto senza tanti ragionamenti. Ricordi personali, piccoli pezzi di storia. Forse non solo mia.""""" -
Shamshu Subramani. l senso umoristico (e un po' buddistico) del non essere
Dopo una cocente delusione d'amore, due incontri cambieranno radicalmente la vita di Shamshu Subramani: il monumento del Taj Mahal e un libro di Pukraj Rastogi. Due appuntamenti col destino che gli riveleranno quanto l'Io sia una finzione umoristica del non Io e quanto l'Uomo, per aggirare la paura di scomparire definitivamente dalla scena, si autoinganni fino a credere che può evitare la sofferenza genuflettendosi davanti a una scultura di marmo, pregando una qualsiasi divinità o comprandosi un'auto nuova. Chiediamocelo: come possiamo definire intelligente un uomo privo di quello che alcuni chiamano buon senso e altri, per sottrazione, assenza di idiozia? E come può considerarsi evoluto un essere che non si fa la doccia ma lava l'auto, che si mette i guanti dal verduriere per non contaminare verdure Ogm e che fa le scale mobili per recarsi in palestra? A cosa serve contrarre mutui per arredare casa che tanto per allestire un loculo bastano due ceri e un vaso e che persino Cheope non è riuscito a godere di tutti confort che s'era messo nella sua piramide? È l'illusione che tutte le cose siano permanenti - inclusi la paura di morire, i cattivi odori e i sermoni stracciapalle - a renderle così impermanentemente ridicole? È una provocazione ipotizzare che il buddismo sia la rappresentazione umoristica di tutte le religioni? -
Il casco coloniale
Primavera del 1958: dal Friuli al Cilento. Giovanni e Vincenzina si trasferiscono con i cinque figlioletti da Budoia, paese del Friuli, a Bosco, borgo cilentano di cinquecento anime. Un viaggio di tre giorni su una Millecento tipo A che fa al massimo ottanta chilometri orari. Giovanni, friulano, fa il segretario comunale; Vincenzina, detta Vici, è cilentana ed è maestra elementare. Il viaggio attraverso tutta l'Italia in epoca preautostrade è già di per sé molto avventuroso, ma la vera avventura sarà per tutti adattarsi alla vita in questo piccolo paese per certi aspetti ancora ""borgo selvaggio"""". Da sfondo alle numerose vicissitudini familiari, tanti aspetti e accadimenti della vita sociale e politica del tempo. Un viaggio nella memoria familiare e collettiva."" -
Magic Bus. Da Amsterdam a Umbria Jazz via Istanbul
"Magic Bus, da Amsterdam a Umbria Jazz via Istanbul"""" racconta il viaggio dell'autore assieme all'amica Frida, partendo in autostop, nell'estate del 1973, da Faenza verso Amsterdam, centro della controcultura europea e poi con il Magic Bus fino a Istanbul e il successivo ritorno in Italia e la partecipazione al festival di Umbria Jazz. Il viaggio è una ricerca verso nuovi orizzonti di vita, sull'onda di un'utopia, proveniente dalla West Coast, che albeggiava nelle nuove generazioni e che era arrivata fino alla provincia romagnola. Nel libro emerge il clima culturale giovanile dell'inizio degli anni settanta, la cultura hippie e la passione per la musica rock." -
Anche la nebbia serve
Razzovaglia è un geometra, un uomo comune, uno dei tanti invisibili della nostra società. Un po' maldestro e pasticcione, è però anche un sognatore, alla continua ricerca della bellezza e del senso della vita. Per lui perdersi nella nebbia può essere un'esperienza meravigliosa, così come mangiare tutto solo in una trattoria sperduta della Val Padana. Una mattina, mentre è a spasso col suo cane, per fuggire da un calabrone malintenzionato, fa un ruzzolone e perde i sensi. Disteso in un bosco, in un limbo tra sogni e realtà, ci comincia a parlare di lui e ci porta in un mondo popolato da personaggi stravaganti, oggetti che parlano e piante incantate che hanno un'anima. -
Un conflitto lungo cinquant'anni. Diversi sguardi sulla Guerra Fredda
"Appartengo ad una generazione che ha vissuto almeno un terzo della sua vita nella strana condizione di una guerra senza guerra, che però, come le vere guerre, ha condizionato in modo radicale la nostra vita. La sua pervasività fu tale da lasciare, dopo la sua fine, un vuoto di senso, che non è stato riempito se non da rigurgiti di epoche tramontate, che stridono con l'evoluzione che essa stessa causò. Per questo motivo ho voluto osservarla e raccontarla da vari punti di vista storici, politico militari e di relazioni internazionali, ma anche non dimenticando le sue interferenze in mondi, quali le arti figurative, che in teoria non entravano in alcun modo nelle sue ragioni, finendo per avvelenare un'epoca, forse ritardare il progresso morale dell'umanità""""." -
Gli scritti embriologici. Generazione, la natura del bambino, malattie IV. In appendice Il feto all'ottavo mese, la formazione dell'uomo, generazione dell'uomo e del seme e la generazione dell'uomo
Il testo presenta e introduce una prima traduzione italiana degli scritti del corpus hippocraticum che maggiormente trattano la questione embriologica: Generazione, La natura del bambino e Malattie (IV), sostenendo che si tratti in realtà di un unico scritto pervenutoci secondo tre tradizioni manoscritte differenti ma risalenti a un unico autore e a un'unica concezione del processo di generazione e sviluppo embrionale. Vengono inoltre inseriti in appendice altri scritti che richiamano, in vario modo, il corpus hippocraticum a proposito dello stesso argomento: Il feto all'ottavo mese, le epitomi La formazione dell'uomo e La generazione dell'uomo e il seme e il breve ma ancora poco conosciuto La generazione dell'uomo. In questo modo è possibile analizzare non soltanto le teorie della scuola ippocratica in materia embriologica, già interessanti di per sé poiché peculiari rispetto a quelle generalmente sostenute nel mondo antico e medievale, ma anche la storia dei loro effetti. -
Il problema morale della distanza e le sue implicazioni
Il mondo nel quale viviamo è caratterizzato da grandi diseguaglianze, sia tra le nazioni sia all'interno di esse: la ricchezza, il potere politico ed economico sono distribuite in maniera ineguale, le risorse di cui godiamo sono estremamente vaste, tuttavia vi sono anche numerose privazioni e disuguaglianze. Questa situazione viene spesso sottostimata, circostanze come la prossimità o la distanza arrivano ad influenzare anche profondamente il nostro giudizio. Obiettivo del presente lavoro è dunque di analizzare la rilevanza morale della distanza, cercando di capire quale ruolo possano avere la prossimità o la distanza nel determinare quali obblighi abbiamo nei confronti delle altre persone, con particolare riferimento a chi si trova in difficoltà. Nel farlo verranno presi in considerazione il concetto di benevolenza e il suo opposto, l'autointeresse. Alcuni autori, infatti, sostengono che dovremmo estendere la benevolenza a livello universale, non tenendo in conto la prossimità, fisica ma anche genetica o amicale, mentre altri sostengono che l'agire umano sia dettato dal mero autointeresse e che non ci sia spazio per azioni realmente altruistiche. Si cercherà di mettere in evidenza, al contrario, come sia più opportuno riflettere su una terza via, una forma di parzialità moderata che non ignori il vincolo parentale o amicale con gli altri individui, ma che allo stesso tempo vada al di là del mero interesse personale. -
L' ultima donna di Borgo Oliveto
«C'era una gran luna quella notte. Era luna piena. Nei suoi giochi d'ombra, la selva di ulivi suggeriva a Iolanda immagini irreali che cercavano la via del cuore e l'alchimia dell'emozione. Spesso, a sera, lei usciva sul carruggio e girovagava per i vecchi sentieri, ormai coperti d'erba, fino allo spiazzo del paese, dove un tempo la comunità del borgo si riuniva per vivere insieme momenti di festa. Di quella comunità lei era l'ultima donna, l'ultima testimone di un borgo troppo piccolo per le tensioni e la frenesia dei tempi, troppo distante dalle loro agitazioni. Era cambiato il mondo. Era cambiato l'uomo, proteso più verso quello che poteva avere che verso quello che poteva essere». -
See you in Budapest. Operazione Sole Nero
"Einstein la guardò con simpatia: «Dimmi, cara!». Sabine sembrò riflettere un secondo, poi chiese: «Ecco, professore, la sua equazione E=mc2... che cosa vuol dire esattamente?». Einstein sorrise di nuovo, poi rispose: «Sintetizzando, significa che esiste una relazione fra energia e massa, o se preferisci materia». Sabine sembrò colpita, e proseguì: «Ma questo vuol dire che ognuno di noi potrebbe trasformarsi in energia...». «Beh, in un certo senso... sì», fece in tono riflessivo Einstein, «se riuscissimo a dividere gli atomi che ci formano. «Allora... se possiamo trasformarci in energia, potremmo scomparire in un bagliore di luce, come i maghi, come in un fuoco artificiale?». Nella sala da pranzo calò il silenzio. I tre si guardarono, in quel momento intuirono tutti e tre la stessa cosa. «Sì...», fece Einstein, quasi sottovoce, «come in un fuoco artificiale». «O in una bomba...», concluse con un tono inquietante e sospeso Hahn.""""" -
Il pane di Saronno. Storia del panificio e della famiglia De Micheli
Tina e Angelo De Micheli vivono da sempre a Saronno, dove per molti anni hanno gestito la storica panetteria di famiglia ""Nuovo Forno De Micheli Angelo"""". Avviata dal nonno nel 1863, la panetteria non è però la sola arte in cui si siano contraddistinti: i fratelli De Micheli, infatti, sono stati premiati e riconosciuti anche per meriti umanitari. Un tuffo nella tradizione, culinaria e non solo, è ciò che il libro propone, intrecciandosi con le vicende personali di chi negli anni li ha conosciuti da vicino."" -
Zsuzsanna. Incontro al destino
"Nadia fermò la moto, scese, si tolse la budyonovka, scrollò i capelli neri a caschetto, alla Louise Brooks. Quella pettinatura era decisamente poco militare, ma serviva per una delle personificazioni che interpretava in quella città in guerra, per conto del comando del GRU. Nadia non si chiamava Nadia, ma Zsuzsanna, con la Z, perché era ungherese, di Siofok. Zsuzsanna Eötvös lavorava da quattro anni per il GRU. A reclutarla era stato uno strano tipo, un figuro grosso come una casa, con una faccia larga e piatta e con due occhi a mandorla come due fessure, che ogni tanto si spalancavano in una espressione vivacissima: Abdul Ilich Pjielesk.""""" -
Dal SIA al reddito di emergenza: strumenti e percorsi di inclusione attiva
Il testo analizza le implicazioni e i potenziali sviluppi in termini di offerta dei servizi dall'introduzione, per la prima volta in Italia, di una misura unica nazionale di contrasto alla povertà: il Reddito di Inclusione (REI), poi trasformato in Reddito di Cittadinanza (RDC). Tale trasformazione coinvolge la governance ma anche l'operatività degli assistenti sociali e gli operatori dei servizi per l'impiego impegnati in prima persona nella costruzione di progetti di inclusione sociale e lavorativa nei confronti di utenza svantaggiata e dei ""nuovi poveri"""", che dalla crisi del 2008 a quella pandemica attuale sta colpendo le democrazie occidentali. Nel testo è presente un'analisi comparata con altri Paesi europei che permetterà di capire cosa ancora si debba fare per realizzare pienamente l'integrazione socio-lavorativa, principio cardine del modello di workfare.""