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Onda statica
Anche tu, come tutti gli altri, tu come tutti gli altri, chiamalo come vuoi, chiamalo amore, come vuoi, è solo silenzio e fame, e gli altri che non ci sono mai, quando li cerco, quando ho bisogno, tutti, indistintamente, e io che non ci sono mai, io qui persa, io quell’ombra. -
In-finitudine. Storie di vite e altre poesie. Da un cimitero
"In-finitudine è una narrazione poetica, suscitata, derivata da un silenzioso camminare, osservare, riflettere, all'interno di un cimitero sopra le colline di Langhirano, Parma. In un luogo simbolico del finito, attraverso le sintetiche descrizioni presenti in molte lapidi, riprendono vita persone, parole, eventi, cose: """"materie"""" di un viaggio mentale, per intessere i fili invisibili che uniscono il ricordare al nostro presente. In-finitudine esprime anche una tensione che le fa togliere il trattino che la separa dall'infinito, che è l'altra aspirazione dell'umano: l'unico essere vivente che, per """"nascondere"""" ciò che è, ha inventato la finzione e le storie che nutrono da millenni la sua vita. Questa è soltanto una di esse."""" (Prefazione di Giordano Bricoli)" -
Parole immaginate
Valter Esposito con Parole immaginate ci offre un posto in prima fila da dove poter guardare lo spettacolo della vita, in questo caso la sua, ma che in realtà è quella di tutti noi. Un viaggio fatto di parole e immagini che accompagnano il lettore attraverso il prisma di emozioni che vengono messe a nudo e dalle quali non si può fare a meno di essere avvolti e coinvolti. Il poeta assume diversi ruoli: bambino, figlio, amante, vagabondo, mendicante e arriva però a spogliarsi di ogni maschera restando ""solo"""" Valter, perché unicamente in questo modo """"Ora i passi diventano leggeri, veloci, più leggeri. Le mani escono dalle tasche e si liberano nell'aria. Sono libero, libero di vivere."""" Un lavoro ricco di malinconia, ma carico di gioia, un piccolo inno alla vita. Prefazione di Francesca Ruth Brandes"" -
Tutti i pesci del mare
È sempre una questione di amore, si attraversino giorni limpidi o si elabori il lutto. Perché ci vuole più coraggio ad avere fiducia nelle radici profonde di un rapporto, a praticare la presenza piuttosto che l'assenza. È un esercizio costante, anch'esso pratica amorosa, percepire l'essere di chi abbiamo scelto nella nostra vita come ineludibile, oltrepassare le barriere del tempo e dello spazio. Nello scorrere dei versi, Francesca Ruth Brandes evidenzia che l'aura delle persone che non sono più con noi fisicamente, nonostante tutto, permane. Che la presenza è qualcosa di più complesso dell'essere tangibile. È una dimensione storica e affettiva che ci trasforma, giorno dopo giorno, ci rincuora e illumina cosa conti davvero. -
Prisma
“Primo tipo di figura – spirale. Secondo tipo – cerchio. Aumentando la frequenza – rombo. Quarto tipo – parallelepipedo in bidimensione, tridimensione… chiudi gli occhi e sei nella quarta. Chi ha davvero il coraggio di essere sé stesso?” (Di Maria Borio). -
Io dimentico
"È un libro composito e diffratto Io dimentico"""", scrive Paolo Giovannetti nella postfazione al volume. I racconti che lo compongo parlano, ognuno a suo modo e attraverso diverse voci, di uno spaccato di vita di Anna Maria Carpi. Dalle vicende familiari narrate in """"Era nel '38"""" e rielaborate in """"Infanzia di guerra"""", alla Venezia accademica di """"Due bianchi come noi"""", che ci apre una finestra sul mondo universitario cafoscarino degli anni Duemila, """"Io dimentico"""" ci accompagna in un gioco di specchi e rimandi, di narrazioni in prima e in terza persona, divagazioni, digressioni e onde concentriche, mai casuali. Perché, come afferma l'autrice nel breve scritto che dà il titolo al volume, """"ciò che si ripete c'è speranza che resti meglio impresso a chi legge e vive di oblii, me compresa""""." -
Venanzio il cormorano
Nel lontano Mare Chiuso la famiglia di Venanzio abitava da generazioni su uno scoglio antico protetto da un pino solitario sulla cima. Lui è un giovane cormorano che sogna di potersi librare in volo nei cieli azzurri del mondo in piena libertà, ma durante il suo primo Lungo Viaggio la sua vita verrà completamente sconvolta. Una terribile tempesta si abbatterà sullo stormo e Venanzio, ritrovatosi completamente solo, sarà imprigionato dai perfidi ""bipedi maligni""""..."" -
Versimail
I Versimail sono poemetti sui generis: sono versi di sopravvivenza dettati dal percepito, a puntate, formula inusuale, e con una vena paradossale che si traspone anche nella grafica e nel ritmo. La ricchezza della realtà e le risorse della lingua impongono slittamenti semantici, irruzioni dialogiche, esercizio e sorprese. La lingua stupenda. Talismano per Angelica, il Vademecum per ognuno (perché l'artista non è un opinion leader), le api che scortarono fuori dal bosco in Specie protetta!!, come recitano i titoli di ciascuna puntata, diventano altrettante occasioni per una folle saggezza, nella scompaginazione della percezione consueta, anche di cosa oggi sia poesia. Tre puntate di innocenza ed esperienza che si firmano come estremo contemporaneo, in cui l'autrice mostra dovizia di espedienti espressivi e nel contempo lo slancio di una forte ispirazione. -
Visioni. QR Concert®
Visioni raccoglie 10 dei maggiori successi del compositore, violoncellista e pianista Piero Salvatori, tra i protagonisti italiani del genere new classic. I brani si possono ascoltare in streaming inquadrando con lo smartphone un QR code, preceduto da un breve testo che racconta la storia che lo ha ispirato. Visioni - QR Concert ® dunque è un libro ma non è solo un libro; è un album musicale ma non è di plastica; è musica ma non è solo musica; è un emozionante dialogo e incontro tra la carta stampata, la musica e la creatività delle nuove tecnologie. Anche la grafica che fa da sfondo ai brani sul web è stata realizzata dall'autore. Il volume vanta anche una presentazione di Ornella Vanoni, un video collegato al QR code della copertina. -
Un suono imperfetto
Quella di Cristina Ceroni, alla sua opera prima, è una parola abitabile, confidente, come un sorriso appena accennato. Voce familiare che non esclude affatto l’inquietudine, l’ombra. Un mormorio in bilico sul precipizio. La verità, sembra dirci l’autrice, sta sempre oltre. Oltre le storie, oltre l’illusione di riprodurre un suono perfetto. Con questa intima consapevolezza, bisogna attraversare l’imprecisione. Il suono imperfetto è così bello, perché prevede la speranza. -
Dialoghi sulla collina. Per un teatro delle memorie e delle esistenze
Sono il cav. Malpeli, notaio in Langhirano. Il primo cittadino a essere sepolto in questo cimitero, il 26 gennaio 1820. Ho qui l’onore di rappresentare, in qualità di Presidente, il Comitato di Accoglienza del Cimitero di Mattaleto: ci sembra giusto accogliere i nuovi abitatori, i nostri vicini per sempre. Un gesto di vicinanza, di rottura con la loro solitudine e con quell’anonimato che ricaccia le persone nel loro abito di pietra. Abbiamo deciso di accostarci a loro, avviando con ciascuno un breve dialogo, per sentire quanto ognuno intendesse raccontare di sé: solo in questo modo potevamo condividere questo spazio e questo tempo, assieme. -
32 piccoli racconti noir
32 racconti appassionati, da leggere tutti d’un fiato, in cui tra cimiteri, morti, vuoti di memoria, droga e suspense la vera e unica esclamazione da cogliere tra le righe del testo è: “Che bella giornata, adatta per un omicidio”. “Il senso della vita, pensava, va costruito con le nostre mani e i nostri pensieri. Non esiste nulla di definito, la realtà è un caos che a noi tocca cavalcare. Era seduto su quel muretto, con il solito giramento che lo sconquassava da mattina a sera. E come si lenisce un simile stato? Solo bevendo, e tanto. Non poteva fare a meno di pensare ai litigi dei genitori quando lui era bambino, una sofferenza che non poteva sparire. Invece erano morti e adesso si sarebbero resi conto di quante cazzate si erano detti”. -
Togliattə. (Un’elegia)
Il popolo italiano infatti oggi non può fare a meno di chiedersi se questa sconfitta che abbiamo subìto, questo disastro nel quale ci hanno gettato, era qualche cosa di inevitabile, legata a uno di quei cataclismi che travolgono popoli e regimi, come furono nel passato le invasioni barbariche, e li travolgono alle volte nonostante tutti gli sforzi che essi possono fare per salvarsi. -
Bestie e affini
Genesio nuota da ore e purtroppo è ancora lontano dalla meta; adesso fa un altro guizzo fuori dall’acqua, ma – ahimè – finisce preciso nelle fauci di un orso, tanto che ha solo il tempo di domandarsi: «Insomma, che cavolo è questa Natura?» -
Per sempre giovani. Poesie viventi. Sonetti attraenti
Le Poesie Viventi della Contessa sono sonorizzate dalla musica dei dj più gettonati al mondo e, a volerle definire in senso critico, grazie alle suggestioni che letteratura e cinematografia hanno tatuato nell’immaginario collettivo, non si hanno dubbi nel considerarle parte saliente di un rituale contemporaneo. Dopo un’effervescente suspense impugna finalmente il microfono e attraverso i suoi versi comincia a divulgare visioni che s’alternano fra archetipo e bellezza, immagini virtuali che susseguendosi nello spazio trasmutano in carica interiore per lo spettatore danzante. Le Poesie Viventi mostrano fin dalla prima rima lo stesso potere che solo pensando a una seduta d’ipnosi possiamo immaginarci. Soundtrack Ermanno Mainardi alias Dj Panda. -
Design in poesia-Design in poetry. Ediz. bilingue
Scrivere poesie di design, che hanno il design come contenuto, che si riferiscono alla cultura del progettare, che accompagnano le costellazioni concettuali che il design nella sua storia e nelle sue evoluzioni ha prodotto, rappresenta una sfida, forse un azzardo, un gioco nella sua connotazione aleatoria, del lanciare i dadi. Il gioco delle parole, il gioco dei concetti, il gioco delle affermazioni ha un suo perimetro preciso, non solo il pluriverso, chiamato design, ma anche le sue “regole” stringenti che sono quelle di “andare sempre alle origini”, alle radici, non come pedante processo etimologico, ma per mettere in condizione i contemporanei di creare sistematiche connessioni sui significati originali e le loro trasformazioni attuali. Prefazione di Luciano Galimberti. -
E tu, chi sei?
Il variegato percorso biografico di Eduardo Rescigno nella fervida Milano della Ricostruzione appare segnato da molteplici incontri: il grande attore Ruggero Ruggeri alle prese con qualche acciacco dell’età, il poeta Ungaretti in un ironico gioco di seduzione, la soprano Maria Callas in vena di monellerie, Ornella Vanoni che canta in milanese ma inciampa nella pronuncia di un termine dialettale desueto, il pianista Arturo Benedetti Michelangeli così rilassato da aprirsi alle confidenze, Umberto Eco che racconta barzellette in divisa da soldato di fureria... -
Errata porridge
saremo molto severi. indovineremo il sudore dell’ineffabile. la guancia monoalfabetica compone alla tastiera poemi accidentali – a quale densità a quale distanza la vista si perde. formidabili consensi a muzzo -
Combinatoria
siamo a casa. guardo delle foto. chiamo qualcuno. il tempo è brutto. -
La poesia che si fa città. Testi da un laboratorio
Perché, miei cari, un laboratorio di poesia non è un’attività ovvia né banale. È un evento, un percorso, e come in tutte le avventure e nei veri viaggi si corrono dei rischi e si passa attraverso luoghi non previsti dal programma. Anche perché – sia chiaro – un programma qui non c’è mai stato. Frutto del laboratorio di poesia IULM, coordinato dal poeta Tommaso Di Dio, questo libro riunisce le opere di ventidue poetesse e poeti emergenti del panorama letterario italiano. Dallo stile originale e poliedrico, La poesia che si fa città nasce dalla volontà di ripensare la poesia come pratica collettiva, piuttosto che solitaria e individuale, volta alla sperimentazione e alla condivisione. Il risultato è una polifonia di voci, uno spaccato di poesia contemporanea, un “crocevia di discorsi, ampliamenti, polemiche, nostalgie”. Prefazione di Tommaso Di Dio Con una nota di Paolo Giovannetti