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Il Faraone
La figura del Faraone è stata sempre un'immagine che ha dato briglia sciolta alla fantasia di chiunque abbia studiato a scuola la storia dell'antico Egitto. I Faraoni sono legati alle piramidi, ai templi, alle gesta guerresche di conquista del Medio Oriente, e infine ""Faraone"""" compare nella Bibbia relazionato alla liberazione degli Ebrei dalla schiavitù egiziana. Bisogna innanzitutto precisare che il termine Faraone appare nel Nuovo Regno e deriva dalla parola peraa, cioè """"grande Casa"""", reso poi dai viaggiatori greci in Farao. """"Grande Casa"""" era un'espressione designante il re, un po' come per gli Ottomani la Sublime Porta indicava il Sultano. Il vero termine designante il re d'Egitto era """"Signore dell'Alto e Basso Egitto"""", e per parlare di lui si diceva """"Sua Incarnazione"""", o per rivolgersi a lui """"Tua Incarnazione"""", intendendo con questa espressione di cortesia che il re era l'incarnazione terrena del dio supremo Ra, il sole."" -
Innamorarsi nell'antico Egitto
L'antico egiziano aveva sentimenti simili a quelli nostri: odio, amore, pietà, disprezzo, amicizia, benevolenza, invidia, crudeltà, scalata sociale, umiltà ... Su questo turbine di sentimenti umani imperava il concetto della maat, equilibrio sociale, giustizia materiale e morale che, stando alle fonti indigene, regolava l'ingranaggio sociale, il cui rappresentante massimo era il re, erede in terra degli dei, buon pastore che si prendeva cura del suo gregge, nutrendolo e difendendolo. I giovani egiziani amavano. L'amore, questo sentimento insondabile e profondo, era nel loro animo e si manifestava nel matrimonio, nella famiglia e nell'attenzione per i figli e per la moglie. I coniugi amavano definirsi 'fratello' e 'sorella', poiché per gli Egiziani il sentimento per la fratellanza era molto considerato ... e poi, quando s'invecchia, il proprio compagno/compagna si può considerare un fratello/sorella, avendo vissuto un arco di vita insieme. -
Il mondo agricolo nell'Antico Egitto
L'agricoltura dell'Antico Egitto era molto ricca e i suoi prodotti tipici erano numerosi, anche se fra questi giocavano un ruolo essenziale i cereali e soprattutto il frumento: il grano egizio era di qualità assai pregiata e veniva sfruttato per produrre il pane, presente nell'alimentazione del Paese fin dal Neolitico, inoltre dalla fermentazione di frumento e orzo veniva ricavata la birra, bevanda molto diffusa in Egitto e consumata abitualmente accanto al vino. L'Egitto esportava grandi quantità di grano per scambiarlo con le materie prime di cui scarseggiava (principalmente legname e metalli, essendo una regione quasi del tutto desertica) e fu anche per questo terra di conquista da parte di potenze militari straniere, subendo più tentativi di invasione: nel XVII sec. a.C. la popolazione semita degli Hyksos si stabilì nella regione del Delta e fu scacciata a fatica dal faraone Ahmosi, mentre gli Ittiti tentarono di conquistare il Paese e vennero respinti nella battaglia di Kadesh del 1280 a.C. circa. -
Lo scriba
La nostra conoscenza dell'antico Egitto si fonda su monumenti, resti archeologici, fonti iconografiche e innumerevoli testi scritti su pietra, papiro o altri supporti che sono sopravvissuti nel tempo. Per quasi quindici secoli, tuttavia, questi testi sono restati in silenzio, alimentando un vero e proprio mito dell'Egitto. L'ultima iscrizione geroglifica fu incisa da un certo Esmet-Akhom, ""scriba della casa degli scritti di Iside"""" a File, nel 394 a.C. Bisogna attendere fino a Champollion, nel 1822, per arrivare finalmente a una prima comprensione dei testi. Da quel momento in poi, la nostra conoscenza della civiltà. egizia diventa sempre più precisa. Tuttavia, cui limitato agli individui di livello medio o alto della società, e che hanno lasciato tracce della loro esistenza attraverso una tomba, una stele, oggetti inscritti. Questi nobili conoscevano, a vari livelli, la scrittura, oppure avevano i mezzi per far eseguire un monumento a loro nome. La scrittura, che nelle loro convinzioni doveva garantirne l'eternità, ha permesso che le loro esistenze giungessero fino a noi."" -
Kundalini madre dell'universo. Il mistero dell'apertura dei sei Chakras
L'India è la terra misteriosa scelta come sua da Kundalini, la Madre dell'Universo. Quello che leggiamo nelle vecchie storie e nelle Sacre Bibbie, e negli annali, può essere visto lì oggi. In India ci sono yogi che compiono imprese così meravigliose che medici, scienziati e chimici non sono in grado di risolverli e, potrei dire, non sono in grado di capirli. Ad esempio, tali imprese, come sdraiarsi su tronchi di fuoco ardenti; camminando su un fuoco arroventato che è stato preparato specialmente bruciando dieci tonnellate di legna, venti uomini camminarono su questo senza bruciarsi, nemmeno un capello in piedi; anche imprese di levitazione, camminare sull'acqua, ecc., altrettanto sorprendenti. Yogi Haridas, a Lahore, permise volentieri di essere sepolto vivo per quaranta giorni sotto i quindici piedi di terra. Dopo quel lasso di tempo, è stato portato via normalmente come sempre. Come quello, e stare su una gamba sola per anni; testa sepolta nella terra con entrambe le gambe in aria per giorni; vivere senza cibo per quarant'anni, - queste e molte altre cose possono essere viste in India oggi. -
Il vangelo di Filippo
Il Vangelo secondo Filippo è un vangelo gnostico, probabilmente di scuola Valentiniana, scritto in lingua copta nella seconda metà del II secolo, probabilmente da un originale in lingua greca perduto. L'attribuzione pseudoepigrafa è a Filippo apostolo. Contiene alcuni detti di Gesù, e fa particolare attenzione agli insegnamenti sui sacramenti, cui aggiunge quello della ""camera nuziale"""". Andato perduto con l'estinguersi dello gnosticismo, non menzionato dai Padri della Chiesa, nel 1945 ne è stato ritrovato un manoscritto di trentacinque pagine databile al IV secolo tra i codici di Nag Hammâdi (codice II, trattato 3). La sua importanza è legata al fatto che getta luce sui sacramenti di una corrente gnostica cristiana, in particolare su quello, peculiare, della camera nuziale. Il Vangelo secondo Filippo è particolarmente noto presso il pubblico in quanto citato dal romanziere Dan Brown nella sua popolare opera Il codice da Vinci (2003)."" -
Alimentazione per vivere sani. Quattro conferenze a operai
Secondo la visione antroposofica, l'alimentazione è una via di unificazione tra lo spirito dell'uomo e il cosmo. Nella trascrizione delle conferenze che seguono, tenute da Rudolf Steiner tra il 1923 e il 1924 ad alcuni operai, sono descritti alcuni concetti-base molto semplici ma anche molto importanti, come ad esempio quello di comprendere in che modo l'alimentazione abbia a che fare non solo con il corpo fisico, ma anche con lo spirito. La scienza parla di materia senza spirito, la religione di spirito senza materia. La Scienza dello spirito descrive come interagiscono spirito e materia. -
Il linguaggio segreto di Dante e dei «Fedeli d'amore»
Luigi Valli individua, in quest'opera monumentale, un codice esoterico comune alle produzioni ""letterarie"""" di poeti come Dante, Cavalcanti, Guinizelli, Francesco da Barberino. Attraverso la decodificazione di un """"gergo"""" iniziatico di cui pochi moderni avevano riconosciuto l'esistenza, egli dimostra che le diverse figure femminili cantate dai poeti del """"dolce stil novo"""" corrispondono a un'unica Dama simbolica che rappresenta l'""""Intelligenza trascendente"""". Formidabile è la quantità di materiale poetico presentato. Un testo fondamentale per comprendere Dante e la sua Divina Commedia."" -
L'architetto dell'Antico Egitto. Amenhotep figlio di Hapu
Durante i miei soggiorni nel decennio degli anni ’80 al Cairo, come esperto delle missioni con la Cooperazione Tecnica per i Paesi in Via di Sviluppo, non mancavo ogni anno di visitare il Museo Archeologico. Esso era diventato la mia casa con i suoi reperti e testimonianze della civiltà e cultura dell’antico Egitto. Fra i personaggi della statuaria, i miei momenti di sosta e ‘dialogo’ mentale erano di fronte alla statua del re Thuthmose III e di un saggio, Amen-hotep, figlio di Hepu. Per il primo, la fermata era in funzione della grandezza di questo re che, con oculata politica e spirito cavalleresco, espanse il dominio egiziano in tutto il Medio Oriente e nel sud dell’Egitto: piccolo grande Uomo, stratega coraggioso e astuto che condusse la sua principale azione bellica contro la fortezza di Megiddo, e che regnò a lungo sulla Terra Nera con grande intelligenza e precisione. -
Genesi. I misteri della versione biblica della creazione
Il ciclo delle conferenze sui misteri della Genesi fu tenuto dal dottor Rudolf Steiner a Monaco di Baviera dal 16 al 26 di agosto 1910. In questa serie di conferenze Steiner affronta lo studio del libro della Genesi e offre una dettagliata analisi del testo, secondo il punto di vista della conoscenza esoterica, arrivando ad indicazioni originali e uniche sul significato profondo del libro. -
Le ombre delle idee. De umbris idearum
De umbris idearum (""Le ombre delle idee"""") è un'opera in latino del filosofo Giordano Bruno pubblicata a Parigi nel 1582 dalla tipografia E. Gourbin in un unico volume insieme all'Ars memoriae (""""Arte della memoria""""). Considerato un trattato di mnemotecnica il volume è così diviso in due parti, la prima di carattere teorico, la seconda di carattere pratico. Il volume è dedicato a Enrico III di Francia, presso la cui corte Bruno in quegli anni soggiornava in qualità di membro del prestigioso collegio dei lecteurs royaux. Racconterà Bruno agli inquisitori veneti che il Re lo aveva chiamato a corte per chiedergli dimostrazione delle sue facoltà mnemoniche, cosa che egli fece. L'arte di memorizzare ha una lunga tradizione, che risale alla Grecia antica, e il cui interesse era particolarmente vivo in quei secoli."" -
Simon Mago. Un saggio sul fondatore del simonianesimo
Tutti nella cristianità hanno sentito parlare di Simon, il mago, e di come Pietro, l'apostolo, lo ha redarguito, come raccontato nella narrazione degli Atti degli Apostoli. Molti hanno anche sentito la leggenda di come a Roma questo malvagio stregone si sia sforzato di volare con l'aiuto dei demoni, e di come Pietro lo abbia fatto cadere a capofitto e quindi miseramente perire. E così molti pensano che ci sia una fine della questione, e gettano il loro aculeo di pietà o disprezzo al ricordo di Simon, o ridono di tutta la faccenda come l'invenzione della superstizione o l'immaginazione del fanatismo religioso, secondo le loro rispettive credenze possono essere in ortodossia o nel materialismo. -
I misteri di Mitra
Secondo una leggenda, Mitra sarebbe nato da una pietra, dalla quale sarebbe uscito armato di una daga in una mano, una fiaccola nell'altra e con un berretto frigio sul capo. Un'altra leggenda narra che il Dio decide di venire al mondo incarnandosi nel ventre di una vergine, e vede la luce in una grotta. Per un altro mito nasce da una roccia con una fiaccola e un coltello fra le mani e con un colpo di freccia fa scaturire l'acqua da una roccia. I festeggiamenti per la sua nascita avvenivano il 25 dicembre. La Chiesa ha accettato solo nel IV secolo, nel 335 d.c., questa data come nascita di Cristo, per sovrapporla a quella di Mitra. La sua prima azione è di soggiogare il Sole, poi cattura un toro, portandolo nella sua grotta e superando tutta una serie di difficoltà, causate da un serpente e da uno scorpione. Dal corpo del toro sgozzato, vengono emanate tutte le piante salutari, in particolare la vite dal suo sangue e il grano dal suo midollo; dal suo seme sarebbero invece nati tutti gli animali utili all'uomo. Al termine del suo operato, con l'aiuto del Sole, Mitra sarebbe assurto in cielo a 33 anni, da dove continuerebbe a proteggere gli esseri umani. -
L' orizzonte di Kheope. La piramide del re Kheope a Giza e il suo complesso funerario
La piramide del re Kheope (e di non minore importanza il suo complesso funerario) ha affascinato fin dall'antichità la gente. Il monumento, e le postume due consorelle, le piramidi dei re Khefren e Mikerino, si ergono come sentinelle geometriche ai limiti del deserto libico, sfidando i millenni. Chi ha avuto la ventura di poterle rimirare e osservarle in momenti (molto rari) in cui non circolano troppi turisti, specialmente al tramonto o di sera, resta muto alle domande che sorgono spontanee dall'animo sulla realtà di simili opere umane, perfettamente inserite nell'immensità del deserto. Esse stanno là, imponenti e gigantesche, ferma asserzione del potere terreno di re che governarono l'antico Egitto, e che le fecero erigere per la salvezza del proprio corpo, del proprio spirito, per la sua congiunzione alle Stelle Imperiture, e per la perpetuazione del loro nome e dominio nell'aldilà e sulla terra: testimonianza della memoria culturale di una società che credeva e vedeva nel proprio sovrano la discendenza divina in terra. -
Il Piccolo Principe
Il piccolo principe (Le Petit Prince) è l’opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry. E’ un racconto molto poetico che, nella forma di un’opera letteraria per ragazzi, affronta temi come il senso della vita e il significato dell’amore e dell’amicizia. Ciascun capitolo del libro narra di un incontro che il protagonista fa con diversi personaggi e su diversi pianeti e ognuno di questi bizzarri personaggi lascia il piccolo principe stupito e sconcertato dalla stranezza dei “grandi” («I grandi non capiscono mai niente da soli, ed è faticoso, per i bambini, star sempre lì a dargli delle spiegazioni»). Ad ogni modo, ciascuno di questi incontri può essere interpretato come un’allegoria o uno stereotipo della società moderna e contemporanea. In un certo senso, costituisce una sorta di educazione sentimentale. -
Voci e immagini dell'Egitto Saitico. Le autopresentazioni di Neshor-Psamtikmenkhib e di Payeftiauemawyneith
Un'opera accademica che esplora l'auto-presentazione di alcuni membri d'élite del Tardo Egitto Saitico. Questo studio esamina le biografie e le statue di due individui che furono i principali membri dell'aristocrazia non reale. L'approccio integra immagini, monumenti e testi con i luoghi, i partecipanti e l'ambiente storico più ampio che dà loro un significato. In definitiva, l'obiettivo è colmare il divario tra immagine e testo. -
L' ermetismo e la religione egiziana
Gli scritti, i più antichi conservano l'impronta netta dell'Egitto dei Tolomei. Seguono dei formulari, nei quali si dispiega un sincretismo giudaico-egiziano: essi appartengono ai primi secoli della nostra era, stando all'età dei papiri che li hanno portati alla luce. Nel corso del II secolo, questa letteratura popolare cede il posto all'ermetismo filosofico, in cui si stempera l'ornato egizianeggiante. In seguito, a partire dal III secolo e da Zosimo, l'ermetismo popolare, occultista e alchimista ritorna in primo piano, ma solo in compilazioni in cui la primitiva vena sembra esaurita perché, al suo fianco, ha guadagnato un rilievo importante lo gnosticismo dualistico. Nascono così i trattati bizantini, le antologie che prolifereranno trasferendosi, ben presto, negli ambienti arabi e latini. -
Amuleti egiziani
Gli Egiziani in tutti i periodi della loro storia erano amanti degli amuleti, e li collocavano sotto e nelle loro case e tombe, e li collocavano nei loro templi, e li indossavano da vivi, e li facevano deporre sui loro corpi da morti. Li facevano di molti tipi di pietre, sia comuni che semipreziose, vari tipi di legno, oro, rame, argento-oro, avorio, osso, conchiglia, legno, cera, maiolica, ecc. La parola comune per amuleto nel periodo dinastico era mk-t, , che significa ""protettore""""; un sinonimo usato frequentemente nei testi è udjau, cioè """"la cosa che tiene al sicuro"""", il """"rinforzatore"""". Si credeva che molte delle sostanze di cui erano fatti gli amuleti possedessero influenza o proprietà che potevano essere assorbite da chi le indossava. Gli amuleti con nomi di divinità o parole di potere incisi su di essi erano ritenuti più potenti di quelli che non erano iscritti, e quelli che erano stati """"benedetti"""" dal mago, e quindi contenevano una parte del suo potere spirituale, erano i più potenti di tutti."" -
Le linee evolutive dell'uomo
È passato più di un secolo da quando è nata la scienza della paleoantropologia, cioè la scienza che studia l’origine e l’evoluzione dell’uomo, sia sul piano biologico che sul piano della produzione materiale. Nel corso di questo periodo sono state presentate varie teorie per spiegare l’origine e l’evoluzione dell’uomo e queste teorie sono spesso cambiate in seguito alle nuove scoperte. Adesso ne sappiamo parecchio per elaborare delle teorie che sembrano le teorie esatte sulla storia dell’uomo. -
La vita continua. Quattordici racconti sul karma
“Matteo è stato oltre la Soglia, altrimenti non potrebbe scrivere con quella fluidità musicale le testimonianze delle successioni di vite, le descrive in modo naturale, senza sforzo, come fosse sotto dettatura e cogliesse le parole una dopo l'altra, come può fare un musicista che legge lo spartito di una sinfonia. Tutto ciò ha risuonato in me, poiché nella Vita Continua i suoni sono i modelli di vita, respirazione degli Dèi e la bellezza come misura che tutto modella, in un crescendo che ha come fine l'Opera Mundi e l'umano spirito. Attraverso questi racconti, che sono quadri misterici musicali, si comprende il valore di ognuno, ogni umano è una nota irripetibile, di cui la creazione ancora in atto ha bisogno."" (dalla prefazione di Mariagrazia Albanese)""