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Un santo per ogni campanile. Il culto dei santi patroni in Abruzzo. Vol. 2: martiri, I.
C'è stato un tempo in cui il santo patrono ha costituito il nucleo aggregante della identità municipale, assorbendo miti antecedenti e segnando profondamente la cultura antropologica dei luoghi. 305 comuni in Abruzzo si dividono 173 santi patroni. L'autrice si è avvicinata alla materia utilizzando gli strumenti delle discipline antropologiche e rispettando le tradizioni religiose locali senza interrogarsi sulla veridicità dei racconti miracolosi peraltro ricercati con attenzione filologica, ma considerando la realtà storica delle devozione popolare. Sono nati così 5 volumi in cui alla scheda agiografica di ogni santo seguono le origini storiche e sociali della devozione, la illustrazione architettonica e artistica della chiesa dedicata al culto, le date (spesso con rifunzionalizzazione politica di alcune feste calendariali) e la descrizione della festa.Il volume secondo è dedicato ai Patroni Martiri,tra cui quello più ""scelto"""", santo Stefano, seguito da San Lorenzo e Santa Lucia."" -
Un santo per ogni campanile. Il culto dei santi patroni in Abruzzo. Vol. 3: Papi, vescovi e patriarchi.
C'è stato un tempo in cui il santo patrono ha costituito il nucleo aggregante della identità municipale, assorbendo miti antecedenti e segnando profondamente la cultura antropologica dei luoghi. 305 comuni in Abruzzo si dividono 173 santi patroni. L'autrice si è avvicinata alla materia utilizzando gli strumenti delle discipline antropologiche e rispettando le tradizioni religiose locali senza interrogarsi sulla veridicità dei racconti miracolosi peraltro ricercati con attenzione filologica, ma considerando la realtà storica delle devozione popolare. Sono nati così 5 volumi in cui alla scheda agiografica di ogni santo seguono le origini storiche e sociali della devozione, la illustrazione architettonica e artistica della chiesa dedicata al culto, le date e la descrizione della festa. Questo terzo volume è dedicato ai Patroni Papi (in particolare Gregorio Magno e Silvestro), Vescovi(numerosi i comuni che hanno scelto come defensor San Biagio e San Nicola) e Patriarchi(la maggiore devozione è per Flaviano) -
Un santo per ogni campanile. Il culto dei santi patroni in Abruzzo. Vol. 4: Abati monaci, eremiti, eremitani, pellegrini e santi ausiliatori.
C'è stato un tempo in cui il santo patrono ha costituito il nucleo aggregante della identità municipale, assorbendo miti antecedenti e segnando profondamente la cultura antropologica dei luoghi. 305 comuni in Abruzzo si dividono 173 santi patroni. L'autrice si è avvicinata alla materia utilizzando gli strumenti delle discipline antropologiche e rispettando le tradizioni religiose locali senza interrogarsi sulla veridicità dei racconti miracolosi peraltro ricercati con attenzione filologica, ma considerando la realtà storica delle devozione popolare. Sono nati così 5 volumi in cui alla scheda agiografica di ogni santo seguono le origini storiche e sociali della devozione, la illustrazione architettonica e artistica della chiesa dedicata al culto, le date e la descrizione della festa. In questo quarto volume, dedicato ai Patroni Abati, Monaci, Eremiti, Eremitani, Pellegrini e Santi Ausiliatori, interessanti le figure di Domenico, Giorgio e Vito, che l'autrice ha liberato dalle sovrastrutture mitiche che avevano finito per offuscarne la realtà storica ed i contorni biografici (operazione del resto effettuata nei confronti di tutti i Santi presi in considerazione). -
Un santo per ogni campanile. Il culto dei santi patroni in Abruzzo. Vol. 5: taumaturghi. Due predicatori dell'osservanza. Tre santi della controriforma, I.
C'è stato un tempo in cui il santo patrono ha costituito il nucleo aggregante della identità municipale, assorbendo miti antecedenti e segnando profondamente la cultura antropologica dei luoghi. 305 comuni in Abruzzo si dividono 173 santi patroni. L'autrice si è avvicinata alla materia utilizzando gli strumenti delle discipline antropologiche e rispettando le tradizioni religiose locali senza interrogarsi sulla veridicità dei racconti miracolosi peraltro ricercati con attenzione filologica, ma considerando la realtà storica delle devozione popolare. Sono nati così 5 volumi in cui alla scheda agiografica di ogni santo seguono le origini storiche e sociali della devozione, la illustrazione architettonica e artistica della chiesa dedicata al culto, le date e la descrizione della festa.Nel V e ultimo volume sono studiate in particolare le figure di Antonio da Padova, e Rocco pellegrino e taumaturgo che 15 comuni abruzzesi hanno scelto come defensor civitatis. Interessanti anche le storie di Pasquale Baylon, Vincent Ferrer e Filippo Neri. -
Una comunità da conoscere. Storia, lingua e cultura dei Rom italiani di antico insediamento
L'autore, Rom italiano musicista, poeta, docente universitario, con questo libro, il più completo tra quelli da lui scritti finora sui Rom italiani di antico insediamento, continua il suo impegno nell'abbattere il muro del silenzio che divide la sua comunità dalla società italiana, muro eretto non solo per volontà dei Gagé (i non Rom), ma anche dagli stessi Rom che non vogliono far conoscere la loro cultura a gente ad essa estranea. La pubblicazione della storia, della lingua, dei racconti, dei proverbi, delle tradizioni del popolo Rom contribuisce a salvarne la memoria storica e a porre le basi per una integrazione basata sul rispetto delle diversità. Molto interessanti i capitoli sull'integrazione di famiglie Rom nel Regno di Napoli e nello stato della Chiesa, sulle attività tradizionali da essi praticate, sulla partecipazione dei Rom alla lotta per la Resistenza. -
Gabriele D'Annunzio e la critica francese
Man mano che giungono in Francia le opere di d'Annunzio, le brumose prevenzioni che si addensavano sul poeta abruzzese iniziano a diradarsi e inizia per lui un cursus honorum prestigioso.Il soggiorno francese di d'Annunzio (1910-1915) avviene in un periodo culturale e artistico intenso, ricco di valori innovativi.Gli interventi critici di Theodore de Wizewa ed Eugène de Vogué gli aprono i convegni e i salotti prestigiosi della capitale e la sua personalità conquista i ""maitres à penser"""" dell'epoca."" -
Le chiese ortonesi dall'antichità ai nostri giorni
Una dettagliata ricostruzione storica degli edifici religiosi presenti in Ortona a Mare (CH) nel corso di 15 secoli a partire dalla prima testimonianza risalente all'anno 599. Per le distruzioni patite ad opera dei Normanni (1075) , dei Turchi (1566), del secondo conflitto mondiale, molte chiese andarono distrutte. Nella pubblicazione si evidenzia, con immagini fotografiche e disegni e stampe dei secoli scorsi, quanto fossero valide sotto il profilo artistico alcune chiese presenti nel territorio ortonese. -
Crecchio. Immagini e frammenti
Lavoro di ricerca svolto da Lucia Scoccia (già autrice di Cari benedetti figli, ed. Menabò) per dare un'immagine della Crecchio antica, attenta a disegnarne, con la pignoleria di chi va a controllare i numeri delle particelle catastali, botteghe, case, palazzi, strade, vicoli e piazzette, vicoli ciechi e dirupi nei pressi del Castello, giardini e orti. E il quadro si anima di donne, bambini, falegnami, fabbri, artigiani. Su tutti dominano i signori, i politici, le guardie e i briganti. A leggere lo ""stato delle anime"""" degli inizi del 1800 e del 1818 molti dati interessanti vengono in luce e fa impressione il numero di ferite violente riportate nell'elenco stilato da uno dei medici del paese (per la maggior parte inferte a donne). Il libro,pertanto, non è destinato ai soli abitanti di Crecchio, ma a tutti quelli che vogliono vivere e studiare la vita di un paese abruzzese dell'800."" -
Dentro gli occhi i girasoli
"Si tratta di 19 quadri o brevi racconti in prosa poetica, visti il ritmo e le immagini. Nel più puro stile francescano l'autrice ha scelto la strada di un eremitaggio che non è autoesclusione dal mondo ma riappropriazione di una realtà sensoriale che, per la maggior parte delle persone, si sta isterilendo. Lei si spegne con la luna e si riaccende col sole. E non esiste uccello, animale, pianta o fiore di cui non conosca precisamente la vita e le abitudini al riflesso delle stagioni; conoscenza """"sul campo"""" rafforzata da una precisa cultura zoologica e botanica. Il suo sguardo, da sempre proiettato oltre le più effimere percezioni, le permette di rivalutare, con una memoria tanto esatta da rendere, con pennellate brevi ma decise, vivissima la narrazione, gli eventi e le persone che ne hanno formato l'infanzia: il lavoro della terra, la coltivazione, che dall'accezione più pratica giunge a quella spirituale, vera chiave d'interpretazione del suo stile letterario e della sua persona""""." -
Un gettone di memoria. 23 voci per Ottaviano Giannangeli
Ventitré testimonianze vengono raccolte per celebrare Ottaviano Giannangeli (1923-2017), uno tra i maggiori letterati abruzzesi del secondo Novecento, che ha toccato i campi più svariati della cultura, dall'attività didattica alla scrittura poetica, dallo studio del dialetto e del folklore alla critica letteraria, dalla composizione musicale allo studio del canto tradizionale abruzzese. Nomi come G. Rosato, P. Civitareale, C. Savastano, G. Oliva, L. Sergiacomo, M. Giammarco, P. Gibellini, S. Ramat, F. Brevini e M. Della Sciucca (solo per citarne alcuni) hanno versato il proprio gettone di memoria per contribuire alla sopravvivenza di quella civiltà culturale di cui Giannangeli resta il figlio più illustre. -
L' autoeducazione del maestro. Vita di Umberto Postiglione
Umberto Postiglione (Raiano, 1893-1924), è stato dirigente del movimento operaio e anarchico nel continente americano, giornalista, pedagogista, educatore e poeta, con una solida preparazione basata sugli studi della filosofia classica tedesca, del pensiero politico di Reclus e Kropotkin, della filosofia di Waldo Emerson, della pedagogia di Omar Dengo, della teologia di Tagore e del cristianesimo di Lev Tolstoj. Sulla base degli studi esistenti e di numerose fonti d'archivio e giornalistiche, il volume contribuisce a tracciare il complesso itinerario polito e intellettuale di questo uomo straordinario. -
André Suarès. Coscienza critica dell'Europa
Poeta e saggista, storico e critico, autore drammatico e musicologo, André Suarès (1868-1948) è stato uno dei pilastri della ""Nouvelle Revue Francaise"""", con Gide, Claudel, Valery. Moralista intransigente, ha assunto posizioni nette nei confronti delle ipocrisie del proprio tempo, a cominciare dall'Affaire Dreyfus, denunciando le false prove addotte dai politici. Ritrattista eccelso ha dedicato numerose pagine a uomini illustri del presente e del passato. Appassionato conoscitore delle città italiane, verso le quali nutriva una vera adorazione, ha scritto Rome, cantico dedicato alla capitale d'Italia e Le Voyage du condottiere, un capolavoro del secolo XX, composto di tre libri, dedicati a Firenze, Venezia, Siena. Tornato alla luce della notorietà, è considerato oggi fra i più autorevoli scrittori europei del XX secolo."" -
El Alamein sabbia d'intorno roccia nel cuore. Dalle memorie di Santo Pelliccia, Divisione Folgore
Ottobre 1942, El Alamein. Fra le tante unità italiane, in particolare una si distinse per la ferrea determinazione con cui seppe incarnare il valore e la capacità di sacrificio del Soldato italiano: la Divisione paracadutisti Folgore. Santo Pelliccia era uno di loro. Sulle sue memorie e sulla sua vicenda si innestano quelle di altri paracadutisti presenti a El Alamein. -
Margherita d'Austria e gli Stati farnesiani d'Abruzzo. Atti del Convegno (Leonessa, 27 ottobre 2017)
Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo V, governatrice delle Fiandre, è stata una delle figure più importanti non solo per la storia europea del Cinquecento, ma anche per i territori che hanno fatto parte dei suoi possedimenti in Abruzzo. La memoria del buon governo margheritiano è infatti ancora impressa in molti comuni del centro Italia che ella ha voluto valorizzare dal punto di vista urbanistico-architettonico, economico, legislativo e burocratico. Il libro, che presenta otto contributi di importanti studiosi, contribuisce a chiarire i molteplici aspetti di questa poliedrica donna del Cinquecento. -
L' acqua e il vaso nella vascolarità universale
L'autore dopo volumi di ricerca sulle tradizioni popolari abruzzesi, elabora una riflessione sul grande sistema idrovascolare che vivifica le contrade del globo terracqueo e ne influenza la vita fisica e culturale, per mezzo di miriadi di sotto-sistemi idro-vascolari attraverso la sequenza continua e perenne ""Empire gli spazi vuoti e vuotare gli spazi pieni"""". Lo studio è rivolto anche agli aspetti sovrastrutturali di carattere estetico, iconico e tecnico. Prefazione Prof. Pietro Clemente. Appendice Elisabetta Gulli Grigioni."" -
Munda. Museo nazionale d'Abruzzo. Storia. Testimonianze. Restauri. Ediz. a colori
Il volume, di grande formato, riccamente illustrato a colori (fotografie di Gino di Paolo), realizzato in elegante veste editoriale e denso di contenuti (tra i saggi si segnalano quelli di Lucia Arbace e di Mauro Congeduti), espone, in un coinvolgente tessuto narrativo i momenti dell'impegno del Polo Museale della Regione per mettere in sicurezza e restaurare, dopo il terremoto del 2009, le collezioni fino ad allora conservate nel Castello cinquecentesco, gravemente danneggiato. Il libro ci permette pertanto di seguire il complesso progetto e le interessanti attività collaterali che hanno portato all'allestimento del nuovo Museo di Borgo Rivera. -
La tigre sulla linea Gustav. 1943. Le battaglie dell'8ª Divisione indiana dal fiume Sangro a Ortona
Inizialmente impiegati come truppe di appoggio, i fanti indiani diverranno in pochi mesi i decisivi protagonisti della faticosa avanzata alleata lungo il settore adriatico. Lealtà, determinazione, coraggio, spiccato senso dell'onore e del dovere sono le qualità migliori che i soldati indiani dimostreranno. Nel libro si intrecciano la precisa ricostruzione delle sanguinose battaglie nel settore adriatico nell'inverno del'43 con le testimonianze dei protagonisti di entrambi i fronti. L'autore, sulla base di migliaia di pagine d'archivio, getta luce su un esercito mai raccontato prima in Italia. Il libro è corredato da cartine che ricostruiscono i movimenti delle truppe nelle principali battaglie sostenute dagli indiani. -
Contro il «mal contaggioso». Le disposizioni per la tutela dalla peste del 1630 e del 1656 nell'Abruzzo Citra
La peste, nelle sue diverse forme bubbonica, setticemica e polmonare, è stata fin dall'antichità la più devastante malattia dell'Occidente, almeno fino a tutto il Seicento. Attraverso un approfondito studio della documentazione archivistica nel territorio abruzzese, l'autore illustra i vari aspetti del modello di prevenzione che era attuato sulla base delle conoscenze mediche in quei tempi possedute e le conseguenze economiche, demografiche, sociali, religiose che la diffusione del contagio provocava. -
Sangue di delfino
Il titolo prende spunto dall'ultimo dei 27 racconti ed è la metafora di chi ha strappato voracemente la rete della memoria degli anziani lasciandola vuota. In un mondo in cui gli unici valori sono il consumo e l'edonismo, un antropologo intervista 27 anziani per riportare alla loro memoria i lunghi anni passati in un istante. Un fotografo ne ritrae i volti sì che è immediato e commovente unire il volto reale a quello immaginario, costruito con le parole. Perché 27? Nel mondo popolare i numeri hanno un effetto magico e il 3 è il numero perfetto e 3x3x3=27, tanti quanti sono gli ingredienti della zuppa magica della festa del Majo, le cutemajje. -
Un gettone di memoria. 25 voci per Alessandro Dommarco
Alla triade di poeti dialettali abruzzesi proposta ed indiscussa sin dal 1952 da Pasolini-Dell'Arco (Cesare De Titta, Alfredo Luciani, Vittorio Clemente) si aggiunge a pieno titolo Alessandro Dommarco (1912-1997). Poeta filologo, si accosta al dialetto dopo aver sperimentato la lingua italiana, non trascura l'oralità di antiche locuzioni, ma fonda il suo codice sull'uso scientifico dei vocabolari dialettali e soprattutto lo fa uscire dal folklore e dal paesano per sollevarlo in ambito universale. Antonella del Ciotto ha raccolto 25 contributi: saggi critici, studi puntuali, occasioni di memoria di F. Brevini, P. Civitareale, C. De Matteis, T. De Mauro, V. Esposito, F. Farinelli, E. Giachery, A. Giampietro, O. Giannangeli, E. Giannetti, E. Mazza, V. Moretti, L. Murolo, N. Nardone, G. Oliva, M. Pamio, L. Pasquini, G. Rosato, C. Sanvitale, C. Savastano, V. Sigismondi, G. Spagnoletti, C. Vivaldi, G. Tesio, M. Vanni, A. del Ciotto.