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L' amata gabbia
Avere vent'anni e andare a fuoco, bruciare di passione. L'amata gabbia parla di questo, del fuoco giovanile, della passione fumante, della ""ricerca, folle ricerca"""". Il dolore familiare e quello famigliare, i vent'anni che si erano promessi splendidi e non hanno mantenuto. Parla della fame di mondo, della resistenza alla cementificazione del prossimo. Versi incisivi e visivi tramutano le frustrazioni in veicolo per scandagliare gli abissi dove si annidano le delusioni, e fanno de """"L'amata gabbia"""" un posto dove queste dolenze vengono accettate e perdonate, prima che scolorino svanendo in un altro futuro. Ricordi cosa vuol dire avere vent'anni?"" -
La parte fredda del fulmine. Indagine sui fatti di Stazione Kelvin
L'equipaggio dell'Iperione è immerso nel sonno quando un guasto ai motori spinge la nave fuori dalla sua rotta. L'unica possibilità di salvezza sarà l'atterraggio di fortuna su un piccolo pianeta deserto, colpito da sconosciuti fenomeni atmosferici. Durante la marcia verso un luogo più sicuro, ai naufraghi accadrà qualcosa. C'è un legame tra la loro disavventura e la distruzione della stazione mineraria Kelvin? Perché la commissione che indaga su quei fatti è ripetutamente disturbata da accadimenti senza spiegazione? E cosa unisce il destino della Stazione Kelvin a quello del tecnico che lavora in completo isolamento sulla superficie di un asteroide dove non succede mai niente? A metà strada tra racconto di fantascienza, apologo metafisico e ghost story, ""La parte fredda del fulmine"""" (spin-off, come usa dire oggi, del romanzo """"Stazione Kelvin"""") accompagna i suoi personaggi e i suoi lettori in uno spazio rarefatto, percorso da angosce profonde e minacce, nell'attesa di qualcosa che, finalmente, sta per compiersi."" -
Quando capita un film di Natale. Avventuroso viaggio tra cinema, sogno e realtà
Gli autori della carovana di ""Quando capita"""" - progetto solidale - tornano per concludere questa trilogia con effetti pirotecnici, perché stavolta il tema è il cinema legato al Natale. Diciannove film che hanno ispirato la più grande varietà di racconti: sogni dentro ai sogni, ricordi dentro a un film e viceversa, personaggi che escono da ogni finzione e scrivono le righe da sé, autori che entrano in scena e vivono il set. Amori che vanno e vengono, vecchiette che viaggiano nel tempo, voli sul mare coi pupazzi di neve, l'inventiva moltiplicata in racconti felliniani, fantasy, pulp, dolci e amari, regalando ai lettori la possibilità di sognare, e di provare a farlo poi con il proprio film del cuore."" -
Donne di quadri. Perché i cuori vanno e vengono
Belle, pazze, vendicative, intraprendenti, sognatrici e innamorate, le protagoniste di questi racconti non hanno timore a mostrarsi per ciò che realmente sono: donne di carattere consapevoli delle loro fragilità. -
Una sinfonia berlinese
Berlino non ama raccontarsi. Teme il proprio passato e le ferite che una memoria troppo indagatrice potrebbe riaprire. Inoltre si addobba volentieri di monumenti tronfi e celebrativi che narrano una storia edulcorata, che la fingono, e che sembrano molto più adatti ad ammaliare i visitatori per diporto. Ma alla mancanza di una versione ufficiale del passato e del presente fa qui da contraltare la pluralità delle voci singole, che danno fiato a opinioni più o meno meditate e soprattutto a bisogni, aspirazioni e disagi. Non è facile ascoltarle tutte insieme, ma è impresa affascinante registrarle e unirle secondo un criterio non scientifico ma artistico: non come una rassegna, ma come una sinfonia. Berlino forse ha un cuore molto piccolo e preferisce nasconderlo. Ma chi vuol conoscerla deve accettare questo fatto come un invito e una sfida. Il cuore deve mettercelo lui. Deve amare e odiare questa città con tutto se stesso, correndo il rischio di sentirsi prima o poi costretto a ritornarvi. -
Un giorno senza dolore
Per raccontare il dolore dell'essere umano occorre riconoscerne le sembianze, distinguere l'odore impercettibile della paura, individuarne i percorsi e saperci convivere, essere consapevoli che il terrore e l'angoscia sono stati d'animo universali a qualunque latitudine. ""Un giorno senza dolore"""" è il frutto di studi, documentazione e interesse verso questa pagina complessa, dolorosa e quasi ignorata dall'attuale società, avvenuta non più tardi di venticinque anni fa. L'assedio infinito della città di Sarajevo deve rimanere un ammonimento perpetuo affinché tragedie di questo tipo non abbiano più a ripetersi, anche se i prodromi di nuove carneficine tintinnano sinistramente alle porte delle nostre città, mentre nelle nostre case temperate ci scanniamo a colpi di post sui social media. Con questi ventiquattro racconti che narrano della guerra in Bosnia, l'autore pone una lente di ingrandimento su quanto accaduto al di là del nostro vacanziero mare Adriatico. Uomini, donne, vecchi e bambini bosniaci, la voglia di vivere che resiste di fronte a ogni privazione, anche al più grande dolore. Resistere, il grande insegnamento che il popolo bosniaco ha consegnato all'umanità."" -
Trittico contemporaneo
"Trittico contemporaneo"""" è un affresco tripartito della società odierna, nel quale tre soggetti -Lui, un marito pluriomicida, Lei, una moglie trucidata insieme ai figli, Noi, la gente, un coro di persone comuni -- commentano un terribile dramma famigliare: un uomo ha barbaramente ucciso la moglie e i tre figli, poi è andato a giocare a bowling con gli amici. Lui e Lei, in uno spazio sospeso tra passato e presente, ricostruiscono, ciascuno dal proprio punto di vista, la loro storia d'amore e il suo tragico epilogo, mentre il coro dà voce al processo mediatico e popolare, in corso nell'opinione pubblica, sciorinando giudizi stereotipati e crudeli. Il trittico dei personaggi dà così vita a una realtà molto cruda, un mondo degli adulti nel quale ognuno è chiuso in sé stesso, nella propria verità, non comunica né si confronta fattivamente con gli altri e i minori - i figli della coppia - si ritrovano a essere mere presenze, impotenti e silenziose. La violenza sulle donne non sembra avere soluzione: è un dato di fatto, accade e non si può o non si sa evitare. E forse - questa è la provocazione che il testo vuole lanciare - ne siamo tutti, almeno in parte, responsabili." -
Il castagno rosa. Il mondo secondo James Barrie
Ogni bambino conosce Peter Pan ma solo un adulto vorrebbe saperne di più. Così un giorno, diventata grande, l'autrice ha pensato di cercare, tra le parole scritte da James Barrie, l'inizio di tutto. E, andando a caccia di indizi, ha trovato la semplice felicità di Peter; le fate; i Giardini; una poesia infinita e gentile; un grande scrittore che ha saputo trarre dalle avversità della vita, indizi di bellezza. -
Why Scozia?
Tre dei maggiori blogger che si occupano di Scozia ci accompagnano in un viaggio emozionale alla scoperta di quella terra, in un itinerario tra città, castelli e isole, location cinematografiche, natura selvaggia e splendida, e momenti così intensi e profondi da rapire l'anima. Un tentativo di rispondere al perché la Scozia affascini sempre più viaggiatori, con la sua storia, la sua malìa, la sua bellezza che riesce a mantenersi incontaminata, protetta da forze che solo là, nel rarefarsi delle barriere tra il mondo umano e il millenario mondo magico, ancora sembrano manifestarsi. Per gli amanti della Scozia da sempre. Per chi cerca un viaggio da sogno e un everlasting love. Coming Soon: Why Scozia? Diventerà un film. Con le interviste ai blogger e i loro ricordi di viaggio, ogni parola, ogni emozione, suono, colore, odore e sapore che troverete in questo libro prenderanno vita nel progetto di due filmmaker. -
Ho solo la mia voce
"Ho solo la mia voce"""" è una raccolta di poesie in cui si tratta il tema della disuguaglianza, dell'emigrazione, di odio razziale, dei disastri naturali legati allo sfruttamento indiscriminato del territorio, del bullismo, dell'impoverimento del linguaggio. Ogni testo è legato a quello successivo in quanto si alterna la voce della vittima a quella del carnefice, due modi diametralmente opposti di concepire la vita." -
La scelta di Peter Pan. Da Kirriemuir ai Giardini di Kensington
I Giardini di Kensington, Peter Pan, le fate, David e il Capitano W. Una storia immortale, l'originale, la prima versione, così come è apparsa nel 1902, all'inizio di tutto, all'interno de ""L'uccellino bianco"""". Leggerla per noi stessi fa sentire leggeri. Leggerla a un bambino rende noi, lettori adulti, molto simili alle fate, quelle vere. Quelle che si vestono come fiori, per non farsi notare. Quelle che ballano tutta la notte. Quelle che sanno volare. Allora, leggeri e fatati noi stessi, voliamo verso Kirriemuir, dove James Barrie è nato e ha vissuto e respiriamo l'aria che lui ha respirato."" -
Fuori posto
Cinque racconti in cui le inquietudini, le fragilità e le imperfezioni descrivono i contorni sbiaditi e le occasioni mancate che compongono le vite di questi personaggi. Come quelle di tutti noi, del resto. Perché ""la vita è composta da una buona dose di imprevedibilità e spesso non ci sono piani, progetti o aspettative che tengano. Da un giorno all'altro, da un momento all'altro, salta tutto, ogni previsione, ogni calcolo e allora non c'è niente da fare, non resta che fare affidamento solo su sé stessi e sulle persone che amiamo per restare a galla""""."" -
Quando capita in cucina. Gustoso viaggio tra racconti e ricette
Il quarto libro del progetto solidale ""Quando capita"""" ha come tema la cucina, che ormai è uscita dalla tradizione, diventato show, business, pil, cultura e arte. Ma i racconti di questo libro dicono che la cucina che conserviamo nel cuore, in realtà parla di relazioni. Il ricordo di alcuni piatti avvolge la nostra anima per tutta la nostra vita, perché sono i sentimenti il condimento principale. Quando le nevrosi, la stanchezza e le insicurezze ci fanno barcollare possiamo rifugiarci in qualche preparazione familiare, o nella creazione di qualcosa di nostro, che poi diventerà per noi tradizionale. Lottiamo così contro ogni abbandono in un mondo che da una parte va verso l'insensibilità per assuefazione in una specie di solitudine hi tech, ma dall'altra genera la forza uguale e contraria: persone che si compattano e provano a essere altro, trovano tempo e parole da donare per fare qualcosa insieme, e non rinunciano a essere gentili, umane e solidali. Così ha avuto origine questo libro pregno di amori e umori, odori e sapori, per la sua perfetta destinazione solidale."" -
Barcane
Barcane è la dichiarazione d'amore che l'autore canta al deserto d'Africa e al richiamo che quella bianca topografia di dune e convessità esercita sul suo cuore meccanico. L'opera è un caleidoscopio di emozioni dove Il deserto fa da scenario costante ai versi poetici e sembra quasi sentire la sabbia delle dune a falce, le barcane appunto, scivolare tra le dita del lettore. -
I vini della cometa
Luca arriva a Glasgow dopo diverse peripezie e scorribande in giro per l'Europa. Sembra finalmente avere trovato la sua dimensione: un lavoro stabile e stimolante, una casa accogliente e una panchina da cui guardare il mondo. La passione per il vino lo porterà di nuovo tra i banchi della prestigiosa scuola enologica del WSET per cercare di guadagnarsi il Diploma e inseguire il sogno di diventare un giorno Master of Wine. Un fortuito incontro alla prima lezione e la creazione di un bizzarro ed eccentrico Wine Club lo trascineranno bicchiere dopo bicchiere in avventure sorprendenti. Un racconto ironico, incalzante e avvolgente come una giga scozzese che ci porterà dalle vie vittoriane di Glasgow alle enoteche parmigiane fino in Polonia sulle Montagne del Gufo. Una storia di amicizia, amore e sesso che è un inno alla vita e un nuovo appassionato omaggio al vino buono e a chi lo beve. -
Mondo senza peccato
La possibilità di un mondo senza peccato che il protagonista getta sul mondo, dirompe come una bomba di profondità che fa emergere gli scarsi valori, la negligenza, l'ignavia e l'inconsistenza di carattere del genere umano e innesca un effetto domino devastante che mina le basi di un mondo di fatto asservito al male. L'incalzare degli eventi fa da cornice al conflitto che si svolge in ogni persona e istituzione che ha perso di vista il senso del proprio esistere. In un susseguirsi di azione, tra la Francia, le Svalbard, la Scozia e l'Italia, fino all'ultimo istante Elizar rischierà ogni cosa per dare agli esseri umani quel mondo senza peccato che temono profondamente, e che non riescono a immaginare. -
Viaggio d'estate
Lubiana, Belgrado, la Drina, Sarajevo, la costa Dalmata... Pietro Medioli ci guida in un itinerario sulle strade, nei paesaggi e per le città dei vicini Balcani a una ventina d'anni dal termine della guerra civile che mise fine, tra massacri e distruzioni, al ""progetto"""" della Jugoslavia. Un percorso in solitaria fatto di vie secondarie, eventi minimi e tanti incontri, spesso casuali, talvolta sorprendenti. Alla ricerca di tracce culturali (Handke, Andric, il cinema...), di un senso del viaggiare contemporaneo e, modestamente, di una qualche ragione dell'esistere."" -
La Befana... e le nonne anticrimine
Una storia da colorare. Età di lettura: da 5 anni. -
Semiramide
La sua figura fra storia e mito dovrebbe essere evanescente, eppure è arrivata fino a oggi. Semiramide, in cui nome in lingua siriana significa la colomba, non se n'è mai andata. È volata in un altro luogo, ma rimane presente. Ha saputo impressionare talmente i suoi contemporanei da indurli a tramandarne la memoria nei millenni, raggiungendo la statura di un Achille, di un Alessandro Magno, di un Romolo, e continuando a ispirare artisti e poeti antichi e moderni, da Catullo a Calderòn de La Barca, da Dante Alighieri a Gioacchino Rossini. Con la sua scrittura visionaria e medianica Claudia Salvatori tenta di ricostruire la donna che è rimasta sepolta sotto le troppe parole di altri, contemporaneamente indagando le origini della leggenda. E scoprendo che una donna vera è la leggenda stessa, l'impossibile semplicemente reale. Una donna vera in un'epoca in cui la dignità sociale, politica e religiosa delle donne stava scomparendo fra le nebbie di un lontano passato, ma riusciva ancora a illuminare il mondo con qualche bagliore. -
Le cose che ti capitano di nascosto
Fabio ha dieci anni, è introverso ma con una spiccata fantasia. Le sue passioni sono i fossili, i libri e sognare cosa farà da grande. Su un quaderno scrive il diario delle sue vacanze in colonia nell'estate del 1979 e ci racconta dei suoi giochi e delle sue noie, del suo entusiasmo e delle sue paure, dei suoi amici a volte veri e a volte immaginari. Fa così le proprie scoperte, ora nel mondo reale, ora in un suo mondo inventato. Con la memoria confusa di chi è distratto dall'abitare più mondi. Giorno dopo giorno racconterà quello che è un crescendo di episodi misteriosi e ambigui tanto da diventare complicato, anche per Fabio, capire se quanto scrive sia davvero accaduto o sia frutto della sua fantasia. Perché spesso siamo portati a negare l'esistenza di ciò che ci spaventa. ""È uno scemo"""", dicono alcuni di lui. """"È un genio"""", dicono altri. Di una cosa Fabio è convinto: alcuni bambini ospiti della colonia sono scomparsi. Anche se tutti lo negano.""