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Le verità apparenti
Fascino, segreti, misfatti, tutto miscelato in un cocktail di emozioni, senza tralasciare i colpi di scena. Ogni personaggio è descritto con realismo, e la storia sembra sfuggire di mano quando la verità comincia a prendere forma. -
Sogni ben coltivati. Le storie di nonno Gallo
È calata la notte sulla fattoria della famiglia Gallo e i tre galletti, Zip, Zap e Zop, sono sotto le coperte in attesa che, come ogni sera, nonno Gallo venga a dare loro la buonanotte. Ma questa sera non vogliono dormire subito. «Nonno, nonno, ci racconti una storia?» chiedono in coro mentre il nonno varca la soglia della loro cameretta... Età di lettura: da 7 anni. -
Ricche minere. Rivista semestrale di storia dell'arte (2018). Vol. 10
Contributi: Mario Cobuzzi, Una Madonna giuntesca nella Galleria dell'Accademia di Firenze - Ilenia Pittui, L'Empio d'Oriente: un derviscio nell'Arrivo dei Magi di Nicolò di Pietro? - Manlio Leo Mezzacasa, New light on two late-medieval reliquaries from Venice and the Veneto - Giovanni Boraccesi, Oreficerie lombarde in Terra di Bari fra Quattro e Cinquecento - Gianpasquale Greco, ""Mi raccomando l'onore della bella chiesa del Giovanni Pontano"""": il re, il popolo e gli intellettuali in difesa del patrimonio storico-artistico nella Napoli di metà Settecento - Darius A. Spieth, From Saint to Hermaphrodite: Guido Cagnacci's Young Martyr and Jacques-Louis David's, Death of Bara Attualità/ Il nuovo allestimento del Museo di Roma in Palazzo Braschi (Federica Pirani). Elisabetta G. Rizzioli, L'officina di Leopoldo Cicognara. La creazione delle immagini per la Storia della Scultura (Giuseppe Pavanello). Giuseppina Dal Canton, Dipingere e colpire l'idea. Percorsi iconografici nel Simbolismo (Renato Barilli)."" -
La città perduta. Da Brixia a Brescia. Nuovi studi, ricerche e ricostruzioni storiche
Secondo contributo alla cronaca delle vicende che hanno interessato nei secoli la città lombarda. Dal Colle Cidneo ad una ricerca sulla presenza etrusca, all'ipotesi ricostruttiva della Porta Veronensis (Porta di S. Andrea) e della Porta Mediolanensis (Porta Briciata), allo studio su alcuni luoghi della vita cittadina (Piazzale Arnaldo, Piazza Giovanni Labus, le piazzetta Tito Speri, San Lorenzo, San Domenico e San Alessandro. -
Francesco Lorenzi. Cesare davanti alla testa di Pompeo. Ediz. illustrata
Una monografia in occasione del restauro del dipinto di Francesco Lorenzi (1723-1787) ospitato nel Palazzo del Comune di San Pietro In Cariano (VR). ""Ci sono alcuni esempi da ricordare in cui, nelle case veronesi, si formavano originalissime serie pittoriche ispirate a soggetti classici; non semplici quadri da collezione, bensì vere e proprie serie studiate nell'interpretazione di esempi morali da imitare: quasi che in questa particolarità si racchiuda il lungo sviluppo della storia cittadina stabilmente legata all'antico. Siamo nel Settecento: i personaggi sanno giocare la sensibilità degli opposti con la saggezza degli ammonimenti. Ora tutto è più teso, come se il soffio della Natura avesse risvegliato i modelli immobili arrivati dall'antichità""""."" -
Arcobaleni. Altri frammenti
"Frammenti è la definizione che ho scelto, dopo la prima raccolta del 1972: """"Pomeriggio di poesie"""" (Note Mazziane, estratto da """"L'altra - Antologia di poeti mazziani""""). La prima raccolta sufficientemente ricca di testi è stata """"Tutto va bene"""" (1977): ciclostilata in 50 copie per gli amici. Poi una pausa di dieci anni, quando l'amico Roberto Sanesi per La Fabbrica dell'arte 1987, come regalo natalizio, pubblicò """"Genesi"""" con la quale piccola Raccolta avevo iniziato il percorso che ancora percorro: i salmi. Così nel 2005 Gemma Edicto pubblicò la prima raccolta di salmi: """"Spero di sperare"""" con le prefazioni di Marco Campedelli ed Alda Merini e un complessa postfazione del monaco Franco Mosconi (già Priore di Camaldoli). Nel 2010, con un ricca e preziosa prefazione di Roberto Fattore, Vallecchi pubblicò """"Sentinella, quanto manca all'aurora"""". Raccolta più volte segnalata. Infine, raccogliendo i frammenti scritti dal 1985 al 2015, Vertigo pubblicò """"Frammenti di Speranza"""". Ed ora questi 28 frammenti, frutto di quattro anno di pensieri... soprattutto notturni quando è il Silenzio che sussurra e ti parla... ripensando, spesso, ai testi Evangelici"""". (F.B.)" -
Parthenon: first principles. Ediz. italiana e inglese
Dopo la lettura di questo volume, chiunque ammirerà il Partenone ne avrà senz'altro più chiaro il principio guida che ha animato la sua costruzione. E proprio forte di ciò, unitamente all'epidermico e immediato gusto del bello, potrà attribuire un valore diverso e ben più profondo alla complessa e al tempo stesso lineare armonia di quest'opera, ossimoro solo apparente che caratterizza il genio greco. -
Documenti e immagini negli Archivi della Soprintendenza
Documenti e immagini che caratterizzano gli archivi della Soprintendenza per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza. Abbiamo voluto rappresentare la vita dell'Istituto di tutela dell'intero patrimonio culturale. Nei faldoni d'archivio, infatti, è documentata la storia del Novecento delle città di Verona, Rovigo e Vicenza attraverso disegni, fotografie e lettere burocratiche, la cui lettura, però, rivela spesso inediti e appassionanti episodi di storia urbana. -
L' anno più lungo di Verona. Bombardamenti sulla città. Luglio 1944-Maggio 1945. Diario giornaliero raccolto da Giorgio Muraro
È il luglio 1944. Gli Alleati stanno risalendo l'Italia costringendo i nazifascisti a rinchiudersi nella pianura padana. I bombardamenti aumentano di intensità, diventando quasi giornalieri sulle città del Nord. Verona è tra le più colpite dalle bombe americane e inglesi. Giorgio Muraro è un operaio dell'AGSM di Verona. Tutti i giorni raggiunge la sede di lavoro dalla Valpantena, dove vive sfollata la famiglia. Ogni mattina sa che la sua giornata sarà impegnativa. Con i colleghi di lavoro dovrà intervenire per riparare le drammatiche rotture e devastazioni causate dai bombardamenti. Muraro tiene un diario giornaliero di quanto successo in città da quel mese di luglio fino alla fine della guerra. È un diario minuzioso che ci permette di capire quale fosse la vita in città in quei terribili mesi. Per completezza di informazione Giovanni Priante ha integrato il lavoro di Giorgio Muraro con un capitolo che ricorda i bombardamenti che hanno colpito Verona dall'inizio della guerra fino al luglio del 1944. Ne esce un quadro completo, una pagina di storia di Verona che, soprattutto per i lettori più giovani, può servire per capire il dramma causato dalla Seconda Guerra Mondiale. -
Ricche minere. Rivista semestrale di storia dell'arte (2019). Vol. 11
Contributi: Serena Romano, Giotto e il paesaggio romano. La torre delle Milizie e la data dei dipinti Peruzzi - Claudia Terribile, Non Contarini ma Calergi: i ritratti di Paolo Veronese di Filadelfia e Dresda - Vincenzo Mancini, Palma il Giovane & compagni in villa - Enrico De Iulis, La via dell'ambrosia: lettura iconologica dell'affresco di Guido Reni nel Casino Rospigliosi Pallavicini -Jan-Christoph Rössler, Dai Gradenigo ai Morosini: la dimora del Peloponnesiaco - Delia Volpe, La nascita del Museo di Ca' Rezzonico: un'idea di Settecento veneziano - Daniele Galleni, Fortuna figurativa e politica del Medioevo: Galileo Chini in palazzo Vincenti a Pisa - Schegge: Pierre Rosenberg, À propos de David et de Cagnacci - Giorgio Agamben, Divagazione sulle Collegiali di Arturo Martini - Nico Stringa, Fonti visive per Arturo Martini. Attualità: Valentine Toutain-Quittelier, Le Carnaval, la Fortune et la Folie. La rencontre de Paris et de Venise à l'aube des Lumières (Stéphane Loire) - Roma e la campagna romana nella raccolta Lanciani (Simonetta Prosperi Valenti Rodinò). -
Dove la corsa termina d'alcione
Come la vita - non sempre di immediata comprensione! - questa silloge poetica è carica di mistero. È un magnete che attrae l'uomo e poi lo sospinge verso una navigazione, verso un volo. Marco Sgroi, con Dove la corsa termina d'alcione, attraverso l'intersecarsi fecondo della dimensione orizzontale dell'esistenza con quella verticale, cerca di delineare un 'compito': quello di far accostare il cuore dell'uomo al fascino del mistero. Solo così egli potrà cercare di cogliere, dentro il turbine esistenziale dell'inquietudine violenta, della domanda bruciante e dell'invocazione orante, il senso profondo di quelle 'esperienze-comuni' che sono parte integrante della vita. Perciò, attraverso il variegato impasto di versi, immagini e simboli, di vita e riflessioni sofferte, Dove la corsa termina d'alcione cerca di mettere 'a fuoco' con la luce della speranza lo stupore della vita, del dolore, della morte; e cerca di ricordare all'uomo - questo dovrebbe essere il 'servizio' più nobile della Poesia! - la vera vocazione: volgere il viso alle stelle del «peplo trapunto», per scoprirsi preziosi e amati; nonostante tutto, salvati. -
Luigi Basiletti (1780-1859). Carteggio artistico
Protagonista assoluto della vita artistica bresciana del primo Ottocento, Luigi Basiletti (28 aprile 1780 - 26 gennaio 1859), formatosi come pittore di figura tra Brescia e Bologna, e quindi aggiornatosi a contatto con il cosmopolita ambiente artistico romano, sotto l'egida di Antonio Canova, si distinse durante la sua lunga carriera non solo come apprezzato pittore di storia, di ritratto e di paesaggio - venendo accolto quale membro di prestigiose accademie -, ma anche come riconosciuto esperto di arte antica e moderna, di architettura e di archeologia. Del suo vasto carteggio, composto in origine, verosimilmente, da alcune migliaia di missive - in gran parte già conservate nel disperso archivio personale del pittore -, questa pubblicazione raccoglie un corpus significativo di 337 lettere datate tra il 1803 e il 1857, rintracciate in diversi archivi e trascritte integralmente, che documentano in modo puntuale tanti momenti della sua lunga parabola esistenziale, indissolubilmente legata alle appassionate vicende artistiche del primo Ottocento italiano, tra Neoclassicismo e Romanticismo. -
Un gioco da ragazzi. Storia di un torneo di calcio, dei protagonisti e del loro Mister
«Sapeva bene cosa dire ai ragazzi per motivarli. Non era mai stato un problema fare il discorso prima della partita e toccare le giuste corde; ma quella era una prova importante, ""l'esame di maturità"""" di quel lungo percorso fatto insieme.» Età di lettura: da 8 anni."" -
Attrazioni lunari. Storia dei viaggi immaginari sulla Luna da Luciano di Samosata a Italo Calvino
"La luna è bianca, gialla, a volte persino rossa, ma soprattutto bianca, vergine, come tanti, poeti e non, l'hanno chiamata. Toccare la luna non è come toccare il cielo con un dito, è profanare aspirazioni e fantasie per trovarle di pietra dura e spenta. Per questo, forse, le celebrazioni per il cinquantenario dell'allunaggio dei tre astronauti americani non hanno riscosso quel successo plaudente e planetario che ci si aspettava - chi vuole festeggiare la fine del desiderio, l'andropausa di un'umanità che vorrebbe ancora una luna magica e misteriosa, e quindi mai calpestata?"""" (dalla prefazione di Stefano Tani)" -
Autocoscienza del territorio. Storie e miti. Dal mondo antico all'età moderna
Le regioni storiche e gli stati nazionali non solo non si identificano, ma il più delle volte sono in netta contraddizione tra loro. Il discorso non vale solo per l'ambito storiografico, ma anche per quello dell'arte, della cultura e della vita quotidiana. I paradigmi della contemporaneità sono la globalizzazione degli scambi, lo sviluppo del capitalismo finanziario, la mobilità degli uomini, la mescolanza di varie culture, la diffusione delle informazioni e il grande e generoso disegno di affermazione in Europa di una entità sovranazionale con una legislazione comune. Gli atti qui presentati cercano di decrittare e di comprendere il rapporto peculiare di una società rispetto al proprio spazio/territorio, meglio, di verificare 'categorie' e idee consolidate attraverso l'indagine 'sperimentale' e scientifica di alcuni dei moltissimi casi possibili, dal mondo antico all'età moderna (fino al termine della guerra dei Trent'anni). -
Mario Salazzari. Opere pubbliche e per la memoria
Questo libro vuole essere un contributo al ricordo di Mario Salazzari, poliedrico artista e figura di spicco della cultura veronese del Novecento. Suoi sono alcuni dei monumenti che costituiscono grandi elementi di famigliarità nel nostro paesaggio urbano, come i gruppi equestri del ponte della Vittoria e il Partigiano di piazza Bra. Abbiamo volutamente selezionato solo una parte delle sue opere, quelle a carattere monumentale e legate alla celebrazione della memoria dei defunti, molte delle quali si trovano al Cimitero Monumentale di Verona, in altri sepolcreti della cinta comunale e della provincia, ma anche in quelli di altre città, come Trento, Quinzano d'Oglio e San Giorgio Jonico. La sua arte comprende molto altro, con una vasta produzione scultorea di piccolo formato, dipinti, disegni, poesie - Mario era un poeta nell'anima - e componimenti musicali. Ci auguriamo di aver posto un primo tassello verso una maggiore valorizzazione della sua opera e della sua figura. -
Gli Spazzi, una lunga dinastia di artisti. 1380-1936. Ediz. illustrata
Quell'esemplarità, nel contenuto e nella forma, che era stata riconosciuta nell'Ottocento alla scultura italiana - tanto che Ottavio Lacroix scrive che ""il carattere di ciascun popolo si disegna e s'esprime in questi monumenti"""", intesi come monumenti funebri (da La tomba di Mulready, in L'Esposizione Universale Illustrata, 1867) - era venuta meno. Solo grazie a studi come quelli di Camilla Bertoni è stato possibile ricollocarli nella corretta prospettiva culturale. La scultura degli Spazzi, come tutta la scultura monumentale è ancora oggi parte del nostro quotidiano; dopo un volume come questo impariamo però a guardarla differentemente, con maggiore consapevolezza, a decifrare le gesta che ci racconta. Una storia silenziosa che va letta nelle espressioni, nell'interpretazione dei simboli, nella puntuale descrizione delle uniformi, degli abiti, degli interni, delle acconciature... Il libro inoltre s'inserisce in un progetto più ampio e ambizioso: la creazione di un Archivio della Scultura Veronese consultabile in rete e a disposizione di studiosi appassionati."" -
La galleria. Vol. 5: VIII-IX.
Quinto volume della serie: La Galleria I (2011), La Galleria II-III (2013), La Galleria IV-V (2015), La Galleria VI-VII (2017). -
Disegnare dal vero. Tiepolo, Longhi, Guardi. Ediz. illustrata
Le collezioni del Gabinetto dei disegni e delle stampe sono uno dei tesori della Fondazione Musei Civici di Venezia. La consistenza è imponente: 50.000 stampe e 15.000 disegni. Con tali numeri anche questa semplice attività di manutenzione e verifica diventa un onere enorme. Gran parte delle opere su carta è giunta nelle nostre raccolte durante l'Ottocento attraverso 'ondate': i fondi Correr, Molin, Gherro, solo per citare alcuni dei più significativi. Il suo ordinamento è frutto quindi del gusto coevo. Al loro arrivo i fogli erano inventariati con precisione ma in molti casi venivano rifilati, incollati su ulteriori supporti, rilegati in album secondo tecniche o scuole. Gli antichi quaderni venivano così smembrati e i disegni o le stampe erano selezionate in base alla loro presunta importanza. Il gusto del tempo diventava un metro di giudizio insindacabile che portava all'attenzione una parte e relegava all'oblio l'altra, con le conseguenze che ciò comportava. In ogni caso, tale impegno ha permesso, ormai a quasi 200 anni dalla nascita dei Musei Civici, di tramandare un patrimonio che si presenta quasi quasi intatto, pur avendo attraversato calamità naturali ed eventi bellici. -
Ricche minere. Rivista semestrale di storia dell'arte (2019). Vol. 12
Contributi: Mauro Minardi, Zanino di Pietro e un insolito canone iconografico dell'Imago pietatis nella Venezia di primo Quattrocento - Allegra Iafrate, In margine a una cornice di Lorenzo Lotto: corsi e ricorsi storici di un motivo epigrafico arabo (secoli XV-XX) - Giovanni Boraccesi, Arti preziose nel monastero delle Olivetane a Palo del Colle (I) Giuseppe Dardanello, Filippo e Francesco Juvarra: disegni per argenti e oreficerie romane (II) - Paola Betti, Antonio Balestra, Giuseppe Maria Crespi e suo figlio Luigi per Lucca - Schegge: Giuseppe Pavanello, Venezia, dicembre 1695: il primo dipinto documentato di Antonio Balestra: il Ritratto di Boschetto Boschetti - Attualità: Chiara Lo Giudice, Joseph Wagner Maestro dell'incisione nella Venezia del Settecento (Peter Fuhring) - Opere d'arte prese in Italia nel corso della Campagna napoleonica 1796-1814 e riprese da Antonio Canova nel 1815. Curatori Andrea Emiliani, Michel Laclotte (Giuseppe Pavanello) - Mostre al Palladio Museum: Giandomenico Tiepolo e Alessandro Papafava (Giuseppe Pavanello).