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Don Prusòt e l'Amelia innamorata
Don Prusòt è un prete di fede e appetito vigorosi, amante della quiete e dei sonni tranquilli. Non è il tipo di andare a cercarsi le grane, però sono i sagrìn a cercarlo, rovinandogli spesso la digestione e procurandogli incubi notturni. Come se non bastassero le seccature legate a un matrimonio contestato (l'evento ci riporta alle atmosfere manzoniane) ci si mette di mezzo pure la conquista dello spazio da parte dei sovietici che causa al prevosto pericolosi sbandamenti teologici. Compare anche un virus misterioso che mette in crisi sanitaria l'intera popolazione di Pravorino, pandemia risolta dall'acume scientifico del medico condotto dott. Sigilin. Infine ci si mette pure l'Amelia, la fedele perpetua, a complicargli la vita. Ma quando si ha sottomano un buon cappone arrosto e un fiasco di vin santo, la vita torna presto a sorridere. -
Il pittore dell'anima. Carlo Bonatto Minella
Una storia delicata e toccante, che vede come protagonista il pittore Carlo Bonatto Minella. A oltre un secolo dalla sua morte, questa figura di ragazzo di montagna è il simbolo del coraggio e della perseveranza nell'affrontare le difficoltà per seguire un sogno. È un invito a dare retta alle proprie ambizioni, ai propri desideri, non tanto per piacere agli altri ma per far felici prima di tutto se stessi. Il romanzo, tra la realtà dei documenti e l'immaginazione dell'autrice, si alterna tra le pendici della Quinzeina e Torino. Il ragazzo, nato e cresciuto nel piccolo paese di Frassinetto, si ritrova a frequentare l'Accademia Albertina nella grande città per poter ampliare le sue doti artistiche. Quella di Bonatto Minella è una figura ancora sconosciuta a molti che, nonostante la sua morte prematura (è scomparso a 22 anni), ci ha lasciato in eredità un pregevole patrimonio pittorico. Intorno alle vicende della sua esistenza, nelle pagine del romanzo ruotano gli usi e i costumi di quel tempo. -
Giustizia a Torino tra lacrime e sorrisi. Ventiquattro storie vere, crudeli e amene
Crimini & misfatti: questo il denominatore comune di ventiquattro storie torinesi tra il noir e la commedia, che coprono un arco temporale che va dal 1853 al 1972. Storie di uccisioni per rapina, vendetta, passione, futili motivi o senza ragione alcuna. Non solo: poveri diavoli sia nel ruolo di vittima che di colpevole, cameriere manolesta, guai nella vendita dell'Acqua di Colonia, danni provocati da gatti in calore, falsi nobili, falsi medici, falsi sacerdoti. L'avanspettacolo del crimine in una serie di istantanee che trovano la loro ispirazione nella ""Giustizia che diverte"""" dell'ormai dimenticato avvocato-cronista dal piglio umoristico Giovanni Saragat."" -
La storia di Piola e di frate Ghigo
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Centocinquanta sfumature di paura. Le voci del racconto
"La paura, una delle emozioni fondamentali per la stessa sopravvivenza dell'uomo, declinata nei suoi mille aspetti. Paura ancestrale dell'ignoto, di essere preda, paura di sé, dell'altro, della morte, della vita, dei ragni o dei topi, di uscir di casa da sola, di stare a casa soli, della tecnologia o della superstizione, dei genitori o dei figli, del compagno o dell'asteroide, del futuro o di perdere il cellulare, del dolore o della felicità..."""" Erano questi gli indizi per la """"chiamata alla scrittura"""" della nostra """"Comunità di accoglienza per racconti brevi"""", a cui hanno risposto in gran numero Autrici e Autori da quasi tutti le regioni d'Italia, per la terza edizione de """"Le voci del racconto"""". Come forse era prevedibile le centocinquanta sfumature non sono state sufficienti per includere tutte quelle raccontate nelle storie pervenute. Ma nel contempo queste trenta, che sono state selezionate e che trovate nell'antologia, già offrono un ampio spettro di opzioni paura. Tanto che potrebbero persino essere in grado di stuzzicare una delle vostre personali paure. Ma, tranquilli: potete leggerle senza paura. O quasi." -
La fretta non è un colore. Le fantastorie di Silvano Nuvolone
Torta Fantastorie Difficoltà: facilissima, ma molto impegnativa. Tempo impiegato: tutto quello che ci vuole e un po' di più. Costo: praticamente nullo per chi crede alle favole, irraggiungibile per tutti gli altri. In un capace recipiente, mettete uno scrittore e un disegnatore, amici da sempre, possibilmente interi, aggiungete cinque cucchiai di dolcezza, un bicchiere colmo di gioia, una buona dose di animali di stagione, raccolti nel Bosco dell'Intelligenza, due etti abbondanti di sogni freschi, tre cucchiaini di ricordi e una presa scarsa di cattivoni già sconfitti in partenza. Se riuscite a trovarla, non guasta una briciola di ironia, condita con qualche goccia di divertimento. Mescolate adagio, con cucchiaio di pazienza e quindi infornate alla temperatura del sorriso ed aspettate, finché la torta avrà raggiunto il colore dorato e la fragranza delle cose belle. Spolverate di spensieratezza a velo. Servite senza fretta, possibilmente con figli e nipoti, facendo larghe fette e mangiando senza parsimonia. Da evitare televisori, computer e telefonini, la cui presenza pregiudica in modo irreversibile il sapore del dolce. Buon appetito... e buona lettura! Età di lettura: da 6 anni. -
Melita, la principessa ribelle
Melita è una principessa e, come tale, sente di avere nei confronti del suo popolo e della sua famiglia, dei doveri ai quali non intende sottrarsi, ma non a costo di rinunciare alla sua individualità e alla sua dignità. È capace di dire no e di trovare strategie per allontanare da sé un destino scontato per una principessa; è capace di fare scelte consapevoli staccandosi dal conformismo del suo mondo. Mettendosi alla prova, scoprirà, passo dopo passo, di essere coraggiosa ed impavida come un cavaliere. Anche nelle fiabe le donne possono diventare protagoniste attive, abbandonando il loro tradizionale ruolo di oggetto del desiderio, possono decidere del loro destino ed agire con forza, intelligenza, volontà ed intraprendenza. Oggi, nella nostra società, sotto molti aspetti così evoluta ed avanzata, vecchie e nuove problematiche relative a bullismo, devianza sociale, dipendenza, disagio, emarginazione, discriminazione di genere e classismo sono, purtroppo, ancora presenti e spesso sono causa di tragici episodi che riempiono tristemente le pagine di cronaca. Età di lettura: da 10 anni. -
Dalla paura alla vanità. Storia del Carnevale di Ivrea
"Una festa la nostra che vive e si alimenta, un anno dopo l'altro, di trasformazione e che, proprio per questa sua peculiare caratteristica, rimane """"sentita"""" in mille modi diversi, tutti veri e tutti ugualmente meritevoli e fondati. Un momento in cui si cerca avidamente la contaminazione. Se una miriade di domande (il Carnevale ha un senso? Cosa significano realmente i gesti, i riti che compongono la festa? E questo senso coincide con il significato attribuito al Carnevale da chi vi partecipa? E perché chi vi partecipa tende a dare una motivazione al suo gesto? E tale motivazione rimane costante nel tempo?) fioriscono trasversalmente ad ogni Carnevale questo è il testo in cui trovare risposte da cui ri-partire. A noi rimane anche la speranza che le future Epifanie eporediesi tornino nuovamente ad essere svegliate dal """"canto"""" dei Pifferi e Tamburi, ad annunciare la nascita di un nuovo anno, ad annunciare la rinascita della Vita. Quel brivido lungo la schiena che ci rende ebbri di un movimento del cuore che non riusciamo a definire"""". (Dalla Prefazione, a cura di Gabriella Gianotti e Franco Quaccia)." -
Il ballo dell'orso e altre storie
Nel mondo fantastico di queste storie si entra attraverso un inganno: in modo semplice e discorsivo vengono presentati personaggi e situazioni che paiono non discostarsi molto da quelli della realtà abituale. Il fantastico si dispiega poi pian piano nella narrazione e ha una sua logica che non lascia spazio alle esagerazioni. Nei caratteri e nelle vicende dei personaggi possiamo ritrovare aspetti di noi: le paure, le sfortune ma anche il coraggio, la nobiltà d'animo e l'aspirazione a vincere su tutte le avversità volute dalla sorte o dal malanimo dei prepotenti. Queste storie esistono in una terra di confine tra il reale e ciò che non lo è. Una natura bella e rigogliosa fa da sfondo alle vicende e a tratti ne diventa protagonista. Alberi, prati fioriti, fonti e ruscelli si tingono dei colori e della purezza di un tempo. La purezza che ora non c'è più e che possiamo richiamare soltanto con la fantasia. Età di lettura: da 7 anni. -
Scritti per gioco. Nove incipit per nove scrittori
Nove incipit per nove racconti, nove scrittori riuniti in un salotto letterario virtuale che accettano di scrivere seguendo un'idea altrui, nove stili personali che si fondono in un unico lavoro corale. Una antologia che si legge in un fiato in un rimando di invenzioni e citazioni, situazioni divertenti e paradossali a fianco di delicate pagine intimiste. Un gioco e un dono, una conferma per chi ha creduto che certe piccole utopie possano essere percorribili. -
Sul gradino dell'uscio. Ritorno al Monferrato
Luigi, è seduto sul gradino dell'uscio, e da lì sono partiti i suoi progetti, il suo futuro, il lavoro lontano, il farsi una famiglia, il costruirsi una professione. E sempre sullo stesso scalino è tornato, una volta in pensione, a fare le sue riflessioni, il contemplare la campagna, il ricordare la vita vissuta, i vecchi personaggi del paese. Il gradino continua ancora ad essere il fulcro della sua vita . -
Atlante criminale della Torino noir
Atlante Criminale propone al Lettore un ventaglio di percorsi, ognuno di essi caratterizzato dal suo contesto, calato nel tempo storico d'appartenenza, contrassegnato da un volto: il volto del crimine. Un volto ricco di protagonisti: criminali da quattro soldi, violenti, scienziati pazzi, truffatori d'ogni risma e storie pruriginose, con una certa attenzione alla criminalità femminile. Atlante Criminale è il biglietto d'ingresso per partecipare a un tour nel mondo incredibilmente sfaccettato dell'umanità che delinque, in una miscellanea di cattiveria, cialtroneria, fascino male impiegato, luci e ombre che si intercalano con rutilante frequenza in una girandola di situazioni appassionanti dalla prima all'ultima pagina. -
Racconti della Resistenza. Testimonianze e documenti di storie partigiane tra Ciriè, Corio, Valli di Lanzo e Canavese
Questo libro è il frutto della raccolta di ricordi di un ciriacese d.o.c., appassionato soprattutto di storia della Resistenza locale, che ha avuto occasione di frequentare molti protagonisti delle vicende avvenute nei ""venti mesi"""" nel Ciriacese, nel Basso Canavese e nelle Valli di Lanzo e di ricevere da loro confidenze e incitamenti. Nella """"grande storia"""" non troverebbero ampio spazio i brani che, quasi come in una cronaca, parlano solo di alcune persone più incisive e amate nella zona, tra i tanti attori del movimento resistenziale. L'autore abbozza ritratti di uomini, ragazzi o donne, noti e meno noti, verso i quali esprime rispetto, ma anche ammirazione e riconoscenza per il coraggio e la notevole maturazione sociale dimostrata dopo anni di opprimente dittatura. Dalle pagine emerge così un mosaico in cui brillano, da un lato, la vita condotta dopo la Liberazione in campo professionale e politico dai personaggi formatisi durante la Resistenza e, dall'altro, l'importanza della Resistenza spicciola, fatta con sprezzo del pericolo dai civili, sotto forma di collaborazione oscura, ma preziosa per il comune obbiettivo della libertà e dell'equità sociale."" -
Primo Maggio. Montanaro: una comunità solidale
Uno dei mali di questo nuovo secolo è l'individualismo. Serpeggia spesso l'incapacità delle persone nello stare insieme, nel costruire comunità solidali. Eppure gli italiani nei momenti più difficili hanno sempre dimostrato generosità ed altruismo. Il fenomeno è spesso attribuibile al fatto che il luogo dove si risiede non è quasi mai il luogo dove si vive la maggior parte della giornata. Nasce quindi un anonimato di residenza, una difficoltà a condividere con gli altri parte delle nostre vite. Questo fenomeno è oltremodo amplificato dal fatto che le comunità locali stanno invecchiando. Sempre di più i giovani si spostano in altri luoghi, anche lontani dal Paese natio, ci si tiene in contatto solo attraverso i social, ma difficilmente si condividono esperienze in presenza. Eppure i semi di una convivenza ci sono; l'esistenza di un associazionismo diffuso sta a dimostrare che è possibile rivitalizzare le comunità. La storia dell'associazionismo e della cooperazione a Montanaro è la dimostrazione storica che un altro mondo è possibile, che la vitalità di una comunità parte dalla condivisione delle esperienze. -
La minestra rapita. Le avventure di Oreste l'asino volante
Se per molto tempo l'asino ha evocato l'immagine dell'equino poco intelligente, pigro e testardo, avrete modo di ricredervi leggendo questi racconti. Filippo è un bimbo di dieci anni e ha per amico l'asino Oreste, dalle stupefacenti prerogative: l'animale, infatti, conosce tutte le lingue dell'Universo, è plurilaureato e, udite udite, è in grado di volare! In un brioso contrasto fra realtà e fantasia, saranno coinvolti in avventure spericolate e spesso risolveranno situazioni che toccano importanti temi, quali l'inquinamento, lo scioglimento dei ghiacciai, le guerre, l'amicizia e il senso di responsabilità verso il prossimo e verso la scuola. Intorno a Filippo e Oreste, gravitano tanti altri personaggi: Lucetta, fata golosona, la Cometa Ghiaccioletta, la Luna, il cane Zeus, il popolo degli Gnomi e quello delle Lucciole. Infine farà la sua apparizione la scatenata e inflessibile Signora Minestra, che terrà a bada un'intera classe di ex alunni raglianti, riuniti in pizzeria per un'allegra rimpatriata. -
Piemonte in bicicletta. Storia del ciclismo subalpino attraverso i profili di 130 corridori
Il libro sul ciclismo piemontese realizzato da Tiziano Passera ci consente di ricordare quei tanti corridori protagonisti di vicende insieme umane e sportive, che non avendo conseguito risultati tali da farli tramandare ai posteri rischiavano di essere ignorati o dimenticati... Leggendo in anteprima il volume ho scoperto di essere il quarto nella classifica dei piemontesi più vittoriosi. Sinceramente non ci avevo mai fatto caso e la cosa un po' mi stupisce, ma tenete conto che il mio carattere e il mio modo di pensare sono lontani dalle statistiche. Per me contavano e contano le emozioni, gareggiando libero di testa, senza particolari obblighi o costrizioni... Il ciclismo si è evoluto e bisogna guardare al futuro con fiducia, visto che il nostro Piemonte qualche buon corridore lo sta esprimendo, a cominciare da quel fenomeno che è Filippo Ganna. Nella sua opera, Tiziano Passera racconta praticamente tutto del nostro ciclismo regionale di oltre un secolo, senza trascurare le varie discipline e naturalmente neppure il settore femminile, che soprattutto grazie alle due Elise, Longo Borghini e Balsamo, ci sta dando soddisfazioni importanti. Prefazione di Italo Zilioli. -
Tutto il male necessario
Castel Cove, autunno 2000. Marybel Fennett, una diciassettenne ricoverata presso la clinica St.Thomà a causa di gravi problemi psichici, scompare misteriosamente nel nulla. Le indagini vengono affidate all'ispettore Paul Chendrick, del commissariato locale. Che fine ha fatto davvero Marybel Fennett? Già dalle prime ricostruzioni, risulta evidente che le cose non sono affatto come appaiono. Più Chendrick si addentra nel mistero, più scopre dettagli inquietanti dai risvolti scabrosi. C'è un fil rouge che intreccia ed accomuna tutti i protagonisti di questa tortuosa vicenda. Destini solo all'apparenza disgiunti, ma uniti dallo stesso vissuto fatto di torbidi segreti e di vergognose colpe inconfessabili. All'ispettore non resterà che immergersi nella tormentata esistenza di ognuno, in un turbinio tra passato e presente, che porterà alla luce oscuri retroscena. Un thriller avvincente, ricco di colpi di scena, da leggere col piglio dell'indagatore e l'attenta curiosità del giallista. Fino a scoprire... Tutto il Male Necessario. -
I mè. Racconto senza fine tra Langa e Monferrato
La gente delle colline piemontesi, il paesaggio aspro e dolce delle Langhe e del Monferrato tornano in questo libro di Davide Lajolo in cui la volontà di resistere vince sul tragico, anche quando i boschi sono attraversati dalle ""masche"""" e anche quando i contadini battono i pugni contro i pali di testa dei filari, disperati per la bufera che ha strappato il raccolto e anni di fatica. Come Fenoglio, Lajolo ha scritto """"i racconti del parentado"""", i mè, cioè i miei, che non sono soltanto la sua famiglia, ma tutta la gente contadina che s'alza a protagonista. È il romanzo senza fine di ciò che ha vissuto e che vive la gente di questi luoghi, e di tutto quello che l'autore ha sedimentato, nella sua lunga esperienza di figlio fedele e nomade, di una terra battuta dalla grandine ma anche ingentilita dalla delicatezza dei ?ori e dai colori dei vigneti. Lajolo ne scrive con una forza e un lirismo che fanno tutt'uno con il palpito della vita."" -
Coda d'argento e altri racconti
Sulle balze rocciose del Gran Paradiso, tra le forre selvagge delle Valli di Lanzo e all'ombra delle impenetrabili foreste d'Abruzzo si muovono esemplari di stirpi antichissime. Stambecchi, camosci, marmotte, lepri delle nevi, aquile reali, ermellini, lupi, orsi, linci e scoiattoli. A queste creature e all'ambiente in cui vivono e prosperano sono dedicati in massima parte i racconti di questo libro. Tra leggenda e realtà, tra fantasia e avventure, emergono scene di vita e di morte, di fughe e di combattimenti, allegre corse sui pianori, viaggi tra cieli ventosi e dure lotte per la sopravvivenza. Ma affiorano anche emozioni: l'amarezza di uno stambecco sconfitto, la fragilità poetica di una vecchia aquila alle sue prime prede mancate. E nel bosco c'è un caparbio scoiattolo che... . Età di lettura: da 8 anni. -
Piemontesi di Britannia. Il ponte invisibile tra Regno Unito e Piemonte
Questo lavoro ha l'obiettivo di incoraggiare una prospettiva storiografica in grado di mettere in rilievo i molteplici rapporti tra entità territoriali differenti, prendendo come riferimento le relazioni ""speciali"""" che nei secoli hanno avvicinato il Regno Unito all'attuale regione piemontese. A una breve nota introduttiva, nella quale si provano a spiegare i motivi di una simile """"antica amicizia"""", seguono dieci capitoli dedicati ad altrettanti personaggi (incluso un personaggio particolare: un libro antichissimo), i quali, ognuno a proprio modo, hanno contribuito a tracciare e irrobustire il ponte che idealmente unisce le isole britanniche al Piemonte. Per parecchi dei personaggi qui trattati (come il cardinale Guala Bicchieri, il musicista Felice Giardini, il pittore Giuseppe Mattia Borgnis e sir James Hudson, ultimo rappresentante britannico nel Regno di Sardegna) non esistono biografie aggiornate, mentre per Samuel Morland (matematico, inventore e diplomatico ingiustamente dimenticato) sono stati pubblicati profili biografici in lingua inglese, ma mai in italiano.""