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Quattro storie in croce. Perline di saggina e storie invereconde in terra di langa
Pensa un po' che bello poter essere come Jack London. Poter scrivere come lui. Invece no. Né l'uno, né l'altro. E allora, alla fine della fiera, non rimangono che quattro storie in croce (e una manciata di perline). Racconti di racconti (inverecondi) seminati e raccolti in terra. Di langa. E siccome, poi, del maiale non si butta via niente, ecco, di seguito, una breve dichiarazione: «Trovandosi col cuore in e l'acqua alla, decise di farla finita. Ma non fu facile. Dopo 77 stagioni di pervicaci tentativi, lasciò alcune righe ed una macchia oleosa. E svanì. Senza dire né A, né Bi». Wilson de Madeiro. Le langhe di notte fanno paura. Ma anche di giorno non scherzano. E anche quelli che le abitano non scherzano. E forse è proprio questo che fa più paura. I volti. Le voci. E quel paesino delle langhe dove, non a caso, sono nato, era proprio tutto questo. Un'arca porca di suoni e di odori. -
I tempi (non) cambiano. Asti tra storia e memoria
Nel gioco di rimandi tra vita e gesti quotidiani, ricordi personali e rievocazioni di personaggi storici, l'autore costruisce le sue narrazioni. In questa raccolta continua il gioco di specchi tra la realtà del quotidiano e la memoria della storia. è la costante di un percorso narrativo che rivela grande sensibilità e la capacità di far affiorare, senza riserve o pudori, sentimenti a volte autobiografici di una trasparenza e di un candore assoluti. -
Undici donne, una
Questa raccolta di racconti tratteggia undici diverse figure femminili, e si snoda in un arco temporale compreso fra gli anni '70 e oggi. Sullo sfondo c'è Torino e una zona collinosa, sita fra le Langhe e il Monferrato, che prende il nome di Roeri. Tutte le protagoniste, diverse per età, per temperamento, per condizioni sociali, sono fortemente ancorate al territorio, e alcune di esse ne assumono addirittura lo spirito diventando così l'emblema di una ""piemontesità"""" riservata, solida e scarna, forte dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti. Ma si tratta veramente di undici donne diverse? E se ciascuna di loro non fosse altro che l'espressione di un tratto caratteriale della medesima donna? «Undici donne, una» racconta in prima persona vicende vere, verosimili o immaginarie e, attraverso uno stile semplice e piana, si propone come guida di un tour storico-geografico per chi voglia conoscere i paesaggi, le atmosfere e la cultura del Piemonte."" -
Gli Statuti di San Raffaele. Ritrovata la memoria storica di questa comunità medievale
Questo libro è il coro di voci del passato, che si credevano perdute per sempre: sono le voci di tutti coloro, che popolavano San Raffaele nel XIV secolo e che oggi, recitando le regole che a quel tempo servivano loro per gestirsi, gli statuti, si raccontano all'autore, che si fa interprete di un mondo apparentemente molto lontano nel tempo, ma che alla prova dei fatti forse è più contemporaneo di quel che può sembrare. -
Questo folle mestiere. Memorie di una guida alpina
Guy Genoud (Vissoie, 1942) è sempre vissuto nel Vallese, in Svizzera, in un piccolo paese della valle del Rodano e della sua passione per la montagna ne ha fatto un mestiere. «Per rendere onore a una ammirevole avventura umana, bisogna leggere queste bellissime pagine. Una bella figura d'uomo, personaggio di grande interezza, tutto d'un pezzo, votato alla sua vocazione, maltrattato dal destino, che ha saputo sempre rialzarsi per camminare dritto verso il suo ideale. La scrittura è ovunque limpida, densa, naturale e non cerca mai l'effetto. Pura e senza giri di parole, come la linea di una direttissima. La vita di Guy è il sogno realizzato di un ragazzo; questo sogno, e la sua realizzazione, riempiono tutta la narrazione e le conferiscono una forza e un sapore eccezionali». (Jean-Claude Pont) -
Col gatto è meglio
A questo mondo bisogna soffrire... ma col gatto è meglio. In una manciata di bozzetti e di racconti, che svariano dalla familiare realtà domestica ai voli vertiginosi della fantasia, il comune denominatore è proprio questo: quanto è più dolce e rasserenante affrontare le varie traversie della vita con questo misterioso compagno di viaggio, che incanta con la sua grazia imprevedibile e, misurandosi con noi, ci costringe a misurarci con noi stessi. Alla ricerca di una sfuggente verità. -
I suoni del tempo. Campane e campanari della Valchiusella
Una valle e i suoi campanili, un popolo e le sue campane: la Valchiusella raccontata attraverso il suono dei sacri bronzi. Di paese in paese alla scoperta e... all'ascolto di quelle voci argentine che per secoli, attraverso un linguaggio sonoro codificato, hanno comunicato gioia ed esultanza, lutto e consolazione, allarme e pericolo alle comunità radunate attorno alle rispettive torri campanarie. Dalla memoria degli antichi campanari alla testimonianza di quanti, ancora al giorno d'oggi, fanno risuonare dai campanili valchiusellesi le soavi armonie campanarie con la speranza di affidare alle nuove generazioni un patrimonio artistico e musicale di inestimabile valore. -
Le marmotte del Nivolet
All'inizio dell'estate un piccolo gruppo di marmotte che abitano la bassa Valle dell'orco intraprende una lunga marcia per raggiungere i pascoli del Rosset, un luogo di incomparabile bellezza, ma non privo di pericoli e di insidie di ogni genere. Ora aiutati, ora ostacolati, dagli altri ""inquilini"""" del Colle, le marmotte di Musco e di Rovo vivranno straordinarie avventure e dovranno ricorrere a tutta la loro astuzia e alla loro esperienza per sopravvivere e difendere il territorio appena conquistato. Una storia immaginaria per ragazzi e non solo, ambientata in una zona alpina autentica e bellissima. Età di lettura: da 8 anni."" -
I giorni di Elisa. Storia di una madre e di una figlia adolescente
Elisa, grazie a un colloquio con una psicologa, scopre che la figlia diciassettenne Federica ha grossi problemi, tenuti ben nascosti dietro la facciata di studentessa e ballerina modello. Sentendo di non poter contare sull'aiuto di nessuno, dopo alcuni tentativi falliti miseramente, Elisa intuisce che solo un drastico cambiamento rispetto alla routine quotidiana può aiutarla. Decide di rifugiarsi con Federica in una casetta di montagna. Iniziano così giorni duri e decisivi nella vita delle due protagoniste. Giorni di passeggiate nei boschi, litigi, risate, lacrime, accuse reciproche, bicchieri di latte rovesciati e torte finite sul pavimento. Elisa non si arrenderà alle difficoltà e continuerà ad inseguire il suo obiettivo, ma prima dovrà trovare il coraggio di affrontare un segreto del suo passato. -
Come e perché
Luigi Drago, originario di un paese del Monferrato, torna a casa per salutare l'ultima volta il padre morente. Riprende così contatto, in pieno inverno, con la sua gente, da cui il suo lavoro di giornalista l'ha allontanato. La serenità del padre di fronte alla morte lo porta a farsi domande sulle sue scelte esistenziali e politiche. Nelle vigne e nei boschi coperti di neve Drago fa il suo esame di coscienza confrontando le sue radici contadine con l'impegno in città a fianco degli operai, convinto che l'ingiustizia sociale è all'origine di tutti i mali nel suo paese come nel mondo. Attraversando i luoghi della sua campagna in piena solitudine, gli tornano alla mente storie del passato a volte di sangue e di cupi delitti commessi nell'arcaica comunità contadina, a volte storie di follia e di ingegnosità visionaria. -
Vangeli per Elisa
"Il presepe riusciva sempre a stupirmi anche perché nell'allestirlo ero coinvolto in prima persona: la ricerca del muschio a figurare l'erba, la collocazione strategica dei personaggi, le montagne, il fiume, lo stagno con le oche e le straduzze di segatura"""". Ma il Vangelo, nella sua interezza, non è solo magia natalizia: ogni pagina è una mappa per indicare all'uomo di ogni tempo un sentiero che si snoda attorno alla più pazza delle novità: vogliatevi bene, siete fratelli. Sullo sfondo, l'ombra inquietante di una Croce e il mistero di un Sepolcro vuoto, un sepolcro che non si è svuotato per escludere o per mandare al rogo qualcuno, ma per fare spazio a tutti. Lasciando ai filosofi le profonde riflessioni e ai teologi l'enigma dei dogmi, l'autore - con linguaggio semplice ed essenziale - intende regalare una manciata di pensieri alla sua nipotina Elisa, quasi un testamento spirituale." -
Alla corte di Omar. Sivori e la Juventus, i compagni e gli avversari. Figurine, curiosità, statistiche del calcio di mezzo secolo fa
"Quando Tiziano Passera mi ha consegnato la bozza di questo libro, mi si è squarciato, perché potessi ritornare dentro a esso, un grande passato, quando il giornalista e amico dei campioni e i campioni stessi si fidavano reciprocamente l'uno degli altri, anche se magari di segno calcistico contrario, nemico, quali eravamo Omar e io... Ho, se si vuole, conquistato Sivori (tra gli juventini più emblematici di tutta la grande storia bianconera) come terapeuta, spedito da Tuttosport per i reportages paracurativi su di lui quando andava da solo in ritiro terapeutico, in qualche posto calmo del Piemonte, a lasciar diluire una qualche sua artistica follia """"eseguita"""" in maglia Juve contro un arbitro o un giocatore rivale..."""" (dalla prefazione di Gian Paolo Ormezzano)" -
Muri. Fuori e dentro di noi. Le voci del racconto
"Muri e muretti, i sentieri del paesaggio fuori e dentro di te"""". Muri che dividono, muri della gentilezza, muretti a secco patrimonio dell'umanità, sentieri dei tuoi percorsi o delle tue passeggiate, paesaggio costituzionalmente protetto o paesaggi interiori, respingenti o amicali, introspettivi o accoglienti"""". È lungo questa traccia indicata, ampia e intrigante, che si sono mossi i tanti lavori partecipanti a """"Le voci del racconto"""", 2° edizione. La nostra """"Comunità di accoglienza per racconti brevi"""" ha scelto quelli presenti in questa antologia quali meritevoli per la pubblicazione. Ognuno dei racconti percorre il proprio sentiero di forma e stile a ridosso del tipo di muro narrato. Presi nel loro insieme ci offrono un ampio e variegato panorama di punti di osservazione dei Muri. Leggendoli si può magari scoprire che tra quelli raccontati c'è anche il nostro personale Muro." -
Nella scuola, la vita
Francesca è una insegnante ormai in pensione, ma il suo cuore rimane legato al mondo dei bambini. Sono ancor vivi in lei i ricordi della scuola, vissuta dapprima come bambina, e poi come maestra. E Francesca attraverso la narrazione, e un po' di fantasia, porta il lettore ad immedesimarsi in tempi e luoghi diversi. Così, stimolando forse un confronto, l'autrice immagina di poter essere utile agli educatori che vorranno riflettere, perché la vita è un cammino in cui gli errori possono diventare esperienze costruttive. -
Ultimo appiglio
Un gruppo di quattro amici, vecchi compagni di liceo, si ritrova periodicamente per la partita di poker. Ricordi di gioventù si intrecciano a questioni di soldi, di interessi, di potere e prestigio. Finché una breccia si apre nella solidità del loro legame. Una giovane donna scalza il più riflessivo dalle sue monolitiche certezze e questo porta al disgregarsi di una complicità forse fasulla. Poco dopo, un incidente di montagna avvierà un meccanismo perverso di odio, vendetta e rimorso tale da intaccare ogni fiducia nell'amicizia e nell'onestà. Sospeso fra Torino e le valli alpine, si sviluppano azioni spietate che pareggeranno torti subìti e abusi commessi - come spesso capita nella vita - per condurre al finale. -
L' albergo della gatta verde. Giorni intensi nella Torino anni '50
Sotto l'insegna della Gatta Verde, un'osteria con alloggio alla periferia di Torino, negli anni dell'immediato dopoguerra si svolge la vita comune di una famiglia, ma anche quella meno comune di tre giovani donne che la durezza dei tempi ha indotto a uscire dai ranghi della vita normale. Sfila tutta una galleria di personaggi, dai più scialbi ai più stravaganti, in una varietà di vicende che va dalla monelleria al delitto. Tutto questo sotto gli occhi della giovanissima Claudia, apparentemente timida e distratta, in realtà, come dice l'ispettore di polizia, con gli occhi aguzzi e le orecchie diritte. Un grande romanzo nei giorni intensi della Torino anni Cinquanta. -
Imago. Il tesoro dei templari
Una sacra reliquia, custodita da un cavaliere templare nel 1306 e poi perduta, viene cercata in Piemonte da un gruppo di archeologi tedeschi dell'Ahnenerbe negli anni della Seconda guerra mondiale. Quale segreto cela l'oggetto chiamato Imago Charitatis? Dov'è nascosto? Chi era il soldato del Tempio incaricato di conservare il sacro reperto? Qual è stata la sua avventura? Dal cilindro letterario di Silvano Nuvolone un romanzo, sospeso fra realtà storica e fantasia, dove il lettore si troverà coinvolto in un viaggio di ricerca; al suo fianco una presenza inquietante che, forse, potrà essere d'aiuto. Unico indizio il nome di un luogo: «acqua che corre veloce...». -
Trent'anni insieme, in punta di piedi (1989-2019)
Il volontariato in Italia e nel mondo è stato sempre protagonista di grandi storie. Samco è una di queste storie. Da trent'anni la sua vicenda, nata per assistere i malati oncologici, conferma la straordinaria vocazione al volontariato e all'attenzione per le persone fragili che questo territorio, il Chivassese, interpreta da almeno un paio di secoli. Qui, all'indomani della promulgazione della legge da parte dei Savoia, nacque uno dei primi Asili per l'infanzia del Piemonte, così come sempre a Chivasso, oltre centocinquant'anni fa, venne attivata una struttura per assistere i poveri vecchi: ambedue ancora operanti nella nostra città. In questo volume raccontiamo la storia di questa Associazione, dell'entusiasmo e della tenacia degli associati, dei sostenitori, dei volontari e dei professionisti che hanno contribuito a far nascere nuovi servizi, come il Day Hospital di Oncologia presso l'Ospedale di Chivasso, l'Assistenza Domiciliare (ante litteram) all'inizio degli anni '90 del secolo scorso, le Cure Palliative domiciliari e, finalmente, dopo decine di conferenze e altre iniziative di sensibilizzazione, ad attivare l'Hospice a Foglizzo. -
A tu per tu con il Parkinson. Quando la corda si rompe
«Ognuno cerca di reagire come può, ma a volte serve davvero una sferzata di energia, decisa, forte, inequivocabile, come quella di un'onda che ti trascina a riva con la sua forza indomabile durante una tempesta. La difficoltà, ma anche il maggiore stimolo, sta nell'imparare a galleggiare. E, magari con qualche livido, salvarsi. A quel punto si ritorna ad essere invincibili». Con questo volume l'autrice vi accompagna in un intimo viaggio alla scoperta della sua nuova vita, che comincia con una diagnosi di malattia di Parkinson a 42 anni, e che condizionerà tutti gli anni successivi. È una storia commovente e sincera, contrassegnata da un cammino difficile e tortuoso, ma che dimostra come dallo sconforto possa scaturire il coraggio di affrontare una importante sfida. -
Montagne bizantine. Tracce del limes alpino in Valle d'Aosta, canavese, biellese e Valsesia
I Bizantini sono stati almeno trent'anni qui da noi: hanno evangelizzato ogni angolo del territorio, in larga parte ancora pagano, dotandolo di chiese dedicate ai loro santi più tipici e alla Madonna, cui erano particolarmente devoti, alcune delle quali evolute in importanti santuari, come Oropa, o in famosi Sacri Monti, come Varallo, eretto nei punti strategici torri e castelli che hanno costituito le basi dei manieri feudali, fondato villaggi oggi non più consapevoli dei loro nomi greci, fabbricato ardite infrastrutture che in parte ancora si conservano, dato nomi, spesso poetici, a valli, fiumi, montagne, valichi, lasciato tracce importanti nell'architettura, nei riti religiosi e nel linguaggio. La cultura ufficiale non se n'è accorta, e li ha relegati ai margini della Storia dell'Italia nord-occidentale, autoprivandosi della possibilità di comprendere e datare una quantità di situazioni in cui essi sono protagonisti, condannandole così a una perdurante incertezza. Un colossale equivoco culturale cui il presente studio, frutto di quindici anni di ricerche, si propone di porre un primo rimedio.