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I segreti di Dante. Due possibili interpretazioni inedite della Divina Commedia
Questo libro, incentrato su due possibili interpretazioni inedite della Divina Commedia, svela un Dante segreto, che è frutto di un'intuizione dell'autore ai tempi del Liceo, poi perfezionatasi nel corso degli anni universitari, attraverso la consultazione di una ricca bibliografia e l'approfondimento di numerose fonti. Nei due capitoli, ""La Lupa"""" e """"Le due chiavi"""", viene analizzato il protagonista della Commedia. Un uomo che cerca la luce. La selva di cui è prigioniero Dante è uno stato d'animo fatto materia, una non meglio precisata condizione di smarrimento che induce a mettersi alla ricerca di una strada per la sopravvivenza. Tra quesiti, date, eventi e fatti documentati e tramandati sulla vita del Sommo Poeta, l'autore pone interrogativi che mirano a svelare un'altra idea di Commedia. Più prossima ai reali accadimenti personali di Dante Alighieri."" -
Inchiostro
Leone, trentenne insicuro, con la passione per la scrittura, lavora da anni allo stesso romanzo. Un'infanzia rigida, continue delusioni e una madre malata spingono il giovane sul baratro dello sconforto, al quale però non cede mai del tutto, aggrappandosi alla speranza della fama e della gratificazione. In un presente nel quale dedicarsi all'arte della penna, cercando di emergere, è sempre più difficile, fa da sottofondo la Roma contemporanea. Leone ha due amici: Virgilio, misterioso e saggio compagno di bevute che lo sprona a innalzare il suo stile rimanendo fedele al suo progetto originale; e Rebecca, giovanissima infermiera, che lo esorta invece ad abbandonare l'opera incompiuta per dedicarsi a una produzione più libera e spensierata (un romanzo sui pirati!). Leone dovrà scegliere: ascoltare Virgilio (il passato), e portare a compimento il suo primo libro, oppure seguire i consigli di Rebecca (il futuro) e iniziare una nuova opera? -
Ineluttabile
Tre storie, l'amore e un unico destino. In questo romanzo l'inevitabile diventa la trama di un'esistenza corale in cui i protagonisti sono artefici di una libertà solo apparente. Se la narrazione è spazio definito e la sorte è soprattutto attesa imprevedibile, l'amore non può che tramutarsi in desiderio di speranza. Continua e persistente. Ineluttabile, proprio come la storia di ogni vita. -
Soprannomi e nomignoli santagatesi. Con appendice di detti popolari
Lo «studio dei nomi propri di persona o di luogo o dei processi di denominazioni» è il fine primo e ultimo di questo volume, che va ad aggiungere tradizione a storia, e viceversa, misurandosi in ognuna delle ottocento voci in esso contenute. In ordine rigorosamente alfabetico, gli autori, figli della stessa comune storia collettiva santagatese, sono riusciti in una cosa tanto notevole quanto originale: registrare la tradizione, onomastica appunto, soprattutto personale (e orale), di una Comunità e farla diventare memoria collettiva (e scritta). Il valore di ricordare, che è bisogno naturale per chi ama e ha a cuore la storia delle origini, passa principalmente da tutto ciò che andremo a leggere: ricostruire, ripercorrere e tramandare. La genesi, soprattutto. Che è battesimo etimologico di alcuni personaggi, attraverso i soprannomi e i nomignoli. Da quelli più legati alle abitudini o alle professioni a quelli più avvinti ai modi di essere, agli usi e ai costumi dei nostri avi. -
La sindrome di Kilgore
Ogni piccola decisione può condurre a una destinazione inimmaginabile. Il destino pone fine alla storia d'amore di Roberto, mentre l'incrocio fortuito, con una delle ottantamila persone che mediamente si incontrano nella vita, libera il suo lato più oscuro. Un viaggio di divertimento trasformerà un gruppo di amici in giustizieri implacabili. L'intesa fra il Black Axe nigeriano e una frangia dell'estremismo islamico, causerà la morte di persone colpevoli soltanto di essersi trovate nel posto giusto al momento sbagliato. In uno scenario che spazia fra Dubai, Lagos, la Costa Azzurra e Roma, l'intersecarsi di molteplici incroci cambierà i destini di molte persone. Il semplice fermarsi a prendere un caffè, oppure non farlo, potrà essere questione di vita o di morte. Non è così che funziona la vita? -
Adrestia
"Lieve suona il gong sospinge in avanti le ore soffiate via alle notti, Adrestia volta tra le braccia negli scintillii delle luci sui tetti d'un monte acceso"""". Giulia Romaniello è dotata di una penna che dà tumulto. Non sfugge la sua poesia al quotidiano flusso del tempo. Che, bello o brutto che sia, sta lì in continua e incessante evoluzione. Ora dissenso, a tratti sovvertimento, fra breve quiete, ebbene distensione. Il suo incedere di inchiostro ha l'andatura della mitologica Adrestia, la leggendaria, controversa, figlia greca, passata alla storia del mito per aver scortato in guerra suo padre, Ares, il dio dal quale, parafrasando le parole in versi dell'Iliade, Zeus invita a futura memoria di diffidarne sempre. Per via di quell'equilibrio in perenne sospensione temporale e spaziale che fa del bene e del male la misura, prima ed ultima, di un senno in continua battaglia interiore. E dove l'esteriore conta per dimensione di sostanza che sopraggiunge a forma." -
La fatica della boccia. Poesia che si fa respiro
"Come nascono i miei pensieri... Vivo ogni pensiero come una gestazione, a volte mi dà nausea, altre scalcia ed altre ancora è silente, l'embrione del pensiero si annida nel ventre, nel cuore e nella mente, cresce e si nutre con le mie emozioni fino a quando non inizia il travaglio e l'urgenza di venire alla luce. È forse questo il momento più doloroso, una volta nato lo guardo, lo leggo e lo cullo con gli occhi del cuore. Finalmente la mia anima tormentata prova pace e gratitudine... fino alla prossima gestazione.""""" -
Torniamo subito! Note di viaggio di un padre e di un figlio nel Nord della Francia tra natura, storia e umanità di memoria
"Sono un paio di mesi che organizzo questo viaggio ogni sera, meticolosamente, studiando, confrontando itinerari e leggendo le guide turistiche delle zone che vogliamo visitare. Ho tracciato percorsi e tappe, provato e simulato, su strade nazionali e autostrade e alla fine ho scelto quello più diretto per raggiungere Calais e da lì visitare le città vicine. Partendo da Fiumicino, a nord di Roma, la scelta migliore è prendere l'autostrada fino a Civitavecchia, poi Livorno e su fino a Genova, più avanti per Alessandria, Casale Monferrato e continuare verso Aosta, imboccare il traforo del Monte Bianco e, finalmente, arrivare, di sera, in Francia. L'ho ripassata tante e tante volte che mi sembra la Via della Vigna, come avrebbe detto mio nonno paterno, per descrivere la strada che, percorsa quotidianamente, si conosce a memoria. Ce l'ho ben impressa in mente la strada, tanto che, da quando ho immaginato questo viaggio, studiato il percorso, le strade e le sue tappe, la voglia di partire mi è cresciuta dentro, fino a non vedere l'ora che arrivasse questo momento. Così, ora si parte e allora frizione, marcia, gas e via...""""" -
C'era una volta a tavola. La cucina di Sant'Agata d'Esaro tra tradizione e innovazione
Questo libro scritto dallo chef calabrese Bruno Ranuio, in collaborazione con Ciro Rizzaro, è passione di cibo e nutrimento di emozione. ""Il desiderio di mettere in tavola parte di ciò che noi siamo - scrive Ranuio nella prefazione - e voglia di mettere su carta gli aromi, le fragranze ed i sapori antichi dell'esistenza gastronomica di Sant'Agata d'Esaro, magari aggiornata con le contaminazioni culturali dei paesi, di collina, di montagna o di mare, a questi vicini. Quella che ci appartiene nel profondo. Quella cui siamo stati da sempre abituati. Quella che parla di noi oltre noi stessi. Quella che fa di Sant'Agata d'Esaro il nostro naturale incrocio di alimentazione"""". Quella così ricca di ricette da meritare, per l'appunto, il """"C'era una volta"""" continuo e infinito. Perché l'arte culinaria di Sant'Agata è viaggio sempiterno sui binari della tradizione e dell'innovazione. Novità che, della prima, è rafforzativa di memoria partecipata e condivisa. """"C'era una volta"""", dunque. E benvenuti alla nostra tavola!"" -
Anime sospese. Ediz. integrale
L'amicizia può salvarci la vita ma... può nascere ovunque? Questa è la storia di esperienze inaspettate e imprevedibili, di prove da superare, di amore, di sesso, di omicidi e, soprattutto, di sorellanza. -
La responsabilità del volo. Ediz. integrale
Una vita... mille vite. I mutamenti segnano la pelle, il cuore ma sono necessari. Si ""sente"""" con ogni fibra del corpo, si metabolizza la quotidianità, coltivando il """"buono"""", attraversando le tempeste, che poi, si trasformano in esperienza. La vita è un volo, perenne, a tratti felice, a volte tormentato e doloroso. Un volo da eseguire con leggerezza, mista ad un senso di responsabilità, che è poi la voglia di voltare pagina, sempre, per prendersi cura di sé stessi, dei propri sogni e delle proprie esigenze. Il """"volo"""" come sinonimo di """"movimento"""" vorticoso, spesso disordinato, eppure bellissimo e indi-spensabile. """"La responsabilità del volo"""" è un libro che parla della vita, di quanto sia facile a volte perdersi, per poi ritrovarsi, un po' più forti... solo un po', per ricominciare a volare, un'altra volta."" -
La discarica. Ediz. integrale
Questo romanzo è la storia di una battaglia civile. Una lotta portata avanti in prima persona anche dall'autore a Riano, paese a nord di Roma. Paese che, dieci anni fa, è stato nell'occhio del ciclone della cronaca regionale e nazionale perché additato, contro le più elementari norme del buon senso, come possibile luogo in cui installare la discarica dei rifiuti alternativa a Malagrotta. Vicenda finita bene? Forse, per un po', finché il pallino non passerà nelle mani di altri Comuni, di altre popolazioni (2022, tocca a Magliano Romano). In questo libro, Dante Frontero ripercorre quel complesso e difficile periodo di impegno, intrecciando la sua vita con quella di centinaia di persone in quotidiana mobilitazione a difesa del proprio territorio. Per il protagonista di questo thriller, scritto quasi in presa diretta, la scelta di aver acquistato una casa nella verde campagna della provincia romana, dove trasferirsi con la famiglia, in breve tempo rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo dai contorni inaspettati quanto maledettamente più grandi di lui. -
Con la testa tra le mani. Storia di un neurochirurgo di transisione
Un neurochirurgo in pensione che, ritiratosi in campagna, si dedica ai suoi ozi: biologia evolutiva e paleoantropologia. Da sempre affascinato dallo sviluppo del cervello, non può privarsi, dopo più di 50 anni di ricorrere anche a reminiscenze autobiografiche, nel tratteggiare, in un rapido excursus, eventi salienti nella storia della neurochirurgia. Un ""neurochirurgo di transizione"""", perché la sua iniziale attività si svolge in un periodo a cavallo del 1970, spartiacque tra la neurochirurgia eseguita a occhio nudo e quella che si è progressivamente evoluta negli anni successivi, grazie alla disponibilità di sempre più sofisticati strumenti tecnologici, quali il microscopio operatorio o la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) e la Risonanza Magnetica Nucleare (NMR). L'aver vissuto in prima persona le progressive fasi di un cambiamento così radicale, e la consapevolezza che il già esiguo numero di coloro capaci di poter ricordare tale rivoluzione è destinato a ridursi, lo ha spinto a lasciare la propria testimonianza."" -
Il fiore del male. L'altare insanguinato. Vol. 2
Sono trascorsi trent'anni dall'epico scontro sul campanile di Riano che ha segnato per sempre il tranquillo paesino in provincia di Roma. Giorgio si è sposato e ha una figlia, Martina. La ragazza fa una scoperta incredibile: don Angelino ha una sorella. É da lei che andrà per trovare un senso a ciò che accadde quando suo padre era un ragazzo, perché solo così potrà aiutarlo a liberarsi dei terribili ricordi che ancora infestano il suo presente. Ma c'è qualcuno che, intanto, vuole vendetta. Gli eventi del passato non resteranno impuniti: chi ha colpa dovrà pagare. Giorgio si troverà ancora una volta ad affrontare un nemico potente, che lo spingerà a fare i conti con sé stesso in un duello psicologico senza precedenti. Quando nulla è come sembra, anche il baratro della follia può spalancarsi a pochi passi da chi cerca la verità... Tra personaggi già conosciuti e altri totalmente nuovi, la saga dei Menolini torna con il secondo capitolo in un condensato di sconvolgenti colpi di scena. -
Il mistero del ciondolo
"Il mistero del ciondolo"""" è il romanzo di una scrittrice giovanissima, Giorgia Pusceddu, che, appassionata di lettura thriller e noir, dà alla protagonista della sua storia ? l'agente speciale di polizia Kate Sidle ? il compito di indagare su un duplice delitto, che vede coinvolti un ammiraglio e una ballerina di circo, ambientato a Cirencester, nella contea di Gloucestershire, in Inghilterra. Tra indagini e colpi di scena continui, in cui tutto ciò che è non combacia sempre con la verità, la vita professionale di Kate, va a mescolarsi con quella privata, in cui il sentimento, prima non desiderato e poi voluto ? nei confronti del suo amico e collega di lavoro Colin Twitter ? le scompiglia convinzioni, certezze e opinioni, tanto da scombussolarle la quotidiana esistenza, costellata da amici, colleghi e varia umanità. La penna adolescente, genuina e autentica dell'autrice, in questo libro, scrive la trama di un intreccio in cui bene e male, amore e odio, sogno e realtà, fanno ininterrottamente capolino in un'attesa crescente, tenendo chi legge incollato fino all'ultima pagina." -
Sant'Achita i na vota. Tra feste, riti e tradizioni. Ediz. speciale
Viaggio nella memoria popolare di una comunità, quella di Sant'Agata d'Esaro, che tra sacro e profano ha saputo trovare fin dall'antichità il giusto spazio per manifestare il senso di accoglienza e ospitalità che la contraddistingue. I tempi di una volta raccontati attraverso le feste, i riti e le tradizioni che nel paese si svolgevano, e che alcune ancora, per fortuna, si succedono, come tramando di esistenza, trovano in questo lavoro un'attualità che va oltre la consuetudine e l'usanza e si trasforma in eredità narrativa da tramandare alle future generazioni. Il bianco e nero di un tempo, pagina dopo pagina, attraverso la penna di Di Cianni, assume agli occhi del giovane lettore il riverbero delle tonalità immaginato o pensato. Leggere questo libro vuole dire capire il nostro presente attraverso aneddoti, fatti e ""patuti"""" che ci appartengono nel profondo. Perché cosa reale, viva e vegeta. Vera e tangibile. Come solo i racconti autentici, genuini e sinceri sanno essere."" -
1614-1617 con Federico Cesi e Galileo Galilei. Fra Acquasparta e Roma, Riano e Monterotondo, Prato e Firenze
Questo di Sergio Benassai è un romanzo dentro la storia. Quella degli anni tra il 1614 e il 1617, periodo di grande fermento culturale, di ciò che afferma la scienza e di quello che replica la religione. E anche di quanto accadde (e potrebbe essere accaduto) a Federico Cesi, il fondatore dell'Accademia dei Lincei, a Galileo Galilei (sostenitore, contro la Chiesa, della teoria copernicana) e a coloro che alimentarono l'intensa attività scientifica di quegli anni. Qual è il rapporto tra scienza e religione secondo Cesi? E come far fronte a quello che è considerato a tutti gli effetti un attacco alla ricerca scientifica? Cesi si fa promotore di alcune iniziative tese a favorire un maggior ruolo delle donne nella società e a sostenere l'educazione dei villani. Si narra dei suoi rapporti con Riano, paese del quale era principe, e di quelli, più indiretti, con il duca d'Altemps e con Bocchineri, poeta di Prato, fino ad avvenimenti meno noti, come la spedizione Thornton promossa dai Medici per costituire una colonia nel Nuovo Mondo e la nascita del melodramma. La narrazione si fa a tratti allusiva, evocativa di problematiche che appaiono straordinariamente attuali. -
Mi sono fatta menare
Partorire sé stessa è stato il dolore più grande per l'autrice di questo libro. Difficile e lungo il travaglio per porre fine al suo rapporto di coppia malato, fatto solo di possesso e dipendenza. Un cammino doloroso, durante il quale Cristina ha conosciuto e accettato i suoi limiti, le difficoltà, la scoperta di quanto siano mutevoli le emozioni, di quanto sia complessa l'esistenza umana e di come misteriosa sia la vita nella sua essenza più profonda. Questo libro è dedicato alle donne, soprattutto a quelle ancora incatenate e con le chiavi del lucchetto tra le mani. Gradito e consentito l'ingresso anche a tutti gli uomini che sanno mettersi in discussione e che coltivano la virtù del rispetto. Ingresso consentito, ma in punta di piedi, anche agli uomini disposti a crescere e a cambiare, agli ""uomini duri... quelli che godono come muli"""", come cantava Mia Martini. «Arrivai al Pronto Soccorso del """"mio"""" ospedale e Dio solo sa quanto mi vergognassi. Il dolore fisico per le botte era niente in confronto alla pena che avevo dentro per quanto avrei dovuto dichiarare. Ma il naso sanguinante e gonfio, i segni rossastri intorno al collo e i lividi non lasciavano dubbi.»"" -
Il doppio muro. I sette peccati capitali. Accidia. Ediz. integrale
Maria attende con trepidazione il ritorno del marito, Peppe. Sara, la figlia, è a casa per le vacanze di Natale ma vorrebbe non esserci. La sua mente è con Marco. Ognuno di loro ha ""tradito e, adesso, ognuno riavvolge il nastro della memoria per raccontare gli eventi dal suo punto di vista, quasi a volersi giustificare o, addirittura, discolpare per ciò che è accaduto. Fino a ritornare al presente. Sono personaggi che si muovono, come animali, in luoghi dell'essere che sono galere senza alcuna via d'uscita. Sono tarme e sono felini ma si somigliano. Sono indolenti e famelici. Rabbiosi e impauriti. Distruttivi e fragili. E poi c'è Dio. E c'è l'Io. E c'è il peccato, che avrà il volto della verità che abbatterà tutti i muri."" -
Sprazzi di luce
La luce non è mai piena e totale. Rivela e nasconde realtà, sentimenti, pensieri... Anche quando tutto sembra chiaro, qualcosa sfugge... Ciò che si percepisce sono solo... dettagli d' infinito, del tempo che passa... Ho percepito, con silenziosa empatia, i valori poetici dell’immagine, i loro segreti, le emozioni in esse contenute. Ho cercato con insistenza di trovare gli sprazzi di luce e le ombre che accompagnano il cammino di ciascuno di noi. Ogni pittore è un Argonauta che attraversa con meraviglia l’immensità della tela tra naufragi tenerezze e struggenti malinconie.