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Tintoretto. Il ritratto di Scipione Clusone
Il volume raccoglie accurati approfondimenti sul ritratto di Tintoretto della Galleria Nazionale della Liguria e sulla collezione di dipinti veneti conservati in Palazzo Spinola a Genova. Testi di Emanuele Castoldi, Matteo Moretti, Gianluca Zanelli e Beatrice Zulian. -
Cornelis de Wael, Alessandro Magnasco, Maestro di Resina. Due acquisizioni e un restauro per la Galleria Nazionale della Liguria
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio si è ritenuto significativo presentare al pubblico, negli spazi della Galleria Nazionale della Liguria – realtà nata nel 1958 per volontà dei marchesi Franco e Paolo Spinola per accogliere le acquisizioni dello Stato –, due opere che, grazie all’attenzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, hanno arricchito di recente le raccolte del museo nazionale ligure. Si tratta del dipinto raffigurante il misericordioso gesto del ""Dare da mangiare agli affamati"""" di Cornelis de Wael e del """"Martirio di sant’Erasmo"""" di Alessandro Magnasco, entrambi provenienti da un’importante collezione privata genovese."" -
Metascritture. Luciano Caruso e Napoli 1963-1976
Filosofo di formazione, Luciano Caruso (Foglianise 1944 - Firenze 2002) rappresenta sin dagli anni Sessanta una figura di riferimento per sperimentazioni sui rapporti tra immagine e parola. Nella sua produzione artistica assume un ruolo di primo piano la scrittura, della quale accentua gli elementi visuali e materici. Alla ricerca estetica si intreccia in modo inseparabile, nel suo intero percorso, l’attività di saggista, critico, studioso e organizzatore di manifestazioni culturali d’avanguardia. Il volume si compone di dodici analisi di opere o di singoli lavori realizzati a Napoli da Caruso tra il 1963 e il 1976, anno segnato dal suo trasferimento a Firenze. Le opere selezionate consentono di ripercorrere alcune tra le principali tappe dell’itinerario napoletano dell’autore. -
30 giorni a Hong Kong. Frammenti di una protesta
A un anno dalla rivolta, il libro getta una luce inedita sul complesso rapporto tra Hong Kong e la madrepatria cinese.""30 giorni a Hong Kong . Frammenti di una protesta"""" è un racconto in presa diretta delle contestazioni di massa che hanno infiammato l'ex colonia britannica a partire dall'estate del 2019. L'autrice, che ha vissuto a Hong Kong come giornalista durante la """"Rivoluzione degli ombrelli"""" del 2014, ritorna nella metropoli cinese mentre la popolazione freme per ottenere maggiore libertà e democrazia. Scritto durante i giorni dei violenti scontri tra cittadini e polizia, il libro dà voce ai sogni e alle paure dei residenti attraverso gli incontri con volti noti e meno noti. Personaggi come l'attivista Joshua Wong, il politico ribelle """"Long Hair"""", il missionario di strada Franco Mella, ma anche gli anonimi manifestanti incrociati per le vie di Hong Kong animano il libro mentre il futuro della città è in bilico."" -
Il manierismo a Crema. Un ciclo di affreschi di Aurelio Buso restituito alla città. Ediz. illustrata
La mostra ""Il Manierismo a Crema. Un ciclo di affreschi di Aurelio Buso restituito alla città"""", realizzata dal Museo Civico di Crema e del Cremasco nelle sale della pinacoteca della stessa istituzione, presenta al pubblico un ciclo di ventisette dipinti murali, rara testimonianza superstite dell’opera del cremasco Aurelio Buso de Capradossi (Crema, 1505 circa-post 1582). Gli affreschi, databili tra il 1560 e il 1580 circa, raffigurano scene mitologiche. In origine decoravano il piano nobile di palazzo Alfieri, edificio ancora esistente in via Mazzini 16 a Crema. Nel 2018 il Comune di Crema ha potuto acquisire dalla stessa collezione altri ventidue dipinti in modo da riunire il ciclo. Le opere, molto ammalorate per lo strappo non perfettamente riuscito e per le condizioni di conservazione, sono state sottoposte a un primo intervento di restauro che ne ha garantito la conservazione e migliorato la leggibilità. Il frutto di questo lavoro viene ora condiviso con la cittadinanza attraverso questa mostra realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova e il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova."" -
Obiettivo Foppa. Studi e indagini sulle opere della Pinacoteca Tosio Martinengo
Nel 2018, in vista della riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo, sono state sottoposte a restauro tutte le opere di Vincenzo Foppa che sono parte della collezione permanente: i due pannelli del disperso polittico di Chiesanuova con Sant’Apollonia e San Giovanni Battista, la Pala dei Mercanti e lo Stendardo di Orzinuovi. La campagna di interventi è stata accompagnata dall’esecuzione di indagini diagnostiche, volte a rivelare tanto il disegno soggiacente (underdrawing) quanto, attraverso microprelievi, la materia che costituisce questi preziosi dipinti. La pubblicazione degli esiti di tali attività offre l’occasione per un aggiornamento e una puntualizzazione degli studi, attraverso una ricostruzione della fase bresciana della produzione di Foppa, coincidente con la sua tarda maturità. Completano il quadro un excursus sulla storia dei restauri che hanno interessato le quattro opere della Pinacoteca e che videro impegnate figure di primo piano quali i fratelli Steffanoni e Ottemi Della Rotta e, infine, una riflessione su come lo sviluppo della fortuna critica dell’artista abbia influito sulla sua presenza entro le collezioni civiche bresciane. -
Storia della critica d'arte. Annuario della S.I.S.C.A. 2019
Periodico annuale della Società Italiana di Storia della Critica d'Arte, anno 2019. -
Il convento di San Domenico a Cremona. Opere d'arte e inquisitori nella Lombardia spagnola
Non è mai facile raccontare la storia di un edificio che non esiste più, specialmente quando si ha a che fare con oggetti tangibili quali sono i manufatti artistici (di ogni tipo) per il quale erano stati commissionati, fortunatamente scampati (in gran parte) alla distruzione ma completamente decontestualizzati – e a volte manomessi – nella loro collocazione attuale. L’abbattimento e la conseguente dispersione del patrimonio del grandioso complesso di San Domenico a Cremona – già ubicato nel cuore urbano, nello spazio occupato ora da piazzale Roma – risultano essere, al giorno d’oggi, una delle pagine più buie della storia della città (a pochi anni dalla proclamazione del Regno d’Italia e alla vigilia della presa di Roma), pervasa all’epoca da un forte sentimento anticlericale, alimentato dalla stampa locale e dal dibattito politico. A nulla valsero i tentativi di diversi personaggi illuminati per salvare il complesso, o almeno parti di esso, con l’obiettivo di dare loro nuova vita come sede di archivi o istituti scolastici. -
Time is not counted from Daylight but from Midnight. Note sui recenti lavori di Marco del Prà-Anmerkungen zu den Jüngsten Werken von Marco del Prà. Ediz. multilingue
Il lavoro di Marco del Prà è di matrice espressionista, non parte da un progetto iniziale definito, ma piuttosto cresce su se stesso, durante le varie fasi di lavoro. È una ricerca di matrice processuale, di grande forza espressiva in cui non ha senso cercare di leggere, di interpretare quanto ci troviamo di fronte. Dalla matrice indicale, propria della fotografia, del Prà giunge a un lavoro iconico, che potrebbe rimandare a certa action painting, alle opere in bianco e nero di Emilio Vedova, pittore amato, dalla cui forte gestualità Marco è affascinato sin da ragazzo. Titolo del lavoro e quindi del volume è ""Time is not Counted from Daylight but from Midnight"""", il tempo non viene calcolato dalla luce del giorno, ma da mezzanotte. Sono parole di una canzone del cantautore americano reggae Vaughn Benjamin, parole ascoltate ossessivamente per centinaia di volte, giorno dopo giorno, che sono entrate a fare parte della sua ricerca poetica. Si parla di luce e di tempo, concetti alla base della fotografia."" -
Rossella Rapetti. Colore. Catalogo della mostra (Segrate, 5 dicembre 2019-9 gennaio 2020). Ediz. illustrata
Pubblicato in occasione della personale tenutasi a Segrate tra dicembre 2019 e gennaio 2020, il libro offre uno sguardo nel lavoro di Rossella Rapetti degli ultimi vent'anni, con una particolare attenzione agli acquerelli, nei quali forse meglio si manifesta l'intima esperienza del colore che è cifra primaria dell'artista. In dialogo con questi stanno i recentissimi gessetti su carta, in cui si esplora la qualità e fluidità delle velature secondo modalità infrequenti. Quindi i feltri, originale espressione scultorea nel piccolo formato, dove il colore emerge nella sua potenziale tridimensionalità in forme organiche, con estroflessioni e inglobamenti, e si svelano le inedite capacità di compenetrazione permesse dalle fibre della lana. Un colore intenso, quello di Rossella Rapetti, che esiste in natura ma che nel suo operare assume una potenza talvolta deflagrante, un'apertura che nella sua aniconicità e nella sua libertà abilmente controllata desta in chi osserva un senso primo di stupore, quindi di mistero, richiamando un mondo di forme che trascende ciascuno di noi, eppure è ciascuno di noi. -
Mogano ebano oro! Interni d’arte a Genova nell’Ottocento da Peters al Liberty
Negli spazi del Teatro del Falcone, da sabato 29 febbraio a domenica 5 luglio 2020, Palazzo Reale presenta una grande mostra dedicata alla produzione di mobili a Genova nell’Ottocento e, insieme, alle arti applicate, al gusto per l’arredo di interni e – più in generale – alla società del periodo. L’Ottocento in Liguria è ancora oggi un campo di ricerca che, rispetto ad altri, riserva nuove scoperte e, di conseguenza, continue gratificazioni, pur restando sicuramente meno rappresentato nelle maggiori esposizioni d’arte che la città ha voluto dedicare alle tappe salienti del suo passato. Interesse e qualità attestati proprio da questa mostra che, per la prima volta, riunisce la produzione della migliore ebanisteria a Genova e sul territorio ligure dall’inizio del dominio sabaudo al primo Novecento. Una mostra non convenzionale, dunque, che peraltro sfiora appena, attraverso il cospicuo lavoro di ricerca che la precede, la punta di un iceberg. La mole di materiali e di documentazione emersa è infatti tanto vasta da far intendere si tratti solo di un avvio che, c’è da auspicare, indurrà a riconsiderare temi e questioni ribaltando la prospettiva dalla quale si sono finora osservati. -
Fantastic utopias. Catalogo della mostra (Angera, 18 maggio-27 settembre 2020). Ediz. italiana e inglese
Per il terzo anno la Rocca di Angera sulle sponde del lago Maggiore apre all'arte contemporanea, ospitando nell'Ala Scaligera la mostra ""Fantastic Utopias"""", in collaborazione con Galleria Continua. Questo nuovo progetto artistico segna il proseguimento di un percorso iniziato nel 2018 con la prima apertura al pubblico della sezione più antica del castello, restaurata per creare un luogo di ispirazione e di incontro tra arte del passato e del futuro. Le opere di quindici artisti contemporanei italiani e internazionali ci conducono oggi attraverso un percorso fantastico e ci inducono a una riflessione sulla capacità poetica dell'arte di rappresentare la realtà e sulla relazione dell'artista con il mondo. In questo anno particolare, funestato da un'epidemia terribile e imprevedibile nelle sue conseguenze, le utopie fantastiche raffigurate nelle opere degli artisti in mostra assumono un significato quasi taumaturgico, aiutandoci a immaginare mondi diversi e aprendo le nostre menti a un futuro di speranza. Artisti: Jonathas De Andrade, Berlinde De Bruyckere, Carlos Garaicoa, Antony Gormley, Shilpa Gupta, Ilya & Emilia Kabakov, Zhanna Kadyrova, Sabrina Mezzaqui, Michelangelo Pistoletto, Ornaghi & Prestinari, Kiki Smith, Hiroshi Sugimoto, Pascale Marthine Tayou, Ai Weiwei, Chen Zhen."" -
Il libro di Belvedere. Ediz. a colori
"Il libro di Belvedere"""" di Antonio Rubino, originariamente pubblicato nel 1947, è un piccolo capolavoro dimenticato, architettato dal grande illustratore e scrittore per bambini a partire da una personale rielaborazione di un'antica rima popolare genovese, Volta la carta; poesia molto nota, non solo in Liguria, per le numerose traduzioni e riscritture in lingua italiana, tra le quali spicca quella del cantautore genovese Fabrizio De André, Volta la carta, del 1978. Sanremasco doc e profondo conoscitore della cultura letteraria ligustica, Rubino ha il merito di traghettare i versi di questa nota rima popolare in un delizioso albo illustrato di grande formato, trasformando il materiale orale originario in un testo verbo-visuale dove le parole dialogano con le figure generando qualcosa di nuovo e di innovativo, che pure rimane intimamente legato al contesto di una tradizione letteraria che affonda le proprie radici in un passato remoto. Età di lettura: da 7 anni." -
Caro e Cora. Ediz. a colori
La serie della Scuola all’aria aperta, che narra le peripezie didattiche vissute dai fratelli Caro e Cora, figli di un elegante signore folgorato dall’idea di mandarli in un scuola che renda meno amara la fine delle vacanze – la specialissima scuola diretta dal maestro Zaccaria Manicalarga, ispirata al culto dell’esperienza diretta – era uscita in forma di “tavole a quadretti” sul “Corriere dei piccoli” tra il novembre del 1919 e il febbraio del 1920. Nel volume – Caro e Cora – pubblicato alcuni anni più tardi, Rubino riprende alcune delle vicende presentate nelle quattordici storie originali e le ridisegna, adattandone e riscrivendone i testi. Il susseguirsi delle situazioni didattiche ideate dal bizzarro maestro sono una ghiotta occasione per Rubino, che può qui far dialogare il suo amore per il paesaggio naturale – tanto intensamente frequentato da bambino e poi sempre venerato e celebrato – con la naturale vocazione didattica che proprio in quegli anni si era concretizzata nel progetto editoriale della Scuola dei giocattoli: un intreccio di elementi e tensioni che trova in Caro e Cora un mirabile punto di equilibrio nel segno dell’umorismo. Età di lettura: da 6 anni, -
Tidna Danna e il pitone. Ediz. a colori
Divertente, fresco, ancora elegantissimo, Tidna Danna e il pitone pare avere superato indenne la prova del tempo, nonostante l'ambientazione dal sapore vagamente coloniale, tanto è pieno di grazia poetica demodé e godibilissime invenzioni visive. Pubblicato nel 1928, dall'editore Cartoccino di Monza, il volume propone una rivisitazione in forma albo illustrato di storie originariamente uscite in forma di fumetto - o meglio, di ""tavole a quadretti"""" - sul """"Corriere dei piccoli"""" tra il 1920 e il 1921. Vi si narrano in una successione di tavole accompagnate da ottonari gli svaghi e le gesta buffe di tre amici: due vispi ragazzini - il principe moro Tidna Danna e l'esploratore italiano Cuc - e un Pitone, che condivide tutto con loro ed è sempre pronto a mettere a disposizione le sue straordinarie capacità; è anzi proprio nelle ingegnose metamorfosi del pitone che il racconto pare serbare intatta tutta la sua freschezza e capacità di stupire, gareggiando - quanto a colpi d'ala dell'immaginazione - coi contemporanei primi cortometraggi di Disney e anticipando di quarant'anni le plastiche deformazioni dei Barbapapà. Età di lettura: da 4 anni."" -
Ettore il riccio viaggiatore. Un'avventura a Torino
Questo volumetto racconta la quarta tappa del lungo viaggio che il riccio Ettore sta compiendo per andare a visitare i capoluoghi d'Italia. In questo libro è raccontato il suo arrivo a Torino, città in cui visita - in compagnia del fratello Leo - i più importanti siti artistici e museali, e dove non smette di farsi domande. Dopo Roma, Milano e Venezia, l'avventuroso riccio approda nella città piemontese e ancora una volta il suo sguardo si entusiasma davanti al patrimonio artistico, da lì l'importanza di capirlo e imparare a custodirlo. La collana ""Ettore il riccio viaggiatore"""" si pone come obiettivo la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale attraverso brevi guide scritte in chiave narrativa. Età di lettura: da 6 anni."" -
La notte stellata. Ediz. a colori
La notte stellata è una storia che insegna a non avere paura della notte e del buio, spettro per ciascun bambino, ma anche per gli adulti. Il libro invita all'osservazione del cielo alla ricerca di forme e costellazioni per riconoscere l'infinita bellezza degli astri che noi tutti fatichiamo a osservare. Fa scoprire l'amicizia, un sentimento indissolubile, possibile anche se si appartiene a mondi diversi. Una stella cadente, un pizzico di magia e un desiderio realizzato, in una notte stellata. Età di lettura: da 6 anni. -
La lupa blu
"La lupa blu"""" è la storia dei tre tessitori di talenti (Clarix, Thomas e Annette), della loro capacità di riconoscere il proprio potere per affrontare la grande battaglia contro il servo dell'oscurità Iago, e infine la vittoria per riportare Stella alla sua originaria luminosità nel cielo. Questo romanzo per bambini dai 9 ai 12 anni mette in luce la capacità di riconoscere il proprio talento, già presente fin da piccoli, ma oscurato dal conformismo familiare. Non basta però riconoscere il talento in noi, bisogna poi coltivarlo, giocare con lui, per poterlo esprimere al massimo della sua potenza. Questo libro è un insegnamento all'accettazione della diversità altrui considerandola una ricchezza infinita con cui connettersi per poter, insieme, migliorare il mondo in cui viviamo. Età di lettura: da 9 anni." -
La raccolta di Pica
La gazza Pica è molto curiosa e non c'è viaggio che intraprende senza riportare al nido un oggetto che ha attirato la sua attenzione. Un giorno però si accorge che il suo nido è troppo pieno e rischia di crollare: quale soluzione può adottare? Grazie ai consigli dell'amica Cincia, e all'aiuto degli amici del bosco Pica dà vita a un'originale collezione museale! Età di lettura: da 7 anni. -
Napoli, Genova e Milano. Scambi artistici e culturali tra città legate alla Spagna (1610-1640)
Il volume raccoglie le riflessioni di circa 20 studiosi in margine ai temi della mostra L'ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri. Napoli, Genova e Milano a confronto (1610-1640), vista nelle sale delle Gallerie d'Italia a Milano (29 novembre 2017 - 8 aprile 2018) e prova a restituire i rapporti culturali e artistici tra tre grandi città italiane legate alla Spagna, particolarmente attraverso le scelte collezionistiche dei due fratelli Doria, Giovan Carlo e Marcantonio, genovesi con interessi economici, affettivi e artistici distinti: in un caso a Milano, nell'altro a Napoli. Si assiste così, in anni di rivolgimento del gusto, a una sfida tra la rivoluzione tutta devota al naturale di Caravaggio e dei suoi seguaci napoletani, e la nuova colorata e festosa stagione barocca che matura piuttosto a Genova, in un asse privilegiato con Milano, la Toscana e le Fiandre. Caravaggio da una parte, Procaccini e Strozzi dall'altra, in una partita radicalmente alternativa dal punto di vista delle scelte linguistiche.