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Gaetano Abela. Storia di un carbonaro (1778-1826)
Gli eventi che si sono susseguiti in Sicilia nella prima metà dell'Ottocento l'hanno sicuramente trasformata in un laboratorio politico. In poco più di 60 anni l'Isola è stata teatro di almeno quattro grandi rivolte contro il governo borbonico: nel 1820, inneggiando all'indipendenza da Napoli; nel 1837, durante l'epidemia di colera; nel 1848, tornando a proporre un percorso costituzionale e infine nel 1860, dando il via a quello che sarà il ""processo unitario""""."" -
Vento contro
"Eccoci alla fine di un anno disastroso per tutti... per me, per i miei famigliari... e poi all'improvviso tutto cambia...""""" -
Agnosticismo, ateismo, coscienza, destino dell'anima
L'Autore, a parte il suo spirito critico sul mondo in cui è vissuto, ora riflette sulla vita, su tutto quello che gli gira intorno e su tante parole dette sulla vita oltre la vita, sulla immortalità dell'anima, sul suo destino, e i suoi pensieri vanno alla Metafisica come pensiero critico che, andando oltre gli elementi contingenti si occupa degli aspetti della realtà ivi compresi i problemi sull'immortalità dell'anima e sulla trascendenza dell'essere che coincide talvolta con la realtà soprasensibile. -
Pagina 12
Una misteriosa agenda... Quasi avesse una vita propria, quell'agenda... -
Il procuratore e la Casa del pavone
In ""Il procuratore e la Casa del pavone"""" tutto è frutto di fantasia ma nel contempo tutto è vero. Ho voluto infatti descrivere ambienti (il palazzo di giustizia di Asti) e persone (a parte i protagonisti del """"giallo"""") riferendomi quasi sempre alla realtà. La verità più vera che racconto in questo romanzo sono la vita e il lavoro in un ufficio giudiziario, in particolare la procura, nella sua quotidianità, nel meccanismo delle indagini, nei problemi banali ma sempre da risolvere, nei rapporti interpersonali qualche volta complicati. Vengono descritti le procedure decisionali, i dubbi degli inquirenti e le soluzioni agli stessi."" -
Nero liquirizia
Quanti di noi vorrebbero veramente avere la possibilità di bere l'elisir di lunga vita? E quanti vorrebbero invece entrare in possesso della pietra filosofale per tramutare il piombo in oro? -
Ironia e nostalgia nella Germania moderna. Dalla caduta del mito alla melanconia dell'io. Goete, Von Platen, Mann
Che l'uomo sorrida di se stesso e mai più della natura, salvo che questa non lo provochi - come fu per Leopardi - è un dato letterario non solo del nostro tempo, come lo dimostra la rassegna di teatro che precede il racconto finale di questo volume. L'autoironia appare come come un sublime gioco liberatore che scioglie le psicosi che ieri e oggi ci agitano. Ma è un passatempo che ci brucia. Tale evidenza prova come la nostra crescita spirituale, dal classico Goethe, dal romantico di fatto Platen, fino al realista Mann, si ha a condizione che si abbia il coraggio di ridere di se stesso. -
Il volo di Simeone
Favola per bambini - ""Quando riaprì gli occhi si accorse che stava volando, sì, proprio così, Simeone stava facendo una cosa che lo rendeva unico"""". Età di lettura: da 3 anni."" -
Per la pace della porta accanto. Meditazioni sul Santo Rosario
Quella Pace universale invocata, cercata persino con le armi, nei tribunali, gridata sul solco della Giustizia che ne è il terreno per la semina, urlata dalle carceri, come segno della revisione delle coscienze... quella Pace che tace come un sasso conficcato nei luoghi oscuri di tortura e deportazione sparsi nel mondo... quella Pace rinnegata dal buonsenso geopolitico, soffocata dalle logiche incontrovertibili dell'esercizio del potere... quella stessa Pace calpestata, manipolata, giocata a dadi sulle sorti dell'Umanità, dei popoli, della gente, delle famiglie, dell'individuo, degli oppressi, abita dietro le porte che abbiamo accanto, nasce lì, con un piccolo vagito che spesso fatichiamo a sentire. -
Chiamata alle arti
Ciascun periodo ha l'arte che si merita, proprio come la politica. L'arte è lo specchio che riflette, a suo modo, la società dalla quale prende vita, pertanto essa assume un compito di fondamentale importanza. Il concetto che l'artista elabora e trasmette non è semplicemente un manufatto artistico, ma diventa un trattato filosofico e sociologico e quindi, l'artista ha il compito di osservare, decifrare, analizzare e comprendere la realtà a lui contemporanea. -
William Shakespeare. Stratfordiano o messinese? (Questo è il problema)
Quanto segue potrebbe provocare sommovimento in alcuni anglofili, ma relata refero, absit iniuria verbis. È importante fare chiarezza su punti oscuri nel rispetto della verità storica. È ovvio che c'è ritrosia negli inglesi dovere ammettere che il simbolo della loro cultura sia italiano come sarebbe per noi se si dicesse che Dante è inglese. -
Siracusa nella lotta contro la tubercolosi. Storia di una città e di una malattia
Non si tratta di un testo di medicina e neppure di un saggio sulla tubercolosi. Questo lavoro si pone soltanto quale testimonianza di un interesse, se non proprio di una passione, verso il mondo della tubercolosi, malattia che in ogni tempo ha inciso anche profondamente sulla storia dell'umanità coinvolgendo spesso elementi sociali, soggetti politici e perfino figure letterarie. Prefazione di Anselmo Madeddu. -
Dal Niceto al Nilo. Storia di una prigionia in terra d'Africa
È una storia dai contorni apparentemente semplici, descrittivi e quotidiani, ma trasuda pensieri complessi, che esulano le complicazioni quotidiane delle esiguità materiali per elevarsi a sentimenti profondi, puri e poetici. La storiografia non ha mai degnato di uno sguardo attento le tristi vicende dei lager inglesi in Africa. il ritrovamento di queste lettere restituiscono alla storia un altro dei suoi angoli più tetri per raccontarla nella sua interezza e complessità. -
Rinascite
«Stasera sono davvero felice. Ho letto qualcosa di originale e interessante. Il testo mi ha coinvolto da subito e il finale è davvero raffinato. Tu hai un dono. Il dono della comunicazione. Sai regalare emozioni e lo fai con una scrittura semplice, con la quale comunichi valori importanti». -
Il comandante restò sulla collina
"Il 4 maggio 1949, l'aereo che porta a casa la squadra del Torino si schianta sul colle di Superga. Ai comandi Pierluigi Meroni, 34 anni, milanese pluridecorato di guerra, istruttore di volo cieco nell'Aeronautica Militare, giovane padre di tre bambini. Nel romanzo-verità, il figlio maggiore, vecchio e malandato, cerca quel padre lontano e la verità sul disastro. Percorre all'indietro la storia della famiglia, trova pagine toccanti di amicizia e guerra, ricostruisce ogni istante che precede il disastro, ma non arriva a ciò che cerca su Superga. Eppure dei soli 12 esemplari costruiti dell'aereo che """"rimase sulla collina"""", almeno 6 risultano caduti. Dentro il racconto, episodi di un'Italia sparita, deliziosa e divertente, i giorni orribili della guerra, pagine eroiche della Regia Aeronautica."""" (premessa del Generale Mario Arpino - già Capo di Stato Maggiore della Difesa)" -
Trieste: Porto 2020. Cronaca di un anno straordinario
La visione di un porto che, nonostante le difficoltà di un trascorso nell'incertezza, sperimenta e si ramifica verso l'Austria e il centro Europa, all'insegna di una logistica proiettata verso un futuro ferroviario e intermodale, fatta di interviste a chi con il mare e le rotaie si confronta ogni giorno. Note storiche (ma con aggancio al presente), articoli tecnici, notizie dell'ultima ora. Reportage locali, ma col sapore di una Trieste internazionale. -
Quando a Firenze ruggivano i leoni. Storia dei serragli e dei giardini zoologici fiorentini dall'antichità ai nostri giorni
L’interprete principale di questo libro è il Leone. La narrazione ha inizio in una Toscana antica le cui testimonianze fossili, rinvenute nella terra dei Luni, ancora oggi sono motivo di appassionanti ricerche; il leone viveva proprio qui e al suo fianco cacciavano anche leopardi, linci, iene, orsi e altre specie che certo non ci si aspetterebbe di trovare da queste parti. Una fauna inaspettata dunque, ma senz’altro moderna, che per un “battito di ciglia” non è riuscita a giungere fino a noi. Episodi più recenti riguardano invece la Firenze storica: dal tempo della colonizzazione romana ai giorni nostri. È ancora il leone il protagonista in assoluto: leoni in carne e ossa hanno infatti vissuto per molto tempo in città, in luoghi appositamente pensati per loro, come i serragli. Gli imprevisti, con il biondo predatore, non sono ovviamente mancati: aneddoti e fatti ignorati dalla maggior parte dei fiorentini. La ricerca si sofferma infine sul destino che attende questo superbo felino. Riusciremo a conservare la specie che ci ha accompagnato per buona parte della nostra travagliata storia e ha animato i sogni e i racconti della nostra giovinezza? -
Urbicus il gladiatore. Da Firenze a Milano
La romana Florentia fu dotata di un importante anfiteatro e di una scuola gladiatoria capace di sfornare campioni destinati a esibirsi, a rischio della loro vita, nelle arene di tutta Italia. Tra questi vi fu Urbicus che, come ricorda un'antica stele, morì a Milano, dopo tredici incontri, lasciando la giovane moglie, le figlie ed il suo cane. La realtà di questa vicenda umana, che si sovrappone alla monumentalità degli antichi anfiteatri, ha ispirato gli autori per un testo capace d'unire la ricerca saggistica alla fiction storica. Il risultato è un affresco composito e pertinente che non potrà non incuriosire coloro che sono affascinati dall'antichità. -
Rapaci
Rapaci. Un volume di racconti volatili, e talvolta ferali. Storie sul confine della via maestra, nel corso di un tempo che è tanto lungo quanto brevi le scritture che lo trattengono. Per mostrare, forse, che da quella via si può sempre uscire, e rientrarvi arricchiti di memoria e smemoratezza. Perché il segreto, se c'è, è che siamo stipati di tutte quelle sbadataggini, incomprensioni e amnesie che, ferocemente, danno la giusta misura. Perché vivere è, e resta, quel luogo amato per cui dovremmo sempre sentire la vocazione... -
Etruschi versus Roma. Diario storico della caduta dei Rasna
Le guerre romano-etrusche come non sono mai state raccontate. L'autore ripercorre i rapporti tra l'ancor giovane Roma e le città dei Rasna con un'attenzione speciale per gli eventi prettamente militari. Attraverso le fonti antiche e le testimonianze archeologiche, una fase storica considerata spesso confusa e leggendaria trova nuova sintesi e fruibilità. A tratti l'esposizione prende la posa di un diario militare e sono descritte, con il supporto di brevi fiction, le singole circostanze belliche indicando per ogni evento sia la data Ab Urbe Condita, sia quella dell'antico calendario etrusco.