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Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo (2020). Vol. 31
"Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo"""" è una rivista internazionale avente l'obiettivo di diffondere studi e notizie riguardanti la storia dell'architettura in Sicilia e nel bacino del Mediterraneo. Fondata nel 2005, """"Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo"""" ha una cadenza semestrale." -
Studi e ricerche di storia dell'architettura (2020). Vol. 8
Rivista dell'Associazione Italiana Storici dell'Architettura, diretta da Stefano Piazza. -
Desert: space. Architecture for emptiness
La natura spaziale del deserto ha influito in maniera caratterizzante nella scrittura delle proprietà tipologiche e costruttive dell'architettura regionale del golfo arabo, sia vernacolare che contemporanea. Oggi le città arabe continuano ad espandersi verso le aree interne delle regioni del golfo e la questione di come l'architettura dovrebbe relazionarsi con tale plenum contestuale è lasciata per lo più ad interpretazioni personali. Inoltre, il fenomeno della desertificazione è oramai planetario. Tale problematica ambientale sta minacciando vaste aree del pianeta e un'indagine più approfondita su come l'architettura dovrebbe rispondere a questo dilemma è oggigiorno più che rilevante. I testi e i progetti contenuti nel libro tentano di delineare un apparato teorico e applicativo dell'architettura contemporanea del deserto. Ponendo l'attenzione sulla penisola araba, la pubblicazione raccoglie saggi e opere realizzate, o solamente progettate, che contribuiscono alla definizione di un approccio disciplinare per la progettazione dell'architettura nel ""vuoto spaziale"""" del paesaggio desertico."" -
Antonio Tagliaferri e l'architettura residenziale nella Milano borghese. Progetti, stili, alzati (1887-1909)
Il volume esplora il versante milanese della produzione di Antonio Tagliaferri (Brescia 1835-1909), architetto accademico di chiara impronta storicista, figura di rilievo nella cultura archi-tettonica, in particolare bresciana, del secondo Ottocento. Attraverso le carte dell'Archivio Tagliaferri, conservato nella Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda, e quelle dell'Archivio Storico Civico di Milano, il libro ricostruisce la vita e l'attività, sinora in gran parte ignote, che l'architetto condusse a Milano, radicandosi nel milieu culturale e professionale della città, dove in sodalizio con gli ingegneri Giovan Battista Casati e Giuseppe Magni disegnò gli alzati di nuove architetture residenziali, situate in punti strategici del tessuto urbano in rapida trasformazione. Le sue ideazioni, approfondite in un corpus di schede analitiche, sono attestate da bellissimi disegni autografi, per lo più inediti, che, oltre a confermare le sue straordinarie doti artistiche, la sua vena inventiva e la sua puntuale conoscenza degli stili storici, documentano il non irrilevante ruolo di Antonio Tagliaferri nella costruzione della facies tardo-ottocentesca della nuova Milano borghese. -
Palazzo reale e Cappella Palatina a Palermo
Un percorso attraverso la millenaria storia del palazzo dei re normanni e della famosa cappella Palatina a Palermo, attraverso un racconto approfondito e allo stesso tempo sintetico delle varie fasi costruttive del sito monumentale. Completa il lavoro un ricco repertorio iconografico costituito non solo da fotografie, ma anche da ricostruzioni virtuali e disegni d'epoca. -
Arte e potere. Palermo capitale in età borbonica
Questa storia inizia negli ultimissimi giorni del 1798, percorre a ritroso sessantaquattro anni di regno borbonico e poi gli ultimi anni di esilio di Ferdinando III a Palermo prima della fine del Regno di Sicilia nel 1816. Come tutte le storie è incompleta, forse ambiziosa e di certo temeraria nell’idea di coniugare arte e potere nella capitale del regno all’interno del complesso scacchiere politico di uno dei più travagliati periodi della storia europea fra grandi mutamenti sociali, culturali ed estetici. Progetto azzardato pur se giustificato dalla convinzione profonda che l’arte in tutte le sue forme e manifestazioni è lo specchio abbastanza fedele di ogni accadimento della storia umana. -
Palais Royal et Chapelle Palatine en Palermo
Un percorso attraverso la millenaria storia del palazzo dei re normanni e della famosa cappella Palatina a Palermo, attraverso un racconto approfondito e allo stesso tempo sintetico delle varie fasi costruttive del sito monumentale. Completa il lavoro un ricco repertorio iconografico costituito non solo da fotografie, ma anche da ricostruzioni virtuali e disegni d'epoca. -
Royal Palace and Palatine Chapel in Palermo
Un percorso attraverso la millenaria storia del palazzo dei re normanni e della famosa cappella Palatina a Palermo, attraverso un racconto approfondito e allo stesso tempo sintetico delle varie fasi costruttive del sito monumentale. Completa il lavoro un ricco repertorio iconografico costituito non solo da fotografie, ma anche da ricostruzioni virtuali e disegni d'epoca. -
Persistenza delle forme nell'architettura della città. Congetture sull'anfiteatro di Palermo
Tra le pieghe degli edifici della Palermo antica vi è una traccia che evoca prepotentemente l'anfiteatro verso cui si muovono le direttrici di questa ricerca. Prediligendo il dubbio alla certezza, il lettore è condotto nel territorio dell'architettura attraverso quella catena di ragionamenti e deduzioni che tentano di far luce sulla natura della morfologia urbana; ma la concatenazione di congetture devia presto dirigendosi sull'intorno, disegnando un promontorio obliterato dalla storiografia, illustrando una strada - via Toledo - ottenuta attraverso profondi sbancamenti e ricolmi passati in sordina, ricostruendo relazioni e caratteristiche del porto antico. L'anfiteatro diviene quindi null'altro che un pretesto per digressioni verso l'indagine sulle ragioni della forma, ovvero per studiare l'architettura di una città che, «peccando forse di presunzione, credevamo di conoscere e invece non conosciamo affatto». -
La città e gli alberi. Progetti di Gianni Pirrone per Palermo e Gibellina Nuova
Sul solco della tradizione storica dell'architettura dei giardini, negli anni Settanta del Novecento, l'architetto palermitano Gianni Pirrone (1924-2004) comprende la necessità di guardare al verde urbano come figura e non come sfondo, né cornice o ambito di pertinenza di edifici e quartieri. Pirrone consegna a un futuro imminente - un tempo che sfugge oggi davanti agli occhi - la necessità di un rapporto nuovo tra le riserve ecologiche, i giardini, gli ambiti del residuale e la città. I progetti per l'Orto Botanico della Valle dell'Oreto a Palermo e per il centro civico di Gibellina Nuova sollecitano una riflessione attuale e costituiscono un'interessante ipotesi di partenza. La vegetazione, i colori, l'acqua, il silenzio possono prendere campo ed estendersi in un'inedita continuità pedonale capace di contribuire a realizzare una valida alternativa alla frequente frammentazione della città contemporanea. Un'artificiale rinaturalizzazione degli spazi pubblici si coniuga con l'esaltazione del loro essere bene comune da abitare da condividere. -
Tra due autunni. Storia dell'architettura in Sicilia dal tardogotico al tardobarocco (XV-XVIII secolo). Ediz. ampliata
Il volume propone una storia dell'architettura dell'età moderna in Sicilia nuova e aggiornata, che restituisce la complessità dei processi costruttivi e degli intrecci culturali che ne hanno determinato gli esiti. Si tratta di un testo lucido e di ampio respiro lontano dai cliché e da ogni retorica identitaria, che abbraccia cronologicamente un arco temporale dalla fine del 1400 alla seconda metà del Settecento. Il volume è composto da una prima parte, in cui si affrontano alcune tematiche di carattere generale, e una seconda parte con schede di approfondimento su alcuni importanti esempi di edifici monumentali, accompagnate da un ricco repertorio fotografico. Questo lavoro, frutto della rielaborazione di studi condotti nell'arco di un ventennio, è pensato per gli studenti universitari, ma riteniamo possa risultare utile anche a chi fosse generalmente interessato al patrimonio architettonico monumentale dell'isola. -
L' avventura dei Florio... per ragazzi
Il libro si rivolge a giovani lettori curiosi (età 9-12 anni) e si propone come una ""favola metropolitana"""" che narra la storia della famiglia Florio e dei loro successi dalle origini fino al triste epilogo. Sono gli ultimi anni del Settecento, quando da un piccolo centro della Calabria Paolo Florio e Paolo Barbaro, due giovani imprenditori tra loro cognati, partono alla volta della Sicilia. È questo l'inizio di una grande avventura economica, artistica e culturale, è la sfida che i protagonisti di un'epopea familiare seppero cogliere per più di un secolo. Una storia affascinante dal sapore agrodolce raccontata e illustrata con brio e delicatezza. Il racconto permette ai giovani lettori, ma anche ai loro genitori ed insegnanti, di scoprire i personaggi della saga familiare, i luoghi che fanno da sfondo alle vicende narrate, le grandi imprese di questi capitani d'industria, la vita mondana e culturale di cui furono protagonisti. Un'attenzione particolare è dedicata anche agli artisti, architetti e pittori, che lavorarono per i Florio nell'arco di tre generazioni e che contribuirono all'affermarsi della Belle Époque di cui Palermo fu capitale indiscussa."" -
Una/218 circuito torri: l'esempio di Manfria
La Torre di Manfria sorge su un rilievo roccioso che domina il mare. Vuoi per la natura propria del luogo, ancorché per la bellezza paesaggistica ed artistica – antico nelle mirabili emergenze geologiche, prezioso per la rara vegetazione autoctona, mitico per la leggendaria storia del gigante –, diviene oggetto di curiosità, di interesse, di studio per il progetto di un attento e meticoloso restauro conservativo: intervento in cui la delicatezza del segno è volta a recuperare il valore, a tratti perduto ma mai dimenticato, di un'architettura militare solida ma poetica, in cui tutto prende vigore e si anima della presenza antropica di cui ogni buon manufatto non può privarsi. 218 sono le torri che costituiscono il sistema difensivo dell'isola. Nessuno di questi elementi ha senso da solo. Da qui il titolo UNA/218. Il restauro della Torre di Manfria è soltanto il primo dei 218 possibili, da cui dipanare quel filo di Arianna che potrà ispirare l'idea e guidare la mano progettuale dell'architetto cui, almeno in questa fase, sono ""permesse tutte le speranze""""."" -
Costruire la frontiera. L’architettura a Malta fra XVI e XVII secolo
L’architettura di età moderna a Malta è il prodotto di una comunità di frontiera, continuamente animata da un flusso ininterrotto di tecnici, religiosi e diplomatici. Dall’ultima stagione del gotico all’esordio dell’età barocca, il cantiere maltese si è alimentato di stimoli e riferimenti spiccatamente eterogenei, a partire dai quali si delinea un orizzonte culturale di portata europea.Tra XVI e XVII secolo l’arcipelago maltese ospita quindi un sorprendente laboratorio di sperimentazione e contaminazione di linguaggi e tecnologie che trovano massima espressione nella costruzione in pietra da taglio. -
Enrico Guidoni architetto, storico, umanista. L’attualità del suo pensiero. Atti del convegno di studi in onore di Enrico Guidoni
Contributi di: Ugo Soragni, Paolo Micalizzi, Federica Angelucci, Chiara Melchionna, Giada Lepri, Barbara Nazzaro, Ugo Soragni, Carla Benocci, Daniela Corrente, Francesco De Santis, Marco Cadinu, Teresa Colletta, Chiara Devoti, Flavio Piero Cuniberto, Laura Zanini, Marco Cadinu, Ettore Sessa, Donato Tamblè, Claudia Bonardi, Francesca Martorano, Elisabetta Cristallini, Antonella Greco, Daniele Ferrara, Domenico Fornaro, Elisabetta De Minicis, Monica Ferrando, Elisabetta De Minicis, Marco Cadinu. -
La casa nel parco. Un giorno tra il Museo e il Real Bosco di Capodimonte. Ediz. illustrata
Capodimonte, un Real Museo, un Bosco e tanto altro... Gli scritti, contenuti nel volume, sono rivolti a persone provviste di una loro preparazione che troveranno una lettura capace di suscitare interesse e di fornire strumenti di approfondimenti; ma gli autori hanno anche una più ampia ambizione ossia allargare la platea di persone interessate. In altri termini, intendono rivolgersi ad un pubblico meno avvertito presentando il Museo come un luogo deputato per la conoscenza della storia di una città e della sua civiltà culturale nonché facendo rivivere passate stagioni artistiche, attraverso le opere in esso custodite. A questo pubblico, che è poi la maggioranza, gli autori vogliono riferirsi riproponendo la più immediata delle questioni. Questi visitatori, diciamo neofiti, infatti, più facilmente si porranno la domanda: come si guarda un dipinto, una statua, una testimonianza archeologica o una qualsiasi altra opera d'arte? Ossia una testimonianza, l'elaborato di un autore, la produzione di un periodo artistico? Che cosa vedere in una qualsiasi espressione artistica o in una traccia del nostro passato? Ogni studioso ha dato, e non poteva essere diversamente, una sua risposta a volte anche libera da ogni credito critico preferendo dare voce innanzitutto ai ricordi ed a quello che il prestigioso sito culturale ha significato per la sua formazione non soltanto professionale. -
La forza del tempo fragile. Opere di Isabella e Francesco Corni
Catalogo della mostra ""La forza del tempo fragile"""", la resilienza analizzata da due artisti contemporanei, padre e figlia, un disegnatore e una scultrice."" -
Segni di pietra. Torri, castelli e residenze della Valle d'Aosta. Ediz. illustrata
Tutte le torri e i castelli della Valle d'Aosta mappati e descritti con il disegno di Francesco Corni, illustratore e storico. -
Palazzo Madama. La porta di Torino
Un racconto per immagini dei duemila anni di storia di Palazzo Madama a Torino. Da porta romana della città, poi castello degli Acaia, residenza reale e prima sede del Senato del Regno d'Italia. La relazione tra lo sviluppo del Palazzo in relazione all'evoluzione della città di Torino. -
Le residenze sabaude. Diario illustrato per un viaggio nel tempo. Ediz. illustrata
Un viaggio nelle Residenze Sabaude, patrimonio Unesco dal 1997, raccontato attraverso i disegni di Francesco Corni e i testi di Michele Ferraro e Luca Piovano. Un diario di Storia e curiosità alla scoperta delle residenze piemontesi dei Savoia: Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, Palazzo Chiablese, Castello del Valentino, Villa della Regina, Castello di Rivoli, Palazzina di Caccia di Stupinigi, Reggia di Venaria, Castello della Mandria, Castello di Agliè, Castello di Moncalieri e Castello di Racconigi.