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La muta
Immaginate un mondo in cui si cambia pelle ogni sette anni, e con la pelle vengono via i ricordi, le sensazioni, gli amori. Se c'è chi brama il cambiamento, c'è chi invece vuole tenersi stretto il passato e l'identità che gli appartiene. Ora questo è possibile con un nuovo farmaco, il Suscutin, che previene la muta e permette di mantenere la propria pelle. Rose Allington, di professione guardia del corpo, soffre di una malattia rara. Le mute per lei arrivano improvvise, stravolgendo completamente la sua vita, eppure ha dovuto farci l'abitudine. Invece il suo ex amante e datore di lavoro, il celebre attore Max Black, ha una dipendenza dal Suscutin: sa che la muta potrebbe fargli perdere tutto. E quando una delle sue pelli viene rubata dalla preziosa collezione che custodisce gelosamente, per risolvere il caso ingaggia la migliore, Rose, anche se ormai non è più la stessa donna. Tra salti temporali, visioni ardite, colpi di scena, un thriller coinvolgente che è anche una riflessione sull'amore: quanto si insinua dentro di noi, quanto è parte integrante della nostra vita? E una volta perso, si può riaverlo indietro? Un romanzo spiazzante, visionario, che ridefinisce il concetto di fantascienza e si fa specchio di una nuova generazione. -
Gli osservati
Nella cittadina di Spring Falls, Stati Uniti, tutti si conoscono da generazioni. Eppure in questo freddo e desolato angolo di mondo c'è chi nasconde dei segreti. Come Pearl Jenkins e suo figlio Shannon, che vivono al limitare del bosco, lontano dagli occhi della gente ma inconsapevoli di una presenza che li osserva costantemente... Shannon è bello, intraprendente, deciso a riscattare un'infanzia degradata e cambiare il suo destino, ma quando sua madre scompare nel nulla, senza lasciare alcuna traccia se non una pozza di sangue sul pavimento, Shannon è il primo sospettato. Niente però è come sembra, e l'unica che può tentare di scoprire la verità è la giovane detective Kateri Fisher, che sa bene cosa sono il vuoto e il dolore. Dopo ""Il caravan"""", Jennifer Pashley confeziona un thriller pieno di suspense ma anche ipnotico e disturbante, che con una prosa raffinata e poetica indaga nei meandri più oscuri di una provincia americana dove sembrano prevalere il degrado e la violenza, l'abbandono e il pregiudizio; l'America dei dimenticati, dei dannati, che però non smettono di lottare."" -
Rainbirds
Un thriller onirico dalla scrittura lieve e cristallina, capace di scavare nelle emozioni più recondite e di raccontare la nostalgia: una storia di crescita, di lutto e di amore ambientata in un Giappone che incanta, sospeso tra una modernità abbacinante e un'arcana tradizione millenaria.«Thriller: dei sentimenti, psicologico. Noir, romanzo intimista. Come dare un’etichetta a Rainbirds, bellissimo romanzo d’esordio dell’indonesiana Clarissa Goenawan, già tradotto in undici lingue e in procinto di divenire un film?» – Il Venerdì – la Repubblica«C’è una ragazza che si trasferisce nel lussuoso bilocale di un amico in viaggio. E c’è un’altra ragazza che vive nell’appartamento accanto, esce in balcone solo per fumare e non accetta di essere guardata. Poi succede che la curiosità della prima faccia breccia nella diffidenza della seconda. Il resto è nella prosa un po’ gotica di un’autrice brillante dall’Asia di oggi, anzi del mondo: è nata in Indonesia, vive a Singapore, scrive in inglese e il Paese dove ambienta i suoi romanzi e le sue storie è un inquieto Giappone.» – La LetturaRen Ishida sta per laurearsi alla prestigiosa università Keio di Tokyo, eppure non sa ancora cosa desidera per il futuro. Ma la sua routine è destinata a essere sconvolta da una terribile notizia: l'amata sorella Keiko è stata uccisa, accoltellata per strada in una notte di pioggia. Chiuso nel suo dolore, Ren parte per la cittadina di Akakawa, dove sua sorella si era trasferita, e lì prova a ripercorrere l'ultimo periodo della vita di Keiko, prendendo il suo posto nella scuola dove insegnava e nella casa dove accudiva la moglie catatonica di un facoltoso politico. In quella dimora cupa, avvolta da un silenzio spettrale, Ren comincia a sospettare che Keiko, volata via come un uccello della pioggia, nascondesse segreti inconfessabili... -
La rabbia dell'orsa
Njal e Nina sono scienziati del clima, ricercatori al Centro sui Cambiamenti Climatici di Bergen. La loro relazione è naufragata miseramente in un vortice di incomprensioni impossibili da ricucire, ma hanno una figlia, Lotta, ed entrambi sono disposti a tutto per ottenere la sua custodia. Anche a tornare insieme e a trasferirsi sulle Isole Svalbard, nell'Artico, per partecipare a una spedizione scientifica. Ma qualcuno, da lontano, li spia. È Sol, l'ex moglie di Njal, che segue le sue prede come un orso rabbioso, divorata dal rancore, decisa a riprendersi ciò che le spetta: il marito e una figlia mancata. Laggiù, nelle terre più remote delle Svalbard, una distesa di neve ricopre un cadavere dimenticato, che riemergerà solo col disgelo, in primavera, il tempo in cui antichi segreti torneranno a galla... Nella migliore tradizione letteraria nordica, La rabbia dell'orsa è un ecothriller psicologico oscuro e potente, che indaga le perversioni dell'animo umano e le conseguenze devastanti dell'incuria verso la natura. -
L'accordo. I vivi e i morti
Dopo la morte dell'amico Andrea, Paolo ha provato a trovare la sua strada nella vivace Milano degli anni Ottanta, alla facoltà di Architettura, crocevia di idee e destini. Ripercorrendo la sua storia, i ricordi si mescolano alle parole dei grandi che da sempre lo accompagnano nella strenua ricerca di un senso oltre il dolore. Kant, Schopenhauer, Goethe, Karol Wojtyła, Rilke, Eraclito, Anna Achmatova, Céline gli parlano lungo una strada impervia che è il viaggio dell'accettazione, della consapevolezza che non c'è possibilità di redenzione, che non ci sarà mai accordo tra la realtà e il mondo che ci costruiamo. Ma l'amore si ribella alla morte, e così i fantasmi, i volti e i sorrisi di chi non c'è più, riprendono vita, insieme al profumo dei giorni lontani. Il secondo capitolo di un'opera intensa e ambiziosa, iniziata con Era l'estate del 1979: un romanzo filosofico ambientato tra le pendici dell'Etna e Milano. Paolo è l'emblema dell'uomo errante che si fa carico del peso del mondo, che con una scrittura alta e sfrontata oppone il nulla dell'eterno, il magma primordiale del grande vulcano, al chiacchiericcio del presente, dando voce all'uomo, al suo incessante tentativo di spezzare le proprie catene. -
L' isola abitata
XXII secolo. Maksim Kammerer, vittima di un naufragio spaziale, precipita su un pianeta sconosciuto. Novello Robinson Crusoe, scoprirà presto che Saraks è popolato da una specie umanoide ed è completamente militarizzato, soggiogato dalla cupa propaganda di un apparato statale oppressivo che si serve anche di inquietanti torri per il controllo mentale. Ma la popolazione autoctona tenta di resistere, lanciando continui attacchi per riconquistare la libertà... Costruendo un mondo articolato e alieno, inospitale e insidioso, i fratelli Strugackij, considerati tra i più importanti scrittori russi del '900, confezionano un altro romanzo sorprendentemente attuale, in cui la fantascienza e la critica al totalitarismo sfociano in una riflessione filosofica ampia e universale sulla società e la natura umana. Uscito a puntate sulla rivista Neva nel 1968 e pubblicato per la prima volta in versione integrale nel 1969, ""L'isola abitata"""" arriva anche in Italia, edito da Carbonio."" -
La democrazia in pandemia
Un pamphlet che, nella patria dell'Illuminismo, in questo drammatico momento storico, ha messo in moto grandi discussioni e polemiche. Il testo è il risultato di lunghe conversazioni avute dalla filosofa Barbara Stiegler con colleghi, ricercatori, studenti, cittadini, amici, nei primi nove mesi di questa Pandemia per cercare di elaborare tutti insieme la comprensione di quello che c'era capitato, che ci stava capitando di vivere. Immersi nel continente mentale della Pandemia che ostacola le critiche e che uccide il risveglio delle aspirazioni democratiche, le nostre menti sono come occupate. Piuttosto che tacere per paura di aggiungere polemiche alla confusione, il dovere degli accademici e dei cittadini è di rendere di nuovo possibile la discussione scientifica e di trattarla nello spazio pubblico. ""Lavorando insieme, qui e ora, aprendo le nostre istituzioni a tutti i cittadini che, come noi, sono convinti che la conoscenza non debba essere capitalizzata ma sviluppata insieme e nel confronto conflittuale dei punti di vista, potremmo forse contribuire a rendere questa 'pandemia', ma anche la salute e il futuro della vita, non ciò che sospende, ma ciò che fa appello alla democrazia."""""" -
Contro la musica
«Contro la musica», il pamphlet che suscitò grandi discussioni alla sua uscita e che fu foriero della lunga collaborazione tra Manlio Sgalambro e Franco Battiato. ""Un fantasma si aggira tra noi. Il fantasma della musica. Una opprimente melassa, un indistinto in cui si trova di tutto, musica da camera e musica da piazza, per pochi e per molti, buona e cattiva musica"""", Il filosofo, in effetti, non si scaglia qui contro la musica tout court, ma svolge kantianamente una critica dell'ascolto. Un ascolto subìto, dove l'ascoltatore inciampa nella musica ed è obbligato ad ascoltarla, anche quando non lo vuole, come quando entra in un negozio per comprare un paio di mutande e, oltre a pagare, deve pure sorbirsi un sottofondo musicale, sia esso un quartetto d'archi o una canzone da stadio. """"Un rozzo ascoltatore, senza ethos alcuno, si è impadronito della musica (come una volta si diceva che la musica si impadroniva dell'ascoltatore). Essa lo segue ipnotizzata e sprigiona suoni dai suoi stessi fan. Dalle loro orecchie spalancate suona la musica che essi vogliono ascoltare. In realtà in un ascolto giusto l'ethos impone di ascoltare nei suoni la dissoluzione del mondo. Per un momento esso non c'è più. La promessa della città d'utopia s'è adempiuta dal lato peggiore. Gli angeli che suonano la tromba non somigliano agli angeli"""". E così chiude Manlio Sgalambro, """"Chi ascolta veramente, ascolta l'ascolto. Chi ascolta veramente, ascolta la fine del mondo""""."" -
L' incognita
Un testo sublime e dolente sui limiti della conoscenza razionale e scientifica, assediata dall’ineffabile.«Come Musil, Broch è un grande narratore del razioide, cioè di quella confusa zona d'ombra che accompagna e genera la scelta razionale.» – Il GiornaleNella Vienna fin de siècle Richard Hieck è un giovane matematico impiegato all’osservatorio astronomico, il tempio di quella conoscenza che tanto agogna e a cui ha deciso di dedicare tutta la sua vita. Dopo la perdita del padre, mentre la sorella Susanne si rivolge alla fede e il fratello Otto a uno sfrontato godimento del presente, Richard si aggrappa con caparbietà alla scienza, e a tutto ciò che di tangibile e misurabile esiste. Eppure il mondo, e le sue manifestazioni più spontanee e inaspettate, lo confondono: il tuffo di una ragazza da un trampolino, il fischio di un treno, il vento tra gli abeti, le stelle che affiorano nella vallata oscura, il luccichio di un gioiello, il ricordo di un profumo… La scienza può davvero abbracciare il mistero della vita? Esiste una soluzione per un’equazione così complessa e sfuggente? Richard non smette di cercarla, ma quando la morte e l’amore irromperanno nella sua vita, sarà costretto a confrontarsi con la grande incognita… -
Sangue del mio sangue
In una Oslo fin troppo silenziosa, in cui gli istinti si placano in un gioco sociale patinato e perfetto, Clara Lofthus, appena nominata ministra della Giustizia, si sforza di conciliare la sua vita lavorativa con il ruolo di madre single di due bambini gemelli. Il ricordo dei selvaggi fiordi della Norvegia occidentale dove è cresciuta sembra ormai cancellato dagli impegni quotidiani e una carriera di successo. Ma una sera, tornata a casa, ad accoglierla non c’è nessuno: i gemelli, di soli otto anni, sono scomparsi senza lasciare traccia. Quando una lettera conferma il suo più grande timore ‒ che si tratti di un rapimento ‒, Clara non ha altra scelta: è l’inizio di una corsa disperata contro il tempo per trovare i suoi figli e salvarli prima che sia troppo tardi. -
Il capro espiatorio
Il giovane avvocato Libotz è l'ultimo arrivato in una cittadina svedese sperduta tra le montagne, un tempo famosa stazione termale. Ora è un luogo spettrale, rifugio di pensionati, vedove e infermi, che trascinano la loro vita tra le vestigia inerti di un romantico passato. Timido e impacciato, Libotz ha difficoltà a trovare clienti per il suo studio, né riesce a evitare di rendersi ridicolo mentre tenta di allacciare una relazione con la giovane cameriera Karin. Straniero in un luogo ostile, portato ad accollarsi colpe non sue e a farsi schiacciare dal senso del dovere, sembra destinato a incarnare perfettamente il ruolo della vittima sacrificale, che infatti gli abitanti non tardano ad assegnargli. Scritto nel 1906, Il capro espiatorio è l'ultimo romanzo di August Strindberg, il terzo della 'trilogia della solitudine', iniziata con Solo e proseguita con La festa del coronamento: una potente indagine sulla natura umana, sulla tragica inutilità di qualsiasi tentativo di opporsi al destino, sull'inafferrabilità dell'esistenza, che lo sguardo maturo dell'autore può finalmente contemplare con ironia e senza più amarezza. -
Il bistrò delle delizie
Salih vuole lasciarsi tutto alle spalle: ha già in tasca un biglietto aereo per andarsene dalla Turchia, un paese che sembra irrimediabilmente ripiegato su se stesso, destinato a una spirale discendente. Ma non riesce a partire: le ragioni per rimandare l'addio sembrano semplici, ovvie. Ma cosa, davvero, lo sta trattenendo? Quando sembra ormai pronto a imbarcarsi, una morte inaspettata e un'eredità altrettanto inattesa lo spingono a rimandare una volta di più il suo viaggio. Ormai bloccato in uno schema di attesa che sembra insuperabile, Salih inizia a riflettere sulla sua vita, sulle sue radici, e le ragioni più profonde del suo tergiversare si delineano a poco a poco... In questo romanzo intimo e struggente sulla Turchia contemporanea, Tu?ba Do?an si interroga sull'amore, l'abbandono, il tradimento, il senso di appartenenza; ci parla dei ricordi, che assumono nella nostra mente forme sempre diverse e che di fatto, senza che ce ne accorgiamo, plasmano le nostre vite. -
Faust. Testo tedesco a fronte
Un uomo in cerca della verità, tormentato dal desiderio di conoscenza, disposto a gettarsi tra le braccia di Mefistofele pur di ottenerla, senza paura di sfidare la morale e immergersi nell'abiezione. È Faust, il mito con cui tanti grandi scrittori si sono cimentati nel corso dei secoli, da Goethe a Mann, a Marlowe. Poeta tragico e irrequieto, Nikolas Lenau si spinge persino oltre. Il desiderio del suo Faust è inesprimibile, totalizzante, incessante, animato dallo slancio romantico più puro, mai addolcito dalla quiete borghese. La sua ricerca è una danza di seduzione con le fiamme dell'inferno, e in questo vorticoso gioco di perdizione Lenau ci trascina impavido e ci consegna un poema magistrale che, scritto negli anni Trenta dell'Ottocento, ancora oggi risuona, coinvolge e ammalia, e rivive nelle note del Mephisto Waltz di Listzt, il celebre componimento ispirato proprio a quest'opera. -
In principio era il dolore. Un Faust di meno
Milano, via Festa del Perdono. Nel cortile dell'Università Statale sono stati rinvenuti i corpi di otto ricercatori orribilmente trucidati, disposti come una rosa dei venti. In stato di fermo l'avvenente professoressa di Estetica, Loredana Robecchi, trovata all'alba all'Università nuda, con le mani e la bocca insanguinate, in completo stato confusionale. A indagare sull'efferato delitto è il commissario Belletti, uomo integerrimo al servizio della giustizia, che ha puntato la sua attenzione su Fabio Pugno, il marito di Loredana, e i suoi sospetti non sono infondati. Costui infatti si accompagna a un losco individuo, Marilyn, uno strano essere tra il demone e il saltimbanco: una creatura diabolica che sembra conoscere le pulsioni più profonde dell'animo umano ed è abituata a stringere patti di sangue da tempo immemore... Una rocambolesca avventura tra spire di fuoco, ritmi pulsanti, solstizi d'estate e concerti rock, che ha come protagonista un Faust ultramoderno, al tempo della pandemia, tentato da un insidioso e arguto Belzebù. -
Ale e la noia-Ali and boredom. Ediz. bilingue
Età di lettura: da 4 anni. -
Gli animali finti di New York
Età di lettura: da 7 anni. -
Vaccini. 9 lezioni di scienza. Con DVD video
"Ho costretto gli esimi scienziati ad adottare un giocattolo, per creare un'azione di disturbo nel loro discorso, una interruzione, un intralcio: come fossero le domande di uno studente impertinente che costringono il docente a ricalibrare sempre meglio il discorso, a renderlo concreto, vivo, colorato, immediato, pur restando rigoroso"""" (Elisabetta Sgarbi). """"Il film Vaccini vuole colmare un vuoto di comunicazione e relazione tra mondo scientifico e cittadini. Nelle intenzioni dei promotori, il film vuole fare chiarezza, dare un'informazione corretta attraverso la voce di autorevoli scienziati, sensibilizzare ai rischi che forme epidemiche o pandemie possono rappresentare per la popolazione, specie quella più fragile e anziana"""" (Gianpaolo Donzelli). Testi di: Alberto Mantovani, Andrea Biondi, Emanuele Coccia, Pietro Bartolo, Massimo Cacciari, Anna Maria Lorusso, Gianpaolo Donzelli, Chiara Azzari, Roberto Burioni." -
Cercando l'arcobaleno. Ediz. illustrata
Bi è un gatto domestico accudito da Lula e Baba la cui quotidianità viene stravolta dall'arrivo di Toffee, una cagnolina vivace che dice di dover recuperare l'astronave con cui raggiungere l'Arcobaleno. I due iniziano così un viaggio alla scoperta di luoghi lontani e leggendari dove si troveranno ad affrontare degli imprevisti e conosceranno dei personaggi eccentrici che li guideranno lungo il loro percorso. Un'avventura spaziale dove i protagonisti dovranno fare i conti con la paura, l'orgoglio, la curiosità e il coraggio, interrogandosi sull'importanza dei legami e sull'amore, un sentimento così potente da raggiungere le stelle. Cercando l'arcobaleno è un romanzo per ragazzi scritto da Marylou Pillitteri e illustrato da Francesca Tomaghelli. Una fiaba moderna ricca di momenti intensi, riflessivi e commoventi che conquisteraà il cuore dei lettori di qualsiasi età. Età di lettura: da 7 anni. -
Le rinchiuse. Testo francese a fronte
Questo testo teatrale racconta attraverso un linguaggio poetico le condizioni di lavoro e di vita delle cosiddette badanti, lavoratrici, spesso migranti, che 24 ore su 24 abitano con le persone anziane che accudiscono. Entrare nel loro mondo significa scoprire un'umanità che ci appartiene, dove dolore, odio, nostalgia, desiderio e paura affiorano costantemente sulla pelle. Eppure dentro questo mondo chiuso, che sembra senza uscita e senza luce, può entrare una consapevolezza lucida e concreta: il diritto alla bellezza. -
L' Europa e l'umanità
Il saggio qui proposto è uno studio che, prendendo le mosse da alcune considerazioni prettamente linguistiche e antropologiche, analizza in una chiave che si potrebbe dire quasi ""psicologica"""", oltre che politica e culturale, il rapporto tra nazionalismo, cosmopolitismo e sciovinismo, e, in particolare, quello tra la civiltà occidentale - """"romanogermanica"""", secondo la definizione dell'Autore - e le civiltà del resto del mondo, auspicandone un """"riscatto dalla schiavitù spirituale"""".""