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Nostri paesani
Fatti di paese, novelle che a raccontarle sembra siano gli stessi protagonisti che le hanno vissute con le loro espressioni dialettali, i loro costrutti densi di significato, le riflessioni che di tanto in tanto affollano la mente durante la narrazione di un fatto accaduto. Storie con un retrogusto amaro, di quelle che fanno venire le rughe sui volti e sull'anima; personaggi vividi, con le loro caratteristiche così folcloristiche eppure così reali, che rimangono impresse negli occhi e nel cuore di chi, leggendo, attraversa le strade e i vicoli dove si arrabattano i ""nostri paesani""""."" -
Fronna 'e limone
In questa nuova incursione nella lingua napoletana, Luciano Galassi esplora questa volta i canti popolari. Un repertorio vastissimo, con la sua storia e i suoi sottogeneri, di cui l'autore prova a dare qui esemplare testimonianza: fronne, canti, villanelle, tamurriate... a raccontare dell'amore romantico e del corteggiamento, ma anche di guappi, malavita e uomini d'onore. A raccontare, ancora una volta, Napoli nelle sue mille sfaccettature. Come ricorda l'autore nella sua introduzione lo stornello ""è quindi, essenzialmente, un canto amoroso che, per l'invocazione floreale che spesso gli dà l'avvio, è detto anche fiore; non a Napoli però, dove, come vedremo, l'incipit è maggioritariamente dato da Fronna 'e (Foglia di), da cui la nostra denominazione di fronna""""."" -
Shock down. La notte del pensiero
La catastrofe ha cambiato il nostro modo di pensare? Sicuramente ha influito su molti comportamenti. Ma è evidente come non abbia avuto la funzione catartica e purificatrice che molti si auguravano. E non ci spingerà verso un tempo migliore. La falsificazione continua del pensiero scientifico, la crisi delle ideologie politiche, il condizionamento dei mass media, il vuoto dei social, continuano a far parte della nostra dimensione esistenziale. La crescita di alcune discipline maggiormente legate allo sviluppo tecnologico, alla finanza, all'economia, ha creato un sistema di pensieri non strutturato per essere continuativo, non fondato sulla necessità, non essenziale. Tutto questo, nel giro di poco più di mezzo secolo ci ha cambiato la testa. Possiamo ancora dire che siamo ciò che pensiamo? O non succede il contrario, e cioè che ormai siamo noi ad essere pensati? Le idee di persona, di libertà, di democrazia, di etica, di felicità, di bellezza, hanno smarrito il proprio significato autentico e fanno parte di un vuoto formalismo comunicativo. Le stesse parole del quotidiano hanno un senso diverso. La pandemia è l'occasione, dunque, per una riflessione in qualche modo filosofica, totalizzante, necessariamente critica, su come siamo e come pensiamo, e come probabilmente continueremo a pensare anche quando la catastrofe sarà finita. Perciò, questo non è soltanto un libro - uno dei tanti - sulla pandemia. Piuttosto, continua il discorso critico sull' ""immediatismo"""" e sulla società del nowness, iniziato dall'autore con """"Adessità"""" (2017)."" -
La gioia della scrittura
Forte dell'esperienza di un lungo incontro, umano e letterario, con l'autore, Lorenza Rocco ritorna a Michele Prisco facendone rivivere la parabola umana e artistica in un ritratto che ha il respiro e la narrazione del romanzo. Qui si fonde il dato biografico alle ragioni di una passione per la scrittura, che affonda le radici nell'infanzia favolosa... Lì la scoperta del mistero e delle apparenze da smascherare per giungere alla verità dei fatti e denudare il groviglio del cuore umano. Lì il motivo della ""suspense"""", che caratterizza la sua scrittura e finisce con il coinvolgere il suo vissuto nel giallo di un romanzo interrotto e dimenticato. L'autrice ci introduce così nell'officina dell'autore con forza espressiva chiara e lineare, pregnante ed esaustiva. Il ritratto dello scrittore, che viene a delinearsi, è a tutto tondo, dall'infanzia favolosa e gli anni dell'adolescenza alla gioia della scrittura, nel narrare il gene del Male e della violenza: dalla felicità narrativa dei romanzi e racconti ai poliedrici interessi che vanno dal giornalismo alla critica cinematografica. Ed è singolare che tutto nasca da un sogno..."" -
Nina o sia la pazza per amore
Luglio 1789: cade la Bastiglia. Da Parigi si irradiano le idee rivoluzionarie e fanno tremare le corti europee. Un mese prima: nel Regno di Napoli, a San Leucio, nella civile colonia industriale creata per lavorare le sete pregiate, debutta l'opera di Paisiello ""Nina o sia la pazza per amore"""". Questo intenso romanzo di Anita Curci ne prende in prestito il titolo per evocare la temperie sociale, politica e culturale dell'epoca. Fatti veri e di fantasia si intrecciano per seguire la marchesina di un casato decaduto, Antonina Scarca (Nina), povera, costretta a fingersi uomo per sopravvivere e tentare di riportare a miglior sorte il feudo di famiglia. La ragazza diventa spadaccina, tira col moschetto e con una personalità indomita, coraggiosa, e al tempo stesso fragile, si immerge nei destini di un tempo che procede a passi spediti verso le sciagure del sanguinoso e sfortunato '99 napoletano. Il padre voleva infatti un maschio ed ha educato la figlia come se lo fosse: ciò contribuisce a plasmare in lei un carattere pregno di componenti decisamente maschili per i tempi e ad orientarla verso scelte audaci, in un momento storico ben diverso da quelli delle prime lotte di emancipazione femminile."" -
Radiazioni misteriose
A partire da una realtà storica e scientifica accreditata, Roberto Musella abbandona ogni complicato tecnicismo per permettere al lettore di tuffarsi a capofitto nei segreti e nelle superstizioni della cultura egiziana, sentirne gli odori e le atmosfere. Accompagnato da un'originale guida, il novello Dante ci conduce così in un magico viaggio, alla stupita scoperta di nuovi dettagli sulla costruzione delle Piramidi e sulle loro misteriose origini, ma soprattutto di segreti e magici riti funebri. Ed alla fine di quest'avventura, chissà che non scopriremo che tutto questo è molto più vicino a noi di quanto pensiamo... -
C'era una volta al Sud
"Storia di una famiglia contadina d'altri tempi ambientata tra il castello medievale e i vigneti fiorenti di Guardia Sanframondi nel Sannio, alla fine della seconda guerra mondiale"""", cita il sottotitolo. Dopo Addio a Pontegualdo, ecco quello che potrebbe apparire quasi un prequel. Non solo perché cronologicamente precedente, ma perché sembra qui di trovare l'origine e la storia dei luoghi che abbiamo imparato a conoscere ed amare nel precedente volume. Un'opera che sembra anche più spontanea, più profonda e viscerale: un omaggio affettuoso dell'autore alla terra di origine, il Sannio, dove gli è capitato di poter vivere solo in alcuni momenti della vita per una serie di fortuite circostanze. L'intera narrazione, in bilico tra il vero e il verosimile, vuole essere infatti in primis una manifestazione di affetto sincero da parte di chi scrive sia per la storia di quell'angolo della Penisola in cui essa si è verificata, sia per gli attori piccoli e grandi che l'hanno vissuta, affinché l'una e gli altri abbiano anche loro un minuscolo spazio nell'album universale del ricordo collettivo." -
Twelve
Un romanzo giovane, che parla dei giovani e proprio a loro lancia un messaggio: un invito alla solidarietà, certo, ma anche a battersi per un futuro migliore ed a vivere una vita piena. E, soprattutto, in una società che ci vuole sempre più uguali, un inno alla diversità ed al valore di ciascuno proprio per la sua unicità. Il modo per l'autrice di immaginare e realizzare, anche se soltanto su carta, come potrebbe essere un posto in cui tutti avessero l'occasione di confrontarsi; dove non prevalgono le lamentele e il senso di insoddisfazione, ma l'agire e il rimboccarsi le maniche; dove chi vale, riesce ad esordire e chi sa distinguersi avrà ciò che merita, ovvero vivere per sempre nel cuore di coloro che ha aiutato. È il romanzo della solidarietà: tendere la mano non è mai un errore, sbagliare è umano, ci si può rialzare non solo grazie alla propria forza, ma alla vicinanza delle persone che ci vogliono bene. -
Il pirata Tatik e altre storie
Tatik è un pirata buono, che si batte per un mondo più giusto, salvando indiani e popoli oppressi e combattendo contro i potenti capitalisti e guerrafondai. Luca, nipote del pirata Tatik, a causa di un'ingiustizia subita, si ritrova insieme ai suoi due amici Clarissa e Arthur, nel labirinto del Minotauro. Nonna Nuvola è una barbona, la cui vita cambia grazie all'intervento di un misterioso ""Tatik"""" che una notte le trucca il carretto dello zucchero filato. Angela, madre single di Tatik è una bravissima sarta, che va in cerca del proprio piccolo, rapito dalle fate. Luca e i suoi inseparabili amici Clarissa e Arthur affrontano una magica avventura fino in Messico, sulle tracce del Pirata Tatik, tra sottomarini, rovine Maya e vulcani attivi, per porre fine a una maledizione che affligge il mondo. Cinque racconti interconnessi e intergenerazionali, narrano le magiche avventure, in un mondo spesso ostile, di vari personaggi, che agiscono in virtù della giustizia, della solidarietà, dell'affetto, e del rispetto per la natura."" -
Storia delle donne di Napoli
La discriminazione dovuta alla sottomissione della donna da parte dell'uomo si perde nella notte dei tempi: è solo con l'acquisizione del suffragio nel 1945 e poi con la riforma del diritto di famiglia del 1975 che la condizione femminile si va avviando verso la parità. Tante vicende della storia di Napoli, dal mito fondativo di Partenope ai giorni nostri, sono state scritte al femminile. Una rapida carrellata lungo la storia della città e le sue fonti documentarie per individuare, nel quadro della condizione femminile nei secoli, le personalità più significative e interessanti, fino alle donne dei nostri tempi. Una puntuale ricerca storica ma anche considerazioni e annotazioni sull'eterno problema delle diseguaglianze di genere punteggiato da aneddoti e descrizioni di personaggi femminili. Una narrazione intrigante grazie ad una scrittura scorrevole e accattivante che accompagna con leggerezza il lettore dal passato al presente. -
La sposa di Masaniello. Bernardina Pisa, donna immortale
Tra mito e leggenda, realtà e fantasia, questo romanzo, dal profumo epico e quasi fiabesco, narra la vita avventurosa di Bernardina Pisa. Nata sotto oscuri presagi, all'indomani della terribile eruzione del Vesuvio, fermata dall'intervento prodigioso di San Gennaro, venturo patrono della città, Bernardina a soli sedici anni incontra Tommaso d'Amalfi, affascinante quanto ribelle e inquieto pescivendolo. Se ne innamorerà perdutamente e lo sposerà. Il resto è storia: Tommaso inciterà alla rivolta i napoletani contro l'oppressione fiscale delle gabelle spagnole, diventando il Capitano del popolo, il leggendario Masaniello. La coraggiosa Bernardina, sempre fedele al suo fianco, verrà nominata Viceregina delle popolane e sarà ricordata per sempre come sua sposa immortale. -
Il lettore dell'ologramma
Vittorio, medico su una nave da crociera e marito separato, abituato a una vita senza pensieri, si trova proiettato in una realtà tragica: l'assassinio di sua figlia Sara, studentessa di Giurisprudenza. Di origini friulane, il professionista non aveva approvato la scelta della ragazza di studiare in Puglia, per essere accanto a Luca, il fidanzato iscritto alla facoltà di Fisica, ma la triste vicenda lo porta a collaborare col giovane nella ricerca dell'assassino. L'indagine del locale Commissariato di Polizia s'intreccia con i lavori del Gruppo di studio, formato da otto studenti di Fisica e di Biologia, per dibattere sui risultati della ricerca ""Modello olografico dell'universo"""", di un loro docente. Secondo tale modello, il nostro universo non sarebbe la realtà vera, ma la proiezione, l'ologramma appunto, di una Entità ancora sconosciuta, che ha una dimensione in meno, perciò è piatta, ed è sprovvista del tempo. Vittorio partecipa da osservatore agli incontri del Gruppo, nel dibattito su un tema che si dimostra di profondità inattesa. Le domande di Vittorio, stimolate dagli stessi studenti, diventano occasione per trattare, in maniera divulgativa, un argomento scientifico apparentemente difficile. Il modello olografico dell'universo porta con sé interrogativi che coinvolgono non solo la Fisica e la Biologia, ma anche la Filosofia, la Cosmologia e la Religione, e apre prospettive affascinanti sulle quali gli studenti dibattono con passione. Il romanzo percorre l'enigmatico cammino di Vittorio che vive, da un lato, la tristezza per la figlia assassinata e gli interrogativi sul colpevole, e dall'altro l'interesse crescente per il Gruppo di studio, che lo porta a riflettere, suo malgrado, sull'origine dell'universo e sul significato della stessa vita."" -
Il segreto di Procida
Può un antico segreto cambiare la vita di qualcuno? Nell'isola di Procida, quando s'incontreranno la studentessa Giami e il giovane Leo, si accenderà un fuoco alimentato da teneri desideri, ma anche da sospetti e intrighi che si trasformeranno ben presto in un incendio. La trama si snoda tra le case color pastello, le macchie di lentisco, la spiaggia di Corricella e l'abbazia di San Michele. Poi i fili di questa storia troveranno composizione passando per l'austero palazzo del Sant'Uffizio nella Roma papalina in cui le voci di un'epoca assai remota non cessano mai di riecheggiare. Centrale sarà il rimando alla tragica vicenda di Giordano Bruno (morto a Roma per mano dell'Inquisizione di cui il cardinale Roberto Bellarmino fu consultore), e decisiva sarà la scoperta che entrambi i protagonisti hanno a che fare con Giordano Bruno e Baldassarre Cossa. -
Dante, la vita eterna e il cellulare
Cosa accadrebbe se il Paradiso decidesse di informatizzarsi e di dotare santi e beati di cellulari? Accadrebbe che l'Inferno proverebbe ad adeguarsi. Ne nascerebbe una vera guerra informatica tra l'uno e l'altro: l'eterna lotta tra il bene e il male a colpi di App, di programmi, di sms, di miracoli e di azioni demoniache. E come reagirebbe Dante, trovatosi nel settecentesimo anno dalla sua morte, coinvolto suo malgrado al centro di questo conflitto? Riscriverebbe la Divina Commedia? E come? E che c 'entra Dante con il cellulare? -
È il teatro, bellezza!
Il 24 agosto 1904, Eduardo Scarpetta si recò a Marina di Pisa per incontrare Gabriele D'Annunzio. Scarpetta, in quel momento, era il più importante attore e autore comico napoletano: alle sue rappresentazioni le sale erano gremite, il popolo napoletano lo amava e, ovunque andasse, com'egli stesso racconta nella sua autobiografia, non mancavano manifestazioni di stima e sincero affetto nei suoi confronti. L'autore partenopeo formatosi, soprattutto, alla corte di Antonio Petito, era stato in grado di cogliere i mutamenti della società e aveva intercettato il nuovo gusto popolar-borghese che in quel periodo venne fuori, anche riadattando e trasformando la maschera di Pulcinella che lo stesso Petito indossava sul palco del San Carlino e che, oramai, sembrava aver fatto il suo tempo. Il successo, si sa, è una sirena ammaliatrice che induce gelosie e invidie e fa perdere all'uomo i lumi della ragione. E se, a questi sogni, aggiungiamo i gloriosi propositi di un'arte colta e raffinata che elevi lo spirito verso vette inusitate, ecco che si potrà avere il quadro di chi, a Scarpetta, voleva fare le scarpe. -
Al di là del buio. L'incredibile storia di una non vedente
"Al di là del buio. L'incredibile storia di una non vedente"""" è l'appassionante racconto autobiografico di una donna stravagante e coraggiosa affetta da una rara malattia genetica della retina, la Stargardt, ereditata dalla nonna paterna. L'ambientazione?è?essenzialmente?napoletana tra l'infanzia e la giovinezza trascorsa a Villa Vittoria a Chiaiano, dove per lei il mondo è ancora a colori, e la maturità che la vede avanzare con andamento audace verso la cecità definitiva. Il?libro,?che?muove?i?primi?passi?alla?fine?dell'Ottocento?per?narrare?le?singolari vicende dell'avo, il marchese Pasquale Garofalo, arriva fino ai giorni nostri e ci restituisce l'immagine di una persona vitale che ha affrontato la sua esistenza, non priva di insidie, brancolando nel buio eppure col sorriso sulle labbra, nutrendo costantemente il germe della speranza verso il presente e il futuro. Tra episodi di chiaroveggenza, magia e situazioni anomale che hanno costellato di mistero le sue giornate, l'autrice si racconta in maniera lucida e a tratti umoristica." -
Pozzuoli. I segni, la discontinuità, la narrazione degli spazi
4 ottobre 1983. La terra trema. Questa data con i suoi successivi due anni di instabilità sismica, rappresenta un punto di non ritorno per lo spazio identitario della città, vissuto e percepito almeno dalle ultime tre generazioni. In un tempo brevissimo, Pozzuoli cambia volto: assistiamo a una spinta centrifuga di una parte consistente della popolazione verso Monterusciello, e a una riconfigurazione dello spazio urbano che non è più quello convenzionale. Nascono nuovi nuclei abitativi, intere fette della popolazione si spostano... un fatto già affrontato mille volte, ma che ne è delle identità locali? La trasformazione di Pozzuoli, in questi ultimi decenni, non sta infatti tanto nell'aspetto materiale, sostanzialmente invariato, quanto in quello immateriale: percezione degli spazi, memoria, narrazioni, simbologie. Non un saggio, non un mero esercizio di ricerca, ma la fotografia di uno stravolgimento: con un lavoro accurato di ricerca topografica, ma anche e soprattutto di memoria, Franco Gentile ripercorre i mutamenti non tanto fisici ma dei caratteri, delle appartenenze, delle identità sociali, in un viaggio fra aggregazione e disgregazione che dà traccia di un mondo che non c'è più. -
L' antro...ed altre storie. L'altra faccia dell'amore
L'amore è un sentimento indefinibile. Chi ne viene preso, per quanto ricco il suo vocabolario, non riuscirà mai a trovare parole per descriverlo, tutte gli sembreranno povere. È talmente intenso che può darti felicità mai raggiunte come dolori profondissimi! Una raccolta di racconti che attraversa la sottile linea di confine tra l'amore e il dolore. -
Nel mio destino
Tra Roma, Firenze e Trieste si sviluppa la storia di Miranda, donna quarantenne sposata con Riccardo comandante di aerei con il quale ha un figlio adolescente appassionato di calcio e violino. Affascinante, sicura di sé, determinata nell'affermarsi come ricercatrice nel campo dell'archeologia presso l'Università di Roma, Miranda - la cui vita matrimoniale scorre tranquilla, quasi monotona - senza rendersene conto si ritrova presa da due passioni extraconiugali che la portano a scoprire un lato di sé inaspettato. Anche il marito tra Roma e Bangkok vive il suo amore con una giovanissima donna thailandese. Miranda diventa centro del desiderio prima di Giorgio il bel giovane tenebroso ventottenne e poi di Roberto l'imprenditore dal sex appeal irresistibile, accomunati da una certa maniacalità e abilissimi nel loro gioco di potere e seduzione, specie il secondo da cui la donna viene totalmente ipnotizzata senza immaginare di... Il libro presenta tinte forti nella descrizione degli incontri di Miranda con Giorgio e con Roberto. -
Sopravvissuti. Sogni e illusioni nei vicoli di Napoli
Nella Napoli del secondo dopoguerra vive il postino del rione Sanità - una delle vittime delle Quattro Giornate di rivolta contro i soldati di Hitler - con la moglie e i due figli: il maggiore è costretto per fame a fare il contrabbandiere e il minore studia per diventare medico. Beppe Barone è uno dei superstiti della sommossa, assieme a una popolazione che ha coraggiosamente cacciato i tedeschi con le armi e che però, alla fine, ha dimenticato dignità e onore, riducendosi a vendere la pelle agli americani per poche amlire. La città, prostrata dalla miseria, affronta con entusiasmo il boom economico degli anni Cinquanta in un'Italia che ha tentato di emergere dal disastro di una guerra perduta, dalla povertà, dall'influenza delle mafie e dalle pandemie dilaganti del '57 e del '68. Napoli, in una repubblica appena costituita, diviene simbolo di città dimenticate, abbandonate a poteri leciti e illeciti. La seconda generazione del dopo conflitto è quella dei figli dei ""sopravvissuti"""", Maria, Enzina, Totonno, Ciruzzo e Rosetta, ai quali si aggiunge un rampollo della borghesia napoletana, Lucio, in contrasto con la famiglia di origine. I ragazzi crescono nel progresso economico in un sistema governativo incapace di venire incontro alle esigenze delle masse e degli operai e a una scuola selettiva, ed entrano negli anni Sessanta con la voglia di rinnovare la politica e la morale arcaica dei genitori, irrompendo nel Sessantotto con tutte le sue meraviglie e le sue contraddizioni.""