Sfoglia il Catalogo feltrinelli008
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9401-9420 di 10000 Articoli:
-
Kate delle orchidee
"Kate delle orchidee"""" è un titolo dal sapore classico, sebbene a esso si associ un nome moderno, perché la sua modulazione riprende lo schema dell'epiteto, con una determinazione sostanziale della persona personaggio che avviene attraverso un attributo, in questo caso l'infiorescenza. L'orchidea sta al centro, è quella espressione simbolica di vitalità che caratterizza tutta la produzione di Caterina Tagliani, ma al contempo è indice di delicatezza e di profumo. Tutti questi sono gli aspetti che l'autrice ricerca nel suo verso, con una particolare attenzione alla famiglia: e non è un caso che la dedica iniziale si rivolga proprio all'andamento affettivo." -
Totò, Pinocchio e Pulcinella...
Aldo Marzi con questo suo ultimo saggio ritorna su un argomento che da anni lo vede impegnato, concentrandosi su tre grandi personaggi: Totò, Pinocchio e Pulcinella. L'Autore con una dettagliata ricerca mette a confronto gli aspetti che li accomunano, in quanto hanno rappresentato e rappresentano con le loro 'maschere' tre icone della ""Commedia dell'Arte"""". Un viaggio attraverso il cinema, il teatro e la letteratura, ripercorrendone anche l'influenza filosofica, antropologica e pedagogica."" -
Mio figlio non parla più
Una bugia è un vetro senza riflessi, uno specchio senza immagini. Il dolore e la disperazione di due genitori che assistono impotenti allo sconvolgimento delle loro vite, quando il figlio Totò, per ragioni incomprensibili, smette di parlare. Il suo mutismo inizia dalla prima elementare, al rientro a scuola dalle vacanze natalizie. Medici specialisti, psicoanalisti e perfino una logopedista non trovano alcun risultato. Sarà un grafologo, Giulio, un avvocato penalista che ha rinunciato alla professione, a individuare le ragioni del mutismo. Dalla storia di Totò dipenderanno le vite di tutti coloro che sono entrati in contatto con lui, soprattutto quella di Giulio. -
Elogio al buio
«È incredibile come io non ci veda con la luce elettrica e come invece ci veda un pochino, ma sempre di più, con la luce delle candele. Non mi sono rassegnata al buio quando è arrivato, ho imparato ad accettarlo senza repulsione, ho lasciato che le tenebre mi inghiottissero e intravedendole col lume della candela vedo le infinite sfumature della bellezza con la telecamera dei sensi», afferma la protagonista del romanzo di Ivana Brigliadori che, proprio in questa frase, condensa il binomio tra il non vedere e il vedere nella cecità. Una condizione che è essenziale, perché tutta la narrazione si basa sul rapporto tra maschera e sostanza, tra luce e buio, tra conoscenza e illusione. La protagonista, divenuta cieca, vive la propria esistenza negli scontri con la propria badante, ma allo stesso tempo ha lo spazio per far nascere un amore. Che sia la soluzione per uscire dal buio? -
In cà mia comandi mi (dopo la mia miee)-La cesira (La portinara). Teatro in lingua milanese
"La produzione di testi per il teatro milanese è ancora una realtà ed Umberto Cavallin ne è la testimonianza. Queste commedie, direi quadretti farseschi in unico atto, ci presentano scampoli di vita quotidiana veramente milanese con vivacità ed immediatezza espressionistica."""" (Giuseppe Frattini)" -
Conta su di me
Il perno di questo romanzo è costituito dall'esortazione ""Conta su di me!"""". Non c'è male e prevaricazione ovunque, ma ovunque c'è la possibilità del suo manifestarsi. C'è qualcosa dentro di noi che dobbiamo tenere a bada e la cura passa attraverso la compassione. Il romanzo è un inno all'amore, in tutte le sue forme più profonde, e un monito a non aver paura di essere quello che si è, al di là delle convinzioni e degli stereotipi."" -
Il sentiero della follia
La più sottile follia è fatta della più sottile saggezza, sottolineava Montaigne, e lungo questa apparente dialettica si staglia la silloge di Roberto Barbari, perché l'irrazionale diventa un percorso conoscitivo ben definito, che contempla non solo l'io, ma anche il cielo e l'amore. Tale consapevolezza è propria di coloro che sono destinati alla profondità, cioè al vedere con occhi nuovi. In questo modo si realizza lo sguardo diafano del poeta, la nuova luce che va oltre gli schematismi, che ricerca al di là delle apparenze. Che la follia sia libertà, e quindi dolce irrazionalità, è un assunto per raggiungere la pace. In questo viaggio la donna è il correlativo oggettivo, l'elemento tangibile che conduce all'approdo. -
Etna. Eruzione e terremoti del maggio-giugno 1879
L'album fotografico ""Etna, eruzione e terremoti del maggio-giugno 1879. Fotografie fatte per incarico del R. Governo italiano sotto la direzione del Prof. Orazio Silvestri"""", conservato presso la Biblioteca R. Malaroda del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Torino, contiene le immagini di due eventi estremamente importanti per la storia dell'Etna: l'eruzione del 26 maggio - 6 giugno 1879, che partì dalle sommità fino a raggiungere Passopisciaro, nel territorio di Castiglione di Sicilia, e il terremoto del 17 giugno dello stesso anno, che interessò principalmente Bongiardo, frazione del comune di Santa Venerina. Le fotografie, come afferma lo stesso Orazio Silvestri, """"furono [...] dirette per conservare memoria della grande eruzione etnea del maggio-giugno 1879 e dei luoghi funestati da questa e dai successivi terremoti"""". I contenuti vengono per la prima volta riproposti integralmente e, presumibilmente, corrispondono a ciò che Silvestri consegnò al Real Governo, in quanto al momento risulta irreperibile il raccoglitore allora depositato presso gli archivi statali."" -
Versi sospesi... tra storia e vita
Ai bordi dell'inquietudine / di una vita che ci sfugge, / intravediamo vie lontane, / segrete. / L'evanescenza di mille ricordi, / la definitiva resa... -
Embrioni crioconservati dilemmi etici e giuridici
Il saggio ""Embrioni crioconservati dilemmi etici e giuridici"""" di Claudia Marchese affronta la sorte degli embrioni congelati che rappresenta uno dei più scottanti dilemmi etici e giuridici connessi con le tecniche di procreazione artificiale. Il concepimento di esseri umani in vitro, avvenendo al di fuori del contesto dell'amore coniugale e degli atti che lo esprimono, è già in sé una ferita alla dignità del generare umano. A questo disordine antropologico si aggiunge spesso l'ulteriore ingiustizia di concepire embrioni in numero superiore. Che fi ne fanno? Proposta di adozione?"" -
Filosofia come pratica dialogico-narrativa nelle strutture comunitarie
La filosofia pratica è una prassi dialogica che affronta le questioni esistenziali sfruttando le potenzialità dello sguardo filosofico. In questo saggio di Claudia Marchese si parte dalla fondazione teorica per giungere a contenuti di maggiore densità metodologica. Difatti, si illustrano alcuni modelli narrativi in cui emerge l'importanza dell'autobiografia nella costruzione del sé. La filosofia pratica, dunque, si può attuare attraverso il ""narrarsi"""" nelle organizzazioni, nelle carceri e nei gruppi dei bambini. In questo orizzonte si inserisce l'esperienza personale, in particolare analizzando quattro progetti svolti dall'autrice con bambini ed adolescenti."" -
Come una lunga notte
La citazione di Hannah Arendt posta ad epigrafe della raccolta ""Come una lunga notte"""" è il filo conduttore di buona parte della scrittura di Caterina Tagliani: da un lato perché la sua attività critica si è rivolta alla grande filosofa tedesca, dall'altro perché attraverso le sue parole emerge il concetto di umanità che regge tutta la poetica del libro. Ogni verso ha al centro l'esistenza, che sia vista nella sua visione autoriale e intimistica, oppure come lettura del mondo o come dedica agli amici."" -
Silfide, maga e sirena. L'ideale femminile nella letteratura italiana dell'Ottocento
Il saggio mira a ricostruire il mutamento di percezione incontrovertibile che accompagnò la classe intellettuale italiana nell'immaginare e descrivere la donna sul finire del XIX secolo. Al centro della ricerca è la produzione letteraria di Verga, Capuana, Tarchetti, Fogazzaro, D'Annunzio e dei principali esponenti della Scapigliatura lombarda, i quali contribuirono a diffondere ed arricchire, per mezzo dei loro scritti, i tópoi narrativi femminili largamente impiegati nella letteratura del tempo. Filo rosso del testo è dunque la donna, ora nell'eccezione mondana di angelo incantevole e tentatore, ora nella veste più oscura e goticheggiante di essere diabolico ed inferico, senza tralasciare il vorticoso labirinto d'immagini fin de siècle, popolato da magnetizzate, sonnambule, streghe e dame bianche. Vi si ricava alla fine un pantheon di antieroine grazie alle quali la figura muliebre viene declinata in tutte le sue numerose e conturbanti gradazioni, protagoniste imprescindibili di un Ottocento tutto al femminile. -
Big Bang. Canto del villaggio globale
Il poema ""Big bang. Canto del villaggio globale"""" è un itinerario entro spazi sconfinati, entro situazioni dinamicamente cangianti, entro molteplici linguaggi, culture, sensibilità, allegorie, simbologie, che si incontrano, dialogano fra loro, propongono avanzamenti ermeneutici, in pari dignità, al di là di ogni gerarchia, steccato, presunzione. Qui il tempo è un oceano, dove sboccano le acque e gli echi di tutti i tempi, di tutte le civiltà, del presente come del passato. È un tempo onnipresente, come di avvento, dove tutte le storie vanno interrogate e accolte e sentite come un concerto polifonico vivo e in svolgimento. Prefazione di Ugo Piscopo."" -
I misteri di Villa Giuditta
Già dal titolo, ""I misteri di villa Giuditta"""", appare inequivocabile il tema del romanzo di David Insaidi: l'arcano. Omicidi irrisolti che non lasciano tranquilli due ragazzi, Maura e Valerio, determinati a chiarire tutti i punti oscuri di una vicenda, lunga anni e ingarbugliata, che coinvolge molti personaggi. Colpi di scena e l'ombra del neonazismo apriranno squarci inaspettati in questa misteriosa storia."" -
Minuziosa sopravvivenza
L'originalità della poesia di Ugo Mauthe consiste nella rimeditazione dentro e oltre la tradizione sperimentale. Il ritmo ora prosastico ora lirico ora neoavanguardistico ora ironico (nei confronti degli auctores) è la connotazione principalmente individuabile della silloge, però non bisogna farsi distrarre dallo ""schermo"""" stilistico, perché al di là delle caratteristiche appena delineate vi è una riflessione totale sull'epoca in cui il poeta vive e sull'Io lirico. L'anarchia dei riferimenti e della struttura è solo apparente. Se consideriamo, difatti, i titoli delle tre sezioni la radice del termine 'vivere' è costante (sopravvivere soprattutto, vivere minuziosamente, sopravviversi), a sottolineare il progressivo interiorizzarsi dello sguardo."" -
Verso l'utopia (romanzo in versi)
Vittorio Verducci si cimenta nella più difficile delle imprese artistiche: un corposo romanzo in versi sull'Utopia, diviso in tre Sezioni, ""L'Utopia negata"""", l'Utopia sperata"""" e il """"Vangelo"""", ispirandosi allo schema dantesco della Divina Commedia. L'Utopia corrisponde al modello immaginario di una società perfetta, nella quale gli uomini possono vivere nella piena realizzazione di un ideale politico e morale. Il nome, difatti, fu coniato con le parole greche ou-non e tòpos-luogo, per indicare un luogo che non esiste."" -
Inchiostro blu di luna. Una parabola d'amore
Eleonora Maria Barbaro svela la sua vena artistica nell'intimità d'una Luna, in quell'immenso che muove intorno al sentire umano. La sua poesia in questa silloge ""Inchiostro blu di luna"""" si ritrova e si conforta della sua presenza, nel blu degli astri. Un chiarore che si diffonde tra i vicoli, oltre il sentiero, sulla via del mare, e ne sembra il testimone capace di condividerne le memorie. Appare come un mistero, capace di illuminare, e sa di ascolto quando l'uomo naufraga nella sua profondità. (Domenico Nava)"" -
Ordini religiosi e devozioni nelle Valle dell'Alcantara
Il volume ""Ordini religiosi e devozioni nella Valle dell'Alcantara"""" traccia la storia di conventi, chiese e festività religiose della valle, posta tra la provincia di Catania e di Messina, con l'obiettivo di conservare e tramandare la memoria storica di tanti monumenti cristiani e delle tradizioni religiose ad essi collegate."" -
La voce delle piante. Favole ecologiche. Ediz. illustrata
Nel favoloso mondo della natura, porgendo l'orecchio a vegetali, come alberi, ortaggi e fiori, o a elementi naturali, come nuvole o pioggia, è possibile ancora sentire la loro voce. Con questi racconti i personaggi ci parlano delle loro storie e delle loro difficoltà in un mondo magico, ma fragile, dove qualche fata, mossa da spirito altruistico, riesce ancora a fare la sua parte. Età di lettura: da 4 anni.