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Ombre. (Atti unici)
Il testo teatrale ""Ombre"""" rappresenta un viaggio introspettivo, non solo del personaggio protagonista ma di tutto il genere umano, attraverso una malattia che, se sottovalutata, ancora oggi semina la morte: l'AIDS. È un'opera che analizza tutti gli aspetti della patologia: l'ignoranza, la negazione, la paura, l'esclusione sociale, ma in particolar modo un tratto che spesso non viene preso in considerazione, cioè la rabbia e la voglia di vendetta che, purtroppo, in alcuni casi, si insedia nell'animo di chi è stato contagiato."" -
Io, Medea
Esiste un forte legame tra il teatro e la psicanalisi, a partire dai famosi complessi di Edipo e di Medea, ma anche dai vari esempi e metafore che lo stesso Freud in più luoghi riprende. L'opera ""io, Medea"""" si propone come teatro giallo e psicologico. La storia si sviluppa tra le mura di una struttura specializzata per donne fi glicide, ambiente che sin dall'inizio dimostra tutta la sua problematicità. Eppure la protagonista manifesta la sua differenza rispetto alle altre del centro, una quasi estraneità alla loro condizione. Sulla comprensione di questa esclusione si concentra il testo, ma anche sulla momentanea mancanza di memoria della protagonista. Sono due elementi strettamente legati alle altre questioni sollevate in queste pagine: la verità e la maschera. C'è, infine, un valore sociale: la volontà di comprendere il dramma della donna, la molla scatenante di atteggiamenti più o meno tragici che possono convogliare nell'impensabile umano e sociale: tutto ciò materializza la sostanza civile di """"io, Medea""""."" -
Antonia Izzi Rufo nella critica. Vol. 3
Se ben consideriamo quanto i ""critici"""" hanno affermato, Antonia Izzi Rufo nasconde dietro la sua semplicità e leggibilità un universo complesso, rivolto all'attenzione della parola. Da questo concetto forse deriva anche la visione della letteratura come recupero del passato, analisi del presente ed espressione dei moti interiori. Sono tutti aspetti rintracciabili, ma che veicolano la produzione entro un orizzonte di pensiero ben preciso, al di là dei preconcetti, indirizzato verso una scrittura onesta."" -
La valle del vento
"La valle del vento"""" è la valle dei ricordi e delle memorie, della storia di una famiglia che per generazioni ha coltivato la terra ed ha lottato per un miglioramento sociale ed economico. Affetti, sentimenti, fatiche, sofferenze dei diversi personaggi procedono in parallelo con usi, abitudini, modi di pensare e lavori agricoli, spesso raccontati nei dettagli con un linguaggio estremamente colloquiale." -
Miti e leggende dell'Etna
In ""Miti e leggende dell'Etna"""", l'autore narra, filtrandoli con una sensibilità moderna, alcuni dei più noti miti che avvolgono, in un alone di mistero e di fascino, il più grande vulcano d'Europa: la fucina di Efesto, l'amore sensibile tra Rosemarine e Masc Alì, il leggendario Artù e la sua reggia, il cavallo bianco del vescovo di Catania, appassionanti figure femminili come Galatea, Angelina, Agata ed Elisabetta."" -
Sura dell'ora che cade
Tra la fine del 2016 e la prima meta del 2017, il tribunale penale dell'Aja era in procinto di emettere il verdetto per due processi che sembrava non dovessero mai giungere alla conclusione: quello a Karadzic e quello a Mladic. Giudicati responsabili di quasi tutti gli efferati crimini della guerra in Bosnia, il primo fu condannato a fine marzo a 40 anni di detenzione, per il secondo fu finalmente l'ergastolo a novembre. Il generale Ratko Mladic è il protagonista, insieme alla figlia Ana, di questa storia e proprio la scoperta degli efferati crimini del padre porterà la ragazza a ripensare il suo rapporto con il genitore e con la storia del suo paese. -
Appena ieri!
"Appena ieri!"""" ci presenta, con un narrare quotidiano, il confronto tra ieri e oggi, in una sorta di spartiacque tra un passato sereno, umile e sofferto ed un presente agitato, egoista e per niente solidale. L'autore ci fa immergere in piccoli quadri di idilliaca vitalità affinché, permeati e intrisi da questa sapienza vivificante ed edificante, possiamo uscirne rigenerati. I personaggi non sono degli eroi, ma semplici uomini che hanno vissuto dignitosamente il loro pellegrinaggio su questa terra, dando, anzi offrendo, virtuosi esempi da imitare." -
Le schegge del suono
In un mondo che vende e svende fiumi di parole è bello scoprire che l'uomo possa apprezzare ancora le parole autentiche, che creano emozione, perché hanno dentro le tracce di un vissuto, è per questo che non sono vuote, vogliono solo proporsi a chi di tali parole ha un puro e genuino bisogno. -
La Sicilia nelle opere minori di Giovanni Boccaccio
Corre, attraverso il volume, quel Boccaccio tipico, ma forse dimenticato, di episodi, fatti, circostanze mai secondari, propri del suo scrivere realistico-borghese, che mette in luce non solo il vario comportamento dell'uomo dall'animo nobile, ma soprattutto delle figure femminili siciliane del De claris mulieribus. L'indagine critica ha quindi come meta o traguardo un oggetto illustre e alto, la Sicilia, dinamica realtà che entra nella complessa partitura dello studioso con uno spicco di pregio pertinente a una Terra, che è cuore della civiltà nostra e dell'Europa, e lo fu già del Mediterraneo pregreco e greco, attraverso una ricerca attenta e non univoca, in quanto vengono analizzate le fonti dei motivi che s'intrecciano e richiamano la contestualità narrativa. -
Il peso della colpa
Nel romanzo di Maria Teresa Rossitto s'intrecciano due storie d'amore i cui personaggi intraprendono un viaggio all'interno della propria coscienza per recuperare se stessi: Edoardo Ballone e Clara, il giovane professore Alessandro e Masako. La colpa e la sottrazione sono parole chiave, ma sono anche la materializzazione della sofferenza. A causa di eventi imponderabili, difatti, ognuno dovrà fare i conti con il proprio passato per gettare le basi di un'esistenza senza maschere. La comprensione dei luoghi in cui vivono, o nei quali dovranno spostarsi, ha un ruolo altrettanto importante: il piccolo appartamento di Clara al centro di Genova è espressione di simboli, di carenze e di forza, così come la Sicilia, isola nella quale viene dapprima catapultato Alessandro, docente di italiano all'estero ma anche sub, che insegna a guardare non solo gli abissi del mare, ma anche ciò che ci sta al di sopra. -
Canzoni al vento
Le poesie e le canzoni di Alfio Cristaldi, qui pubblicate, sono state raccolte dal figlio Giovanni. Tre sono le tematiche principali che vengono trattate: l'amore, la giustizia, la religiosità popolare; ma vi compaiono soprattutto la Sicilia e i suoi numerosi personaggi con le loro usanze e tradizioni. Di solito l'autore, come i vecchi cantastorie, racconta fatti effettivamente accaduti, magari filtrati da un personale punto di vista, mettendosi nei panni del protagonista e cantandone lo stato d'animo. In questo modo da una parte evidenzia uno stile di vita semplice, ma dall'altra si denunciano le ingiustizie sociali. -
Il grano
La Sicilia è luogo di storie che diventano nella mente di chi le ascolta sempre più affascinanti e coinvolgenti, ma una in particolare costituisce il corpo essenziale del libro: la vicenda del pastore don Carmelo e del contadino Massa' Papè (Massaio Giuseppe). Appartenenti a famiglie rivali, il loro contrasto sfocia in una vera e propria tragedia, narrata con passionalità e partecipazione, ma soprattutto dai risvolti impensabili. Emerge un mondo, quello della Sicilia rurale, con i suoi problemi economici e con i suoi usi, costumi e modi di pensare, ma soprattutto con lo spirito e la volontà di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. -
Rosalia De' Sinibaldi (dramma in tre atti)
Rosa Mingoia ripercorre attraverso la sua pièce teatrale la vicenda, avvolta tra storia e leggenda, di Rosalia De' Sinibaldi, ovvero santa Rosalia protettrice dei palermitani, che liberò il capoluogo siciliano dalla peste. Eppure la storia di Rosalia non è solo un atto di amore nei confronti della 'chiamata', ma anche un atto di ribellione contro i soprusi e le violenze dell'uomo, un inno a ritrovare la giusta dimensione del sacro e dell'umano. -
Preghiere laiche ed altro
"Preghiere laiche ed altro"""" è una silenziosa e continua indagine psicologica calata in un pensiero che cerca intuitivamente ed emotivamente di sentire dentro di sé la pienezza delle riflessioni religiose, senza abbandonarsi alle seduzioni metafisiche tradizionali di facile appiglio, che sempre si rinutrono nella precarietà della vita, che pare voler trovare soccorso alle proprie abitudini di nichilismo ibrido in un più alto rifugio di compensazione, per il tramite della preghiera." -
Una valchiria di nome Frine
"Una valchiria di nome Frine"""" di Roberto Barbari si immerge nell'ossimoro dell'esistenza e dell'amore, in modo chiaro ed evidente sin dal titolo. La valchiria, difatti, è colei che, nella mitologia norrena, aveva il potere di decidere della vita e della morte in battaglia e Frine, invece, rappresenta l'altra metà della figura femminile, legata alla bellezza e alla soavità, sebbene la sua vita ebbe un esito tragico. Frine, difatti, era la modella di Prassitele che poi, per questo motivo, fu vittima di un processo storico. La guerriera e la musa sono due facce della stessa donna, nel caso di Barbari, perché il sentimento, nella sua poetica, assume un valore salvifico, ma allo stesso tempo ripropone la dialettica dell'Io tra salvezza e perdizione." -
Più a sud di me stessa
«In questa raccolta di racconti appare tra le righe l'urgenza del sentimento che martella inarrestabile: un io ancorato al passato che scava in esso tra terre battute da rimpianti. Nell'indagine esegetica della vita, l'autrice rivolge lo sguardo su chi la circonda; figure traslate dalla prigione interiore, avvolte in una nebbia ombrosa e fagocitate da un distacco insanabile.» (Rosalda Schillaci) -
Lo spolverio delle meccaniche terrestri
«Maurizio Soldini è una voce originale della poesia italiana, sia per la vivacità stilistica, sia per il modo con il quale affronta le problematiche della contemporaneità. ""Lo spolverio delle meccaniche terrestri"""" rivela, già nel titolo, la molteplicità tematica dell'opera, che avanza per scorci e per visioni. Non si tratta, però, di frammentazione, perché alla base di questo procedere, che potremmo definire gnoseologico, esiste l'unità della ricerca, il desiderio cioè di varcare lo strato di polvere per vedere ciò che esiste al di sotto di essa. Soldini indaga l'identità e l'alterità delle cose e del mondo, ma non per questo dimentica i moti personali e le immersioni nella propria quotidianità, sino a contemplare la ricchezza di ogni dettaglio e di ogni manifestazione.» (Giuseppe Manitta)"" -
Profumo di Murgia
"Il viaggio che compie Dante Maffi a è un percorso a ritroso, si presenta cioè alla stregua del ritorno ad Itaca da parte dell'eroe omerico, ma con dovute differenze. Le tappe del """"nostos"""" rientrano nelle finestre del corpo che lo tormentano e lo accompagnano, nell'umanità del poeta stesso. Tuttavia, il cammino di riappropriazione di una determinata geografia culturale e umana manifesta ciò che potremmo definire una """"topografia allargata e metaforica"""", in quanto i luoghi (Roseto Capo Spulico, Matera e la Murgia) sono il viatico verso una riflessione complessa sull'appartenenza, lo specchio di una genia del quale l'autore è cantore ed elemento consustanziale, ma anche la rappresentazione di una più generale condizione umana. La Murgia è la scena, se si preleva dal lessico teatrale, dell'incontro con la protagonista femminile, quella che gli scrittori classici avrebbero indicato come musa: Matera"""". (Giuseppe Manitta)" -
Come cristalli di sale
«Il titolo della silloge di Cinzia Pintingaro, ""Come cristalli di sale"""", è metafora della vita, infatti esso allude alla scrittura poetica che, come strumento vitale e catartico, cristallizza nelle parole scritte su un foglio bianco le lacrime di gioia e di dolore che, come sale, condiscono il trascorrere del tempo, dei nostri giorni. Poesia esistenziale quindi, in cui l'io, in una sorta di sintonia affettiva con la natura, esprime emozioni e sentimenti, pulsioni dell'anima.» (Francesca Luzzio)"" -
Figli di una Gallura selvaggia (amore vince morte)
Nel contesto di una Sardegna tradizionalista e genuina, il vecchio Berardino, ormai centenario, lascia in eredità ai nipoti antichi episodi familiari, custoditi gelosamente come cimeli in un diario dai fogli ingialliti. In un intreccio variegato di personaggi e di storie d'amore, di passione, di sangue e di morte, si intravedono attimi di felicità, che fanno vivere nel lettore un mondo tutto da scoprire.