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Ferdinando Sebastiani nel contesto musicale napoletano dell'Ottocento
Il presente lavoro vuole inquadrare la figura di Ferdinando Sebastiani, importante clarinettista e compositore del XIX secolo, nella temperie culturale che lo circondava. In particolare, dal momento che quasi tutta la sua carriera si svolse intorno a Napoli, all’epoca capitale del Regno delle Due Sicilie, si cercherà di capire come questa figura si integrava nel mondo musicale napoletano, attraverso una ricostruzione della sua biografia, delle testimonianze riguardanti il suo modo di suonare e di ciò che ha lasciato ai posteri, come compositore e come insegnante. La riscoperta e l’utilizzo della sua produzione ha potenzialmente un triplice effetto: il primo è quello della comprensione storica di come un certo modo di concepire la maestria clarinettistica si sia cristallizzato, il secondo è l’ampliamento del repertorio per clarinetto, cosa sempre gradita, ed il terzo è la presa in esame di esercizi ormai dimenticati, i quali possono funzionare come spunti per gli insegnanti di questo meraviglioso strumento. -
F. Schubert Sonata «Arpeggione» D. 821
Elaborazione per Ensemble da Camera: Oboe, Clarinetto in La, Pianoforte, Violino, Contrabbasso, Soprano (ad libitum). -
Ma so' vizi? Sette atti unici per sette vizi capitali
"Per un autore di teatro è molto più stimolante scrivere sui difetti degli uomini che sulle virtù. Scegliere poi la chiave comica per cimentarsi con i sette vizi capitali, che descrivono così bene le umane debolezze, è forse la struttura teatrale tra le più indovinate. Ma questi comportamenti degli uomini davvero sono sconvenienti o rappresentano solo una via di fuga? È proprio questo l'interrogativo che si è posto l'autore dei sette atti unici Ma so' vizi?""""." -
Efficienza energetica del patrimonio edilizio in area mediterranea: studi per la costruzione di un geocluster
La sfida che gli stakeholders della società contemporanea devono affrontare è quella di rigenerare l'ambiente costruito al fine di ridurre l'uso di materiali e risorse e le emissioni di gas climalteranti. Ciò comporta mettere a sistema studi di tipo multidisciplinare da condurre a scale di osservazione differenti; per quanto riguarda quella edilizia, invece di occupare nuovo suolo, è necessario pensare al recupero del costruito. Il volume contiene parte dei risultati del progetto di ricerca di interesse nazionale ""Metodologie innovative per la riqualificazione energetica e recupero prestazionale del patrimonio edilizio esistente strutturato in geocluster"""", condotta da numerosi docenti dei Politecnici di Milano (sede coordinatrice) e Bari e delle Università della Basilicata, dell'Aquila e di Catania. All'interno di un percorso unico condiviso tra le varie sedi, l'unità di ricerca dell'ateneo catanese ha affrontato il tema della riqualificazione energetica del costruito che caratterizza uno dei cinque geoclusters, quello etneo, con l'obiettivo di definire strategie progettuali e interventi appropriati per le differenti tipologie costruttive presenti."" -
Le cortine del centro storico di Catania: materiali, forma e immagine urbana
L'ambiente costruito in cui viviamo è in continuo cambiamento: quando si opera sul tessuto storico, i cambiamenti dovrebbero essere rispettosi dell'istanza culturale delle trame urbane che tale tessuto compongono. Diventa essenziale il momento del riconoscimento di questa istanza, cioè la presa di coscienza da parte della collettività del valore insito nel patrimonio costruito storico. Una consapevolezza che nasce e si rafforza attraverso la conoscenza di tutti quegli elementi, formali, materiali e tecnologici, di cui sono costituite le fabbriche tradizionali. Le cortine edilizie, parte determinante della fabbrica storica, sono costituite dagli elementi più fragili, in quanto facilmente sostituibili. Gli intonaci, gli infissi, le coloriture sono spesso soggetti ad interventi di rinnovamento, talvolta ben lungi dai consolidati principi della conservazione. Al tempo stesso, essi sono certamente degni di essere conservati in quanto esprimono i caratteri dell' imago urbis. In questo studio si raccolgono alcune analisi e riflessioni su queste tematiche applicate alla città di Catania, figlia e schiava del vulcano Etna. -
La vulnerabilità sismica degli edifici storici in aggregato. «Nuove metodologie negli approcci speditivi e di modellazione strutturale»
Il volume riporta i risultati del progetto di ricerca FIR2014 svolto presso l'Università di Catania, avente come oggetto la valutazione della vulnerabilità sismica dell'edilizia minore del centro storico della città. L'analisi degli edifici compresi in aree studio rappresentative, ha permesso di individuare una cellula base che consente una classificazione di tipologie edilizie secondo il numero di cellule e la loro modalità di accrescimento. Sono state eseguite modellazioni numeriche delle classi tipologiche anche introducendo diverse varianti geometriche e strutturali. Le analisi sono state condotte mediante la procedura ""per macro-elementi"""", sviluppata presso il DICAR dell'Università di Catania e implementata nel software 3DMacro. Oltre alla valutazione della vulnerabilità sismica delle tipologie edilizie,considerate come strutture isolate, allo scopo di mettere in luce il ruolo fondamentale delle connessioni tra edifici adiacenti è stato condotto lo studio di un aggregato strutturale. I risultati ottenuti possono rappresentare un utile riferimento per tutti i professionisti chiamati a esprimersi sulla vulnerabilità sismica di edifici in muratura tipici dell'edilizia sette-ottocentesca."" -
Le forme della violenza. Cinema e dintorni
Il libro, diviso in sezioni, analizza in cui il mondo cinematografico ha affrontato il tema della violenza. Le sezioni sono: La violenza. Radici storiche e fenomenologia della spettacolarizzazione; Donne e violenza. Quando l’amore è malato; Il cinema di Pietro Germi e il delitto d’onore fra spiritualità e disincanto; Raccontarsi attraverso l’arte; Curarsi con l’Arte; Quando il Cinema si occupa del prossimo TSN un marchio di qualità; I corti di Fernando Popoli. -
La banda come strumento formativo, educativo e sociale
La presente ricerca ha come fine la rivalutazione in chiave antropologica e culturale del fenomeno della banda musicale, sia come palestra e fucina di ottimi musicisti a fiato, sia come strumento di aggregazione sociale. A tal proposito, dopo aver enucleato le caratteristiche che definiscono l'organico della banda, il suo repertorio di esecuzione musicale e la sua storia, si analizzerà una realtà di eccellenza in tal senso: l'Orchestra di Fiati ""Paolo Ragone"""" di Laureana di Borrello, piccolo comune di circa 5000 abitanti in provincia di Reggio Calabria. Di questa realtà, venuta alla ribalta grazie all'interessamento nientemeno che del Maestro Riccardo Muti, bisogna rendere merito all'eroico lavoro del direttore, il Maestro Maurizio Managò, che, in un contesto dove le iniziative culturali sono quantomeno limitate, ha fatto in modo che l'Orchestra di Fiati rappresentasse per i ragazzi un modo per impegnare il loro tempo in qualcosa di costruttivo, bello, formativo, impedendo loro, non con le armi, ma con la forza della cultura, di prendere una cattiva strada."" -
Il viaggio di una famiglia europea
Questa è una storia, vera, che risale indietro nel tempo, sovente oltrepassa i confini, attraversa culture differenti, talvolta distanti, tanto quanto lontani sono l'Impero d'Austria e la Tunisia del bey,e ritorna al presente dagli ambienti cosmopoliti di quella che fu Costantinopoli, ora spaziando sul golfo di Salonicco, o lungo le vie di Roma più vive che mai dopo la fine della guerra. Suoi protagonisti,in principio, i capostipiti di una famiglia itinerante, i quali, prodigandosi nel commercio del tabacco, ne consolidano gli affari nelle terre occidentali dell'Impero ottomano; e poi - ma la fortuna ha riscosso già il suo favore - i loro discendenti, i quali ricostituiscono compagnie, dànno corso a nuovi traffici, quando dalla Germania, quando dalla Bulgaria, in virtù di una innata abilità nel superare il rischio. E se alcuni di essi pervengono a servire dall'interno gli apparati dei Paesi dove prospera la loro impresa, ecco che le vicende personali si intrecciano alla grande storia: lo rivelano i ricordi e i documenti, che offrono osservazioni inedite e ravvicinate su fatti noti o segreti nientemeno, su personaggi famosi e di riflesso sui costumi di una upper-class oggi estinta. -
Il diario della verità perduta. La ricerca di un'antica conoscenza tra le ombre della Francia ottocentesca
È il 1895 quando Bernard Valois, un giovane ed erudito prete di Marsiglia, viene trasferito ad Emile, un paese sperduto nella campagna provenzale. Superstizioni e leggende dominano le menti degli abitanti del posto che si dicono convinti dell'esistenza delle così dette""creature"""", esseri demoniaci che si aggirano tra i boschi attorno al paese. Sin dal suo arrivo l'abate viene sconvolto dal susseguirsi di fatti macabri e sconcertanti che sembrano avvalorare le terrificanti storie degli abitanti. Il verificarsi di omicidi rituali, apparizioni di strane figure nell'oscurità e altri avvenimenti di presunta natura paranormale, di cui il suo diario sarà schietto testimone, portano Bernard ad investigare sui segreti di Emile. Personaggi enigmatici lo sosterranno nella ricerca della verità che proseguirà, tra imprevisti e incredibili rivelazioni, in un viaggio verso le remote sponde della Nuova Scozia. Lì sembra essere sepolta una conoscenza antica ed inestimabile che potrebbe stravolgere il passato e il futuro dell'umanità."" -
Ti presento un museo. Archeologia, pubblico, musei
I musei archeologici nascono originariamente come collezioni di opere d'arte antica. Oggi sappiamo che il loro obiettivo consiste piuttosto nella esposizione dei risultati delle ricerche storiche in senso lato, attraverso le quali la crescita delle conoscenze si diffonde nell'arena sociale. I musei archeologici sono quindi essenzialmente musei di storia, che parlano attraverso i manufatti, artistici e non, e ne propongono le mutevoli interpretazioni. Sono dunque luoghi dove le 'cose' raccontano le vicende del rapporto continuo tra le civiltà che si sono succedute e gli ambienti nei quali hanno vissuto. Insomma, un museo archeologico dovrebbe essere innanzitutto un luogo che stimola la mente del visitatore e lo aiuta a percepire criticamente, partendo dagli oggetti, la nostra condizione umana di abitatori pro tempore di uno spazio geografico colto nella sua dimensione temporale. (Dall'introduzione di Daniele Manacorda) -
The whatness of Rome. Smarrirsi e ritrovarsi a Campo de' Fiori
C'è una certa affinità elettiva tra il viaggio in Italia di Phoebe e Thelonius e quello di Lucy e George in ""Camera con vista"""" di Edward Morgan Forster. L'altro collegamento, altrettanto arbitrariamente istintivo, è con le fotografie romane di una giovanissima Francesca Woodman. Non c'è sincronia tra questi piani, però entrambi ci raccontano una certa inquietudine dell'essere umano nella ricerca di sé, la sensazione d'inadeguatezza, la percezione della fragilità che sono proprio gli stessi con cui si trovano a fare i conti i due fratelli statunitensi protagonisti di """"The whatness of Rome"""". Vicini e distanti, ma in fondo complementari come lati di uno stesso carattere, i due giovani - tornati a Roma alla ricerca del padre - si ritroveranno a vivere, ognuno con le proprie modalità, una stagione d'amore - la prima della loro vita - che segnerà anche il passaggio di entrambi alla consapevolezza di un futuro imprevedibile. Un amore proiettato e interiorizzato, vissuto dentro e fuori le mura di Campo de' Fiori, nelle case popolari e in quelle aristocratiche, per proseguire lungo la Via Appia Antica, sulla Costiera Amalfitana, nel Cilento e poi in Calabria."" -
Elmetti e gessetti. Un fante. Un diario. Un rifugio
Di foglio in foglio, v’è un personaggio senz’alcuna popolarità e realmente esistito che come una meteora, un fuggevole luccichio fende ora da spettatore ora da attore sia la storia a noi pervenuta sia una storia da noi non conosciuta. La sua storia. Una piccola storia nella grande storia. Una piccola guerra interiore in una Grande Guerra. Un mutilato, combattente in un primo tempo e rieducato e riscattato in un secondo, quando al compiersi delle ostilità quasi tutto scarseggiava tranne la tenace volontà dell’esistere ancora e nonostante tutto. Episodi e testimonianze tramandate, scritti poco noti, documenti estratti dalla polvere e dall’oblio degli archivi e ancora diari e lettere, giornali e manifesti, opere d’arte e tant’altro, hanno scortato il sentire dell’autore dall’ingiallimento del tempo alla nitidezza dello schermo. Edito e inedito, ricostruzione biografica, purificazione individuale e unanime catarsi, sono stati fusi. «Dipingete e dipingete! Non l’albero ma l’ombrosa frescura fra il suo fogliame. Non il ruscello ma la cupola celeste che le sue acque riflettono. Non un viso di bimbo ma il voler curiosare dei suoi occhi. Dipingete l’inaccessibile che è sfuggente e imprendibile». -
Elementi di geometria affine ed euclidea
La geometria analitica nasce per fornire un supporto algebrico alla geometria sintetica. In particolare allo studio della geometria euclidea del piano e dello spazio che risulta fondamentale nelle scienze applicate. Lo scopo di questo libro è quello di fornire un supporto teorico-pratico agli studenti, nello studio e nella comprensione della geometria analitica. Il libro si rivolge principalmente agli studenti di Ingegneria e Architettura. Si è scelto di non appesantire il testo con argomenti sofisticati maggiormente adatti a corsi più avanzati. I concetti enunciati sono illustrati con diversi esempi e osservazioni per facilitarne la comprensione. Il libro è suddiviso in tre capitoli. Il primo riporta l'applicazione dell'apparato teorico dell'algebra lineare alla geometria del piano, reinterpretando le nozioni di base della geometria analitica tramite un nuovo punto di vista. Il secondo estende queste applicazioni alla geometria dello spazio, mediante generalizzazioni di quanto visto nel precedente capitolo, focalizzandosi su punti, rette e piani nello spazio. Il terzo capitolo tratta la classificazione delle coniche nel piano utilizzando le tecniche dell'algebra lineare. -
La cultura del rifiuto
In natura il rifiuto non esiste. Il rifiuto di un organismo diventa risorsa per un altro. Tutto viene riciclato. La paura del rifiuto ci impedisce di vederlo come una risorsa. Per superare la paura del rifiuto, dobbiamo necessariamente prendere e sposare l'esempio della natura. L'economia circolare, ispirandosi alla natura, ci consegna un modello di sviluppo altamente sostenibile, invitandoci a rispettare il pianeta per rispettare noi stessi. Spesso si sente parlare di ""rifiuti zero"""". Un concetto affascinante ma di fatto inesistente. Esistono invece i rifiuti che rappresentando una risorsa per qualcos'altro, cessano di essere """"rifiuti"""" trasformandosi in """"risorsa"""". Non possiamo impedire la produzione di rifiuti, ma possiamo e dobbiamo spingere per la progettazione e l'utilizzo di materiali totalmente riciclabili, in modo tale da avere l'assoluta certezza che un bene a fine vita possa diventare un altro bene, nuova materia. Solo attraverso il riciclo spinto possiamo ottenere il sistema circolare, dove il rifiuto circola come risorsa e non come problema. Per fare questo però abbiamo bisogno di una rete impiantistica adeguata e di un rigoroso cambio di mentalità."" -
Dining with the ancient romans. History, daily life and numerous recipes to discover the eating habits of our cultural ancestors
Come mangiavano gli antichi romani? Quanto spendevano per mangiare fuori casa? Cosa avremmo trovato nelle locande dell'epoca? Esistevano già le diete? E i sommeliers? A queste, e ad altre domande, prova a rispondere l'autore di questo libro, che vi prenderà per mano e vi condurrà in un incredibile e coloratissimo viaggio nel tempo alla scoperta delle abitudini alimentari dei romani. Potrete stupire i vostri amici con una cena particolare, di quelle con cui il famoso Apicio si divertiva a sorprendere i propri invitati con piatti incredibili. All'interno troverete 124 gustosissime ricette ricostruite dall'archeocuoca Cristina Conte ma anche 10 schede di approfondimento su alcuni importanti argomenti, come il garum, il mulsum, il myrtatum, cioè l'antica mortadella, e tanti aneddoti riguardo personaggi famosi dell'antica Roma. Cosa aspettate allora? Fate le valigie e partite per questo viaggio nel tempo e nell'antico gusto e non dimenticate di portare... l'appetito, l'unica cosa che dovrete mettere voi! -
Parole intonate. Manuale teorico-pratico dell'arte di parlare in pubblico
Parlare in pubblico è un'attività praticata da un numero sempre crescente di persone. Tuttavia, l'arte di essere efficaci richiede l'apprendimento e il perfezionamento di tecniche specifiche. Questo libro è il più completo ed esaustivo testo in materia. Partendo da basi scientifiche, l'autore analizza e spiega ogni aspetto del Public Speaking: da come vincere la paura di parlare in pubblico, a come gestire la multidimensionalità della comunicazione, alle tecniche per la preparazione del discorso fino alla presentazione e l'utilizzo delle diverse figure retoriche. Il testo è completato da alcune formule matematiche atte a fornire dei parametri di misurazione della complessità del discorso che si deve affrontare. -
Chiedilo a Luna
Giuseppe e Luna si conoscono durante la festa di compleanno di un amico comune. Lui introverso e concettuale. Lei osservatrice e riflessiva. Tutti e due amanti della musica rock. Il libro racconta l'amicizia di due ragazzi che scoprono di essere l'uno interlocutore ideale per l'altra. Ne nascono dialoghi appassionati, nei quali fanno la scoperta di un mondo interiore di cui entrambi avevano avuto, fino ad allora, solo vaghe intuizioni. Il cuore dei loro dialoghi riguarda principalmente i temi del desiderio, della solitudine e della scoperta di sé. Il denominatore comune del loro stare insieme è l'andare oltre le apparenze che talvolta caratterizzano la vita dei loro coetanei. Senza mai cadere in giudizi scontati, giungono spesso a percepire l'inadeguatezza di determinate condotte, destinate a rimanere sterili e senza avvenire. L'amicizia di Giuseppe e Luna si trasforma così nella testimonianza vivace di una vita capace di crearsi e di rigenerarsi ogni volta che ha il coraggio di mettersi in discussione e di confrontarsi con chi la pensa diversamente. -
La fiera. Quando i libri ti salvano la vita
Quattro giorni alla Fiera della piccola e media editoria di Roma: tra gli stand affollati di visitatori, presentazioni di libri e scrittori emergenti alla ricerca di una ribalta, assistiamo al vivere quotidiano di personaggi che devono fare i conti con le ""trame"""" delle loro vite. Sotto lo sguardo curioso ed onnipresente della Nuvola, testimone silenziosa dell'intrecciarsi dei loro racconti. Leggere molte volte può mostrarci tutte le vite che potremmo avere, con tutti i mondi possibili che ci possono stare dentro. I quaranta e più protagonisti di questo racconto si muovono - alcuni caotici, altri con lentezza estrema, pochi con timore ma la maggior parte con sana incoscienza - verso la piena consapevolezza del proprio posto nel mondo """"reale"""". Per chi resta indietro nessun problema: ci pensano i libri a salvare anche dove non si tocca e soprattutto sono gli unici che ti amano anche se sei sbagliato. Perché ti danno la possibilità di esserlo. Raramente il meglio per te coincide con la tua felicità ed i personaggi di queste rocambolesche giornate alla Fiera impareranno sulla propria pelle come leggere un libro non vuol dire """"scappare dal mondo ma semplicemente entrarci dentro attraverso un altro ingresso""""."" -
Bufali in marcia al mattatoio
Un gioco di specchi, di brevi testi apparentemente autonomi che via via si uniscono fino a formare un corpo unico, ""Bufali in marcia al mattatoio"""" è un piccolo universo testuale in cui il lettore vede, tocca, annusa, sente e accompagna l'ex soldato Ismael nel racconto di una vita da ricostruire, vissuta ai margini della società. Una storia ruvida, di conflitti personali, di sesso e d'amore, di morte e solitudine. Una storia di prostitute, disoccupati, trafficanti, veterani di guerra, operai, meccanici, barman. Nessuno di loro accetta il ruolo di perdente: si riuniscono, ruminano, lottano, scalciano, sgomitano, amano, per poi arrivare inesorabilmente, dopo la marcia, al mattatoio, dove una sola opzione è possibile. «È vero, sono stato un soldato, ma ho un piano: escogitare un piano». Riuscirà Ismael con il suo piano a sfuggire all'inevitabile fine?""