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L' area archeologica del Vicus Caprarius dall'ex cinema Trevi alla Città dell'Acqua-Vicus Caprarius archeological area from Trevi cinema to the City of Water. Ediz. bilingue
Il sito archeologico «Vicus Caprarius-La Città dell'Acqua» è oggi accessibile al pubblico grazie ad un intervento di mecenatismo del Cav. Luigi Cremonini, Presidente e fondatore dell'omonimo Gruppo, leader in Italia nel settore alimentare. Alla fine degli anni Novanta, durante i lavori per la creazione di un polo di ristorazione abbinato a una moderna sala cinematografica, a pochi passi da Fontana di Trevi, emersero i resti di un vasto complesso edilizio d'epoca romana. Dal 2004 il Vicus Caprarius è diventato un vero e proprio sito museale, prezioso esempio di collaborazione tra pubblico e privato. -
Super 8. I film che hanno distrutto la nuova Hollywood
Il 1968 rappresentò uno spartiacque per tutta la società occidentale.Questi grandi rivolgimenti sociali e di costume,non potevano che riguardare anche la settima arte:il cinema.Da uno spettacolo formato famiglia,pieno zeppo di elementi di spettacolarità e non privo di una forte dose di moralismo,il cinema a stelle e strisce dal'68 in poi incominciò a porre temi nuovi,storie scottanti e sopratutto un approccio tecnico e produttivo che metteva i registi al centro del processo creativo e autoriale delle pellicole.A 50 anni da quell'anno che cambiò tutto(o forse nulla)risulta interessante capire cosa non funzionò nel 1968,anche per quanto riguarda il cinema.Analizzando otto grandi flop del cinema americano come I cancelli del cielo,New York,New York,Il salario della paura o Un sogno lungo un giorno.Film che col tempo hanno assunto la nomea di ""grandi fiaschi""""del cinema Usa.Senza però che nessuno li analizzasse tutti insieme per dar vita ad un'analisi oggettiva sul reale valore artistico di queste pellicole.Un piccolo contributo per capire meglio il cinema del periodo."" -
La Riforma di Lutero. A 500 anni dalle 95 Tesi
A. Agostini discute l'importanza che Lutero ha avuto nella costituzione dell'identità dell'Europa moderna. F.Buzzi analizza il ruolo della ragione naturale,privata del sostegno della grazia indebita, e osserva la sua inconcludenza quanto a un suo eventuale potere salvifico. M. Cassese ricostruisce il ruolo assegnato alla musica che, non dotata di alcun valore estetico, contribuisce all'incontro dell'uomo con la Parola salvifica. S. Cavallotto ricostruisce il difficile incontro fra la posizione luterana, la mediazione melantoniana e le posizioni cattoliche in materia di dottrina della salvezza fino al Concilio VaticanoII. M. Failla, servendosi di alcune considerazioni di Leibniz, ricostruisce l'impianto dialettico della teologia della croce,mostrandone l'importanza sul terreno della politica. R.De Biase analizzando svariati passi del corpus luterano sostiene la natura ante litteram 'pragmatista'del pensiero luterano e il suo iscriversi nel filone della filosofia classica. A.Ardovino, ricostruisce il peso che il Riformatore ha esercitato su Heidegger, nella formulazione di problemi centrali nel suo pensiero, con particolare riguardo al tema dello sguardo, del perdono e dello svelamento. -
Le costellazioni e la loro mitologia. Le pergamene del notaio Antonino Aquila di Militello Val di Noto
Le pergamene dei volumi notarili commissionate dai Tabelliones cui sono stati affidati gli Atti a perenne memoria recano disegni di genere diverso: Scene mitologiche, Le Fatiche di Ercole, Scene di fede, Scene di costume e Scene di guerra. Il raffinato Notaio Antonino Aquila di Militello Val di Noto predilige i temi della mitologia, del costume e delle quattro stagioni. Le Scene mitologiche raccontano le storie degli Dei della Grecità, la caduta dei Giganti che hanno osato tentare la scalata dell'Olimpo, l'avvento del Regno di Zeus, della ragione e della fede. -
L' enigma del male. Deriva etica e tentazione dell'arresa
Il male è un enigma di difficile soluzione. È l'irrazionale per eccellenza. Nessuno riesce a dare ragioni convincenti e conclusive. L'uomo ha difficoltà a comprenderlo in profondità. Cosa dire delle tante sofferenze presenti nel mondo? Come giustificare la morte di un bambino strappato prima del tempo all'affetto dei genitori? Le malattie e le fragilità del corpo come possono essere comprese? Un mistero che l'umanità è incapace di capire. I gulag e i campi di sterminio, luoghi di massacro, come possono essere spiegati? Qual è il senso dello sterminio dei bambini trisomici nell'evoluto Occidente? Il male agisce nell'ordinario della vita senza esibizione e platealità. È il male cui tutti soggiacciono e non dipende da una particolare predisposizione alla malvagità. Esiste in sé e si è attori, spesso incolpevoli. Il male è iscritto nelle cose viventi, che denunciano la loro debolezza. Il male prodotto dalla disobbedienza del primo genitore lascia una ferita indelebile. L'evento originario sconvolge l'ordine naturale e apre alla corruzione della natura umana. -
Forme della tutela
"I contributi raccolti in questo volume presentano una panoramica ampia e aggiornata sulle azioni di tutela intraprese con successo dalle istituzioni preposte, nell’ambito delle quali opera in prima linea – dal 1969 – il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale. La celebrazione del cinquantennale di tale ricorrenza, proprio nell’anno appena iniziato, rappresenta dunque una felice convergenza con i temi qui trattati. L’incontro di studio dell’8 e 9 giugno 2018, di cui si pubblicano ora gli atti, è il frutto dell’interazione tra l’Università degli Studi Roma Tre, il Ministero per i beni e le attività culturali e il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, nell’ambito del master per 'Esperti nelle attività di valutazione e di tutela del patrimonio culturale'. Ed è proprio grazie a questa sinergia che, nel volume, è possibile seguire diverse prospettive di approccio al tema della tutela del patrimonio culturale, ovvero la sicurezza dei beni e dei luoghi in cui sono conservati."""" (dall’introduzione del generale di brigata Fabrizio Parrulli, comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale)" -
Morire a Mogadiscio. Diario di guerra. Ritorno a Mogadiscio
«Nel gennaio del 1991 mi trovavo in Somalia per la ricerca sul campo per il dottorato in Africanistica, quando ho assistito al crollo del regime di Siyad Barre. Spinto da mia moglie Udi e dagli amici, ho tenuto un diario di testimonianze: ""Morire a Mogadiscio"""". A distanza di ventisette anni, nel gennaio del 2017, ho fatto ritorno per assistere mia madre che era in coma in ospedale. Anche questa volta ho messo per iscritto un diario: """"Ritorno a Mogadiscio"""", con le impressioni sulla situazione politica e sociale della Somalia. Nel primo diario descrivo come sono stato colto impreparato dagli avvenimenti di inaudita violenza che si susseguivano fuori, intorno a me, e nella mia famiglia. A volte mi sembrava di vivere in una città che non riconoscevo più, e non vedevo l'ora di fuggire per non impazzire. Mi dispiaceva per i giovani che erano coinvolti in un wargame più grande di loro. Quando sono ritornato nel 2017, mi sono chiesto come un'intera generazione fosse potuta sopravvivere a decenni di guerra, senza sapere il significato di pace. Allora ho capito perché i giovani fuggono dalla Somalia: perché noi della diaspora gli facciamo scoprire un altro mondo che a loro è permesso sbirciare solo su facebook.»"" -
Re, regine e regioni. Sentieri di-versi in giro per l'Italia
Come ci si può avvicinare alle regioni italiane senza attraversare tutti i chilometri quadrati della superficie o la lunghezza di ogni fiume, la larghezza di ogni pianura, la profondità di ogni lago o rammentare il numero di abitanti di ogni città, le dimensioni di qualunque industria, stazione, aeroporto, campo coltivato? Tutti dati utili e importanti, ma a guardar bene ci sono anche reticoli infiniti di parole, intrecci di rime, ritmi segreti da seguire. Ci sono sentieri di-versi che conducono magari al centro di una piazza o nel bel mezzo di un orto o sulla riva del mare. Sembra proprio di aver sbagliato strada e che sia meglio tornare in dietro. Invece no! -
L'architettura e l'urbanistica nella stagione dell'eclettismo. Caltagirone dal 1818 al 1914, progetto e costruzione della città
Un’accurata ricerca scientifica ha messo in luce una serie di documenti archivistici e grafici, ordinati cronologicamente, dal 1818 al 1914, puntando l’attenzione al cambiamento politico-sociale della nazione, con uno sguardo diretto su Caltagirone “Città Gratissima”. Si assiste quindi al lungo esame evolutivo del centro urbano, che subisce grandi trasformazioni urbanistiche e architettoniche dal periodo borbonico, con la sua caduta, passando dall’unità d’Italia fino a sfociare all’inizio della grande guerra, nella quale si mette in risalto la città ottocentesca che segna la fisionomia delle grandi metropoli contemporanee con le numerose attrezzature e servizi: stazioni, ferrovie, gallerie commerciali, macelli, cimiteri, teatri, giardini, quartieri degli affari e circonvallazioni che hanno dato origine allo stesso scenario in cui noi oggi viviamo. Prefazione di Eugenio Magnano di San Lio. -
Termodinamica per l’ingegneria chimica
Il volume è articolato in due parti: nella prima viene presentata la Termodinamica Chimica, i cui contenuti sono riconducibili ai lavori di Gibbs, mentre nella seconda viene presentata la Termodinamica Molecolare delle Fasi Fluide. Dopo una trattazione del tema dei bilanci macroscopici di materia e di energia, nella prima parte del testo viene presentato il Secondo Principio della Termodinamica, discutendone le implicazioni relative alla condizione generale di equilibrio per i sistemi multicomponente, distribuiti tra più fasi, anche in presenza di reazioni chimiche. A questo scopo si introducono i vari potenziali termodinamici e in particolare il potenziale chimico, che consente di esprimere le condizione di equilibrio fisico e chimico in modo semplice e potente. Per esplicitare la dipendenza del potenziale chimico dalla composizione del sistema viene poi presentata la cosiddetta Termodinamica Molecolare, che con l’ausilio di equazioni costitutive (Equazioni di Stato e Teorie delle Miscele), consente il calcolo del potenziale chimico nelle diverse condizioni di interesse. Infine, nell’ultima parte del testo, sono trattati gli equilibri di Fasi Fluide e l’Equilibrio Chimico. -
Le trasformazioni canoniche nella meccanica hamiltoniana. Applicazioni
L'approccio hamiltoniano della meccanica, a differenza di quello lagrangiano, presenta dei problemi qualora si voglia passare da un sistema di riferimento pi, qi ad un nuovo sistema di riferimento Pi, Qi in cui si conservi la canonicità delle equazioni del moto. È necessaria una o alcune delle seguenti condizioni: le nuove variabili discendono dalle vecchie variabili attraverso l'utilizzo di funzioni generatrici(esistono quattro funzioni generatrici disponibili); siano soddisfatte le parentesi soddisfatte le parentesi di Poisson; siano soddisfatte le parentesi di Lagrange; sia soddisfatta la condizione di Lie. Una trasformazione che soddisfi una o alcune di queste condizioni è detta trasformazione canonica. Date le difficoltà che si incontrano nella teoria di Hamilton quando si effettua un cambiamento di riferimento delle coordinate e stante e data la fondamentale importanza del formalismo hamiltoniano per fondare la meccanica statistica e per il passaggio dalla meccanica classica alla meccanica quantistica, in questo volume sono state trattate esclusivamente le trasformazioni canoniche. Per ogni esercizio sono state presentate più soluzioni tra le quattro precedentemente elencate. -
Appunti del corso di meccanica con introduzione alla teoria della relatività ristretta
Il volume ha inizio con un capitolo dedicato al calcolo delle variazioni, strumento matematico indispensabile utilizzato nei capitoli successivi. Il secondo capitolo dedicato alla meccanica classica, quindi il terzo in cui si introduce la formulazione lagrangiana per lo studio dinamico dei sistemi discreti, formulazione che viene utilizzata in quello successivo nello studio delle piccole oscillazioni dei sistemi discreti. Nel quinto viene presentata la formulazione hamiltoniana per lo studio della dinamica dei sistemi discreti cui segue, nel capitolo successivo, uno studio approfondito delle trasformazioni canoniche, strumento fondamentale nello studio della meccanica hamiltoniana. Il capitolo settimo tratta della cinematica e del moto dei corpi solidi utilizzando le equazioni del moto di Eulero. Nel successivo capitolo ottavo viene studiata la stabilità dell'equilibrio e del moto dei sistemi meccanici basata sull'analisi di sistemi di equazioni differenziali lineari e non lineari. Nel nono, infine, viene presentata una sintesi della teoria della relatività ristretta, come si ritrova in genere nei testi di meccanica della letteratura anglosassone. Numerose le applicazioni esposte nel volume. -
Da Zeus ad Achille: e fu Occidente. I racconti di un antico aedo
Vi fu un tempo in cui non c'era il tempo; non c'erano luoghi e cose e nulla accadeva e nulla poteva accadere, ma solo Caos.Con queste parole hanno inizio questi racconti che, dalle origini dell'Universo ed attraverso le storie di dee e dei,di eroine e di eroi, ci conducono nel mondo straordinario del Mito Greco. Un manoscritto ritrovato, passato attraverso varie riscritture e giunto a noi in maniera fortunosa, ci viene presentato quasi come una grammatica della civiltà dell'antica Grecia. Il sentimento delle cose divine, le grandi domande sull'origine della vita e del mondo, la dolorosa consapevolezza della morte, la felicità dell'amore in ogni senso declinato, le grandi battaglie,la ricerca della gloria, gli splendori così come le miserie e le empietà di dei e di umani, le grandi conquiste del pensiero, dell'arte, della politica: tutte queste cose ci racconta il Mito Greco. Non è ,però, un viaggio nel passato, ma è il racconto di idee e passioni, principi e speranze, miserie e sconfitte che costituiscono una lunga trama che, dalle vicende di quell'antico popolo e fino ai tempi presenti, ci dice cosa è questa parte di mondo che i Greci chiamavano hespería e che noi chiamiamo Occidente. -
Tempi di quartetto
I presenti Tempi di quartetto sono una composizione originale per Quartetto di Clarinetti; nello specifico, sono scritti per tre Clarinetti in Sib e un Clarinetto Basso. I quartetti sono scritti in uno stile allegro, giocoso, in quanto intesi, per l'appunto, a far divertire gli esecutori e gli ascoltatori. Possono essere eseguiti sia per esercitarsi a suonare insieme, sia per un concerto pubblico, in quanto sono stati pensati e scritti per una formazione che non ha molti brani originali in questo stile. Per quanto riguarda lo scopo didattico, risultano utili allo studio dell'intonazione, della dinamica e del fraseggio, in quanto presentano spunti nei riguardi di tutti questi elementi. Inoltre, invogliano alla pratica della musica da camera senza essere costretti a dover cercare musicisti che suonino altri strumenti: in una classe di clarinetto, basterà che quattro persone siano d'accordo a fare musica insieme, e questi brani potranno essere studiati ed eseguiti. -
Prossima fermata Machado. Del sole di Valencia e della rivoluzione di un erasmus
È il 2009, Berlusconi è tornato al potere per la terza volta, il sesso è ormai il pilastro di un'intera epoca, un mantra che la televisione diffonde dal centro della nazione fino alle province più remote. In un paesino calabrese vive Luigi, 23 anni e un incubo ricorrente: Jugale. La maschera dell'idiota delle storielle calabresi rappresenta la maledizione che sente addosso nell'approcciarsi al mondo, agli altri, alle ragazze. Con terrore parte per Valencia, quasi come se dovesse fare la guerra e non l'Erasmus. La Spagna però, terremoto ormonale e di vita, lo costringerà attraverso vicende bislacche e incontri stranianti ad alzare gli occhi da terra e da se stesso e a interrogarsi su ciò in cui ha sempre creduto. -
Me chiamo Sercio, Sercio Romano. Autobiografia di un duro che ha fatto molta strada
"Scoperto"""" dagli antichi romani, Sercio, il basalto, diventa protagonista di strade e piazze di tutto il mondo, testimone silenzioso della loro civiltà. Tremila anni di carriera, dal basolo delle vie imperiali al più raffinato sampietrino delle strade dei papi, il blocchetto di selce è destinato a pavimentare la Città Eterna fino ai giorni nostri. Una colata lavica diventata un pezzo di storia. Sercio Romano è un semplice sampietrino insomma, ne è la sua personificazione, ma oltre che raffreddarsi ha avuto il tempo di riflettere. Mescolando la spontaneità e la sfrontatezza del dialetto al rigore della scienza, Sercio ha una storia importante da raccontare. Trasformandola in un appello al decoro e al rispetto, rivolto a tutti noi." -
Pensavo di conoscerti! Consigli e racconti di un istruttore cinofilo
Questo manuale non nasce con l'intento di essere un trattato di addestramento o di teoria cinotecnica innovativa, ma ha l'obiettivo di impartire consigli, in maniera diretta e mirata, a qualsiasi proprietario di cane. Vuole essere anche un supporto per chi ancora non ha adottato un quattro zampe e vorrebbe capire se sia il caso di prenderne uno o rinviare la decisione. Tutto per facilitare la convivenza con un animale molto diverso da noi. Se gli vuoi bene non umanizzarlo ma impara a conoscerlo, con rispetto e amore. -
Trovarsi non sarà così facile
"Seguirò il tuo sentiero come ombra legata al tuo incerto vagare. Sarò pelle, sarò il respiro. Il suono della voce, la ruga sul volto. Una ciglia degli occhi, il bacio dolce all'angolo della bocca""""." -
Stabilità dei pendii. Selezione di ristampe
Il volume è diviso in tre parti: la prima è la ristampa del libro di Nicola Nocilla e Gianfranco Urciuoli ""Stabilità dei pendii in roccia rilievi strutturali e spostamenti ammissibili""""; la seconda è il volume di Augusto Desideri, Salvatore Miliziano e Sebastiano Rampello """"Drenaggi a gravità per la stabilizzazione dei pendii""""; la terza parte è di Luciano Picarelli """"Meccanismi di deformazione e rottura dei pendii"""".""""."" -
Quadri di viaggio. Catalogo della mostra (Roma, 10-18 maggio 2019)
Il presente catalogo raccoglie le opere pittoriche di Giuseppe De Boni, architetto romano, ospitate in occasione della manifestazione ""Open House Roma"""" presso l'Atelier di Alessandra Calvani, designer di gioielli, dal 10 al 18 Maggio 2019. Il lavoro di Giuseppe De Boni dal titolo """"Quadri da viaggio"""", opere portatili nella nostra età segnata dal nomadismo, prende le mosse dai quadri devozionali quattrocenteschi passando per la descrizione del paesaggio per frammenti che dalla """"grande zolla"""" di Dürer e le distese assenti di Caspar Friedrich arriva alle immagini odierne di paesaggi abbandonati e attraversati da esseri in fuga. Il catalogo a cura di Camilla De Boni presenta, oltre alle opere in mostra, i contributi critici di Claudia Terenzi, Federica Andreoni, Andrea Bentivegna, Alessandro De Simone, Lorenzo Di Stefano, Francesco Restuccia e Federica Stramaglia.""