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Architettura sacra paleocristiana e medievale e altri saggi su Rinascimento e Barocco. Ediz. illustrata
Sono qui raccolti i saggi più importanti di storia dell'arte di Richard Krautheimer, scritti in più di mezzo secolo di attività scientifica (1929-82). I temi trattati coprono un arco di tredici secoli: dall'architettura chiesastica paleocristiana a quella medievale, dall'arte e dalla teoria artistica del Rinascimento al rinnovamento urbanistico di Roma intrapreso alla metà del Seicento da papa Alessandro VII. Particolare attenzione è dedicata alla storia dell'architettura, soprattutto quella paleocristiana, a cominciare dalle basiliche erette sotto Costantino. L'autore esamina a fondo le fasi evolutive dei vari tipi edilizi, mettendone in risalto le affinità e le diversità; non si limita però a una descrizione puramente architettonica degli edifici, ma scorge piuttosto in essi un messaggio, che è possibile decifrare solo con una conoscenza adeguata delle concezioni teologiche, liturgiche, sociali, politiche e ideologiche dell'epoca. E Krautheimer riesce mirabilmente in ciascuno scritto a fornirci la chiave per intendere quelle concezioni. -
Casi clinici
"Sono qui raccolti in un unico volume - scrive Michele Ranchetti nella sua Presentazione - tutti i casi clinici pubblicati da Freud, i casi """"esemplari"""". Freud stesso li ha più volte ripubblicati, a ribadire che a essi si doveva fare riferimento come alle testimonianze originarie della ricerca, le diverse 'scene primarie' da cui la psicoanalisi era partita e a cui ritornava, nel suo lungo cammino di scienza e di cura. Su questi casi la critica si è esercitata da sempre, sin dal loro primo apparire. E in modi diversi. Infatti, qualunque cosa si voglia o si possa dire su Freud e la psicoanalisi, non si potrà mai prescindere dai casi clinici che Freud ha pubblicato, perché essi costituiscono la """"prova"""" l'esempio, la proposta: sono per così dire le parabole della dottrina di Freud, e come le parabole evangeliche, sono passibili di prospettive e di intelligenze diverse, secondo la stessa crescita dottrinale, all'interno e al di fuori della psicoanalisi. Sono strumenti di conoscenza e di ricerca, momenti di un processo di conoscenza della malattia prima, dell'uomo poi, fasi di un'antropologia che Thomas Mann saluta come liberatoria dagli spettri del non sapere, del non conoscere, dalle forze irrazionali all'opera nella società e nella storia""""." -
Forma e contenuto
Il saggio ""Forma e contenuto2 riprende una serie di lezioni tenute da Schlick a Londra nel 1932, e può essere considerato la più organica esposizione della teoria della conoscenza elaborata dal filosofo in quegli anni. È un testo assai elegante e chiaro che pone l'accento fin dal titolo su una distinzione tipica della filosofìa neopositivistica: Schlick sostiene la tesi della radicale inconoscibilità e inesprimibìlità del contenuto intuitivamente esperibile e dell'impossibilità di cogliere la natura qualitativa delle cose. L'unica conoscenza effettivamente possibile è quella relativa ai rapporti strutturali tra i fenomeni offertaci dal sapere scientifico. Il libro è completato da due brevi scritti, di respiro più schiettamente speculativo, che danno conto di due aspetti molto importanti dell'empirismo logico: il primo, della polemica con l'interpretazione neokantiana e cassireriana della teoria della relatività; il secondo, della critica alla concezione husserliana e fenomenologica dell'apriori materiale e al bergsonismo."" -
La persecuzione del bambino. Le radici della violenza
Attraverso una rassegna di testi pedagogici degli ultimi due secoli, Alice Miller illustra i raffinati metodi di persuasione occulta messi in opera nella nostra civiltà per piegare l'impetuosità e la caparbietà del bambino e indurlo a identificarsi con il progetto educativo dei genitori. Il bambino, costretto a reprimere la propria aggressività, non saprà da adulto reagire alle ingiustizie sociali e potrà accettare senza opporsi le imposizioni di sistemi totalitari: esempio estremo è il nazismo, con la caratteristica divaricazione tra la protervia dei capi e l'acquiescenza del popolo tedesco. Tratto comune a coloro che hanno subìto un'educazione repressiva è la necessità di riempire con esperienze abnormi il vuoto lasciato dalla rimozione emotiva e dalla perdita dell'identità. La Miller rievoca qui le vicende di tre personaggi a diverso titolo esemplari: Adolf Hitler; il criminale degli anni sessanta Jürgen Bartsch, assassino e seviziatore di bambini; Christiane F., autrice del libro Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, in cui racconta la propria esperienza dell'emarginazione e della droga. In definitiva, l'educazione costituisce sempre - per la Miller - un mascheramento di reali rapporti di potere e di bisogni propri dei genitori; l'unica possibilità per il bambino di crescere senza traumi e di sviluppare le proprie potenzialità creative rimane legata a un comportamento empatico e «rispettoso» dei genitori nei suoi confronti -
Scarti
Un uomo scopre nella spazzatura del suo palazzo le tracce di un testo di un misterioso scrittore, evidentemente insoddisfatto della sua opera. Così, giorno dopo giorno, leggiamo assieme a lui le storie che l'altro scrive e butta via... ""Scarti"""" è un romanzo ironico e malinconico, surreale e poetico. Una storia avvincente come un giallo a puntate che si legge intuendo un po' alla volta lo scacco del protagonista."" -
Azzerare i rifiuti. Vecchie e nuove soluzioni per una produzione e un consumo sostenibili
La cronaca degli ultimi anni dimostra quanto la gestione dei rifiuti sia importante per qualificare gli aspetti fondamentali dell'esistenza di una comunità e come essa non sia un'attività settoriale da delegare agli addetti ai lavori, ma una questione centrale per il governo di un territorio. Tutti abbiamo il dovere di chiederci se la produzione di rifiuti, nella quantità in cui oggi li generiamo, sia la conseguenza inevitabile della produzione industriale e del consumo di massa, o se non sia piuttosto il frutto di scelte strategiche di forze e organizzazioni impegnate in una corsa verso la crescita illimitata, senza preoccuparsi dei danni che questo modo di produrre e consumare infligge all'ambiente. Azzerare i rifiuti non rende meno urgente il compito di governarli. L'obiettivo primario è la riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti, eliminando alla fonte il commercio e la produzione dei beni concepiti per trasformarsi in brevissimo tempo in rifiuti, come i prodotti usa-e-getta. Ma ugualmente importante è il recupero di materia, cioè il riciclo, che può essere fatto solo attraverso la diffusione capillare della raccolta differenziata sia dei rifiuti urbani sia di quelli industriali. -
La razionalità negata. Psichiatria e antipsichiatria in Italia
A trent'anni dalla ""180"""", la cosiddetta """"legge Basaglia"""", che segnò la progressiva chiusura dei manicomi, un dialogo tra uno dei protagonisti di quegli anni e uno storico della medicina. Per fare luce su una vicenda spesso mitizzata e messa al servizio delle ideologie. Un percorso che va oltre gli slogan, che offre dati, date, fatti, numeri, e descrive lucidamente i corsi e ricorsi della politica psichiatrica italiana. Uno sguardo dissacrante che dai problemi sociali e medici legati al disagio mentale si allarga sull'Italia dell'ultimo mezzo secolo. Dal riformismo dei primi sessanta alla controcultura giovanile, dalla sinistra dei settanta ai problemi di gestione sul territorio, un pezzo di storia culturale e politica in un Paese che ancora non sembra aver sconfitto i suoi vecchi tabù. Etica della medicina, diritti del malato, autodeterminazione personale, garanzia della libertà individuale: temi drammaticamente attuali, che già risuonavano tra le righe pubblicate dallo Stato italiano il 13 maggio 1978. Eppure, nodi ancora tutti da sciogliere, oggi come trent'anni fa."" -
Casablanca
"Due o tre anni fa, le ore di insonnia erano diventate per me occasione di un tipo di investigazione un po' particolare. Mi lanciavo alla riconquista dei miei ricordi più vecchi, quelli precedenti al '40. La notte collezionavo lembi di immagini che vagavano nella mia testa e, il giorno, correvo da mia madre per farla parlare. Non so esattamente quando ho visto Casablanca per la prima volta"""". L'antropologo francese Marc Augé si serve del film Casablanca come Proust della Madeleine. Attraverso le mitiche immagini di questo vecchio film rievoca la sua infanzia, la sua famiglia, gli anni della guerra e analizza i misteriosi meccanismi della memoria. Come lui stesso avverte nella prima pagina: """"Questo libro non è un'autobiografia, ma piuttosto il """"montaggio"""" di alcuni ricordi. Avrei potuto scegliere altri ricordi, o un altro montaggio""""." -
I giardini di Manhattan. Storie di guerrilla gardens. Ediz. illustrata
"Il processo di creazione che ha dato vita a ciascuno di questi giardini non costituisce un'esperienza a sé e non è, in nessun caso, oggetto di mestiere; rientra invece tra le tante espressioni della quotidianità, come il modo di vestirsi, di parlare, di cucinare. Nei giardini, come nelle manifestazioni della vita di tutti i giorni, agisce infatti un medesimo tipo di rappresentazione, in cui un individuo si trova al centro di uno spazio, che costruisce e sviluppa come estensione della sua vita privata. Ogni giardino diventa il luogo possibile nel quale dare corpo a interpretazioni personali, al gusto del caos, alla follia di assemblaggi dettati da affetti, tradizioni, culti e credenze. Esso tende a configurarsi come territorio-possedimento, dove i segni dell'appropriazione fisica e simbolica si identificano con la disposizione di piante e fiori, con la scelta e la collocazione di oggetti. Questi elementi si compongono in sistemi originali, connotando spazi addomesticati che rivelano la mano e la proprietà del giardiniere"""". Così Michela Pasquali descrive i numerosi giardini nati nelle aree abbandonate di Loisaida, un piccolo quartiere di Manhattan, nato alla fine dell'Ottocento per accogliere le grandi ondate di immigrati. Il libro ne racconta le origini, lo sviluppo, l'evoluzione nel corso di ormai più di trent'anni. Creati grazie all'iniziativa della comunità locale a partire dagli anni settanta, sono uno dei casi più interessanti di un inedito e patrimonio di verde urbano nascosto." -
Neuropsicologia della coscienza
Il termine ""coscienza"""" si riferisce a concetti diversi la cui definizione e il cui studio hanno fatto parte, nella storia del pensiero filosofico e psicologico, di ambiti disciplinari a volte lontani e in contrasto tra loro. L'influenza del dualismo cartesiano tra mente e corpo ha consolidato l'idea che il mentale appartenga a una realtà ontologica non catturabile dalle leggi del mondo fisico e ha impedito, per molto tempo, che lo studio della coscienza potesse rientrare nel dominio delle scienze naturali. In queste pagine Anna Berti si colloca nella prospettiva opposta. Dopo aver discusso la legittimità e i problemi metodologici che si incontrano nello studio dei processi coscienti, vengono presentate le sindromi neuropsicologiche che più hanno contribuito a svelare operazioni e strutture del mentale legate ai meccanismi della consapevolezza, non individuabili quando il cervello funziona normalmente: lo studio dei casi clinici permette di trarre delle inferenze sulla struttura e sugli aspetti funzionali e adattativi della coscienza. I dati clinici sono discussi e confrontati con quelli ottenuti dalle più moderne tecniche di indagine neurobiologica, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e la stimolazione magnetica transcranica (TMS)."" -
Lezioni di politica economica
Pur essendo state redatte per fini di insegnamento universitario, queste ""Lezioni"""" rispondono anche a più ampie esigenze di informazione critica su problemi che si impongono quotidianamente alla pubblica attenzione, li significato del mercato nella realtà oligopolistica contemporanea, la composita struttura imprenditoriale nel nostro paese, le dimensioni e le caratteristiche del settore pubblico dell'economia in Italia e in altri paesi con i quali il confronto sia significativo, la complessità delle relazioni economiche e finanziarie internazionali in una società di ineguali, sono alcuni tra gli aspetti trattati con una esposizione sollecita della chiarezza e dell'accessibilità. Criterio ispiratore della trattazione è quello dello stretto legame di connessione e di continuità tra economia generale, economia finanziaria e politica economica: considerate tutte quali """"stadi successivi nel'passaggio da una maggiore a una minore astrazione di un inscindibile sistema teorico"""". Da un lato, pertanto, l'evoluzione della politica economica viene costantemente riferita agli schemi interpretativi via via proposti o ripensati dall'analisi economica; dall'altro, l'accostamento ai problemi concreti tende a porre in evidenza il processo storico che ha portato alla loro consapevolezza, senza dissimulare l'ampio divario che tuttora esiste tra gli obiettivi ideali di disegni di politica economica socialmente desiderabili e le nostre capacità istituzionali di renderli praticamente realizzabili."" -
La mediazione familiare. Dalla rottura del legame al riconoscimento dell'altro
La mediazione familiare è una nuova opportunità offerta a chi sta affrontando l'esperienza della separazione e del divorzio e si propone di sollecitare il mantenimento delle competenze decisionali e relazionali dei protagonisti della vicenda. Il mediatore familiare, operatore in possesso di una formazione specifica, su libera richiesta delle parti e in una posizione di affiancamento, ma al tempo stesso di autonomia, rispetto all'ambito giudiziario, si adopera affinchè i partner elaborino in prima persona un programma di separazione soddisfacente per sé e per i figli. Il libro, destinato anzitutto alla formazione degli operatori del settore, rappresenta una tappa fondamentale nel panorama delle pubblicazioni italiane sull'argomento: analizza il fenomeno ""separazione"""" con particolare riguardo agli effetti sui figli, delinea i principi generali dell'intervento di mediazione familiare, propone un modello originale, centrato sulla realtà italiana, e ne illustra gli aspetti più strettamente tecnici. Completa il volume la presentazione di un'interessante casistica."" -
Formicai, imperi, cervelli. Introduzione alla scienza della complessità
La complessità è ovunque. Dalla ditta in cui lavoriamo al clima terrestre. Da un batterio all'economia mondiale. Dal bosco di castagni dietro casa alla cultura di un popolo. Noi stessi siamo sistemi complessi, lo sono i nostri organi, le nostre cellule, il nostro cervello. Ci portiamo addosso per tutta la vita, racchiuso nella calotta cranica, il sistema più complesso e meraviglioso che si conosca: il cervello umano. Eppure la nostra ignoranza sul fenomeno della complessità è abissale. Solo negli ultimi decenni si è potuto far luce su comportamenti, strutture, regolarità all'interno dei sistemi complessi. Il motivo di questo ritardo scientifico è molto semplice: per studiare oggetti complessi ci vogliono i computer. Con l'avvento della elaborazione elettronica dei dati è diventato possibile trattare efficacemente quantità enormi d'informazioni. Proprio ciò di cui avevano bisogno gli scienziati per scoprire, descrivere e simulare i sistemi complessi, giungendo infine a una teoria unificata della complessità e addirittura a una cultura della complessità che coinvolge ormai tutte le discipline scientifiche e sociali. Il libro, esempio di divulgazione qualificata, espone in una prima parte le caratteristiche fondamentali di tutti i sistemi complessi, per procedere poi, nella seconda parte, alla scoperta dei sistemi creati dalla natura o dall'ingegno umano, dove si ritrovano appunto i meccanismi universali della complessità. -
Una bambina di nome «Piggle»
Ritrovato fra le carte di Winnicott e pubblicato postumo, questo lavoro ricostruisce la storia del trattamento psicoanalitico di una bambina (chiamata in famiglia ""Piggle"""", porcellino), dai due anni e mezzo ai cinque anni. Il libro ci offre la registrazione fedele delle sedute, i commenti e altro materiale fornito dai genitori della bambina, e le osservazioni di Winnicott. Il lettore ha così la rara opportunità di seguire dal vivo il rapporto fra terapeuta e paziente in un resoconto che appare di eccezionale interesse per quanti si occupano dei problemi dello sviluppo infantile. Il rendiconto testuale di quello che l'analista diceva, e di come lo diceva, ha un doppio interesse teorico e tecnico. Per la sua stessa formazione e la lunga pratica pediatrica, Winnicott era maestro nell'adattare la propria tecnica al caso particolare, senza farsi condizionare da schemi troppo rigidi. Il lettore assiste all'incontro di due persone, che lavorano e giocano insieme, con impegno e con piacere. La drammatizzazione del mondo interno della bambina, operata da Winnicott, mette """"Piggle"""" in grado di fare esperienza delle fantasie che tanto la disturbano, e di viverle nel gioco."" -
Aspettando la cometa. Notizie e ipotesi sul climaterio d'Italia
A giudicare dalle macerie, si direbbe che la cometa sia già transitata. O forse il corpo celeste non smette di incombere sui destini umani con un presagio ancor più nefasto. In ogni caso, meglio lasciare ai creduli lo scrutinio del cielo, ed esercitare una scepsi tutta terrena, ripetendo il gesto intellettuale che compì oltre due secoli addietro Pierre Bayle nei ""Pensieri diversi sulla cometa"""", incunabolo dell'Illuminismo venturo. L'oscurità dei tempi odierni è un neomorfismo che esige, per essere analizzato sino in fondo, la stessa mobilità di spirito, lo stesso raziocinio acrobatico, acutissimo e immune da basso furore, che condussero l'ugonotto a vedere chiaro nell'impostura. Se qualcuno oggi può raccoglierne il testimone, costui è Franco Cordero. La sua è una partitura per voce sola, senza alcun ingombro strumentale; è contraddistinta da un timbro discorsivo che non ha eguali: la riconosciamo subito mentre fulmina gli ultimi quattro anni di vicende nostrane - l'""""impasto d'ilare e macabro"""" che ha ridotto il diritto a subcultura, la politica a signoria privata, il pensiero a funzione stereotipa - praticando magistralmente l'arte dell'analogia. L'attuale zona grigia tra legalità e delitto richiama archetipi malfamati e precedenti non così remoti: solo una dottrina che padroneggi insieme testi normativi, teologie millenarie, classici letterari ed estri della lingua sa svelarli, e con essi i fondi cupi del """"morbo italico""""."" -
Exaptation. Il bricolage dell'evoluzione
Il concetto di exaptation è stato introdotto dai paleontologi Stephen J. Gould ed Elisabeth S. Vrba nel 1982, ma ha una lunga storia che risale alla risposta data da Charles Darwin nel 1872 alle obiezioni dello zoologo George Mivart circa la presunta incapacità della selezione naturale di render conto degli stadi incipienti di strutture naturali particolarmente complesse. Con il neologismopre-adaptation Darwin introdusse la possibilità che in natura il rapporto fra organi e funzioni fosse potenzialmente ridondante, in modo da permettere che un tratto sviluppatosi per una certa ragione adattativa potesse essere «cooptato» o convertito per una funzione anche del tutto indipendente dalla precedente. Questa cooptazione funzionale fu rinominata da Gould e Vrba exaptation, per indicare come gli organismi spesso riadattino in modo opportunista strutture già a disposizione per funzioni inedite. Il concetto di exaptation è quindi un caso di studio evoluzionistico particolarmente interessante, perché evoca il rapporto fra strutture e funzioni, fra ottimizzazione e imperfezione in natura, mettendo in discussione la visione «adattazionista» a lungo prevalente nel Novecento. -
La fine del mondo antico. Le cause della caduta dell'impero romano
"In questo libro - spiega Mazzarino - si cerca, da una parte, di delineare una storia delle idee di """"decadenza"""" e di """"morte di Roma"""" com'esse furono intuite e svolte dal II secolo a. C. ai nostri giorni; dall'altra, di dare un'interpretazione moderna della rovina del mondo antico, attraverso la critica e la discussione delle varie soluzioni e ipotesi. Credo che, considerato in questo suo duplice aspetto, il tema della """"morte di Roma"""" presenti un particolare interesse: sentiamo il bisogno così di percorrere il cammino delle idee di """"decadenza"""" e """"fine"""" del mondo antico, come di chiederci ancora, per nostro conto, quale spiegazione di quella """"fine"""" appaia, all'uomo di oggi, necessaria e sufficiente""""." -
Atti linguistici. Saggi di filosofia del linguaggio
Parlare - l'avevano già detto Wittgenstein e Austin - è essenzialmente un modo di agire: allora l'unità fondamentale nello studio del linguaggio sono gli atti che si compiono parlando, gli atti linguistici. Ma quali sono le regole caratteristiche di questa forma di comportamento? Ed è possibile esplicitarle in modo sistematico? Dare una risposta affermativa e dimostrarla significa che, contro ogni apparenza, lo studio degli atti linguistici appartiene alla 'langue' e non alla 'parole'. L'impresa è possibile partendo dall'atto linguistico per eccellenza, l'illocuzione, cioè l'azione che si compie ""nel"""" dire qualcosa, ad esempio facendo una promessa. Per Searle - che non ama i confini delle discipline - la filosofia del linguaggio è, in definitiva, un ramo della filosofia della conoscenza: deve studiare il problema dei rapporti tra mente e corpo, il problema del rapporto che intercorre tra le parole e la realtà."" -
Guido Carli dalla formazione a servitore dello stato. Vol. 1
Su Guido Carli si è già scritto molto, ma quasi esclusivamente sul lunghissimo arco di tempo in cui fu protagonista di primo piano della vita economica e politica italiana. Ben poco si sa sul periodo formativo, difficile e tormentato, nel corso del quale si dette solide fondamenta, ideali e tecniche, che gli tornarono poi utili per tutta la vita. Con questo primo volume della collana Scritti e discorsi di Guido Carli, attraverso la pubblicazione di alcuni testi poco noti e una introduzione in cui si ricorre a materiale di archivio finora non utilizzato, si può ricostruire la fase che va dal 1936 al 1944, durante la quale Guido Carli potè trarre vantaggio dal suo rapporto con l'economista Marco Fanno e con il padre (professore universitario, sindacalista, fascista non del tutto ortodosso). La giovanile esperienza di Carli è presentata attraverso la sua collaborazione con alcune riviste fasciste, poi nel suo lavoro all'IRI, nel deludente rapporto con l'Università, nel suo irrompere nella vita politica nelle file del Partito liberale italiano negli anni della ricostruzione. Il volume comprende anche alcuni scritti che permettono di seguire la maturazione di Guido Carli fino al momento della sua nomina a direttore generale della Banca d'Italia. -
Guido Carli presidente di Confindustria (1976-1980)
Il volume ripropone dieci tra i principali scritti e discorsi di Guido Carli nel triennio di presidenza della Confindustria, preceduti dalla ricerca dell'Ente Einaudi sullo sviluppo economico guidata da Carli tra il 1975 e il 1976 e seguiti dalle sue memorie relative all'esperienza confindustriale, pubblicate nel 1993. I testi forniscono una vasta documentazione della concezione di Carli sui modi di tutela degli interessi industriali attraverso l'accettazione di un mercato aperto alla concorrenza (i cui tratti sono esposti nello Statuto dell'impresa) nel quale la politica economica rafforza i contenuti di stimolo alla crescita e perde quelli assistenziali (come descritto nell'Operazione sviluppo). L'ampia introduzione curata da Paolo Savona analizza l'esperienza di Carli come presidente della Confindustria dalla sua -anomala- elezione voluta da Gianni Agnelli nel 1976 al suo discorso di commiato nel 1980 e ai successivi anni vissuti come presidente degli industriali europei. Essa tratta della riorganizzazione gestionale degli uffici romani, con particolare riferimento al Centro studi, e dell'impostazione politica data all'organizzazione in uno dei momenti più difficili attraversati dall'Italia e in vista del ""compromesso storico"""".""