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Poesie
La raccolta, curata e tradotta da Roberto Sanesi, con un'introduzione di David Gascoyne, ha il pregio di offrire al lettore un panorama esauriente dell'opera poetica eliotiana. Le ""Poesie giovanili"""", """"Prufrock e altre osservazioni"""", """"La terra desolata"""", """"Gli uomini vuoti"""", """"Mercoledi delle ceneri"""" e le """"Poesie minori"""" attraversano e caratterizzano il percorso intellettuale di Eliot, dalla lucida consapevolezza della crisi esistenziale dell'uomo moderno, alla prospettiva di una possibile, intima, salvezza spirituale."" -
L' ereditiera veneziana
Da un raro libro di Gianrinaldo Carli, economista e poligrafo istriano, incentrato sull'affascinante moglie Paolina, morta a soli venticinque anni. Tomizza ha ricavato un romanzo di sorprendente vigore narrativo. Energica, pragmatica, ma anche dotata di una dolce femminilità, ""instabile e irragiungibile"""" e """"per nulla apatica con l'altro sesso"""", Paolina è una figura che sembra essere frutto della pura fantasia mentre la sua storia, come testimonia Tomizza, è vera e documentata. La vita della giovane ereditiera veneziana è breve ma molto intensa: Paolina si prende cura con saggezza e fermezza morale del patrimonio ereditato, senza lasciarsi inaridire, e dopo la gustosa commedia del fidanzamento si sceglie un marito come lo desidera e di cui s'innamora con passione sincera. Sullo sfondo di una Venezia carnevalesca, un po' reazionaria, un po' illuminista, Tomizza ricostruisce la storia di Paolina con compostezza di stile, rigore documentario e autentica partecipazione."" -
La ragazza di Petrovia
La storia appassionata della ragazza di Petrovia riassume in sé tutti i risvolti tragici e umani di un popolo che, alla fine della seconda guerra mondiale, è stato costretto dagli eventi politici a lasciare casa, terra, familiari per stabilirsi in Italia, nei ""campi di raccolta"""" vicino a Trieste e cominciare una nuova vita in mezzo a squallore e nuove discriminazioni. Al mondo dei profughi tende ad aggiungersi Giustina, la ragazza protagonista del romanzo, che si scopre prossima madre in un momento molto difficile per la propria comunità; ed è appunto un amore senza speranza che la conduce oltre il confine a mescolare il suo destino a quello degli altri compagni, anch'essi sbandati e senza identità."" -
I rapporti colpevoli
Chi è quella figura che dall'alto della sua casetta-finestra di Materada guarda e trascrive le mille Istrie che prolificano tra mare, costiera e colli dell'interno? E chi è colui che staccatosi dall'osservatorio non cessa poi di chinarsi a lavorare la terra? E dove si nasconde veramente l'identità, con il suo profumo? Tomizza mostra che essa può salvarsi nell'altrove, pur che sopravviva un ""qualcuno"""" - una madre - capace di evocare i sapori, gli odori, i gesti, le parole: i segni piziaci del Luogo, la sua ultima essenza."" -
L' abate Roys e il fatto innominabile
Qual è il fatto ignominioso di cui si sarebbe macchiata la giovane popolana Cecilia dei Facchi e che mette in agitazione l'intera zona di Portogruaro senza che nessuno abbia l'ardire di raffigurarselo? E perchè ad accusare la ragazza presso il vescovo Querini è proprio l'amante di lei, Alessandro Roys, abate di Summaga? Basandosi su documenti reali, che risalgono alla metà del Cinquecento, Tomizza costruisce un romanzo pieno di colpi di scena e percorso da amara ironia. -
Un uomo di carattere
Daniele Bausa, pittore dilettante, rimane affascinato dal giardino in semirovina di una villa. Il nuovo proprietario, Erasmo Stiler, vuole trasformare quel giardino in un miracolo d'ordine. Fra i due uomini si stabilisce un'intesa, una specie di amicizia. Bausa è testimone anche di una storia d'amore fra Stiler e una donna bellissima che non vede di buon occhio gli ideali estetici del suo quasi-fidanzato, ma anzi si pone come una violazione di quei principi. I protagonisti dovranno decidere se abbracciare la vita con i rischi che essa implica, o restare abbarbicati alla sicurezza del proprio giardino dove neppure gli uccelli possono entrare ad alterarne la simmetria. -
Un' idea dell'India
Il libro è il reportage di un viaggio fatto da Moravia nel '61 in compagnia di Pasolini e della moglie Elsa Morante. Questo itinerario indiano consente a Moravia di offrire un'immagine viva e fuori dall'ordinario di un paese che faticosamente, tra mille contraddizioni, si avviava verso un moderno riscatto sociale. Quel che conta non sono tanto le notazioni paesistiche e di colore, ormai topiche, quanto lo smascheramento delle cause della falsa opulenza e della tragica indigenza del paese. La degenerazione superstiziosa di concezioni religiose come il brahamanesimo, il buddismo e il jainismo, non fanno che completare questo desolato quadro sociale. -
Sette anni di desiderio
Questo volume, pubblicato per la prima volta nel 1983, raccoglie interventi e articoli usciti sui principali quotidiani e riviste italiane dal 1977 al 1983. Umberto Eco, con piglio narrativo e umori satirici, mette in pratica una semiologia del quotidiano, un'attenzione all'universo dei discorsi giornalistici o politici, ai fatti di costume, secondo quella sua naturale vocazione ''politica'' di studioso dei linguaggi e delle loro mistificazioni. Ma perché porre l'accento su quei sette anni e perché di desiderio? Perché quella stagione si svolse (anche) all'insegna del desiderio: desiderio di morte, di martirio, di trasparenza, di sovrannaturale, di occulto. A tanto desiderio, e alla crisi della ragione che ne ha accompagnato il percorso, l'autore risponde con l'esercizio della ragionevolezza e dell'ironia. -
Carne e sangue
Michael Cunnigham narra la saga della famiglia Stassos, emigrata dalla Grecia in America negli anni Trenta, che nelle generazioni è attraversata da tradimenti, segreti inconfessabili, sesso e drammi, e che a sua volta è pretesto per indagare anche i lati più oscuri della storia americana contemporanea. -
Argo il cieco
«Fui giovane e felice un'estate, nel cinquantuno. Né prima né dopo: quell'estate. E forse fu grazia del luogo dove abitavo, un paese in figura di melagrana spaccata; vicino al mare ma campagnolo; [...] e che angele ragazze si spenzolavano dai davanzali, tutte brune. Quella che amavo io era la più bruna.»«Scrive Leopardi in un luogo della sua Storia del genere umano: ""E Giove seguitò dicendo: avranno tuttavia qualche mediocre conforto da quel fantasma che chiamano Amore."""" Non diversamente il protagonista di queste pagine (lo stesso autore, forse; ma forse no, a dispetto della coincidenza onomastica), assediato dall'inverno in un albergo romano, rievoca, per medicina dei suoi accessi d'angoscia, antiche venture di cuore nel Sud, al tempo della gioventù. Ne risulta uno sdoppiarsi dell'io parlante in due città ed età diverse sotto due maschere alterne, in altalena perpetua fra abbandono e impostura, sfogo ingenuo e farnetico astuto. Un diario-romanzo, insomma, che via via può leggersi come ballata delle dame del tempo che fu, o come Mea culpa di un vecchio che vanamente si ostina a promuovere in leggenda, attraverso ilarotragici ingranaggi di parole, la sua povera """"vita nova"""".» (Gesualdo Bufalino)"" -
L' ora di tutti
«Il soggetto è storico: la presa da parte dei Turchi, nel tardo Quattrocento, della cittadina pugliese d'Otranto. Ma io, più che il soggetto, lo chiamerei lo sfondo, tutt'altro che decorativo ma vivo e vero nel suo tumultuare di galeoni, di scimitarre e di bombarde, se non addirittura un felice pretesto, tanto per dar motivo alla mano, e soprattutto all'estro e al cuore, di muoversi e rappresentarci una delle più belle Romanze, nel senso antico e nobile della parola, da noi apparse: una storia la quale non tocca tanto l'epica esteriore dell'avvenimento, bensì, l'altra, quella molto più nascosta ed intima di Coloro, uomini e donne che ne furono i concreti protagonisti: gli Eroi, per tornare alle definizioni enfatiche, e i Martiri. La Corti, con l'udito fino di chi è mosso da amore, ha saputo ascoltare alcune di quelle ""antiche voci"""" (di quelle brillanti giovinezze, di quelle vite), del resto identiche alle figure d'oggi, e in altrettanti racconti in prima persona, concatenati dal motivo conduttore della battaglia, è riuscita a comporre uno spartito musicale tra i più affascinanti, dove l'intera Terra d'Otranto """"suona"""" vivissima non solo nella sua realtà storica di allora, ma in quella, anche geografica ed etnica, d'oggi e di sempre. Una Terra d'Otranto che appunto per la sua concretezza diventa poeticamente la terra delle passioni più vere, e dei più genuini sentimenti dell'intera umanità nostra.» (Giorgio Caproni, La Nazione, 30 gennaio 1963)"" -
Il mito di Sisifo
«Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo.»rnrnQuesto libro, pubblicato nei 1942, quando Camus non aveva ancora trent'anni, intende ripensare ""la filosofia dell'assurdo"""" e si inserisce in una precisa tradizione che, da Kafka a Gide, da Kierkegaard a Nietzsche, offre una altissima testimonianza della crisi spirituale che caratterizza il Novecento. «Il mito di Sisifo» si configura come un'opera insieme di confessione e di riflessione filosofico-letteraria di un uomo che esce dalla giovinezza e prova a cimentarsi con il pensiero del suo tempo e, incrociando il ferro coi padri dell'esistenzialismo, mira a conquistarsi un pensiero originale. L'""""assurdo"""" è una presa di coscienza preliminare a ogni regola di vita, ma segna solo un momento di passaggio. Il ragionamento rigoroso, unito a una fondamentale esigenza chiarificatrice, dimostra che anche la desolante dottrina dell'esistenzialismo, allora dominante, contiene qualche accenno di speranza. Prefazione di Corrado Rosso. Cronologia di Annalisa Ponti."" -
Henry e June
Tratto dal diario non censurato di Anaïs Nin, questo ritratto autobiografico copre il periodo trascorso dall'autrice a Parigi tra il 1931 e il 1932. A quell'epoca risale l'incontro con Henry Miller e sua moglie June: un incontro che segnerà una svolta importantissima nell'evoluzione sentimentale e letteraria della scrittrice. Attratta dal fascino geniale di Miller e turbata dalla fisicità di June, la giovane Anaïs Nin inizia una sorta di educazione erotico-sentimentale che la condurrà alla completa maturazione emotiva e personale. Da questo gioco a tre, sotto la magistrale ''regia'' di Miller, sullo sfondo della Parigi negli anni trenta, si sviluppa un libro dai risvolti morbosiche completa l'immagine provocatoria di una scrittrice ormai consacrata tra i nomi più illustri della letteratura contemporanea. Titolo originale: ''Henry and June'' (1986). -
Il riso e il pianto. Una ricerca sui limiti del comportamento umano
L'autore intraprende una dettagliata analisi del riso e del pianto, collocandola nel contesto dell'antropologia filosofica dove l'uomo è tutto unitario in cui fisico e psichico non sono che aspetti diversi di una inscindibile realtà naturale. Il riso e il pianto sono solo manifestazioni reattive che danno espressione somatica al vissuto di opposti stati fisici o interiori? Non si danno forse anche casi in cui si ride nel dolore o si piange di gioia? Si tratta allora di semplici 'errori di espressione', di momenti di 'confusione'? -
Wittgenstein. Il dovere del genio
Come scrive Michele Ranchetti nella prefazione a questa biografia, ""... è difficile trovare nella storia delle grandi vite di filosofi, di musicisti, di scrittori, di artisti, una vita che sia stata fatta coincidere con un esercizio così assoluto della ricerca della perfezione"""". Ray Monk affronta in questo libro i drammi intellettuali ed umani di Wittgenstein, come la sua lacerata omosessualità, ricomponendo in un racconto scorrevole e vivace due percorsi paralleli: l'evoluzione del pensiero di un genio e la sua vita."" -
Come salvarsi la vita
Che cosa è successo a Isadora una volta uscita dalla vasca? Ha imparato finalmente a volare? Tre anni dopo le vicende di ""Paura di volare"""", l'autrice riprende in questo libro la storia. Con due matrimoni e un romanzo di successo alle spalle, isadora è ora più matura, più saggia e in un certo senso più infelice. A uno a uno vengono esplorati e distrutti i miti della fama letteraria, di Hollywood, delle """"soluzioni"""" del lesbismo e dell'amore di gruppo, per arrivare infine alla conclusione che è possibile e doveroso salvarsi la vita. Isadora scopre come fare e ci risce."" -
Corrotto
L'ingegnere Mourad è un uomo onesto e colto, eppure fatica a garantire alla famiglia un livello di vita decoroso. Così quando un giorno trova un mazzetto di banconote nel fascicolo di una pratica che sta seguendo, intasca e tace. Ma quel gesto trasforma la sua esistenza. Certo può condurre una vita più agiata, offrire ai figli ciò di cui hanno bisogno, riprogettare il proprio futuro anche lontano dalla moglie. Ma la vertigine della trasgressione e della paura si è insinuata dentro di lui fino a stravolgere i più consueti momenti della quotidianità. Mourad apprende quale sia il vero prezzo della corruzione: il sospetto e l'angoscia. -
Il monaco
Il monaco è Ambrosio, in odore di santità, ammirato da tutta Madrid per le sue parole trascinanti. Il tentatore è Matilde, la donna demoniaca travestita da novizio, la splendida maga perversa. Negli anni '30 Antonin Artaud fece del romanzo gotico di Lewis una sorta di ""copia francese"""". Ed è nella versione di Artaud, con una prefazione di Nico Orengo, che Bompiani ripropone il testo."" -
I giochi e gli uomini. La maschera e la vertigine
In questo saggio Caillois tenta una classificazione di attività e regole apparentemente lontane dal gioco. Sottolinea così una possibile differenziazione delle pratiche ludiche, riconducendole tutte a quattro modalità fondamentali: la competizione, la sorte, la maschera, la vertigine. Queste coordinate si combinerebbero di volta in volta tra loro, determinando le due facce, opposte e complementari, del gioco. Questo libro è un esempio di curiosità intellettuale e un classico dell'antropologia umana. -
La seconda lingua
Molte persone apprendono e usano lingue diverse da quella materna. Insegnanti e studenti sanno che si tratta di un processo complicato, che richiede tempo, impegno e intelligenza: ognuno ha le sue idee su come questo processo si svolge, su quali sono i problemi e le strategie migliori per risolverli; tali idee, però, si basano spesso sull'intuizione, senza avere sufficienti fondamenti scientifici. Questo libro offre una panoramica delle ricerche riguardanti l'acquisizione della seconda lingua, discutendo le principali teorie, i risultati degli esperimenti, le osservazioni sistematiche. Si tratta di un insieme di studi che è certamente utile per insegnare e imparare meglio le lingue; ma è anche un ambito di ricerca affascinante, in quanto apre molte prospettive di riflessione sulla mente umana e sulle nostre capacità di comunicare e di apprendere.