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L' immagine infranta. Linguaggio e modo da Vico a Pollock
"L'immagine infranta"""" descrive la parabola del moderno attraverso una fitta trama di rapporti tra romanzieri e poeti (da Cervantes a Celan), filosofi (da Vico a Benjamin), pittori e scultori (da Manet a Fontana, a Pollock). Il filo conduttore è la crisi del linguaggio figurale: il mondo non offre più un'immagine stabile di sé, né il """"pensiero"""" sembra capace di creare nuove immagini per dare ordine al mondo. La profondità di questa crisi, che ha raggiunto la stessa origine dell'esistenza umana, quell'""""iconologia della mente"""" che ha segnato il passaggio da natura a storia, è testimoniata dalle decisioni estreme di due tra gli artisti più significativi del nostro tempo, Pollock e Celan, che non esitarono a """"ripetere"""", per stanchezza, e disperazione, il gesto dell'Empedocle holderliniano - già compiuto, in altra forma, da Nietzsche. Tramonto o nuova alba? """"L'immagine infranta"""" termina con questa domanda, che è anche una speranza: e se la crisi del linguaggio immaginale fosse il prezzo necessario per aprirsi alla possibilità di un linguaggio più umile, ma insieme più largo e profondo? Il linguaggio del corpo e della natura, il linguaggio che non """"immagina"""", che non """"fa-segno"""", ma è la cosa stessa: l'""""essere-accanto"""" di uomini e cose, tra """"pietre ed erbe""""." -
Vini, amori
Può una buona bottiglia raccontare il carattere delle persone, i vizi, le avventure, i loro desideri? In un'ideale carta dei vini e della varia umanità, i personaggi escono dalla penna di Camilla Baresani con la stessa impertinenza con cui Gelasio Gaetant d'Aragona interpreta i migliori frutti dell'enologia. Per ogni bottiglia, un racconto in cui il vino, l'amore e tutti gli incontri che rendono la vita interessante si intrecciano in un libro, divertente, un inno ai piaceri innocenti, e non solo, dell'esistenza. -
Agostino
Con Agostino, ritorno alla narrativa vera e propria dopo evasioni e sfoghi surrealisti e satirici, Moravia conquistò il suo primo premio letterario.«Desidererete essere su quella spiaggia del Mediterraneo, o forse no, ma non dimenticherete l'estate di Agostino» – Libro dell'estate 2014 per Publisher Weekly«Un ritratto vivido e affilato dei tormenti dell'adolescenza» – Kirkus ReviewsQuando nel 1944 Alberto Moravia tornò a Roma, al seguito delle truppe alleate, era praticamente un autore che ricominciava, anzi cominciava in quello stesso momento. Il romanzo breve Agostino fu il capolavoro che gli consentì di conquistare i riconoscimenti della critica e del pubblico. Agostino è la storia di un'iniziazione sessuale. Da una parte, un ragazzo di tredici anni che è ancora un bambino; dall'altra la madre, vedova, ma ancora fiorente e desiderosa di vivere. Durante una vacanza al mare i rapporti tra il figlio e la madre si guastano, si corrompono d'inquietudine. Per il ragazzo sarà necessario approdare a un'autentica crisi, una lacerazione che gli consentirà di ripartire poi a ricomporre il mondo, a farsi una ragione della vita. Con testi di Umberto Saba e Carlo Emilio Gadda. -
Come funziona la musica
"Come funziona la musica"""" è l'esuberante celebrazione di un soggetto cui David Byrne ha dedicato non solo la propria esistenza creativa, ma altresì le sue costanti riflessioni. In egual misura storico e antropologo, affabulatore e scienziato sociale, Byrne attinge alla propria pluriennale esperienza con i Talking Heads, Brian Eno e una miriade di altri collaboratori - insieme a viaggi in teatri lirici wagneriani, villaggi africani e in qualunque luogo esista la musica - per mostrare come la creazione musicale non sia solo l'opera del compositore solitario, isolato nel suo studio, bensì il risultato tanto logico quanto miracoloso di circostanze sociali. In una travolgente avventura intellettuale, """"Come funziona la musica"""" racconta anche, con passione e ironia, il potere liberatorio e vitale della musica." -
«Si dubita sempre delle cose più belle». Parole d'amore e di letteratura
Il corposo carteggio bilaterale fra Federico De Roberto e la nobildonna Ernesta Valle Ribera, ribattezzata Renata (perché ""rinata"""" all'amore) o Nuccia (diminutivo di """"femminuccia""""), copre un lungo arco di tempo in un intricato, pertinace intreccio di temi intimi e letterari. Un'ardente storia d'amore che ci rivela aspetti ignorati dell'austero e schivo autore de """"I Viceré"""" e insieme della vita mondana, sociale, culturale dei due poli fra cui si snoda, Milano e Catania, dalla fine dell'Ottocento ai primi del Novecento. Meta prediletta di De Roberto, al pari dei sodali Verga e Capuana, sospinti da un senso d'irrequietezza, da un'aspirazione a più vasti orizzonti, Milano rappresenta, e il carteggio ne è ampia testimonianza, la capitale dei poteri mediatici, finanziari, culturali, la città più progredita, operosa, ricca di vivacità artistica e di brulicanti iniziative, con le sue prestigiose case editrici (i Fratelli Treves, Galli), le grandi testate giornalistiche (il """"Corriere della Sera"""", la rivista """"La Lettura""""), i rinomati teatri (la Scala, il Manzoni, il Filodrammatici, il Lirico, l'Eden), gli eleganti ritrovi (il Biffi, il Cova, il Savini, il Caffè dell'Accademia), gli elitari salotti (di donna Vittoria Cima, di Virginia Borromeo, della stessa Ernesta Valle Ribera). È lì che gli sono consentite assidue frequentazioni con i maggiori esponenti dell'intellighentia dell'epoca, giornalisti, scrittori, editori."" -
Good people
Margie Walsh è una madre single della periferia di Boston alle prese con i mille problemi della vita quotidiana: le rate dell'auto, i conti del dentista, la figlia Joyce, che richiede tempo e attenzioni. Quando perde il lavoro come cassiera a causa dei continui ritardi, non le resta che rivolgersi a un vecchio compagno di scuola, Mike, che negli anni ha perso di vista ma che è convinta possa darle una mano. Se Margie è una donna sull'orlo della disperazione, pronta a tutto, Mike è invece un affermato dottore che vive in una bella casa, con una bella moglie, e che si gode una tranquilla vita di successi. Due caratteri diversi, due contesti opposti. E faranno nascere sviluppi e rivelazioni imprevedibili. ""Good people"""" è la storia della lotta di una donna tenace in un'America che sembra concedere infinite opportunità di carriera, ma in cui superare gli steccati sociali è una sfida forse troppo ardua. David Linsday-Abaire, Premio Pulitzer per il teatro nel 2007, racconta gli affanni e le speranze di Margie in modo divertente e provocatorio, tratteggiando personaggi che sembrano usciti da una canzone di Bruce Springsteen o dai libri di John Steinbeck. Dal cuore dell'America più violenta e pura."" -
Le week-end
Con ""Le Week-end"""" Hanif Kureishi torna a parlare della coppia, del microcosmo che si crea fra due persone che condividono la propria vita. Tn questo caso sono Nick e Meg, una coppia inglese di ultracinquantenni: lui professore universitario, lei insegnante di liceo. Per il loro trentesimo anniversario di matrimonio decidono di festeggiare tornando per un weekend a Parigi, dove avevano trascorso la loro luna di miele. L'incontro inaspettato con un vecchio amico, Morgan, scatenerà un confronto necessario fra i due, che riusciranno a capire cosa conta davvero nella vita, e nel loro matrimonio."" -
La città nel golfo
Nel 1943, nell'Italia occupata dai nazisti, uno studente in Legge sloveno Rudi - getta la divisa e si rifugia sui monti. Preso il treno per andare verso la sua città natale, incappa in un commando di tedeschi a cui sfugge miracolosamente trovando rifugio in campagna. È qui che viene accolto dalla diciottenne Vida, una ragazza sognante, pervasa da ideali forse ingenui ma profondi e da un desiderio irresistibile di andarsene, di cambiare l'orizzonte della sua vita. Rudi si sente molto attratto da lei, ma non tollera il fatto che Vida rinneghi la propria slovenità. Il senso di inferiorità culturale che la ragazza esprime con le sue scelte lo irrita profondamente e lo spinge a riaffermare, per contrasto, le proprie radici, rievocando episodi e aneddoti che hanno segnato la sua vita e quella della comunità slovena in Italia dopo la fine della Grande Guerra e l'avvento del fascismo. A confondere ancor di più sensazioni e sentimenti sopraggiunge una ragazza che Rudi aveva conosciuto in treno: Majda, una staffetta partigiana, incaricata di portarlo da suo fratello. Rudi entra così in contatto con la lotta armata. Ma è questa lotta, dalla cui fascinazione non riesce a liberarsi, che lo condanna all'isolamento. La sua vita non può concedersi all'amore, tutti i ruoli imposti dalla Storia non possono essere dismessi, ad ogni costo. -
Gastromania
"Che cos'è la gastromania? Presto detto: la fregola per il cibo, la cucina, il gusto, la buona tavola. La mania della gastronomia. Oggi l'alimentazione ha oltrepassato [...] la sfera, pur ampia, che le è stata propria per lungo tempo [...] e ha invaso ogni altra dimensione della nostra esistenza, individuale e collettiva. Mangiamo, beviamo, gustiamo e degustiamo, assaggiamo, assaporiamo, sbafiamo, centelliniamo, apprezziamo, gozzovigliamo, ma anche e soprattutto ne parliamo, descriviamo tutto ciò, lo raccontiamo, commentiamo, giudichiamo, rappresentiamo, fotografiamo e filmiamo e condividiamo, immaginiamo, sognamo, in un vortice dove l'esperienza del cibo e il discorso su di essa si fanno un'unica cosa: gastromania, appunto. [...] La smania è collettiva, prende tutto e tutti, ed è forse arrivato il momento di fermarsi a riflettere, raccogliere le idee, catalogare le emozioni, suggerire possibili spiegazioni e vie d'uscita. Così, l'ipotesi che provo a discutere in questo libro è che la gastromania non sia soltanto una moda che, come tutte le mode, sarà presto fuori moda. Si tratta di un fenomeno sociale più ampio e complesso su cui, appunto, ragionare. [...] Il percorso del libro non ha un punto di partenza e uno di arrivo, ma serpeggia fra temi e problemi di varia natura, provando a prendersi gioco dei toni troppo seriosi e considerando con attenzione quelli frivoli e scanzonati."""" (Gianfranco Marrone)" -
Diario di un lavapiatti di campagna
Ci sono vite segnate dal destino e quella di Romano Tamani, settantenne chef del celebre ristorante Ambasciata di Quistello, vicino Mantova, è una di queste. Il suo destino è la cucina, il cibo, la gastronomia - e insieme a questi, la tradizione. Attraverso le sue ricette, Tamani rievoca il mondo contadino arcaico, patriarcale e matriarcale insieme, da cui proviene; rievoca le sue terre; rievoca il suo passato, nutrito di religione, senso della famiglia, rispetto del destino. E critica alcuni vizi della modernità: il fast food, i cibi di importazione, la passione per l'estetica a scapito della qualità. La testimonianza di uno chef che ha fermato il tempo, e così ha conquistato i palati d'Italia e la Michelin. Introduzione di Vittorio Sgarbi. -
Il trono vuoto
Il segretario del maggiore partito d'opposizione, Salvatore Oliveri, dopo il crollo dei sondaggi e l'ennesima, violenta, contestazione, decide di scomparire e si rifugia in segreto a Parigi, in casa di un'amica che non vede da trent'anni, Danielle, una segretaria di edizione conosciuta all'epoca in cui ancora accarezzava l'idea di fare il regista. Unici, e parziali, depositari della scomoda verità, Andrea Bottini, collaboratore di Oliveri, e Anna, la moglie dell'onorevole, in realtà continuano ad arrovellarsi sul perché della fuga e sulla possibile identità di un eventuale complice. Bottini propone ad Anna di usare il fratello gemello di Oliveri, un filosofo geniale segnato da una depressione bipolare, come sostituto dello scomparso. Il filosofo si trasferirà a casa sua, avviando uno strano mènage e un'involontaria carriera politica. Un affresco sull'Italia di oggi, una favola filosofica sulla politica e i misteri della vita. -
Il Piccolo Principe
Una fiaba, una riflessione sul senso della vita e dei legami, semplicemente una storia: molto amato e apprezzato fin dalla sua uscita a New York nel 1943, ""Il Piccolo Principe"""" è diventato nel tempo una lettura universale e uno dei libri più venduti nel mondo, pegno d'amore e d'amicizia. Un aereo in panne nel deserto, un pilota in difficoltà, un principe biondo venuto da molto lontano, una volpe, una rosa: sono i protagonisti di una vicenda che si legge in un respiro e non si dimentica. Per la prima volta dalla storica edizione italiana del 1949, """"Il Piccolo Principe"""" da scoprire, o rileggere, nella nuova traduzione di Beatrice Masini. Età di lettura: da 8 anni."" -
Madame Pipì
Antoinette ha 40 anni e lavora come addetta alla sorveglianza delle toilettes in una brasserie parigina. Qui conosce François, dieci anni più giovane di lei, vicedirettore di un istituto di cura di patologie psichiatriche. L'attrazione che scatta subito fra di loro è contraddistinta dall'ossessione di lui per l'ordine e la disciplina e dal bisogno di lei di trovare nell'altro la sicurezza che non ha mai avuto, per avere la quale è pronta a ogni genere di sottomissione. Padrone e schiava, vittima e carnefice, entrambi persi in un gioco di seduzione forte e imprevedibile. In mezzo, a turbare questo idillio perverso, il figlio di Antoinette, Charlot, un bambino affetto da una lieve forma di autismo. Normalità e follia si implicano a vicenda: dove finisce luna e inizia l'altra? E il richiamo di eros, non aggirabile, quale dimensione preferisce per scatenarsi? Nell'amore il sovvertimento della ""norma"""" coincide con la follia! Dove tutto scorre """"normalmente"""" siamo di fronte a qualcosa di anormale. Le ambivalenze e le contraddizioni dell'amore, la ferocia della manipolazione che assume la maschera di una razionalità calcolatrice, la follia sono i temi del primo inquietante romanzo degli autori."" -
Il libro dei gatti tuttofare
“Questo libro sui gatti,” scrive Tadini, “e un libro sui nomi.” Non a caso nella prima poesia Eliot stesso sostiene che ogni gatto deve avere tre nomi: un nome sensato, “a scopo familiare”, un nome più dignitoso che gli permetta di “mettere in mostra i baffi” e “mantenere la coda perpendicolare”, e infine “il Nome”, che solo il gatto può conoscere. Se vediamo un gatto in profonda meditazione non possiamo avere dubbi: sta contemplando il suo “ineffabile effabile effineffabile profondo inscrutabile ed unico Nome”. Così tra Pelastinco Rotella de’ Binario e Brunero, gatto del mistero, tra un Gattatràc e un Gattafascio, vedremo sfilare gatti dai caratteri più disparati: gatti singolari, bizzarri, gatti energici, gatti indaffaratissimi, ma nessuno arriva all’“evidenza luminosa di quel primo gatto accoccolato sulla soglia del libro” a contemplare il proprio Nome. -
Fa' che questa strada non finisca mai
"Qualcuno dice però che, tra le sofferenze di quella notte e del giorno successivo, la più grande per il Nazareno fu quella di non vedere me, e io penso che quel qualcuno abbia ragione, perché non solo io e quell'uomo eravamo veramente amici, ma lui è stato il più grande tra tutti i miei amici, e forse io il suo."""" Lo si capisce leggendo attentamente il Vangelo: quella tra Gesù e Giuda Iscariota fu una grande amicizia, che crebbe a dispetto della radicale differenza di vedute tra i due, e che nemmeno il tradimento riuscì a cancellare. Giuda amava la legalità, l'armonia, Gesù amava le eccezioni, e portava la guerra. Giuda è un ebreo devoto, un uomo razionale, che tradisce Gesù nella speranza di salvarlo dall'ira della gente e soprattutto dalla sua """"presunta"""" follia, affidando il suo destino alla Legge di Mose mediante un regolare processo. Solo dopo avere compiuto il suo gesto Giuda comincia a rendersi conto dell'enormità del proprio sbaglio, e dell'orrore che, attraverso quella porta aperta, fa il suo ingresso nel mondo. Tuttavia l'ultima parola non è ancora stata pronunciata: nemmeno tutte le tenebre del mondo possono cancellare la realtà dell'affetto che li ha uniti." -
Milano si accende. Quando la luce elettrica illuminò i sogni degli italiani
Questo libro è un'agile guida per scoprire i primi luoghi di Milano illuminati dalla luce elettrica, una città pioniera dell'elettrificazione in Italia e in Europa. Scorrendo queste pagine, si scopriranno luoghi, vie, negozi e piazze a tutti noti, altri poco conosciuti, altri ancora totalmente dimenticati, ma tutti ugualmente protagonisti agli albori dell'elettrificazione. A vent'anni dall'unificazione, in una nazione ancora tutta da costruire, a Milano un gruppo di tecnici in gran parte formatisi presso il futuro Politecnico dava infatti alla città la prima rete di distribuzione elettrica, generata dalla prima centrale termoelettrica dell'Europa continentale, a due passi da piazza del Duomo. Caffè, club e associazioni, teatri, grandi magazzini, alcune fabbriche, qualche edificio pubblico e qualche rara abitazione furono i primi luoghi che si dotarono di un impianto di illuminazione elettrica. Nonostante la tecnologia agli esordi non fosse a buon mercato, questo sistema, ritenuto più sicuro rispetto ai tradizionali sistemi di illuminazione, era destinato, col tempo, ad imporsi definitivamente e a cambiare la nostra vita quotidiana. -
Buttanissima Sicilia. Dall'autonomia a Crocetta, tutta una rovina
Un libro-pamphlet, un j'accuse radicale di uno scrittore sempre sul campo, e questa volta impegnato a dire il suo no deciso, irrevocabile, alle ""cose"""" di Sicilia. Sul banco degli imputati la rivoluzione farlocca dell'attuale governatore, Rosario Crocetta, e lo Statuto d'Autonomia regionale da cui origina il malaffare e un costume politico che non può più essere accettato. La Sicilia sta affogando nell'indifferenza: per le spese, per il bilancio, per la mafia che a parole si combatte ma in realtà si lascia prosperare indirettamente, girandosi da un'altra parte e fingendo invece di guardare nella giusta direzione, che giusta non è. Lo aveva detto Sciascia, parlando di """"professionisti dell'antimafia"""". E poi ancora: gli """"enti mangiasoldi"""", il mare delle sovvenzioni che vanno e vengono, l'eccesso infernale di dipendenti pubblici, lo scandalo del Muos, il sistema di comunicazione militare approntato dagli americani: torri radio e antenne di diciotto metri per favorire la colonizzazione tecnologica ed economica della Sicilia. Anche la natura si è corrotta. Nella nuda terra siciliana, tra gli insetti laboriosi ecco spuntare le microspie delle procure. Un libro provocatorio, contro i padroni, i campieri e i sovrastanti, veri o presunti, a cui la Sicilia, quella vera e ancora memore della sua antica dignità, è stanca di dare ospitalità all'infinito."" -
Atlante dei luoghi maledetti. Ediz. illustrata
"L'Atlante dei luoghi maledetti"""" traccia un inventario inedito delle regioni meno raccomandabili del pianeta. Dalla riserva naturale di Kasanka, nello Zambia, invasa da nugoli di pipistrelli, al tenebroso faro degli uomini scomparsi di Eilean Mor, perso nelle isole Flannan, passando per la sinistra foresta dei suicidi di Aokigabara, in Giappone, o per la diabolica casa coloniale che sorge al 112 di Ocean Avenue, a Amityville, ciascuno dei quaranta luoghi censiti racchiude una storia tanto tormentata quanto affascinante. Questo atlante, vero e proprio manuale geografico dell'orrore, si sfoglia con mano febbrile, e con la paura addosso..." -
Le virtù. Quaestiones de virtutibus, I e V. Testo latino a fronte
Sotto il nome di Quaestiones de virtutibus rientra un gruppo di cinque quaestiones disputatele, nelle quali Tommaso affronta in maniera diretta e analitica il tema delle virtù, sia dal punto di vista filosofico sia da quello teologico. Composte nel periodo del secondo soggiorno parigino dell'Aquinate, tali questioni costituiscono un'opera matura, redatta parallelamente alla stesura delle sue grandi opere etiche, ovvero la Sententia Libri Ethicorum e la seconda parte della Summa Theologica, interamente dedicata allo studio della morale. Non particolarmente note né frequentate dalla critica, le Quaestiones de virtutibus rappresentano, pertanto, una delle chiavi per addentrarsi nell'affascinante e complesso impianto dell'etica tommasiana. Il particolare taglio prodotto dalla natura della quaestio, ""monografica"""" di necessità, consente un affondo approfondito, ricco e dettagliato sul tema delle virtù isolato nella sua specificità. La presente traduzione di due di tali questioni, che riporta alla luce un testo così fondamentale e poco conosciuto, si inserisce nel contesto della riscoperta di Tommaso d'Aquino come uno degli autori di riferimento per la contemporanea etica delle virtù."" -
Pensieri-guida sulla nascita della metafisica, della scienza contemporanea e della tecnica moderna. Testo tedesco a fronte
Il titolo del volume 76 delle opere complete di Heidegger è ""Pensieri-guida sulla nascita della metafisica, della scienza contemporanea e della tecnica moderna"""", a indicazione della complessità e della vastità d'intenti cui Heidegger si dedicò in queste meditazioni. I temi sono quelli cari allo Heidegger più grande, benché qui ancora in forma di appunti, bozze e annotazioni. L'importanza del volume non sta solo nelle idee heideggeriane sull'essere e sul destino della metafisica, o sulla nascita della scienza e della tecnica, o sul loro impatto sul nostro mondo, ma ancora di più nella testimonianza di come queste idee abbiamo preso forma nel pensiero heideggeriano e di come via via si siano strutturate tematicamente.""