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Diario di preghiera
"Non intendo rinnegare le preghiere tradizionali che ho detto per tutta la vita; ma le dico e non le sento... Vorrei scrivere una preghiera bellissima"""". Questo diario personale di Flannery O'Connor, scritto tra il 1946 e il 1947 ai tempi dell'università in Iowa e di recente ritrovato tra le sue carte in Georgia, è molto più di una raccolta di preghiere: è un singolare dialogo con Dio, il colloquio silenzioso e appassionato di una giovane donna intelligente alla ricerca della propria strada e determinata a metterla al servizio di una causa superiore. Una finestra sull'interiorità di una delle maggiori narratrici americane del secolo passato. Scavando nel profondo dei propri sentimenti e paure - di essere mediocre, stupida, presuntuosa - Flannery O'Connor si esercita in un costante confronto con la fede cattolica e i maestri che la ispirano come Freud, Proust e Rousseau. In questo documento, arricchito dalla riproduzione anastatica delle pagine del diario, già emerge l'umiltà e la sensibilità priva di retorica di un'autrice le cui ambizioni e valore letterari si intrecciano con una incessante tensione verso il divino e la grazia. Prefazione di Mariapia Veladiano." -
Febbre all'alba
Nel luglio del 1945 un sopravvissuto della Seconda guerra mondiale raggiunge un campo profughi in Svezia. Ridotto pelle e ossa, ormai allo stremo dopo gli anni del conflitto, e nonostante i medici gli dicano che ha pochi mesi di vita Niklós, questo il suo nome, non si arrende. Sceglie di vivere. Compila una lista di 117 giovani donne, ungheresi come lui, che hanno trovato asilo in un altro campo profughi svedese e invia a ognuno di loro lettere elegantemente scritte a mano. Di una cosa è certo: una di loro diventerà sua moglie. Ispirato dalle incredibili, divertenti lettere del padre dell'autore, ""Febbre all'alba"""" è una storia sulla speranza e sulla sorprendente forza che ogni uomo, anche nei momenti più bui, sa trarre dal desiderio di vivere e amare."" -
Diviners. I rabdomanti
Il falò della vanità americana. Fra la seduzione delle telecamere e le tentazioni del sovrannaturale. Uno spaccato dell'America, con le sue follie e le sue grandezze; un viaggio nel cinismo del Sistema, condotto da un autore ormai di culto. Protagonista del romanzo è Vanessa Meandro, una giovane produttrice cinematografica di New York con una smodata propensione per il cibo, che la rende obesa, e una madre ingombrante, possessiva e appassionata di divinazione. Quando fra le sue mani arriva una sceneggiatura a base di avventura, passione e deserto, Vanessa si convince di aver trovato lo spunto per il film del secolo, La tempesta del Sahara. Un attore che lavora con lei, però, Thaddeus, vorrebbe realizzare da quello script un serial televisivo, The Diviners, con zingari e chiromanti perseguitati che finiscono nel Sahara. In Texas, mentre cerca la location del suo presunto film, Vanessa si ritrova in un villaggio famoso per i suoi avvistamenti UFO, dove pare siano arrivati gli alieni - mentre anche sua madre perde la testa e si persuade di essere stata rapita da loro. Poco a poco, così, le speranze di realizzare il film svaniscono; evidentemente, funziona molto di più la linea commerciale di un serial sui medium... -
Henry e il potere dell'immaginazione. The Secret
Skye Byrne e Nic George presentano un nuovo capitolo del mondo di The Secret, il fenomeno mondiale creato da Rhonda Byrne. L'amatissimo coniglio giocattolo di Henry, Lampone, è sparito. Il nonno consiglia a Henry di ricorrere all'immaginazione per ritrovare il suo amico. Ed è proprio quando Henry comincia a farlo che l'avventura ha inizio. Riuscirà il potere dell'immaginazione di Henry a restituirgli Lampone? O Lampone sarà perduto per sempre? L'amicizia tra un bambino e il suo giocattolo, il potere di figurarsi ciò che si pensa: sono i temi senza tempo che fanno di questo libro un classico per tutte le età. Età di lettura: da 7 anni. -
Il paradiso è per sempre
Un filo rosso sangue lega una giovane cantante uccisa brutalmente a Hollywood negli anni '50, un giornalista senza scrupoli che sguazza negli scandali, Danny Gatchell, e il detective Rick Jenson della squadra Casi irrisolti di Los Angeles. James Ellroy torna nella città degli angeli per raccontare una scia di omicidi che insanguina la California, tra star del cinema e poliziotti corrotti, contrabbandieri messicani e topi d'appartamento, donne fatali e terroristi che minacciano un attentato durante la notte degli Oscar. -
L' altra faccia della luna. Scritti sul Giappone
È un Levi-Strauss innamorato profondamente della civiltà giapponese quello che i lettori ritrovano in questo volume che raccoglie testi scritti tra il 1979 e il 2001. Molto sappiamo delle antiche civiltà egizia, greca e romana ma ancora pochissimo delle tradizioni e i costumi delle popolazioni delle isole nipponiche. Levi-Strauss ci mostra come il Giappone sia stato e sia un ponte culturale tra l'Europa e l'area del Pacifico, conducendoci attraverso fatti storici, miti e abitudini di una terra lontana. -
Lettere (1619-1648). Testo francese e latino a fronte
La vasta rete di scambi e di diffusione di novità, esperienze, conoscenze che coinvolge nel Seicento eruditi e 'savants' dei diversi paesi europei passa attraverso i corrieri. Ne dà conferma il carteggio Descartes, Beeckman, Mersenne. Il filosofo, il 'savant' calvinista, il Minimo erudito, personalità del tutto e in tutto differenti, sono legate dal 'commercium artium et scientiarum'. Il promotore dello scambio epistolare è l'infaticabile Marin Mersenne, il ""curioso"""" che vuole penetrare tutti i segreti della natura e """"portare a perfezione tutte le scienze"""". Le questioni di cui discutono il gentiluomo del Poitou, il magister calvinista nederlandese e il monaco parigino coprono grande parte delle scienze del tempo e sono altrettante stimolanti provocazioni nelle prospettive che propongono e nelle nuove teorie che tratteggiano. Il loro carteggio costituisce un ampio corpus scientifico-filosofico che si snoda attorno a nuclei unitari di ricerca quali, ad esempio, lo studio del Fenomeno dei pareli o Falsi soli, i dibattiti sulle coniche e sulle maree, la discussione sulle """"verità eterne"""". Amici sinceri, ma prudenti, nelle loro lettere svelano e nascondono, dissimulano persino. Mostrano insomma le variate forme della strategia della comunicazione nel Seicento."" -
Sottomissione
A Parigi, in un indeterminato ma prossimo futuro, vive François, studioso di Huysmans, che ha scelto di dedicarsi alla carriera universitaria. Perso ormai qualsiasi entusiasmo verso l'insegnamento, la sua vita procede diligente, tranquilla e impermeabile ai grandi drammi della storia, infiammata solo da fugaci avventure con alcune studentesse, che hanno sovente la durata di un corso di studi. Ma qualcosa sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano. Nuove forze entrano in gioco, spaccano il sistema consolidato e lo fanno crollare. È un'implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa come un incubo che travolge anche François. ""Sottomissione"""" è il romanzo più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, François, vedrà il mondo intorno a sé, improvvisamente e inesorabilmente, stravolgersi."" -
Spie e zie
Tre fratelli e due sorelle lasciano Istanbul per seguire ognuno la propria strada, si ritrovano e poi si riperdono, mentre le loro vicende si intrecciano con la grande storia del Novecento. Zio Bernard si fonde nella figura del più misterioso agente di Stalin nella Parigi degli anni trenta e del Front Populaire. La bellissima e fascinosa zia Perla da entraineuse a Praga diventa una delle signore più ricche e corteggiate d'Europa. La malinconica Dolceta sposa un ufficiale turco e trascorre il resto dei suoi giorni in un manicomio di Istanbul. Di Benjamin si perdono le tracce nella Russia sovietica e Paul, ragazzo delle pulizie nella Costantinopoli occupata dagli Alleati, trova la sua Europa nella Cecoslovacchia tra le due guerre, finisce ai lavori forzati in Anatolia per poi sognare di rifarsi una vita da immigrato nella Milano del miracolo economico. Attraverso una manciata di foto sbiadite, di racconti interrotti, di favole tramandate e di episodi visti e ricordati con gli occhi di un bambino, Siegmund Ginzberg racconta le avventure, le passioni, i traslochi, le speranze e i silenzi di una famiglia. -
I nomi che diamo alle cose
Spesso quando si desidera distrattamente qualcosa si finisce per ottenerlo senza sapere che farsene. È quello che scopre Anna, quarant'anni, un passato prossimo doloroso e irrisolto, un presente di lavoro-passione e leggerezza forzata, quando Iride Bandini, celebre autrice per ragazzi conosciuta anni prima, le lascia in eredità una piccola casa, la portineria della sua proprietà: un curioso, eccessivo gesto di gratitudine che invita Anna a cambiare vita senza rifletterci troppo. Dalla città alla campagna, passato un primo periodo in solitario nuovi legami s'impongono, si rendono necessari: un capomastro gentile e devoto, l'ex segretaria e il figlio irrequieto della scrittrice, uno sceicco che non è uno sceicco, una coppia di contadini con bambine, tutti sembrano volere qualcosa da Anna, come se la sua presenza in quel luogo non fosse quasi casuale ma richiesta. E poi c'è una raccolta di fiabe inedite ritrovate in una scatola di latta, ci sono le storie di guerra e d'amore che solo certe case sanno raccontare, e i conti da fare coi propri nodi quando continuano a stringere, a far male. Un romanzo che parla della cura degli altri e delle cose, di madri buone e figli cattivi o viceversa, di vino, cani e fantasmi, del peso da dare a ciò che si fa e alle parole che si scelgono per definirlo. -
Lo sguardo della farfalla
La vita è piuttosto eccitante per Demi, Duccio e Matteo, librai di un paese di montagna del Piemonte. Ma lo diventa ancor di più quando ricevono l'incarico di valutare un'immensa biblioteca ereditata in modo alquanto misterioso da un professore universitario. A procurar loro un'avventura degna di un romanzo gotico - la villa sembrerebbe infestata da un fantasma - sono i misteri che affiorano durante il lavoro: la scomparsa di un libro dal titolo ambiguo, le indagini di una giornalista d'assalto, la curiosità sospetta di una imprevedibile cliente. In una caccia al tesoro che si consuma tra le pagine di libri antichi e fra le cronache del presente e del passato, Mario Baudino intreccia una trama piena di colpi di scena dove i tre improbabili investigatori verranno a capo di un lontano segreto legato agli anni di piombo. Ma come spesso accade, i segreti possono essere un po' beffardi... -
Nora Webster
Irlanda, fine degli anni sessanta. Nora Webster vive in una piccola cittadina, si occupa dei suoi quattro figli e cerca di ricostruirsi una vita dopo la morte del marito. Intelligente, a volte difficile e impaziente, a volte gentile e amorevole, è vittima delle circostanze e spera che qualcosa, qualsiasi cosa cambi e le permetta di andare via. Lentamente, grazie all'aiuto della musica e dell'amicizia, trova un barlume di speranza e una strada per ripartire. Con nuove dinamiche famigliari, la donna sembra sia violentemente padrona di sé sia una figura dalla morale ambigua, tanto da diventare una delle eroine più memorabili della narrativa contemporanea. Il ritratto che viene tratteggiato nell'arco degli anni è straziante, penetrante, sempre tenero e profondamente vero. -
I pescatori
Finalista Premio Letteraria 2017 per la traduzione di Beatrice MasinirnrnQuello che voglio è che siate pescatori di sogni buoni, che non si arrenderanno finché non avranno catturato la preda più grossa.rnrn«Nel suo viaggio attraverso i misteri, le atrocità, gli orrori che possono popolare la mente umana, i colori della vita in africa, fatta di tessuti variopinti e alberi carichi di frutti, ma soprattutto con la sua capacità di creare la tensione drammatica tipica dei racconti africani, Chigozie Obioma è il vero erede di Chinua Achebe» - New York Times Book ReviewrnrnNigeria, 1996. Quattro fratelli maschi, in scala, dai quindici ai nove anni. Un padre severo trasferito in una città lontana dalla banca per cui lavora. Una madre presa dai due bambini più piccoli e dal suo banco al mercato. Per Ikenna, Boja, Obe e Ben tutto questo vuol dire libertà. La libertà di andare al fiume, pericoloso e proibito, a farsi pescatori di pesci e di occasioni; la libertà di sfidarsi, litigare, misurare i propri limiti. È proprio al fiume che incontrano il pazzo Abulu, un mendicante noto per i suoi vaneggiamenti ridicoli quanto terribili. Ed è su Ikenna, il maggiore, che si abbatte la profezia di Abulu, annunciando un destino spaventoso per tutta la famiglia. I fratelli impareranno presto che quando il male invade la vita è come un fiume grande che ti porta via. Opporsi è inutile; si può solo cercare di raccontare la propria storia con onestà, come fa Ben dando voce anche a chi non c'è più. Il fato, l'infanzia che se ne va, la famiglia: sono i temi dell'esordio di Chigozie Obiorna, un romanzo di formazione sospeso tra il mito e l'epica, ma anche concreto e sporco come un gioco nel fango, una storia su ciò che si perde e ciò che del passato resta per sempre con noi. -
Quaderni neri 1938-1939. Riflessioni VII-XI
I Quaderni neri presentano una forma che, secondo le sue caratteristiche, risulta oltremodo singolare non solo per Heidegger, bensì in generale per la filosofia del XX secolo. Tra i generi testuali di cui solitamente si fa uso i Quaderni sarebbero anzitutto da paragonare a quello del ""diario filosofico"""". In essi gli eventi del tempo vengono sottoposti a considerazioni critiche e messi continuamente in relazione con la """"storia dell'Essere"""". Il presente testo è il secondo dei tre volumi in cui saranno pubblicate le Riflessioni. Il primo quaderno di questo volume incomincia nel 1938, l'ultimo, con le Riflessioni XI, si conclude poco prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, nell'estate 1939. Le Riflessioni non corrispondono ad """"aforismi"""" da intendersi come """"massime di saggezza"""". Ciò che è """"decisivo non è"""", """"che cosa si rappresenti e che cosa venga riunito a formare una costruzione rappresentativa"""", """"bensì solo come si ponga la domanda e assolutamente il fatto che si domandi dell'essere"""". Dal """"tentativo"""" di Heidegger di riconoscere la """"storia dell'Essere"""" nei suoi segni quotidiani nasce un manoscritto che, dall'inizio degli anni trenta fino all'inizio degli anni settanta, interpreta anche i due decenni più oscuri della storia tedesca e l'eco che ne seguì."" -
Italia. L'invenzione della patria
In un momento storico in cui i flussi migratori invitano a ripensare il ruolo e l'identità dei paesi europei, Fabio Finotti ci conduce attraverso i diversi significati che l'idea di ""patria"""" ha avuto nei secoli, a partire dal laboratorio in cui queste diverse concezioni si sono confrontate: l'Italia. Dall'idea di Virgilio che vedeva la patria come qualcosa da costruire (invece che un dato naturale), all'idea di impero come somma di diversità di Carlo Magno, passando per l'idea romantica di Foscolo e Manzoni e la retorica del fascismo, fino alla nostalgia degli espatriati di Little Italy, questo libro ci ricorda che l'Italia è il frutto di una straordinaria e mutevole """"invenzione culturale""""."" -
Per un pugno di idee. Storie di innovazioni che hanno cambiato la nostra vita
Di che cosa parliamo quando parliamo di innovazione? Massimiano Bucchi ci racconta come dietro questa parola abusata vi siano percorsi concreti, tortuosi e molto affascinanti. Dalla forchetta al kalashnikov, questo libro intreccia le storie delle intuizioni che hanno cambiato le nostre vite, dimostrando la loro natura di processi non lineari e collettivi, che non possono essere ricondotti all'intuizione di un genio isolato ma che nascono da contributi spesso inaspettati. Storie di innovazioni concettuali, come la sequenza QWERTY sulle tastiere che tutti usiamo quotidianamente; di innovazioni nello sport, dal contropiede italiano al salto alla Fosbury; o nell'universo culturale, dal Monopoli allo spaghetti western. Storie di percorsi innovativi sorprendenti, come quello che portò un fisico a inventare il primo videogioco della storia o un regista a introdurre il ""conto alla rovescia"""" che tutti oggi identifichiamo con l'esplorazione spaziale. Dalla cultura alla tecnica, dallo sport al cinema e alla tavola, il racconto curioso e istruttivo di piccole svolte diventate grandi cambiamenti."" -
Armonica con il Commentario di Porfirio. Testo greco a fronte
Come aggregare i suoni in strutture sempre più complesse, dai tetracordi fino ai sistemi di un'ottava, un'ottava e mezza, due ottave? Questo l'oggetto dell'antica scienza armonica. Il principio ordinatore deve ricercarsi, con i Pitagorici e Platone, in rapporti e sequenze numeriche, cioè in entità extramusicali che colleghino i suoni al macrocosmo? Oppure deve nascere dalla percezione della musica reale, come ritenevano gli empiristi di età classica e Aristosseno? È proprio questo dilemma che ancor oggi rende affascinante l'armonica. Oltre gli aridi calcoli dei quali si fa scudo, essa si rivela come una provincia liminare del pensiero, al crocevia tra acustica, astronomia, matematica, geometria e psicologia. Il documento più completo di questa scienza è l'""Armonica"""" di Claudio Tolemeo (ca 100-178), da lui scritta forse verso la fine della sua vita. Il trattato si presenta come la summa di circa sei secoli di storia dell'armonica e propone un nuovo equilibrio, debitore dell'ilemorfismo aristotelico, in cui alla ragione e alla percezione vengono riconosciute prerogative distinte e complementari. L'opera si conclude, in un grande sforzo di sistemazione enciclopedica, con una serie di analogie tra l'armonica e la psicologia, l'etica, la politica, l'astronomia."" -
Lezioni sul diritto naturale (Naturrecht Feyerabend). Testo tedesco a fronte
Per il successo della filosofia di Kant non meno importanti delle opere pubblicate furono le trascrizioni delle lezioni, che circolarono in tutta la Germania in innumerevoli copie. Esse costituiscono da circa trent'anni un oggetto centrale della Kantforschung. Di queste lezioni, una parte significativa è rappresentata dai corsi che Kant tenne regolarmente sul diritto naturale, dei quali ci è rimasta oggi una sola trascrizione manoscritta, relativa a quello tenuto nel semestre estivo del 1784. Si tratta però di un testo di grande importanza: Kant tenne infatti il corso mentre stava finendo di scrivere la Fondazione della metafisica dei costumi onde i due testi si illuminano a vicenda, aprendo scorci importanti per comprendere la filosofia morale kantiana in un suo snodo decisivo. Tale corrispondenza tra i due scritti non è certo casuale: Kant era infatti fermamente convinto che lo studio del diritto presupponesse una formazione filosofica e que le lezioni sul diritto naturale iniziano infatti con una presentazione della sua filosofia pratica in generale. Dal punto di vista della filosofia del diritto, un motivo centrale d'interesse di queste lezioni è che costituiscono la prima presentazione organica del pensiero giuridico di Kant, tredici anni prima della Metafisica dei costumi (1797). Esse consentono perciò di gettare uno sguardo nuovo sull'evoluzione di tale pensiero e inoltre sulla formazione della filosofia della storia e della politica di Kant. -
Mândûkyakârikâ upanisad. Testo sanscrito a fronte
"Mândûkyakârikâ upanisad"""" è tradizionalmente considerate un trattato autorevole per l'interpretazione della Stuti, comprende il commento in versi (karika) di Caudapada e riassume tutta la visione metafisica della dottrina vedica. E a partire da Gaudapada che la tradizione advaita diventa storicamente evidente quale manifestazione visibile di una tradizione già esistente. Egli è tato il primo maestro umano a ricevere la conoscenza dell'advaita e a impartirla ai suoi discepoli e per questo gli viene attribuito il massimo rispetto in seno alla tradizione advaita. Caudapada è indicato come il Maestro di Govinda Bhagavtpada, a sua volta Maestro di Adi Sarikara. Esistono ben poche notizie sulla sua persona. La pubblicazione di quest'opera colma un vuoto nel panorama culturale-filosofico, perché di questo importante testo mancava un'edizione integrale con il sanscrito a fronte. La traduzione e il commento di Raphael sono di grande aiuto per lo studioso occidentale non introdotto nella vasta tematica induista e buddista. Le note alla fine di ogni capitolo apportano un notevole contributo alla tematica metafisica e utili chiarimenti dottrinari." -
Sui principi sommi-Filosofia della rivelazione 1841-42. Testo tedeesco a fronte
Prima edizione critica del testo originale tedesco e traduzione italiana di due corsi universitari tenuti da Schelling in un periodo decisivo del suo ultimo pensiero, quello dell'elaborazione del rapporto fra filosofia negativa e positiva (1839-1842). ""Sui principi sommi"""" è la trascrizione di G. M. Mittermair d'un corso tenuto nel 1839 a Monaco di Baviera. Dopo un'accurata esposizione della dottrina dei principi sommi e un'originale filosofia della natura, presenta la prima formulazione del passaggio fra filosofia negativa e positiva. Il secondo è la trascrizione pubblicata da H.E.G. Paulus nel 1843 del primo corso svolto a Berlino, nel semestre 1841/42, dedicato alla Filosofia della rivelazione: una versione originaria e sintetica del testo delle """"Opere complete"""", ricca di approfondimenti, con acute trattazioni di teoria delle potenze, storia della filosofia moderna, dottrina trinitaria, mitologie, misteri greci e rivelazione cristiana. Ad essa è premessa la Prima lezione di Berlino. Quale monografia introduttiva viene riproposto, in veste rinnovata, il lavoro di F. Tomatis: """"Kenosis del logo. Ragione e rivelazione nell'ultimo Schelling"""", con prefazione di X. Tilliette, il maggior studioso d'ogni tempo di Schelling. Dedicato all'ultima lunga, evolventesi e articolata fase della sua filosofia (1821-1854), riguarda in particolare il tema del passaggio fra filosofia negativa e positiva.""