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Psicopatologia e psicoterapia dei disturbi della condotta
È evidente a tutti il crescente rilievo - in termini di incidenza, difficoltà nei percorsi di presa in carico e costi sanitari e sociali - dei disturbi cosiddetti ""esternalizzanti"""", un'area clinica di grande importanza per gli specialisti che a vario titolo si occupano di infanzia e adolescenza. Nel volume la rabbia e l'aggressività del bambino sono collocate entro una cornice concettuale che considera l'intreccio tra fattori di rischio bio-psico-sociali e pattern relazionali, con un'enfasi particolare sui più recenti sviluppi della teoria dell'attaccamento. Vengono così raccolti in modo organico e coerente contributi di autori che, nel panorama italiano e internazionale, promuovono un ripensamento scientificamente aggiornato sulle traiettorie di sviluppo, le ipotesi eziopatogenetiche, le metodologie di lavoro e i protocolli d'intervento di riconosciuta efficacia in questo campo."" -
Psicologia della felicità e dell'infelicità
Se potessimo chiedere a un grande numero di psicologi quale debba essere l'obiettivo principale della psicologia, probabilmente tutti concorderebbero sul fatto che esso consista nello scoprire e creare le condizioni che possono rendere un individuo felice. Eppure, il ruolo centrale che il tema della felicità dovrebbe avere nel lavoro psicologico contrasta con lo spazio, ancora piuttosto limitato, ad esso di fatto riservato. Il libro intende dare conto degli sviluppi più recenti in questo campo, estendendo la riflessione sulla felicità al tema dell'infelicità. -
Le dimensioni della bibliografia. Scrivere di libri al tempo della rete
Nel corso della sua storia, definitasi a partire dai primi decenni dell'età moderna, l'ambito disciplinare della bibliografia è stato variamente delimitato e interpretato, dando origine a modelli teorici e a pratiche applicative di diversa natura, dalla bibliografia enumerativa a quella analitica, rispondenti gli uni e le altre al mutare del contesto culturale e documentario. Le potenti trasformazioni tuttora in atto, indotte anche dalla diffusione delle tecnologie digitali, rendono indispensabile un ripensamento dei concetti fondanti intorno ai quali la disciplina si organizza e si struttura: le informazioni, il documento, il libro, il libro elettronico. Secondo questa prospettiva, nel volume vengono prese in esame le linee di riflessione che hanno investito e investono la memoria, la sua configurazione storica e i modelli di organizzazione della conoscenza, da Gesner fino ai ""visionari"""" del Web, attraversando i confini della bibliografia classica, con riferimenti ad autori quali Derrida, Foucault, De Certeau, Ferraris, per definire le condizioni di un pensiero bibliografico in grado di """"scrivere di libri"""" anche negli scenari incerti della documentalità contemporanea."" -
Mitografi vaticani. Cento «fabulae». Testo latino a fronte. Ediz. critica
Riproposti alla cultura internazionale nel 1831 da una celebre edizione di Angelo Mai, i tre scrittori noti come Mitografi vaticani rappresentano ciascuno con la stesura di un fabularius di leggende sugli dèi ed eroi dell'antichità greco-latina - una testimonianza insostituibile sulle credenze del pantheon religioso pagano. Indagini recenti hanno collocato gli Autori delle sillogi in epoca medievale (tra il IX e il XIII secolo) suggerendo, almeno per il terzo Mitografo, una possibile paternità: si tratti di Alberico di Londra (XII sec.) o di Alessandro di Neckam (m. 1217). L'antologia di testi presentata comprende cento fabulae dei Mitografi in prima traduzione italiana, essenziali per comprendere come il Medioevo recuperasse il volto leggendario dell'antichità reinterpretandolo in chiave allegorica. L'importanza delle fabulae, accettate e discusse da un pubblico di dotti ed artisti, risiede anche nel fatto che divennero il referente figurativo per le divinità dell'Olimpo classico dall'età del Gotico fino a Petrarca, Boccaccio e l'Umanesimo. -
Amici per la storia. Lettere 1942-1966
Nelle lettere di due protagonisti della storiografia moderna e contemporanea, Cantimori e Manacorda, sono discusse molte vicende dell'organizzazione culturale del Partito comunista italiano e dei suoi rapporti con gli intellettuali negli anni Cinquanta Sessanta: le riviste ""Movimento operaio"""", """"Società"""" e """"Studi storici"""", l'Istituto Gramsci, la commissione culturale. Al centro del denso carteggio è principalmente il rapporto fra la politica e la cultura: il ragionare dei due studiosi verteva sulla convinzione che la ricerca dovesse essere, come sosteneva Gramsci, tanto più """"interessata"""" quanto più """"impegnata"""", e sull'interrogativo se fosse possibile svolgere in maniera indipendente la propria attività pur aderendo a un partito. Su questo le loro posizioni divergeranno, dopo l'invasione sovietica dell'Ungheria, Cantimori uscirà dal PCI, mentre Manacorda, convinto che fosse possibile condurre la ricerca e dirigere riviste autonomamente, rimarrà iscritto. Dalle lettere e dal confronto con altre fonti private e del PCI emergono significative novità in merito ad alcuni passaggi di quegli anni, soprattutto, la complessità degli eventi e la drammaticità con la quale venivano vissute scelte personali o decisioni imposte: una complessità che conferma quanto sia necessario studiare il Novecento superando le barriere ideologiche della guerra fredda."" -
Tra un'ora la nostra sorte. Le lettere dei condannati a morte e dei deportati della Resistenza
A settant'anni dall'8 settembre viene proposta una rilettura delle ""Ultime lettere dei condannati a morte e dei deportati della Resistenza"""". Lo studio prende in esame gli aspetti materiali e formali delle lettere, dai supporti (brandelli di carta, il muro della cella ecc.) alla """"mise en page"""" (spazi bianchi, scritture fuori testo), ai fenomeni più generali di ordine retorico, testuale e tematico (fra di essi: la funzione evocativa dei nomi propri, lo stile spezzato, la ripetizione). Ne vengono così messi in luce aspetti espressivi ad oggi inesplorati, a causa del taglio esclusivamente tematico degli studi finora dedicati a questi documenti. L'accuratezza formale e visiva con cui sono spesso scritte le """"ultime lettere"""" è interpretabile come caparbia asserzione di dignità in un contesto che la nega in radice; quella attenzione alla forma diviene il segno di appartenenza ad una comunità civile ed estrema resistenza della persona nella prossimità del suo annullamento. """"Le lettere"""", in quanto """"scritture ultime"""", restituiscono così ai destinatari un'idea di resistenza come che sia, di reazione all'offesa e rappresentano quasi un'immagine controfattuale della stessa persona fisica del condannato, specie se deturpata dalle torture e dalle miserabili condizioni della detenzione."" -
Hayao Miyazaki. Sguardi oltre la nebbia
Cinema d'animazione, fumetto e letteratura per l'infanzia si intrecciano in modo sorprendente nella trama del volume attraverso l'analisi delle più importanti metafore d'infanzia. Oggetto dello studio è il grande maestro giapponese di anime Hayao Miyazaki - fumettista, sceneggiatore, animatore, regista e produttore -, ormai consacrato tra i principali narratori mondiali dell'animazione, le cui opere aprono una porta su un mondo di storie dedicato interamente all'infanzia e all'adolescenza. La qualità e le potenzialità pedagogiche di questo autore sono tutte giocate sull'attenzione che pone alle varie fasi della vita e all'importanza che ogni momento di crescita e di apprendimento rappresenta nel percorso di tutti i suoi personaggi. Rivoluzionando le categorie tradizionali dell'animazione, spinto dal desiderio di esplorare e scoprire ciò che c'è ""oltre la nebbia"""" della contemporaneità, Miyazaki propone realtà alternative e originali modelli d'infanzia e di comunicazione. Eroine ed eroi non restano avvolti nella nebbia, ma varcano con leggerezza, spesso in volo, le soglie di mondi incantati ad altri preclusi."" -
La «Crisi delle scienze europee» di Husserl
Nel maggio e nel novembre del 1935 Husserl teneva, a Vienna e a Praga, alcune celebri conferenze che costituiscono il nucleo dell'ultima grande opera del fondatore della fenomenologia, ""La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale"""". Con essa Husserl riaffermava la piena validità della propria impostazione teorica, affrontando i temi della storicità e del rapporto fra filosofia e sapere scientifico e rivendicando la fecondità del punto di vista fenomenologico per comprendere il senso profondo della crisi della civiltà europea. Il motivo, centrale nella ricerca husserliana, del rapporto fra esperienza e pensiero, fra esperienza e idealizzazioni scientifiche diviene parte - nella Crisi - di una riflessione generale sulla storia, che attribuisce alla ratio filosofica un ruolo preminente in quanto razionalità capace di ripristinare l'unità fra scienza e """"mondo della vita"""". Il volume intende offrire una guida alla lettura di quello che, a buon diritto, può essere considerato uno dei classici della filosofia del Novecento, non soltanto per la ricchezza e la complessità dei motivi ispiratori, ma anche per l'importanza assunta nella ricezione e diffusione del pensiero husserliano."" -
Le lingue del Mediterraneo antico. Culture, mutamenti, contatti
La quantità dei testi, l'estensione cronologica della documentazione e la grande varietà tipologica delle lingue in contatto nell'area mediterranea consentono di mettere alla prova le teorie e le tecniche più aggiornate in tema di correlazioni fra la storia delle società e l'evoluzione delle lingue: greco e latino soprattutto, in tutte le loro fasi, ma anche l'aramaico palestinese dei tempi di Gesù, l'arabo e l'ebraico, le lingue dell'Anatolia antica, fino all'italiano e alle lingue romanze. Il volume raccoglie i risultati di una ricerca su ""Mutamento e contatto tra varietà nella diacronia linguistica del Mediterraneo"""", cui hanno partecipato le università di Bergamo, Roma """"Sapienza"""", Siena """"Stranieri"""", Trieste e Viterbo """"Tuscia""""."" -
Parole e violenza politica. Gli anni Settanta nel Novecento italiano
Se è imponente la produzione di opere (di memorialistica o ricostruzione giornalistica) su una stagione politica tanto cruciale per la storia dell'Italia repubblicana quale quella degli anni Settanta, da poco si è imposta l'esigenza di una sua ricostruzione storiografica organica. Tale consapevolezza risulta fondamentale non solo per comprendere gli eventi che hanno caratterizzato questo periodo, ma anche per entrare nel vivo di tematiche più ampie e certamente attuali: il fenomeno del terrorismo e della violenza politica riportano infatti in campo i nodi della partecipazione e della rappresentanza all'interno del modello democratico italiano. La vicenda del terrorismo molto può dire sull'uso dei linguaggi violenti, intorno ad alcune idee di rottura e di lacerazione, e sul modo in cui ""le parole"""" creano i percorsi di una comunicazione che coinvolge, a diversi livelli, soggetti e gruppi significativi della popolazione italiana. Per la formazione delle giovani generazioni questo impegno di ricostruzione critica è di fondamentale importanza. È del resto significativo che, su tali questioni, siano proprio i giovani studiosi, come il presente libro pienamente conferma, coloro che oggi si mostrano capaci degli interventi e dei contributi più originali."" -
La detenzione amministrativa degli stranieri. Storia, diritto, politica
La detenzione amministrativa è un'eccezione rispetto al delicato equilibrio tra potere politico e libertà personale disegnato dalle moderne costituzioni. Solo per motivi di stringente necessità è consentito al potere esecutivo di ricorrere a misure restrittive che, nel quadro dello Stato costituzionale di diritto, sono una prerogativa esclusiva del potere giudiziario. In molti paesi occidentali la detenzione amministrativa degli stranieri è tuttavia diventata una pratica di controllo ordinaria che non ha bisogno di essere legittimata da particolari emergenze. L'abuso dei poteri detentivi nel quadro della politica migratoria ha sottoposto migranti e richiedenti asilo ad una sistematica limitazione dei diritti, assoggettandoli a forme di restrizione della libertà che offrono minori garanzie rispetto a quelle previste dal sistema della giustizia penale. Il volume analizza il processo attraverso cui si è giunti ad una normalizzazione della detenzione amministrativa, combinando la prospettiva della teoria politica, della sociologia e della critica del diritto. Particolare attenzione è dedicata al caso italiano, discusso alla luce dell'evoluzione della normativa internazionale ed europea in materia di migrazioni ed asilo, nonché del dibattito teorico sulla questione del rapporto tra migrazioni, libertà e sicurezza nelle democrazie occidentali. -
Didattica e tecnologie. Studi, percorsi e proposte
Le tecnologie scatenano, soprattutto nel mondo dell'educazione, reazioni da ""apocalittici"""" e """"integrati"""". Come devono porsi scuola e università rispetto alle tecnologie digitali? Gli autori del volume sottolineano l'importanza di conoscere le tecnologie e di definire in maniera rigorosa i loro possibili apporti al processo di apprendimento. L'uso didattico delle tecnologie digitali, infatti, costituisce uno dei settori di maggiore innovazione nell'attuale panorama pedagogico. Sono in molti a chiedersi se sia inevitabile """"cedere"""" all'uso didattico delle tecnologie digitali e perciò è fondamentale farsi un'opinione argomentata su questo tema, e capire se e come l'apprendimento con metodologie tradizionali possa integrarsi con metodologie supportate da tecnologie digitali e portare a risultati significativi. Il volume presenta diversi aspetti delle tecnologie didattiche e si conclude con una rassegna critica sui principali progetti europei e italiani in tema di didattica e tecnologie."" -
La minoranza inesistente. I berberi e la costruzione dello Stato algerino
L'Algeria ha una storia complicata: dopo una colonizzazione più che centenaria e una lunga lotta di liberazione nazionale, è passata attraverso il monopolio del partito unico, il multipartitismo e la vittoria di un raggruppamento politico su base religiosa, il radicalismo islamico e la guerra civile. La sua complessa e frammentata società è stata spesso letta attraverso le istituzioni o il movimento nazionale. Studiare i gruppi minoritari, in uno spazio presentato come esclusivamente arabo, risulta quindi particolarmente interessante. I berberi, minoranza linguistica e culturale, nonostante la loro incidenza, sono stati volutamente dimenticati nella narrazione della storia algerina e solo recentemente sono diventati oggetto di studio. Il libro intende contribuire al dibattito storico sulla costruzione dello Stato, ponendo l'accento sull'identità, il dissenso e l'opposizione politica. Se dal 2011 si parla con assiduità di primavere arabe, l'Algeria rappresenta un caso emblematico: la prospettiva - propugnata dal movimento berberista - di una ""Algeria algerina"""" rispetto a quella di una Algeria """"arabo-islamica"""" ha tuttora un'attualità valida ben oltre la realtà maghrebina."" -
Un mare di energia. Fonti rinnovabili e orizzonti di ricerca
La tecnologia è un fatto sociale: i processi di innovazione tecnologica e le loro applicazioni dipendono, in modo non del tutto ovvio e scontato, sia dall'accettazione sociale sia da scelte di natura politica. Il volume tratta in maniera sistematica, e in termini originali, i processi di accettazione sociale che caratterizzano i momenti di accoglimento e diffusione delle tecnologie energetiche innovative, e offre un interessante studio comparativo tra due contesti territoriali molto diversi: la Scozia e l'Italia. Le sfide del settore energetico, che si misurano con i cambiamenti climatici, l'aumento del mix energetico e il miglioramento di un equo accesso alle risorse sono sempre più caratterizzate dall'introduzione di nuovi sistemi e tecnologie. La portata altamente innovativa di questi ultimi ha aperto un'importante esplorazione sulla tematica relativa alla gestione della transizione verso un nuovo regime tecnologico nel settore energetico. Nel testo viene così presentata anche un'attenta analisi delle tecnologie energetiche marine - in particolare dei sistemi di correnti marine -, che sembrano poter avere un buon futuro nel panorama energetico europeo e mondiale. -
Condivisione residenziale. Il «silver cohousing» per la qualità urbana e sociale in terza età
Ultrasessantacinquenni: in Italia sono 12 milioni, di cui un milione vive da solo in una abitazione di proprietà. Pensionati: ben 5 milioni percepiscono meno di 1.000 euro al mese, l'80% dei quali viene utilizzato per la casa, le bollette e la spesa quotidiana. Siamo nella paradossale situazione in cui abitazioni per benestanti sono abitate da indigenti. Cohousing: condivisione residenziale tra persone mature autosufficienti, che razionalizzano l'uso del patrimonio immobiliare esistente. Grazie a esso le persone anziane possono risparmiare fino al 30% della pensione e lasciare libere decine di migliaia di abitazioni da destinare al social housing; ciò permetterebbe inoltre di alleviare il problema dell'endemica solitudine metropolitana. ""Lo studio-progetto illustrato in questa pubblicazione ha il non piccolo merito di porsi con molta concretezza di fronte al problema e anche con la necessaria umiltà richiesta dalla dimensione e dalle implicazioni di questo. Mi sia consentito, in proposito, di osservare che siffatta concretezza è proprio nel segno di Gianfranco Imperatori, del tratto più caratterizzante della Sua personalità: la sua straordinaria capacità di 'fare', che puntualmente faceva seguito alla sua non meno impressionante capacità di progettare"""" (dalla Prefazione di Carlo Azeglio Ciampi). Presentazioni di Antonio Maccanico e Vanella Imperatori."" -
Le famiglie omogenetoriali
Nel libro si analizzano due categorie complesse: le famiglie omogenitoriali (quelle cioè in cui i genitori sono dello stesso sesso) e la responsabilità genitoriale (che ha rimpiazzato la nozione di autorità dei genitori, a sua volta sostitutiva della potestà). Entrambe le categorie risultano tanto attuali quanto ancora incomplete dal punto di vista della loro costruzione sociale e giuridica, nella quale si riflettono - in modo non sempre coerente e talora anche contraddittorio - i campi semantici e i codici comunicativi di differenti saperi, dalla filosofia alla sociologia, dall'antropologia alla psicologia e alla psicanalisi. Le autrici si propongono inoltre di indagare, anche attraverso i risultati di una ricerca empirica, il lavoro di istituzionalizzazione compiuto dai componenti medesimi delle famiglie omogenitoriali, adulti e bambini, nelle concrete relazioni di responsabilità che si manifestano nelle loro pratiche familiari di affetto e di cura. -
La ricerca empirica nelle scienze della comunicazione. Fondamenti, metodi e strumenti
Il volume presenta le due componenti fondamentali di qualsiasi procedere scientifico: il design della ricerca e l'analisi dei dati. La parte dedicata al design descrive le basi concettuali della ricerca, la raccolta dati e le varie metodologie (sondaggio, esperimento e analisi di contenuto quantitativa). La parte dedicata all'analisi si concentra su come analizzare i dati rispetto alla domanda di ricerca originale e su come comunicarli. Il libro si rivolge agli studenti di Scienze della comunicazione che vogliano approfondire gli aspetti principali della ricerca nel campo. La presentazione di numerosi esempi di studi realizzati su tematiche relative alla comunicazione fornisce loro strumenti utili sia all'impostazione di una ricerca personale sia all'analisi critica di studi esistenti. -
La buona creanza. Antropologia dell'ospitalità
Il mondo che ci circonda è attraversato in misura sempre maggiore da processi antropologici. Trasformazioni che non riguardano solamente lo scenario multiculturale delle nostre società ma che investono istituzioni e sistemi valoriali quali la famiglia e l'educazione. L'antropologia culturale, facendo tesoro di oltre un secolo di ricerca etnografica, può offrire un contributo per capire questo mondo in trasformazione, attraverso analisi di contesto, nel tentativo di superare schematismi e visioni troppo rigide. Questo libro è un invito a considerare il rapporto tra l'antropologia culturale intesa come disciplina e l'antropologia spontanea, ovvero ciò che ognuno è in grado di fare nel riconoscimento dell'umanità dell'altro e nella comprensione delle differenze etniche come diversità culturali. L'ospitalità e il viaggio sono ambiti ideali per questo genere di riflessione. L'incontro con l'altro ci impegna nella messa in causa della nostra vita interiore, così come l'ospitalità ci impegna nel rapporto tra interno ed esterno, negli attraversamenti di soglia tra la sfera domestica e l'aperto. Sul crinale tra psiche e cultura, nella riconsiderazione dei riti di passaggio, sta il principale contributo dell'antropologia all'educazione. -
Narrazioni contese. Vent'anni di scritture italiane della migrazione
La letteratura degli immigrati in Italia, a distanza di vent anni dalla sua nascita, è diventata un fenomeno culturale di ampia portata sia da un punto vista quantitativo sia qualitativo. Se ne propone qui per la prima volta un quadro d'insieme offrendo una chiave di lettura unitaria, ma non riduttiva, capace di mettere in luce i limiti e i punti di forza di questo nuovo e importante ambito della letteratura italiana contemporanea. Il volume illustra la genesi editoriale delle scritture migranti alla luce del contesto politico, mediatico, legislativo dell'Italia, dove, tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta, la questione ""immigrazione"""" diventa terreno di controversie politiche e di conflitto sociale; ripercorre le fasi del dibattito critico e problematizza le definizioni usate finora dagli studiosi, evidenziando in tal modo la """"funzione spcchio"""" dei fenomeni migratori, ovvero la loro straordinaria capacità di rivelare le caratteristiche della società di arrivo; infine, attraverso una puntuale analisi testuale, individua il problema di fondo di questa produzione letteraria, la narrazione di sé, dimostra in che senso e a quali condizioni le scritture della razione possano essere lette come forme di contro-narrazioni rispetto al discorso pubblico dominante sui fenomeni migratori."" -
Viaggiare nella terza età. Casi ed esperienze di turismo senior
L'anziano del terzo millennio è lontano dagli stereotipi classici della vecchiaia: istruito, attivo, desideroso di impiegare utilmente il proprio tempo per sé e per gli altri, vede con favore la possibilità di accrescere le proprie conoscenze e sviluppare i propri interessi. Uno dei modi possibili per raggiungere tali obiettivi è rappresentato dal turismo della terza età nelle sue varie sfaccettature: ludica, culturale, salutista, religiosa. Il volume, attraverso contributi interdisciplinari, prende in esame il fenomeno del turismo senior a livello nazionale ed europeo, per poi illustrare i risultati della prima fase di un'articolata indagine sul profilo del turista senior in Liguria. Per gli approfondimenti interdisciplinari sui temi dell'invecchiamento, il libro è rivolto anche a studenti universitari non direttamente interessati al settore turistico, quali psicologi ed educatori.