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Il cinema delle Apuane. I set e i protagonisti
Esplorando con l'occhio di vetro della macchina da presa questo lembo della Toscana settentrionale, è inevitabile fare riferimento all'universo delle cave del marmo. Luoghi particolarissimi, di fatica e di aspra bellezza, dunque di evidente interesse cinematografico. Ma non ci sono soltanto le cave nel panorama cinematografico di Massa-Carrara. La bellezza del litorale e il fascino dei paesi e delle città sono altrettanti motivi di interesse che hanno attirato i set nel corso del tempo. I due autori di questa ricerca, Fabrizio Borghini e Umberto Guidi, sono giornalisti e studiosi di cinema che hanno dedicato molti sforzi per approfondire i rapporti tra il territorio toscano e la settima arte. Hanno pubblicato testi su location e attori di Pistoia, Lucca, Livorno, Versilia, Siena, Prato e Arezzo: con questo studio su Massa-Carrara viene aggiunta un'altra tessera al mosaico del cinema in Toscana. Nella prima parte del lavoro viene ricostruita la storia dei film ambientati nella provincia apuana.Nella seconda parte, Fabrizio Borghini offre un dizionario ragionato dei protagonisti del cinema di ieri e di oggi che sono nati o sono particolarmente legati a questo lembo di Toscana. -
Anthony Burgess. Riflessioni su elementi di attualità nella fantascienza distopica
Terzo millennio. Finito il secolo breve di Hobsbawn (e quello delle idee assassine di Robert Conquest) strizzato fra la Piazza Rossa e il Muro di Berlino. Finito l'ultimo sogno socioprometeico materialista quando Gorbaciov pronunciò il nome breve di Dio alla fine del secolo breve. Nome che non era stato più pronunciato ufficialmente in Unione Sovietica da quasi un secolo appunto. Il crepuscolo degli dei ha continuato però a far cadere miti anche al di là dei confini dell'impero sovietico: sono crollati i grattacieli di New York insieme alla concezione economicoeudaimonistica dell'american way of life; crollata la Grande Muraglia Cinese per l'ascesa postmaoista della Cina alla conquista del mondo dopo i prolungati isolamenti; nell'America del Sud finito il sogno di Simon Bolivar Guevara, alimentato dal comunismo solare di Castro che sembrava lontano dalla Siberia dei gulag; crollate letteralmente, fisicamente, geograficamente le ""sicurezze ecologiche"""" che davano la certezza del dominio dell'uomo e della sua moderna tecnologie sulle primitive forze della natura: i diluvi cose da chiudere nelle pagine della Bibbia (le catastrofi attuali non risparmiano né capanne né metropoli); fra gli ultimi miti o sogni ridimensionati, se non scomparsi sul nascere, deve essere ricordata l'Europa che si presenta molto lontana dalle impostazioni di rinascita postbellica di De Gasperi o Adenauer (l'Europa dei popoli si manifesta, chiaramente e sensibilmente, come quella delle banche e dei suoi banchieri). Questa è la breve panoramica catastrofica sui disastri della prima decade del terzo millennio. Postula la rivisitazione di due testi di un campione della letteratura distopica come Anthony Burgess (l'incipit del libro)."" -
Insieme a Vilma
Un manager, in coma a seguito di un attacco cardiaco, rivive un incontro fantastico con una sua cugina venuta dall'Africa. Uscito dal tunnel della malattia, il ricordo di quell'evento cambia profondamente la sua vita. Si reca in Africa dove, insieme ad un missionario cattolico, si dedica ad opere benefiche caratterizzate e ispirate da sentimenti di altissimo valore umano. Nel missionario trova un amico sincero che lo aiuta anche a risolvere un problema familiare complesso e delicato. -
Campobello
Campobello si è addormentato da anni, immobile nell'anonimato. Gino nemmeno ci fa più caso, a lui basta fumare. Massimo vi ha fatto ritorno insieme al figlio Sebastian per provare a viverci. Elisabeth è prigioniera dell'ignoranza del padre. Marco, invece, cerca qualcuno. E il circo? Il circo ha risvegliato Campobello. Un passo dopo l'altro lungo la strada sterrata: la polvere si alza e l'odore di terra si ficca nel naso. Basta salire una sola volta per non liberarsene più. Le mura stringono il paese, le voci restano imprigionate tra i vicoli come le leggende che sono attecchite quassù. Campobello guarda tutto e tutti dall'alto. Campobello cambia le persone e Massimo lo sa. -
Ventuno. Quel dolore che porta al coraggio
Per essere felici ci vuole coraggio. Monica narra l'incontro con la giustizia e la condanna di un colpevole ottenuta da parte di una donna coraggiosa che trova nell'amore verso se stessa, il compagno, la famiglia, le amiche e gli amici la forza di denunciare la violenza subita, affrontare i disagi del processo, superare l'ipocrisia di chi guarda con pietà e dà facili giudizi. E coraggio è stato, per Monica e per tante altre, esprimere la volontà di far perseguire il colpevole, di prendere la parola e chiedere ascolto anche in sede giudiziaria. Il libro di Monica, come ogni voce di donna che fa dono alle altre della sua storia, rappresenta sulla scena pubblica la libertà di donne coraggiose che rifiutano il ruolo di vittime e provano a costruire un mondo in cui la libertà femminile sia qualità della vita. Perché la voce di donne coraggiose e libere è capace di influire sui maschi e modificarne i comportamenti (dall'introduzione di Maria Pia Lessi). -
Sulle tracce dell'amore
Sulle tracce dell'amore è la storia di Andrew, un uomo che esce distrutto da una separazione e che ritrova se stesso dopo un lungo e faticoso lavoro personale. La morte del suo migliore amico, che si suicida a seguito della scoperta di una brutta malattia, porterà Andrew a New York dove avrà la possibilità di conoscere Elisabeth. New York diventerà lo sfondo di una particolarissima storia d'amore. -
Esca. La Darsena di Viareggio in poesia
La Darsena: polmone e cuore di Viareggio. Il martello dei cantieri ritma il tam tam dei bragozzi sotto il faro della Madonnina. Questo breve volume di ""telegrammi poetici"""" da corsa riproduce momenti, aspetti, vedute di questo piccolo """"paese"""" fra il cielo e il mare che ancora continua a navigare anche controvento. Non poteva sfuggire all'autore il centro dei centri della vicenda operaia di questa isola nautica: il Cro è infatti uno dei punti di riferimento più forti che ha attraversato la storia fin dal primo associazionismo dei maestri d'ascia e calafati come testimoniano le iconografie politiche alle sue pareti che arrivano alla Cuba mitica del Che. Questo libretto implicitamente è anche un invito ad approfondire tutti gli aspetti di una Darsena che ancora oggi è accarezzata dalle vele di Viani e i cui cantieri mescolano il """"cacciucco della vita"""" (prefazione di Deborah Mazzoni, la vivandiera del Cro)."" -
Colibrì. La vita alla vita
Chissà che io non stia già lottando/ contro chissà quale artiglio,/ mostruoso tra le guglie del mio abisso./ Nel fruscio che fa la mia anima/ si può cogliere l'incanto di sentirsi vivi./ Perché tutto è già lontano?/ Perché io sogno:/ e chissà che tu,/ nel mio perenne danzare tra un dubbio e l'altro,/ chissà che tu, nel battito di queste ali di inchiostro,/ non riesca a cogliere, un giorno,/ una parvenza di infinito/ (dalla prefazione di Annunziata Felice). -
Re di cuori
Praga, settembre 2006. Una ragazza viene uccisa nello scantinato della farmacia del padre. Il commissario Belkov della squadra omicidi si reca sul posto con i suoi uomini. Nella farmacia mancano soldi, medicine e strumenti chirurgici. L'adepto si reca dal sacerdote suo capo, consegnando un misterioso oggetto con poteri occulti ed evocativi molto potenti. In un paesino al confine con la Polonia, in un monastero benedettino, padre Kasimir riceve una telefonata da un confratello di Praga: si stanno verificando nella capitale strani omicidi in sequenza. Il rito è iniziato: dopo un silenzio di cinquecento anni qualcuno ci sta riprovando. -
Domino di morte
Una serie di morti all'apparenza accidentali innesca una ricerca serrata che corre lungo il filo di una memoria protetta, mentre dal passato emerge una catena di eventi che diventa un... domino di morte. -
Le femmine complesse
Nella tranquilla provincia lucchese, personaggi immersi in una realtà di valori effimeri tentano di sfuggirvi tra eccessi di rabbia, situazioni grottesche e musica. Il protagonista in particolare finisce per formulare teorie articolate su consumismo, moralità e nichilismo, portandole a compimento con atti paradossali e cruenti. Lo stile è crudo tanto da provocare, oltre agli spettatori presenti nel libro, anche il lettore. -
Violentia, violentiae. Piccolo abbecedario della violenza di genere
"La presente opera si propone di onorare la Festa della donna con una sintesi di quanto finora registrato in ordine alla violenza di genere. Quello attuale appare come il momento della consapevolezza rispetto alla questione: attenzione dei media, della collettività e delle associazioni e aggiornamenti della legislazione sul tema. Il problema però è antico e è rimasto sepolto per molto tempo. Adesso finalmente se ne parla, si affronta, si iniziano a cercare cause e soluzioni. Siamo su una strada che, se percorsa, permetterà sicuramente di scoprire nuove cose, di approdare a importanti mete"""" (Dall'incipit del libro)." -
Un soggetto suppostosi in cura
Un soggetto suppostosi in cura canta amaramente e al contempo dolcemente i diversi tentativi affettivi e le varie sconfitte sentimentali che hanno caratterizzato l'esistenza dell'autore, il quale si confronta (in un continuo colloquio interiore e in una riflessione sull'amore progressivamente scandita) con i tu, quasi di montaliana memoria, che nei ricordi - poesia dopo poesia e verso dopo verso - si susseguono e che talvolta paiono confondersi, decretando in ultimo una consapevole fine di ogni illusione. La rinuncia all'amore, spesso individuato proprio nell'amore impossibile e irraggiungibile, non è infatti la morte della capacità d'amare ma il proposito di portare in futuro la poesia (altra e alta forma d'amore) su nuovi territori. -
Oscuri dí, Josef Katazovic
Scrittore trentacinquenne d'origine jugoslava non ancora conosciuto al vasto pubblico, Josef Katazovic - dopo aver vissuto a lungo in Francia - ha infine costruito in Italia, con la moglie Serena, un'ipotesi di stabilità. L'improvvisa irruzione nella tranquilla vita della coppia di un misterioso uomo proveniente dal lontano passato di lei provocherà il crollo dell'emotività e di ogni certezza del marito che comincerà a tremare, perdendo il controllo delle proprie mani. Ormai abbandonata la vita di ogni giorno per via di quel tremore, Josef si ritrova un dí a vagare per le strade della propria città, quando - passando davanti alla stazione ferroviaria - sente annunciare un treno in partenza per una strana destinazione: Josef Katazovic. Dapprima stupito, poi sorridendo di follia, il giovane - udito ripetere l'assurdo annuncio - entra in stazione e decide di salire in carrozza. Inizia cosí un viaggio, in uno spazio fantastico e in un tempo reversibile, che - tra vicende psicologiche e qualche intuizione psicanalitica - accompagnerà il protagonista attraverso una serie di incontri capaci di condurlo a una piú complessa e completa conoscenza di sé. Ma ciò gli sarà sufficiente? -
Il mondo dell'altrove
Cinque racconti - in cui fantasia e realtà si mescolano - capaci di trasportare il lettore in un altro mondo, in un luogo magico. Capaci di farlo sognare. Ogni cosa è viva e insegna qualcosa d'importante. E ciascuna storia si trasforma nella tappa di un viaggio in cui si cresce e si matura a fianco di Elia, Rosy, Tea, Pietro, Desideria, André e della stellina Irina. -
Una vita in mare
"Ho trovato tutti questi scritti di mio padre e mi è sembrato un peccato si perdessero senza che nessuno potesse leggerli. Ho cercato un filo conduttore tra i vari racconti in modo da dare un senso unitario all'opera. In parte lui mi ha dato una mano, quando ancora era cosciente, e in parte ho dovuto fare da sola dato che dopo la sua rovinosa caduta si è ammalato e non ha potuto più aiutarmi. In questo volume troverete storie sulla guerra, troverete persone (che papà era bravo a descrivere con un tocco d'ironia), troverete la vela, le regate, ma soprattutto troverete il mare. Sono felice di veder realizzato il progetto di questo libro, grazie al quale spero chi avrà modo di leggerlo possa vivere almeno in parte le sue esperienze"""" (dalla premessa di Francesca Cerri)." -
Chi è immerso nel mare non ha paura della pioggia. Il viaggio di Addy
Questo libro non è un'indagine sociologica né un diario della fuga di Addy Abdul Wahab - iracheno di Bassora - ma un appassionante racconto-documento, una testimonianza diretta e motivata di un fenomeno ancora tutto da capire. È la narrazione di un percorso interiore che non troverà mai fine perché gli ideali sono mete che sublimano la realtà. Libertà, giustizia, onestà, amore e conoscenza hanno sostenuto Addy (prima migrante, poi clandestino, quindi rifugiato, infine inserito nel contesto italiano) nel suo viaggio alla scoperta di una terra dove tali valori trovano ancora nutrimento e dove ha potuto sperimentare il sostegno spontaneo e la profonda amicizia di tante persone. ""Mi sento in dovere di ricordare tutti quelli che mi hanno aiutato in Italia e sono tanti: non ripeto i nomi perché temo di dimenticare qualcuno. Li ho tutti, uomini e donne, nel mio cuore ed è per loro che nei momenti di sconforto mi impongo di essere forte, perché quanto hanno fatto per me non vada perduto"""" (Addy Abdul Wahab)."" -
Poesie per un'alba lontana
Tra lirismo e memoria la voluminosa raccolta ""Poesie per un'alba lontana"""" si scandisce come un lungo apprendistato dalla notte concreta e tesa dell'insonnia alla notte morale della solitudine e fino al suo termine tanto atteso (quasi un """"viaggio"""", per citare il primo Céline); è come se attraverso la notte si delineasse un percorso ineluttabile e metaforico dove l'io del poeta diviene tra l'altro occasione di confronto con le persone che hanno caratterizzato la sua esistenza, passando poi attraverso il vaglio del tempo e dei ricordi - sopravvissuti alle tante intemperie e bufere - in poesie che raccolgono tutta la nostalgia (ora amara, ora disincantata) di chi vede perduti i propri punti di riferimento e le proprie certezze; ma l'alba, pur lontana, è ammessa e sperata come possibilità e tra ombre, nebbie e cupi nubi il libro diventa infine momento di riflessione e dialogo con una realtà più immediata e spietata che sembra voler omologare ogni differenza e diversità; la poesia si rivela così in ultimo e ancora una volta come pensiero d'amore e apertura verso il futuro, orizzonte di appartenenza e unica ipotesi di verità."" -
Il sogno di una rovina
Un'altra storia di fantasia, un altro doloroso paradosso: le vicende esistenziali e la vita sessuale insaziabile e folle della giovane Adele, psicologa e psicoterapeuta, sono al centro di questo romanzo ambiguo e crudele. Ripresasi dopo anni - grazie a un impegno costante nello studio nonché per merito della propria famiglia - da un scandalo che aveva stupito tutto il piccolo paese nel quale viveva e divenuta ormai psicoterapeuta, Adele - in un momento di crisi e di estrema fragilità - crolla di fronte al senso di colpa antico e mai affrontato completamente e - raggiunta una apparente quanto effimera tranquillità - compie una serie di errori di pensiero e di giudizio che, l'uno dopo l'altro, la fanno decidere di trasformare il proprio conflitto interiore in un fatto. Adele elabora così un proprio ""sogno di rovina"""" e di perdizione scegliendo di concedersi senza riserve ai propri pazienti, intenzionata a punirsi e condannarsi per tutta la vita. Soltanto il progressivo e disastroso evolvere degli eventi condurrà Adele a una consapevolezza più profonda e alla liberazione dalle proprie ossessioni. Ma il prezzo da pagare sarà alto e la segnerà inevitabilmente."" -
Quella volta che... Aneddoti, storie, ricordi dei cinque anni più belli della nostra vita
Il presente volume è frutto del lavoro degli alunni della classe quinta elementare delle Scuole Mantellate di Viareggio (anno scolastico 2016/2017) che sono stati invitati a proporre un proprio testo incentrato su - come recita il sottotitolo - aneddoti, storie, ricordi dei cinque anni più belli della loro vita, ovvero dei loro primi cinque anni di studio.