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Il sorriso dell'anima
Raccolta delle poesie di Carlo Bellon. -
Roberta Buttini. Antropologia cosmica. I simbolici viaggi tra arte e scienza. Ediz. illustrata
"Per comprendere il fantastico e fantasioso viaggio antropologico-cosmico dell'artista toscana, ormai da molti anni genovese d'adozione, va tenuto presente quanto indicavo due anni fa. Infatti Roberta Buttini ha sviluppato nel 'tempo e spazio senza limiti' il suo 'gergo' pittorico con nuovi segni e simboli aggiunti a quelli codificati nel passato, e mi riferisco alla tavola con le tre sequenze verticali della segnaletica di Ieri oggi domani (2010), in cui sulla scorta delle modifiche avvenute dai segni primitivi a quelli odierni ella propone l'ipotesi di come saranno all'inizio del IV millennio, nella fattispecie nel 3004, a dar credito ad un dipinto qui assente, intitolato appunto Archeologia industriale 3004. Le opere del 2015-16 costituiscono una nuova tappa del suo viaggio che ovviamente affonda le radici nelle tappe precedenti, alcune delle quali appositamente vengono riproposte per far meglio comprendere la coerenza del tragitto e le motivazioni insite in esso. Pertanto non solo possiamo individuare nelle sue composizioni gli stessi leit-motiv, tra cui le soluzioni ternarie, non di rado sviluppate oltre, ma anche incontrare la medesima simbologia precedentemente utilizzata, come i due profili di cranio in Homo silicio (2016), che rimandano ai crani Dartiani/Homo sapiens/Homo futurus e relative creazioni (pietra scheggiata e armi in legno, il prototipo del telefono di Bell e la scrittura lineare) con cui, sempre rispettando la norma ternaria, inizia il tragitto espositivo."""" (G. Di Genova)" -
La specola vaticana
"Ancora oggi si continua a parlare di un rapporto conflittuale tra la religione cristiana e la scienza, eppure, se vi sono stati in passato momenti di contrasto, legati a una ingenua interpretazione letterale della narrazione biblica, è innegabile che molti degli scienziati che hanno contribuito in modo determinante al progresso scientifico erano credenti e oggi la Chiesa guarda alla ricerca scientifica con fiducia mentre la teologia riflette con grande apertura su quelle conquiste, come la teoria evoluzionista, considerate un tempo inconciliabili con la fede"""" (dalla prefazione di Paolo Portoghesi)." -
La misericordia nell'arte. Itinerario giubilare tra i capolavori dei grandi artisti italiani. Ediz. illustrata
Il tema della misericordia, proprio perché costituisce il cuore del pensiero cristiano, è stato oggetto di tante opere d'arte, da dipinti a sculture, da miniature a incisioni, che raffigurano da una parte la Madonna della Misericordia, cioè la Vergine che accoglie con il mantello il popolo cristiano, come una madre che protegge, difende e aiuta la propria prole, e dall'altra le Opere di Misericordia Corporali, che Cristo enuncia (Vangelo di San Matteo, 25, 35-36) e che il buon cristiano deve compiere. -
Tesori per l'aldilà. La Tomba degli Ori di Vulci. Dal sequestro al restauro
"La pubblicazione di questo volume, il XVIII della Collana """"Interventi d'Arte sull'Arte"""" della Fondazione Paola Droghetti onlus, conclude un percorso iniziato nel mese di marzo 2015 quando, su indicazione della già Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale Anna Maria Moretti Sgubini e della allora Direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Marinella De Lucia, alle quali va un nostro particolare ringraziamento, ci interessammo al prezioso corredo funerario proveniente dalla Tomba degli Ori di Vulci, risalente all'VIII -VII secolo a.C. I rapporti avviati con la Soprintendente per l'Archeologia del Lazio e dell'Etruria meridionale, Alfonsina Russo, furono suggellati dal consenso entusiasta della Direttrice dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, Gisella Capponi, che concordò pienamente con il fatto che il restauro avvenisse ad opera di laureati dell'ISCR, con la direzione dei funzionari dello stesso Istituto e la collaborazione della restauratrice in forza presso il Museo di Villa Giulia. [...] I materiali del corredo, che includono gioielli in oro, argento, argento dorato, paste vitree e faiënces sono il frutto di un sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza agli inizi degli anni '60, cui si è aggiunto il ritrovamento della tomba e di altri reperti che costituiscono un unicum eccezionale oltre che poco noto (con la sua storia davvero avventurosa) al grande pubblico""""." -
Atlante della palazzina a Pescara. Progetti, realizzazioni, rilievi-Atlas of the palazzina a Pescara. Projects, buildings, surveys. Ediz. bilingue
La ricerca analizza il tema della palazzina a Pescara esplorando, mediante il disegno, le diverse prerogative tipologiche e gli elementi costitutivi, esaminati in rapporto alla città, L'Atlante prende in considerazione 55 esempi che connotano il centro cittadino, indagandoli attraverso la rappresentazione, dal rilievo attuale al confronto con il progetto originale, Uno studio che tende a individuare le peculiarità e il lessico compositivo delle palazzine, rispetto alle scelte progettuali e al contesto urbano di riferimento. -
Manuale del micromosaicista. Ediz. italiana, inglese e francese. Con DVD
Spesso si avverte la necessità di ritrovare se stessi attraverso un'attività artistica che ricrea equilibrio nello spirito. Il micromosaico offre a chiunque voglia apprenderne i meccanismi esecutivi, infinite possibilità creative, giocando sia sul piano plastico che cromatico. È una tecnica che consente dimensioni di sperimentazione infinite. Praticare il micromosaico richiede passione, tenacia, curiosità, confronto e studio della storia dell'arte. Fare micromosaico è impegnativo e richiede spirito di sacrificio. Ma quando si giunge a dominare la tecnica il percorso diventa facile e ricco di soddisfazioni. Con la pubblicazione di questo manuale concepito sulla base dell'esperienza si spera di diffonderne la conoscenza presso il pubblico più vasto e di portare i giovani interessati ad una formazione artistica a scoprire una affascinante dimensione operativa. La sperimentazione, la ricerca di nuovi soggetti e applicazioni, possono dare enormi soddisfazioni come è stato in passato. -
Bouquet. Composizioni e creatività
26 bouquet, differenti per forma, stile e colore. -
Gli operai e l'arte del disegno. La politica per un'educazione al «gusto dell'arte» nella Catania dopo l'Unità
La vicenda di tre scuole catanesi per operai, destinate ""solo a chi esercitava già una professione"""" e simili ad altre istituzioni scolastiche del secondo Ottocento in Italia, appare paradigmatica della complessa interazione tra una progettualità economico-sociale, un reale intento di formazione artistico-professionale ed una politica d'intervento anche a fini di proselitismo. Tuttavia, la nascita di queste scuole a Catania non è legata a una politica statale frutto di un'analisi delle esigenze di crescita nazionale connessa ad un circuito virtuoso fra sviluppo economico e istruzione: sono soprattutto gli enti privati (prevalentemente associazioni di mutuo soccorso) a far nascere queste istituzioni scolastiche, con diverse motivazioni sociali. Una documentazione archivistica inedita rinvenuta a Roma e a Catania ha consentito di mettere in luce che le tre scuole catanesi esaminate, la Scuola di disegno d'ornato ed industriale del Circolo degli Operai, la Scuola di disegno industriale e plastica elementare della Società democratica I Figli del Lavoro e la Scuola serale di disegno industriale di Gaetano Brusà e Carmelo Malerba Guerrieri, rappresentarono una realtà cittadina importante e meritano un posto di rilievo nella storia della formazione artistica dedicata agli operai. In particolare, il disegno assumeva in quegli anni un ruolo fondamentale nella trasmissione di messaggi visivi determinanti per la creazione del """"gusto dell'arte""""."" -
Magia e mistero della vita e della morte. Universi mondi
Benedetto Croce asseriva: ""Non pensate alla morte. La morte non è un problema. Il vero problema è la vita"""". Infatti la vita è un mestiere difficile, impresa ardua, percorso impervio, accidentato, ad ostacoli. La vita è experimentum crucis, con tutti gli inquietanti interrogativi metafisici insoluti, con l'esercizio di pazienza, con le stigmate, i vulnus che ci marchiano, ci segnano, ma è anche opportunità, risorsa per autotrascenderci, evolverci, crescere in altezza, secondo un itinerario di perfezionamento ad infinitum. La sofferenza è macina, che nessuno può eludere come Alexandra Rendhell ben comprende, evidenziando con competenza, rigore e attenzione anche gli eventuali rischi connessi alla pratica magica o medianica del contatto con le altre dimensioni. """"Memento mori"""", """"Pulvis es et in pulverem reverteris"""", sì, ma noi non siamo solo un processo maleodorante di ossidazione e combustione: la nostra morte odora, anzi profuma di resurrezione."" -
I gabbiani non fanno più i gabbiani
"Pagine disperse tornano come se d'incanto Marco Aurelio scendesse la scalinata del Campidoglio e lentamente si avviasse in via del Corso verso piazza del Popolo per abbeverare il cavallo sembra la mossa di uno sciamano.""""" -
Il sari d'oro. Memorie indiane di una matematica
L'India ha sempre esercitato un grande fascino su chi ha avuto l'occasione di visitarla. L'autrice si avventura nel mondo della matematica indiana in punta di piedi e la sua esperienza diventa una lente di ingrandimento con cui analizzare il ruolo della donna nella ricerca e nella vita stessa, quasi come un gioco, basato semplicemente sul mettere in evidenza le innate qualità femminili nel condividere conoscenze e informazioni. Naturalmente questo gioco ha un suo costo. -
Fabio Ferrone Viola. Crush, manifesto globale. Ediz. illustrata
Catalogo della Mostra aperta al Complesso del Vittoriano di Roma dal 5 al 31 luglio 2016. Rubbish, trash, cosa sono diventati i nostri rifiuti oggi se nella migliore delle ipotesi si trasformano in Junk art? La mostra ""Crush"""" apre scenari davvero sorprendenti. Il termine crush (schiacciato) si riferisce al gesto chiave della ricerca dell'artista - ovvero schiacciare le lattine accartocciate raccolte per strada. Il crushismo è la nuova poetica sorta dalle opere di Fabio Ferrone Viola composte di una ricca collezione di rifiuti e lattine, residui di plastica, scarti. """"Da simbolo di consumo a consumo stesso"""" - come sostiene Vittorio Sgarbi - """"non c'è, in lui, solo un bagaglio di conoscenze artistiche aggiuntive rispetto ai tempi di Warhol (...) ma anche una diversa visione del sistema consumistico, incentrata su una problematica diventata più impellente rispetto a cinquanta anni fa, l'urgenza della questione ecologica (l'oppressione del rifiuto, l'obbligo del suo riciclo)"""". """"Intenzionate a incidere nel sociale"""" le opere di Fabio Ferrone Viola quindi sono l'evoluzione più positiva del fenomeno in ambito artistico di riciclo dei materiali di scarto. Più """"dello street style di Banksy, o meglio di Shepard Fairey, l'autore dell'""""Hope"""" Poster (...) La lezione di Warhol è significato per Ferrone Viola scavalcarla, caricarla di valenze nuove, unico modo possibile per farla diventare di nuovo specchio del mondo""""."" -
Così dice Carneade. Pagine sparse di un sogno attraverso il Ricetto dei Sapienti
All'incipit di queste pagine, l'autore tiene a precisare che esse, rispetto all'argomento e personaggi trattati, non vogliono in alcun modo essere o rappresentare un ""trattato"""", un """"manuale"""" di Filosofia dell'Antichità - ce ne sono già fin troppi nelle librerie - ma possono certamente rappresentare un immaginario dialogo """"leggero"""" tra due persone che s'incontrano... in sogno: il Filosofo Carneade e l'autore appunto. Nel corso del sognato dialogo, l'argomento trattato è rappresentato da una serie di spiegazioni tra i due, per la verità un po' tra il serio e il faceto, sul Pensiero Filosofico di alcuni tra i più famosi sapienti e pensatori dell'Antichità. Le pagine, tutto sommato, sono state pensate principalmente per permettere ad un appassionato della materia, un piacevole trascorrere delle ore """"scherzando seriamente"""" con la Filosofia dell'Antichità ed alcuni Sapienti e Filosofi di quel periodo. Diversamente, nella più triste delle ipotesi, restarsene incollato alla televisione, per assistere ad intere giornate di televendite, a volte anche divertenti, visto che la pesca alla trota - in mancanza del mare di Napoli e delle belle scogliere Salentine dove l'autore trascorse la sua prima gioventù - non è la sua passione, no! Questo no, mai! E allora che sia Filosofia...!"" -
Quarant'anni di architettura sacra in Italia 1900-1940. Le questioni, il dibattito, le polemiche. Ediz. illustrata
L'architettura sacra dei primi del Novecento è stata al centro di un vero e proprio dibattito, che ha interessato non solo l'ambiente architettonico, ma anche quello culturale e religioso. Quella dell'architettura sacra del secolo scorso è una storia che va letta per esaminare in modo parallelo le connessioni con le esperienze laiche e soprattutto, in un secolo dominato dai nazionalismi e da due guerre, con il potere politico. La tradizione cattolica quasi bimillenaria sembra essere minacciata dalle nuove dottrine architettoniche, al punto tale che si assiste quasi ad una sorta di ostracismo, da parte della Chiesa, del ""moderno"""" in quanto tale, al limite quasi della scomunica. Ne sono riprova i due concorsi per la cattedrale di La Spezia e di Messina, così diversi fra di loro nei risultati, che dimostrano, pur nella loro vicinanza temporale di appena tre anni (1929 e 1932), il clima che si respirava in quel periodo. Questa ricerca dimostra come la definitiva rottura con la tradizione sia avvenuta proprio a cavallo di quegli anni cruciali, durante i quali avviene una commistione fra la politica e la cultura architettonica talmente stretta da non lasciare insensibili coloro i quali negli anni successivi si sarebbero confrontati con il tema del sacro."" -
Museum. Trattato di museografia
Fino al secolo scorso, gli scritti inerenti il museo tendevano più che altro a forme di cultura manualistica. Nell'esplicitazione delle tipologie, dei percorsi, dei concetti di illuminotecnica. Tutto ciò finché si è pervenuti al fondamentale evento ricostruttivo dei musei italiani, successivo al secondo evento bellico mondiale, dal quale fu evidenziato il limite di un'interpretazione prettamente pragmatica, che fosse rivolta esclusivamente a finalità conservative e rappresentative. Le distruzioni dopo la guerra non risparmiarono i grandi musei. A porre rimedio ad esse si iniziò fino dagli anni Cinquanta, quando fu dato inizio ai primi interventi. Allorché la cultura del conservare e dell'esporre nel museo prese spontaneamente ad intersecarsi con il senso dello spirito critico appartenente alle problematiche del restauro. Assumendo da quell'ambito una speciale sensibilità per le esigenze di riconoscibilità dell'autentico e dell'originale, e per quelle inerenti le metodologie integrative delle lacune. La ricchezza di modalità attuative nel museo in quei mitici decenni passavano per i progetti di Scarpa, di Albini e degli altri che da allora si prese a riconoscere come ""I maestri della museografia"""", prettamente italiani, ma in grado di estendere la loro influenza in tutto l'ambito internazionale."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2016). Vol. 1
La rivista Sociologia è una delle più antiche pubblicazioni di sociologia edite in Italia (1956). Essa fu ideata da Luigi Sturzo già negli anni del suo esilio americano, in un tempo nel quale la cultura italiana tendeva ad osteggiare lo sviluppo di una disciplina che alla fine dell'ottocento nel nostro Paese aveva stentato ad affermarsi anche per la debolezza teorica che aveva caratterizzato le sue prime espressioni. La rinascita di questa disciplina dopo 0 secondo conflitto mondiale si deve, dunque, in gran parte al fatto che negli Stati Uniti Sturzo era già considerato uno dei sociologi stranieri più rilevanti. La nascita della rivista ha segnato, perciò, una modernizzazione degli studi relativi alle scienze sociali italiane e una riapertura del dialogo con la cultura di oltre oceano. Scorrendo i numeri di Sociologia si può seguire, dunque, lo sviluppo della disciplina e la maturazione culturale di quelli che, a partire dagli anni cinquanta, si sono poi affermati come i più rilevanti sociologi italiani e stranieri. L'impostazione scientifica e culturale della rivista è stata sempre caratterizzata da alcune linee di sviluppo particolarmente rilevanti che, a partire dal duemila e otto, data di inizio dell'attuale direzione, sono state riprese, specificate e approfondite. Linee di sviluppo che vanno qui di seguito ricordate. A) Valorizzazione della sociologia come disciplina generale. Se non si vuole abbandonare l'insegnamento di Comte, va considerato che la sociologia costituisce un sapere che guarda al sociale come ad un tipo di esperienza che ci consente di comprendere le ragioni dello sviluppo della vicenda umana concepita nel suo insieme. Da questo punto di vista la sociologia è nata e si è sviluppata sulla base di un rapporto dialettico e spesso conflittuale con la filosofia. B) Promozione della sociologia come scienza particolare accanto alle altre scienze dell'uomo. Infatti, il sociale, se rappresenta la modalità fondamentale di ogni tipo di espressione dell'esperienza umana, costituisce anche qualcosa che è specifico rispetto ai fenomeni che sono oggetto di altre scienze sociali: il diritto, l'economia, l'antropologia, la storia... A causa e grazie a queste due dimensioni la sociologia si può presentare ad un tempo come teoria generale e come ricerca particolare diretta a ricostruire ed interpretare dati sociali relativi e singoli settori della società. C) Attenzione alla sociologia come paradigma. Soprattutto a partire dall'età della rivoluzione industriale, la sociologia ha dato luogo ad un nuovo paradigma, quello appunto sociologico, che è divenuto qualcosa che ha caratterizzato anche le discipline limitrofe. Si pensi alla teoria delle aspettative e all'impianto non astrattamente economicistico dell'economia, all'anti-formalismo che è alla base di tutte le scienze giuridiche contemporanee, alla prospettiva che oggi qualifica la scienza politica più avanzata, alla stessa teologia, la quale si sta presentando sempre più come teologia 'pubblica', caratterizzata da un punto di vista sociologico, alla storiografia, la quale si è rinnovata già a partire dalla prima parte del novecento mediante l'inserzione del paradigma sociologico in quello propriamente storico, all'epistemologia, che per definire i concetti di verificabilità e di falsificabilità deve affidarsi alla fine ad un elemento sociologico, al consenso... -
Disegnare idee immagini. Ediz. italiana e inglese. Vol. 52
Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura ""Sapienza"""" Università di Roma."" -
La casa. Sperimentazioni attorno al tipo. Ediz. illustrata
Questo libro è un modo per parlare di architettura, coniugando la propria formazione alla ricerca con le attitudini al progetto. L'investigazione considera 'il tipo' come aspirazione della forma e propone una riflessione teorica sul suo divenire. Essa s'interroga sul difficile rapporto tra carattere e forma degli edifici attraverso due progetti, realizzati in Sardegna a partire da committenze reali. L'obiettivo è leggere 'il tipo' nell'atto del suo farsi opera concreta. -
Fenomeni naturali e miti nell'area dello stretto. Skylla e Cariddi negli autori reggini dell'Odissea. Ediz. bilingue
Lo scopo di questa ricerca naturalistica sui Fenomeni dell'Area dello Stretto di Skylla e Cariddi è stato quello di evidenziare l'unicità del territorio e dell'ambiente marino tra la Calabria e la Sicilia nella terra di mezzo al mare Mediterraneo. Riscopriamo Skylla conservata sotto il livello marino, la vediamo trasformata in una meravigliosa esplosione vitale di Biodiversità marina. I tre Denti di Skylla e altri innumerevoli scogli sommersi oggi sono completamente ricoperti da una foresta di coralli, di gorgonie coloratissime gialle, giallo-rosse, rosse di Paramuricea clavata e di altre specie di Antozoi-Cnidari comunemente detti coralli. Per l'unicità storica, naturalistica, paesaggistica, culturale, l'Area dello Stretto di Skylla e Cariddi deve essere patrimonio universale per l'umanità e deve essere mantenuta la sua integrità ambientale e sociale per i valori che esprime.