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Memoria e materia dell'opera d'arte. Per nuovi orizzonti di ricerca
Il volume, suddiviso in tre percorsi di lettura, presenta gli Atti delle giornate di studio del dottorato di ricerca dell'Università degli Studi della Tuscia in Memoria e materia dell'opera d'arte e raccoglie i contributi di Simona Antonacci, Elisa Anzellotti, Francesca Anzelmo, Federica Bertini, Teresa Lucia Cicciarella, Barbara Drudi, Giorgia Fiorini, Lea Mattarella, Emanuela Morganti, Chiara Paniccia, Jessica Perna, Costanza Rapone, Luca Salvatelli, Celeste Stefania, Valentina Vacca. -
Marsica 1915-L'Aquila 2009. Un secolo di ricostruzioni
Il volume riunisce gli atti del convegno Ricostruzioni: Marsica 1915, L'Aquila 2009, organizzato con il Comune di Pescina (AQ) il 17 gennaio 2015 dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dall'Università di Chieti-Pescara ""G. d'Annunzio"""". La manifestazione rientrava nel quadro delle numerose attività che varie istituzioni pubbliche hanno organizzato per il centenario del grande terremoto del 1915. L'attenzione per l'anniversario di questo sisma - che danneggiò seriamente un ampio settore dell'Italia centrale - ha soprattutto riguardato la Marsica, territorio dell'Abruzzo prossimo all'Aquila, città colpita nel 2009 da un altro terremoto che ha causato ingenti danni. Proprio questa adiacenza geografica consente di legare, in un percorso ideale, un secolo di distruzioni e ricostruzioni, e tentare di farne emergere aspetti salienti: per stimolare il confronto tra studiosi di varia estrazione sul nostro grado di conoscenza storica dei processi che hanno modificato sostanzialmente i paesaggi a seguito dei grandi terremoti e per verificare la maturità del dibattito su un argomento tanto complesso. Il fine prioritario di questa operazione è di natura didattica, legato al tentativo di rappresentare aspetti delle grandi difficoltà legate alle ricostruzioni """"pesanti"""". Quindi convincere della necessità di evitarle, mostrandole come esse sono nella realtà: necessario complemento (e spesso completamento) delle distruzioni, e quindi esse stesse richiamo a favore dell'azione preventiva."" -
Odissea. L'epilogo
Il volume narra il viaggio che Odisseo compie, così come gli fu vaticinato dall'indovino Tiresia, da Itaca lungo le coste del Mediterraneo, superando le colonne di Eracle. Inizia con il ""Libro XXV"""" in quanto vuole, idealmente, essere il prosieguo della Odissea che, come è noto, termina con il """"Libro XXIV"""". Così come l'Iliade e l'Odissea, si compone anch'esso di 24 libri. È un viaggio voluto dagli dèi che ha lo scopo di acquisire saggezza attraverso nuove esperienze. Nel corso del suo peregrinare Odisseo incontra saggi, barbari senza timore degli dèi, re, filosofi, mercanti. Farà ritorno ad Itaca dove avrà termine la sua preziosa vita. In quest'opera Odisseo non è l'eroe descritto nell'Iliade e nell'Odissea ma un uomo fragile come tutti gli altri che si confronta con il vento, le stelle, il dolore, il mistero della nostra esistenza, la malattia e la morte."" -
Dante Alighieri «La salvezza degli infedeli» e Carlo V «Da Tunisi a Messina per Randazzo»
Santino Sparti ha unito i saggi di due grandissimi personaggi: Dante Alighieri per la poesia e Carlo V per la politica. Del primo ha trattato ""La salvezza degli infedeli"""" con puntigliose citazioni riferite alle sue opere ed alla teologia medievale, specialmente alla """"Stimma Teologica"""" di S. Tommaso d'Aquino. Dante non potendo accordare il paradiso al troiano Rifeo e all'imperatore romano Traiano, perché pagani, si è illuso poeticamente di collocarli nella terza cantica, dopo avere raccolto dalla tradizione patristica, alcuni gesti della loro genuina religiosità e giustizia. Del secondo ha studiato a fondo la vittoria sui pirati dell'Africa con Carlo V da Tunisi a Messina per Randazzo. Ha elencato le varie tappe dell'imperatore all'interno della Sicilia, intento a raggiungere Bologna dopo avere lasciato la città sicula. L'autore ha svolto il tema con eleganza stilistica, con certosine ricerche archivistiche, anche locali e con i documenti originali di quegli scrittori del Cinquecento, che si sono intrattenuti sulla relativa vittoria. Diverse delle loro opere profumano ancora dell'invenzione della stampa, scoperte nella Biblioteca Apostolica Vaticana."" -
Tommaso Mattei 1652-1726. L'opera di un architetto romano tra '600 e '700. Ediz. a colori
Collana ""Presenze"""" diretta da Sandro Benedetti. Gli studi sull'architettura romana tra '600 e '700 sono considerevolmente aumentati negli ultimi decenni e tuttavia il quadro della cultura architettonica che se ne ricava riflette ancora una subalternità alle più eminenti figure del grande periodo barocco. Riannodandosi agli studi pioneristici di Furio Fasolo, Vincenzo Golzio e alle più recenti riflessioni di Sandro Benedetti sull'architettura romana al tempo dell'Arcadia, l'Autore riflette sul trapasso che si compie in ambiente romano nella cultura artistica e architettonica tra i due secoli, spia di una modificazione del gusto ispirato a flessioni stilistiche elegantemente decorative. Di tale tendenza Tommaso Mattei (1652-1726) è forse il più raffinato interprete, veicolando nella sua opera -largamente sconosciuta - l'ascolto partecipe dei maestri della rivoluzione del Seicento, Bernini, Borromini e Pietro da Cortona, nella prospettiva d'integrare modernità e tradizione per il tramite di Carlo Rainaldi. L'opera di Mattei viene dunque ricostruita e indagata a partire dalla prima formazione avviata dentro l'atelier del Bernini, di cui era parte la bottega di orefice del padre Carlo, per passare poi al tirocinio con Giuseppe Brusati Arcucci e Carlo Fontana e fino all'affiancamento a Carlo Rainaldi nella sua ultima maturità quando ne raccoglierà l'eredità spirituale e professionale, transitando per la comunanza artistica con Carlo Maratti. Ne emerge il complesso profilo di un architetto la cui opera chiude il '600 e apre al '700."" -
L' Annunciazione di El Greco. Ediz. a colori
"L'Annunciazione"""" di El Greco del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, dipinto autografo dell'artista, è il modello definitivo - da presentare ai committenti per l'approvazione finale - di un quadro di grandi dimensioni, che faceva parte di un maestoso """"retablo"""", completato da una articolata cornice lignea. Realizzato dal pittore a Toledo negli anni 1596-1600 per l'altare maggiore del """"Colegio de Nuestra Señora de la Encarnación"""" di Madrid, il Retablo di Doña Maria de Aragón segna uno degli apici più drammatici e visionari della carriera artistica di El Greco." -
Alessandra Casciotti. Il Linguaggio del simbolo. Fascino e mistero nel mito e nel concetto. Ediz. a colori
"Un segno netto e un colore deciso, immediato, in scioltezza, in libertà comunicativa, in gioia del pensare e del fare, seguendo una linea di pensiero che parte dal presente, si immerge nei meandri labirintici del passato e torna alloggi come trasformazione del mito, in leggenda e poi in suggestiva immagine di desiderio e di seduzione. Un lungo peregrinare negli spazi della fantasia, per dare visibilità ad un invisibile che, nonostante tutto, nonostante la frenetica vita del quotidiano, fatta di tanti rumori e trasgressioni, è sempre in mezzo a noi, quello dei miti, delle metamorfosi, delle gioie, che a volte immediati, a vote mimetizzati, accompagnano il nostro dire, il nostro fare, il nostro immaginare..."""" (Francesco Callo Mazzeo)" -
Pensieri e aforismi. Aporie del discredere
Non deve ingannare il tono apodittico di questi lacerti d'anima che si presentano sotto forma di pensieri e aforismi. Vanno considerati nella sostanza, secondo l'autore, come domande irrisolte, e per questo consegnate con cura e una certa devozione a chi legge. Un libro, dice Kafka, è un'ascia che spezza in due l'anima del lettore. Questi pensieri, tessuti tra le asprezze del pensiero negativo e il severo incanto dello zen, nascono già spezzati in due prima di diventare libro. Da una parte, a scavare un senso inconseguibile. Dall'altra, a districarsi in una espressione mai risolta. Se dunque vengono pubblicati non è con il proposito di fornire qualcosa di risolutivo, giacché - suggerisce l'autore - rappresentano idee costituite in filigrana di aporie in senso socratico e come tali votate ad un interminabile corpo a corpo con il pensiero. Esse possono tuttavia proliferare e riprodursi in altre forme di senso oltre quelle considerate e quanto più questa possibilità fosse realizzata in chi legge, tanto più non sembrerà cosa vana che siano state portate a stampa. -
Paesaggi consapevoli. Conoscenza, partecipazione e progettazione
Nell'attuale scenario della green economy, fondato sull'uso sostenibile delle risorse, la progettazione consapevole del paesaggio consente di sperimentare nuove vie di sviluppo del territorio. Il volume propone quattro saggi che, pur mantenendo una propria autonomia, seguono un filo conduttore che suggerisce modalità di rapportarsi con le risorse della natura e della cultura basato su tre parole chiave: Conoscenza, Partecipazione e Progettazione. In relazione a queste, il testo indaga e propone nuovi usi delle risorse territoriali per la produzione della bioenergia, forme partecipative e pattizie per la fruizione consapevole del territorio, criteri progettuali e modalità inedite di gestione e pianificazione al fine di una valorizzazione del paesaggio e di uno sviluppo sostenibile del territorio. -
Accademie & biblioteche d'Italia (2016). Vol. 1-2
Trimestrale di cultura delle biblioteche e delle istituzioni culturali. -
Le forme del museo. Ragionamenti ed esercizi didattici-Architectural shapes of museums. Reasoning and learning exercises
Questo è un libro di ragionamenti architettonici, che come tutti quelli sull'insegnamento della progettazione/composizione, segna l''eterno ritorno dell'uguale' che costringe ogni generazione di docenti a misurarsi con l'infinità circolare del tempo per impadronirsi del tema e farlo proprio. La maniera specifica con cui Zattera, Beccu e Menghini hanno scelto di percorrere questo cammino, è stata quella di individuare esempi significativi di musei di diversi autori ed epoche, interpretandoli con le categorie proprie del progetto d'architettura, e costruendo con essi possibili itinerari tematici e formali. -
Tecniche tradizionali e artigianato nella Scuola di Stoccarda. La Baukunst nell'insegnamento di Paul Schmitthenner-Traditional techniques and crafts in the Stuttgart School of Architecture. The B...
Questo libro si colloca all'interno di un'ampia ricerca messa in campo dalla Facoltà di Architettura di Bari attorno alla figura e all'opera di Paul Schmitthenner (1884-1972). In Italia si conosce poco del lavoro pratico e teorico di Schmitthenner, se si fa eccezione per la monografia di Vitangelo Ardito comparsa in questa collana. Eppure il suo lavoro si mostra subito in tutta la sua complessità e ricchezza, audacia e parsimoniosa attenzione per il semplice e l'inapparente. Alla concezione sulla forma e al suo rapporto fondativo con le origini della costruzione si associa la particolare attitudine di Schmitthenner alla innovazione delle tecniche artigianali, sedimentate nell'alveo di quel mestiere che andava insegnando nella Stuttgarter Schule. Un aspetto questo che portava con sè le modalità attraverso cui si attua il fare architettonico, e rispetto al quale era necessario un ulteriore lavoro di approfondimento e ricerca: esso rappresenta il nucleo tematico di questa pubblicazione. La presenza nel curriculum e il ruolo determinante assegnato sin dal primo anno di corso, nella preparazione dell'allievo, agli elementi della costruzione e ai caratteri della forma, al rapporto con il luogo e alla qualità dello spazio, erano tesi all'esercizio progettuale di un'architettura semplice e ben fatta, che si mostrasse vera rispetto ai rituali della vita che in essa si ripetono. L'insegnamento e il mestiere, la tradizione e la modernità si intrecciano continuamente senza mai distaccarsi da una legge dell'ordine delle cose, che ogni volta definisce la ragione della forma e l'appropriatezza della costruzione. Dall'ordinamento del processo, dalla razionalizzazione degli elementi e delle loro relazioni prende le mosse il titolo di questo libro: ""artigianato"""" e """"tecnica"""" sono anch'essi dei concetti desueti, che potrebbero apparire anacronistici rispetto agli sviluppi della tecnologia e delle mode; ma considerare l'architettura a partire dalle sue origini significa ricucire lentamente il nostro operato con ciò che è essenziale e duraturo, con ciò che ha valore in ogni tempo e che spinge la forma a mutare, a risiedere rinnovata e con pregnante significatività nel nostro tempo."" -
Italia nostra (2016). Vol. 493: Binari senza tempo.
Rivista dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Italia nostra (2017). Vol. 495: sfida. Il Comune di Milano affida al nostro Boscoincittà il recupero di un'area degradata nella periferia cittadina. Anche questo è Italia Nostra, La.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Italia nostra (2017). Vol. 496
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Italia nostra (2017). Vol. 497: Bellezza ai bagni di petrolio. Un grande progetto di recupero di Italia Nostra.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Italia nostra (2018). Vol. 499: Obiettivo consumo di suolo zero.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Italia nostra (2018). Vol. 500: Luci e ombre dei nostri musei.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Italia nostra (2018). Vol. 501: A futura memoria (Novembre-Dicembre).
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Italia nostra (2019). Vol. 502: AAA fari in vendita (Gennaio-marzo).
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione.