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Scrittori per Eduardo
Il volume raccoglie testi narrativi e teatrali inediti scaturiti da un ideale dialogo degli scrittori e drammaturghi con l'opera di Eduardo, recepito come classico della contemporaneità. Gli scritti, sia degli autori affermati che dei più giovani, hanno un segno comune di originale rielaborazione linguistica e di contenuti della lezione eduardiana, proiettata in un contesto sociale e culturale di respiro internazionale. -
Saggi di diritto pubblico
In questa fase storica, il diritto pubblico è esposto a sollecitazioni che mettono alla prova categorie e modelli teorici consolidati: dalla rinnovata centralità dei diritti, frutto anche della sempre più accentuata osmosi fra gli ordinamenti europeo e convenzionale e quello nazionale, alle esigenze di ridefinizione della governance improntate ai moduli dell'efficienza decisionale, passando per l'evoluzione del ruolo degli organi di garanzia. In questa raccolta, si vuole offrire una riflessione attenta a coniugare premesse teoriche e risvolti pratici alla luce dei nuovi, e in parte inediti, orizzonti del diritto pubblico. Proprio attraverso i temi scelti - alcuni ""classici"""", altri di più stringente attualità, ma tutti, oggi, """"di frontiera"""" - si intende misurare il nuovo atteggiarsi di questo ambito della scienza giuridica."" -
La natura del diritto
Dopo anni di condanna dell'""essenzialismo"""", considerato peccato gravissimo dell'analisi teorica, la filosofia del diritto nel suo dibattito contemporaneo ha ripreso a dirigere la sua attenzione alla questione della """"natura"""" che i concetti in qualche modo spiegano o esplicitano, e che non può farsi consistere nella mera registrazione di usi linguistici."" -
Le deroghe all'articolo 138 della Costituzione
Dalla metà degli anni Ottanta si sono susseguite alcune ipotesi di revisione costituzionale che avevano l'ambizione di modificare gli assetti fondamentali delle istituzioni repubblicane. Nelle aule parlamentari ha preso sempre più corpo la disputa intorno ad una riforma organica della Costituzione, laddove ha perso rilievo la pur consistente questione della sua attuazione. Il disegno di legge costituzionale A.S. n. 813 del 2013 ha riacceso la polemica sul problema della cd. Grande Riforma. Quest'ultima iniziativa ha posto una serie di quesiti. Anzitutto quello della praticabilità delle revisioni organiche. Difatti, diversamente da quanto accade in altri ordinamenti, il meccanismo di produzione normativa di cui all'articolo 138 non contempla procedure diversificate. -
Le obbligazioni negative
Malgrado l'attenzione profusa dalla letteratura giuridica nello studio del rapporto obbligatorio, quella a contenuto negativo viene tradizionalmente considerata come ""un'obbligazione in tono minore"""". Tale conclusione è imputabile, da un lato, alla complessità logico-giuridica insita nel riferire alle condotte obbligatorie di tipo omissivo gli stessi princìpi e le medesime regole tradizionalmente atte a disciplinare i contegni a contenuto positivo. Dall'altro lato, al trattamento frammentario che l'attuale ordinamento giuridico riserva alle c.dd. obbligazioni negative. In tale contesto, la presente indagine intende sottoporre a revisione critica la tradizionale ricostruzione in termini unitari della variegata casistica nella quale il rapporto obbligatorio di tipo negativo prende corpo, privilegiando un approccio metodologico di tipo funzionale ed assiologicamente orientato."" -
Disciplina del mercato e tutela dell'utente nei servizi pubblici economici
L'erogazione di servizi pubblici economici rappresenta uno dei settori nei quali si manifesta con maggior forza l'esigenza di una disciplina del mercato che, se da un lato tenti di non eliminare le comuni regole della concorrenza, dall'altro riesca ad assicurare una regolamentazione che veda quale proprio perno la tutela della persona e degli interessi che l'ordinamento cerca di realizzare proprio attraverso l'erogazione dei suddetti servizi. Politiche economiche troppo spesso influenzate da esigenze di contenimento di costi, hanno fatto perdere di vista la funzione stessa dei servizi pubblici da intendersi quali strumenti di realizzazione della personalità dei cittadini. Il conseguimento di tale risultato, oltre che attraverso una regolamentazione del mercato che lo renda servente rispetto alla persona-cittadino, passa anche attraverso l'applicazione all'utente che entri in rapporti negoziali con l'erogatore del servizio di tutte quelle disposizioni speciali a tutela del contraente debole che hanno il potere di garantire un livello minimo di protezione per l'utente-consumatore ed una disciplina negoziale maggiormente equilibrata. -
Avvocatura e teoria del diritto
La figura dell'avvocato è tradizionalmente trascurata nella teoria del diritto. I suoi protagonisti sono piuttosto il legislatore, il giudice e l'autoproclamatosi ""scienziato"""" del diritto, il professore. Legislatore e giudice importanti perché decidono, il professore stimato perché """"conosce"""". Ma l'avvocato, ahinoi, né decide né """"conosce"""". Troppo """"pratico"""" per essere """"scienziato"""", troppo di parte per decidere e produrre diritto. Cosicché per esempio Friedrich Carl von Savigny ne ha una pessima considerazione. Ma anche Hans Kelsen o Herbert Hart non sono da meno. Di lui non si parla. Nondimeno l'avvocato rimane lì al centro dell'esperienza giuridica, che è la controversia, e con lui gli interstizi nei quali si presenta talvolta drammaticamente il dilemma morale non a lato, bensì dentro del diritto. Di ciò si occupa o dovrebbe occuparsi la deontologia della professione forense, la cui riflessività giusfilosofica è però, soprattutto in tempi di giuspositivismo, considerevolmente bassa. Ed allora è la filosofia morale che ne tratta, ed intelligentemente e finemente. Innanzitutto oggi nel mondo anglo-americano. Katherine Kruse ci parla di un ultimo sviluppo degli studi di """"legal ethics"""" (la nostra deontologia per l'appunto), sviluppo promosso dalla teoria e filosofia del diritto."" -
Comunicare il territorio nell'era digitale
Nonostante il periodo di crisi, in Italia sono circa un milione e 10mila gli occupati nel settore turistico. Il contributo del turismo al prodotto interno lordo è di 161,2 miliardi di euro pari ossia al 10,3% del Pil totale del Paese, nello specifico 63,8 miliardi di euro direttamente derivanti da attività turistiche e 97,4 miliardi dall'indotto. Anche solo uno sguardo a questi dati ci dà la misura di come il Turismo sia fondamentale per l'economia di un Paese e, a cascata, per un territorio, soprattutto se ricco di attrazioni monumentali, paesaggistiche ed eventi che possono richiamare l'attenzione di chi viaggia e vuole conoscere luoghi e partecipare ad eventi. Ma la risorsa turismo non è illimitata, anzi, in tempi di crisi si assottiglia sempre di più in valore assoluto. Sta alla capacità dei vari territori attrarre verso di sé i flussi che altrimenti vengono ""fagocitati"""" da chi è in grado di articolare un'offerta migliore e più allettante per chi decide di spostarsi. Per visitare e godere, per le ragioni più disparate, di quanto un territorio ha da offrire. Ma non si può avere """"curiosità"""" di vivere ciò che non si conosce. Per questo la comunicazione del territorio, intensa come insieme di attività mirate a promuovere un luogo, a tutelarne l'immagine, a fortificarne il brand, diventa di fondamentale importanza."" -
Tratti fondamentali della nuova storia del diritto privato. Evoluzioni giuridiche nel contesto europeo
L'unità giuridica europea non può essere realizzata senza la conoscenza del patrimonio storico degli Stati appartenenti all'Unione. Il libro, mediante un approccio storico-comparatistico, tratta: della nascita della giurisprudenza medievale e del suo ius commune universale; delle codificazioni europee dell'epoca del diritto naturale; del rinnovamento giuridico attuato dalla Scuola Storica, dalla Filosofia del diritto e dalla Teoria del diritto; del moderno ordinamento di diritto privato europeo-continentale e della famiglia di common law; della distruzione del diritto perpetrata dal nazionalsocialismo; della possibile realizzazione di un diritto privato europeo. -
Il diritto alla privacy nell'esperienza giuridica statunitense ed europea
Il processo di globalizzazione, l'evoluzione delle tecnologie, l'""invadenza"""" della rete internet e gli attuali problemi di sicurezza nazionale e di ordine pubblico sono soltanto alcuni tra i tanti fattori che hanno posto la questione privacy al centro del dibattito politico, sociale e giuridico degli ultimi decenni. Nell'odierna società dell'informazione il concetto di privacy è inscindibilmente legato al diritto alla protezione dei dati personali, il quale ha avuto una sua consacrazione nei testi normativi nazionali ed internazionali. Il diritto alla privacy non s'identifica più con il the right to be let alone di statunitense memoria, ma viene individuato, negli U.S.A. e nei sistemi europei analizzati, nel diritto ad un pieno controllo delle proprie informazioni personali. Tale identificazione è il punto di approdo di una evoluzione concettuale che ha arricchito di significati nuovi una nozione, quella di privacy, che si è caratterizzata e si caratterizza ancora per la sua mutevolezza contenutistica e per la capacità di racchiudere in sé una serie di esigenze multiformi, la cui tutela richiede un costante adeguamento alla incessante sequenza di innovazioni tecnologiche e sociali."" -
Quale diritto?
Il libro considera essenzialmente una questione nodale, forse la questione nodale del diritto, attraverso la quale passano necessariamente tutte le altre. Lo fa in maniera articolata e, sotto taluni aspetti, inusuale sulla scia di un approccio classico al tema giuridico di cui, oggi, si avverte sempre più la necessità. Anche per uscire risolutivamente dalle secche del vecchio giuspositivismo senza cadere in sue nuove, sempre nascoste e ancor più assurde riproposizioni. Il lavoro ""prova"""" che l'ordinamento giuridico non può essere la condizione del diritto, essendone al contrario il prodotto. Ciò emerge considerando il rapporto giustizia/legalità, diritto/diritti umani, le questioni del """"realismo"""" del Codice civile come il problema delle fonti sostanziali e formali del diritto penale. Ancor più considerando che l'esperienza giuridica è epifania non del diritto come """"imposizione sovrana"""" ma del diritto come determinazione di ciò che è giusto."" -
Catarsi e giudizio
L'opera costituzionale di Calamandrei, Spinelli, Foa, introdusse essenziali elementi di critica filosofica dei modelli arcaici e repressivi del giudizio penale; ma l'attuale ordinamento si riferisce ancora ad un campo di elaborazione specialistico, prevalentemente tecnico, ed è la risultante di una visione conflittuale del diritto, in cui dominano funzioni numeriche e antagonistiche. ""Catarsi e giudizio"""" tende a formare un ampio catalogo di tesi per la critica dei molti residui inquisitori del diritto processuale penale: nelle conclusioni del testo, attraverso codici e richiami filosofico-letterari di diritto naturale, si realizza un radicale programma di rinnovamento delle categorie che formano l'essenza del giudizio."" -
Destinazione di beni ad uno scopo. Contributo all'interpretazione dell'art. 2645 ter c.c.
Gli atti di destinazione sono da sempre un tema controverso che impone all'interprete di confrontarsi con una molteplicità di figure legali e istituti non sempre fra loro di agevole raccordo. L'art. 2645 ter c.c., introdotto con l'art. 39 novies del decreto legge n. 273 del 2005, convertito in legge n. 51 del 2006, si propone quale perno di una nuova riflessione su concetti quali destinazione, separatezza e autonomia dei patrimoni, limitazione della responsabilità patrimoniale. -
Diritto, neuroscienze, scienze della cognizione
Nel produrre una comprensione sempre più profonda dei meccanismi che governano il comportamento umano, le neuroscienze e le scienze della cognizione acquistano rilevanza tanto per la teoria quanto per la pratica giuridica. Temi quali la graduazione della responsabilità penale, la verifica dei presupposti rilevanti per l'adozione di misure di tutela destinate a soggetti con limitate capacità di agire, la declinazione stessa dei diritti della persona rappresentano solo un'esemplificazione dello scenario di ricerca originato dall'incontro tra diritto, neuroscienze e scienze cognitive. A tutto ciò si aggiunge, nel quadro di una più ampia riflessione sul rapporto fra scienza e diritto, la prospettiva di un supporto scientifico agli strumenti giuridici di prevenzione di comportamenti illegali o di promozione di comportamenti prosociali. Il volume si propone di alimentare un dibattito interdisciplinare intorno a questi temi: studiosi di diritto, scienze cognitive e scienze sociali ne discutono proponendo prospettive diverse, identificando interrogativi e nuovi scenari di ricerca. -
Il ruolo della causa nell'attuale esperienza giuridica
La difficoltà di individuare un concetto organico di causa del contratto rende il tema tra i più affascinanti del diritto civile; ma, al contempo, uno dei più complessi da esaminare. Analizzando la nozione di causa del contratto si riscontra che l'istituto non è da considerarsi come un «fuor d'epoca». In dottrina, il dibattito inerente l'origine, l'essenza e la definizione della nozione di causa costituisce il bagaglio giuridico delle diverse esperienze che molto spesso sono infedeli a quell'imprudente esperimento di sistemazione del metodo dogmatico, che è stato gradualmente abbandonato dagli studiosi più accreditati. In tanti hanno teorizzato la riduzione di valore della causa; malgrado ciò, l'istituto ha resistito contrastando gli atteggiamenti anticausalisti. Ad oggi la diatriba sulla causa è incentrata tra la metafora della sua morte e della sua resurrezione. La giurisprudenza più recente sembra aver abbandonato ricostruzioni oggettive a favore di ricostruzioni soggettive volte ad individuare caso per caso la presenza o meno della causa negoziale, con la conseguenza di arrivare a ritenere che anche modelli contrattuali tipici potrebbero essere nulli per illiceità della causa. In particolare, è stato affermato che la causa sarebbe sintesi degli interessi reali che il contratto stesso è diretto a realizzare (al di là del modello, anche tipico, adoperato). Sintesi (e dunque ragione concreta) della dinamica contrattuale e non anche della volontà delle parti. La causa può essere considerata anche sotto una nuova prospettiva verificando l'effettività della possibilità di desumere la nullità del contratto, argomentandola dal rilievo della mancanza di causa. Una simile operazione potrebbe essere dispiegata, essenzialmente, per accreditarne l'effettività e trova riscontro positivo in un'ampia e significativa casistica. È fuor di dubbio che l'analisi e l'approfondimento della causa siano stati influenzati da molteplici ragioni che ne hanno condizionato gli approcci e i risultati; tra esse vi sono ragioni sia di carattere storico, quale effetto delle influenze normative di esperienze straniere, sia motivi di natura ideologica, come i condizionamenti che la concezione di uno Stato dirigista ha avuto, tra l'altro, anche nell'ambito del diritto. -
Gli atti di destinazione ex art. 2645-ter c.c. e la meritevolezza degli interessi
L'introduzione dell'art. 2645 ter c.c. comprova che la tendenza del nostro tempo è quella di affidare all'autonomia privata un più ampio spettro d'azione, valorizzando la meritevolezza degli interessi non lucrativi, moralmente e socialmente apprezzabili. La peculiarità degli interessi di cui si fanno portatori le categorie di beneficiari menzionate dalla disposizione in esame può giustificare, da un canto, il sacrificio della posizione dei creditori del disponente, dall'altro, un ripensamento della tradizione del numerus clausus dei diritti reali. La meritevolezza ha attitudine a realizzare forme di controllo dell'autonomia privata, traducendosi in giudizio di valore sull'atto e sugli scopi perseguiti, avendo riguardo all'effetto di destinazione (che coinvolge direttamente il bene) ed all'effetto di separazione (che coinvolge le posizioni giuridiche soggettive dei terzi creditori del disponente). Tale giudizio implica un esame comparativo degli interessi che vengono in rilievo, da condurre nell'alveo della ragionevolezza, quale verifica sulla funzione, all'esito di un controllo di adeguatezza tra mezzo adoperato, scopo perseguito e patrimonio residuo del disponente, in attuazione del progetto solidaristico, onde assicurare la prevalenza della dimensione esistenziale. -
Contributi critici di diritto civile
«Contributi critici di diritto civile» raccoglie scritti di avvocati, magistrati, notai e professori universitari, ognuno di essi appieno impegnati nella rispettiva professione e, quindi, evidentemente, con un proprio approccio ai temi affrontati, con un proprio angolo visuale. Molti di essi, come d'altronde gli stessi Curatori, hanno avuto, in primo luogo, una formazione e un'esperienza di studio e di ricerca nell'università, da alcuni tutt'ora coltivata, prima di intraprendere una professione forense. -
Energia è sviluppo
L'energia elettrica è una componente fondamentale per la nostra società; la sua produzione è un'attività imprenditoriale che ha un mercato interessante per chi decide di investirvi. Oggi, i continui incrementi di domanda, la minore disponibilità di combustibili fossili e la necessità di sviluppare le reti di trasmissione, suggeriscono di andare verso una generazione diffusa dell'energia, utilizzando le fonti rinnovabili e le nuove tecnologie smart. Ciò apre il mercato della produzione e distribuzione dell'energia ai piccoli e medi imprenditori locali, diffondendo la ricchezza generata da tanti investimenti e allargando la base dei possibili investitori. ""Energia è sviluppo"""" propone modelli e strumenti che consentono agli attori locali (amministratori, imprenditori, cittadini) di progettare e realizzare lo sviluppo del proprio territorio, e di cogliere le opportunità economiche legate alla produzione e distribuzione di energia."" -
Il nuovo diritto dei consumatori. Ediz. italiana, francese, inglese e tedesca
L'analisi del contesto socio-economico nell'ambito del quale si è evoluta la legislazione consumeristica in Cina, sino alla Novella del 2014, condotta attraverso la comparazione linguistica e giuridica consente di svolgere una riflessione sul rapporto fra tutela del mercato e tutela del consumatore e più in generale sulle caratteristiche che conformano il modello ordinamentale cinese. -
I diritti degli animali
Attivista per i diritti umani, fine letterato, vivacissimo pubblicista, fondatore della Humanitarian League, ma soprattutto convinto sostenitore della causa animale, Henry S. Salt è stato il primo autore ad aver affrontato sistematicamente la questione del riconoscimento dei diritti animali. Precursore delle odierne teorie liberazioniste, Salt ha ispirato Peter Singer ed il suo Animal Liberation, opera manifesto dell'animalismo moderno. In Animals' Rights, Salt, seguendo il solco già tracciato da Jeremy Bentham, analizza il problema dello sfruttamento degli animali proiettando in chiave interspecifica i principi di uguaglianza e fratellanza. Sodale di personalità come George Bernard Shaw ed Edward Carpenter, influenzò notevolmente il pensiero della propria generazione, lasciando il segno anche nella formazione del giovane Gandhi.