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Anima e inchiostro. Scrivere a mano come pratica per migliorare se stessi
Barcellona ci svela come la calligrafia possa in realtà essere un portentoso strumento meditativo, un atto spiritualernrn«In questo libro, che è anche una autobiografia, la calligrafia si presenta come un’arte della costruzione di sé» - Marco Belpoliti, RobinsonrnTutti sappiamo scrivere a mano. Lo abbiamo imparato a scuola, mettendo in fila le lettere su interminabili pagine a righe e a quadretti, chi con ""una bella grafia"""" e chi """"a zampe di gallina"""". Poi crescendo, messi da parte i temi e gli appunti delle lezioni, per colpa (o per merito) della tecnologia abbiamo relegato la scrittura ad appunto veloce, lista della spesa, bigliettino volante da attaccare sul frigo. E abbiamo quasi dimenticato come si fa. Luca Barcellona della scrittura a mano ne ha fatto un mestiere. Calligrafo e designer di fama internazionale, con questo saggio ci accompagna alla riscoperta del piacere di far scorrere la penna sul foglio. Varcate le porte del suo studio, tra pennelli, pennini, tiralinee, calami e penne d'oca, entriamo nel laboratorio di un'arte millenaria che dalle iscrizioni romane, passando attraverso le perOmene degli scribi e il rigore dei maestri giapponesi, arriva fino ai pittori di insegne, ai writer urbani e al lettering pubblicitario. Mentre ci spiega come scegliere la carta e come inclinare il nostro corsivo, come padroneggiare la nostra grafia quotidiana o le lettere gotiche, Barcellona ci svela come la calligrafia possa in realtà essere un portentoso strumento meditativo, un atto spirituale. Finalmente sottratti al flusso frenetico del quotidiano, facendo attenzione a come scriviamo possiamo imparare a rallentare, a immergerci nel bianco della pagina, a mettere in discussione i nostri preconcetti fino a esprimere, attraverso la traccia che lascia il movimento della mano, la nostra unicità."" -
Churchill. La biografia
Lontano dall'agiografia ma non immune al fascino del personaggio, Churchill, la biografia restituisce tutte le luci dell'intelligenza e le ombre del carattere (tra sospetti di alcolismo, cronica umoralità e crolli depressivi) di un uomo che non fu un predestinato, ma un fabbro del proprio, e del nostro, destino.«È indiscutibilmente la miglior biografia di Winston Churchill, scritta con sapienza narrativa, ricca di ambizione e non priva di tenerezza» – Wall Street Journal«Si tratta della più grande biografia su Churchill mai scritta, che Roberts racconta con grande autorevolezza e non poco brio» – The New York Times«Un libro che illumina il mito senza scadere nell'agiografia» – The Guardian«Una biografia che è già un classico, la sintesi magistrale di una vasta documentazione» – Le Monde«Andrew Roberts racconta con maestria il temperamento, le convinzioni, il destino del più grande uomo di stato britannico del XX secolo» – Le FigaroSi racconta che nel 1899 un giovane Winston Churchill, corrispondente del Morning Post durante la seconda guerra boera, abbia incoraggiato un uomo appena ferito di striscio al grido di: «Nervi saldi, ragazzo! Nessuno viene colpito due volte lo stesso giorno». È solo uno degli infiniti aneddoti sul suo conto, ma mette in luce lo strano mix di ironia e cinismo, decisione e combattività che lo portò a essere uno degli uomini più importanti del Novecento. Sono talmente celebri le sue battute, la sua risolutezza, il suo acume, da far venire il dubbio che in qualche modo Churchill abbia sfruttato le sue doti narrative per costruire in vita un monumento a se stesso: è pur sempre l'unico statista ad aver vinto un premio Nobel per la letteratura. Ma è stato davvero l'uomo del destino, che l'Occidente liberale ha contrapposto ai più bui totalitarismi? Reduce dal monumentale e acclamato Napoleone il Grande, lo storico Andrew Roberts accetta questa nuova sfida e attinge a una sterminata documentazione (fra cui i diari privati di re Giorgio vi, usati per la prima volta) per redigere anche di Churchill la biografia definitiva. Ne rievoca l'infanzia all'interno dell'aristocrazia inglese, fino all'apprendistato militare in India, segue poi i primi incarichi politici e i compiti assegnatigli durante la prima guerra mondiale. Qui Churchill impara a risollevarsi dalle sconfitte, facendo tesoro dei suoi stessi errori: come stratega militare fallisce la campagna di Gallipoli, così che all'indomani del conflitto mondiale si trova progressivamente estraniato dal cuore della politica inglese. Eppure, con l'acume e la verve del polemista, è fra i primi a scorgere il pericolo dei totalitarismi. Così, quando il Regno Unito chiama, è pronto al rispondere: torna alla ribalta durante la seconda guerra mondiale, dimostrando di saper trattare alla pari con Unione Sovietica e Stati Uniti, e nell'ora più buia diviene la voce della nazione, l'uomo risoluto ma fiducioso nel futuro della democrazia attorno a cui si stringe un intero popolo e forse l'intero continente. -
Il senso di non credere. Una storia emotiva del dubbio
Intrecciando cronache e atti processuali, diari privati e giornali, raccogliendo tracce nella letteratura e nell’arte, Ryrie costruisce un’illuminante controstoria dell’ateismo che, pur non negando la chiave filosofico-razionale, dà finalmente spazio alla spinta tutta emotiva, sensoriale, che nei millenni ha portato moltissime persone a scoprire dentro di loro Il senso di non credere«Alec Ryrie prova a dare una ragione di una storia del non credere, che non è una semplice ricognizione dell'ateismo, ma una riflessione sul confine labile tra fede e negazione, tra lamento e bestemmia, tra obbedienza e dubbio» - Demetrio Paolin, la LetturarnOltre cento anni fa, Friedrich Nietzsche proclamava «Dio è morto!», specificando subito dopo «E noi l’abbiamo ucciso!». Così di solito si conclude la canonica parabola della secolarizzazione occidentale, che dalla religiosità diffusa del mondo antico passa all’ascesa irresistibile delle grandi confessioni monoteistiche, corrose poi dall’azione laicizzante della scienza e soprattutto dalle rivoluzionarie idee illuministiche, che per prime riuscirono a immaginare la coerenza di un mondo tutto immanente.rnrnAd aver ucciso Dio, insomma, sarebbero sostanzialmente i filosofi e i pensatori moderni, e la società intorno non avrebbe fatto altro che prenderne atto. Eppure questa narrazione, sostiene Alec Ryrie, pastore anglicano e storico del cristianesimo, ha due vistose falle. Prima di tutto cade nel solito tranello di immaginare un mondo guidato dall’avanguardia intellettuale, quando casomai nella storia è sempre successo il contrario: i più avanzati pensatori sono stati quelli che sapevano intercettare e interpretare ciò che di fatto stava già accadendo. E, in seconda battuta, ignora una semplice verità, attestata da documenti di ogni tempo: c’è sempre stata una parte della popolazione occidentale che, quale che fosse la confessione vigente, si rifiutava di vivere come se Dio esistesse. Non si trattava magari di “atei” nel senso moderno, razionalmente convinti dell’inesistenza di Dio, ma piuttosto di “miscredenti”, persone che empiricamente non credevano. Questo non solo perché la sistematizzazione teorica dell’ateismo era di là da venire, ma soprattutto perché molti di questi miscredenti erano di estrazione popolare: le carte dei processi della Santa Inquisizione sono pieni di casi come quello di Durand de Rouffiac de Olmeira, semplice mercante francese che nel 1273 venne processato perché aveva osato dire a un amico «Credi che ci sia altra anima nel corpo a parte il sangue?». -
Vitamine di beauty. Tutti i segreti e i consigli per una pelle e un makeup perfetti dalla beauty expert più amata del web
Una guida chiara ed elegante, sia per chi è alle prime armi e vuole avvicinarsi al make-up, sia per chi ha già una passione per il mondo beauty e vuole saperne di più.«Giulia Sinesi è una beauty expert dalla formazione artistica, tra le più rispettate figure attive su Instagram» – Vanity FairCurarsi la pelle, truccarsi nel modo corretto, comprendersi e amarsi sono quattro vitamine, indispensabili per il nostro benessere, che dobbiamo assumere quotidianamente per trasformarci, passo dopo passo, nella versione più bella di noi!Non è facile orientarsi nell'universo beauty: dalla cura della pelle al makeup i prodotti sono tantissimi, vanno scelti con attenzione e applicati seguendo la giusta routine e con la corretta gestualità. Giulia Sinesi, con chiarezza e competenza, ci accompagna alla scoperta del mondo dei professionisti della bellezza, a partire dagli strumenti e dai prodotti. Detergente, tonico, esfoliante, siero, maschera e poi primer, fondotinta, correttore, cipria e così via: Giulia analizza le caratteristiche di quello che ci troviamo davanti quando entriamo in un beauty store, guidandoci prima in una scelta consapevole in base al nostro tipo di pelle, e poi nell'applicazione in base al risultato che vogliamo ottenere e alle emozioni che desideriamo trasmettere. E infine, i tutorial step-by-step per realizzare senza difficoltà makeup completi di grande effetto ed essere perfetti in ogni occasione: dalla mattina alla sera, a scuola o al lavoro, per una cerimonia importante, un appuntamento o una serata speciale. Un manuale completo ed elegante, sia per chi è alle prime armi e desidera avvicinarsi al makeup, sia per chi ha già una passione per il mondo beauty e vuole saperne di più: tutti possiamo imparare a valorizzarci e vederci più belli. Perché anche la cura di sé è un modo per volersi bene. Con tantissime fotografie per illustrare ogni passaggio! -
Janis. La biografia definitiva
A 50 anni dalla sua morte, un ritratto intimo e avvincente che scava in profondità nella vita di Janis Joplin e nella sua musica. Una delle più straordinarie interpreti del rock, una voce che sapeva accendere i cuori di chi la ascoltava, e non ha perso un briciolo della sua forza. Una donna che ha cambiato le regole del gioco. «Janis è un libro con spunti sorprendentemente inediti» - RobinsonrnJanis Joplin è stata la prima rockstar donna. La sua traiettoria artistica fu così rapida e abbagliante da cristallizzarla ben presto - subito dopo la morte per overdose a soli ventisette anni - nel personaggio trasgressivo e senza filtri che aveva a lungo recitato in pubblico: una leggenda maledetta a uso e consumo dei teenager, e sempre, soprattutto, una voce. In realtà, Janis è stata molto più di questo. Per molti aspetti misteriosa e sfuggente, a distanza di cinquant'anni rimane una fonte di ispirazione e una figura chiave per comprendere l'""emancipazione"""", non solo femminile. Nel ripercorrere la sua vicenda umana e musicale, Holly George-Warren è perciò ripartita da zero, raccogliendo una miriade di testimonianze inedite dalla viva voce di chi Janis l'ha conosciuta da vicino. Dall'infanzia texana nel Triangolo d'oro petrolifero alle fughe in autostop verso la San Francisco della controcultura psichedelica, dalla black music scoperta in dischi semiclandestini e bettole della Louisiana fino al tragico epilogo al Landmark Motor Hotel di Los Angeles: """"Janis. La biografia definitiva"""" racconta una vita unica, appassionante e contraddittoria, degna di un romanzo dell'adorato Jack Kerouac. Janis Joplin è stata - scopriamo - una beatnik on the road, un'aspirante casalinga, un maschiaccio, una ragazza fragile in cerca di amore e di attenzione, una tossicodipendente, una pittrice mancata, una pioniera queer, una vittima dello sguardo maschile che si faceva proteggere da una gang di motociclisti, una mangiauomini, una giovane donna di successo che viaggiava per l'America con libri e bottiglie di liquore stipati nella borsa di pelliccia, una ribelle che ha infranto tutte le regole ma sognava una casa con la staccionata bianca e una famiglia. Era Janis per qualcuno e Pearl per qualcun altro. Era la figlia prediletta dei suoi genitori, scappata di casa per farsi adottare da un'epoca intera. O forse non era niente di tutto questo, ma non avrebbe smentito, perché le piaceva che si parlasse di lei sempre e comunque. Era fatta così, Janis."" -
Rodrigo Gambarozza e Scricciolo il suo scudiero
Prove di coraggio, avventure, tranelli: Michael Ende e Wieland Freund intrecciano le storie di due personaggi opposti regalandoci una nuova favola moderna. Si dice che Rodrigo Gambarozza sia il predone più pericoloso e spietato al mondo, e che nessuno abbia mai osato incrociare il suo cammino. Tutti lo temono e ne hanno paura. Tutti tranne Scricciolo, che ha un unico desiderio: diventare un grande scudiero al fianco del famigerato Rodrigo. Ma se il feroce brigante fosse... diverso da come si racconta? Se fosse timido, introverso, sensibile, e si fosse costruito la nomea di tiranno unicamente per tener lontano i petulanti seccatori? Un ragazzino testardo in braghe colorate sta per mettere a repentaglio la carriera di cattivo che il burbero fuorilegge si è faticosamente costruito. Riuscirà Rodrigo a sbarazzarsi di questo mocciosetto, che pende dalle sue labbra e vuole a ogni costo diventare il suo migliore amico, o dovrà arrendersi? Età di lettura: da 8 anni. -
Da domani non esisto più
Avere dodici anni è complicato. In un modo o nell'altro Max fa sempre qualcosa di sbagliato. I genitori sono troppo pressanti. Sua sorella troppo perfetta. Gli insegnanti troppo ingiusti. E l'amico a cui ha rotto il naso... be', quello è stato un incidente di troppo. Per fortuna Max ha il signor Reg, l'eccentrico e smemorato vicino di casa da cui si rifugia quando le cose vanno storte. È lì che si rintana il giorno in cui combina un disastro a cui non c'è rimedio. È lì che sussurra il suo desiderio. Vorrei non esserci. Basta un attimo e Max viene cancellato. C'è, ma all'improvviso è come se non ci fosse più. I suoi genitori non lo riconoscono, sua sorella è diversa, gli insegnanti non lo rimproverano, gli amici non lo cercano e lui non ha mai combinato il disastro irreparabile. Max però si rende conto che questo è molto peggio che affrontare i problemi. Come farà a rimettere le cose a posto? Ma soprattutto: qualcuno conosce un modo per rimangiarsi i desideri scomodi? Dalla penna di Lisa Thompson, un nuovo romanzo, divertente e profondo, che fa riflettere sull'importanza di ciò che ci circonda. Età di lettura: da 11 anni. -
Quasi come un gatto
Leonard non aveva mai avuto un nome, o un corpo tutto suo, o un migliore amico. Poi ha incontrato Olive, ed essere un gatto alieno... è diventata un'avventura incredibile. Non tutti i giorni si compiono trecento anni! Ecco perché, per festeggiare l'occasione, agli abitanti di un piccolo pianeta sperduto nella Galassia è concesso trascorrere un mese di compleanno sulla Terra, prendendo la forma che preferiscono. Alcuni scelgono di essere delfini, per vivere nei panni della creatura più intelligente del mondo, altri scelgono il falco, per volare altissimi nel cielo, altri ancora il pinguino, o il lupo... Nessuno vuole diventare un umano. Nessuno tranne l'alieno di questa storia, che invece non vede l'ora di trasformarsi in guardia forestale, con un bel paio di baffi e stivali. Durante il viaggio sulla Terra, però, qualcosa va storto e il festeggiato si ritrova all'improvviso nel corpo di... un gatto in cima a un albero. Nel bel mezzo di una tempesta. A migliaia di chilometri dal punto in cui dovrebbe essere! Per fortuna, un'umana di nome Olive corre in suo aiuto e accoglie l'alieno gatto in casa propria. Decide di chiamarlo Leonard e adottarlo: lo fa dormire nel letto con lei, gli accarezza la testa, gli racconta i suoi segreti. Leonard è così felice che gli sembra di volare e vorrebbe che questo compleanno non finisse mai. Ma che cosa direbbe Olive se scoprisse la sua vera identità? Età di lettura: da 9 anni. -
Get even. Se puoi, vendicati. Ediz. tie-in
È possibile che gli studenti del più prestigioso liceo privato della California non siano in realtà quello che sembrano? Bree, Olivia, Kitty e Margot sorridono, prendono ottimi voti, non rispondono alle critiche e non si fanno mai coinvolgere in alcun tipo di discussione: sono ragazze perfette. 0 forse è ciò che vogliono far credere. Il fatto che non rispondano alle offese o non prendano le parti della compagna più debole non significa che accettino le ingiustizie, i commenti maschilisti e le classifiche in cui sono definite in base alla bellezza del proprio fondoschiena. Bree, Olivia, Kitty e Margot non insultano mai, non si arrabbiano: loro pareggiano i conti, e lo fanno in modo sottile e irreversibile, con l'umiliazione pubblica. Scelgono una vittima, ideano un piano, lo mettono in atto. Sono ragazze perfette, agiscono in modo perfetto. Fino a che qualcosa non va irrimediabilmente storto e la vittima viene trovata morta tra le mura della scuola, e tutte le prove conducono alle quattro ragazze. E l'inizio di una nuova vendetta... solo che questa volta non è la loro. -
A Milano puoi. La guida per scoprire una Milano che non ti aspetti
A Milano puoi nasce dal desiderio di accompagnarvi nella città che amo tanto, mano nella mano, dando consigli come un'amica che vuole farvi scoprire dove è stata meglio. Non ha la pretesa di essere una guida onnicomprensiva, ma vuole essere un racconto – attraverso i luoghi che la rappresentano – della ""mia"""" Milano, che spero diventi presto anche la """"vostra"""". Milano è una città giudicata in modo controverso, amata e odiata, e non tutti coloro che ci nascono o vengono a viverci si trovano a proprio agio. È sicuramente una città dalle molte facce. Io sostengo esistano più Milano: è importante trovare quella in cui sentirsi bene. È l'intento con cui nasce questo libro, con il desiderio di portarvi nelle Milano meno raccontate, perché Milano non è solo la città che non si ferma mai, sempre sotto i riflettori, non è solo la Milano dell'hype, cool per forza, delle nuove aperture, come molti la percepiscono. È la città multiculturale, in cui diverse contaminazioni creano una milanesità nuova e vera; è quella che si prende il tempo per leggere un libro all'aperto o per fare una lunga passeggiata con il proprio cane e ricerca la quiete; è quella delle realtà indipendenti e dei luoghi storici che resistono, delle periferie in fermento, delle imprese sociali che danno valore all'aspetto umano, dei locali di quartiere fuori dalle logiche di mero guadagno, delle attività commerciali che sono i sogni realizzati di chi ha creduto in un progetto, ci mette la propria anima e ci accoglie in un modo che ci fa sentire a casa. Vorrei portarvi in una Milano autentica, in cui sentirsi a proprio agio e accolti. Quella che io credo sia la Milano contemporanea."" -
Non c'è tempo per essere tristi
Una straordinaria dichiarazione d'amore per la vita e un invito a non smettere mai di cercare la felicità.«Quando hai quasi novant'anni, pensare al passato può essere pericoloso, perché la tristezza può bussarti alle spalle. Anche pensare al futuro non è facile, quando il tramonto è più vicino all'alba. La vita per la felicità è guardare al presente. Buon anno è per le ragazze, buon adesso è per le signore.»Quanti hanno provato la tentazione di cedere le armi e lasciarsi andare, dopo un grande dolore? È capitato anche alla signora Licia, alla morte dell'amatissimo Aldo, suo marito per sessantadue anni, quattro mesi e due giorni. I colori si sono spenti, il silenzio ha invaso la casa, le ore hanno preso a trascorrere tutte uguali. È stato allora che il nipote Emanuele ha inventato un ""gioco"""" per distrarla: scattarle ogni giorno una foto in abiti variopinti e makeup impeccabile. E l'accessorio più importante: quel sorriso (magari un po' sdentato) che aveva perso. Da un piccolo germoglio, è sbocciato di nuovo quell'amore per la vita che Licia ha sempre portato con sé, e lo spirito curioso e anticonformista che le ha permesso di affrontare tutte le svolte della sua lunga esistenza. Perché Licia, prima di allora, non si era mai lasciata abbattere: né dalle privazioni della guerra quando era bambina, né dall'oppressione dei fascisti prima e delle milizie titine poi, né dalla sfida di ricominciare una nuova vita lontano dalla sua Trieste, sentendosi guardata come """"straniera"""" e diversa. E nemmeno si era mai piegata agli stereotipi e ai luoghi comuni su cosa una donna può o non può, deve o non deve fare, in famiglia e sul lavoro. Soprattutto, Licia non ha ceduto di fronte alla prova più dolorosa: la morte dell'unica figlia, Marina. Si è asciugata le lacrime, si è rimboccata le maniche e si è presa cura del nipotino Emanuele, gettando le basi per un rapporto speciale e indissolubile. Oggi che ha ritrovato la sua energia e la sua verve, Licia non ha più tempo né voglia di essere triste, e lancia alle persone di ogni età un messaggio di resilienza, positività e libertà. Non è mai troppo tardi per sperimentare cose nuove (anche posare come modella, perché no), non è vero che le persone anziane devono farsi da parte e """"sparire"""", non serve a nulla lamentarsi e ripiegarsi sul passato. Ogni giorno è un dono da vivere pienamente, perché essere felici è una scelta."" -
Noi siamo luce. La forza, la libertà e la bellezza del pensiero Body Positive
Non esistono corpi ""giusti"""" e corpi """"sbagliati"""": ogni corpo merita rispetto e amore. Così com'è. È tempo di scardinare i pregiudizi e liberare la luce che abbiamo dentro. È tempo di Body Positivity.«Cerco di avere un atteggiamento positivo e costruttivo verso il mio corpo e verso quello di chiunque altro. Cerco di sradicare dalla mia testa la tendenza a criticare me stessa e chi mi circonda; cerco di essere felice, di stare bene e di lavorare per trovare un mio personale equilibrio. Non esistono difetti, esistono solo caratteristiche. Io sono semplicemente io: Laura.»Solare, bellissima, di successo: difficile, guardandola oggi, immaginare che Laura Brioschi si sia sentita per anni in guerra con se stessa, con il suo corpo. Un corpo che Laura ha imparato a rispettare, apprezzare e amare: passo dopo passo, giorno dopo giorno, lasciando che dalle ferite entrasse la luce. In questo libro racconta il suo percorso verso l'accettazione di sé e l'autostima: dalle insicurezze di bambina e adolescente che si sentiva imperfetta e """"sbagliata"""" al duro impatto con il mondo della moda, dai disturbi del comportamento alimentare alla scoperta del Mindful Eating e di un approccio più sano ed equilibrato al fitness, dalla sofferenza per un rapporto malsano all'amore con un uomo speciale, dall'incontro illuminante con una psicoterapeuta al desiderio di aiutare gli altri. Tutto questo ha fatto di Laura la persona che è ora. Una donna che sa guardarsi allo specchio con amore e vedere oltre le apparenze e i pregiudizi. Un'imprenditrice della moda che non è più disposta a sentirsi dire chi può o non può indossare un bikini o un paio di pantaloni bianchi. Un'attivista e portabandiera italiana del pensiero Body Positive, che le ha cambiato la vita e che oggi lei condivide e diffonde, incoraggiando e ispirando ogni giorno la sua vivacissima community."" -
L' agenda casa di suor Germana 2021
L'agenda giornaliera di Suor Germana, sempre ricca di proposte, consigli, curiosità, idee e spunti di riflessione. Per ogni giorno dell'anno: I santi del giorno; Gli orari dell'alba e del tramonto; Chi è nato oggi; Una semplice e gustosa ricetta. In più: La lettura e il commento dei Vangeli festivi; Trucchi per balconi e giardini meravigliosi; Consigli utili per la famiglia; Cucinare con le erbe spontanee; Luoghi suggestivi da visitare. -
Mi lavo da solo i denti. Ediz. a colori
Impara le buone abitudini che ti proteggono! È ora di lavarsi i denti! Sai come fare? Ci vogliono spazzolino e dentifricio, ma non è finita qui! Se vuoi diventare un vero esperto, come il tigrotto, in questo libro troverai tanti consigli e degli accessori con cui fare pratica, divertendoti! E con la bocca bella fresca e pulita, potrai cantare l'allegra canzoncina che trovi nell'ultima pagina! Età di lettura: da 3 anni. -
Mi lavo da solo. Ediz. a colori. Con gadget
Impara le buone abitudini che ti proteggono! È ora di fare il bagnetto! Sai come fare? Ci vogliono spugnetta e sapone, ma non è finita qui! Se vuoi diventare un vero esperto, come il tigrotto, in questo libro troverai tanti consigli e degli accessori con cui fare pratica, divertendoti! E mentre ti lavi, facendo un sacco di schiuma, potrai cantare l'allegra canzoncina che trovi nell'ultima pagina! Età di lettura: da 3 anni. -
Il mio primo dizionario di inglese illustrato
Uno strumento di studio e di consultazione, riccamente illustrato con grandi tavole e oltre 600 disegni a colori. Oltre 7000 voci con definizioni chiare, semplici ed esaurienti. Pratico e maneggevole, da usare in casa, a scuola, in famiglia e con gli amici. Dizionario arricchito da 150 schede di grammatica e 60 filastrocche, proverbi e scioglilingua. Età di lettura: da 6 anni. -
Unicorni. Gli occhietti 3D. Con adesivi. Ediz. a colori
Gli unicorni e i loro magici amici ti aspettano nella Foresta Incantata per giocare e colorare insieme le pagine di questo libro! All'interno 150 sticker e 20 unicorni morbidosi, per decorare le creature fantastiche e divertirti con gli adesivi dagli occhietti ballerini! Età di lettura: da 3 anni. -
Il mio kawaii. Gli occhietti 3D. Con adesivi. Ediz. a colori
Coniglietti e micini, arcobaleni e fantasmini ti aspettano per giocare e colorare insieme le pagine di questo libro! All'interno oltre 150 sticker e 20 cuccioli morbidosi, per decorare gli adorabili personaggi e divertirti con gli adesivi dagli occhietti ballerini! Età di lettura: da 3 anni. -
Sticker tenerini. Il mio activity book kawaii
Divertiti e gioca con gli adorabili personaggi di questo activity book super tenero! Aiuta una dolce apina a raggiungere il suo alveare, decora la criniera di un magico unicorno e disegna il cupcake dei tuoi sogni... queste e tante altre carinissime attività ti aspettano! Include tante card da staccare e 25 morbidi sticker in feltro 3D per rendere il tuo libro ancora più speciale. Età di lettura: da 3 anni. -
Il mondo che avrete. Virus, antropocene, rivoluzione
Non è solo il coronavirus a prendere d’assedio le società umane: ci sono anche gli sconvolgimenti ambientatali che il nostro “progresso” ha provocato.Il lockdown è stato una forzata, lunga pausa, in cui per legge sono state sospese attività produttive, incontri sociali, manifestazioni culturali. “Sospendere” non è di certo un’idea estranea alle società umane: per esempio, la vediamo teorizzata dagli scettici del mondo antico in contatto con l’India, applicata nella cultura ebraica, praticata dai BaNande del Congo. La differenza è però notevole tra le sospensioni programmate, il cui scopo è di arrestare periodicamente le più importanti attività economiche, obbligando le società a ripartire da zero, e il nostro recente lockdown, un’esperienza straniante e inattesa, del tutto estranea al nostro modo di pensare. Una parentesi che si vorrebbe chiudere definitivamente per riprendere il cammino interrotto, quel “progresso infinito” con cui la civiltà occidentale ha voluto segnare la sua storia e la sua presenza nel mondo.rnIn questa situazione, che cos’ha da offrire il pensiero antropologico? Deve salire sul carro del progresso o, al contrario, lavorare “contro” l’accecamento prodotto da questo mito? L’antropologia si fa portatrice di testimonianze spesso lontane nel tempo e nello spazio, in grado di mettere in luce le “vie di fuga” tracciate da ogni cultura, le sospensioni, anche traumatiche, con cui si pongono domande cruciali sul presente e sul futuro. Non è vero che le società da noi definite “tradizionali” e “premoderne” abbiano lo sguardo rivolto soltanto al passato: al contrario, non è raro trovare al loro interno un confronto esplicito tra generazioni allo scopo di garantire ai giovani un futuro vivibile.rnDall’osservazione partecipante del lockdown e dalle riflessioni sulla “cultura dell’Antropocene” in cui siamo invischiati, emerge drammaticamente il “furto di futuro”, l’impressionante debito economico ed ecologico che gettiamo sulle spalle delle nuove generazioni. Come venirne fuori, se non ideando un altro modo di vivere, una rivoluzione che abbia come obiettivo quello di rifondare la convivenza tra noi e gli altri abitanti della Terra, tra noi e la natura?