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Il dolore dell'università. Gli anni '70 a Bologna
Approdato all'Istituto di Filologia moderna, Piero dipinge con i suoi comportamenti la sua biografia e quella della generazione del '68. Ma al posto della politica delle armi, cominciata col terrorismo delle B.R., il giovane Piero preferisce più incandescenti delitti perpetuati tutti ai suoi danni. L'ambiente dell'università bolognese viene visto con gli occhi di un precario che, pur disapprovando le debolezze o le arroganze del Potere accademico, sa vederne i lati positivi mettendo in discussione gli abituali cliché con i quali solitamente si giudica l'Istituzione universitaria. Gli amici di Piero sono pittori del nascente corso del DAMS, neo-mistici, gay che rifuggono la violenza degli anni '70, cercando nell'arte, nella meditazione o in pratiche sessuali estreme un ideale ascetico che rifiuta la torbida atmosfera dell'attualità politica. Di questo mondo complesso, ingenuo e convulso, Piero è un testimone complice. L'11 marzo del '77, viene ucciso Francesco Lorusso, Piero non esita a mettere in gioco la sua carriera universitaria per aderire allo spirito di quella rivolta, fino a trovarsi implicato in uno dei più oscuri e inquietanti episodi di quei di giorni incandescenti. -
Dall'altra sponda del male
Poesie del poeta Pietro Fratta -
Il drago mangia tempo. Le avventure di Ser Diegozzo
Il destino di un bimbo, dei suoi genitori e di suo fratello. L'avventura di una famiglia che cresce tutta insieme quando si trova ad affrontare un terribile drago deciso a mangiare tutti i momenti più belli. Una fata come guida, astuzia e coraggio come armi. Un viaggio magico che diventa una percorso di crescita per tutti i personaggi. Età di lettura: da 4 anni. -
Prima del buio in sala
Perugia, 1961-2019. Le trame del destino compiono una parabola di quasi sessant'anni per intrecciarsi nelle vite di Costanza, Sofia, Filippo, Pietro e Roberto, attori principali di questo romanzo corale. Legati a doppio filo alle sorti del Cine Muse, luogo storico di aggregazione della città, i personaggi si alternano e si raccontano manovrati inconsapevolmente dalle circostanze irrisolte di un passato condiviso. Incapaci di reagire al rimorso, al dolore della perdita e già rassegnati a trascinarsi verso un futuro senza sorprese, i protagonisti si muoveranno in bilico tra la difficoltà di cambiare e il desiderio di farlo, come in un eterno perpetuarsi del momento che precede la proiezione di un film: l'attimo prima del buio in sala, quello in cui si è sospesi tra l'attesa che la pellicola cominci e il desiderio perverso che lo spettacolo ritardi ancora. Eppure sarà ancora la stessa sorte, che aveva incatenato ciascuna di queste esistenze al dramma dell'altra, a intervenire di nuovo e concedere loro un'altra occasione. Ma sarà possibile spegnere una volta per tutte le luci sul passato e assistere a un altro film, quello della vita che verrà? -
Vagabondaggi di un'anima
"Un'opera, quella di Agnese Berardini, minuziosamente concepita e realizzata, che, con la sua particolare struttura, emerge nel panorama della poesia contemporanea. Una struttura che dona una terza dimensione, corpo, volume e spessore, alle parole e ai versi riportati sulla pagina. Un leopardiano naufragare tra emozioni e sentimenti, che non si risolve in un semplice lasciarsi avvolgere e trascinare sul fondo, ma in un rinascere dopo un naufragio salvifico, quello che accade di frequente nella vita, nella quale il viaggio continua, pur tra piccoli e grandi naufragi."""" (Prefazione di Sergio Tardetti)" -
Il grido delle emozioni
«Poesie con racconto finale fantasy e commedia di un atto unico. ""Il grido delle emozioni"""" è un libro che nasce libero da ogni conformismo sociale e paura recondita dell'anima, è lo scrigno prezioso della vita aperto agli altri per trasmettere loro le immagini contrastanti del mio cuore ed il desiderio di risorgere sempre dalle proprie ceneri come l'araba fenice, un animale mitologico delicato e possente nello stesso tempo, come noi esseri viventi, nati con un preciso scopo e messaggio universale da scoprire al momento giusto.» (Carmela Gabriele)"" -
Siamo come le lumache
Una telefonata imprevista, ricevuta di domenica mattina, turba la tranquillità e la monotonia della vita di Tilda, che è costretta a partire all’improvviso verso le sue zone d’origine. Inizia così un racconto in cui le vicende del passato dilagano via via nella narrazione, delineando gli eventi cruciali che hanno segnato la protagonista e i suoi amici d’infanzia, Anita, Gubo e Dodi. Con il rammarico dell’età matura, e attraverso il disagio che ha condizionato buona parte della sua vita, Tilda ripercorre la storia e le scelte di ognuno di loro, l’inadeguatezza e l’immaturità, nella speranzosa ricerca di ciò che pare ormai andato perso. -
Vita tormento e rinascita. Le poesie del cuore
Poesie del poeta Francesco Certo -
Abc Donna. No critike, solo complimenti
Un progetto di Roumba - Pane& Cultura. Illustrazioni di Francesca Ascione, testi di Sara Costanzi, con il contributo di Silvia Imperi. -
Come l'estremo su una vela
Stringimi, Che i nostri battiti vadano all'unisono. Vivimi, Stringimi forte La vita, fugace, scivola come sabbia tra le dita. -
Sull'amore. Saggio sulla bellezza del sentimento
La cultura e il pensiero filosofico sono necessità umane. Ma prima bisogna aver risolto i problemi più urgenti e soddisfare, esistenzialmente, le esigenze più elementari della persona, a partire dall'alimentazione e ad avere una dimora che accolga e protegga. Poi servirà un po' di tempo libero per dedicarsi all'otium, tanto caro ai Latini, e, quindi alla riflessione. Tra i bisogni primari va inserito l'Amore. Il primo desiderio della donna e dell'uomo è amare e essere amati, affermava Platone, e senza reciprocità, che si estrinseca con bisogni vicendevoli, in comunione con gli altri, non c'è vita. L'Amore, quindi, è la vittoria della vita sulla morte. Il saggio, scrivendo d'Amore in un momento così complicato, vuole riscoprire il senso della vita reale, nell'essere delle persone piuttosto che nell'apparire e nel possedere, in un periodo in cui dominano individualismo e profitto, e l'Umanità rischia di restare fragile e sperduta. -
Storie di bimbi, bimbe & animali sorridenti. Ediz. a colori
Una raccolta di storie per grandi e piccini, ci sono temi comuni come l'amicizia, la solidarietà. Viene affrontato il problema dell'ambiente che coinvolge tutto il pianeta e la scuola sensibilizzando i bambini a un ruolo importante come si evince da ""La maestra Chiara e la classe terza C"""". Molto divertenti di tradizione nordica due storie un po' bislacche. In buona sostanza fantasia e realtà coesistono con grande allegria. Età di lettura: da 4 anni."" -
Crome
Poesie della poetessa Cinzia Maria Adriana Proietti. -
La leggenda dei fiocchi di neve
David Thomas, imprenditore edile di Flakesville (Inghilterra) con la passione per la scrittura, vive da ormai troppi anni un tormentato rapporto con il Natale che lo spinge ad isolarsi provocandogli un dolore tanto atroce quanto inspiegabile. Questo Natale, però, David sta attendendo la risposta di un'importante casa editrice e sente che la situazione potrebbe finalmente cambiare. In seguito a un bruciante rifiuto, invece, realizza di non essere più capace di scrivere con il cuore e dopo anni di gelo emotivo, prova l'urgente bisogno di pregare e chiedere proprio a quel Dio che ha tradito, sprecando il suo talento solo per la comodità di un lavoro sicuro, di aiutarlo a ritrovare il Dono, il Cuore e lo Spirito del Natale. Come per magia, all'insaputa di chi li ha espressi, i desideri raggiungono il cielo e si trasformano in tre prodigiosi fiocchi di neve colorati. Comincia così un percorso tortuoso e irto d'ostacoli che, tra un fiocco di neve e l'altro, porterà David, attraversato da perplessità, dubbi, angosce e guidato dalle sagge parole di Edward, il portalettere, a combattere i propri demoni e a scoprire chi è veramente. -
Hic
«Da queste poesie si sprigiona una poeticità accattivante, tra l'ossessione di rompere il guscio dell'inerzia e dell'inconosciuto, dove il naufragare in mari burrascosi è una condizione primaria, ma che non spaventa minimamente Fontana, che è un acrobata del linguaggio, di distassie folgoranti e tarsie, della rivelazione del paradosso, della divaricazione del significato, degli slittamenti nella sonorità, tra rischi e azzardi per una realtà altra da questa insudicia che siamo costretti a vivere: la scrittura di Fontana ""svuota il sacco"""" dagli scenari possibili e devastanti, dispotici, ma è troppo accelerata e fuori dal senso comune questa maestria per le aspettative della comprensività massificante.» (Giorgio Moio)"" -
L' albero di ciliegie
Poesie della poetessa Marisa Tenisi. -
Tacco 12
Poesie della poetessa Maria Rita Chiacchiera. -
Epigrammi. Vol. 1: Corpi e scogli.
Poesie di Michele Miccia. -
Piccoli grandi. Michelangelo
Ehi! Parlo proprio con te. Io sono Michelangelo, nome troppo lungo, sono consapevole. La mia balia mi chiamava Angiolino, quando ero piccolo ma, onestamente, tra i due preferisco il mio. Quindi dimenticatelo. Sono nato a Caprese, una piccola città vicino ad Arezzo, in Toscana nel 1475. È un sacco di tempo fa, lo so, ma nessuno decide quando nascere, giusto? Adesso siamo nel 1487. -
La sparizione
Delia racconta in forma autobiografica il dolore indicibile di una figlia che perde prematuramente il padre; a lui è costretta a sopravvivere, e inizialmente ciò che prova, andando forse contro natura, è il rifiuto verso un destino che la costringe a rimanere in vita dopo di lui. La narrazione nasce da una poesia, scritta di getto e poi inglobata tra le pagine, rimaneggiata fino a evolvere in una cronaca di istanti: ognuno di essi racconta la malattia e, in parallelo, il percorso tortuoso della protagonista che deve suo malgrado accettare il distacco e dare corpo ai ricordi, alla storia sua più intima, per trovare un senso agli eventi che l'hanno travolta. Delia condivide il proprio viaggio dentro e attorno a un dolore che ha impiegato molto tempo ad approdare infine alla pace, alla consapevolezza che la morte, dopo un viaggio di intensità e durata variabili, forse non è altro che il ritorno a casa. Redatto in prima stesura nel 1998, La sparizione è stato riscritto e rielaborato per oltre vent'anni; delle numerose riscritture mantiene le apparenti incongruenze, gli intrecci e le sovrapposizioni che lo hanno contraddistinto.