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Effatà. Versi sulla guerra. Ediz. italiana e ucraina
"I versi raccolti in questo volume vogliono essere la testimonianza di una realtà contraddistinta da un'atroce guerra, quella in Ucraina, che sta uccidendo migliaia di persone e bambini innocenti. Allo stesso tempo rappresenta uno spunto per riflettere coscientemente sulla barbarie del nostro tempo. In un'epoca come quella odierna, la parola """"effatà"""", che in aramaico significa apriti, diventa uno dei segni importanti della poesia e della stessa società. Ed è proprio con la poesia che l'essere umano inizia a guarire il suo cuore, a sperimentare ogni giorno la meraviglia dell'effatà, di questo aprirsi, per vivere in armonia con le cose e con l'altro""""." -
Dialogo Immaginario
"Se vuoi la pace prepara la guerra"""" è un aforisma senza senso; prima della globalizzazione poteva avere un barlume di razionalità nello scoraggiare eventuali aggressioni, sciaguratamente non ha evitato alcun conflitto, addirittura ne è stato la causa. In un sistema economico in cui ogni paese ha bisogno dell'altro per svilupparsi, il ricorso alla guerra è un'azione demenziale. Ancora oggi, nel tentativo di proteggere gli interessi di alcuni settori produttivi a danno di altri, si continua a ragionare nella stessa maniera, quando invece sarebbe più opportuno preoccuparsi della sicurezza altrui per garantire la propria. È evidente quanto sia necessario uno sforzo intellettivo da parte dell'opinione pubblica e dei governanti, che purtroppo non si riesce a scorgere." -
Pubblicità e ruoli femminili. Uno sguardo al Sudest Asiatico
Luisa Leonini insegna sociologia dei consumi nella laurea magistrale in Comunicazione Pubblica e d'Impresa, Università degli Studi di Milano. -
Istanti. (2010-2022)
Istanti è una raccolta di poesie autentiche, affiorate sul foglio a testimoniare attimi. Amore, Venere, Parole e Visioni, tutto ciò che fa di una donna la Dea di se stessa. -
Convivenza e matrimonio: diversi modi di fare famiglia in Italia
Le convivenze prematrimoniali in Italia sono state a lungo un fenomeno marginale e solo a partire dal nuovo millennio hanno iniziato a diffondersi tra i giovani. Poco si sa ancora sui significati di questa scelta familiare e quanto essa rappresenti un'alternativa al matrimonio o una fase che lo precede. Questo libro raccoglie una serie di articoli scritti dall'Autrice, pubblicati in riviste internazionali e italiane, che trattano diversi aspetti della convivenza. Alcuni articoli approfondiscono il fenomeno in generale, altri si occupano di temi più specifici come la divisione dei compiti domestici e la solidarietà verso i familiari propri e del/della partner. Il vantaggio di questa raccolta è di abbracciare diversi aspetti del fenomeno consentendo sia di giungere ad una maggiore comprensione della scelta di convivere sia di mettere a fuoco le caratteristiche di chi opta per questa soluzione come fase sperimentale prima del matrimonio o come scelta alternativa ad esso. -
Monteleone. Vol. 2
La storia di Monteleone, oggi conosciuta come Vibo Valentia, è delineata attraverso documentati studi monografici, che analizzano e mettono in evidenza il ruolo sociale delle strutture assistenzali e religiose, i simboli dell'identità economica, artistica e culturale dell'elite locale. Il fine è di rilevare il peso che la città ebbe nel corso dell'età moderna, nel contesto generale della Calabria. -
La sintesi di me stessa
Questo nuovo quaderno di poesie, una sorta di diario di Agnese, è proprio lo ""specchio cristallino"""" del suo animo che lenisce le ferite della vita con versi limpidi e caldi, in un linguaggio mai retorico o artificioso, ma sincero e autentico. La sua tematica si riduce a pochi motivi che sono di tutti i tempi e in particolar modo del tempo odierno."" -
Io sono la mia fontana
Il saggio, senza far ricorso a forze o enti trascendenti, tratta di come gli uomini diventano quel che sono. Ripercorrendo le proprie esperienze di vita, l'autore le trasforma in un processo generale, cui ogni individuo dovrebbe far riferimento per comprendere la formazione del suo Io. Le differenze tra soggetti dipendono in parte dalle potenzialità genetiche, ma soprattutto dalle esperienze vissute e dall'educazione ricevuta. Essendo l'individuo una costruzione, persino il libero arbitrio ne viene messo in discussione e con esso la responsabilità dell'azione personale. Si ridisegna un uomo totalmente diverso da quello giudaico cristiano, senza un'anima individuale capace di libere scelte; un uomo nuovo determinato dall'ambiente e dalla società, ma libero da determinismi mitologico-religiosi; un uomo che per uscire dall'illusione di essere libero dovrà prendere atto del suo essere un prodotto dell'esperienza. -
Una storia di famiglia. Ascesa e declino dei Gagliardi di Monteleone (XVIII-XX sec.)
Lo studio ripercorre le vicende della famiglia Gagliardi attraverso un excursus sui diversi suoi rami: quella del barone di Casalicchio, giunta in Monteleone alla fine del XVI secolo dove dimorò fino al 1783, e quella di Luigi Gagliardi residente a Monteleone dalla seconda metà del XVIII secolo fino ai primi del Novecento; ritrae i principali personaggi; esamina il considerevole ed articolato patrimonio accumulato nel corso della sua lunga vita, da Luigi Gagliardi senior, per effetto di varie e ben congegnate attività commerciali, economiche e finanziarie, di investimenti patrimoniali e di oculate alleanze matrimoniali; evidenzia e spiega il ruolo di primo piano, non solo economico ma anche di indirizzo politico, sociale e religioso che la famiglia Gagliardi ebbe a ricoprire nel corso dell’Ottocento; ricostruisce vicende della costruzione del palazzo monumentale e dell’acquisto di esso da parte del comune di Vibo Valentia sotto l’amministrazione guidata dal senatore Antonino Murmura. Tutto si fonda su una gran mole di documenti che forniscono uno spaccato delle vicende non solo della famiglia ma anche della città di Monteleone nell’arco di due secoli. -
La grande storia della medicina vibonese dal XIV al XX secolo. Dalla medicina popolare, alle spezierie e speziali, ai medici e ospedali
La Calabria vanta una storia medica segnata da persone che hanno contribuito alla crescita della cultura della medicina regionale e, in alcuni casi, ha contribuito persino a rafforzare quella nazionale ed europea. La scuola medica crotonese (V secolo a.C.) dove sono nate le prime leggi della biologia (A. Pazzini, 1952:49); la figura di Alcameone che può essere considerato, dalla scienza medica moderna, il primo fisiologo e neurologo, le cui indagini sono contenute nella sua opera Ricerche anatomiche sul cervello (vedi F. Priolo, 1952:225; W. Morabito, 1991:75 e D.Teti; 1970:26 e passim) hanno sottolineato la nobile arte medica che continuò con Democede (M.A. Ruddo, 1997:75), che aveva guarito da un tumore alla mammella, la moglie di Dario, Atossa, figlia di Ciro il Grande (E. Ciaceri, 1927: 62-67). Una storia di “salute”, che continua per tutto il Medioevo e per i secoli a seguire (F. Russo, 1962:12), basta pensare al monaco benedettino Ursone espertissimo urologo con la sua opera De urinis o Tractatus de urinis (L. Lucania, - 1980:16). -
Viaggio dalla Calabria alle Americhe. Ediz. italiana, inglese e spagnola
Viaggio dalla Calabria alle Americhe, un libro inspirato dalla realizzazione del progetto della Regione Calabria “Il tempo della memoria e del viaggio dalla Calabria alle Americhe con la riscoperta dei borghi” che racconta lo spopolamento di questa terra attraverso l'emigrazione verso le Americhe e successivamente in Australia e Europa. Un fenomeno ampio tanto da diventare memoria storica da trasmettere alle generazioni future. Si raccontano l'emigrazione dalla Valle dell'Angitola e una piccola finestra è stata dedicata a quella della Valle del Torbido. Un secondo capitolo riguarda l'emigrazione raccontata nel cinema italiano e un terzo capitolo rivolto alla promozione dei borghi. Il libro è scritto in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo. -
Riflessioni sulla vita e sulla morte
In questo libro presentiamo alcune riflessioni riguardanti i punti estremi dell’esistenza umana. la vita e la morte. La vita nel suo inizio, nel suo sviluppo fino alla piena maturità – per chi ci arriva! – Segue lo sbocco nella vecchiaia e infine la chiusura della vita: con l’arrivo della morte. Con ogni evidenza questi due problemi si prestano a molteplici riflessioni innanzitutto sul “senso della vita”: Ci si domanda poi: da dove viene la vita (certo da sola non si può auto/creare!) Occorre che ci sia qualcuno capace di dare la vita, non solo quella dell’uomo, ma anche quella di tutte le creature viventi, sano esse di natura vegetale che di natura animale. Che senso ha “nascere, crescere e morire?”. Concretamente si vive per un tempo molto limitato, E poi il sipario si chiude. L’uomo, dopo la morte si annienta o si inserisce in un altro tipo di vita? E, se sì, “quale tipo di vita”? Tutti punti interrogativi che chiedono incessantemente una risposta. -
La speranza cristiana. Ieri, oggi, domani
La speranza cristiana rappresenta il cuore delle virtù teologali. Senza la speranza non potrebbe sussistere né la fede, né la carità. Essa è come l’anima che le sostiene e che le proietta verso il futuro, e cioè verso il futuro di Dio, che costituisce il termine dove ogni speranza trova la sua quiescenza, il “luogo” in cui ogni speranza diventa realtà piena. Ma voglio lasciare la parola a Papa Francesco per introdurre queste considerazioni sulla virtù della speranza. “Non abbiamo paura di condividere la speranza! La speranza non è virtù per gente con lo stomaco pieno. Ecco perché, da sempre, i poveri sono i primi portatori della speranza. E in questo senso possiamo dire che i poveri, anche i mendicanti, sono i protagonisti della Storia. Per entrare nel mondo, Dio ha avuto bisogno di loro: di Giuseppe e di Maria, dei pastori di Betlemme. Nella notte del primo Natale c’era un mondo che dormiva, adagiato in tante certezze acquisite. Ma gli umili preparavano nel nascondimento la rivoluzione della bontà. Erano poveri di tutto, qualcuno galleggiava poco sopra la soglia della sopravvivenza, ma erano ricchi del bene più prezioso che esiste al mondo, cioè la voglia di cambiamento. -
La fede, ieri, oggi. Nella Bibbia, nella cristianità, nel mondo
Questo libro costituisce il primo di una trilogia che vuole, sotto una particolare angolatura, presentare i valori centrali della promessa fatta da Dio all’umanità per la salvezza del mondo: nell’Antico Testamento attraverso i patriarchi e profeti e nel nuovo Testamento attraverso Gesù di Nazaret, (l’atteso Messia e salvatore) e i suoi apostoli. Successivamente poi attraverso la Chiesa da lui istituita. Si tratta delle cosiddette “Virtù Teologali”: “fede, speranza e carità”. Virtù che rappresentano l’essenza della vita cristiana e che devono accompagnare l’accoglienza della salvezza annunziata da Dio nei primordi della storia attraverso i Patriarchi e i Profeti, e negl’ultimi tempi, attraverso Cristo Gesù’, il Figlio di Dio fatto uomo. Egli attraverso la sua predicazione, la sua passione e morte e la sua gloriosa resurrezione ha annunziato all’umanità che il tempo della schiavitù del maligno era finito, e che veniva istaurata la libertà dei figli di Dio. Così Dio non era più il Dio dell’ira e della vendetta, ma il Dio che si fa padre, che si fa “amore”, Dio che dà tutto se stesso, per la salvezza nel mondo. -
La libertà
Questo libro sulla libertà è il terzo di una triade di riflessioni su valori umani di primissimo piano come la bellezza, la verità ed ultima la libertà di cui ci occupiamo in queste pagine. Degli altri due valori abbiamo già parlato in altrettanti volumetti. Riflessioni certo non facili in quanto toccano gli aspetti più complessi e misteriosi della personalità umana, la quale oltretutto risulta soggetta a molteplici condizionamenti provenienti dall’ambiente in cui si vive, dalla cultura in cui s’è inseriti, dalla tradizione in cui si è cresciuti, dalla personalità dei genitori, degli educatori, dei compagni di vita, ecc. Pertanto capire il livello di libertà che ci appartiene, risulta molto difficile e complesso. D’altronde vivere la propria libertà (ad un livello almeno sufficiente) è essenziale per potersi dire uomini in senso pieno. -
Donne di carta. Scrittrici e personaggi letterari femminili in Calabria
Questo Volume nasce dalla Prima edizione de “La Calabria delle donne” Festival del genio femminile in Calabria. Il volume raccoglie 36 schede di scrittrici di origine calabrese o di donne che, non calabresi, della Calabria si sono nutrite e con la Calabria hanno avuto relazioni e rapporti intensi tanto da lasciarne traccia in opere scritte. -
Testimonianze. 80 anni di vita salesiana
In questo libretto intendo presentare le testimonianze che alcuni giovani (ormai adulti o super-adulti) hanno espresso, in parte a me personalmente, e in buona parte all’’attuale presidente dell’associazione ”Mondo Giovani d. BOSCO” Dott. Tonino Solarino, circa le profonde risonanze che hanno stimolato, sulla loro vita, l’esperienza fatta (nel corso della loro adolescenza o della prima giovinezza) circa il rapporto educativo personale vissuto con l’accompagnamento di D. Emma, e (più in generale) assimilata all’interno della loro militanza all’interno del Movimento “Mondo Giovani – D. Bosco”. Spero che la lettura di queste testimonianze possa contribuire a favorire e a suscitare nei giovani, ma anche negli adulti, la gioia e il forte contributo che si possa evolvere e maturare nel processo di maturazione della propria personalità e della loro vita posta a servizio della famiglia, della chiesa e, in genere, della società. Li 02 gennaio 2023 Sac. Michele Emma, SDB -
L'avvocato del Drago. San Foca Martire, patrono di Francavilla Angitola
Nei secoli scorsi nel Mezzogiorno d’Italia in genere, e specialmente in Calabria, la cultura religiosa popolare era condizionata dal sentimento d’impotenza che si provava nei confronti della natura. In questo contesto la gerarchia tra Dio, la Vergine e i Santi non coincideva con quella del catechismo cristiano, ma era capovolta a favore del Santo Patrono, il “deus loci”, al quale - e solo a lui - il popolo dei fedeli si rivolgeva nei casi più disperati . San Foca Martire d’Antiochia agricoltore e soldato, patrono di Francavilla Angitola, in provincia di Vibo Valentia, da sempre è invocato contro il morso di serpenti e per “essere liberati dal fragor de’ terremoti, dall’orribile contagio delle pestilenze, dal ghiacciato fulminante alito del colera, come dai morbi tutti funerei e letali, e massime dagli orrori delle vicessitudini sociali”. -
Quel giorno io vidi il sole. Eugenio Scalfari (1852 – 1932). Intellettuale vibonese
Il XIX secolo fu per Monteleone (l’odierna Vibo Valentia) un momento di grandi fermenti culturali. La città, a quel tempo, è sede di dibattiti e di confronti, crescono le attività delle Accademie culturali, tra le quali spicca la Florimontana, che annovera le menti più vivaci della regione. Un altrettanto vivace giornalismo vi prospera, particolarmente florido nella seconda metà dello stesso secolo. Racconta a tal proposito lo storico vibonese Francesco Albanese, nel suo “Vibo Valentia nella sua storia” (1975): “Anche a Monteleone, come in tutta la Calabria, è vivo e pugnace il giornalismo. Nel “Calabrese” – rivista edita a Cosenza dal 1842 per opera di un gruppo di patrioti cosentini – collaborarono i nostri Vito Capialbi, G. Santulli, M. Presterà”. I periodici avevano fini politici. Ancora l’Albanese scrive: “Sono le prime forme del giornalismo, ma che contengono notizie che sono fuoco sotto cenere e preparano gli animi ai generosi ideali politici: La Sentinella, La Falce, Piccola Bruzia e, più importante, L’Avvenire Vibonese”. -
Matematica, tra èthos e pàthos
Il seguente lavoro nasce dal desiderio di avvicinare in modo non convenzionale, giovani e meno giovani, alla matematica, tentando di mostrare l’aspetto soave e leggero di una disciplina tanto temuta, perché spesso ingiustamente tacciata di essere ostica, arida e non per tutti! Nata per esigenze pratiche del far di conto, del risolvere questioni legate all’agrimensura, sviluppatasi nel tempo come valido ausilio nella navigazione e nella soluzione di problemi di ordine commerciale, ciononostante la matematica assume sin dall’antichità una connotazione ben più ampia e generale, rappresentando lo studio di enti intangibili, diviene scienza delle strutture e delle relazioni astratte. Nell’antica Grecia era già considerata la regina delle scienze, un rigoroso sistema logico deduttivo per comprendere la realtà tutta, o meglio, era ritenuta il metodo che sottende a ogni altra disciplina.