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L' ultimo spartito di Rossini
Un romanzo che si avvale di una rigorosa documentazione storica, costruita attraverso materiali pubblicati e carteggi autografi.rnrn Rossini si guardò attorno. «Dite che la mia musica verrà ricordata, dopo la mia morte?» rnrnL’ultimo spartito di Rossini non è l’ennesima biografia romanzata di Rossini, pur basandosi interamente su fatti realmente avvenuti, è il tentativo di ripercorrere e comprendere, attraverso il ricordo delle vicende, nell’avvicinarsi della morte, i motivi che ne causarono la depressione, le fobie, le allucinazioni di cui soffrì e, nell’età adulta, lo esclusero dal mondo. Liberare l’icona dai luoghi comuni, sgombrare il campo dalle piccole e grandi calunnie di cui fu oggetto. Restituire l’uomo, a scapito del musicista.rnSiamo a Passy, a poca distanza da Parigi, nei primi giorni del novembre 1868. Gioachino Rossini ha appena subito un’operazione e sta attendendo una seconda, con la quale il professor Auguste Nelaton spera di rimuovere il tumore. Accanto a sé ha Olympe Pellisier, la seconda moglie, famosa ex modella e cortigiana, amante, fra tanti, del pittore Horace Vernet e dello scrittore Honoré de Balzac.rnRossini si è confinato da più di trent’anni in un lungo e doloroso silenzio lavorativo, raramente interrotto da serate musicali private, in compagnia di amici e artisti come List, Wagner, Ricordi, fra gli altri.rnCos’era accaduto, nella vita e nell’animo del più grande compositore di tutti i tempi, venerato a livello mondiale? Perché il silenzio, l’esilio dalle scene e dal mondo?rnLa biografia del musicista pesarese è degna del più rocambolesco romanzo d’avventura, da povero a ricchissimo, da rivoluzionario repubblicano a conservatore, ma sempre pronto allo sberleffo verso l’ordine costituito. Da dandy impenitente, frequentatore delle più raffinate alcove europee quanto dei più infimi bordelli, da cui ricavò, non ancora quarantenne, la gonorrea che l’avrebbe accompagnato per sempre, alla castità da lui chiamata “fermo celibato”. Si contano circa mille donne nel catalogo amoroso di Rossini, un elenco degno del Don Giovanni mozartiano, le ricche signore si intrufolavano a forza, nude, nel suo letto. Le ragazzine lo rincorrevano per strada per tagliargli un lembo del vestito e si contendevano le litografie dei suoi ritratti.rnLord Byron era disperato perché il musicista gli aveva strappato il ruolo di personaggio più famoso del momento.rnFrancesco Borbone lo venerava, Metternich ne cercava la compagnia. Vincenzo Monti, Nicolò Paganini, Massimo D’Azeglio ne condividevano la tavola e le scorribande. Si era destreggiato fra giacobini e papalini. Era stato subissato di fischi e portato in trionfo in tutta Europa, la sua fama era giunta fino alle Americhe.rnAveva osservato, con cinismo crescente, i cambi di potere, casacche e servilismo, nell’alternarsi di francesi, austriaci, spagnoli, papi re. Era stato precursore degli ideali del Romanticismo, pur contrastandolo. Aveva assistito alla nascita del Risorgimento, anelando però che nulla mutasse. Aveva anticipato mode e costumi anche se il progresso lo terrorizzava.rnLa sua vita era stata un vortice frenetico, ma lo spaventava la velocità. Passò un intero viaggio in treno, fra l’Italia e la Polonia, barricato nello scompartimento, ansimando e piangendo, in preda a crisi cardiache.rnVide il proprio corpo, vero oggetto di culto all’epoca, disgregarsi nei... -
A regola d'arte
L'ultimo agghiacciante capitolo della saga di Peter McBride. rnrn La testa riversa da un lato, appoggiata alla corda ben stretta intorno al collo, la bocca aperta, contorta nella smorfia di un dolore ormai svanito, le braccia distese lungo i fianchi, i piedi inguainati in eleganti scarpe firmate, sospesi da terra. Sul pavimento, poco distante dal corpo, un biglietto: «EFFETTO BREXIT. SUICIDIO DI UN BROKER». Proprio di fronte all'istallazione esposta in una galleria molto in voga della città, sfilano gli esponenti più celebri della comunità italiana a Londra. Diplomatici, imprenditori e aristocratici, presenti più per farsi vedere che per ammirare le opere. A pochi passi da lì, in un angolo nascosto, circondato da un capannello di curiosi, giace immobile un corpo, la gola squarciata da una ferita netta, gli abiti imbrattati di sangue. Apparentemente la più verosimile delle opere d'arte, in realtà si tratta del cadavere di uno degli invitati. Nel corso di pochi istanti tutto cambia, il panico si diffonde e l'elegantissima folla si trasforma in un unico organismo impazzito che per uscire da quel macabro luogo è disposta a tutto. L'indagine, affidata al detective Riddle, non è semplice: la vittima è uno dei più facoltosi e stimati imprenditori italiani espatriati a Londra, e le persone presenti alla serata, vicine a pezzi grossi della politica britannica, non amano che qualcuno si intrometta nelle loro vite. Saranno il detective McBride, ex ragazzo di strada poi riabilitato dalla polizia, e Alvaro Gerace, commissario bolognese, da anni sulle tracce di un serial killer, a collegare quella morte spettacolare a una serie di strane sparizioni di bambini che unisce Italia e Gran Bretagna. -
Il segreto perfetto
Nessun segreto dura per sempre.rn«Mi ha tenuto sveglia fino alle prime ore del mattino. Una trama costruita in modo brillante, con tutti gli ingredienti che un grande thriller psicologico deve avere.» - Renée KnightrnQuando hai una vita perfetta come quella di Gracie Dwyer, non hai neanche il tempo di chiederti: come ho fatto a ottenerla? Tra l'adorabile bimba e il marito ideale che si ritrova, con una carriera di chef decollata grazie a un libro diventato subito bestseller, in procinto di aprire il proprio ristorante, Gracie ha tutto ciò che desidera. Eppure... Eppure nella sua vita c'è spazio per l'imperfezione. Quando conosce Juliet è per caso, ma ben presto sembra che qualcosa di molto potente leghi le due donne, le cui figlie frequentano la stessa scuola. Nonostante mille differenze, Gracie e Juliet diventano amiche. L'imperfezione di Juliet è evidente: mamma single priva di mezzi, un ex marito pericoloso, un passato non limpido. Eppure Gracie sembra non poter fare a meno di lei. Ma quando a Juliet succede qualcosa di irreparabile, anche nella vita di Gracie cominciano ad apparire le prime crepe. Qual è il segreto che sta dietro quest'amicizia? E come è stato possibile immaginare di mantenerlo per sempre? Nessun segreto è perfetto. E Gracie se ne accorgerà molto presto. Il debutto di Samira Hepburn è un thriller in cui la verità si svela a poco a poco, come le crepe di un edificio costruito sul nulla. -
Mi ricorderò di te
Con il magnifico passo narrativo che caratterizza i suoi romanzi, Paloma Sánchez-Garnica tratteggia un indimenticabile ritratto di donna, con la sua indipendenza, la sua forza ma anche con le sue fragilità, e fa scorrere davanti ai nostri occhi una storia di menzogne, amore malriposto, tradimenti e bugie. Un romanzo incredibilmente emozionante.rn«Il mio romanzo parla di quella liberazione che solo il perdono può far nascere. Ma parla anche di ciò che non si può cambiare del passato e che continua a provocare dolore» rnrnMadrid. Una donna che custodisce un segreto. Una famiglia segnata dalla menzogna. Un perdono arrivato troppo tardi. Da bambina, Carlota pensava che tutti i papà, la sera, andassero a dormire fuori casa. D'altra parte è quello che faceva il suo, di padre, da sempre. Ma quando, a dodici anni, sua madre le confessò la verità su di lui - che non era solo ""suo"""" padre, che lei era una bambina illegittima, che la loro non era una famiglia vera -, la vita di Carlota cambiò irrimediabilmente. La parola """"bastarda"""" divenne il suo stigma. E """"famiglia"""" per lei non significò mai più la stessa cosa. Sono passati molti anni e Carlota si porta ancora dentro il peso del rifiuto e della delusione. È per questo che, quando riceve la chiamata al capezzale di suo padre ormai moribondo, sarà costretta a scegliere tra il desiderio di sapere e l'abitudine, ormai la necessità, di odiare quell'uomo che le ha rovinato la vita. Finirà per scoprire una storia inimmaginabile di amore, sofferenza, perdono e segreti. Una storia che le farà capire molto di più su quel padre troppo lontano. Perché le azioni degli altri non sempre si possono giudicare se non si conoscono le ragioni del loro cuore. Con il magnifico passo narrativo che caratterizza i suoi romanzi, Paloma Sánchez-Garnica tratteggia un indimenticabile ritratto di donna, con la sua indipendenza, la sua forza ma anche con le sue fragilità, e fa scorrere davanti ai nostri occhi una storia di menzogne, amore malriposto, tradimenti e bugie. Un romanzo incredibilmente emozionante."" -
Tutta la verità su Ruth Malone
Ispirato al caso di cronaca nera che sconvolse l'America degli anni '60, un thriller serratissimo e al tempo stesso un romanzo magnifico e sorprendente. Ruth Malone: vi sembrerà di averla conosciuta davvero, e vi si spezzerà il cuore per lei.rnrn""Tutta la verità su Ruth Malone è uno di quei rari libri in grado di far volare le pagine e far battere il cuore. Si legge d'un fiato, provare per credere"""" - Jeffery Deaverrnrn""""Vi salirà la pressione sanguigna leggendo di come i maschi si comportano con Ruth"""" - Stylistrnrn""""Bollente come un luglio newyorchese, questo affascinante debutto ci trasporta negli anni '60. La Flint è decisamente una scrittrice da tenere d'occhio."""" - The ObserverrnrnNew York, una torrida estate del '65. Capelli cotonati rosso fuoco, pantaloni Capri, sigaretta tra le labbra: Ruth Malone, divorziata e giovane madre di due bambini, è la Marilyn del quartiere. Le piace bere, uscire, avere uomini diversi, specie ora che ha dato il benservito al marito Frank, con cui è in guerra per la custodia dei bambini. Cindy e Frank Jr. sono i suoi piccoli tesori, i capelli che pettina ogni mattina e le bocche che sfama ogni giorno, stando attenta che mangino abbastanza verdura. Ma poi, un mattino, Ruth non li trova più nei loro lettini. La polizia arriva e subito qualcosa non quadra: trovano le bottiglie di bourbon vuote, i bigliettini d'amore di troppi uomini in una valigetta sotto il letto, e Ruth troppo truccata, troppo bella. Le vicine scuotono il capo: il Queens intero sembra traboccare di pettegolezzi e mezzi sussurri, """"madre distratta"""", """"l'ha fatto apposta"""". Pian piano Ruth si accorge che la """"verità"""" degli altri - senza prove a suffragarla, solo illazioni - le si sta chiudendo sopra come il coperchio di una bara. Solo Pete Wonicke, giornalista in cerca di storie, cercherà di guardare oltre le apparenze, innamorandosi di questa donna sbagliata, che pagherà la propria imperfezione nel modo più terribile. Ispirato al caso di cronaca nera che sconvolse l'America degli anni '60."" -
Non esistono buone intenzioni. Le indagini della detective Sasza Zaluska
Dall'autrice numero uno in Polonia, un thriller che è un grande palcoscenico su cui vanno in scena l'odio e l'amore, le speranze infrante e la vanità, il denaro e la vendetta. Una lettura mozzafiato che vi avvolgerà completamente, da una nuova, grande voce della narrativa crime internazionale.rnrnNon esiste gente cattiva. rnSolo gente che ha scelto male.rnrn La ex poliziotta e profiler Sasza Załuska, trentasei anni e i capelli rosso fuoco, ne sa qualcosa di pessime scelte. Ma adesso è tornata a casa, a Danzica, sulla costa ventosa del mar Baltico, ed è decisa a ricominciare, insieme alla piccola Karolina. Senza un uomo, e senza l'alcol: non ha più bisogno di nessuno dei due. Ma sfuggire al passato non è facile. E per Sasza Załuska c'è un richiamo più forte di tutto: quello della vecchia vita. Così, quando un ex sbirro della polizia di Danzica la rintraccia per un lavoretto di profiling, Sasza suo malgrado accetta. Ben presto, maledicendosi per il tempo sottratto alla figlia, e per la voglia di bere che torna prepotente, si troverà a indagare sull'omicidio di un cantante famoso e a fare coppia di nuovo con il commissario Duchnowski detto Duch, un uomo che ne ha viste abbastanza per decidere che nella vita non ci sono amici, c'è solo l'alcol. Finiranno così a navigare insieme il sottobosco criminale di una Danzica cupa e ottenebrata, tra donne che hanno perso tutto, compresi gli scrupoli, preti che non credono in Dio, e gente piena di buone intenzioni finite molto male. Fino a imbattersi in una vecchia storia d'amore diventata storia di vendetta, come cantava il cantante ammazzato nella sua unica hit, Ragazza del Nord -
Il giorno che imparai a volare
Bestseller del New York Times e grande successo del passaparola in America, un romanzo commovente come Io prima di te di Jojo Moyes, pieno di speranza, ironia e amore per la vita. Un inno alla capacità di trovare la gioia anche quando proprio non ce lo aspettiamo.rnrnrnSai cosa si prova a spiegare le ali, e spiccare finalmente il volo? Margaret Jacobsen vive un momento d'oro: ha un lavoro fantastico, un fidanzato che adora, e tutti i sogni di chi sta per cominciare una vita perfetta. E poi arriva quel giorno, quello in cui la felicità avrebbe dovuto prendere forma nel modo più eclatante. La proposta di matrimonio del suo ragazzo, mentre entrambi si librano alti nel cielo su uno dei piccoli velivoli che lui ama pilotare, la sua grande passione. Ma basta la distrazione di un attimo e, insieme all'aereo, la vita intera di Maggie precipita. In ospedale, costretta a pensare alla possibilità che potrebbe non camminare mai più, Maggie vede crollare tutto intorno a sé: l'amore del fidanzato, vacillante di fronte al tremendo senso di colpa, la carriera, la felicità della sua famiglia Ma poi arriva Ian: il ""peggior"""" fisioterapista dell'ospedale, quello che le infermiere le sconsigliano per i metodi troppo duri. Ian dai modi bruschi e villani. Ian che la sgrida duramente se non fa i suoi esercizi. Ian l'unico al mondo a vederla per ciò che è davvero Perché, a volte, abbiamo bisogno di qualcuno che ci insegni a volare quando ci sembra di non avere più ali da spiegare."" -
Omicidi nell'urbe. La prima indagine del questore Callido
Una serie di morti illustri terrorizza Roma. Tanti i possibili colpevoli: tra di loro Marco Tullio Cicerone. Per trovare la verità è necessario spingersi nei luoghi più oscuri dell'urbern61 a.C. Roma, consolato di Pisone e Corvino. Una serie di efferati delitti sconvolge la quotidianità romana, già turbata da conflitti politici sempre più accesi. Gaio Rabirio e Marco Cornelio Crisogono, cittadini in vista accomunati da un passato di violenze e perdizione, vengono ritrovati morti. Entrambi sono stati prima mutilati e poi giustiziati con un colpo al cuore. Sui corpi l'assassino si è accanito con brutalità, ma ha voluto rispettare le regole di sepoltura ponendo un aspergillum per purificarli e inserendo nelle loro bocche una moneta per pagare il viaggio a Caronte. Un modus operandi che ricorda quello dei sacrifici umani officiati dai sacerdoti della dea Ma. E infatti il popolo, impaurito e inferocito, è proprio contro i sacerdoti che si scaglia. Il ""princeps senatus"""" Lutazio Catulo, approfittando della lontananza di Pompeo, affida l'indagine al questore Flavio Callido, chiamato a districarsi in una vicenda scabrosa in cui nessuno risulta al di sopra di ogni sospetto, nemmeno l'ex console Cicerone. Un compito delicatissimo che potrebbe compromettere sia la sua carriera politica sia la scalata al potere di Pompeo. La scia di brutali delitti, infatti, è solo all'inizio e ne faranno le spese altri personaggi illustri. A Callido, coadiuvato da una squadra sui generis che comprende Lutazia, giovane figlia di Catulo, Achillea, impavida gladiatrice eroina delle folle, e Cefea, ermafrodita figlia del gran sacerdote della dea Ma, il compito di far luce su un caso in grado di far vacillare Roma dalle fondamenta."" -
La lista delle cose che non dimenticherò mai
La storia luminosa di un'amicizia improbabile tra un uomo spezzato e una bambina impossibile da spezzare. rn«In questo esordio pieno di empatia e calore umano, Emmich riesce a compiere una vera magia.» - HuffpostrnrnLa piccola Joan ricorda tutto, ma proprio tutto. Non lo fa apposta. Ha un ""disturbo della memoria autobiografica"""". Si ricorda qualunque giorno della sua vita... in ogni minimo dettaglio. Per esempio, quante volte sua madre ha pronunciato la frase «Non sbaglia un colpo» negli ultimi sei mesi (ventisette) o che cosa indossava quel giorno di sei anni fa in cui il nonno la portò a pescare (degli orrendi calzettoni). Ma Joan non vuole essere la bambina che ricorda tutto. Vuole essere la bambina che nessuno può dimenticare. E forse l'occasione per farsi ricordare arriva quando viene a stare a casa sua Gavin, un amico di gioventù del papà e come lui cantante e musicista. Joan lo conosce da sempre, e decide di farsi aiutare da lui nell'impresa che la renderà famosa: vincere il Concorso per nuovi cantautori indetto dalla sua scuola. Ma Gavin, purtroppo, non può aiutare nessuno: ha appena perso il suo compagno, Sydney, e con lui anche la gioia di vivere. Così, sarà Joan ad aiutare Gavin. A ricordare. I momenti che lui e Sydney hanno vissuto insieme, le piccole cose, ogni dettaglio che la bambina, negli anni, ha immagazzinato nella sua portentosa memoria. E, in cambio, forse, Gavin la aiuterà a scrivere la sua canzone... Un'amicizia sorprendente e salvifica, una bambina indimenticabile, una storia piena di commozione e calore: raccontato con dolcezza, umorismo e arguzia, l'acclamato debutto di Val Emmich, cantautore americano e attore noto per ruoli ricorrenti in serie tv come Ugly Betty e Vinyl , è capace di emozionare a ogni pagina, e regalare istanti di vera e propria magia."" -
Se tu lo vuoi
Una donna che ha molte domande. Una bambina che ha tutte le risposte. La storia di un'amicizia in grado di curare anche il cuore più ammaccato.rn«E comunque, si può sapere in che squadra giochi, Elisabetta?»rn«In nessuna squadra, papà non mi può portare.»rn«Tesoro, è un modo di dire: se sei mia amica non ti devi domandare come sta lui, o cosa sta pensando. Ti devi solo preoccupare di me e darmi sempre ragione.»rn«Mia nonna diceva che non si deve dare ragione agli stupidi, altrimenti resteranno sempre stupidi.»rn«Ma io non sono stupida. Sono solo disperata.»rnMargherita ha un ottimo lavoro, una folta schiera di amiche e un fidanzato con tutte le carte in regola per diventare Quello Giusto. Almeno fino al giorno in cui Quello Apparentemente Giusto la lascia senza una spiegazione, dopo sei mesi di amore folle (almeno da parte di lei), dopo averla costretta a sorbire centrifughe e tisane di ogni tipo, a rinunciare al cioccolato e ad annullare la parte più divertente di se stessa per cercare di conquistarlo ogni giorno. Sola e disperata, Margherita decide di trascorrere agosto a Torino per la prima volta da sempre. Ed è assolutamente per caso che si imbatte nella pubblicità di una onlus che aiuta i genitori costretti a lavorare d'estate a trovare compagnia gratuita per i propri figli. Così conosce Elisabetta, nove anni, intelligente, timidissima e un po' troppo abituata alla solitudine, che con le sue battute sagaci e l'innocenza che hanno solo i bambini le mostra il suo dolore sotto una luce totalmente nuova. In un'estate torinese che non avrebbe mai pensato di vivere e di potersi godere, tra picnic sul lungo Po, lezioni di frisbee, gelati al limone e libri che possono curare le ferite, Margherita ed Elisabetta costruiranno un legame molto più speciale di quanto potessero sospettare e, forse, riusciranno anche a scovare Quello Giusto Davvero per Margherita. -
Lei è scomparsa
Il primo caso della detective Manon Bradshaw, la più umana, sfaccettata e irresistibile delle poliziotte in circolazione.rnrn«Manon Bradshaw ha quel mix irresistibile di empatia e distacco: e quando tocca il fondo, sia personalmente che professionalmente, ormai siamo completamente dentro la sua storia, e la sua vita» – The New York Times Book ReviewrnrnA trentanove anni, Manon Bradshaw ha smesso da tempo di mandarla a dire: sia ai suoi superiori della polizia del Cambridge-shire, sia agli uomini con cui esce senza vedere la luce in fondo al tremendo tunnel degli appuntamenti al buio. Di solito, dopo quelle serate disastrose, andando a letto (da sola), accende la radio della polizia per addormentarsi cullata dal rumore dei ronzii. La rincuora sapere che i suoi colleghi sono là fuori, il bene contro il male, a occuparsi dell'ordinaria amministrazione della notte. Finché una sera, invece di sprofondare nel sonno, Manon sente qualcosa che di ordinario non ha nulla. Una chiamata per un caso di persona scomparsa - una studentessa di Cambridge, che nessuno ha più visto dal mattino prima. Settantadue ore: tanto dura la speranza in questi casi. Dopo, da una persona scomparsa si passa a cercare una persona morta. Manon è subito sulla scena del crimine a mettere insieme gli insoliti dettagli del caso: Edith Hind, ventenne, figlia di un noto chirurgo, è scomparsa da casa sua lasciando la porta aperta, il passaporto, le chiavi della macchina, il telefono, e una flebile scia di sangue. Manon capisce subito che c'è qualcosa di strano, e si prepara a indagare sapendo che, se vuole ritrovare Edith viva, ogni secondo è maledettamente importante. Con una penna classica e abilissima, Susie Steiner si rivela una delle migliori autrici di ""crime"""" anglosassoni, con un esordio premiato dalle classifiche e dalla stampa."" -
Omicidi nella domus. La seconda indagine del questore Callido
Una villa patrizia alle porte di Roma. Una serie di morti sospette che potrebbero cambiare il destino politico dell'urbe. Il questore Flavio Claudio si troverà a scegliere tra la verità e il proprio futuro.rnrn61 a.C., Roma, consolato di Pisone e Corvino. Il giovane questore Flavio Callido, per ritemprarsi dalle fatiche della vita romana, si concede qualche giorno di riposo presso la villa suburbana di suo padre Spurio, figura di spicco della politica durante la dittatura di Silla. Al suo arrivo nella domus, Callido trova un'atmosfera ben diversa dalla tranquillità agreste che si era augurato. Nella notte è morta Cecilia, seconda moglie di Lucio Calpurnio Bestia, uno degli ospiti illustri di Spurio insieme all'ex console Murena e a Fausta Cornelia, figlia del dittatore Silla. Tutti gli ospiti sono concordi che si sia trattato di una morte per cause naturali, tranne Marciana, madre adottiva di Cecilia e cugina di Catone l'Uticense. Nel corso della notte, infatti, Cecilia era scampata a un attentato e aveva lanciato accuse precise nei confronti di Licinia, sorella di Murena, rea di volersi sbarazzare di lei per poter sposare il nobile Bestia. I due illustri patrizi, infatti, sono legati da forti interessi reciproci; in un momento in cui la congiura di Catilina ha lasciato un vuoto di potere, Pompeo, Crasso e Cesare, che si stanno facendo largo nella vita politica dell'urbe, devono essere fermati. E Cecilia costituiva un ostacolo. Spetterà a Flavio Callido far luce sulla tragica fine della donna e anche sulla morte di una schiava e la sparizione di uno schiavo, di cui nessuno pare interessarsi. Ma scoprire la verità potrebbe essere più pericoloso di quanto lo stesso questore immagini. -
La ragazza che guardava fuori
In ogni quartiere c'è una casa diversa dalle altre. Che cosa hai visto da quella finestra di Barcellona? La rivelazione del thriller psicologico spagnolo, grande successo del passaparola in patria, arriva finalmente in Italia con una storia che vi trascinerà, e vi stupirà capitolo dopo capitolo.rnrn«La nuova regina del thriller è spagnola. Preparati a non riuscire a smettere di leggere» – WomanrnrnrnIn ogni quartiere c'è una casa diversa dalle altre. Una casa in cui succedono cose che nessuno, guardando da fuori, può immaginare. È così che la pensa Andrea, nevrotica autrice di thriller che ha scelto di vivere nella stessa stradina di Barcellona in cui è ambientato L'ombra del vento , il romanzo che le ha cambiato la vita e grazie al quale ha deciso di diventare una scrittrice. Adesso che si è trasferita con il marito Nico in una casa più grande, Andrea passa le sue giornate alla finestra della cucina, quasi barricata tra le mura domestiche, a bere caffè e osservare fuori, cercando ispirazione per il romanzo che sta scrivendo. Per lei il mondo là fuori è come le pagine bianche: un posto dove tutto può accadere, e può ancora essere scritto. Come, ad esempio, quello che lei immagina che succeda nelle vite di María e Carlos, la coppia della finestra di fronte dal matrimonio apparentemente perfetto - non come il suo, sempre più traballante. Ciò che Andrea non sa, però, è che, stavolta, sarà proprio casa sua quella diversa dalle altre... Un giorno, infatti, piomba da lei, da San Francisco, Victor, il fratello di Nico. È un uomo in fuga, da qualcosa che ha commesso e che lo perseguita. E quando Andrea vedrà dalla finestra proprio Victor entrare in una macchina con María, e poi tornare senza di lei, capirà che i segreti vanno cercati proprio tra le mura della sua casa, e nella sua stessa famiglia... -
Una sconosciuta a Tangeri
Un'irresistibile altalena di ossessione, amicizia, gelosia, possesso e manipolazione. Un romanzo ambientanto in un Marocco anni Cinquanta, che con le sue luci accecanti e le sue ombre improvvise, è la cornice perfetta per una storia in cui nulla è come sembra.rnrn«Se Donna Tartt, Gillian Flynn e Patricia Highsmith avessero scritto un soggetto per Hitchcock sarebbe questo romanzo. Si legge come si guarda un suo film – suspense e atmosfera ad ogni pagina» – Joyce Carol Oatesrn«Una trama piena di deviazioni e sorprese, proprio come le misteriose stradine di Tangeri.» – Daily mailrn«Un geniale romanzo sull'ossessione che va fuori controllo, con un plot costruito con abilità.» – The ObserverrnrnTangeri, 1956. Mentre la città esplode di colori e voci, e pullula di stranieri, perdigiorno e avventurieri, la calura del primo pomeriggio filtra appena attraverso le persiane semichiuse della casa dove Alice vive con il marito John. La sua vita di americana in Marocco è così: una vita silenziosa, reclusa e schermata da tutto ciò che c'è là fuori. Per questo quando, completamente inaspettata, compare a Tangeri la sua vecchia compagna di college, Lucy, l'amica vitale e allegra di tanti anni fa, la fragile Alice per un istante è riportata indietro nel tempo. E quasi dimentica tutto ciò che hanno vissuto insieme, e il tragico momento che ha spezzato la loro amicizia. È molto tempo che non si vedono, e Lucy non ha perso il suo fascino trascinante. Ma per Alice, sempre così mansueta e insicura, la sua amica è sempre un'arma a doppio taglio: sa tutto di lei, forse troppo, e non le sfugge nulla. Come, ad esempio, l'infelicità del suo matrimonio con John. E quando quest'ultimo viene trovato morto, il legame tra le due donne ritorna prepotente, e il passato che entrambe tentano di dimenticare si ripresenta, minaccioso, a dividerle e unirle indissolubilmente ancora una volta. Un'irresistibile altalena di ossessione, amicizia, gelosia, possesso e manipolazione, in un debutto attesissimo anche in Italia, che crea la stessa, insopportabile tensione di capolavori della suspense come ""Il talento di Mr. Ripley"""" o """"La donna che visse due volte"""", ambientato in un Marocco anni Cinquanta che, con le sue luci accecanti e le sue ombre improvvise, è la cornice perfetta per una storia in cui nulla è come sembra. Una lettura indimenticabile."" -
L' estate dell'incanto
Finalista del Premio Bancarella 2020Francesco Carofiglio ci conduce per mano all’ultima estate di innocenza. E lo fa con ciò che, più di ogni altra cosa, contraddistingue la sua poetica, la fragilità incorruttibile del ricordo e lo sguardo innocente di chi può ancora essere salvato.rnrn""Mi sembrava che tutto fosse in armonia, mentre preparavamo i bagagli per la villeggiatura. rnPartivamo per la campagna.rnE invece era la fuga.""""rnrnÈ l’estate del 1939, Miranda ha dieci anni e il mondo è sull’orlo dell’abisso. Ma lei non lo sa. Quell’estate sarà la più bella della sua vita.rnMiranda parte con sua madre da Firenze per raggiungere Villa Ada, la casa del nonno paterno, il marchese Ugo Soderini, sulle colline pistoiesi. Suo padre è altrove.rnLa cascina del nonno e il bosco misterioso che la circonda sono il teatro perfetto per le avventure spericolate insieme con Lapo, il nipote del fattore, le scorribande in bicicletta, le scoperte pericolose, il primo, innocente bacio. rnMa il bosco è anche il luogo abitato dalle creature parlanti che l’anima di bambina vede o crede di vedere. E la foresta compare sempre, e misteriosamente, nei quadri del nonno, chiusi nel laboratorio che nessuno ha il permesso di visitare. rnC’è come una luce magica che rischiara quella porzione di mondo. Miranda, ormai novantenne, ce la racconta, fendendo le nebbie della memoria. Tornare a quei giorni, a quella bambina ignara, che ancora non ha visto, vissuto, sofferto, perduto è più che una consolazione, è un antidoto. rnÈ l’incantesimo di una giovinezza improvvisa."" -
Nessuna morte è perfetta. Le indagini della detective Sasza Zaluska
Dall'autrice numero uno in Polonia arriva un nuovo thriller magnificamente orchestrato, che conferma Sasza Załuska come una delle più toste e originali detective in circolazionern«Katarzyna Bonda è la nuova regina del brivido, grazie a spie, vodka e un'investigatrice che non perdona» - Graziarn«Un autentico fenomeno letterario... Una voce originale, lucida, nerissima... Da leggere assolutamente» - Matteo Strukul, La StamparnIn un mondo di bugiardi, solo i morti non mentono.La profiler Sasza Załuska, trentasei anni e capelli rosso fuoco, ha cambiato vita. È ormai tornata in Polonia, con la sua bambina, ed è un bel po' che non tocca un goccio. E, soprattutto, è decisa a fare pace con quel pezzo del suo passato che ancora la tormenta: l'uomo che è il padre di sua figlia, conosciuto quando, alle prime armi come agente infiltrata nella malavita di Danzica, aveva commesso l'errore di innamorarsi proprio della persona su cui avrebbe dovuto vigilare. È per questo che Sasza si sposta sulle sue tracce tra i boschi dell'est della Polonia, ad Hajnówka, nella parte più orientale e remota del Paese. Una città di camini e fantasmi, con un passato che ancora incatena i suoi abitanti: lì, nel 1946, una terribile rappresaglia uccise più di cento polacchi di origine bielorussa, un massacro su cui non è mai stata fatta chiarezza. Uno dei tanti misteri rimasti irrisolti ad Hajnówka. Come quello di Iwona, sposa bielorussa scomparsa il giorno del suo matrimonio con un ricco polacco del luogo. Sarà proprio Sasza, scontrandosi con la polizia locale, a indagare sulla sparizione della donna, senza sapere che il caso la porterà molto più lontano, in un affondo emozionante e doloroso negli anni più cupi della storia polacca. -
L' ultimo giro della notte
In una Los Angeles nera come non mai, Michael Connelly ambienta una nuova, maestosa storia, intrecciando più casi e soprattutto presentandoci un nuovo personaggiornrn«Non c'è dubbio che Michael Connelly sia un maestro assoluto del thriller. E L'ultimo giro della notte non fa che confermarlo in modo spettacolare.» – The Huffington Postrnrn«Connelly presenta un nuovo, straordinario personaggio: la detective Renée Ballard. È nata una nuova stella.» – The New York Timesrnrn «La scarica di adrenalina adesso era una locomotiva in corsa nelle sue vene. Nel profondo di sé, Renée Ballard sapeva che era per via di momenti come questo che non avrebbe mai mollato, qualsiasi cosa dicessero di lei, in qualsiasi turno la obbligassero a lavorare.» rnrnLa polizia di Los Angeles non è stata gentile con Renée Ballard: ex reporter di nera, è entrata in polizia stufa di scrivere di crimini, e impaziente di risolverne qualcuno, e in poco tempo è diventata detective alla Omicidi. Ma poi qualcosa è andato storto. E adesso la detective Ballard è relegata al turno di notte, insieme al collega Jenkins, a godersi dagli scomodissimi posti in prima fila quello che in polizia chiamano ""l'ultimo spettacolo"""". Ciò che di peggio la notte losangelina ha da offrire. Qualunque cosa accada, però, alle sette del mattino il turno finisce: l'ultimo giro di ruota della notte non consente mai ai detective dell'""""ultimo spettacolo"""" di vedere un crimine risolto, di seguire un caso fino alla fine. E così anche questa notte. Un travestito picchiato selvaggiamente, trovato sul lungomare in punto di morte; una cameriera aspirante attrice freddata sul pavimento del Dancers, un locale di Hollywood. Ballard e Jenkins sono subito sulle scene del crimine. Ma stavolta Renée, che non è famosa per l'amore delle regole, decide di fregarsene delle procedure: perché dietro i due crimini ha intravisto più che un casuale scoppio di violenza. In una Los Angeles nera come non mai, Michael Connelly ambienta una nuova, maestosa storia, intrecciando più casi e soprattutto presentandoci un nuovo personaggio - destinato a incontrarsi presto anche con Harry Bosch -, una detective tosta, solitaria e dalla corazza durissima. Una che non ha nessuna intenzione di mollare."" -
I sacri crimini. Delitti, scandali e crudeltà tra le mura di Santa madre Chiesa
L'oggetto di questa inchiesta che abbraccia un arco temporale ampio - dall'attualità recentissima a ritroso fino al IX secolo - riguarda molti uomini e donne di santa romana Chiesa.rnrn Il corpo di Elisa Claps. Le suore aguzzine del Ruanda. I misteriosi omicidi delle guardie svizzere. L'infanzia in catene negli orfanotrofi di suor Diletta Pagliuca. Gli abusi sessuali del clero statunitense. E ancora: le sacre sette in odore di mafia, l'intreccio ambiguo di erotismo e mistica, l'abominevole castrazione dei bambini nelle corali di musica sacra... L'oggetto di questa inchiesta che abbraccia un arco temporale ampio - dall'attualità recentissima a ritroso fino al IX secolo - riguarda molti uomini e donne di santa romana Chiesa. Uomini e donne che si sono macchiati di atti ignominiosi nei quali la fede ha avuto una collocazione precisa, in alcuni casi persino ribaltata, assumendo il volto della superstizione, dell'abuso, della violenza. Il dato che più colpisce è l'inquietante assoluzione di vizi e perversioni ecclesiastiche insieme alle tante sanguinose cospirazioni consumate fra le sacre pareti. Seguendo un'impostazione rigorosamente obiettiva, giornalistica e storica, l'indagine raccoglie vicende che hanno visto i carnefici in saio e talare commettere misfatti all'ombra della croce, spesso avvalendosi di quello stesso simbolo per meglio portare a segno spietati progetti. Fondandosi su centinaia di documenti affastellati negli archivi giudiziari, ecclesiali e civili, Massimo Centini rifugge le generalizzazioni, ma resta fermo su una scrupolosa ricostruzione dei fatti; narrando con partecipazione storie criminali note, meno note e semisconosciute, si tiene lontano dai ceppi dei luoghi comuni e della retorica, per offrire un contributo significativo all'altare della verità, nella consapevolezza che - parafrasando il quarto evangelista - «la verità rende liberi». -
Cuori allo schermo. Vincere la solitudine dell'uomo digitale
La solitudine vertiginosa dell'homo cyber chiede una rivoluzione che rimetta al centro non l'individuo, ma la persona, non il consumo, ma la creatività.rnMarc Augé li chiama da sempre nonluoghi, riscontrando in essi un deficit di identità, di relazioni e di storia: sono le stazioni, i porti, i luoghi di confine, i treni e gli aerei. Sono luoghi di passaggio dove gli individui sono costretti a transitare per vari motivi, ma in cui non sono obbligati a tessere rapporti interpersonali.rnPer il filosofo, tuttavia, oggi il mondo intero è diventato un nonluogo. Di fronte agli schermi di tablet, cellulari e computer il tempo planetario viene percepito in accelerazione e, allo stesso tempo, ridotto a un puro presente che ci condanna all'ostentazione superficiale e all'oblio immediato. In questo presente segnato dalla velocità e dal potere dell'immagine, l'ordine sequenziale delle nostre esistenze risulta frammentato, trasmettendo la sensazione di disorientamento del viaggiatore d'affari, che passa da un albergo all'altro sentendo che la vita vera scorre altrove.rnNell'individualismo passivo dedito al consumo di notizie, immagini e oggetti, promosso dalla mondializzazione di internet, il singolo è costretto a cercare da solo il senso della propria esistenza, vivendo, proprio per questo, una solitudine vertiginosa all'interno di una crisi profondamente relazionale e, quindi, sociale.rnOggi il web ci dà l'illusione di partecipare in prima persona al dibattito pubblico e di mostrarci agli altri per come siamo, in realtà ci trasforma da esseri fatti di corpo, reciprocità e parole in fantasmi digitali.rnLa rivoluzione indicata in questo libro sprona a non accontentarsi di essere un apatico sguardo sul mondo in immagini: quello sguardo, da passivo che era, deve farsi attivo, diventando amicizia, fraternità, responsabilità e, forse, anche profezia. -
Il bio non è una bufala! Perché fa bene, è giusto e fa risparmiare
Il viaggio di un consumatore esperto per vincere la diffidenza. Oggi quasi tutto può essere bio: dalla cosmesi al turismo, dall'odontoiatria all'edilizia. Qualche decennio fa il biologico era una scelta per fricchettoni seguaci di qualche filosofia orientale. In seguito, è diventata una moda per radical chic. Poi il mondo si è ricordato che siamo ciò che mangiamo, si è reso conto che le risorse terrestri sono limitate, che nel nostro piatto ci finisce troppa chimica, e così il bio è parso una seria opportunità di salvezza. E allora viva il biologico! Mangio solo biologico! Voglio pure l'auto biologica! Fino allo sbarco nei supermercati. Subito dopo, però, sono nate le domande scettiche: ma se mi converto al bio non posso più mangiare carne? Neanche a Pasqua? E il latte lo posso bere? E come fa a essere biologica una fragola a Natale? E con l'affettato di seitan ci risuolo le scarpe? L'arrendevolezza di molti scettici non ha tuttavia contagiato tanti imprenditori, agricoltori e visionari che non si sono arresi in questi quarant'anni di biologico in Italia. Questo ha permesso di creare un settore vivace, diventato un business solo negli ultimi quindici anni. Proprio questi visionari Stefano Genovese è andato a incontrare di persona in tutta Italia. Da esperto e da consumatore ha voluto vedere chi c'è dietro le aziende del bio per conoscere le filiere, capire le tecniche di produzione e scoprire la filosofia che le ha ispirate sostenendole nella lotta per restare in attività. Si è visto spalancare le porte di imprese piccole e piccolissime con un'identità specifica - fra cui Libera Terra Mediterraneo, Argital, AmoreTerra, Ca' d'Andrei -, ma anche di marchi storici e giganti del bio: EcorNaturaSì, Ki, Alce Nero, Iris, La Finestra sul Cielo, Probios, Bioalleva. Una carrellata di straordinarie avventure imprenditoriali, tante case histories, per toccare con mano che un pacchero di grano antico, un calice di rosso non trattato, una fetta di caprino di montagna con pane al tarassaco non sono bufale, ma realtà.