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Quaderni per una morale
Muovendo da un'analisi del senso della storia e dell'ambivalenza di cui sono portatrici le azioni umane, Sartre ricerca le origini della violenza e dell'oppressione come momenti strutturali della storia, descrivendo - nel corso di questo studio ontologico, antropologico e fenomenologico - una serie di ""figure"""" della libertà e dell'oppressione che richiamano l'andamento della fenomenologia dello spirito hegeliana. L'analisi, complessa e ricchissima, porta il lettore alle soglie di una """"conversione morale"""", il cui compito sarebbe quello di superare l'inferno delle relazioni interpersonali descritto ne """"L'essere e il nulla"""", la figura della """"generosità"""" rappresenta un nuovo, fragile paradigma di relazione umana e azione storica."" -
Cyber war. La guerra prossima ventura
Esiste una guerra silenziosa. Le armi sono invisibili, gli schieramenti fluidi e di difficile identificazione. Potrebbe sembrare una spy story da romanzo, eppure vicende come quella degli attacchi informatici avvenuti nel corso delle ultime elezioni americane sono soltanto alcuni tra i più eclatanti episodi di cyber war, una realtà a metà strada tra spionaggio e atto di guerra. Cina, Corea del Nord, Stati Uniti, Russia, cani sciolti, mercenari del web. Lo scenario è vasto e intricato, ""Cyber war"""" prova a ricostruirlo attraverso il lavoro di due esperti: Aldo Giannuli, storico e già collaboratore di procure e commissioni d’inchiesta sulle stragi di Stato, e Alessandro Curioni, consulente specializzato in cybersicurezza e autore di fortunati saggi sul tema."" -
Descolarizzare la società. Una società senza scuola è possibile?
La scuola obbligatoria, la scolarità prolungata, la corsa ai diplomi, l'università di massa: differenti aspetti di quel medesimo falso progresso che consiste nella preparazione di studenti orientati al consumo di programmi scolastici e di merci culturali studiate per imporre il conformismo sociale, l'obbedienza alle istituzioni. Anche la strutturazione del profilo degli insegnanti, per promuovere una didattica basata sul modello della trasmissione delle conoscenze, ha lasciato l'uomo della società dell'informazione e dei consumi privo di mezzi e ancora più esposto al rischio di una mistificazione strumentale delle sue qualità migliori. A tutto ciò Ivan Illich ha opposto la sua visione, con un testo che è una pietra miliare del pensiero occidentale alle prese con la grande trasformazione culturale e tecnologica in atto. E con un'idea di scuola ben precisa. Descolarizzare la società significa, per l'autore, sostituire un'educazione autentica ai rituali dell'educazione di massa, per imparare finalmente a vivere attraverso la propria vita e nell'incontro con l'altro. Non si tratta solo di una rottura radicale e necessaria con un sistema di poteri e di saperi, ma di restituire all'uomo il gusto di inventare, creare e sperimentare la propria vita partecipando alla sfida della vivibilità del pianeta in questo tempo. Prefazione di Andrea Staid. -
La lingua materna. La condizione umana e il pensiero plurale
La condizione umana è soggetta a continui mutamenti, spesso tragici, e l'unica possibilità inventiva consiste nella capacità di provare stupore, nel porre domande in un atto di solidarietà tra esseri umani. In questo saggio, accompagnato da un'intervista concessa dall'autrice alla televisione tedesca nel 1964, Hannah Arendt affronta i temi più vicini alla sua indagine filosofica: dal totalitarismo alle trasformazioni che hanno sconvolto gli assetti mondiali nel corso dell'età contemporanea, dalla questione dell'esilio e dell'identità di un popolo fino a giungere alla lingua tedesca, vera e propria patria del linguaggio con la quale Arendt intrattiene un legame inestirpabile. -
Edgar Wind, filosofo delle immagini. La biografia intellettuale di un discepolo di Aby Warburg
Edgar Wind (1900-1971) fu uno stretto collaboratore di Aby Warburg e continuò i suoi studi sulla sopravvivenza dell'antico nell'arte del Rinascimento. Nel 1933, in seguito all'avvento del nazismo in Germania, trasferì la Biblioteca Warburg a Londra per poi lasciarla definitivamente nel 1945 in seguito ai forti contrasti con il suo direttore, Fritz Saxl, riguardo all'impostazione da dare alle ricerche dell'istituto. Formatosi durante i tumultuosi e prolifici anni della Repubblica di Weimar, ma influenzato anche dal pragmatismo americano, Edgar Wind dedicò la sua intera attività di studioso a un solo tema: la Verkörperung, il prendere corpo delle idee metafisiche di un'epoca nella pittura e scultura. Il focus principale delle sue numerose pubblicazioni, edite e inedite, si concentrò sul Rinascimento italiano, ma non mancarono studi su altri periodi. Gli argomenti filosofici e teologici, come quelli letterari e alchemici, ovvero tutto l'universo spirituale rinascimentale, per Wind prendevano corpo nelle opere dei grandi artisti italiani attraverso la loro capacità tecnica e immaginativa di trasporre il pensiero in immagine. Nutrito da ricerche d'archivio e studi che spaziano dalla storia delle idee ai temi di carattere iconologico e filosofico (di cui l'ampia bibliografia dà testimonianza), il presente volume è una biografia sulla vita e le opere di questo studioso che, più di ogni altro, restò vicino al pensiero di Warburg. -
Figure della ragione. Teoria critica e pragmatismo nell'esperienza dell'Istituto per la ricerca sociale a New York
Il libro esplora l'esperienza dell'esilio a New York dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte, attraverso le sue relazioni intellettuali con la cultura americana negli anni '30 e nei primi anni '40. L'autore indaga in particolare il rapporto intenso e problematico della Scuola di Francoforte con il modernismo radicale e marxista dei New York Intellectuals, avanguardia del pensiero critico americano di quegli anni. A questa prospettiva d'indagine si affianca specularmente l'approfondimento del dibattito col pragmatismo, le cui comuni categorie di riferimento celano in realtà contrasti interpretativi e teorici. Proprio gli effetti di questa lettura del pragmatismo nella Teoria Critica saranno l'oggetto centrale del libro, per la profonda influenza che eserciteranno nella fine di questa esperienza di ricerca e nell'allontanamento reciproco dei membri del gruppo francofortese. -
Labili tracce. Per una teoria della pratica videoamatoriale
Il libro intende proporre una riflessione sul tema delle pratiche videoamatoriali non da un punto di vista manualistico, ma cercando di rispondere agli interrogativi di natura teorica che tali pratiche quotidiane sollevano. Come possiamo osservare scientificamente oggetti così evanescenti? In che modo può essere indagato ciò che lascia labili tracce perché fondato su un ""fare"""" spesso non regolato da protocolli? Infine, quali strumenti epistemici dobbiamo utilizzare se simili attività appartengono al passato e afferiscono a oggetti tecnici ormai obsoleti? Al fine di illuminare gli spazi quotidiani in cui, molti anni fa, ci siamo appropriati di una videocamera analogica, il libro convoca diversi filoni speculativi - da quello incarnato da Pierre Bourdieu alla linea di pensiero di Michel de Certeau, dalla teoria del dispositivo alla semiotica della cultura di Jurij Lotman - applicandoli a quell'orizzonte di massa rappresentato dal fenomeno videoamatoriale."" -
Expressio. Rivista di linguistica, letteratura e comunicazione (2018). Vol. 2
La rivista Expressio rappresenta il punto di incontro tra diverse componenti di studi linguistici e letterari operanti all'Università degli Studi dell'Insubria. Il progetto intende applicarsi agli ambiti specifici della linguistica, della letteratura e della comunicazione, intersecando gli aspetti teorici al monitoraggio delle realtà esistenti, in prospettiva sincronica e diacronica. Saranno privilegiate le riflessioni su temi precisi e circoscritti, legati anche a valenze pragmatiche. Le intersezioni fra le tre componenti, considerate nella loro sfera d'azione più ampia, costituiscono un obiettivo prioritario del progetto. -
Cartografie sociali. Rivista di sociologia e scienze umane (2018). Vol. 6: Governo dei poveri e conflitti urbani in Brasile.
Cartografie Sociali è una rivista di sociologia, semestrale e peer reviewed, che si colloca nel panorama delle scienze sociali contemporanee come uno spazio di riflessione aperto a diversi contributi della disciplina e luogo di divulgazione del sapere per coloro che, a vario titolo, operano nel sociale, nelle istituzioni, nell'accademia, nel mondo della politica e dell'associazionismo. Le Unità di ricerca sulle Topografie Sociali (URiT) dell'Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, che fondano la rivista Cartografie Sociali, si impegnano a promuovere la circolazione delle idee di coloro che considerano il sapere sociologico - ""sulla società e per la società"""" - come utile al confronto, allo scambio e alla condivisione di esperienze teoriche e pratiche di ricerca. Nel progetto Cartografie Sociali esplicito è il rinvio al pensiero di Michel Foucault e Pierre Bourdieu. Con il primo si condivide l'idea che la gestione sincrona di territori e popolazioni costituisca l'essenza profonda dei dispositivi di governo reale delle società tardo-liberali; con il secondo, le categorie spaziali vengono intese - in continuità con la sociologia di Georg Simmel - come un insieme di pratiche tanto materiali quanto simboliche di distinzione/suddivisione del corpo sociale, secondo confini che di volta in volta possono investire le frontiere fra nazioni, città e quartieri urbani come fra religioni, gruppi sociali, luoghi dell'esclusione e aree """"di margine""""."" -
Play, men! Un panorama della stampa italiana per adulti (1966-1975)
L'anno 1966 sembra essere una sorta di annus mirabilis per quanto riguarda la sessualizzazione dell'editoria popolare italiana. L'uscita nelle edicole di un settimanale come ""Men"""" e, qualche mese prima, di due testate a fumetti come """"Goldrake"""" e """"Isabella"""" costituisce, di fatto, un punto di non ritorno nel processo di sdoganamento dell'erotismo nelle abitudini culturali del nostro Paese. """"Play, men!"""" rappresenta un tentativo di sistematizzazione della stampa per adulti a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Dai fumetti neri ai primi timidi nudi fotografici, dagli exploit porno-chic di """"Playmen"""" fino allo scivolamento nell'hard, questo volume offre uno sguardo d'insieme sulla miriade di riviste che popolavano la fascia di consumo """"vietata ai minori"""", un settore tanto centrale dal punto di vista commerciale e della produzione di immaginario, quanto ancora poco esplorato dagli studi sui media."" -
Archiletture
"Archiletture"""" si interroga sui rapporti tra letteratura e architettura portandosi alla radice di una possibile relazione strutturale tra le due discipline, senza limitarsi alla pur essenziale rilevazione tematica nei testi letterari di luoghi o figure in qualche modo interessanti per la cultura architettonica. Il suo centro di interesse è l'individuazione di casi di studio in cui l'affinità strutturale tra letteratura e architettura emerge come elemento caratterizzante il processo creativo e la riflessione sui modi in cui tale affinità si manifesta. I contributi inclusi nel volume riguardano, da un lato, opere letterarie la cui matrice è una forma architettonica e, dall'altro lato, opere di architettura - disegni, scritti, costruzioni - in cui la scrittura non svolge un ruolo sussidiario nel processo creativo, ma diviene altresì strumento per includere nel progetto la componente circostanziale della vita che si immagina svolgersi, o essersi svolta, nei luoghi o in relazione agli oggetti progettati." -
La comprensione linguistica
Che cosa vuol dire comprendere una frase, un testo, una metafora o una barzelletta? È possibile comprendere solo in parte ciò che qualcuno ci dice? Si può comprendere qualcosa di diverso da ciò che il parlante intendeva? Qual è il rapporto tra significato e comprensione e tra teoria del significato e psicologia? Queste sono alcune delle domande discusse in questo volume, che raccoglie otto contributi di filosofia del linguaggio sul tema della comprensione linguistica. Diversi punti di vista, da quello analitico a quello semiotico, da quello linguistico a quello cognitivo, si intrecciano, componendo un mosaico su un tema classico e importante su cui hanno ragionato, tra gli altri, Wittgenstein, Eco e Lacan. -
Cirpit review (2018). Vol. 7: Centenario Raimon Panikkar (1918-2018).
Questo volume presenta gli Atti del Colloquium ""Raimon Panikkar and the East"""" organizzato dal Cirpit a Firenze presso la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, il 16 Giugno 2018, in occasione del centenario Raimon Panikkar (1918-2010), insieme ad alcuni contributi relativi a due precedenti convegni Cirpit tenutisi ad Ascona in collaborazione con il centro studi junghiani Eranos (29-30 ottobre 2016), dal titolo """"Spiritualità e Scienza nella visione filosofica di Raimon Panikkar"""" e a Bologna presso la European Academy of Religion (19 Giugno 2017), in occasione della Ex-nihilo Zero Conference, dal titolo """"The religious experience in the contemporary context startingfrom Raimon Panikkar 's vision"""". I relatori, studiosi, ricercatori ed allievi diretti di Raimon Panikkar, partecipanti al Colloquium di Firenze, attraverso i loro contributi presentano un quadro pluralistico formato da diverse visioni interculturali ed interreligiose che toccano punti e interrogativi cruciali del pensiero contemporaneo."" -
Il prezzo della verità. Percorsi tra filosofia, economia, antropologia
In polemica con i Sofisti, Socrate dissociava il proprio insegnamento da ogni compenso monetario. Qual è il senso di questo rifiuto? Ci rinvia forse alle tracce di un regime di scambio diverso da quello mercantile e imperniato piuttosto sul dono? Ma, d'altra parte, siamo sicuri che la sfera del mercato sia nettamente separabile da altre dimensioni pratiche e simboliche? I percorsi che si dipanano nel presente volume giungono tutti, in vario modo, a problematizzare questa presunta ""purezza"""" dell'economia di mercato. Sulla scorta del saggio di Marcel Hénaff """"Il prezzo della verità"""", i diversi articoli approfondiscono questioni fIlosofi che e antropologiche: la reciprocità, il riconoscimento, il dispendio e il sacrificio, l'economia del soggetto in rapporto alla ricerca e alla produzione della verità."" -
Gli animali hanno diritti
Ne ""L'éthique animale"""", Jean-Baptiste Jeangène Vilmer si chiedeva: """"Gli animali hanno dei diritti? Abbiamo dei doveri verso di essi? Se sì, quali? Se no, perché?"""". A questi interrogativi risponde nel presente libro il magistrato Davide Montini Trotti, che a lungo si è battuto per il riconoscimento dei diritti degli animali e della loro considerazione quali esseri senzienti meritevoli di rispetto e di tutela. Nelle sue acute e ponderate riflessioni, Davide Montini Trotti sostiene che, non potendo gli animali esercitare direttamente i loro diritti, è l'uomo che non può sottrarsi al dovere di osservare e di far osservare norme di comportamento, imperniate sulla tutela e sul rispetto degli animali, da introdursi in ogni ordinamento. Spaziando dal diritto ad altre discipline, """"Gli animali hanno diritti"""" si inserisce dunque nell'alveo delle analisi di Regan e di Singer e costituisce uno strumento di studio indispensabile che fornisce un'approfondita e rigorosa esegesi delle norme interne, comunitarie e internazionali sui diritti degli animali."" -
Con Grégoire Ahongbonon oltre il buio della mente
Il volume nasce dall'incontro con Grégoire Ahongbonon, definito ""Basaglia d'Africa"""", l'uomo che libera i malati di mente africani dalle catene. È infatti in uso nell'Africa occidentale subsahariana la prassi di legare i malati mentali con corde o catene a blocchi di cemento o tronchi di albero: quest'uomo non forzando la tradizione locale ha creato una strategia etica per la quale negozia con i capi tribù la liberazione dei malati che vengono condotti nei centri di cura, orientati alla medicina moderna, della Saint Camille de Lellis, associazione da lui fondata oltre trent'anni fa. Dopo l'iter riabilitativo Grégoire offre ai malati la possibilità di riscatto sociale attraverso l'inserimento lavorativo che implica, nella maggior parte dei casi, anche il ritorno in famiglia. Il suo operato è a oggi all'attenzione dell'OMS e degli organi sovranazionali e internazionali. Riteniamo che un ulteriore lavoro sul suo operato sia fondamentale per sottolineare questa straordinaria opera di restituzione di dignità. Prefazione di Enrico Di Salvo."" -
L' impero e le comunità. Una utopia o una speranza contro il declino dell'Europa
Il declino economico, politico, ma soprattutto morale e spirituale dell'Europa, la crescente inidoneità delle istituzioni politiche a corrispondere all'evoluzione della struttura politica e finanziaria suggeriscono una visione forse utopica, ma certo ricca di speranza e di rinnovata spiritualità: la visione di un impero che restituisca sacralità e universalità agli esseri umani. Premessa di Claudio Bonvecchio. -
Andiamo ai frati. Il convento dei cappuccini di Monterosso attraverso le memorie dei suoi abitanti. Una ricerca narrativa
Con l'idea di rendere omaggio a un convento che si è offerto a una comunità come luogo di custodia, protezione e pace e che chiama alla responsabilità della bellezza, si è deciso di rispondere a un appello e di raccontare la sua storia. Si è così prestato ascolto agli abitanti di Monterosso, in particolare ai protagonisti del suo passato, che hanno avuto la voglia di raccontare ciascuno il proprio passo verso il convento, il proprio sguardo verso un luogo che da sempre è stato un punto di riferimento per le vite spirituali e concrete del paese. È stata dunque progettata e realizzata una ricerca di tipo narrativo, volta a raccogliere le voci e i ricordi di una collettività che da sempre si è confrontata con la presenza del convento. Ne emerge, in un quadro polifonico e plurale, l'immagine di un luogo che ha protetto il senso stesso dell'appartenere e che è in grado di chiamare a raccolta tutti, anche chi non è di Monterosso. Il testo è corredato dalle immagini della fotografa Barbara Di Donato. Questo lavoro di ricerca, insieme ai progetti di valorizzazione e celebrazione dei 400 anni della storia del convento, ha ottenuto il riconoscimento ed il conferimento della medaglia del presidente della Repubblica. La medaglia è stata consegnata alla presenza del padre provinciale dei cappuccini Francesco Rossi, del sindaco di Monterosso Emanuele Moggia, di padre Renato Brenz Verca, rettore del convento e di Emanuela Mancino, autrice del libro e responsabile scientifica della ricerca, il 25 aprile 2019. -
Le Gatha. Il libro sublime di Zarathustra
Zarathustra (o Zoroastro) è il grande dimenticato della storia delle religioni. Inventore del monoteismo 3700 anni or sono, ha dato vita alla religione degli imperi persiani. I più grandi filosofi greci si richiamano a lui, mentre il giudaismo e il cristianesimo hanno attinto alla sua fonte le nozioni fondamentali di paradiso, inferno e regno di Dio. Bisognò attendere il XIX secolo perché fosse decifrata la lingua degli scritti originali di Zarathustra, le Gatha. Il messaggio di questi inni di grande poesia si rivela sorprendentemente moderno. Apostolo della Giustezza e del Pensiero giusto, Zarathustra vuole condurre uomini e donne verso una vita felice e denuncia la corruzione delle élite politiche e religiose. Khosro Khazai Pardis, specialista riguardo a questi testi e zoroastriano egli stesso, ci consegna qui una traduzione di questi inni che hanno fondato il monoteismo. -
Crisi e critica della modernità nei quaderni del carcere di Antonio Gramsci. Parole chiave, tensione utopica, sollecitazioni
Le tre parti di questo volume costituiscono una sinergia ricorsiva di contrasto verso l'ultimo decennio di ""continua crisi"""" che richiede una """"continua critica"""". Gramsci è una risorsa. Alcune sue parole chiave (rivoluzione passiva, questione egemonica, filosofia della praxis) ci offrono una formidabile forza performativa per un """"nuovo mondo in gestazione"""" (Q. 862). Da qui una tensione utopica: attuare un progresso intellettuale di massa, costruire un popolo, tradurre reciprocamente linguaggi teorici e pratiche etico-politiche ai fini di una """"nuova civiltà"""", interrogare l'""""idea di filosofia"""" in Gramsci. I saggi hanno l'obiettivo di operare una fusione tra l'elaborazione di una """"coscienza collettiva"""" e quella di una """"coscienza critica"""" in sintonia con le politiche culturali di due realtà bresciane, l'Archivio storico """"Bigio Savoldi e Livia Bottardi Milani"""" e l'Associazione culturale Odradek XXI, al cui interno si sono prodotte sollecitazioni a un pensare critico molecolare trasformativo e possono ben collocarsi nella crisi in cui """"il vecchio muore e il nuovo non può nascere"""" (Q. 311) e nella lotta """"tra il vecchio che non vuol morire e il nuovo che vuol vivere"""" (Q. 802).""