Sfoglia il Catalogo feltrinelli018
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 461-480 di 10000 Articoli:
-
Filosofia del digitale
La cifra della ""rivoluzione digitale"""" non sta semplicemente nel promuovere grandi cambiamenti, bensì nell'aprire a inedite concezioni del mondo e dell'essere umano. La sfida intellettuale e scientifica alla base di questo volume è, dunque, indagare le implicazioni delle attuali tecnologie digitali (reti telematiche, piattaforme, intelligenza artificiale, big data, Internet delle cose, realtà virtuale ecc.) adottando una prospettiva critica e globale. Ciò corrisponde a superare una visione """"tecnocentrica"""", che troppo spesso si focalizza sul potenziale delle tecnologie sottovalutando il contesto culturale, sociale e politico, oltre che i valori e i modelli ideali degli individui e delle comunità con cui le innovazioni si devono necessariamente confrontare. I contributi all'interno di questo volume esaminano, con gli strumenti tipici delle discipline umanistiche, le diverse modalità in cui gli esseri umani possono rapportarsi al digitale, modificando se stessi e le tecnologie in un intreccio di azioni e retroazioni dinamiche e complesse."" -
Attraverso il corpo. Filosofia e letteratura in David Foster Wallace
Attraverso un'ampia prospettiva teoretica riconducibile alla filosofia della letteratura, questo studio si propone come strumento di approfondimento e, più in generale, come una riflessione sulla questione del corpo nell'opera di David Foster Wallace. Sviscerando gli aspetti e gli argomenti filosoficamente più rilevanti di romanzi, racconti, saggi, interviste, lavori preparatori e materiali inediti, il volume discute nozioni operative e concetti teorici fondamentali - tra cui scrittura e letteratura, autore e lettore, interno ed esterno della narrazione - con riferimento a metodologie e approcci culturali che vanno dalla fenomenologia alle tematiche di genere. In questo quadro, esso intende mostrare fino a che punto l'intera opera wallaciana sia sorretta da un apparato filosofico, che la alimenta e la sostiene dall'interno, testimoniando infine una complementarità fra filosofia e letteratura, che appare presente e operante tanto nel processo compositivo, quanto nella struttura finale dei dispositivi letterari. -
Racconti di pace e di guerra. Riflessioni tra arte, politica, musica e filosofia
La guerra, nelle variegate forme in cui oggi entriamo in contatto con essa - le immagini di distruzione che scorrono sui nostri schermi, i frammenti di notizie che circolano sui social, le misure di controllo e prevenzione del terrorismo che ci proiettano in una condizione di emergenza permanente - è un difficile oggetto d'indagine, privati come siamo di ciò che necessita per eccellenza alla riflessione: la giusta distanza. Sappiamo al contempo troppo e troppo poco, siamo contemporaneamente al centro e distanti dal conflitto. In questo volume studiosi di differenti campi del sapere - dalla linguistica al diritto, dalla musicologia alla filosofia - riflettono su questo tema: l'arte integra quello che il pensiero filosofico, la letteratura, la politica sembrano aver perso (temporaneamente?) la capacità di dire e viceversa. A partire da questo ""mutuo soccorso"""" tra discipline, le guerre - di ieri e di oggi, vicine e lontane - possono diventare esperienza comune e materia raccontabile."" -
Il ventre e nel ventre. Riflessioni sull'infanzia dall'antichità a oggi
Questo volume ha l'obiettivo di costruire un fecondo dialogo interdisciplinare su temi delicati e non privi di ricadute sull'attualità: archeologia, antropologia, geografia umana, storia del diritto e della medicina possono infatti scrivere pagine importanti sull'infanzia, contribuendo alla formazione di una coscienza civica e di un'attenta responsabilità sociale rispetto a tematiche tuttora di grande urgenza. Prefazione Cristina Cattaneo. -
Monismo e democrazia. Come l'illuminismo radicale ha creato la modernità
Le ricerche sul cosiddetto Radical Enlightenment hanno ampiamente dimostrato come oggi non sia più possibile tenere in disparte il ruolo svolto dal pensiero radicale nella creazione di una società democratica ed emancipante. Allo stesso modo non si può più fare a meno di considerarne il peso nelle riflessioni riguardanti l'emancipazione dell'individuo e il suo inserirsi in una società laica, fondata sui principi egualitari e tolleranti affermatisi soprattutto durante l'ultimo trentennio del XVIII secolo. Prestare maggiore attenzione sulle origini di questi principi, che si diffusero in gran parte grazie all'operato della corrente radicale, repubblicana e democratica, permette di ottenere una prospettiva più ampia sulla storia intellettuale dell'Illuminismo, che rischierebbe altrimenti di perdere un pezzo fondamentale della sua evoluzione. -
La cura nell'accompagnamento autobiografico. Klinè
Quando la scrittura diventa cura? E di che ""cura"""" si tratta quando il desiderio di scrivere di sé non risponde a istanze di apprendimento, di formazione, di conoscenza, ma appartiene a un Io ferito, sofferente, fragile? Come si trasformano le metodologie autobiografiche nell'incontro a due dell'accompagnamento autobiografico? Quali sensibilità e competenze sono necessarie per aver cura della scrittura dell'altro in situazioni di fragilità, di malattia, di lutto, di smarrimento esistenziale? Quali sono gli ancoraggi teorici e metodologici dello sguardo clinico nell'accompagnamento autobiografico ad personam? Il testo, nel tentativo di rispondere a tali domande, ripercorre l'esperienza formativa maturata in Klinè - percorso di specializzazione della Scuola Mnemosyne della LUA - che segna il passaggio dalla cura di sé ad aver cura dell'altro, dove le formule e i contenuti delle metodologie autobiografiche sono indagati secondo il focus della relazione d'aiuto"" -
Rappresentare la postmetropoli. Percorsi visuali per gli studi urbani
Con la teoria postmetropolitana si consolida una nuova consapevolezza dello spazio. La crescente complessità dei fenomeni urbani porta inevitabilmente a dover ripensare i linguaggi e i codici degli urbanisti. Nonostante la postmetropoli riconosca in Los Angeles la propria città di riferimento, il testo gioca con questa teoria e la spinge all'estremo, usando le concettualizzazioni del modello americano - in modo provocatorio e controfattuale - per meglio comprendere i fenomeni in atto in uno dei territori più marginali d'Italia. La Sicilia sud-orientale è un ""territorio di eccezione"""", in bilico tra pressioni agricole e rappresentazioni massmediatiche che ritraggono un'affascinante località barocca e incontaminata, lontana dalla realtà. Qui gli strumenti dell'urbanistica classica non riescono a dialogare con queste immagini molto forti, egemoniche e """"selettive"""", in grado d'indirizzare le azioni politiche e turistiche, a scapito delle vocazioni e delle necessità locali. Il testo condivide, quindi, la necessità di un visual turn anche per gli studi urbani e racconta come l'utilizzo degli strumenti visuali possa aiutare - come è già avvenuto per sociologi, antropologi e geografi - le discipline più tecniche a sviluppare una sensibilità particolare nel momento in cui ci si confronta con la vita urbana, in California come in Sicilia."" -
I poteri degli schermi. Contributi italiani a un dibattito internazionale
La cultura umana ha da sempre interrogato il potere delle immagini. Ma che ne è dei poteri degli schermi? Sì, quelle superfici intimamente legate alle immagini in modo tanto evidente quanto misterioso, capaci di mostrare e nascondere insieme. È tempo di interrogare anche i loro poteri, perché è proprio questo nostro tempo che, incontestabilmente, ci fa vivere tra e attraverso gli schermi. Attenzione, però: questo stesso tempo ci fa indirettamente capire che i rapporti fra esseri umani e schermi non sono solamente un problema di oggi, ma un fenomeno che attraversa tutta la storia e la preistoria dell'umanità. Studiosi italiani di filosofia, cultura visuale, neuroscienze, letterature comparate, cinema e media, gli autori dei contributi qui raccolti risultano diversamente situati non solo per i loro campi di ricerca, ma anche per i Paesi in cui operano, arricchendo perciò il crescente dibattito attorno agli schermi con inediti dialoghi transistorici, transdisciplinari e transnazionali. -
Tra l'altro e se stessi. Studi sull'identità
"Se l'oggetto di questo studio - l'intrigo tra il proprio e l'estraneo - fosse paragonato a un'ellisse, i suoi due fuochi sarebbero costituiti dai concetti di singolarità e affezione. I diversi fenomeni approfonditi in quest'opera - come una certa forma di straniamento, l'interlocuzione originaria con l'altro e l'atto di preghiera in cui si dà del tu a Dio - ruotano intorno all'essere affetti dalla singolarità, da quanto è unico. Si è scelto di affrontare l'essere singolare da prospettive e ambiti del tutto eterogenei per rendere giustizia della sua complessità e irriducibilità. I fenomeni della depressione e della stupidità ci interessano poi in modo particolare, perché svelano ex negativo il dileguarsi della singolarità""""." -
L' arte romana oltre l'autore. Originalità, imitazione e riproduzione
L'individuazione di un soggetto come autore appare da sempre una caratteristica fondamentale della produzione visuale, attore trainante delle umane esigenze espressive. L'autorialità e tutte le derivazioni semantiche a essa riferite come la dicotomia originale/falso sono accezioni moderne. Il concetto di autorialità è legato innanzi tutto alla pratica del ""riconoscimento"""": il riconoscimento dell'intenzionalità individuale, il riconoscimento pubblico dell'autore da parte dei fruitori e soprattutto degli studiosi, il cui unico scopo sembra spesso essere la scoperta della personalità e della biografia dell'artista. Prendendo in esame una serie di opere scultoree in nudità, il presente volume cerca invece di dimostrare come questo sforzo tutto intellettuale e ingannevole non tenga conto delle prerogative specifiche della cultura artistica della Roma antica, che hanno poco a che vedere con il sistema autore-artista-originale su cui si struttura la concezione contemporanea di """"Arte"""". La produzione artistica romana è quindi definita da caratteristiche diverse come l'imitazione, la riproducibilità, la serialità e la traduzione culturale di linguaggi artistici precedenti."" -
Libertà antica e moderna a confronto
"Libertà antica e moderna a confronto"""" (Londra, 1734) è il manifesto della nuova libertà etico-politica che si afferma dopo la rivoluzione inglese del 1688, tra i """"Due trattati sul governo"""" di Locke (1690) e """"Lo spirito delle leggi"""" di Montesquieu (1748). Con il nuovo ordine politico fissato nei princìpi del governo rappresentativo sorgono i tratti fondamentali della società moderna qui descritti: un'opinione pubblica frutto della libertà di stampa, i partiti politici con le strategie di produzione del consenso, la manipolazione della comunicazione attraverso la retorica scritta e parlata, l'uso della storia in funzione degli interessi del presente, la formazione di un establishment. Lord Hervey - vicino alla corte e fidato comunicatore del primo ministro inglese Robert Walpole - celebra i vantaggi della nuova società, capace di accrescere denaro e libertà e di contenere i due opposti pericoli del dispotismo e del disordine. Nella diatriba sulla superiorità tra antichi e moderni, egli propende decisamente per i moderni, sottolineando i benefici delle nuove istituzioni, non senza rilevarne le importanti benché talora ambigue ricadute antropologiche." -
Dal ragtime a Wagner. Treemonisha. Opera in tre atti di Scott Joplin
Scott Joplin (1867-1917), pianista e compositore afro-americano, è stato il maggior esponente dello stile ragtime, fiorito tra Ottocento e Novecento fra il Sud e il Midwest degli Stati Uniti. Musicista originale e curioso, melodista di straordinario talento, Joplin è nato e cresciuto tra i repertori propri dell'oralità, ma ha anche ricevuto un'educazione alla musica eurocolta ed è stato influenzato dall'opera di Richard Wagner e di altri autori classici. Anche per questa ragione, negli ultimi anni della sua carriera, ha scritto un balletto, una sinfonia e due opere, tra cui la bellissima Treemonisha (1911), riscoperta mezzo secolo dopo, andata nuovamente in scena e incisa più volte su disco. Il saggio analizza la complessa sintesi di elementi europei e afro-americani, propria di quest'opera visionaria e in anticipo sui tempi, e la sua diversa ricostruzione filologica da parte di due autorevoli esperti statunitensi quali Gunther Schuller e Rick Benjamin. La postfazione presenta uno scritto inedito di Giorgio Gaslini. -
Deleuze. I movimenti aberranti
"I movimenti aberranti"""" è uno dei più importanti testi dedicati al pensiero di Gilles Deleuze, che la presente traduzione rende disponibile al lettore italiano. Il titolo del volume indica un concetto prezioso per attraversare la fitta selva di """"logiche irrazionali"""" prodotta dal pensiero deleuziano e ingaggiare un intenso confronto teorico con il suo lessico e la sua concettualità. Questo percorso si concretizza attraverso molteplici temi e figure appartenenti a campi disciplinari eterogenei, fra cui l'arte, la scienza, la psicoanalisi, l'antropologia e la sociologia. Il testo di David Lapoujade costituisce un'opera fondamentale, in virtù della sua chiarezza, per leggere Deleuze e una proposta filosofica netta per interpretare il mondo contemporaneo. Per questo, Lapoujade evidenzia il carattere fortemente creativo e politico della produzione teorica del filosofo francese, dal momento che """"il pensare, per Deleuze, è sempre concepito come un atto guerriero""""." -
L' imperialismo e altri scritti sulla storia
Se la teoria della storia è un oggetto classico della riflessione di Louis Althusser, non altrettanto si può dire dell'imperialismo. I nove testi di questa raccolta, e in particolare il Libro sull'imperialismo, connettono invece i due temi. In questo scritto del 1973, già distante da Per Marx e Leggere il Capitale ma in una logica non del tutto riconducibile al materialismo aleatorio, Althusser cerca di pensare una forma del conflitto e una temporalità non teleologica ma neppure consegnata al caso. L'imperialismo è così metafora di una forma non corrispondente a se stessa - sia essa incarnata in un modo di produzione, nell'unità di una filosofia o in un'immagine della ""mondializzazione"""" - e di uno scarto storico che non è solo deviazione contingente. In questo senso gli scritti sulla storia, compresi in uno spazio che va dal 1963 al 1986, mostrano l'esigenza duplice che anima l'intera meditazione althusseriana sulla storia: la determinazione della necessità dei processi e la possibilità di una loro trasformazione."" -
Questione di carattere. Quanto siamo realmente buoni?
Come diventare persone migliori? Cosa possiamo fare - noi stessi, i nostri figli e i nostri amici - per diventare gradualmente più virtuosi di quel che siamo? Come, in altre parole, possiamo colmare il divario del carattere? La prima parte dell'opera discute cosa significa avere un carattere buono evirtuoso e difende l'idea che è importante svilupparlo. La seconda parte mostra che molti di noi non hanno un buon carattere (e nemmeno uno cattivo), permettendoci così di riconoscere il grave divario che sussiste tra come siamo realmente e le persone che dovremmo essere. La terza parte del volume propone alcune strategie in questo senso. Sebbene molte di esse siano laiche, il libro si conclude rivendicando la legittimità di prendere in considerazione anche approcci religiosi allo sviluppo del carattere. -
Psicologia sperimentale e teoria della forma. Scritti 1922-1938
Il volume raccoglie, in edizione critica, quattro importanti documenti (Introduzione alla psicologia sperimentale, La psicologia della forma, Forma e assimilazione, Elementi di psicologia della forma) che offrono una lucida testimonianza del magistero padovano di Vittorio Benussi (1878-1927) in ambito psicologico-sperimentale (in particolare nel campo della psicologia della percezione, della temporalità e dei fenomeni ipnosuggestivi). Più ancora, essi consentono di riconsiderare, da un punto di vista storico ed epistemologico, le complesse modalità attraverso cui, grazie alla fondamentale mediazione del suo principale allievo Cesare Musatti (1897-1989), l'eredità benussiana è di fatto confluita - anche in forza di un'originale riflessione critica condotta sui fondamenti della Gestalttheorie - nella variegata tradizione fenomenologico-sperimentale e percettologica italiana secondo un asse che idealmente unisce le Scuole di Graz e Berlino con quelle di Padova, Trieste e Bologna. -
Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale. Vol. 53: M'impiccio.
Pulsioni autoritarie, riduzione degli spazi di partecipazione e disaffezione verso la rappresentanza politica testimoniano che il modello della democrazia liberale, affermatosi tra XX e XXI secolo in gran parte del mondo, è entrato in crisi. L'attuale dibattito su questi temi continua a girare intorno a due nodi problematici: l'esclusione di ampi settori della società dagli spazi decisionali e le forme che questi stessi spazi possono e devono assumere per essere all'altezza della sfida. Assemblee, consigli, la rete. Tanto dal presente, quanto dal passato ci arrivano stimoli e suggerimenti su come è cambiato l'esercizio del potere da parte del ""popolo"""". Questo numero di """"Zapruder"""", attraverso esempi concreti, utopie e sperimentazioni vuole provare a tracciare i contorni che i concetti di democrazia, popolo e cittadinanza assumono e hanno assunto nel corso del tempo, ben oltre i confini del mondo euro-atlantico e delle sue istituzioni."" -
Gillo Dorfles. Vivere il presente osservando il futuro. Annotazioni e divagazioni per un libro in divenire
"La storia non ha quasi mai un andamento rettilineo, non solo per chi ne è il protagonista, ma per chi ne valuta gli accadimenti dall'esterno in un secondo tempo. È per questo, anzi, che molto spesso i dati storici ci sorprendono a posteriori e ci chiediamo come mai non corrispondano a quel processo che a noi sembrerebbe il più legittimo. Ma, se questo è il caso più comune, tuttavia, ci sono dei casi che vanno al di là della normale procedura che a noi sembrerebbe una ragionevole successione dei fatti; e spesso questa accidentalità è proprio quello che cambia inaspettatamente il procedere degli eventi. Ne abbiamo molti esempi sotto gli occhi; e del resto basta leggere attentamente un testo storico, senza pregiudizi 'di parte', per scoprire una quantità di contraddizioni che rendono più affascinante la vicenda storica.""""" -
«We don't need no education». Come dovrebbero essere i libri di testo e come studiare in poco tempo
I disturbi e le difficoltà nell'apprendimento si spiegano soltanto in parte con le cause genetiche; stiamo assistendo infatti a un fenomeno sociale, esasperato da cause ambientali ed esterne. Tra queste, la più importante è senza alcun dubbio l'iperstimolazione. All'interno di un mondo iperstimolante, anche i libri scolastici possono presentare un eccesso di stimoli, spesso non coordinati, che vanno ad affollare la mente dei bambini e dei ragazzi. Questo lavoro affronta il tema attraverso una chiave di lettura innovativa e trasversale: parte dai processi di pensiero, percettivi e di elaborazione degli stimoli, e rilegge il sistema didattico e le caratteristiche dei libri di testo. Propone inoltre una serie di indicazioni pratiche e utili agli educatori per migliorare l'efficacia dell'insegnamento e offre ai ragazzi stessi uno strumento per ottenere risultati migliori nell'apprendimento scolastico, in maniera semplice e non dispersiva. Il volume presenta strumenti operativi e mappe staccabili, utili per insegnanti, genitori, autori di libri scolastici e ragazzi per affrontare le difficoltà a scuola e i cosiddetti Disturbi Specifici dell'Apprendimento. -
Dark Deleuze
Il filosofo francese Gilles Deleuze è noto come pensatore della creazione, dell'affermazione gioiosa e dei concatenamenti rizomatici. In questo breve libro, Andrew Culp controbatte polemicamente che questo canone della gioia, una volta radicale, ha perso la sua capacità di resistenza al presente. Concetti una volta creati per sconfiggere il capitalismo sono stati riciclati nei mantra del business, che gioiosamente affermano: ""Il potere è verticale; il potenziale è orizzontale!"""". Culp riscopre la negatività dimenticata di Deleuze. Egli scompagina l'interpretazione prevalente attraverso una rete sotterranea di riferimenti alla cospirazione, alla crudeltà, al terrore del fuori e alla vergogna di essere umani. Infine, ravviva l'opposizione a quanto vi è di intollerabile in questo mondo. Un Deleuze rivoluzionario per il mondo digitale di oggi, di felicità compulsiva, di controllo decentralizzato e di sovraesposizione.""