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Fulcro labile
Il ""fulcro labile"""" conduce alla fragilità delle nostre cose, alla precarietà delle nostre azioni, come se tutto fosse appeso ad un filo, ed una minima modifica dello stato di fatto potesse far crollare il castello di carta."" -
Microstorie
Il desiderio di affabulazione è stato da sempre connaturato all'uomo, sin dall'antichità in cui non esisteva ancora la parola scritta e le storie erano narrate e trasmesse oralmente di generazione in generazione. -
Ma l'orco ce l'ha i peli?
Questa fiaba mette il lettore ""a tu per tu"""" con la propria paura, quella che si porta dietro da sempre. Ogni età hai suoi orchi ma ciascuno di noi puo' riconoscerli e difendersi se ha fiducia in se stesso e nelle persone che ama."" -
Alla ricerca dell'equilibrio. Realtà, ricordi e fugaci illusioni
Con la silloge ""Alla ricerca dell'equilibrio"""" Silvio Di Fabio segue un percorso poetico che ha come intento il faticoso adoperarsi per scavare nel profondo, per raggiungere il cuore d'un positivo modo di pensare che permetta di percorrere un sentiero proficuo, magari ripensando alle scelte fatte nel passato."" -
Pensosità
In filigrana, nelle opere della Leaci, traspare una vena di saggia riflessione verso l'attualità, che è lieve pessimismo ma intento d'attesa per una gioia sognata e sin troppo auspicata, che attraversa le parole libere sulla pagina; sono le problematiche sociali sulla vita, la famiglia, sul tunnel della disperazione, sugli sfollati, sugli anziani soli, in generale sulla disgregazione contemporanea in contrasto tra ricchi e poveri, di tutto. -
Pianeta poesia
"Pianeta poesia"""": l'altrove, la terra promessa, l'isola felice. Una dimensione lontano dalla meschinità, dall'ipocrisia e dall'indifferenza di questo mondo alla deriva. La poesia è un mezzo per comunicare e per ricondurre ad ascoltare la voce dell'anima. In questo mondo che ha dimenticato l'anima e vive di apparenza, si sono costruite troppe cattedrali d'indifferenza e soltanto la poesia ha ancora la forza per riportare l'essere umano a ritrovare la propria autentica umanità. Queste sono poesie volutamente semplici nelle parole e d'immediata comprensione, prive di contorti intellettualismi e artificiose ricerche di effetti speciali." -
On ni mo le. Ediz. italiana e cinese
"On ni mo le"""" di Fiori Picco è un libro che raccoglie otto racconti in testo bilingue ai lettori italiani e cinesi. In questa miscellanea di osservazioni, di spaccati del vivere quotidiano d'un popolo e delle sue etnie, di resoconti d'una ricercatrice d'umanità in un mondo così lontano, diventano """"luce viva"""" le persone incontrate, le descrizioni dei luoghi, le fedeli fotografie d'una cultura affascinante." -
In vino veritas? Racconti in libertà sul rapporto dei giovani col vino
Nella silloge ""Finzioni"""", con un linguaggio crudo e con costanti richiami ad una feroce critica al mondo odierno sempre più violento, sempre più indifferente, Simone Nella Valchiavenna il rapporto tra l'uomo e il vino si è sviluppato tra i ronchi e i crotti, due caratteristiche del paesaggio della Valle che affondano le loro radici nella storia geologica della terra. Saranno capaci i giovani di oggi di capire il senso profondo dell'umanità che si respirava nelle salette dei crotti e negli angolini ormai dimenticati e coperti dalle ortiche? Questi racconti, frutto di una collaborazione tra un professore e alcuni studenti dell'Istituto Alberghiero """"Crotto Caurga"""" di Chiavenna, vogliono lanciare una sfida ai nuovi modi di aggregazione dei nostri figli, non sempre rispettosi della tradizione, ricca e suggestiva, dei loro padri e dei loro antenati."" -
Dangeron
Nella Terra di Asgon intere famiglie vengono sterminate dalla ferocia di creature rosse, i Rezon, che da sempre avevano vissuto all'interno delle grotte di Dolon. Un ragazzo poco più che maggiorenne si ritrova da solo a dover portare avanti il mestiere del padre e a cercare una vendetta, cercando di scoprire il mistero che si cela dietro le grandi mani di pietra, mentre i Dangeron, i grandi alberi, inviano ai comignoli delle case i loro fumi, avvisando l'intera popolazione che i Rezon stanno per bussare alla porta. -
Frammenti d'anima
Lo sguardo di Sabrina Antonuccio è penetrante e il tempo pare fermarsi, le parole illuminano la verità dopo gli inganni e, come a rilevare una condizione umana nella società odierna, pone la sua attenzione sulla constatazione che ""la felicità non si compra"""" e che, al giorno d'oggi, a """"si possiede quasi tutto ma non si è felici"""": amara presa d'atto d'un venir meno della coscienza di sé, della caduta dei valori interiori dell'Uomo, della dominante """"corsa al possesso"""" dimenticando ciò che veramente è importante."" -
Per un uomo e la sua terra
Seline ha avuto tutto dalla vita. Mise in gioco se stessa per un uomo e la sua terra. -
Le cose di casa
Il romanzo di Giovanni Armeno afferra ciò che deve essere preservato dalla dispersione nel tempo, il tutto costruito con profonde riflessioni che si alternano a intensi recuperi memoriali: ""Le cose di casa"""" diventano frammenti di vita, immagini del passato, sentimenti vissuti e fedele testimonianza del tempo che non scorre mai invano e, Giovanni Armeno, dimostra di essere autore completo."" -
La risaia delle «otto ore»
La risaia, un mondo dove forme di vita, costumi, tradizioni, si tramandavano a ritmi lenti, immutabili, e si univano strettamente a condizioni persistenti di povertà, ansia di miglioramento sociale, fermenti di conquiste civili e umane. Le ""otto ore"""", concesse per la prima volta in risaia, si estesero poi al mondo del lavoro industriale. Il progresso tecnologico ha spazzato via totalmente, con usanze e abitudini, figure tipiche che caratterizzavano comunità e convivenza di uno degli scenari più coloriti di varia umanità, dal bracciante al padrone, dalla mondariso al caporale, dal cavallante allo slottatore, dallo schiavandaro al camminante. La risaia, altamente produttiva di oggi, è molto più ricca di macchine, ma più povera di gente."" -
Venti minuti
"Venti minuti"""" di Luigi Elia è un romanzo giallo che offre una serie considerevole di sfaccettature sull'attuale situazione politica e sociale e rappresenta una fedele immagine della difficoltà di agire correttamente quando ci si trova a fare i conti con situazioni che nascondono risvolti inaspettati." -
Tra amore e colore
Morena Costanzi, pittrice per passione, è un'artista autodidatta che crea sotto l'impulso del momento, che coglie l'ispirazione dell'attimo dando libero sfogo alla sua interiorità. C'è una donna diversa, misteriosa, enigmatica nei quadri della pittrice, della Morena della quotidianità, c'è la donna della sofferenza, degli amori perduti, delle emozioni vissute e mai dimenticate. È la donna nel suo essere più puro e più vero quella che il pennello svela attraverso fiori e paesaggi, albe e tramonti. È il tormento di un animo inquieto ciò che s'intravede attraverso rossi intensi, blu notte, gialli ocra. Un dolore quello della pittrice mai nichilistico, assoluto, ma in ogni quadro Morena infonde quel quid che lascia spazio alla speranza, alla luce di un domani migliore. -
Nuove dissidenze notturne
"Di notte mi scopro a pensare, tra il dire ed il fare, un oceano così e intanto mi viene in soccorso quel vecchio discorso che ho fatto fin qui ma prendo la vita di scatto, confuso e inesatto per quanto già so scappando ho segnato una traccia pensando alla faccia che un giorno farò...""""." -
L' ignoranza delle emozioni (visioni per una nuova psicologia delle emozioni)
Molti dei problemi dell'individuo e della società sono riconducibili alla mancanza di un sufficiente livello di sviluppo dell'intelligenza emozionale, della quale si ignorano non solo la prospettiva evolutiva, ma anche la stessa esistenza. Il libro si propone di descrivere un nuovo concetto di emozione e di intelligenza emozionale all'interno di un modello evolutivo che offre originali spunti di riflessione su un mondo poco conosciuto. Il titolo deliberatamente ambiguo, propone immediatamente il primo spunto di riflessione. Dove sta l'ignoranza, in coloro i quali poco conoscono delle emozioni o nelle emozioni stesse in quanto strumento sottosviluppato e quindi poco utile alla conoscenza? -
Veleggiamenti
«Veleggiamenti» vuol essere il canto ovvero il grido dello spirito umano alla ricerca d'un saldo approdo. -
Finzioni
Nella silloge ""Finzioni"""", con un linguaggio crudo e con costanti richiami ad una feroce critica al mondo odierno sempre più violento, sempre più indifferente, Simone Bergamaschi mette in evidenza il desolante spettacolo. La facilità con la quale Simone Bergamaschi riporta la condizione umana fa da contrasto con il nucleo estremamente complesso delle sue composizioni: a volte, il tempo pare come """"congelato"""" in un luogo che inganna gli occhi, il senso dell'esistere quasi assorbito dall'inutilità dei """"giorni divorati dal silenzio"""", a contemplare la """"tristezza"""", e poi le contraddizioni da affrontare e """"la confusione che deve svanire dal cuore""""..."" -
Parole senza peso
Nella silloge ""Parole senza peso"""" Roberta Bagnoli, incarna la figura di una messaggera sincera di parole d'amore, d'una speranza che nasce dal desiderio di scrivere e le sue parole diventano, simbolicamente, sottile lame di luce che """"squarciano il buio"""" e tentano di far risplendere la fiducia nella vita. Nel silenzio ovattato d'un tempo interiore, nella quiete di atmosfere lente, tutto ciò che occorre è nascosto nell'anima: si rincorrono le parole, oltre i confini, superando l'instabile equilibrio d'un sogno che mai si avvererà, fino alla nuda sostanza, fino all'essenza ultima del vivere con la consapevolezza che """"indietro non si torna"""".""