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Viaggio ai confini della Romagna
Oltre 500 km, la metà a piedi e il resto in bici, più un breve tratto in barca. In 15 giorni esatti. Tutto lungo i confini della Romagna. Nulla di politico, nulla di campanilistico, nulla di improbabili rivendicazioni autonomistiche. Anche perché di Romagna geografica si è trattato. L'idea è venuta a Nevio Agostini, naturalista, responsabile del Servizio Promozione del Parco Nazionale Foreste Casentinesi. A lui si sono aggregati un amico di infanzia, Marco Ruffilli, e Sandro Bassi, naturalista, giornalista e guida ambientale, che così riassume il viaggio: ""Non abbiamo fatto nulla di eroico: certo, le tappe erano lunghe (dai 25 ai 40 km, prevalentemente su sentiero, quelle a piedi, e sui 70 km, prevalentemente sterrati, quelle in bici), ma i pellegrini di un tempo facevano anche di più; abbiamo raccolto immagini, video, documentazione, soprattutto incontrato gente. Abbiamo constatato quel che tanti sanno già da sempre, cioè che i confini sono ricchezza, che devono unire e non dividere e che ci separano - per convenzione - da genti diverse, non migliori o peggiori ma semplicemente, piacevolmente diverse""""."" -
Oltre la vita felice
La trama dell'opera è incentrata sulla vita di una professionista in carriera che vive a Cape Town. La sua esistenza, totalmente focalizzata sull'attività lavorativa, viene spezzata dall'improvvisa tragica morte del figlio. Dopo questo accaduto, Maia, la protagonista, decide di lasciare la città in cui vive e si trasferisce per un lungo periodo in una fattoria del Great Karoo, un'area centrale del Sudafrica. Da questa scelta nasce una serie di incontri ""in itinere"""" e inizia il percorso del viaggio interiore di Maia: i luoghi che attraversa - Cape Town, il Great Karoo, il Kgalagadi, il Kalahari, il Botswana, la Namibia, il Namaqualand - e le persone che incontra sono realtà fisiche e cronologiche che trasformano gli stati d'animo di questa donna, mentre il paesaggio diventa a sua volta un co-protagonista, un confine che spinge Maia ad andare oltre. È descritto, attraverso la voce dei personaggi, un Sudafrica in equilibrio tra l'apartheid e la fase di rinascita e di democrazia. Il viaggio geografico e il suo corrispettivo interiore sono esperienze che portano la protagonista a rivedere completamente il sistema di valori che, da anni, era stato eletto a paradigma della sua vita e che, solo ora, lei pone in discussione."" -
Marocco. La porta dell'Africa
Dalle coste mediterranee alle città imperiali, alle oasi del Sud del Marocco: una guida completa che affronta percorsi che si snodano in tutto il paese, ricca di itinerari nelle medine, nelle valli dell'atlante e sulle piste del sud, indicate, in alcuni casi, da punti GPS. Una ricca storiografia e molti box con esperienze personali, informazioni utili e curiosità completano il testo. -
Malta: le costruzioni preistoriche. Un archeologo racconta
L'arcipelago maltese, distante solo 90 km dalla Sicilia, vanta una ricchezza archeologica di ineestimabile bellezza e importanza. In particolare risulta straordinario il patrimonio preistorico rappresentato dal fenomeno del megalitismo, ovvero dagli edifici costruiti circa 6000 anni fa con pietra pesanti diverse tonnellate, molto prima dell'edificazione delle grandi piramide egizie, di Stonehenge e del Palazzo di Cnosso. Su queste isole vissero genti per le quali il significato intrinseco delle opere architettoniche edificate sul suolo era in relazione con quello delle strutture sotterranee adibite a sepolcri e a luoghi per officiare speciali cerimonie. Un'archeologa di oggi dà voce a Luigi Maria Ugolini, un archeologo romagnolo, tra i primi ricercatori negli anni '30 del secolo scorso a diffondere e a rendere noto in Italia il megalitismo maltese in un suo importante volume. Tra passato e presente, egli guiderà i lettori alla scoperta di queste piccole grandi isole. -
Vat Phu. La montagna di Shiva. Incontro tra scienza e religione
È nel sud del Laos, sulla sponda destra del Mekong a pochi km dalla città di Champassak, che sorge il Vat Phu, il ""Tempio della Montagna"""". Si tratta di un vasto complesso templare il cui primo impianto risale almeno al V sec. d.C. La presenza simbolica del dio Shiva e delle sorgenti sacre investiva il sito di una sacralità assoluta, ed è solo qui che i successivi re khmer, riconosciuta la loro sovranità e legittimità, identificandosi con Shiva, erano consacrati. Dalla lontana Angkor, su una lunga strada di 240 km, si poteva allora assistere a una processione dove il re, la sua corte e i pellegrini si avviavano verso la Montagna Sacra. Possiamo così immaginare quale fosse l'enorme importanza politica che il tempio rivestiva nella società khmer. Proprio qui, secondo una leggenda, un re, esule dalla sua patria, seguendo le indicazioni di un veggente avrebbe trovato la montagna del lingam sacra a Shiva, il Lingaparvata, e vi avrebbe fondato un tempio e una nuova città. Da allora, per quindici secoli, Vat Phu non ha mai cessato di essere luogo di venerazione per shivaiti, vishnuiti, buddhisti, animisti. Vat Phu è tuttora il luogo ideale dove passare dal mito alla storia, dalla presenza sensibile del Divino alla speculazione sull'esistenza umana e sulla realtà delle cose. Non solo meta di viaggio ma possibile punto di partenza per avventure verso mondi ancora più lontani dove un immaginario ponte di energia ci conduce al cuore del pensiero scientifico moderno."" -
David e Juliet. 22 anni in barca
Di che colore sono i sogni? Hanno un'età per avverarsi? Finiscono in fretta? Tre domande alle quali questo libro risponde, insieme a tante altre, con disarmante semplicità. È un libro di mare ma più ancora è un libro sulla libertà, sulla vita, sulla volontà di scegliere il proprio destino. David e Juliet hanno lasciato l'Inghilterra con la loro barca nel 1994, a cinquant'anni. Oggi ne hanno settantadue e ancora sono nomadi del vento. L'autore ne ha raccolto la storia in questo libro, suggestivo come un romanzo e travolgente come la vita. -
Sui binari dello zar. La Transmongolica da Mosca a Pechino
Dalla Russia che diventa Asia fino all'Oceano Pacifico, dove la Grande Muraglia cinese si immerge nel Mar Giallo. Un vecchio treno accompagna l'autore in un incredibile viaggio lungo i binari leggendari della Transmongolica. Novemila chilometri alla scoperta della Russia, fino alle gelide acque del Lago Baikal in Siberia. Poi la vita da nomade nelle infinite steppe della Mongolia, dove le notti passano lente al riparo delle tradizionali Gher. La ferrovia corre verso sud e attraversa il deserto del Gobi, l'ultimo arrivo è l'immensa e affollata Pechino. Il libro è un finestrino su mezzo mappamondo, uno zaino pieno di incontri fatti a bordo del lunghissimo convoglio che ogni giorno attraversa due continenti e tre Stati. Viaggiatori e viandanti si perdono e si ritrovano lungo i confini, i lineamenti dei volti che cambiano sono la bussola per orientarsi nel cuore dell'Asia Centrale. -
Russia europea. Dal Mar Bianco al Mar Nero
Un grande paese, ricco di bellezze e contrasti, geograficamente vicino, ma poco conosciuto nei suoi aspetti meno turistici. Questa guida particolareggiata e vissuta in prima persona, vi accompagna con itinerari tematici ragionati, liberamente componibili secondo la vostra sensibilità e il vostro modo di vivere le esperienze di viaggio e rappresenta un aiuto a penetrarne la complessità. -
Il giorno in cui cadde il leone. Zimbabwe: la fine dell'impero di Robert Mugabe
La cronaca della cruciale settimana in cui cadde il pluridecennale regime di Rober Mugabe (presidente dello Zimbabwe e dittatore più anziano del mondo) descritta da un italiano residente nel Paese che ha vissuto lo straordinario momento storico e direttamente partecipato alle manifestazioni di piazza. Un punto di vista che giunge direttamente dal cuore della nazione e dal fiume di folla che ha detto ""basta"""" alla tirannia e all'oppressione. Fatti, personaggi e intrighi di quello che è stato il più pacifico e perfetto """"colpo di Stato"""" del secolo."" -
Sri Lanka
Serendipità indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso, il trovare una cosa imprevista mentre se ne stava cercando un'altra. E l'isola di Sri Lanka (un tempo Sarandib) ama svelarsi a chi sa lasciarsi trasportare al divenire del tutto per sentieri sconosciuti, attraverso la sua storia che sfuma nella leggenda e i suoi tesori intimamente nascosti nel fitto della sua giungla. Perché se il caso trova sempre il momento per far scoprire qualcosa di imprevedibile, lo Sri Lanka potrebbe essere il posto giusto. -
Azerbaigian
Terra del vento e del fuoco, l'Azerbaigian è il paese dove Occidente e Oriente si incontrano, nei canyon del Caucaso come nelle sale da tè della capitale, Baku, città di contrasti e tramonti dorati. Da qui partono itinerari diversi alla scoperta di altrettante anime del paese: villaggi caucasici, vulcani di fango, templi del fuoco di zoroastriana memoria, distese semi desertiche attraversate dalle pipeline, pascoli verdi di capre e montoni, fiumi millenari che d'estate diventano strade, petroglifi preistorici baciati dal sole e grattacieli fiammeggianti. -
La città dentro
La città dentro: una coppia, dieci metropoli, molte emozioni.rnrnC’è chi dice che ogni città è un colore, un odore oppure un suono. Flavia Capitani e Emanuele Coen, una coppia di giornalisti che negli ultimi vent’anni ha girato il mondo, sostengono che ogni città corrisponde a un’emozione, a una vibrazione sottile e profonda che percorre l’anima di chi ci abita, di chi ci torna, di chi la visita per la prima volta. Rabbia, gioia, orgoglio, sorpresa, nostalgia, coraggio, meraviglia, gelosia, euforia, fiducia sono le emozioni che hanno provato visitando dieci metropoli: Barcellona, Berlino, Bucarest, Chicago, Gerusalemme, Londra, Los Angeles, Napoli, Parigi, Roma. Le hanno scoperte, riscoperte e raccontate percorrendo itinerari insoliti. Hanno osservato strade, piazze, incontrato persone, e in maniera inaspettata hanno capito qualcosa in più di se stessi. La visita di ogni città si è trasformata in un viaggio interiore e ha segnato un passaggio di vita, individuale o di coppia. Tra ricordi, suggestioni e riferimenti a un immaginario condiviso, in ogni città gli autori seguono il filo di un’emozione e portano il lettore alla scoperta di luoghi che non compaiono nelle guide turistiche, descritti e narrati secondo una prospettiva da insider. Questo volume non è solo un libro di viaggio, ma anche un racconto a tappe di due vite, un racconto in cui ognuno si può riconoscere. E nello stesso tempo uno strumento che offre al lettore una chiave appassionante per affrontare la visita di una metropoli e capire come entrare profondamente in connessione con un luogo. -
Cefalonia. L'Itaca di Omero. L'enigma risolto
Vagheggiata nei secoli da milioni di lettori dell’Odissea, l’isola d’Itaca non ha mai trovato una sua collocazione certa sulla carta geografica. Nel tempo, ha guadagnato credito l’ipotesi che la vera Itaca, l’Itaca di Omero, vada cercata nell’antistante isola maggiore, cioè a Cefalonia, centro naturale dell’arcipelago delle Ionie. In questa stessa prospettiva, Nikolas G. Livadas individua l’antica Itaca nella penisola di Paliki, la porzione occidentale di Cefalonia, e in modo originale, ben articolato e persuasivo, riconosce uno dopo l’altro gli scenari autentici del più antico thriller di ogni tempo, quello che racconta del ritorno in patria di Ulisse e della sua riconquista del palazzo, del regno e della sposa. -
All'ombra dell'albero delle salsicce. Storie sulla conservazione della fauna in Zimbabwe
La conservazione del patrimonio ambientale è la sfida di questo millennio e lo è più che mai in Africa. In un paese poco conosciuto come lo Zimbabwe, nonostante le avversità, uomini e donne dal coraggio e dalla determinazione indomabili hanno compiuto veri e propri miracoli per assicurare continuità e futuro alla fauna del Paese. Questo libro narra la storia di queste imprese e degli uomini che le hanno compiute e volge anche uno sguardo verso tematiche complesse e controverse, come la caccia ai trofei, raccontate al di là dei luoghi comuni da chi, come l’autore, vive quotidianamente la realtà della conservazione in Africa. -
Israele e territori palestinesi
Tre religioni in un fazzoletto di terra con un grande patrimonio umano e spirituale da scoprire. Da Gerusalemme al deserto e al mar Morto, dalla Galilea ad Eilat, il viaggio in questa parte del Mediterraneo è un caleidoscopio di tradizioni in una terra di bellezza e varietà; una culla di religioni e culture che arricchiscono e trasformano l’anima umana. In altre parole è un viaggio unico, tra tradizioni e contraddizioni che non lasciano nessun visitatore come prima dell’arrivo, perché porta al cuore di se stessi. -
Racconti dal Grande Nord. Viaggio alle alte latitudini
“Mi sveglio nel sacco a pelo, infilato dentro a un secondo sacco più pesante. Ho dormito con tre strati di vestiti e il passamontagna. Apro la cerniera e metto fuori la testa. La prima luce del giorno illumina un’atmosfera pallida e onirica. Intorno a me ci sono solo alberi e neve, una foresta fitta e immobile, abbracciata da un silenzio ovattato.” L’autore ha attraversato la Lapponia a piedi in inverno, camminato tra i fiordi della Groenlandia e sotto la pioggia della Kamchatka, esplorato il Canada con un furgoncino Volkswagen, girovagato in Norvegia, Islanda, Scozia e isole Faroe. Da quando ha iniziato a viaggiare nel grande nord, c’è una voce che continua a chiamarlo e lui, regolarmente, si ritrova lassù, nelle terre del vento e della neve. -
Aver molto viaggiato. Luoghi, persone ed emozioni
Un titolo, “Aver Molto Viaggiato”, che richiede forse un’interpretazione più sottile, aiutato non poco dal sottotitolo “luoghi, incontri ed emozioni” che a sua volta rimanda a centinaia di località sparse in ogni continente, con infiniti volti di uomini e donne pronti a raccontare di sé, del mondo in cui vivono. Un’esistenza di viaggi rivissuti e descritti, sempre con un occhio di riguardo alle molteplici meraviglie della natura, ai messaggi dell’animo umano, alle diversità incontrate che – per fortuna – tutte si annullano nella comune fatica del vivere. -
Ci sono posti così. Storie di viaggio
Che fare dopo aver viaggiato tanto? Viaggiare ancora o rinunciare, ora che la globalizzazione ha reso il mondo, quasi ovunque, uguale a se stesso? Quando ormai si parla apertamente di overtourism e alcune delle mete più famose e ambite cominciano a regolamentare gli accessi? Quando Bangkok assomiglia a Parigi, Città del Capo a Buenos Aires, stessa catene commerciali, stessi marchi, stesse mode? Starbucks, Apple Store, Zara, McDonald's... e via globalizzando? Perché raccontare di viaggi quando non esiste più luogo al mondo, per quanto remoto, che non sia già stato descritto e raccontato e, soprattutto, fotografato, ""bloggato"""", postato e socializzato? È la domanda che l'autore si fa e pone al lettore. E questa sua terza raccolta di racconti di viaggio è una possibile risposta: continuiamo a viaggiare perché ognuno lo fa con occhi e animo diversi dagli altri. Quindi poco importa se ovunque il mondo è sempre più uguale a se stesso, perché siamo noi a cambiare per dare un significato di volta in volta diverso al nostro viaggiare. Non è facile, ma quando ci riusciamo quel viaggio e quel luogo diventano unici. E se la fortuna non ci aiuta, se non arriviamo a ravvisare un posto alternativo a un altro, possiamo chiedere soccorso alla fantasia, non per inventare, ma per andare un po' oltre la realtà così com'è, immaginando come potrebbe essere. Forse un po' diversa, magari più bella."" -
Sandro Sansoni. Dal microcosmo al macrocosmo. Percezioni dell'indicibile. Catalogo della mostra (Ascoli Piceno, 15 giugno-13 luglio 2019)
"Realizzo con simboli gli stati d'animo, il mondo affettivo, i dubbi, i problemi evolutivi che in me affiorano. Penso che nella vita ogni forma, ogni colore, ogni espressione siano stimolo di un momento creativo e il simbolo diviene, per me, non cultura ma traduzione e mezzo; espressivo di per se stesso come se ognuno ne avesse nel profondo la chiave sicura."""" """"... viviamo di cultura, viviamo delle nostre nozioni e viviamo anche di ciò che amiamo ..."""" """"... quello che provo dipingo, i miei sogni, le mie sensazioni, il mio mondo, cerco di conoscere tramite la pittura. A volte ho insegnato a me stesso scoprendo cose di me attraverso la mia pittura mi piacciono più le cose armoniose, la ricerca di un messaggio che voglio cercare nella natura..."""" """"...il bello è ciò che è in armonia con il creato e con il fine del creato ed è anche quello che mi emoziona, ma quanto mi spinge all'evoluzione creativa sono i motivi della creazione: bisogna andar dentro se stessi, dentro le cose..."""" (Sandro Sansoni)" -
La rivoluzione perduta dei poeti
Il 19 luglio del 1979, i sandinisti entrano a Managua. Il tiranno, Somoza, era fuggito due giorni prima. Fu l'ultima, impensabile Rivoluzione del ‘900: nel Centroamerica, un movimento armato conquistò la libertà in un paese considerato ""terra privata"""" degli Stati Uniti. Fu la Rivoluzione dei poeti. In Nicaragua todos son poetas. I poeti hanno sparato, hanno ucciso e sono stati uccisi. Nel primo governo rivoluzionario vi erano cinque poeti. I poeti continuano a immaginare una Rivoluzione. Questo libro racconta delle loro lacrime e delle loro risate. Racconta di un fallimento e di un trionfo. Sono tornato in Nicaragua trentacinque anni dopo la prima volta. E ho ritrovato i poeti. E non potevo andarmene senza raccontare la loro storia. E raccontare dei poeti è stato fare i conti con me stesso.""