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Le orme dei Templari in Italia. 32 itinerari templari
Scalpellate le loro Croci Patenti, gli affreschi, i Sigilli e tutti gli ermetici simboli Templari ovunque essi siano, affinchè se ne estingua la memoria in eterno!"" Terribile verdetto di condanna di una Papa in cattività Avignonese, Giovanni XXII, avverso il più tradizionale e cristiano tra gli Ordini monastico-cavallereschi dell'intero Medioevo. Dopo le ingiuste accuse ed infamanti affermazioni, dopo le terribili torture inflitte a Cavalieri senza macchia, dopo gli scellerati roghi di centinaia di uomini coperti solo dal bianco mantello, dopo tutto ciò, si pretendeva e si perseguiva anche la """"Damnatio Memoriae"""" perpetua in eterno. Sono rimaste veramente poche le vestigia di quelle che furono potenti Commanderie, Mansio fortificate o Domus rurali, addirittura spesso rimane solo una pietra incisa stranamente, una croce patente spezzata o riutilizzata, inserita quasi a caso in un muro, in un arco di volta con simboli solari, ermetiche spirali di labirinti, un omphalos ben posizionato e carico di energie... Quello che troviamo praticamente ovunque, però, anche negli insediamenti italiani, sono i segni inequivocabili di una precisa Geografia Sacra Templare."" -
Senegal. Culture in divenire nell'Africa Occidentale
Il volume propone una riflessione a carattere storico-antropologico sul Senegal contemporaneo, Paese dell'Africa Occidentale coinvolto nel paradigma dell'occidentalizzazione e della globalizzazione, ma anche immerso in un processo quanto mai intenso di islamizzazione-arabizzazione. In realtà, l'intreccio tra religione e politica caratterizza da tempo immemorabile questo Paese del Sahel, in cui le grandi confraternite islamiche, quali la Tijaniyya e la Muridiyya, hanno condizionato in modo indelebile la politica dello Stato. Il volume presenta una serie di saggi che spaziano dalle dinamiche del neo-sufismo alle strategie di comunicazione politica, dalle problematiche rurali alle tematiche migratorie specifiche della società senegalese. Ne emerge un quadro che delinea la singolarità di una Nazione che non ha mai conosciuto colpi di Stato e la postmodernità di un Islam camaleontico e politicizzato quanto mai. -
Sorella luna. Visioni e realtà sulla nostra compagna astrale
I racconti sulla Luna rappresentano una continua sequenza di cronache, scritte fin dalla notte dei tempi, vertiginosamente culminate nella sua esplorazione diretta, avvenuta per merito degli astronauti delle missioni Apollo. Questo libro racconta la Luna in modo diverso, con il sogno di scrivere qualcosa di nuovo su un vecchio argomento. Forse è solo un sogno, ciò che conta è averci provato, perché, come mi ha detto una persona a me molto cara: ""I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi""""."" -
Adriaticamente
"Ettore Tombesi in questo libro evoca il suo mare, quello anche nostro, quello della costa adriatica di Rimini e della Romagna... ciò che a mio avviso prevale è la forza di questa scrittura, che ti racconta il vento, le onde, il sale e i visi di chi a contatto con queste cose ci vive""""." -
Afriche e Orienti (2014). Vol. 1: questione della terra in Mozambico fra diritti della comunità e investimenti, La.
La rivista ""Afriche e Orienti"""" è nata nella primavera 1999 per iniziativa di un gruppo di studiosi e ricercatori riuniti nell'Associazione """"Afriche e Orienti"""". La rivista, che esce trimestralmente, si propone come strumento di conoscenza e di analisi della realtà contemporanea dell'Africa, del Mediterraneo e del Vicino e Medio Oriente e di temi quali l'immigrazione, lo sviluppo, la cooperazione, la multiculturalità e i diritti umani. Si rivolge ad un vasto pubblico non solo di specialisti e studiosi ma anche di studenti, insegnanti, operatori dello sviluppo e dell'associazionismo, giornalisti e funzionari di istituzioni pubbliche. Oltre a dare spazio alla più recente ricerca italiana, """"Afriche e Orienti"""" pubblica numerosi contributi stranieri, provenienti sia dai paesi d'interesse della rivista, sia da centri studi e università europee ed americane."" -
I governi di San Marino. Storia e personaggi
Tre curiosità dell'autore hanno delineato i confini di questa pubblicazione: fare un cammino assieme alle istituzioni sammarinesi. Per individuarne il DNA, che le ha rese, a volte libere, nella loro originalità, a volte prigioniere della piccola statualità. È stata poi ricostruita la vicenda storica dei governi: le alleanze, i programmi, le luci e le ombre, i personaggi del cast politico. Si è inseguita la speranza di cogliere i tempi della semina dell'ingovernabilità, oggi diventata un grande albero. Che ci sovrasta pericolosamente. Una storia di 35 governi dal dopo guerra. Statisticamente un governo ogni due anni; sfogliare le prime 10 legislature, dopo il grande Arengo del 1906. Per capire se ""dal 26 marzo"""" è cambiato qualcosa nella quotidianità dei sammarinesi. O se abbiamo spennellato di enfasi e di colori epici, i fatti del 1906, che pur resta una data di fondamentale rottura politica; dare volto e memoria agli uomini delle istituzioni. La seconda parte del libro si presenta come un ricco Repertorio istituzionale sammarinese. I lunghi elenchi registrano quanti sono passati sulla scena istituzionale, anche con piccole parti in commedia, o semplici comparse. Tutti preziosi da ricordare e ringraziare."" -
Afriche e Orienti (2015). Vol. 1-2: Stato e società in Egitto e Tunisia: involuzioni ed evoluzioni.
La rivista ""Afriche e Orienti"""" è nata nella primavera 1999 per iniziativa di un gruppo di studiosi e ricercatori riuniti nell'Associazione """"Afriche e Orienti"""". La rivista, che esce trimestralmente, si propone come strumento di conoscenza e di analisi della realtà contemporanea dell'Africa, del Mediterraneo e del Vicino e Medio Oriente e di temi quali l'immigrazione, lo sviluppo, la cooperazione, la multiculturalità e i diritti umani. Si rivolge ad un vasto pubblico non solo di specialisti e studiosi ma anche di studenti, insegnanti, operatori dello sviluppo e dell'associazionismo, giornalisti e funzionari di istituzioni pubbliche. Oltre a dare spazio alla più recente ricerca italiana, """"Afriche e Orienti"""" pubblica numerosi contributi stranieri, provenienti sia dai paesi d'interesse della rivista, sia da centri studi e università europee ed americane."" -
Upupa
"Quando l'anima piange e gli occhi trattengono taglierò cipolle""""." -
Afriche e Orienti (2015). Vol. 1: Rural development and poverty reduction in Southern Africa.
La rivista ""Afriche e Orienti"""" è nata nella primavera 1999 per iniziativa di un gruppo di studiosi e ricercatori riuniti nell'Associazione """"Afriche e Orienti"""". La rivista, che esce trimestralmente, si propone come strumento di conoscenza e di analisi della realtà contemporanea dell'Africa, del Mediterraneo e del Vicino e Medio Oriente e di temi quali l'immigrazione, lo sviluppo, la cooperazione, la multiculturalità e i diritti umani. Si rivolge ad un vasto pubblico non solo di specialisti e studiosi ma anche di studenti, insegnanti, operatori dello sviluppo e dell'associazionismo, giornalisti e funzionari di istituzioni pubbliche. Oltre a dare spazio alla più recente ricerca italiana, """"Afriche e Orienti"""" pubblica numerosi contributi stranieri, provenienti sia dai paesi d'interesse della rivista, sia da centri studi e università europee ed americane."" -
Afriche e Orienti (2015). Vol. 3: new harvest. Agrarian policies and rural transformation in Southern Africa, The.
La rivista ""Afriche e Orienti"""" è nata nella primavera 1999 per iniziativa di un gruppo di studiosi e ricercatori riuniti nell'Associazione """"Afriche e Orienti"""". La rivista, che esce trimestralmente, si propone come strumento di conoscenza e di analisi della realtà contemporanea dell'Africa, del Mediterraneo e del Vicino e Medio Oriente e di temi quali l'immigrazione, lo sviluppo, la cooperazione, la multiculturalità e i diritti umani. Si rivolge ad un vasto pubblico non solo di specialisti e studiosi ma anche di studenti, insegnanti, operatori dello sviluppo e dell'associazionismo, giornalisti e funzionari di istituzioni pubbliche. Oltre a dare spazio alla più recente ricerca italiana, """"Afriche e Orienti"""" pubblica numerosi contributi stranieri, provenienti sia dai paesi d'interesse della rivista, sia da centri studi e università europee ed americane."" -
I mulini del fosso di Canepa. Ediz. illustrata
Che la macina possieda un occhio è sapere comune a chi abbia avuto, almeno una volta, l'opportunità di vedere una macina. Che questo occhio, in quanto occhio, sappia anche vedere, a qualcuno deve essere sicuramente sfuggito. Ci chiediamo allora: che cosa vede l'occhio della macina? Che cosa ha visto in tutti questi anni? Ma soprattutto, se vede e ha visto, che cosa vedrà? Non è forse già da tempo diventato cieco? Poco importa, se così fosse. Nessuno più, al giorno d'oggi, sarebbe disposto a credere a un occhio solo e, per di più, se non proprio cieco, visibilmente offuscato da uno spesso velo di cataratta. Non basterebbe neppure un adeguato monocolo a correggergli la veloce caduta di diottrie e tanto meno a rischiarargli quel panorama che si è fatto, ormai, alquanto buio. Ma allora: possiamo almeno, oggi, ritenerlo un testimone oculare? Può sembrare paradossale che nell'epoca dell'immagine, l'occhio della macina, diventato cieco o comunque miope, non sappia vedere che l'ombra dell'immagine della nostra epoca, che è ""l'epoca dell'immagine del mondo"""" o, meglio, la sua proliferante frantumazione."" -
Elogio della trasgressione. Echi di un decennio (2008-2018)
L'auspicabile ritorno al ""pensiero profondo"""". La memoria ha bisogno di speciali almanacchi che ricordino come un fatto possa accadere o una frase possa essere pronunciata, rievocando i legami con la storia che rende ineludibile, spesso, quell'evento o quelle parole. L'attualità ci sta abituando al confronto con realtà che ci apparivano impossibili fino a pochi anni fa, chi infatti si sarebbe mai immaginato che la Repubblica avrebbe vissuto momenti tanto critici, se non drammatici, come quelli del presente e chi avrebbe mai potuto pensare che i vincitori della battaglia sociale e democratica, garantita dalla libertà di espressione, interpretassero le esigenze di un'opinione pubblica sempre più assetata di violenza verbale. Il rischio del tracollo della democrazia è dietro l'angolo perché i problemi sembrano insormontabili se non attraverso il peggioramento delle condizioni di vita sociale e economica e ciò non può che inasprire un desiderio di riscatto che passa attraverso la riconquista del potere con forme che by-passano le formule democratiche della lotta politica. Riflettere sul passato recente è quindi indispensabile perché fa capire come si sia potuti giungere a questo e, forse, come sia possibile uscirne. L'autore viaggia random sui grandi temi che interessano la comunità e riflette in modo approfondito sulla formazione dei pensieri. Ecco già questo metodo, ormai inusuale purtroppo anche da parte della stampa più accreditata, indica un percorso: quello del pensiero profondo che si oppone alla superficialità imperante. Trasformare l'azione di un migrante o di un politico nell'assioma per cui tutti i migranti o i politici si comportano così, rappresenta un metodo già visto che ha portato, dopo la Grande Guerra di cui celebriamo i 100 anni dalla fine, al fascismo e al nazismo. Noi bravi cittadini tutti da una parte in difesa di valori messi a repentaglio da un'intera categoria sociale, o meglio da una razza nata con un peccato originale che non è possibile estirpare se non con l'annullamento. Il pensiero profondo di Gasperoni induce invece a rivedere i facili canoni che generano nemici secondo necessità, riflettendo sulla complessità, unica vera soluzione per conservare e magari rafforzare la democrazia. Elogiare la trasgressione significa appunto questo, rompere lo schema per vedere se al di là dello stereotipo esiste una realtà diversa, magari in formazione continua nel confronto, nello studio, nell'approfondimento, nella disponibilità a capire le ragioni dell'altro. Trasgrediamo quindi, per imparare dall'esperienza."" -
Democrazia, società civile e sviluppo in Africa subsahariana
Il volume propone una riflessione a carattere storico, antropologico e politico-istituzionale sui temi della democrazia, della società civile e dello sviluppo in Africa subsahariana. I saggi raccolti mirano a discutere, attraverso diversi sguardi interpretativi e in rapporto a fenomeni di crisi politica e sociale presenti oggi nel continente, alcune prospettive sul rafforzamento della democrazia, sul ruolo della società civile e su possibili interventi di sviluppo e cooperazione. -
Afriche e orienti (2017). Vol. 1: Storia dell'Africa e fonti nell'era della «rivoluzione digitale».
L'ondata di progetti per la digitalizzazione delle fonti storiche ha letteralmente invaso il continente africano, trasferendo i termini della discussione scientifica dalla costruzione concettuale della storia all'accessibilità delle fonti. -
Un bambino nero
"Un bambino nero"""" narra la storia autobiografica dell'autore, che vive l'infanzia e l'adolescenza in Guinea, passando dalla vita arcaica di Kourussa e della campagna di Tindican all'esperienza urbana della capitale Conakry. Nell'infanzia i passaggi simbolici della crescita sono segnati dai riti tradizionali e resi rassicuranti dalla partecipazione collettiva: con l'adolescenza sopraggiungono le fratture laceranti delle partenze verso tappe successive di maturazione. Efficace la scrittura, carica dell'immediatezza del linguaggio orale, suggestiva nei quadri di vita sociale e nelle descrizioni della vita comunitaria. Un romanzo di formazione che coinvolge adulti e ragazzi." -
Neri paradossali
Non è affatto detto che uno scrittore, interessato e preoccupato finché si vuole, sia in grado di proporre soluzioni corrette per i problemi della società. Però può sicuramente dare quelle sbagliate. Dieci racconti, dieci tematiche, sfide, dubbi, problematiche della società moderna. Le dieci peggiori ipotesi di futuro che si possano immaginare. La satira di Giorgio Arcari si muove tra risate e momenti di puro orrore, mentre ci avverte che le strade, quelle assolutamente da non prendere, non sono poi così distanti da noi. -
Afriche e orienti (2017). Vol. 2: Frontiere, confini e zone di frontiera nella regione MENA.
Rivista di studi ai confini tra Africa, Mediterraneo e Medio Oriente. -
Templari oggi. I custodi del tempio
"Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagandare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno, prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi e anche per me, perché quando apro bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del Vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere"""". (Paolo, 6:10-20)" -
Afriche e Orienti (2017). Vol. 3: International solidarities and the liberation of the Portuguese colonies.
La rivista ""Afriche e Orienti"""" è nata nella primavera 1999 per iniziativa di un gruppo di studiosi e ricercatori riuniti nell'Associazione """"Afriche e Orienti"""". La rivista, che esce trimestralmente, si propone come strumento di conoscenza e di analisi della realtà contemporanea dell'Africa, del Mediterraneo e del Vicino e Medio Oriente e di temi quali l'immigrazione, lo sviluppo, la cooperazione, la multiculturalità e i diritti umani. Si rivolge ad un vasto pubblico non solo di specialisti e studiosi ma anche di studenti, insegnanti, operatori dello sviluppo e dell'associazionismo, giornalisti e funzionari di istituzioni pubbliche. Oltre a dare spazio alla più recente ricerca italiana, """"Afriche e Orienti"""" pubblica numerosi contributi stranieri, provenienti sia dai paesi d'interesse della rivista, sia da centri studi e università europee ed americane."" -
Donne senza uomini
Le cinque protagoniste iraniane soffrono per l'impossibilità di decidere il proprio destino, in un mondo maschile che le sottrae alla società e alla natura. Varie vicende le portano a uscire dalla vita tradizionale, ma questa libertà più che conquista reale, diventa una produzione surreale dell'immaginario. Pubblicato nel 1990, il romanzo ""Donne senza uomini"""" (Zanan-e bedun-e mardan), era già stato scritto negli anni Settanta. Nel 1974 l'autrice viene condotta in carcere dove trascorre sei mesi in regime speciale, quindi viene processata insieme al suo editore e rilasciata solo dietro pagamento di una considerevole cauzione. Il governo iraniano mise al bando """"Donne senza uomini"""" a metà degli anni Novanta e fece pressione sull'autrice affinché, in futuro, desistesse dallo scrivere simili romanzi.""