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I fondi europei. Guida al NextGeneration EU e al QFP. Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027
Nel periodo 2021-2027 l'Italia disporrà di risorse europee senza precedenti e dovrà gestire non solo i tradizionali fondi di investimento europei (Fondi SIE) per la politica di coesione, per la Politica agricola comune e per la ricerca e sviluppo, ma anche le risorse messe a disposizione dal Dispositivo di Ripresa e Resilienza. Dai principali strumenti finanziari a disposizione delle imprese ai criteri di selezione degli intermediari finanziari abilitati, dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ai sussidi per il terzo settore, il volume è la prima guida dettagliata rivolta a chi dovrà concretamente utilizzare gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e i programmi operativi nazionali e regionali, oltre ad essere un valido punto di riferimento per gli studiosi delle Politiche dell'Unione europea. -
Governare la trasformazione digitale. Strategia e azioni per gestire il cambiamento
Le nuove frontiere tecnologiche hanno innescato una vera e propria rivoluzione nel mercato dei servizi digitali. Questa rapida trasformazione ha avuto un forte impatto sul mondo del lavoro e ha generato importanti variazioni nella natura delle imprese. Per determinare un cambiamento efficace è necessario però che l'innovazione tecnologica sia accompagnata da una progettazione concreta che sappia sfruttare al meglio i sistemi digitali più avanzati. Governare la trasformazione digitale. Strategia e azione per gestire il cambiamento affronta il delicato tema del processo di transizione delle aziende verso le nuove tecnologie offrendo al lettore un prontuario per fronteggiare al meglio il cambiamento. Un percorso descritto e analizzato a partire dalle storie di chi ha vissuto questa esperienza in prima persona all'interno di una grande organizzazione: un CIO, il suo team manageriale, gli advisor professionali e i team manager delle aziende partner nella consulenza IT. Dall'empowerment organizzativo alla governance dei dati, dal digital turnaround all'importanza della leadership, il volume mostra come attuare concretamente la progettazione integrata di tecnologie, organizzazione, lavoro e competenze. -
Le nuove leggi della robotica. Difendere la competenza umana nell'era dell'intelligenza artificiale
Lo sviluppo prorompente delle nuove tecnologie mette l'umanità di fronte a problematiche e timori di enorme portata. Ci sarà spazio per la nostra specie in un mondo del lavoro dominato da macchine sempre più intelligenti? Come potremo difenderci dalle subdole e pervasive dinamiche del ""capitalismo della sorveglianza"""" e allo stesso tempo non rinunciare a un monitoraggio intelligente e mirato alla nostra sicurezza? Cosa succederebbe a settori come la scuola, la sanità o l'industria bellica se fossero gestiti esclusivamente dagli algoritmi? In questo libro senza precedenti Frank Pasquale presenta le nuove leggi che dovranno essere applicate affinché la rivoluzione digitale, con le straordinarie possibilità di crescita e sviluppo che comporta, non si trasformi in una trappola per la nostra specie. Secondo Pasquale, i sistemi robotici e le intelligenze artificiali devono essere complementari ai professionisti, e non sostituirli; non devono contraffare l'umanità, favorendo la falsa idea che chi interagisce con loro si stia rapportando a un essere umano; non devono, inoltre, intensificare la corsa agli armamenti; infine, devono sempre indicare con massima trasparenza l'identità dei loro creatori, controllori e proprietari. Seguendo queste semplici direttive, governi, imprese e cittadini potranno creare insieme un futuro migliore nel quale le tecnologie saranno inclusive, democratiche e capaci di riflettere impegno e speranze di tutti, come lavoratori e cittadini, e non solo come consumatori. Prefazioni di Giovanni Lo Storto e Daniele Manca."" -
Il futuro della Open Innovation. Creare valore dall'innovazione aperta nell'era della tecnologia esponenziale
Oltre ai tanti effetti economici e sociali, gli ultimi anni di crisi hanno avuto un più profondo e insidioso effetto: quello di ridurre gli investimenti nel settore dell'innovazione, percepita come bene di lusso. Lo stesso concetto di open innovation, il paradigma introdotto proprio da Henry Chesbrough secondo il quale le imprese possono e devono accedere a idee e mercati esterni per progredire dal punto di vista tecnologico e generare profitto, rischia di diventare uno slogan se non supportato da azioni concrete. Il futuro della open innovation ha proprio questo scopo: mostrare, attraverso una serie di esempi concreti, dall'innovativo modello di ricerca sui vaccini applicato al business alla nuova concezione di Smart Villages per i piccoli centri, dall'innovazione esponenziale cinese nel settore dei trasporti al processo di lean startup, nuovo approccio radicale per il lancio di idee e attività innovative su modelli di business sostenibili e iperconnessi, come la open innovation possa essere applicata in azienda, nelle istituzioni e nelle organizzazioni politiche per generare crescita e valore concretamente e direttamente dall'innovazione. Prefazione di Andrea Prencipe. -
Zero, uno. Donne digitali e tecnocultura
"La prima volta che ho visto Sadie stava parlando all'università di Manchester davanti a uno schieramento di maschi idioti che facevano la guardia all'accademia ('Questa non è filosofia! Non puoi invadere casa nostra!'). Ho sentito le sinapsi del mio cervello che si riconfiguravano mentre mi inebriavo dell'estasi tipica di quando i tuoi preconcetti esplodono: Gibson e Luce Irigaray? Cyberpunk e French theory?! Com'era possibile metterli insieme? Eppure era necessario..."""" (Mark Fisher) """"In Zero, Uno di Sadie Plant la tecnologia selvaggia e inaddomesticabile è sovrapposta al soggetto eccentrico del femminismo, alle amazzoni di Monique Wittig e a tutte le donne irregolari e anonime, contabili, centraliniste e segretarie, scienziate e matematiche, che hanno fatto il 'dietro le quinte' della storia dell'informatica. Dalla prima 'tessitrice' all'androide, che è sempre per definizione una ginoide, in quanto soggetto subalterno e perturbante che ha da perdere solo le proprie catene, la storia delle macchine desideranti di Plant è una fabula speculativa di schiav? in rivolta."""" (Ippolita). Con saggi di Simon Reynolds e Ippolita." -
Carino! Il potere inquietante delle cose adorabili
I gattini su Internet, i Pokémon con la loro buffa e improbabile aggressività, i meme su Kim Jong-un, la coppia glamour Ferragni-Fedez che mostra la sua vita da neogenitori: le nostre giornate sono piene di ""cose carine"""", all'apparenza innocenti nella loro effimera frivolezza. Ciò che è carino sembra avere la caratteristica di farci sentire protetti e al sicuro. Secondo il filosofo Simon May, tuttavia, le cose che troviamo adorabili nascondono anche un altro, inquietante potere. L'attrazione della modernità nei confronti dell'innocenza, la trasformazione del bambino in oggetto archetipico d'amore, l'interpretazione della vita moderna e più in generale dell'esistenza come fondamentalmente effimera, vana, innocente, senza scopi finali o prime cause, hanno il potere di distorcere e snaturare il tentativo di vedere nella vita un """"ordinamento morale del mondo"""" o di giudicarla, tutto sommato, positiva o negativa. """"Carino! Il potere inquietante delle cose adorabili"""" è una teoria filosofica del tempo presente e una storia culturale e letteraria della realtà che viviamo ogni giorno."" -
Il naufragio del Mentor. I marmi del Partenone e la guerra per il dominio d’Europa
Quando, il 17 settembre 1802, il brigantino Mentor affonda all’imbocco del porto di San Nicolò nell’isola di Cerigo, pochi sanno che sta trasportando una grande quantità di opere d’arte sottratte al Partenone, all’Acropoli di Atene e ad altre località della Grecia. La spoliazione sta avvenendo per mano di un aristocratico scozzese, Thomas Bruce, settimo conte di Elgin, che sta impegnando gran parte delle sue energie a traslocare in patria i tanti tesori, o a salvarli, come lui è fermamente convinto, dall’incuria, dai furti e dalla distruzione. L’avventurosa storia dei marmi del Partenone che Marta Boneschi ricostruisce in questo libro non è soltanto una vicenda centrale per la storia dell’arte. È attorno a queste “poche pietre di nessun valore”, come Elgin le definì, che si svolge la storia delle identità nazionali europee e della loro emersione: oltre che con l’uso delle armi, infatti, le grandi potenze dell’epoca si scontrarono anche sul particolare campo di battaglia della supremazia culturale, con il possesso e l’esposizione delle antichità che divenne un elemento centrale di prestigio e ostentazione di potenza. Il naufragio del Mentor, ripercorrendo la vicenda dello sfortunato viaggio dei “marmi di Elgin” verso l’Inghilterra e quella del loro recupero, ricostruisce un momento centrale della storia del Vecchio Continente. Napoleone, l’Ammiraglio Nelson e il Sultano Selim III, Antonio Canova e Giovanni Battista Lusieri, Lord Byron e John Keats sono solo alcuni dei protagonisti di una questione ancora aperta che vive nel dibattito sull’appropriazione del patrimonio culturale e nell’eco stessa di ciò che oggi significa essere europei. -
Antipolitica. Populisti, tecnocrati e altri dilettanti del potere
Viviamo in tempi maledettamente complessi, più che interessanti. La modernità plasmata dalla globalizzazione spiazza le aspirazioni dell'individuo e scuote le fondamenta della collettività. La politica si ritrae. Questa mancanza di progettualità per il futuro e di fiducia nel governo della complessità ha conseguenze profonde nella tenuta delle democrazie occidentali. Lo sa bene l'Italia, che sta attraversando una lunga stagione di antipolitica e ne vede ormai le sue diramazioni in tutti i gangli più vitali della Repubblica: i partiti, le istituzioni dello Stato, la magistratura, le classi dirigenti e i media. Ma che cos'è l'antipolitica? Il sintomo di una crisi esistenziale, una reazione emotiva a promesse non mantenute, o una patologia cronica della vita democratica? Con ""Antipolitica"""" Giovanni Orsina, storico e politologo, in dialogo con David Allegranti, giornalista e autore, ci aiutano a fare chiarezza sull'origine storico-concettuale, sui caratteri e sulle vicende più attuali che hanno contribuito a fare dell'antipolitica un tratto ormai pervasivo della società italiana. Dalle battaglie culturali del '68 a Tangentopoli, passando per l'ascesa di Silvio Berlusconi e dei populisti fino ai governi tecnici, la rinuncia alla Politica ha avuto il suo corollario: il fallimento delle alternative che l'antipolitica ha prodotto. Meteore incandescenti nel glaciale universo del potere."" -
I cancelli del cielo. Economia e politica della grande corsa allo spazio 1950-2050
Il pianeta è nel pieno di una nuova corsa spaziale, dopo quella che ha impegnato gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica e ha costruito l'impalcatura tecnologica e l'immaginario del nostro mondo. Ora la conquista dello spazio coinvolge anche la Cina, che mira a contendere agli Stati Uniti oltre che il primato tecnologico anche quello sull'immenso ambiente che va oltre la terra, i mari e i cieli. La corsa spaziale è doppia: la prima corsa è politica e militare, in quanto sia intelligence che sicurezza internazionale hanno nello spazio il loro settore strategico più importante, certi che dominare lo spazio significhi avere un enorme vantaggio competitivo militare e politico. La seconda è quella della space economy, e cioè legata all'industria spaziale, che oggi muove centinaia di miliardi e che continuerà a crescere nei prossimi anni. Le tecnologie legate allo spazio sono sempre più legate alla nostra vita quotidiana, all'economia di internet, ai trasporti, alla tutela dell'ambiente. Si muovono investimenti da parte di governi, grandi imprese, istituzioni finanziarie, nuove startup e grandi imprenditori, come Jeff Bezos ed Elon Musk. Dalla Luna alla Stazione Spaziale Internazionale, dai satelliti a Marte, la frontiera spaziale è in continuo movimento: questo libro cerca di capirne e di analizzarne le direzioni. -
Il segno più. Come riformare la regolazione a sostegno della crescita
Tra regolazione e libero mercato, tra concorrenza e innovazione, esistono relazioni ed equilibri complessi e delicati. In queste dinamiche, determinanti per lo sviluppo della nostra società, il ruolo della Pubblica amministrazione e delle sue decisioni è centrale. Con ""Il segno più"""" Alberto Heimler analizza le implicazioni economiche e le scelte politiche che sono alla base delle principali questioni aperte nell'economia italiana, da trasporti, infrastrutture, servizi e appalti pubblici a piattaforme digitali, vincoli comunitari e interventi antitrust, mostrando la strada che attraverso regolazione dei mercati, incentivi all'innovazione e promozione della concorrenza conduce a una concreta e diretta crescita economica del nostro Paese. Prefazione di Giuliano Amato."" -
L' America per noi. Le relazioni tra Italia e Stati Uniti da Sigonella a oggi
Cinque presidenti del Consiglio, tre ministri degli esteri, un ex ambasciatore e altri testimoni di questo tempo raccontano momenti di crisi e successi diplomatici dell'amicizia tra Italia e Stati Uniti. Dagli anni di Craxi, con i casi Sigonella e Gheddafi, all'intervento in Kosovo riscostruito da Massimo D'Alema, dai rapporti tra Bush e Berlusconi al caso Calipari, raccontato in un'intervista esclusiva alla moglie dell'agente del Sismi, e ancora dai discussi rapporti tra il governo Conte e Trump alle triangolazioni con la Cina per la nuova Via della Seta fino alla collaborazione tra gli esecutivi di Draghi e Biden. Con ""L'America per noi"""" Mario De Pizzo racconta la storia della relazione tra l'Italia e l'alleato statunitense, a volte presenza ingombrante per il nostro Paese, altre strategica per preziosi successi. Un'amicizia che attende di scoprire i suoi nuovi equilibri di potere, in un futuro nel quale l'Occidente dovrà dimostrare una volta per tutte la propria capacità di fare fronte comune. Prefazione di Paolo Messa."" -
Incoscienza artificiale. Come fanno le macchine a prevedere per noi
Una macchina intelligente in grado di prendere decisioni al posto dell'uomo: se pensiamo sia questa la definizione di intelligenza artificiale, sbagliamo. Anche se sempre più sofisticate, infatti, le macchine sono pur sempre dei meri esecutori di istruzioni impartite dall'uomo sotto forma di numeri e formule, che poco hanno a che vedere con facoltà tipicamente umane come le emozioni, il coraggio, la responsabilità o l'immaginazione. Massimo Chiriatti, con la mente dello studioso e l'occhio dell'addetto ai lavori, analizza la natura dell'intelligenza artificiale e le implicazioni della sua continua e sempre più profonda interazione con l'uomo. ""Incoscienza artificiale"""" è anche una riflessione sul ruolo che avremo nel mondo che verrà: saremo ancora noi a decidere, secondo Chiriatti, se ci mostreremo in grado di governare l'enorme potenziale tecnologico che abbiamo tra le mani, guidando le scelte delle intelligenze artificiali con consapevolezza, coraggio ed emozioni del tutto umane. Prefazione di Luciano Floridi. Postfazione di Vincenzo Paglia."" -
Lo Stato al sicuro. Intelligence e democrazia
Come si può mantenere la sicurezza, primo dovere del buon governo, a un costo ragionevole e sostenibile? Come evitare che i rischi per la sicurezza diventino un'ossessione e che i benefici della sicurezza ci si rivoltino contro se i metodi usati per garantirla risultassero aver compromesso e persino violato gli stessi valori che cerchiamo di difendere? Sono queste le domande che in futuro distingueranno sempre di più quelli che considereremo i segni del buon governo da quelli del cattivo governo. L'analisi fornita in questo libro è presentata nella speranza che possa aiutare accademici e professionisti, politici e giornalisti, sostenitori e detrattori a capire più chiaramente dove si trova il miglior equilibrio tra i diversi interessi in fatto di sicurezza e dove si collocano le secche e gli scogli del cattivo governo, e come navigare tra loro. -
Africa's pathways. The future of the continent through Europe, Italy, China and new actors
Prefazione di Romano Prodi. -
La scrittura. Ideologia e rappresentazione
"Eppure i muri delle città italiane non sono ritornati «puliti»; eppure i lucidi manifesti della pubblicità commerciale e di quella politica non sono rimasti soli a riempire gli spazi urbani con i loro eleganti segni, con i loro rassicuranti ed elementari messaggi. Qua e là, in modo disordinatamente aggressivo, compaiono ancora comparti di scritte spontanee, fatte di simboli, di slogan, di nomi. La guerriglia continua, assale monumenti ed edifici, compare ora sui muraglioni lungo i corsi d'acqua e le linee ferroviarie, ora sui recinti delle fabbriche; esplode accanto agli stadi o nelle borgate dormitorio; riappare nelle università e nelle scuole, si rifugia nelle peri - ferie, insozza improvvisamente saracinesche e cartelli stradali, deforma manifesti, ricopre statue: esiste, insomma. """"Scritte presenti dappertutto, dipinte, graffite, incise, sospese su tabelle lignee o tracciate su riquadrature bianche, ... ora pubblicitarie, ora politiche, ora funerarie, ora celebrative, ora pubbliche, ora privatissime, di appunto o di insulto, o di scherzoso ricordo..."""" La città romana d'epoca imperiale descritta da Armando Petrucci non somiglia affatto al muto corteo di mura che le rovine di oggi suggeriscono: al contrario, quei muri grondano di scritture presenti ovunque, ma """"con qualche preferenza, è vero, per alcuni luoghi deputati, piazze, fori, edifici pubblici, necropoli, ma soltanto per le più solenni."""" Tutto questo sembra sparire con la fine del mondo classico, quando l'alfabeto cessa di essere un mezzo di espressione alla portata di tutti e nelle città, prive dei grandi spazi del passato, i luoghi privilegiati di trasmissione del discorso pubblico saranno le chiese, luoghi dove la comunicazione attraversa i canali dell'oralità e della visualità. Dopo l'anno Mille, tuttavia, qualcosa accade: quegli stessi muri ricominciano pian piano a parlare, e l'arte della scrittura inizia il viaggio che Petrucci descrive in questo libro. """"La scrittura. Ideologia e rappresentazione"""" è al tempo stesso un profilo storico dell'epigrafia italiana e, in senso più ampio, la storia culturale di ogni manifestazione della visualità dello scrivere e del suo significato ideologico. Passando in rassegna forme, materiali, destinazioni d'uso e attraversando le epoche, da Roberto il Guiscardo a Federico II, dalla Roma di Sisto V e di Michelangelo fino all'esplosione dell'arte tipografica, e ancora dalla rivoluzione industriale ai totalitarismi del XX secolo e fino alla """"guerriglia continua"""" delle scritte sui muri nelle nostre città, Armando Petrucci svela il profondo significato politico della scrittura scolpita, graffita, dipinta, esposta con orgoglio o furtivamente tracciata, ma in nessun caso neutrale." -
Il nemico dentro. Perché siamo noi stessi a distruggere la democrazia
"Abbiamo incontrato il nemico, e siamo noi"""", diceva all'inizio degli anni '70 Pogo, un popolare personaggio dei fumetti. Walt Kelly, il suo creatore, non immaginava che la battuta sarebbe diventata un modo di dire comune, né che avrebbe descritto a perfezione la situazione di cinquant'anni dopo. Mentre in Occidente le condizioni materiali di vita sono le migliori di sempre e continuano a migliorare, infatti, risentimento e malcontento sembrano dominare ogni spazio del - la vita comune: élite ciniche e corrotte, stranieri e immigrati, banchieri e intellettuali sono di volta in volta i """"colpevoli"""" della decadenza che tanti cittadini dei paesi più evoluti al mondo percepiscono ormai in modo tanto drastico da mettere in discussione la democrazia liberale. Il consenso ottenuto da autocrati populisti, la propensione di molti per un governo di funzionari non eletti o le giustificazioni per l'uso politico della violenza sono i pericolosi segnali di tendenze illiberali sempre più diffuse: dopo aver superato malattie, tensioni sociali, guerre e tragedie di ogni tipo, i paesi occidentali rischiano il paradosso di non superare la sfida di prosperità e benessere. Ma dove ha fallito la democrazia? La risposta che Tom Nichols dà in questo libro ha la forma di un'al - tra, scomodissima domanda: e se invece fossimo noi a non aver superato la prova della democrazia? Quando Edward Banfield teorizzò il """"familismo amorale"""" nella Basilicata degli anni '50, stava descrivendo una società disfunzionale in cui persone altrimenti perbene erano capaci di pensare soltanto al loro benessere e a quello della loro ristretta cerchia familiare: uno schema che rischia di descrivere ancora meglio noi, cittadini globali del Ventunesimo secolo, ormai incapaci di dedicare tempo, motivazione, impegno e persino intelligenza ai temi politici del giorno - a meno che non siano per noi di vitale importanza personale. Secondo Tom Nichols, siamo ormai diventati una società narcisistica e infantile, affamata non di pane ma di conferme tribali e nazionalistiche, nella quale le tentazioni autoritarie stanno mettendo sempre più a rischio la tenuta dei sistemi democratici. Tutto è perduto, dunque? No, perché, anche se sarà difficile, resuscitando virtù dimenticate come amore per la comunità, compromesso, orgoglio civile e sacrificio, potremo difendere la democrazia, ancora oggi il nostro più prezioso bene comune." -
Genere e identità. Una introduzione
L'espressione ""genere"""", distinta per la prima volta dal termine """"sesso"""" negli anni Cinquanta, è oggi onnipresente. Alle iniziali discussioni sui """"ruoli di genere"""", ossia sui comportamenti e sulle responsabilità che la società tendeva ad assegnare alle persone in base alla loro natura biologica, sono seguiti decenni di approfondimento al quale hanno contribuito e contribuiscono discipline afferenti a innumerevoli ambiti delle scienze sociali, umane, psicologiche e altre ancora. Le convinzioni sul genere hanno un impatto sul nostro lavoro, sulla famiglia, sulla scuola, sulla religione, sulle leggi, sulla politica, sui rapporti, sullo sport, sull'abbigliamento, e su molto altro. Il genere permea quasi ogni aspetto delle nostre vite di esseri umani. Questo libro intende fornire una introduzione sintetica ma completa a tutti gli aspetti utili a chiarire i dubbi sulle varie definizioni e implicazioni del genere, a capire il grado di inclusione che hanno raggiunto le nostre società e a delineare il lavoro che è ancora necessario compiere."" -
Impact. La rivoluzione che sta cambiando il capitalismo
Capitalismo e democrazia vengono oggi messi in discussione a livello globale. Il mondo deve cambiare, ma non possiamo cambiarlo continuando a investire in idee vecchie che non funzionano più. Abbiamo bisogno di una via alternativa per arrivare a un mondo nuovo dove la disuguaglianza diminuisca, dove le risorse naturali vengano rigenerate e le persone possano beneficiare di una prosperità condivisa. Questo è il mondo che sta nascendo grazie alla Impact Revolution. Il noto investitore, imprenditore, filantropo, innovatore nell'ambito della finanza sociale e tra i fondatori del venture capital, sir Ronald Cohen, ha dedicato oltre vent'anni al ruolo di guida di questa nuova e positiva rivoluzione che sta trasformando il capitalismo con l'obiettivo di generare un reale cambiamento sociale e ambientale. Impact è stato scritto per ogni aspirante imprenditore, professionista, investitore, filantropo o funzionario pubblico che stia cercando il suo personale modo di contribuire al benessere comune e per chiunque creda che un'azienda possa essere al tempo stesso etica e di successo. -
Internet in ogni cosa
Il sistema globale di oggetti interconnessi che definiamo ""Internet delle cose"""" ci circonda, ci osserva e ci monitora offrendoci, in cambio di qualcosa apparentemente privo di valore - i nostri dati -, vantaggi sociali ed economici enormi. Secondo l'autrice di questo libro, tuttavia, la dissoluzione sempre più evidente dei confini tra mondo fisico e digitale porta con sé implicazioni di portata potenzialmente distruttiva per la tenuta delle nostre democrazie: il flusso continuo di dati tra noi e questo enorme network di dispositivi avviene per la quasi totalità su reti non protette, estremamente vulnerabili ad attacchi cyber che possono mettere a repentaglio la sicurezza di nazioni intere, e concetti portanti della nostra società, come libertà e privacy, rischiano di mutare significato o addirittura di perderlo. Internet in ogni cosa, scritto da una delle maggiori autorità mondiali sulla governance della rete, traccia le linee guida di una nuova politica informatica e tecnologica capace di ristabilire fiducia e sicurezza digitale aiutandoci a costruire una nuova realtà cyberfisica che torni a mettere al centro le persone."" -
Il santo realismo. Il Vaticano come potenza politica internazionale da Giovanni Paolo II a Francesco
La Chiesa è (anche) politica: dall'antichità a oggi, è noto che la Santa Sede sia sempre intervenuta, abbia dialogato o si sia scontrata con le questioni poste dalla coesistenza con i poteri secolari e una società laica. Nell'era contemporanea, con la fine del potere temporale, la Chiesa cattolica ha ancora più marcatamente assunto i tratti di un attore politico internazionale, agendo al pari delle altre potenze nel quadro sempre più complesso e intricato che andava delineandosi mentre il Novecento assumeva le sembianze del ""secolo breve"""". Questo libro concentra la sua riflessione proprio partendo dallo scorcio del Ventesimo secolo e arrivando ai giorni nostri, analizzando il regno di tre pontefici, tre personalità diversissime tra loro, ma anche diversamente significative nel tracciare il percorso della Chiesa attraverso il labirinto della contemporaneità. Ma cosa ha accomunato, nonostante le discontinuità a volte evidenti - o solo apparenti - l'operato del """"papa polacco"""" Giovanni Paolo II, in guerra contro il comunismo, di Benedetto XVI, il """"teologo"""" impegnato a conciliare fede e ragione nell'epoca del ritorno del jihadismo, e di Francesco, il """"papa dalla fine del mondo"""", che ostenta umanità e semplicità e combatte intanto per ridisegnare gli equilibri di una Chiesa divenuta ormai una questione globale più che occidentale? Secondo questo libro, a caratterizzare l'operato diplomatico e internazionale del Vaticano negli ultimi, complessi e decisivi decenni, è stato il realismo politico, la dottrina che ritiene essenziale obiettivo dell'azione politica degli Stati il conseguimento dei propri interessi e il mantenimento del potere. Ma come possono fini tanto pragmatici conciliarsi con La Chiesa è (anche) politica: dall'antichità a oggi, è noto che la Santa Sede sia sempre intervenuta, abbia dialogato o si sia scontrata con le questioni poste dalla coesistenza con i poteri secolari e una società laica. Nell'era contemporanea, con la fine del potere temporale, la Chiesa cattolica ha ancora più marcatamente assunto i tratti di un attore politico internazionale, agendo al pari delle altre potenze nel quadro sempre più complesso e intricato che andava delineandosi... Prefazione Dario Fabbri.""