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Gente di nessuno. Rifugiati e migranti in Europa dal 1938 a oggi
L'arrivo in Europa di migliaia di persone in fuga dalla guerra, da regimi autoritari o semplicemente in cerca di un futuro migliore, sembra abbia generato una profonda crisi di identità nel Vecchio continente. Le frequenti difficoltà dei governi europei a elaborare efficaci politiche di gestione dei flussi o di accoglienza, o addirittura lo scambio reciproco di accuse e il desiderio malcelato di scaricare il problema su qualcun altro rappresentano, secondo molti osservatori, la più seria minaccia alla tenuta dell'Unione europea. Tensioni di questo tipo non sono tuttavia una novità: con ""Gente di nessuno"""", Linda Polman mostra infatti come la questione dei rifugiati e dei migranti abbia rappresentato un nervo scoperto per l'Europa fin dalla prima conferenza sul tema, tenutasi subito prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale. Allora come oggi, il sentimento diffuso era che queste persone non appartenessero a nessuno e che limitarne l'arrivo o respingerle fosse l'unica soluzione praticabile. Ripercorrendo le vicende drammatiche degli uomini e delle donne che, nel corso dei decenni, hanno visto negli ideali europei una speranza destinata a essere frustrata, ma anche di coloro che hanno combattuto perché gli oppressi trovassero nell'Unione una nuova casa, Linda Polman racconta una storia che non può essere ignorata affinché l'Europa mantenga la promessa di civiltà dalla quale era nata. Prefazione di Francesca Mannocchi."" -
Magia nera. Il fascino pericoloso della tecnologia
Macchine capaci di decidere da sole, automobili senza pilota, assistenti virtuali che ci guidano dai nostri smartphone: la presenza della tecnologia è sempre più pervasiva e porta nella nostra quotidianità un incanto magico al quale è difficile resistere. L'individuo interconnesso è rapito da questo fascino: la bellezza della tecnologia è prodotta dall'ingegno che porta perfezione, utilità e funzionalità, creando comprensione e comunanza tra modi di vita altrimenti difficilmente conciliabili. Il prezzo che paghiamo è tuttavia salato: ci scopriamo chiusi nella ""gabbia tecnologica"""", un nuovo potentissimo sistema di intermediazione tra uomo e uomo, che corrode le tradizionali relazioni (o connessioni) sociali e individuali e cancella i confini tra reale e virtuale, lasciandoci immersi in un'ambivalente era del verosimile, al di là dei concetti di vero e falso. Società e tecnologia sono ormai fuse nella multidimensionalità del quotidiano. Se le macchine da strumenti stanno diventando fini per l'individuo, protagoniste e non comprimarie del sociale, allora è necessario rimettere l'uomo e la società al centro del nuovo contesto in cui la tecnologia è la moneta dei poteri di sorveglianza. Con """"Magia nera"""", Carlo Carboni ci mette in guardia dalle distorsioni e dai pericoli percettivi, proponendo un """"cyber-meticciato"""", un'ambivalenza con cui imparare a convivere, tra i rischi di uno sviluppo che può sfuggirci di mano e la bellezza che innovazione e tecnologia possono consentirci."" -
L'altra Terra. L'utopia di Marte dall'età vittoriana alla new space economy
Sede di civiltà tecnologicamente avanzatissime e illuminate oppure luogo di provenienza di minacciosi estranei invasori, Marte rappresenta, da oltre un secolo, una alternativa alla Terra, un altro mondo sul quale proiettare le nostre speranze e le nostre paure. Da quando, nel Diciannovesimo secolo, gli astronomi Giovanni Schiaparelli e Percivall Lowell osservarono sulla superficie marziana quelli che ritennero essere una rete di canali artificiali, i sogni e gli incubi degli esseri umani sembrano aver conservato una speciale connessione con il Pianeta Rosso. ""L’altra Terra"""" è la storia di questa connessione, la vicenda di un vero e proprio mito moderno capace di raccontare, nella letteratura e nel cinema, nella ricerca e nella scienza, i timori e le aspettative della nostra specie, piena di entusiasmo all’arrivo delle macchine, terrorizzata dall’incombenza della guerra nucleare o minacciata dalla natura che non sembra più obbedirle. Dai romanzi di Wells e Asimov ai primi film di fantascienza, dall’osservazione astronomica al progetto SpaceX con il quale Elon Musk prevede di fondare entro pochi anni la prima colonia umana su Marte, la storia raccontata in questo libro è, in fondo, la nostra stessa storia - quella, cioè, di un’umanità affascinata dal sogno di fuggire altrove, un sogno che oggi sembra finalmente prossimo a divenire realtà."" -
Il mito della volontà popolare
Assistiamo in tutta Europa all'ascesa di movimenti populisti, di destra e di sinistra, diversi tra loro ma accumunati dalla rivendicazione di un ruolo, quello di veri portavoce della volontà del popolo, e dall'attribuire alle élite, colpevoli di essersi appropriate della democrazia rappresentativa, l'origine di ogni male. Osservando con attenzione i miti democratici spesso evocati dai populisti, come il modello dell'antica Atene o la volontà generale di Rousseau, e analizzando i vari sistemi di formazione della maggioranza, il funzionamento dei suoi cicli e le problematiche insite nello strumento favorito dai populisti, il referendum, Albert Weale dimostra che quello della volontà popolare è, a tutti gli effetti, soltanto un mito. Non si può raggiungere alcun obiettivo democratico facendo finta che le cose siano più semplici di quello che sono o sostenendo che esista una volontà del popolo univoca. Il pluralismo è il cuore pulsante della democrazia ed esercitare responsabilmente il potere significa pensare con molta attenzione alle conseguenze delle scelte politiche e affrontare con onestà le obiezioni. Prefazione di Richard Bellamy. Con un saggio di Valentina Gentile. -
Antisemitismo. Una storia di oggi e di domani
Il fuoco nero dell'antisemitismo, l'odio irrazionale verso il popolo ebraico accusato di cospirare ai danni del resto dell'umanità, non ha mai smesso di bruciare nonostante alla Shoah, il suo orrendo apice, siano seguiti decenni di appelli affinché simili tragedie non si ripetessero mai più. Negli ultimi anni, tuttavia, l'insofferenza e il disprezzo per gli ebrei sembrano aver ripreso vigore in tutto il mondo, prendendo di volta in volta le sembianze dell'antagonismo religioso, dell'opposizione al sionismo, delle rivendicazioni di movimenti neonazisti e neofascisti e altre ancora. Ma da dove viene tutto quest'odio e perché sembra impossibile sconfiggerlo? Cosa lo rende così trasversale e condiviso? Siamo così sicuri che ci troviamo di fronte a un residuato della storia e non a un fenomeno molto più pericoloso, che appartiene piuttosto all'attualità e al futuro? Attraverso una serie di lettere tra l'autrice e due personaggi da lei creati, ispirati a studenti e colleghi incontrati nei suoi anni di studio e insegnamento, ""Antisemitismo"""" tenta di dare una risposta a queste domande e a porne di nuove. L'ultimo lavoro di Deborah Lipstadt, acclamata storica che si è battuta in prima persona contro il negazionismo, è un libro personale e doloroso, capace di guardare negli occhi la terribile realtà che stiamo vivendo. Il nemico, tuttavia, è spietato ma non invincibile: lo studio, la conoscenza reciproca e il rispetto degli altri sono ancora oggi potenti armi in grado di sconfiggerlo. Postfazione di Anna Foa."" -
Non essere una macchina. Come restare umani nell'era digitale
Impiegati, baristi, cassieri, ma anche chirurghi, piloti d'aerei e tassisti: sono tantissimi i mestieri che, nell'era dell'economia digitale, potranno essere sostituiti da macchine capaci di svolgere le stesse mansioni in maniera più efficiente e a costi inferiori. Secondo Nicholas Agar, tuttavia, non è la perdita di posti di lavoro il prezzo più alto che rischiamo di pagare: in un mondo nel quale le macchine saranno programmate non solo per compiere operazioni automatiche, ma anche per ragionare, prendere decisioni e risolvere problemi, sarà infatti drasticamente ridotto il grado di umanità presente nella nostra società. Nel volgere di pochi anni, facoltà quali far accadere le cose, intervenire sulla realtà ed esercitare un potere causale rischiano di essere affidate totalmente ad agenti non umani. È davvero questa la forma che vogliamo dare al futuro che ci aspetta? Come possiamo fare per evitarlo? Secondo Agar, la soluzione è nella costruzione di una società che sia capace di integrare l'economia digitale con quella sociale, promuovendo un progresso tecnologico che metta al centro l'umanità e le sue interazioni. L'Era digitale ci pone di fronte a quella che è forse la sfida più importante della nostra storia: difendere la capacità umana di generare cambiamento nella società. Rispondere a questa sfida è urgente e necessario, per poter dire che restiamo umani nell'Era digitale, per dimostrare che siamo ancora artefici del nostro destino. Prefazione di Andrea Prencipe. -
La riconquista. Perché abbiamo perso l'Europa e come possiamo riprendercela
Con la nascita dell'euro, dieci anni dopo la caduta del Muro di Berlino, l'Europa sembrò essere arrivata alla fine di un lungo percorso. Mentre secondo alcuni la storia finiva con il trionfo della democrazia liberale, parve realizzarsi finalmente - sotto forma di banconote raffiguranti monumenti inesistenti - il sogno federalista di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Quanto accaduto dall'introduzione della moneta unica ai nostri giorni, tuttavia, ha apparentemente contraddetto l'ottimismo iniziale: gli auspici di Maastricht sembrano essersi rivelati illusioni, il sogno un incubo. Cosa è andato storto nella storia dell'euro? Con La riconquista, Francesco Saraceno va alla ricerca degli snodi fondamentali e dei momenti critici che hanno segnato la vicenda della nostra valuta, dall'atto fondativo ai movimenti euroscettici, dalla crisi greca e dall'austerity alla crisi del covid-19, inquadrandoli nel dibattito economico e politico e tentando di dare risposta alle più importanti questioni di oggi: perché è così difficile trovare soluzioni unitarie a problemi comuni? Da dove viene l'opposizione tra ""frugali"""" e """"dissoluti""""? Perché il dibattito sul MES crea divisioni così profonde? E soprattutto: per quali motivi l'eurozona, una delle economie più prospere del pianeta, sembra condannata a vivere una serie interminabile di crisi che la avvicinano sempre più alla sua disgregazione? La riconquista offre risposte a queste e ad altre questioni, mostrando le debolezze ma anche le potenzialità della moneta unica e riflettendo sul ruolo rispettivo che Stato e mercato dovrebbero avere nel garantire una crescita stabile e duratura. Secondo Saraceno, un altro euro è possibile; un euro che, contrariamente a quello che è stato nei suoi primi venti anni di esistenza potrebbe essere motore di crescita e stabilità."" -
La mente del consumatore. Guida applicata al neuromarketing e alla consumer neuroscience
Perché preferiamo un prodotto piuttosto che un altro? Perché passiamo così tanto tempo sulle reti sociali come Facebook o Instagram? È vero che alcuni consumatori preferiscono interagire con le nuove tecnologie piuttosto che con i loro simili? In passato, per rispondere a queste e altre domande i ricercatori facevano affidamento sui metodi di ricerca tradizionali come le interviste, i questionari, il focus group o semplicemente osservando, registrando e analizzando il comportamento dei consumatori. I recenti progressi nella tecnologia e nelle neuroscienze offrono la possibilità di studiare come i biomarcatori (compresa la suscettibilità genetica), i processi inconsci e le relative attivazioni cerebrali influenzino il comportamento del consumatore. Questo libro introduce il lettore alle basi della struttura e del funzionamento del cervello umano. Successivamente presenta gli strumenti e le misure neuroscientifiche più utilizzate dai ricercatori accademici e dalla business community per studiare l'attenzione, le risposte affettive, il processo di apprendimento, la memoria e infine le modalità attraverso cui si crea la preferenza in un consumatore. Il libro offre sia approfondimenti e conoscenze accademiche che una prospettiva applicata dove vengono presentati diversi casi aziendali. -
Alto volume. Politica, comunicazione e marketing. Nuova ediz.
La politica sta diventando sempre più comunicazione e marketing. Dagli Stati Uniti all'Italia si sta consolidando un nuovo modo di conquistare e gestire il consenso. E, dunque, di far politica. Nell'era del populismo (ma anche del post-populismo), nella stagione del primato dei dati e dei social network a contare sembra essere più la rappresentazione nella sfera pubblica mediata che la rappresentanza. Molte le cause e altrettante le conseguenze: ibridazione di format, mediatizzazione e personalizzazione, sondaggi, partecipazione attraverso dinamiche orizzontali e non più verticali, responsività rispetto alle decisioni assunte, ma anche alle intenzioni manifestate ripetutamente dagli attori del sistema politico non sempre con finalizzazioni in grado di risolvere i problemi del Paese. Sono tanti gli strumenti a disposizione di chi, detenendo il potere, ha come priorità del proprio agire comunicativo l'aumento del livello di engagement dei cittadini-elettori. La comunicazione politica si è trasformata da forma in sostanza. Francesco Giorgino propone un nuovo framework scientifico ed operazionale: il MICS, acronimo che segnala la forza dell'intreccio tra Marketing, Information, Communication, System. Il libro racconta tutti questi processi, assumendo come punto di partenza le vicende politiche italiane del biennio 2018-2019: l'exploit della Lega, il modello Cinque Stelle, la sinistra in cerca di identità, i due governi Conte, il fenomeno delle Sardine, il dibattito sull'Europa, l'immigrazione, il peso dell'economia e della finanza, il ruolo delle istituzioni in un contesto connotato dalla presenza di molte arene narrative. Prefazione di Giovanni Orsina. -
L' onda perfetta. Cavalcare il cambiamento senza esserne travolti
La sopravvivenza di una specie non è legata alla sua forza né alla sua intelligenza, ma al grado di predisposizione al cambiamento. Quest'assunto di Charles Darwin, secondo Marco Magnani, può essere applicato anche a imprese e territori. Le aziende che riescono a restare in gioco nel lungo periodo, infatti, non sono necessariamente quelle di maggiori dimensioni o che generano più profitti, ma quelle che gestiscono meglio i continui cambiamenti, che nell'economia globale di oggi sono frequenti, repentini e dirompenti. Storia, brand, solidità finanziaria e leadership di settore sono importanti ma a volte non bastano, come insegnano i casi di Kodak, Nokia, Motorola, Blackberry o Blockbuster, travolte da una rivoluzione digitale alla quale non hanno saputo rispondere, o quelli di gran parte degli editori di grandi enciclopedie, spiazzati da Internet e Wikipedia. Al contrario, flessibilità, visione, velocità di reazione e capacità di adattamento possono cambiare le sorti di un'azienda, come accaduto a Fujifilm, Netflix, Zara, ERG o IBM, che hanno saputo anticipare le esigenze di mercato, adattando il modello di business e diversificando le proprie attività. Un discorso analogo vale per città, regioni, paesi. Detroit non ha saputo gestire la crisi dell'automobile, mentre Pittsburgh ha reagito molto bene a quella dell'acciaio. E molto avrebbe potuto insegnare a Taranto, se solo la questione fosse stata affrontata con una visione di lungo periodo. Venezuela, Mongolia, Argentina e Sud Africa, pur ricchi di risorse naturali o situate in posizioni geografiche strategiche, non hanno saputo sfruttare il 'vantaggio iniziale' e hanno sofferto la ridefinizione degli equilibri geopolitici e la globalizzazione. Al contrario, Singapore, Israele, Finlandia e Corea del Sud, la cui sopravvivenza è spesso stata a rischio nel corso della storia, hanno dimostrato grande resilienza. -
Cantiere Terra. Come l'ingegneria climatica può salvare il pianeta
Entro il 2050 un miliardo di persone potrebbero diventare rifugiati climatici. Secondo Thomas Kostigen, però, il tempo dei movimenti, dell'attivismo e della sensibilizzazione è arrivato in drammatico ritardo, con un riscaldamento globale che dopo i picchi del settembre 2016 è giunto al punto di non ritorno. ""Cantiere Terra"""" dimostra come l'unica speranza per invertire la tendenza sia da ricercare nell'innovazione tecnologica, in particolare nelle forme più avanzate di ingegneria climatica. Kostigen va alla ricerca di chi oggi nel mondo propone soluzioni innovative: sono investitori, scienziati, ingegneri e visionari che, tra foreste artificiali che assorbono anidride carbonica dall'atmosfera, terreni smart che programmano le condizioni ideali per lo sviluppo delle coltivazioni e innovativi sistemi di riutilizzo delle acque di scarico, stanno provando concretamente a cambiare le sorti del pianeta."" -
Caldo. Breve storia dello scioglimento dell'Artico
Quando visitò l’Artico per la prima volta negli anni Ottanta, Mark Serreze era un giovane studioso, pieno di entusiasmo ma poco convinto che gli esseri umani giocassero davvero un ruolo importante nelle variazioni climatiche. Quando, diversi anni più tardi, Serreze volle rivedere la zona dei suoi primi studi, si trovò di fronte a una sconvolgente sorpresa: l’area era quasi completamente sparita, ridotta a qualche chiazza di ghiaccio sporco e destinato a sciogliersi del tutto di lì a breve. “Caldo. Breve storia dello scioglimento dell’Artico” parte da quella sorpresa e racconta la vicenda che, attraverso decenni di esplorazione di ricerca sul campo, ha portato Serreze a cambiare idea, diventando così uno dei più influenti e ascoltati attivisti al lavoro affinché gli esseri umani creino una società globale unita e capace di tutelare al meglio il nostro pianeta. -
Disciplina delle società e legislazione bancaria. Studi in onore di Gustavo Visentini. Vol. 1: Principi e metodo, società e organizzazione.
Disciplina delle società e legislazione bancaria, titolo della raccolta dei tre tomi scritti in onore del Professore Gustavo Visentini, non è soltanto un riferimento, se vogliamo evocativo, ad alcuni tra i principali temi del suo ampio percorso di studio, ma rappresenta la cifra del rilievo scientifico del pensiero dell’Onorato, che nel suo percorso ha esplorato diversi ambiti disciplinari, sia del diritto privato che di quello pubblico, passando per l’etica e la teoria generale del diritto.rnLa raccolta di saggi su argomenti assai variegati e provenienti da studiosi di diverse discipline, insieme alla presenza di molti contributi e all’ampia partecipazione all’iniziativa sono espressione dell’amicizia e della stima che nel mondo scientifico il Professore Visentini raccoglie. Ne è seguita un’opera ricca di spunti di attualità e di riflessioni di principio, di temi di legislazione speciale o di teoria generale, realizzando una sintesi ideale del percorso del Professore; nonostante la grande varietà di scritti è difficile trovarne uno i cui temi non siano stati anche da lui affrontati. Principi e metodo, società e organizzazione, primo tomo della raccolta, si apre con una trattazione dei temi generali afferenti ai principi e al metodo del diritto commerciale e reca una rassegna di contributi su questioni di attualità in materia di organizzazione e governo delle società. -
Disciplina delle società e legislazione bancaria. Studi in onore di Gustavo Visentini. Vol. 2: Società, interessi e tutele.
Disciplina delle società e legislazione bancaria, titolo della raccolta dei tre tomi scritti in onore del Professore Gustavo Visentini, non è soltanto un riferimento, se vogliamo evocativo, ad alcuni tra i principali temi del suo ampio percorso di studio, ma rappresenta la cifra del rilievo scientifico del pensiero dell’Onorato, che nel suo percorso ha esplorato diversi ambiti disciplinari, sia del diritto privato che di quello pubblico, passando per l’etica e la teoria generale del diritto. La raccolta di saggi su argomenti assai variegati e provenienti da studiosi di diverse discipline, insieme alla presenza di molti contributi e all’ampia partecipazione all’iniziativa sono espressione dell’amicizia e della stima che nel mondo scientifico il Professore Visentini raccoglie. Ne è seguita un’opera ricca di spunti di attualità e di riflessioni di principio, di temi di legislazione speciale o di teoria generale, realizzando una sintesi ideale del percorso del Professore; nonostante la grande varietà di scritti è difficile trovarne uno i cui temi non siano stati anche da lui affrontati. Società, interessi e tutele, secondo tomo della raccolta, prosegue nel solco del primo volume, l’analisi di temi di attualità ed interesse in materia di tendenze e sviluppi del diritto societario, svolgendo anche un esame di alcune questioni di rilievo concernenti il processo cautelare societario. -
Disciplina delle società e legislazione bancaria. Studi in onore di Gustavo Visentini. Vol. 3: Banca, finanza e concorrenza.
Disciplina delle società e legislazione bancaria, titolo della raccolta dei tre tomi scritti in onore del Professore Gustavo Visentini, non è soltanto un riferimento, se vogliamo evocativo, ad alcuni tra i principali temi del suo ampio percorso di studio, ma rappresenta la cifra del rilievo scientifico del pensiero dell’Onorato, che nel suo percorso ha esplorato diversi ambiti disciplinari, sia del diritto privato che di quello pubblico, passando per l’etica e la teoria generale del diritto. La raccolta di saggi su argomenti assai variegati e provenienti da studiosi di diverse discipline, insieme alla presenza di molti contributi e all’ampia partecipazione all’iniziativa sono espressione dell’amicizia e della stima che nel mondo scientifico il Professore Visentini raccoglie. Ne è seguita un’opera ricca di spunti di attualità e di riflessioni di principio, di temi di legislazione speciale o di teoria generale, realizzando una sintesi ideale del percorso del Professore; nonostante la grande varietà di scritti è difficile trovarne uno i cui temi non siano stati anche da lui affrontati. Banca, finanza e concorrenza, terzo tomo della raccolta, reca un insieme di contributi che affrontano criticamente temi di particolare rilevanza afferenti alle aree del diritto bancario, del diritto dei mercati finanziari e del diritto della concorrenza, con attenzione alle nuove sfide poste da ciascuna area del diritto. -
Sardine. Fenomenologia di un movimento di piazza
Celebrate, criticate, sopravvalutate da taluni, sottovalutate da altri. Da due mesi le Sardine sono al centro dell'attenzione collettiva. A torto o a ragione. A loro sono state dedicate pagine intere di quotidiani e di settimanali, ore di dirette televisive e radiofoniche. Di loro si parla sui social network, sovente più sull'onda di simpatie o di antipatie che di conoscenza approfondita e argomentata. Un fenomeno nuovo e vecchio al tempo stesso quello della partecipazione popolare attraverso la piazza che ha conquistato spazi rilevanti anche nella discussione tra leader politici, accedendo con prepotenza alla costruzione dei processi di agenda setting di questo inizio degli anni Venti. Sospese a metà tra la ricerca di un'identità e la definizione di un ruolo funzionale da espletare nella definizione degli equilibri futuri della politica italiana a partire dall'esito delle elezioni regionali del 2020, le Sardine meritano di essere studiate oltre che raccontate. Questo libro è scritto da studiosi provenienti da diverse aree di competenza che indagano il fenomeno con gli strumenti della comunicazione politica, della storia, della politologia e del marketing. -
Il punto d'incontro. Il negoziato nell'Unione Europea
L'Unione europea è un'organizzazione ibrida, strutturata sul negoziato permanente tra governi nazionali, un rapporto complesso tra gli Stati membri e tra Stati e istituzioni nel quale ogni minimo processo decisionale gioca un ruolo di fondamentale importanza. Con Il punto d'incontro, Nicola Verola analizza le dinamiche più profonde che sono alla base del funzionamento dell'Unione europea nel suo quotidiano, dalle logiche negoziali tra gli Stati membri al cruciale ruolo equilibratore delle istituzioni europee. L'autore esamina le tecniche e gli strumenti che portano un negoziato al raggiungimento del suo principale obiettivo: generare un accordo positivo per tutte le parti in causa soddisfacendo ogni singola posizione negoziale. Dalla sua lunga esperienza nelle istituzioni, Verola disegna così un affresco del processo di integrazione europea che si alterna tra luci e ombre, utile per comprendere le difficoltà degli ultimi anni, la gestione della crisi attuale e le prospettive future dell'Unione. Prefazione di Sergio Fabbrini. -
L' impresa eccezionale. Come il capitalismo migliora la nostra vita
La reputazione del capitalismo non è mai stata peggiore: le multinazionali e le imprese di grandi dimensioni, in particolare le piattaforme web, sono accusate di sfruttare le risorse naturali e le debolezze umane in condizioni di monopolio quasi assoluto; il settore bancario e la finanza sono visti come i responsabili senza scrupoli dell'impoverimento del ceto medio occidentale; l'idea stessa di generare profitti è considerata, nell'epoca delle disuguaglianze globali e della crisi climatica, antitetica all'idea stessa di sostenibilità sociale ed economica. È arrivato il momento di uccidere il gigante divenuto talmente avido e sfrenato da rischiare di inghiottire chi l'ha creato? No: secondo Tyler Cowen, considerato da molti tra i più stimolanti e provocatori economisti statunitensi, il problema del capitalismo è piuttosto un altro: non abbiamo ancora imparato ad amarlo abbastanza. L'impresa eccezionale non è soltanto un appassionato manifesto a sostegno della grande impresa: affrontando direttamente le questioni e i problemi aperti che hanno minato la fiducia verso le grandi aziende e i giganti della finanza, Cowen dimostra come molte credenze sul loro conto siano imprecise o errate. Le imprese sono più disoneste di noi? Gli amministratori delegati sono pagati troppo? Amazon e Google detengono davvero un monopolio assoluto e minaccioso per la democrazia? Le grandi banche d'affari e Wall Street sono utili a qualcuno oltre che a loro stessi? Nessuna di queste domande ha una risposta scontata: la lettura del libro di Tyler Cowen è il primo passo per la salutare riscoperta di una parte fondamentale della nostra società. -
Revolution. Storia di una canzone dei Beatles dalla protesta alla pubblicità
Quando, nel 1968, i Beatles pubblicarono la prima versione di Revolution, si ritrovarono nel mezzo di una singolare bufera, presi tra quanti temevano da parte loro posizioni troppo radicali e quanti invece, tra gli attivisti, si sentivano traditi dai versi di John Lennon, apertamente pacifisti e contrari alla violenza. Non era un caso: Revolution è una canzone - in realtà, una serie di canzoni - disseminata di elementi contraddittori e ambiguità, deliberatamente scritta per suscitare una reazione forte in quanti l'ascoltavano. Quando poi, nel 1987, la Nike scelse il pezzo come colonna sonora di un suo spot, esplosero di nuovo le polemiche da parte, stavolta, di quanti sentivano che l'utilizzo commerciale della musica dei Fab Four fosse un vero e proprio sacrilegio. Questo libro non è soltanto il racconto di una delle più straordinarie vicende musicali del Ventesimo secolo, ma anche una riflessione sulla pop culture, il capitalismo e i molti e diversi linguaggi e piani di significato che sono in azione quando usufruiamo di un prodotto culturale o siamo chiamati in causa da un messaggio pubblicitario, e da come tutto ciò sia influenzato dal tempo, dal luogo, dalle nostre convinzioni o credenze e dalle intenzioni nostre e di chi crea il contenuto. Alan Bradshaw e Linda Scott ci mostrano, anche, come la distinzione tra ciò che è arte e ciò che invece viene fatto ""per vendere"""" sia spesso del tutto soggettiva e impalpabile, tanto che i Beatles non avevano problemi a considerarsi e definirsi """"commerciali"""" mentre il settore dell'advertising, negli anni Ottanta, fu protagonista di una formidabile stagione creativa. """"Revolution"""", scritto con il rigore degli studiosi e la passione dei fan della più celebre band di tutti i tempi, è un libro sorprendente che ci fa riconsiderare le visioni antitetiche e semplicistiche di artisti integri e disinteressati opposti a pubblicitari avidi e opportunisti per trattare finalmente l'advertising come una più complessa questione di politica culturale."" -
Le persone non servono. Lavoro e ricchezza nell'epoca dell'intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale, fino a poco tempo fa relegata all'immaginario di letteratura e cinema, è entrata definitivamente nelle nostre vite. In questo saggio ormai classico, Jerry Kaplan, tra i maggiori esperti mondiali sull'argomento, ci guida alla scoperta di un campo di studi che oggi, dopo cinquant'anni di sforzi e miliardi di dollari spesi, sembra arrivato a esprimere definitivamente tutte le sue potenzialità. Automobili senza pilota, aiutanti robot e consulenti finanziari automatizzati possono darci ricchezza e tempo libero, ma anche rappresentare per noi una minaccia concreta. Non sappiamo se il prezzo di algoritmi sempre più evoluti sia l'obsolescenza umana. Il passaggio all'automazione del lavoro in più campi potrebbe essere brutale e protratto nel tempo, soprattutto se non affronteremo tempestivamente i grandi problemi rappresentati da un mercato del lavoro sempre più incerto e da crescenti disuguaglianze di reddito. Kaplan, con Le persone non servono, propone soluzioni politiche e di libero mercato che possono aiutarci a evitare un lungo periodo di tumulti sociali, mostrando in modo a un tempo accessibile e completo le opportunità e i rischi dell'intelligenza artificiale.