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L'Italia in presadiretta. Viaggio nel paese abbandonato dalla politica
Mentre intorno all'informazione si fa terra bruciata, le inchieste di Riccardo Iacona rappresentano una delle poche finestre ancora aperte sull'Italia. In questo libro Iacona racconta il paese che ha visto. Tra la gente, registrando storie, rabbia e passioni. In presa diretta. Con i magistrati e gli uomini delle forze dell'ordine che combattono una battaglia solitaria contro la 'ndrangheta. Negli uffici pubblici, documentando, telecamera nascosta, come si ottengono le autorizzazioni a costruire eludendo la legge. In provincia di Napoli, dove da anni il tribunale è in una sede provvisoria, senza vigilanza né metal detector: ""Qui si può entrare anche con un bazooka"""". Sul Canale di Sicilia, tra uomini, donne e bambini sdraiati nei barconi con i corpi ustionati dal carburante rovesciatosi. E ancora la scuola al fallimento, il grande business dell'acqua ai privati, gli affitti pazzi e la politica inesistente sulla casa. Questa è l'Italia che la televisione non vorrebbe più raccontarci."" -
Paura di volare. Da indagini e testimonianze segrete ecco chi imbroglia sulla nostra sicurezza
Sembra impossibile. L'aereo è certamente il mezzo più affidabile, eppure accadono tanti incidenti (e noi non lo sappiamo), e troppi speculano sulla nostra sicurezza. Nei cieli e negli aeroporti succede di tutto, ogni giorno, e spesso nessuno controlla. Controllati siamo solo noi quando passiamo al check-in e ci sottoponiamo a inutili verifiche. Le compagnie aeree hanno un solo obiettivo: decollare. Come, lo racconta questo primo libro inchiesta sul vortice di interessi e di truffe che girano intorno al trasporto aereo. Succede che un fotografo con la passione del volo diventi comandante falsificando i documenti e venga scoperto solo dopo 10.000 ore di volo, e come lui molti altri intemerati ottengano il brevetto di pilota saltando esami teorici troppo difficili (anche quello di inglese!). Pezzi di ricambio non certificati e immessi sul mercato da broker squali procurano piccoli o gravi inconvenienti. Ecco il perché di tante avarie, alcune terribili, altre per fortuna senza conseguenze per i passeggeri. E guai ai comandanti troppo scrupolosi che denunciano malfunzionamenti, cattiva manutenzione e orari impossibili. Molti sono stati licenziati. E in tanti ora hanno paura a esporsi. L'autrice ha documentato tutto e ha trovato con fatica testimoni disposti a parlare dopo anni di silenzio e omertà. Eppure la magistratura almeno un'inchiesta l'ha avviata. Qualcosa è venuto fuori. Importante è che chi ha il coraggio di denunciare non rimanga solo. -
Siamo in guerra. Per una nuova politica
Cos'è veramente quella che molti si ostinano a chiamare l'antipolitica? Casaleggio e Grillo raccontano la loro esperienza e la rivoluzione che sta coinvolgendo sulla rete milioni di persone. Il mondo sta cambiando. I movimenti spontanei stanno emergendo ovunque sostituendosi ai partiti, dall'Islanda alla Svezia, dal Partito dei pirati tedesco agli Indignados spagnoli, fino al Movimento 5 Stelle italiano: nato in rete, senza un euro di finanziamento pubblico, con tutti i media contro, è considerato il possibile terzo polo alle prossime elezioni politiche; già ora conta 130 consiglieri comunali e regionali con percentuali di voto tra il 4 e il 6 per cento su base nazionale. La rete è un'opportunità unica per creare un'intelligenza collettiva che possa affrontare i problemi della società permettendo a ciascuno di partecipare alle scelte che lo riguardano. Non sarà una passeggiata, avvertono gli autori. Il vecchio mondo prima di mollare privilegi e potere venderà cara la pelle. La guerra durerà molto a lungo. -
Come pecore in mezzo ai lupi
Una selezione degli scritti politici di don Primo Mazzolari, composti tra il 1940 e il 1955. Il libro è introdotto da una premessa di don Virginio Colmegna ed è diviso in cinque parti. La prima parte raccoglie gli interventi più attuali e dirompenti: scritti negli anni Quaranta, rappresentano ancora oggi una provocazione morale e intellettuale. Le parti che seguono sono dedicate ai giovani, chiamati a riscoprire la passione politica dopo le delusioni della guerra; alla tolleranza; al mestiere dell'uomo, per rinnovare e ripulire la politica corrotta e clientelare; alla giustizia sociale sempre dalla parte degli ultimi. L'ultima parte (""Siamo tutti comunisti"""") presenta una riflessione di don Mazzolari sul comunismo non come dottrina politica o sistema di pensiero ma come stato d'animo, molto vicino all'ideale dell'impegno politico cristiano."" -
La versione di Vasco
"Ognuno ricorda le cose alla sua maniera, ognuno un po' se la racconta. Io sono stato franco. Con questo libro di dichiarazioni forse si capirà di più la mia versione... La realtà, a vederla bene, è dura, non sempre giusta, ma io la prendo come una sfida e dico sempre: andiamo a vedere fino in fondo. Questo è ciò che ci fa essere uomini, andare avanti nonostante tutto, anche se intorno la realtà ti fa schifo. Mio padre era socialista e non essere schierato in quegli anni con i comunisti o i preti non pagava a Zocca. Nella comune teatrale di Bologna ho scoperto Bakunin e gli anarchici. Non quelli che mettono le bombe, ma uomini migliori, liberi, talmente responsabili che non c'è più bisogno di uno Stato che ti detti le regole. Non sono mica Vasco Rossi io. Sono una persona, sono un uomo, mica un eroe invulnerabile come Achille. Dove mi colpisci io sanguino, Vasco Rossi no, lui non sente niente.""""" -
Green Italy. Perché ce la possiamo fare
Possiamo battere la crisi? Non sarà facile, ma la risposta è sì. Se sapremo guardare l'Italia con occhi diversi da quelli delle agenzie di rating, con l'affetto e la curiosità necessari a cogliere i nostri tanti talenti. Ermete Realacci prova a farlo. Racconta, dal Nord al Sud, storie di un'alleanza tra imprese e comunità, tra ambiente e nuovi modi di vivere che possono traghettarci verso un paese più desiderabile e più competitivo. E Green Italy. Dove la green economy sposa le vocazioni nazionali, tiene insieme le tradizioni con l'elettronica e la meccanica di precisione. Punta su qualità, ricerca e conoscenza per produrre un'economia più sostenibile e innovativa. Si apre ai mercati globali e rinsalda i legami con il territorio, facendosi forte della coesione sociale e del capitale umano. È la via di un patriottismo dolce che può cambiare l'Italia. Un'idea di futuro per l'economia, la società, la politica. Prefazione di Ivan Lobello, postfazione di Alberto Meomartini. -
Pane e pace. Il cibo, il progresso, il sapere nostalgico
Un agronomo e scrittore racconta la storia di tre generazioni. No, non è un romanzo, è un excursus veloce sul rapporto che l'uomo intrattiene con la terra e con quello che mangia attraverso l'evoluzione in agricoltura e la ricerca scientifica. Un modo tutto particolare e nuovo per parlare di noi, dei nostri nonni e del nostro futuro. I pomodori dei primi del secolo sono molto diversi da quelli di oggi, così pure i frumenti, le barbabietole, e oggi chi lavora la terra non sta più piegato a togliere insetti e a concimare. Ogm, contaminazioni a vari livelli hanno migliorato molto la nostra capacità di produzione. Pensate che tra il Medioevo e i primi anni del secolo scorso non c'era differenza nella produzione di grano. Era sempre la stessa: una tonnellata, e non era abbastanza. La gente aveva fame, il cibo era un'ossessione. Così i ricordi familiari si uniscono alle conoscenze di uno scrittore che da anni porta avanti una sua battaglia personale in favore della conoscenza scientifica e della consapevolezza critica. La storia delle piante, gli incroci che nel tempo sono stati provati definiscono un modo di stare a tavola, la storia di un paese e di un territorio. -
La guerra democratica
Dopo il collasso del contraltare sovietico le Democrazie, Stati Uniti in testa, hanno inanellato, in vent'anni, otto guerre di aggressione. La ""guerra democratica"""" non si dichiara, ma si fa, con cattiva coscienza, chiamandola con altri nomi. Col grimaldello dei """"diritti umani"""" si è scardinato il diritto internazionale sul presupposto che l'Occidente, in quanto cultura superiore (moderna declinazione del razzismo), portatore di valori universali, i suoi, ha il dovere morale di intervenire ovunque ritenga siano violati. Il nemico, allora, non è più, schmittianamente, uno """"justus hostis"""", ma solo e sempre un criminale. Essenzialmente tecnologica, sistemica, digitale, condotta con macchine e robot, la """"guerra democratica"""" evita accuratamente il combattimento, che della guerra è l'essenza, perdendo così, oltre a ogni epica, ogni dignità, ogni legittimità, ogni etica e persino ogni estetica."" -
Io so. La verità sui rapporti tra mafia e Stato
"Ai lettori dico di non fidarsi delle ricostruzioni distorte delle indagini sulla trattativa. Sarà un processo foriero di tensioni: guardate ai fatti, non alle versioni delle parti in causa. E lo stesso chiedo ai giornalisti. Una parte del paese non vuole la verità sulle stragi, e mi stupirei del contrario: non la voleva vent'anni fa, non la vuole adesso."""" """"C'è una verità indicibile nelle stanze del potere, un potere non conoscibile dai cittadini che si nasconde, che si sottrae a ogni forma di controllo. La ragion di Stato rischia di diventare un ombrello difensivo sotto il quale proteggere la parte oscura del potere, il suo volto osceno, e la storia occulta dei patti inconfessabili, compreso quello tra Stato e mafia."""" Le stragi e le bombe del '92-93, la nascita della Seconda Repubblica, la corruzione come sistema, l'attacco alla Costituzione e alla magistratura, la debolezza della sinistra, le indagini sulla trattativa, il conflitto con il Quirinale. Antonio Ingroia, procuratore aggiunto della Procura di Palermo, racconta vent'anni di berlusconismo e la difficoltà di ricostruire la verità sui rapporti tra mafia e Stato." -
Ora et labora. La Chiesa che vivo
Questo è un libro di rottura rispetto alla pubblicistica consueta su Chiesa e Vaticano, tra affari, lotte tra cardinali e scontri di potere. È un libro che racconta la Chiesa meno visibile, ma che forse molti vivono senza neanche accorgersene. Non è un elogio della Chiesa, tutt'altro: è un pamphlet che non risparmia critiche, non fa sconti, ma si muove da dentro la Chiesa, dal lavoro quotidiano che fa e che, osservandolo, ci fa pensare ""per fortuna che c'è la Chiesa!"""". Il lavoro della Caritas, i centri di accoglienza che a causa della crisi danno sostegno e ristoro anche a tanti italiani, non solo agli immigrati, e poi gli oratori che in molte città sono gli unici spazi dignitosi in cui portare i figli dopo la scuola, gli scout, le numerosissime persone che rispondono quotidianamente e a titolo gratuito alle tante emergenze sanitarie e alimentari. Oggi, con lo Stato sociale sbaragliato da una politica irresponsabile, la Chiesa c'è, è sul campo, agisce, spesso silenziosamente. Con questo libro viene allo scoperto, fa sentire la sua presenza. E chi meglio di don Virginio Colmegna, già direttore della Caritas ambrosiana e oggi presidente di Casa della carità, centro di accoglienza nel cuore di Milano, poteva comporre questo pamphlet sul ruolo fondamentale della Chiesa cattolica nell'Italia di oggi? Con il testo """"Una 'nuova' evangelizzazione"""" di Carlo Maria Martini."" -
Dove sono gli uomini? Perché le donne sono rimaste sole?
Dove sono gli uomini, fisicamente e psicologicamente? Soprattutto a fare cosa, dove se non qui, e perché? Perché le donne sono tutte in giro, tutte in viaggio, tutte da qualche parte, spesso tra di loro, intente a fare o progettare qualcosa, mentre gli uomini sembra che si siano chiusi in casa, a doppia mandata, e non rispondano neppure a chi bussa con forza alle loro porte? Dove sono i protagonisti della scena, gli uomini del Mediterraneo, quelli che trovavi sempre al centro della piazza, al centro della spiaggia, al centro del bar, al centro della scena? Perché sul palco ora sembra che ci siano soltanto donne? Perché gli uomini non escono dai percorsi codificati del lavoro e della società? Perché sono sempre protetti da convenzioni e ruoli codificati, e quando non lo sono entrano subito in difficoltà? Perché gli uomini non parlano (se non di alcuni, pochi, argomenti estranei tanto a loro quanto a me), perché non chiamano, perché sembrano chiusi, rassegnati, stanchi prima ancora di aver iniziato a fare qualsiasi cosa? Per parlare degli uomini, oggi più che mai, occorre parlare con le donne, ascoltare le loro storie, farsi raccontare le loro avventure e disavventure, sfidando le leggi della riservatezza, tentando di collegare fatti e circostanze che ogni donna considera isolati, per cui spesso prova sentimenti di colpa, e che invece sono profondamente collegati tra loro. -
Le bugie nel carrello. Le leggende e i trucchi del marketing sul cibo che compriamo
Cos'è esattamente il Kamut? Perché è meglio non mangiare troppo tonno? Le patate al selenio fanno bene alla salute? La mortadella 100 per cento naturale esiste davvero? Dopo il successo di ""Pane e bugie"""" (Chiarelettere 2010), il libro sulla disinformazione in campo alimentare, Dario Bressanini ci accompagna tra gli scaffali di un supermercato immaginario e ci aiuta a capire cosa raccontano, e cosa nascondono, le etichette dei prodotti che acquistiamo. Scopriremo, tra l'altro, che l'equazione """"naturale = buono"""" è uno dei pregiudizi più radicati e più usati dalla pubblicità, che un prodotto che l'etichetta descrive come a """"chimica zero"""" i conservanti li contiene, che il prezzo di una bottiglia di vino ne influenza l'apprezzamento e che il tonno più buono non si taglia con un grissino."" -
Ignoranti. L'Italia che non sa l'Italia che non va
Spesso esilarante per i casi raccontati, ma inquietante per lo scenario descritto, Ippolito svela quanto è somara l'Italia. Con nomi e cognomi il libro fornisce un campionario incredibile di assurdità: il sottosegretario che accusa il ministro di essere un ""asino bardato da generale"""", la conduttrice che inciampa sugli accenti, deputati che parlano in modo inverosimile. Sorprendente? L'Italia è sempre in coda nelle classifiche per l'istruzione e la cultura. Lo confermano gli spropositi che si trovano nei temi della maturità, i pessimi risultati degli studenti nel confronto internazionale, gli errori nella formulazione delle domande ai concorsi: anche chi giudica sbaglia. E l'economia arretra. Il contrario di quanto avvenne negli anni del boom, quando l'innalzamento culturale accompagnò il miracolo. Oggi il 45,2 per cento ha al massimo la licenza media contro il 27,3 per cento dell'Europa. Solo due italiani su quattro sono diplomati contro tre inglesi su quattro. L'Italia è avara: in Europa è ventiduesima per la quota di spesa pubblica destinata all'istruzione in rapporto al Pil. E al peggio non c'è mai fine per l'onda lunga dei tagli dell'era Berlusconi, ma anche per la scarsa sensibilità del governo tecnico di Monti. Nemmeno i privati si salvano. I confronti internazionali proposti ripetutamente nel libro certificano il disastro. Uno schiaffo per un paese come l'Italia, per secoli culla della cultura e dell'arte. Come si può tornare a crescere? Con l'istruzione e la cultura."" -
Quando parla Gaber. Pensieri e provocazioni per l'Italia
Leggilo. Gaber graffia ancora. Al pari delle sue canzoni, anche le sue battute, le sue domande urticanti fotografano l'Italia di ieri e anticipano quella di oggi: la politica, lo Stato, la Chiesa, la famiglia, il dilemma della coppia, il sesso, la televisione, il mercato, l'omologazione culturale, la stupidità dilagante, il berlusconismo che è in noi. Dopo l'autobiografia ""Gaber. L'illogica utopia"""", Guido Harari propone qui una selezione di pensieri e provocazioni, affilati come bisturi, di una delle maggiori coscienze civili che questo paese abbia avuto."" -
Se non ora adesso. Le donne, i giovani, la liberazione
Le nuove generazioni non hanno bisogno di maestri ma di testimoni, nessuna predica, solo esempi. Don Gallo racconta episodi di vita vissuta (l'adolescenza, la mamma, i suoi incontri e battaglie) e si appella alla voglia di reagire dei giovani e delle donne. A cominciare dal sesso, che non deve essere un'arma del potere per sfruttare e discriminare, complici la Chiesa e questa politica, ma una spinta a essere se stessi e a stare bene con l'altro. Prima viene l'etica, poi la fede, dice don Gallo. Anche in famiglia, nella strada, sul lavoro. Ogni giorno. Allora il disagio di chi non è omologato, degli ultimi e dei diversi non sarà più un problema di ordine pubblico, piuttosto un'occasione di confronto, una questione sociale e umana che riguarda tutti. La forza ""eversiva"""" del Vangelo è in un'idea di cittadinanza ricostruita a partire dall'incontro con gli altri, in pace, per un cammino veramente liberatorio a fianco dei più oppressi."" -
Salute e bugie. Come difendersi da farmaci inutili, cure fasulle e ciarlatani
Per la salute e la bellezza si è disposti a credere a tutto, anche che sia possibile con una lozione far ricrescere i capelli o che con la cartilagine di squalo, l'aculeo velenoso dello scorpione, o addirittura con le mandorle, si guarisca dal cancro. Contro le truffe in farmacia, le cure inutili e le illusioni della medicina alternativa, qui dimostrate da chi le denuncia da anni, l'unico antidoto è l'informazione: per salvaguardare noi stessi e il progresso scientifico, quello al servizio dell'uomo e non degli interessi delle aziende farmaceutiche e degli speculatori. -
Prepariamoci a vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza... e forse più felicità
Mai tante crisi tutte insieme: clima, ambiente, energia, risorse naturali, cibo, rifiuti, economia. Eppure la minaccia della catastrofe non fa paura a nessuno. Come fare? Ci vuole una nuova intelligenza collettiva. Stop a dibattiti tra politici disinformati o in conflitto d'interessi. Se aspettiamo loro sarà troppo tardi, se ci arrangiamo da soli sarà troppo poco, ma se lavoriamo insieme possiamo davvero cambiare. L'autore racconta il suo percorso verso la resilienza, ovvero la capacità di affrontare serenamente un futuro più incerto, e indica il programma politico che voterebbe. Il cambiamento deve partire dalle nostre case (più coibentate), dalle nostre abitudini, più sane ed economiche (dal consumo d'acqua ai trasporti, dai rifiuti alle energie rinnovabili, dall'orto all'impegno civile). Oggi non possiamo più aspettarci soluzioni miracolistiche: meglio dunque tenere il cervello sempre acceso, le luci solo quando servono. -
Pane e bugie. I pregiudizi, gli interessi, i miti, le paure. Nuova ediz.
Il glutammato fa malissimo... E gli spaghetti radioattivi? Ah no, io compro solo pane biologico, prodotti locali e di stagione. Quanta apprensione intorno alla nostra tavola. E quante bugie. Ma a chi dobbiamo credere? L'approssimazione in cucina non funziona, nemmeno per preparare un piatto di spaghetti. Meglio verificare quanto tv, web, giornali, radio ci propinano ogni giorno: mentre ci scanniamo sugli OGM in realtà già mangiamo frutta, verdura e cereali derivati da modificazioni genetiche indotte da radiazioni nucleari (perché nessuno lo dice?); abbiamo il terrore della chimica ma ci dimentichiamo che per esempio la vanillina è un estratto da una lavorazione del petrolio e che il caffè contiene sostanze cancerogene. Mostri come la fragola-pesce e altre diavolerie occupano il nostro immaginario, ma quali sono davvero i rischi che corriamo? Ecco un aiuto a non farsi ingannare da messaggi troppo facili ed emotivi. Ci guadagneremo in razionalità, salute e portafoglio. -
Come la penso. Alcune cose che ho dentro la testa
Un'autobiografia in forma di saggi e di racconti. Per la prima volta ecco il laboratorio creativo di Andrea Camilleri (con una parte dedicata a Montalbano e alla sua Vigata) attraverso un percorso ricco di personaggi, luoghi, piccoli e grandi eventi, e con incursioni nella letteratura, nella filosofia, nella politica. Che bellezza leggere i suoi ricordi di ragazzo, le ""controstorie"""" della sua Sicilia, e poi recuperare l'Italia di ieri e di oggi, intrattenuti dalla sua inesauribile vena critica e ironica. Un ritratto a colori vivacissimi di come siamo e cosa pensiamo. Una scoperta."" -
Contrada Armacà
L'omicidio di Rosario Laganà, giovane parrucchiere ucciso per strada in un agguato, non suscita particolare clamore a Reggio Calabria. Il movente, si mormora, sarebbe una faccenda di corna o di droga. Nessuno sembra insospettito dal fatto che il ragazzo era intimo di Oriana, la collaboratrice più fidata del sindaco, morta suicida solo poche settimane prima. Chi non si accontenta di facili spiegazioni è lo zio di Rosario, Demetrio Malara, ex insegnante, un uomo solitario che ha già perso il figlio quindicenne in un regolamento di conti fra clan rivali. La pista di Oriana diventa una scommessa privata, ma per esplorarla Malara ha bisogno di aiuto. Fortunato Amato detto Nato, un suo ex studente che alla carriera di avvocato ha preferito il business dei matrimoni e si è ritagliato un ruolo come organizzatore di eventi, è l'uomo giusto al momento giusto. Narcisista e donnaiolo, brillante e abituato a vivere all'insegna del ""me ne fotto """", Nato conosce mezza Reggio ed è ben introdotto nei circoli che contano. Fra risse nei locali della movida reggina, container gonfi di armi e cocaina in transito nel porto di Gioia Tauro, sparatorie nei boschi dell'Aspromonte, donne irresistibili e sicari disposti a tutto, la strampalata coppia d'investigatori entrerà nelle viscere di una città dove nulla accade per caso e dove ogni delitto è il risultato del mancato rispetto di regole non scritte.""