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L' arca di Noè. Per salvarci tutti insieme
Un ambiente degradato non traccia solo presagi di sventura per alcune specie di pinguini o di balene. Il collasso dell'ecosistema prelude con ogni probabilità a guerre e carestie, a un'enorme frenata nelle nostre ambizioni di giustizia, sviluppo e democrazia: senza tutelare l'ambiente sarà impossibile raggiungere la pace, la giustizia, la libertà e lo sviluppo. Questo libro esamina le relazioni di questo tipo - poco note e che stiamo poco a poco scoprendo - come alcuni insospettabili legami fra alberi e guerre, povertà e fiumi, democrazia e clima. E, guardando al nostro piccolo pianeta dal punto di vista dell'interdipendenza fra tutti gli esseri viventi, finisce che questo libro è un grido d'allarme. Ma non preconizza un'apocalisse inevitabile. Al contrario, è un pressante invito ad aprire gli occhi e a rimboccarsi le maniche, proprio perché non tutto è ancora perduto e perché il futuro dipenderà da scelte che possiamo ancora compiere. Tuttavia, è un libro inquietante poiché giunge a una conclusione fastidiosa. La colpa del disastro - se non riusciamo a evitarlo - non sarà solo delle multinazionali, delle lobby, dei governi e di tutti quei ""potenti"""" che è facile mettere sul banco degli imputati; risolvere il problema non spetta solo ai presidenti, ai capitani d'industria o alle Nazioni unite. La colpa potrebbe essere anche della gente comune e, con certezza, nulla si potrà fare senza un contributo assolutamente essenziale: quello di ognuno di noi."" -
Mo mama. Da chi vogliamo essere governati?
"Ho sentito dire che chi non va a votare priva del diritto di andarci anche tutti gli altri e io, scusatemi, sono vent'anni che sto a casa, quindi sono vent'anni che privo la gente dei loro diritti, e io pensavo, e, vi confesso, penso ancora, che fosse e che sia un mio diritto, stare a casa, e devo dire, scusatemi, che da quando, vent'anni fa, ho smesso di credere che qualcuno che andrà in parlamento farà il mio bene, da quando ho cominciato a pensare che il mio bene era bene non delegarlo a nessuno ma farlo da solo, e che la politica non è una cosa che si fa quando si va a votare, ma che la politica si fa tutti i giorni, e che è politica il modo in cui si parla, il modo in cui ci si muove, che è politica il grado di gentilezza con cui si parla coi propri figli, e coi propri genitori,ecco io sto molto meglio, da quando ho scoperto queste cose."""" Paolo Nori. Cos'è """"Mo mama?"""" E una disposizione mentale, un modo di vedere il mondo, un metodo che lo scrittore Paolo Nori applica alla sua città, Parma, ai tempi del Movimento 5 stelle, e all'Italia di oggi. Provare a vedere le cose come se le si vedesse per la prima volta. Un libro che diverte e fa pensare a tutto quello che abbiamo perso per strada quando parliamo di politica e di chi ci governa." -
Il partito della polizia
Imputati. Condannati. Premiati. Nessun abuso può essere commesso contro cittadini inermi. Se non è così, i responsabili devono saltare. In Italia ciò non è avvenuto. E continua a non avvenire, dai tempi delle torture alle Br fino alle morti di Cucchi, Aldrovandi, Uva e molti altri: la polizia non garantisce la sicurezza, la politica non sorveglia, la stampa non sempre denuncia, la magistratura non sempre indaga. Perché questa anomalia? Come rivela Filippo Bertolami, poliziotto e sindacalista, ""negli ultimi anni si è assistito al paradosso di un sistema capace da un lato di coprire e premiare i colpevoli di violenze e insabbiamenti, dall'altro di punire chi ha 'osato' mettersi di traverso"""". Vince la paura. Il partito della polizia è troppo forte. Intanto le auto rimangono senza benzina e gli agenti continuano ad avere stipendi da fame mentre vengono assegnati appalti miliardari. Il partito della polizia è anche il partito degli affari."" -
Cent'anni di fraternità
"Ci sono vite che faticano a stare persino dentro ai cent'anni, tanto sono stipate di storie ed eventi. Quella di Arturo Paoli, un italiano di cui s'è perso lo stampo, è ignota ai più. Eppure è un 'confesso che ho vissuto'come ce ne sono pochi, coerente ed emozionante."""" (Cesare Fiumi). Postfazione di Adolfo Pérez Esquivel." -
Gli anni fra cane e lupo. 1969-1994. Il racconto dell'Italia ferita a morte
Rosetta Loy ci obbliga a voltarci indietro mettendo in fila, con un racconto serrato e lucido i fatti che hanno marchiato indelebilmente la nostra democrazia e che ci hanno portato fino a qui. Una scia di sangue impressionante, sacrifici eroici e conquiste fondamentali. Persone famose e altre dimenticate. Ci voleva lo sguardo ""narrativo"""" ma documentato di una scrittrice autentica, capace di mettere a fuoco questa macchina diabolica che schiaccia qualsiasi anelito di giustizia e di progresso civile. E che ogni volta cambia sembianze. Un nemico tanto radicato che nemmeno ci accorgiamo di averlo dentro di noi."" -
Viva il re! Giorgio Napolitano, il presidente che trovò una repubblica e ne fece una monarchia
"Quella che state per leggere non è una biografia. Ce ne sono già fin troppe, una se l'è addirittura scritta lui. Questo è ciò che manca nelle altre. La controstoria del primo presidente della Repubblica che ha concesso il bis, contro lo spirito della Costituzione e contro tutto quello che aveva giurato fino al giorno prima della sua rielezione. Alla veneranda età di ottantotto anni: quando un cittadino non può più guidare l'automobile. Ma lo Stato sì... Qui si racconta il suo lato B, finora - salvo rare eccezioni - ignorato o relegato nel dimenticatoio, alla voce 'lesa maestà'. Di cose che non vanno, nella sua carriera e soprattutto nei suoi sette anni e mezzo al Quirinale, ma anche prima, ce ne sono parecchie: pensieri, parole, opere e omissioni. In un altro paese, un paese davvero democratico intendo, se ne discuterebbe liberamente e laicamente. In Italia è come se fosse vietato. Tabù. Non lo è (ancora) per legge: lo è nei fatti..."""" (Marco Travaglio)" -
In fuga dal Senato
Un libro di denuncia e di passione. Civile e politica. Franca Rame ripercorre l'esperienza amara fatta in parlamento tra il 2006 e il 2008, 19 mesi trascorsi in Senato e raccontati attraverso storie, aneddoti, personaggi (Andreotti, Finocchiaro, Dell'Utri, Calderoli, Colombo, Di Pietro...) con la sensibilità teatrale e comica di chi, come Franca, è sempre stata sulla scena. Fino all'ultimo. Senza mai abbandonare lo spirito originario dell'impegno civile e politico che l'ha portata, dopo tante battaglie, a dare le dimissioni da senatrice. Una testimonianza unica perché ci fa vedere nei suoi aspetti più grotteschi la distanza che separa chi crede nella politica come servizio e chi invece la politica la fa solo per mestiere. -
Via Crucis
Dopo ""Vaticano spa"""" e """"Sua Santità"""", Gianluigi Nuzzi torna con una nuova inchiesta raccontando dall'interno la lotta che Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la chiesa. Tutto a partire da registrazioni e documenti inediti. Non era mai successo che un giornalista potesse ascoltare la registrazione di diversi incontri riservati tra i vertici del Vaticano e il papa. Ecco Francesco, nominato da poco più di tre mesi, mentre sferra un attacco contro la nomenclatura da anni a capo delle finanze della Santa Sede. Bergoglio chiede trasparenza dopo aver preso visione dei bilanci non ufficiali che documentano sia la malagestione degli amministratori, sia operazioni di puro malaffare. Una situazione negativa mai conosciuta nel suo insieme, e qui svelata, che fa capire perché Benedetto XVI si è dimesso. I fasti dei cardinali e le regge a canone zero, la fabbrica dei santi, le offerte dei fedeli sottratte alla beneficenza, i furti e le truffe commerciali, il buco nero delle pensioni, le veline e i veleni di chi sabota la vigorosa rivoluzione del papa, tra spionaggio, scassinamenti e azioni di delegittimazione. Una guerra, qui ricostruita come in un giallo. In gioco è il futuro della chiesa e la sua credibilità nel mondo."" -
Vi aspettavo
Questo libro raccoglie le ultime parole di servitori dello Stato. Il testamento spirituale di magistrati, investigatori, uomini che hanno fatto politica, sacerdoti, giornalisti, avvocati, che per non aver mai arretrato nel loro compito, anche se avevano chiara la percezione dell'isolamento e della morte dietro l'angolo, sono stati uccisi. Il libro riporta documenti, spesso inediti, messi a disposizione dai familiari o depositati in archivi di organi istituzionali. Sono loro i nuovi partigiani della Repubblica italiana. Questo libro è anche un modo per rendergli onore lasciando a loro e solo a loro la parola. Prefazione di Gian Carlo Caselli. -
Il canto del Gallo. Dalla viva voce di un prete di strada. DVD. Con libro
La Resistenza, il Carmine, gli interventi in pubblico e in tv, il G8, gli spettacoli, l'incontro con gli altri e l'accoglienza, Bella Ciao... Dall'esperienza di partigiano ragazzino all'impegno nella chiesa e sulla strada, fino all'ultimo giorno, per aiutare chi vive nel disagio e chiede aiuto. Nel libro, oltre agli interventi di don Gallo, testimonianze di Lorenzo Basso, Massimo Bisca, Domenico Chionetti, Franco Cifatte, Vittorio Gallo, don Federico Rebora, ""princese"""" amiche di don Gallo e Liliana Zaccarelli."" -
La sacra famiglia. Affari, politica, amicizie. Il capitalismo secondo i Benetton
I nomi e le storie dei protagonisti di una lobby inossidabile. Un libro inedito che racconta dal di dentro come funziona l'establishment italiano. I protettori del gruppo, i favori ricevuti, le rendite garantite.«Il ponte era pericoloso e andava chiuso? Non mi risulta» – Giovanni Castellucci, AD di Atlantia, poche ore dopo il crollo del ponte Morandi di GenovaI ""nuovi Agnelli"""". Padroni di tutto. E intoccabili. Chi sono i Benetton? Quali sono i metodi, le relazioni, le complicità che hanno consentito alla famiglia di Treviso di diventare così ricca e potente, in grado di dettare condizioni ai governi anche dopo il crollo del ponte Morandi che ha causato quarantatré morti? Con documenti ufficiali, testimonianze, tutte fonti non smentite, questo libro racconta come, partendo dai maglioni colorati, i Benetton siano riusciti a costruire un impero che comprende autogrill, autostrade, aeroporti, stazioni ferroviarie, immense aziende agricole da Maccarese alla Patagonia, immobili in tredici paesi del mondo, pacchetti azionari nei presidi strategici della finanza italiana, come Mediobanca e Assicurazioni Generali, e a diventare soci importanti di Telecom e Alitalia, nonché azionisti dei principali gruppi editoriali, Rcs che controlla «Corriere della Sera» e «La Gazzetta dello Sport», «Il Sole 24 Ore», Caltagirone Editore con un corredo di giornali che spazia da «Il Messaggero” a «Il Mattino». Ecco come è nato questo enorme impero, come si è sviluppato e grazie a chi. La storia dei Benetton è la fotografia del capitalismo relazionale italiano, di come interessi privati riescano a imporsi sugli interessi e il bene della collettività fino al punto da minare la sicurezza di tutti noi cittadini."" -
Il golpe inglese. Da Matteotti a Moro: le prove della guerra segreta per il controllo del petrolio e dell'Italia
Questo libro apre uno squarcio importante nella storia del nostro paese e risponde a quesiti altrimenti indecifrabili che nemmeno le inchieste giudiziarie sono riuscite a chiarire del tutto. A cominciare dal delitto Matteotti (1924) per arrivare alla morte di Mattei (1962) e di Moro (1978). Ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, gli inglesi sono intervenuti. Ora i documenti desecretati, che i due autori hanno consultato negli archivi londinesi di Kew Gardens, lo dimostrano. Da quelle carte emerge con chiarezza che non è Washington a ordire piani eversivi per l'Italia, come si è sempre creduto, ma soprattutto Londra, che non vuol perdere il controllo delle rotte petrolifere e contrasta la politica filoaraba e terzomondista di Mattei, Gronchi, Moro e Fanfani. Il petrolio però non è il solo problema. Per gli inglesi anche i comunisti sono un'ossessione. Tanto da contrastarli con ogni mezzo. Persino arruolando schiere di giornalisti, intellettuali e politici per orientare l'opinione pubblica e il voto degli italiani. Finché si arriva al 1976, l'anno che apre al PCI le porte del governo. A Londra progettano un golpe. Ma l'ipotesi viene alla fine scartata a favore di un'altra ""azione sovversiva"""". Si scatena così un'ondata terroristica che culmina nell'assassinio di Aldo Moro."" -
L'avvocato del diavolo. I segreti di Berlusconi e di Forza Italia nel racconto inedito di un testimone d'eccezione
Di Berlusconi conosce tutto: i segreti professionali, il carattere, le passioni, le debolezze. Lo ha visto in famiglia, forte e positivo sul lavoro, fantasioso e incontenibile in politica, ma anche fragile e impaurito di fronte ai ricatti. Ora, per la prima volta, Vittorio Dotti, suo avvocato e stretto collaboratore, lo racconta ricostruendo un pezzo fondamentale della sua storia: dal 1980 al 1996, l'anno delle dimissioni di Dotti da capogruppo di Forza Italia alla Camera e della fine dei loro rapporti. Dalla Milano da bere di Craxi e Pillitteri alla fine della Prima repubblica e l'inizio della nuova. Un cambiamento epocale. Dalle acquisizioni della Standa e Mediolanum a quella clamorosa del Milan (dopo averci provato con l'Inter), al boom televisivo del Biscione con la felice espansione in Spagna e gli insuccessi in Francia e in Germania e l'avventurosa e impensabile esportazione della pubblicità tv in Russia negli anni della Perestrojka. Attraverso aneddoti, ricordi, rivelazioni, ecco i particolari di questo incredibile e italianissimo copione teatrale che a poco a poco ha costretto personaggi come Dotti a un progressivo allontanamento. -
Oltre la siepe. L'economia che verrà
"Oltre la siepe"""" è un libro che prova a ripensare l'economia senza cavalcare la moda della decrescita felice. Gallegati mette al centro della sua riflessione la nostra vita, rilegge la crisi economica di questo inizio secolo come un fatto strutturale, smaschera la natura profonda della legge innaturale che da decenni contraddistingue il nostro stare al mondo (vivere per lavorare, lavorare per consumare). Il paradigma della crescita quantitativa e illimitata è fallito, ma c'è un'altra crescita possibile (Gallegati la chiama a-crescita), in cui l'innovazione ha un ruolo fondamentale, la distribuzione del reddito può essere più giusta, l'essere umano può riscoprire quella dimensione del vivere bene che non è un'utopia. Basta solo saperla vedere." -
In cammino con Francesco. Dopo il conclave. Povertà, giustizia, pace
Eccola la Chiesa dei poveri, aperta a tutti e invocata da papa Francesco. È quella di don Gallo, come dimostra questo libro che, oltre a una prima parte dedicata ai mali della Chiesa e all'elezione del papa, raccoglie le omelie e gli interventi che don Gallo ha pronunciato in occasione di battesimi, funerali, matrimoni e altre occasioni andando incontro alla vita di tante persone. Il ricordo di De André, Pepi Morgia, Fernanda Pivano, del leader dei portuali genovesi Paride Batini insieme al battesimo di Antonio, immigrato alla ricerca di una casa e di un lavoro, di Germana, Francesco, Matteo...: tutte storie toccanti, di autentica umanità, che compongono una ricchissima galleria di personaggi. Altrettanti capitoli di una comunione ritrovata nell'abbraccio di un prete che crede innanzitutto nell'uomo, nelle sue risorse, e che non smette di lottare per migliorare questo mondo. In un momento così difficile, tra crisi economica e una conflittualità senza sbocchi, qui si può ritrovare una riserva d'amore e di fiducia inesauribile. Una spinta per tutti, non solo per chi crede. -
Il sacrificio di Éva Izsák
Quella della giovane ebrea ungherese Éva Izsák, fatta suicidare nell'estate del 1944 a diciannove anni e mezzo, è una storia vera. Una storia atroce, perché a decretare la sua morte è stato chi l'avrebbe dovuta proteggere. (...) Éva si fidava di lui e degli altri resistenti perché era come loro. Erano tutti giovani, molti di famiglia ebrea, in fuga dai nazisti, comunisti, si chiamavano ""compagni"""" e si preparavano a costruire la nuova Ungheria. Januaria ha raccolto fonti, cercato negli archivi. Insieme al manoscritto (da cui sono tratti i corsivi di questo libro), sulla sua scrivania si sono impilati testi storici, saggi, articoli e foto dell'epoca. Ma le testimonianze ufficiali, se sono sufficienti a dare una versione dei fatti, non bastano a comprenderli. Ed è per comprendere che Januaria ha trasformato questa storia in un romanzo. Riempiendo i vuoti con l'immaginazione, sforzandosi di intuire i contorni delle cose anche lì dove le ombre erano troppo fitte per poterli scorgere."" -
Io, killer mancato
Il ragazzo sta per ammazzare un uomo. È in un vicolo di Palermo e deve vendicare suo padre. Quel ragazzo poco più che adolescente ha imparato a sopravvivere nel cuore nero della Sicilia e ora è a un bivio. ""Io, killer mancato"""" è la storia di Francesco Viviano, cresciuto tra i mafiosi e diventato uno dei più importanti inviati italiani. È la storia di un ragazzo che ce l'ha fatta. Che non si arrende ai soldi facili, che non cede alla vendetta: non vuole fare come i suoi amici e diventare il braccio destro dei boss della Piana dei Colli. Cameriere, marmista, pellicciaio, muratore, commesso. Poi la svolta, fattorino e telescriventista per l'Ansa, quindi giornalista. Prima all'Ansa, poi a """"la Repubblica"""". È qui che Francesco Viviano tira fuori tutto quello che ha imparato tra i vicoli di Palermo, perché lui sa come muoversi e dove trovare le notizie, sa con chi deve parlare e come farlo. Attraverso il suo sguardo, il lettore rivive gli anni folli delle guerre di mafia, il maxiprocesso nell'aula bunker dell'Ucciardone, gli omicidi Falcone e Borsellino, le grandi confessioni dei pentiti, l'arresto di Brusca, la caccia al papello di Riina, le prime rivelazioni sulla trattativa tra mafia e Stato. """"Io, killer mancato"""" è anche la storia dell'amicizia con Peppe D'Avanzo, Mario Francese e Attilio Bolzoni, di coloro che hanno fatto giornalismo cercando insieme gli scoop o strappandoseli di mano... Prefazione di Attilio Bolzoni."" -
La maledizione di Piazza Fontana. L'indagine interrotta. I testimoni dimenticati. La guerra tra i magistrati
Una narrazione ricca di elementi inediti, a cinquant’anni dalla strage. La vicenda più drammatica della nostra Repubblica raccontata come un grande giallo italiano.rnrn“Se un nuovo processo venisse celebrato oggi,rncon i dati contenuti in questo libro,rnè probabile che i responsabili della stragerndi piazza Fontana avrebbero tutti o quasi un nome.” - Guido Salvinirnrn“In Argentina Giovanni Ventura mi ha confidatornche Delfo Zorzi ha partecipatornall’operazione di piazza Fontana.rnLa cellula di Padova aveva un depositorndi armi ed esplosivi, mai scoperto, in un casolarerndi campagna alla periferia di Treviso.” - Giampaolo Stimamiglio, ex ordinovista di Veronarnrn“I dettagli del piano erano certamente notirnai massimi vertici politici, in Italia come negli Stati Uniti.” - Gianadelio Maletti, ex numero due del SidrnrnrnGiugno 2005: la Corte di cassazione conferma l’assoluzione degli ultimi neofascisti imputati per la strage del 12 dicembre 1969. Settembre 2008: il giudice Guido Salvini, autore dell’istruttoria che ha portato all’ultimo processo sulla strage, riceve la lettera di un ex ordinovista padovano. “La prego contattarmi personalmente – recita – per novità su piazza Fontana.” è il primo passo di una lunga e puntigliosa inchiesta privata che in questo libro, scritto con la collaborazione del giornalista Andrea Sceresini, è raccontata e resa pubblica per la prima volta. Una vera e propria ricerca degli uomini di piazza Fontana. I nomi e le storie dei terroristi neri sfuggiti alla giustizia. Un documentato atto d’accusa contro una parte della magistratura, le sue responsabilità e inadempienze, che farà discutere.rnNel corso di dieci anni Salvini è tornato a parlare con le sue vecchie fonti, ne ha trovate di nuove, ha smontato le bugie e gli alibi che avevano messo in difficoltà le accuse, e raccolto elementi e riscontri a carico di soggetti mai sfiorati dalle indagini.rnChi era il giovanissimo neofascista che quel pomeriggio d’inverno sarebbe entrato in azione allarnBanca nazionale dell’agricoltura? Cosa aveva da raccontare la “fonte Turco” del Sid, insabbiata in tutta fretta per ordine dei vertici dei servizi segreti? Cosa lega il suicidio di un ex legionario nel Sud della Francia con la morte in Angola di un ricco imprenditore padovano? Ma soprattutto: perché i magistrati non sono stati in grado di compiere fino in fondo il loro dovere? -
Slurp. Dizionario delle lingue italiane. Lecchini, cortigiani e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati
Ecco perché l'Italia non è una democrazia compiuta: questo libro ne è la prova. Marco Travaglio racconta come giornalisti e opinionisti di chiara fama (e fame) hanno beatificato la peggior classe dirigente d'Europa. Basta dar loro la parola. Cronache da Istituto Luce, commenti da Minculpop, ritratti da vite dei santi... Un esercito di adulatori in servizio permanente effettivo. Ecco un'antologia, a tratti irresistibilmente comica, di tutto quello che ha cloroformizzato l'opinione pubblica per assicurare consensi e voti a un sistema di potere politico-economico incapace, mediocre e molto spesso corrotto. A Silvio Berlusconi per cominciare, ma anche ai tanti capi e capetti del cosiddetto centrosinistra che hanno riempito i brevi intervalli tra un governo del Cavaliere e l'altro. Fino all'esplosione di saliva modello ""larghe intese"""" per Giorgio Napolitano, Mario Monti e Matteo Renzi. Altro che giornalisti cani da guardia del potere. Il virus del """"leccaculismo"""" è inarrestabile e con la Seconda Repubblica si è trasformato in una vera epidemia. Dalla tv alle radio ai giornali: un esercito di adulatori in ogni campo, dal calcio allo spettacolo. Questo libro propone un catalogo ragionato della """"zerbinocrazia"""" italiota. Un dizionario dei migliori adulatori e cortigiani dei politici e degli imprenditori italioti che, a leggere i giornali e a vedere le tv, avrebbero dovuto regalarci benessere, prosperità e felicità. E invece ci hanno rovinati..."" -
Più in forma con Kafka
"Un libro deve essere un'ascia per spezzare il mare ghiacciato che è dentro di noi."""" (Franz Kafka). Postfazione di Nicola Lagioia."