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Il rischio di pensare. Scienza e paranormale in Rupert Sheldrake
Superstizione, truffa, roba da creduloni: con questi epiteti viene etichettato di solito l'insieme di quelle manifestazioni che vanno sotto il nome generico di ""paranormale"""" o """"fenomeni psi"""". Gli uomini di scienza tendono a prenderne le distanze a priori, come se si trattasse di qualcosa di vergognoso, o di contagioso. Ma è veramente così che stanno le cose? Telepatia, premonizione, la capacità di certi animali di ritrovare la strada di casa... si tratta di un residuo d'altri tempi, che l'era della scienza ha finalmente superato? O non è forse vero il contrario: che non solo la scienza non sa dare una spiegazione a molti di questi fenomeni; ma che, in più, proprio perché si rifiuta di indagarli a fondo, si trova essa stessa in una impasse dalla quale potrebbe venir fuori solo rivedendo alla radice il proprio paradigma materialistico-meccanicistico? Rupert Sheldrake spiega che un modo per chiarire questi interrogativi c'è e forse è a portata di mano; ma che la scienza deve essere disposta ad ampliare il proprio orizzonte, per andare incontro a una natura che è più grande di quanto immaginiamo. Prefazione di Fabrizio Dal Piaz."" -
Pandemia. Apprendere per prevenire
Ogni emergenza è un apparire improvviso, un affiorare fra mille incerti segnali. Anche la pandemia Covid-19 da tempo si celava fra le pieghe dell'esperienza; è giunta però inattesa, nonostante gli indizi, le voci, i giudizi... Ha travolto tutti senza sconfiggere né l'incredulità, né la presunzione. Con queste pagine, vergate nei giorni drammatici della pandemia, cerchiamo di sconfiggere il pregiudizio, chiedendoci se almeno stiamo imparando qualcosa. Non sappiamo ancora dire se questo evento ci stia davvero formando: sicuramente ci sta tras-formando. Si prospettano grandi cambiamenti e perciò dobbiamo affrettarci a capire come si possa intervenire pro-attivamente nella sequenza esperienza-riflessione-trasformazione. È compito ineludibile e improcrastinabile: far emergere ciò che si cela nel vissuto individuale e sociale e scoprire la regola implicita, l'informazione che può guidare, il valore che può emancipare, per dare credibilità alla speranza di futuro che nessuna quarantena riesce a comprimere. -
Come i gabbiani. L'ebbrezza del volo
"Come i gabbiani"""" è l'ultimo libro di una trilogia di ricordi, ideale seguito di """"Come i salmoni"""" e """"Come i pavoni"""". Salmoni, pavoni e gabbiani rappresentano acqua, terra e aria, elementi fondamentali alla vita dell'uomo, ma anche periodi diversi della stessa, che ne costituiscono suggestioni analogiche. Noi nasciamo nell'acqua, camminiamo sulla terra e il nostro volo è diretto nell'aria. Attraverso il passaggio tra i due ultimi secoli, del suo volo l'autore ripercorre alcuni momenti particolari, avvenimenti e luoghi inconsueti, in giro per il mondo. I brevi racconti sono talvolta accompagnati da spunti di riflessione, di distaccata ironia o di norme di vita aziendale in un mondo che andava progressivamente trasformandosi, per diventare sempre più globalizzato. Nel capitolo finale si schiude il mistero della vita di un uomo, la sua lotta perenne contro il tempo e il suo ultimo incontro." -
L' Unione Europea dopo il Coronavirus
Autorevoli economisti, giuristi ed esperti, su invito di Aurelio Valente, animano il dibattito sulla legittimazione della politica espansiva dell'Unione Europea che si è sviluppato, nei giorni della pandemia, muovendo dalle proposte di Mario Draghi nella sua intervista al «Financial Times». Quella in atto non è che l'ultima delle crisi profonde - istituzionali e finanziarie - che l'Unione Europea ha attraversato, alternando periodi di grande crescita e di profonda tensione. Sin dalla nascita ha dovuto dipendere dalla diffusa applicazione del principio della unanimità delle decisioni importanti, un traguardo sempre più difficile da raggiungere con l'aumento del numero dei paesi membri. La prima parte descrive le gravi crisi scoppiate prima della Covid-19, con ricadute nella gestione delle ripercussioni economiche dell'attuale pandemia. La seconda parte comprende osservazioni, proposte e informazioni sulle misure economiche che le istituzioni europee hanno adottato e devono adottare per fronteggiare e superare la Covid-19. L'intento è di favorire l'idea e lo spirito europeistici in particolare tra i giovani. -
La strada dell'acqua
La piccola Anouket, come tutti gli abitanti del suo villaggio, deve fare tanta strada per raggiungere il pozzo e attingere l'acqua. Il cammino è lungo e faticoso, ma la bambina lo affronta con grande gioia perché vuole mantenere la promessa che ha fatto alla sua capra Nubia prima della partenza. Il racconto parallelo fatto per immagini da Chiara Gobbo esalta le parole di Anna Baccelliere. Una storia delicata e commovente per riflettere su un bene prezioso che per molti bambini è scontato, ma per molti altri è fatica e conquista. Età di lettura: da 7 anni. -
Allargare il cerchio. Pratiche per una comune umanità. Ediz. italiana e francese
Questo numero speciale nasce per condividere pedagogie dell'incontro e pratiche di convivenza generatrici di legami comunitari. I contributi ritraggono l'opera quotidiana delle donne che abitano gli spazi comuni con spirito politico, diventando esperte nel trasformare in sapere, saper-vivere, i conflitti sociali, le contraddizioni e le esperienze a partire da sé e in risonanza con altre, altri. In che modo questi saperi possono dialogare con il mondo professionale della cura e trasformare le pratiche educative? Quali forze a favore della collettività vi si possono rintracciare? ""Allargare il cerchio"""" riprende il titolo di un libro di Nora Giacobini. Questo gesto schiude lo spazio dell'immaginario, complesso e in continuo mutamento, in cui pensare le relazioni tra esseri umani, e tra questi e il Cosmo. Per quanto le differenze possano renderci distanti, la forma del cerchio permette di riconoscere la convergenza verso un centro, una comune umanità."" -
In viaggio verso Sud. Una ricerca tra pedagogia e cooperazione internazionale
L'itinerario di ricerca verso Sud parte dal Senegal e da un progetto di solidarietà internazionale sviluppato in ambito educativo con i bambini di strada: la maggior parte dei bambini di strada senegalesi sono talibé, espressione che indica ""coloro che apprendono il Corano"""", affidati alla guida di un maestro marabout. Sono centinaia di migliaia di minori che vivono lontani dai genitori e dai loro villaggi, costretti alla mendicità; è facile incontrarli per le strade, col loro tipico barattolo di latta per raccogliere le elemosine. Il percorso indaga la pratica educativa, le competenze e le interpretazioni di operatori locali e cooperanti coinvolti nel progetto, focalizzando le relazioni tra la cooperazione allo sviluppo e l'educazione ed elaborando, contemporaneamente, alcuni importanti concetti-chiave per una pedagogia della cooperazione, errante e sociale, e per la costruzione di reti di prossimità."" -
Antichi e moderni. Letteratura, scienza, pregiudizio
L'autore si occupa dell'interessante, complesso rapporto tra antichi e moderni, tra sostenitori del passato e dei classici da un lato e seguaci del rinnovamento dall'altro, con uno sguardo particolare al rapporto tra letteratura, scienza e pregiudizio. In realtà, il ""filo rosso"""" che lega i saggi di questo volume è proprio quello della significativa presenza degli antichi di volta in volta evocata da uomini di lettere e di scienze per sostenere le proprie idee e, nello stesso tempo, per indebolire quelle degli """"altri"""". I nomi di Virgilio, Orazio, Ippocrate, Galeno ecc., che ritornano così frequentemente nelle opere di esponenti più o meno noti della cultura italiana ed europea tra Rinascimento ed età contemporanea, sottolineano ancora una volta quanto complesso e contraddittorio sia stato nella storia delle forme letterarie e delle idee il """"peso"""" della tradizione soprattutto nel corso delle grandi """"crisi"""" che hanno prima preparato, poi accompagnato l'avvento della modernità: tra immancabili, accorati richiami al passato e al mondo antico e coraggiosi, lungimiranti slanci verso il futuro contro ogni forma di superstizione e pregiudizio."" -
Confiteor. Poesie d'amore e altre trasgressioni
«Il punto di non ritorno è anche il punto da cui guardare indietro per chiudere conti rimasti aperti o per lasciare un testamento morale o anche, più semplicemente, per dichiarare alla ""donna"""", al """"figlio"""", alla """"città"""" il suo immenso, ancorché metamorfico, amore. Ed eccoci all'oggetto più profondo e autentico di questo libro: ho messo fra apici i tre destinatari degli amori del poeta, poiché, al di là dell'identificabilità delle figure e dei luoghi di cui si parla in questi versi [...], mi sembra che questa poesia trovi la sua maggior forza quanto più le """"occasioni"""" reali della vita attivano funzioni - diciamo così - universali. Allora il carattere familiare, domestico, quotidiano implicito in queste confessioni in versi - che in altri autori della medesima generazione di Bizzarro mi pare più volutamente marcato, quasi fino al diarismo - non è forse lo scopo ultimo della raccolta, ma piuttosto un veicolo, un codice attraverso il quale consegnare, insieme a un estremo dono d'amore, un ordine morale.« (Dalla Prefazione di Daniele Maria Pegorari)"" -
Come fosse casa tua.... Comunità Lella: un modello di ingegneria dell'educazione
Vite e vissuti di una comunità educativa per minori si intrecciano per riscoprire i fondamenti della progettualità pedagogica, valorizzando i pilastri su cui l'équipe orienta le pratiche, nutrendo l'inquietudine costante per scenari d'intervento plurali. Un'équipe educativa in ricerca-formazione si è interrogata sulle proprie radici e sui nuovi orientamenti provocati dalle molteplici quotidianità percorse. Lo sfondo della riflessività pedagogica supporta processi di lavoro pensati, esplicitati e condivisi, declinando in situazione un agire educativo più consapevole e co-costruito. La progettazione si traduce in forme e livelli diversificati; l'etica funge da riferimento e pone gli educatori di fronte a dilemmi morali; il cuore è impregnato di passione educativa; la cura è irrinunciabile per chi diviene una presenza consistente per minori non accompagnati e non solo; la formazione è intesa come stimolo continuo per gestire la possibilità di sostare nell'incertezza e, allo stesso tempo, di non doverla attraversare in solitudine. -
Nonnilario. Dizionario dell'amore nonnesco. Ediz. a colori
Un libro divertente e fuori dalle righe, a metà strada tra un dizionario e un alfabetiere, che offre le dritte per orientarsi nella magica lingua utilizzata dai nonni con i nipotini. Uno speciale linguaggio d'amore fatto di vezzeggiativi, accrescitivi, diminutivi e dispregiativi con cui vengono delineate in modo simpatico le situazioni più disparate in cui possono venire a trovarsi le due generazioni. Una serie di parole, sistemate in ordine rigorosamente alfabetico, dalla A alla Z, sono illustrate e spiegate in brevi e gustose filastrocche a rima baciata che sintetizzano in modo efficace e ironico il profondo sentimento che lega i nonni ai propri nipoti. Ogni lemma è affiancato da un'illustrazione che non rappresenta un corredo a margine da ""leggere"""" a parte, ma una vera e propria storia parallela al testo scritto che interseca e vivifica le parole dell'autrice completandole. Un piccolo e prezioso scrigno illustrato in cui le emozioni indicibili dei nonni vengono modulate e descritte da suffissi di diverso genere, ma tutti ugualmente pregni di un amore incommensurabile. Età di lettura: da 7 anni."" -
Genetica e attaccamento
L'attaccamento è una dimensione psicobiologica della mente umana. Sua caratteristica è, pertanto, l'ipotesi che l'essere umano presenti già dalla nascita una predisposizione innata biologica a formare un legame con le figure di accudimento, teso a mantenere l'omeostasi dell'organismo. Per la teoria dell'attaccamento, gli individui, sulla base della qualità delle relazioni interpersonali che esperiscono nel corso dei primi anni di vita con le figure a cui si legano, costruiscono delle rappresentazioni mentali di sé-con-l'altro che permettono di crearsi aspettative sugli accadimenti della propria vita relazionale. La teoria può essere dunque considerata a tutti gli effetti come prototipica delle influenze genetiche e ambientali sul comportamento umano e della reciproca interazione tra la dimensione biologica e quella psicologica. Lo studio delle basi genetiche dei comportamenti di attaccamento è uno degli obiettivi principali dell'attuale ricerca psichiatrica e neurobiologica. Riportandone i più importanti e attuali risultati, questo volume si rivolge a medici, studenti e ricercatori. -
Un' infezione latente
La notte di Capodanno un duplice omicidio e un incendio doloso nella villa di un imprenditore agricolo impegnano in una nuova indagine il commissario Tanzarella e la sua vice. Dovranno scoprire i responsabili di un efferato delitto a sfondo razziale e fronteggiare un complicato ricatto a opera di una banda di delinquenti italiani e slavi. Muovendosi in una intricata tela di ragno di violenze, di intimidazioni e di latenti pregiudizi, il gioco delle circostanze e delle ambiguità finirà con il costringere anche il commissario ostunese a fare i conti con le proprie convinzioni sulla giustizia, rovesciando perfino ipotesi investigative apparentemente solide, naufragate nel fragile tessuto di una società sempre più intrisa di paura e di odio. -
Io, un avvocato
"Una passeggiata serena, lungo un arco temporale di cinquant'anni dedicati interamente allo studio e alla professione forense. Attraverso il ricordo, sempre nitido, di situazioni e fatti, di stati d'animo e di sensazioni, di personaggi fondanti e di comparse, di affetti familiari e di solide amicizie nate nei tribunali, di momenti esaltanti e di prostrazioni. Una esperienza di vita vissuta sempre e comunque sotto i riflettori di valori semplici e non rinunziabili: il lavoro come veste qualificante, il rispetto per il prossimo e le istituzioni, il rigore morale e intellettuale come argine a qualsivoglia deriva, il culto delle eccellenze, la consapevolezza dei propri limiti e dunque l'umiltà, la caparbietà nel perseguire una meta o un risultato, l'aspirazione a migliorarsi e a lasciare un segno. Il racconto si snoda senza apparenti sussulti, velato spesso di timida malinconia, offrendo la storia di un impegno vero e senza soluzione di continuità, ispirato dal fascino della toga.""""" -
Nella crepa di un muro. Sciascia, Moro e la Puglia
«Ieri sera, uscendo per una passeggiata, ho visto nella crepa di un muro una lucciola. Non ne vedevo, in questa campagna, da almeno quarant'anni». Così inizia ""L'affaire Moro"""". Sciascia scende, come una lucciola, nella crepa che si è aperta d'improvviso nella vita di Moro una mattina di primavera e ne illumina dal di dentro la tragedia dell'uomo solo. Moro è stato il personaggio che l'ha cambiato, ma tanti e robusti sono i fili che legano Sciascia alla terra di Puglia: da Vito Laterza (l'indimenticabile editore del romanzo """"Le parrocchie di Regalpetra"""") a Vittorio Bodini, da Tommaso e Vittore Fiore a Giuseppe Giacovazzo, da Domenico Cantatore a Lisetta Carmi, da Tommaso Di Ciaula a Raffaele Nigro, da Renato Candida a Gianfranco Dioguardi. In un saggio a più voci, questa Puglia lontana è ricostruita da Antonio Motta con irresistibile passione."" -
Il destino nelle note. L'opera di Tommaso e Filippo Traetta
La straordinaria vicenda personale di Tommaso Traetta, uno dei più importanti riformatori del melodramma, si lega con quella, più ampia, del Settecento napoletano ed europeo, per poi assumere una dimensione mondiale con la vita di suo figlio Filippo. Una storia di genitori e figli, di speranze e delusioni, di amore e passione travolgenti. Coprotagonisti sono personaggi di grande importanza, sia in campo artistico che politico: da musicisti, quali Nicola Bonifacio Logroscino e Niccolò Piccinni, a cantanti, quali Caffarelli e Caterina Gabrielli, senza dimenticare sovrani come Filippo V, i figli Carlo e Filippo di Borbone, la zarina Caterina, i presidenti degli Stati Uniti Madison e Monroe. I destini individuali si legano e diventano un grande e complesso destino collettivo. Sullo sfondo l'eterno quesito su quale sia la vera forza che muove la vicenda umana: destino o libero arbitrio? -
Quasi un battito di ciglia
Fede nella provvidenza, felicità per la guerra finita, la speranza che sorride alle candide aspettative di un futuro a un palmo di mano. L'illusoria certezza che il male non avrà più conti da presentare. Questo raccontava Damiani nel suo precedente lavoro, ""Nel giardino di re Giacchino"""". L'arcobaleno dei giorni metteva il vestito buono. Colonna sonora al film delle umane cose, la musica e la fisarmonica di mest Natuccio, musicista per vivere e operaio per sopravvivere. In """"Quasi un battito di ciglia"""", lo strumento non ha più note. Nel giardino del silenzio, il sabato sera non si fanno più feste e le fanciulle in fiore le ha affatate la memoria. La velocità senza meta, l'allegria senza serenità hanno travolto la favola di ieri. Tutto è finito nelle tasche di una modernità priva di stupori, piena di smarrimenti. Unica certezza, ciò che Lello Midiana farà della sua vita. Lello (non più Lelluccio) sarà pittore di quadri. L'oro e il piombo della creatività governeranno la sua esistenza, e quella di chi gli è accanto. Alla fine, solo alla fine, il protagonista si accorgerà che la vita """"quasi un battito di ciglia è""""."" -
Didattica universitaria a distanza. Tra emergenze e futuro
Il volume nasce con l'intento di raccogliere sollecitazioni e raccomandazioni emerse durante il seminario ""Didattica universitaria a distanza: tra emergenze e futuro"""", organizzato dall'associazione Collaborative Knowledge Building Group (CKBG) e dall'Università di Foggia, con il patrocinio dell'Associazione Italiana di Psicologia (AIP). L'evento si inserisce nel più ampio dibattito nazionale e internazionale sulla Didattica a distanza (DaD) durante l'emergenza sanitaria Covid-19, con l'obiettivo di creare un'occasione di incontro e confronto sugli sviluppi della formazione universitaria. Tutti gli Atenei, infatti, sono stati all'improvviso costretti a trasferire la propria didattica in presenza negli ambienti online, dovendo quindi ripensare forme e metodi stessi dell'insegnamento. Cosa resterà di questo periodo emergenziale? Sapremo cogliere possibilità e vantaggi della didattica universitaria mediata dalle tecnologie? Il testo propone una riflessione attraverso una raccolta di saggi."" -
Scusi, il treno si prende dalla stazione? Chicche e chiacchiere di viaggiatori
"Scusate, è qui il treno sotto per sotto?"""" """"Devo passare il biglietto sotto il tornante?"""" """"Ma nell'aeroporto, c'è un pianobar?"""" """"Dove devo blaterare il biglietto?"""" Sono alcune delle domande, tra il surreale e il comico, che il personale in servizio nell'infopoint della Bari Nord si è visto porre dai viaggiatori in questi anni di attività. Dialoghi, battute e freddure, ma anche storie paradossali, sono qui raccolti per ridere: non di quanti, pendolari, studenti, gente comune, tutti i giorni affrontano un viaggio, ma con loro, magari per accompagnarli e allietarli lungo l'ennesimo tragitto in treno. Li abbiamo conditi con brevi racconti, ora umoristici, ora leggeri, ora più acuti. L'intenzione è quella di ispirare una riflessione sui luoghi pubblici - di una stazione o di un aeroporto, appunto - spesso attraversati frettolosamente, ma non per questo meno degni di vissuto e identità." -
Educare alla cittadinanza sociale
Le problematiche affrontate all'interno del testo, dalla domanda di dignità della persona alla crisi del contesto familiare e scolastico, dal concetto di cittadinanza sociale alla proposta di una nuova idea di welfare partecipativo fondato sulla categoria morale della solidarietà, rappresentano i nuclei tematici di riflessione critica che la pedagogia sociale è chiamata a fronteggiare con particolare urgenza. Il concetto di cittadinanza, analizzato in chiave squisitamente educativa, diventa riferimento imprescindibile di riflessione pedagogica e anima il dibattito scientifico sulla solidarietà e sulla centralità della persona, quali supporto per una nuova riforma delle politiche sociali e dei modelli di welfare moderni. Le categorie pedagogiche della responsabilità e della relazionalità, in questa sede, si fanno motore per la realizzazione di una nuova dimensione di cittadinanza, oggi caratterizzata da una deprivazione antropologica, attraverso un percorso di costruzione identitaria della persona.