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Degas si confessa. Il segreto di Nanine
Il racconto dell'Impressionismo si intreccia alla vicenda di Edgar Degas e di Nanine, l'orfana affidatagli dal padre morente. In un gioco incrociato di sguardi, ribaltando le accuse mossegli dalla modella, il pittore si riconcilia con il suo demone dimostrando la potenza rigeneratrice dell'arte, nel cui specchio Nanine ritrova se stessa. Dal duro lavoro che entrambi affrontano per rinascere con nuove identità, ha origine il capolavoro: ""La petite danseuse de quatorze ans"""", in cui trova compimento la rivoluzione estetica del pittore. Degas mostra che la bellezza si cela laddove meno la si cercherebbe: ciò che i suoi contemporanei giudica-vano abietto rappresenta per il pittore l'aspetto più nobile, in cui la natura animale non più occultata e addomesticata riunifica i viventi al di là di caste, ceti, razze e specie. Miseria e nobiltà si incontrano nella pittura del più eccentrico degli Impressionisti che, dagli anni giovanili trascorsi a Napoli, trae eterna ispirazione portando a Parigi, con l'odore di colle e solventi respirato nelle botteghe artigiane, voci, passioni e gesti partenopei per dare nuova linfa alla pittura francese di fine '800."" -
Fuori terra. Non scordare la fisarmonica
Più di mezzo secolo fa, nel marzo 1968, padre, madre, i due figli maschi e la piccola Maria (la narratrice), stretti e infreddoliti nella cabina del loro camion rosso fiammante, si trasferiscono nella provincia di Milano alla ricerca di migliori opportunità. Nel silenzioso e triste viaggio del progresso, attraverso paesaggi mai visti e nemmeno immaginati, si snoda il racconto delle radici, dei dolori e dei desideri che ogni membro della famiglia porta con sé. Da quel primo spostamento ne seguiranno altri, necessari e azzardati, che man mano diventeranno una carovana di nuovi legami esposti sempre a nuovi scossoni, imprevedibili ventate. ""Fuori terra"""" è una realtà e un sentimento, una scelta e un destino che sembrano non abbandonare mai i protagonisti. A far riemergere una condizione geografica e psicologica di radicamenti e sradicamenti, di fughe e di rientri, di cadute e di rialzi, si attivano i frammenti dell'oggi."" -
Luna crescente
Simone, a 15 anni, è invaghito di Sara, ma non l'ha mai avvicinata. Vive ansie e inquietudini per la distanza sociale che li separa, per la propria diversità di pensiero sui fatti di fede e anche per l'indecifrabilità degli sguardi fugaci di lei. Decide di guadagnare coraggio e rinforzare la stima di sé, lanciandosi - anche con il suo amico più fidato - in una sfida fuori dell'ordinario con sé stesso, per mettere alla prova il proprio coraggio e superare le proprie ansie. Le vicende di crescita e formazione di Simone e dei suoi coetanei si svolgono nei mesi a cavallo fra 1965 e 1966 in un piccolo paese, fra scherzose sfide, infatuazioni e primi amori, inquietudini e fantasie di ragazzi appena oltre la pubertà. Con tenero e divertito sguardo, riportano alla memoria ricordi e semplicità di tempi passati, snodandosi fra pregiudizi, superstizioni e contrasti sociali che ancora pesavano, nell'orizzonte limitato del paese adagiato sulla collina, anche se ormai carezzato dal vento tenue dei cambiamenti. Centrale è nel libro il tema del superamento della paura, delle paure; come anche quello del coraggio dell'agire per poter ottenere quello che si desidera. -
Rinascite. L'età nuova dell'identità italiana nell'Europa moderna
I saggi sparsi qui riuniti chiamano in causa protagonisti e risultati alti di un Rinascimento visto da fuori, con l'occhio rivolto ai tratti genetici di un'identità italiana che nei tre fondativi secoli XIV-XVI imprime i suoi caratteri originali nella vita culturale d'Europa. Vi affiorano esemplari visioni del mondo che compongono un aureo canone della creatività italiana: Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Aretino e Nenna. Un'aurorale 'modernità' europea che confligge radicalmente con il passato: in Petrarca ha già i segni dell'autonomia intellettuale e del cosmopolitismo; in Boccaccio s'impone con un'opera-mondo (Decameron) capace di sublimare in un inedito racconto dell'avventura umana lo straordinario epos della civiltà 'mercantile'. Rinascite, inoltre, destinate con Ariosto a decostruire per anacronismi la favola del cavaliere antico, consegnandola alla nuova 'ventura' anamorfica e onirica dell'Eros e della pazzia. Ma anche rinascite di un'idea più coraggiosa e carica di rischio dell'avventura intellettuale, come dimostra l'innovativo percorso scrittorio di Pietro Aretino, lungo il quale si vanno delineando la natura e il destino del moderno uomo di lettere. -
«Bruciar le robe e gastigar la gente». Storie e immagini della peste
La storia della peste è stata accompagnata da una ricca, interessante serie di testi letterari e scientifici, spesso destinati a una grande fortuna tra mondo antico ed età contemporanea. In questo volume l'autore, con un approccio interdisciplinare, esamina da un lato i temi e i protagonisti più importanti del dibattito medico-scientifico, dall'altro si sofferma su opere di carattere letterario e su resoconti di medici, magistrati di sanità e funzionari degli apparati governativi e periferici a volte chiamati a isolare le zone interessate con veri e propri ""muri della peste"""" e con provvedimenti """"polizieschi"""" di inaudita violenza: a partire dalla peste nera del 1347-48 fino al contagio di Noja (Noicàttaro, Bari) del 1815-16, l'ultimo episodio di peste bubbonica dell'Europa occidentale. Una particolare attenzione viene riservata al rapporto fra parole e immagini in preziosi manoscritti miniati e in rari libri a stampa: anche l'apparato iconografico evidenzia, in realtà, il forte impatto esercitato sull'immaginario collettivo da questa terribile malattia che sembra quasi prefigurare gli inquietanti scenari pandemici del nuovo millennio."" -
Storia dell'e-learning in Italia
Questa ""Storia dell'e-learning in Italia"""" racconta la grande avventura della formazione a distanza, con le sue peculiarità e le sue tre generazioni. Ricostruire e riscoprire la preistoria remota, le origini ottocentesche, la lenta e inarrestabile evoluzione, con le sue luci e ombre, può - tanto più oggi, nella tormentata fase di transizione e di crisi per la tirannia di un virus capriccioso e fatale - fornire spunti e stimoli per ridisegnare una didattica sempre più innovativa ed efficace anche in tempi di emergenza. Altri capitoli sono dedicati all'era dei Mooc, alla transizione dalla Fad, alla Dad e alla Ddi, la didattica digitale integrata, e uno anche all'e-learning in Puglia, una regione di frontiera ricca di potenzialità educative e in piena riscossa pedagogica.Il lavoro è completato da due interviste di pionieri e paladini dell'e-learning, testimonianze dal vivo di quanto ha contato, accanto alla preparazione scientifica, la passione per la didattica e per il benessere degli studenti. Introduzione di Anna Dipace. Postfazione di Luigi Traetta."" -
L' algoritmo della speranza
Adele Guerra, scienziata geniale e di fama internazionale, studia un modo per combattere il Covid 19. È una personalità mite, definita dagli amici ""una gran testa con un cuore timido e un sorriso triste"""". Claudia Coppi, ufficiale dei Carabinieri, ha carisma e determinazione ed è assegnata a operazioni contro la criminalità complesse e pericolose. Amiche di scuola da bambine, le due donne si ritrovano dopo venti anni, come in un'altra vita, sullo sfondo di una pandemia oppressiva e violenta. Il virus costringe le persone a nascondersi nel proprio bozzolo protettivo, amputando abbracci e affetti, lasciando spazio a trame oscure e insidiose. Contando sulla loro amicizia, Adele e Claudia uniranno le forze per opporsi a falsità, speculazioni e minacce per la vita, e cercheranno di salvaguardare una delle poche residue speranze per la sopravvivenza dell'umanità."" -
Que viva Freire! Epistemologia umanizzante, traiettorie partecipative, prospettive di speranza
A 100 anni dalla nascita di Paulo Freire, l'attualità del suo pensiero e delle sue prassi appare con maggiore nitidezza - se mai si fosse offuscata - nel contesto storico della complessità aumentata dal Covid-19.Le opere e il pensiero politico-pedagogico di Freire hanno superato le barriere del tempo e i limiti geografici: nel corso degli anni 1960-70 hanno costituito uno dei rari contributi provenienti da un Paese del Sud del mondo conosciuti e apprezzati anche nei Paesi più ricchi. Oggi si diffondono in un mondo senza frontiere, incorporati nel patrimonio culturale contemporaneo dell'umanità, rappresentando un riferimento sia per la costruzione di progetti e pratiche in vari ambiti di intervento - socioeducativo, culturale, media, lavoro, politica, ambiente - sia per l'elaborazione di cornici teorico-epistemologiche nei diversi campi della produzione della conoscenza. In questo numero speciale di ""Metis"""" gli autori offrono contributi orientati a rileggere le basi teoriche del pensiero di Freire e ad approfondire esperienze e tendenze che dal suo pensiero prendono le mosse o sono state ispirate, rinnovandolo e reinventandolo, nell'ambito della pedagogia critica contemporanea."" -
I sensi nel digitale. Le Tangible User Interfaces innovano la pratica pedagogica
Toccare, annusare, gustare sono atti tipici della vita quotidiana e sono elementi fondamentali nello sviluppo cognitivo del bambino, ma sono azioni solo parzialmente supportate nelle pratiche didattiche tradizionali. Questo scenario può cambiare rapidamente nei prossimi anni anche grazie alle nuove tecnologie a disposizione. Gli ambienti di apprendimento diventano sempre più ""ibridi"""" in un duplice senso. Da una parte, l'aula si trasforma da spazio fisico a spazio interconnesso e liquido, dove è sufficiente una connessione di rete per seguire la lezione. Allo stesso tempo, si moltiplicano tecnologie che vanno a connettere lo spazio degli oggetti con la componente digitale. Fulgidi esempi sono i paradigmi della Realtà Aumentata (AR) e della Mixed Reality (MR). In questo quadro, di particolare interesse sono le Tangible User Interfaces (TUI), in quanto offrono soluzioni di apprendimento in grado di coinvolgere tutti i sensi attraverso oggetti manipolabili e multisensoriali riconosciuti dal digitale. Il volume ha l'ambizione di offrire una rapida panoramica dell'apprendimento attivo con le tecnologie interattive, prestando un'attenzione specifica sulle opportunità offerte dalle TUI."" -
Comunità di pratica democratica. L'educazione alle competenze di cittadinanza nella scuola secondaria di II grado
Focus principale di questa ricerca è l'insegnamento di ""Cittadinanza e Costituzione"""", sostituito nell'agosto 2019 dalla reintroduzione dell'insegnamento di Educazione Civica. L'autrice anticipa l'impianto cross-curricolare dato alla nuova Educazione Civica e propone uno strumento facilmente attuabile per progettare percorsi di educazione alle competenze di cittadinanza. Il costrutto che si vuole indagare è quello di Comunità di pratica democratica, che riteniamo una chiave di lettura utile per dare struttura epistemologica all'insegnamento di Educazione Civica e che sottolinea il legame imprescindibile tra le competenze di cittadinanza e l'ambiente in cui esse possono svilupparsi. La pubblicazione del volume, scaturito dalla ricerca di dottorato presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Torino negli anni 2015-18, è stata resa possibile dall'Associazione Luigia Tincani per la promozione della cultura, Università LUMSA - Libera Università Maria Ss. Assunta, che ha assegnato il Premio """"Edda Ducci"""" IV Edizione per la migliore tesi di dottorato."" -
Tecnologie digitali per la didattica
L'attuale panorama dell'istruzione appare eterogeneo dal punto di vista dei metodi e delle strategie didattiche; la competenza digitale, infatti, sta assumendo un ruolo determinante per insegnanti e studenti, che devono saperla padroneggiare nella vita di tutti i giorni. In tale milieu è necessario, dunque, che le istituzioni collochino il processo educativo nella quarta rivoluzione tecnologica, avvantaggiandosi del digitale. Per quanto la maggior parte dei modelli e dei quadri di riferimento della ricerca si concentri sul contesto scolastico, cresce l'interesse nel promuovere, anche nella formazione accademica, conoscenze e competenze di uso efficace delle tecnologie. La Media Education, infatti, ha raggiunto in particolare alti livelli in termini di metodi didattici innovativi, volti al trasferimento di saperi nel contesto formativo. Introduzione di Giusi Antonia Toto. -
La terra negli occhi
Una storia fantastica, con qualche elemento reale, di forte impatto e riscatto sociale, ambientata alla fine dell'800, primi del '900. In un paesino del Mezzogiorno d'Italia, una famiglia di contadini, con quattro figli maschi, diventa protagonista indiscussa di un cambio di passo, dovuto all'intelligenza, al duro lavoro, al sacrificio, a tanta umanità e solidarietà. A questa miscela di valori va aggiunto il forte collante dell'unità familiare, sempre avvertita quasi come un senso di innata condivisione. I risultati raggiunti costituiscono la riprova della bontà di quelle idee, sgorgate dalla testa e dalle braccia di due contadini. Tutto il percorso vede protagonisti quattro fanciulli, poi uomini, che, forti degli insegnamenti ricevuti in dono dai loro lungimiranti genitori, riescono ad affermarsi, mettendo in campo imprese e attività di grande ricaduta per la loro comunità. Prefazione di Michele D'Innella. -
Almanacco alimentare di Puglia. Gusti, sapori, varietà
"Quanto sappiamo di ciò che mangiamo, in terra di Puglia? Come nasce il rapporto tra cibo e tradizione e, soprattutto, come si mantiene integro al tempo del web 3.0? L'uomo di internet ha perso il suo legame con la materia-cibo e l'unica via di fuga dall'oblio è la ricostruzione del tracciato che lo lega a ciò che mangia, partendo da ciò che ha conosciuto con istinto da bambino, per ritrovare la strada della conoscenza. Abbiamo provato a scandagliare ogni angolo remoto della nostra terra, per dare volto e sostanza ai protagonisti della quotidianità alimentare: contadini, allevatori e pescatori, sapori, odori, colori, ricordi. Il cibo in Puglia diventa così ambasciatore della civiltà di un popolo, elevandosi ad arte, spirito, scienza, dispiegando orizzonti di saperi, ma anche orizzonti di esperienze di appagamento del gusto. Abbiamo narrato favole di terra e di mare. Abbiamo scritto le storie delle produzioni, generando un almanacco che risarcisca le generazioni presenti e future, perché non si smarriscano, provando al contempo a informare quelle che verranno su tutte le verità che girano sulle tavole di Puglia."""" Prefazione di Nichi Vendola." -
Una bella famiglia
Seduta in corriera Ninnè ripensa alla sua vita viaggiando verso la città. L'ha invitata la famiglia del fidanzato, conosciuto in spiaggia in una breve vacanza. Lei che vive con i genitori e i fratelli in una condizione agiata, che non va a scuola ma ha imparato a cucire di nascosto, viene catapultata in un ambiente di personaggi alteri, egocentrici, sensuali, che sfiorano l'istrionismo. Con Tito, uno dei figli, intreccia un fidanzamento breve fatto solo di lettere spedite dalle miniere dove il giovane è capo cantiere. Ninnè e Tito si sposano. Lei è felice: andare a vivere in città è sempre stato un sogno sebbene sia spaurita, non all'altezza, inadeguata. La nuova vita si trasforma piano ma nitidamente nell'incontro con la follia. La bella famiglia è un coacervo di contraddizioni e problematiche sociali e ambientali. Impoveriti dal dopoguerra, tentano di risalire la china portandosi dietro profonde e terribili tragedie. Ninnè, con straordinaria forza e determinazione, riesce a non crollare. La sua nuova identità non rinnega il passato né fugge dal presente. Una piccola, bellissima, caparbia migrante che riesce a integrarsi perfettamente in un contesto distante dalle sue origini. -
I complotti della mente. Dai miti delle origini alle fake news
La drammatica sequenza di crisi che hanno tempestato questo primo scorcio del III millennio, sino a culminare nella pandemia di Covid-19 e in un'atroce guerra di conquista nei confini dell'Europa, ha impresso nelle società moderne un lacerante senso di insicurezza e di sfiducia nei confronti delle istituzioni e del sapere scientifico. Questo libro racconta come, nella storia dell'umanità, le situazioni minacciose e indecifrabili che pongano gli individui di fronte all'angoscia del caos e del nulla possano condurre al fiorire delle cosiddette teorie del complotto, la cui diffusione è oggi amplificata dalle sempre più fitte reti di comunicazione, con una parallela crescita dei flussi di disinformazione (le fake news). I ""complottismi"""" vengono definiti nei loro contorni semantici e approfonditi mediante diverse chiavi di lettura: antropologica, psicologica, sociologica, filosofica, sulla base di una metodologia che include richiami al campo delle arti (letteratura, cinema, musica, fumetti), il cui linguaggio permette di cogliere in modo più immediato ed efficace la complessità dei fenomeni che coinvolgono la mente umana nel suo problematico rapporto con la dimensione dell'incertezza."" -
C'è ancora futuro
Recenti teorie ipotizzano che, oltre le dimensioni con cui abitualmente ci misuriamo (il tempo e lo spazio tridimensionale), ne esisterebbero altre, presenti in forme geometriche invisibili in ogni singolo punto nell'universo. Tali dimensioni assumerebbero forme diverse, ognuna delle quali, almeno teoricamente, rappresenterebbe universi paralleli, che vivono prima o dopo di noi le stesse vicende umane. Tale prospettiva, oggi teoricamente ipotizzabile, si sposa bene con la fisica quantistica che afferma che esisterebbe la possibilità che il ""déjà vu"""" sia causato dalla nostra capacità di """"saltare"""" da un universo all'altro. Rosy, direttrice di una rete radiotelevisiva, e Tony, un giornalista appassionato di musica e astrofisica, sono i protagonisti di una storia avvincente che si svolge tra Bari e dintorni. Conoscere il futuro determina una corsa contro il tempo per salvare la vita di una bambina e mutare un destino cui sembra impossibile sottrarsi. Presente, passato e futuro si mescolano in un intreccio di situazioni che consentono all'autore di tracciare figure, situazioni e sentimenti del vissuto attuale."" -
La figlia dell'acqua
Quattro figlie si rivedono per la malattia della madre. Chiuse nel loro asfittico dinamismo, le dividono vecchi rancori, gelosie, segreti e bugie. Giulia vive l'irrisolto dramma personale di un rapporto difficile con Elisa, madre spinosa, che la ingoia e la sputa... a suo piacimento, muro di efficienza che travolge la vita emotiva della figlia. Aleggia il sospetto che l'abbia sacrificata per salvare la famiglia dalla rovina. Giulia raschia dentro a un fondo nero, attinge e indaga nel rapporto ancestrale che lega madri e figlie. Deve capire, per liberarsi e riprendersi la sua vita. Mentre l'ombra di un omicidio, rimasto impunito, ritorna alla ribalta. Sullo sfondo, la città capitale di un Sud che doveva diventare Nord. Colta nelle sue amare disillusioni, viva e sofferente paga un prezzo enorme per lo sviluppo e il lavoro in termini di vite umane e disastro ambientale. La storia di una famiglia si dipana nel cuore di una città industriale difficile come Taranto. Un racconto realistico di impasti diversi che lo rendono in parte psicologico e in parte un thriller, commistione di generi che costituisce la sua cifra stilistica. Il romanzo si chiude con l'apertura alla speranza. Prefazione di Daniele Giancane. -
Desideri di città. Utopie speranze illusioni
Il desiderio della città ideale ha attraversato la storia e se ne sono occupati filosofi, artisti, letterati, architetti, politici e scienziati sociali. L'utopia di Tommaso Moro ha segnato il mondo nuovo della modernità che il Rinascimento e le scoperte geografiche sembravano rendere possibile. Nel '700 l'Illuminismo ha offerto al mondo un futuro segnato dalla ragione e dalla scienza di cui la città è considerata simbolo e precipitato. Saranno i filosofi e gli architetti a rendere visibile il sogno della città perfetta che il secolo successivo farà proprio anche grazie ai grandi mutamenti politici che, però, insieme alle speranze alimenteranno anche gli incubi. Le utopie producono la propria negazione con le distopie. A partire dal '900 saranno le scienze sociali a riflettere sulle potenzialità e i limiti del sogno utopico, spesso centrato sulla tecnologia, di una città ideale di un futuro prossimo venturo. A far sognare contribuirà anche il cinema. Il libro conduce per mano il lettore in questa avventura con una grande ricchezza di riferimenti e di testimonianze per portarlo a chiedersi se sia oggi veramente possibile costruire una città in cui valga la pena vivere. -
F come folklore
Il fine di questo libro è fornire elementi che aiutino la comprensione di quei fenomeni sociali riassunti nella parola ""folklore"""", pure con l'avvertenza che essa nasconde un fondo forse ineliminabile di ambiguità, derivante dal fatto che l'oggetto, la materia che vorrebbe individuare è mobile, cambia, si modifica nel tempo, perché appartiene alla storia e alla vita degli uomini. Si ripercorre la storia della nozione di folklore e delle sue connotazioni, dall'epoca romantica fino a ieri, dall'idea che fosse un deposito di residuali testimonianze dell'antichità di un popolo e di una nazione a quella di patrimonio immateriale meritevole di tutela, passando attraverso le vicende che hanno interessato l'Italia: l'Unità, il colonialismo, le guerre, il fascismo, il turbinio delle trasformazioni sociali che hanno segnato la fine del mondo rurale e l'avvento della società dei consumi e della comunicazione di massa."" -
La scatola delle parole. Leggere e scrivere con i poeti
Le parole, pur cambiando nel tempo, riescono, in ogni caso, a comunicare sensazioni, situazioni, concetti e stati d'animo. ""La scatola delle parole"""" si ispira proprio a questa idea delle parole. Si tratta di un albo illustrato, destinato a lettori da 0 a 99 anni. E se le parole fossero, appunto, delle scatole? Alcune sarebbero vuote, perché non tutto si può esprimere con le parole. Perfino Dante non ci riusciva e, in quei casi, parlava con il silenzio. Le parole possono curare, come ci insegna Alda Merini; oppure possono servire per cambiare le storie, come ci fa capire il piccolo Andrea, che dialoga con suo nonno. Seguendo il filo di queste tre storie, scritte da Lucia Schiralli, e grazie alle illustrazioni di Sabrina De Virgilis, che rendono visibili quelle parole, il lettore partecipa attivamente al grande gioco dell'inventar parole (... e storie). Con questo albo, le autrici intendono offrire una originalissima educazione alla lettura attiva. Età di lettura: da 10 anni.""