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Maria Lai. Arte e relazione. Ediz. a colori
Maria Lai (1919-2013) è la più internazionale degli artisti nati in Sardegna, celebrata nel 2017 alla Biennale di Venezia e alla più prestigiosa delle rassegne d'arte contemporanea al mondo: la mostra Documenta, nelle due sedi di Atene e Kassel; nel 2018 sarà protagonista di un'importante mostra a palazzo Pitti a Firenze, promossa dagli Uffizi. Il volume ne ripercorre tutti i filoni di ricerca, attraverso opere selezionate presso le raccolte pubbliche ma in gran parte individuate nelle collezioni private internazionali. Gli sviluppi del suo percorso sono accompagnati da numerosi materiali inediti, indispensabili spesso a ricostruire azioni nate per restare effimere, dichiarate dalla storiografia come ""primi esperimenti di Arte Relazionale"""" in ambito europeo. Lai ha infatti capovolto il rapporto fra artista e osservatore, facendo diventare la gente il vero autore dell'opera. È un modo nuovo di pensare e praticare l'arte che non elimina quello canonico, piuttosto gli si accosta e ne amplia il senso."" -
Orchidee in Sardegna. Ediz. illustrata
Delicate, colorate, profumate, ma anche abili strateghe e ingannatrici, le orchidee spontanee rappresentano un universo ancora in evoluzione che promette di meravigliare il neofita ma non smette di stupire l’appassionato e lo studioso. Questi originali organismi vegetali sono caratterizzati da un alto grado di organizzazione e complessità: è sorprendente scoprire tutte le strategie attuate da queste piccole creature che hanno adattato le loro forme e colori per attirare gli insetti impollinatori e garantirsi così la sopravvivenza. Con prosa chiara e rigore scientifico l’autrice accompagna il lettore lungo un percorso di conoscenza delle orchidee della Sardegna, rivelando le scoperte fatte nei numerosi anni di ricerche e studi sul campo. Un ampio e accurato reportage di immagini consente di riconoscere tutte le specie presenti in Sardegna, i ricercatissimi ibridi e le particolari forme endemiche, varietà esclusive che vivono in areali ristretti adattandosi ai diversi habitat dell’Isola. -
La collezione Luigi Piloni dell'Università degli Studi di Cagliari. Ediz. a colori
Il volume, attraverso i saggi multidisciplinari di numerosi studiosi, introduce il lettore alla conoscenza di una collezione straordinaria, quella costituita da Luigi Piloni, studioso e appassionato d'arte e di storia della Sardegna, che nel 1980 ne ha fatto dono all'Università degli Studi di Cagliari. Si tratta di un caso eminente nella storia del collezionismo isolano per l'importanza delle opere e dei manufatti della cultura materiale isolana; di particolare rilevanza, oltre ai gioielli e alle tessiture, risulta la raccolta cartografica e quella dei dipinti che consente un percorso dell'arte sarda dall'Ottocento al Novecento. Il volume è corredato da un ricco apparato di immagini, realizzate per l'occasione, che restituiscono lo straordinario valore artistico e storico della collezione. Presentazione di Maria Del Zompo. -
Piante bulbose in Sardegna. Ediz. illustrata
La collana di monografie sulla flora sarda prosegue con il variopinto gruppo ecologico delle piante bulbose tanto apprezzate dagli amanti dei giardini. Bulbi, rizomi e tuberi danno origine a una numerosa e complessa varietà di specie documentate dal ricco e inedito corredo fotografico che permette al lettore di riconoscere le geofite più diffuse e note dell'Isola, come l'asfodelo e la canna, con le quali si realizzano ancora oggi i cesti e i canestri dell'artigianato locale, ma anche le più vistose ed esuberanti, come gigli, iris e peonie, o i coloratissimi gladioli e anemoni che richiamano l'attenzione anche dei più distratti. L'autore, pur seguendo i canoni di un'attenta e imprescindibile scientificità, descrive tutte le bulbose presenti in Sardegna con un linguaggio chiaro e comprensibile arricchendo le descrizioni botaniche con richiami alla storia, alla medicina tradizionale, alla farmacologia e con qualche curiosità sugli aspetti più originali e interessanti. -
Oja, o ma'. Testo sardo
Traduzione in sardo di ""Mia madre e altre catastrofi"""". Tostorruda, spitzeca, frida e de coru bonu, svanè-sia e trista: sa mamma de Francesco tenit sèmpiri s'ùrtimu fueddu. Pròpiu che a mamma tua. E che a mamma tua lompit dereta a su coru. Custus diàlugus spantosus, spassiosus chi no fait, sterrint su contu de una vida intera, antzis, de duas: cussa de unu fillu e de sa mamma, de s'infàntzia finrms a oi. Cun gràtzia, ma chentza de acuari nudda, Francesco Abate at scritu sa tragicumèdia de s'acàpiu sentimentali prus dilicau e atrobeddau chi nc'est."" -
Io rido perché ho paura. Architettura sarda tra ruralità e modernità. Catalogo della mostra (Milano, 10-24 maggio 2019). Ediz. illustrata
Architetto, storico, intellettuale, fotografo, uomo curioso e assetato di conoscenza, educatore, divulgatore. Il percorso labirintico, matrice dei molteplici linguaggi di Vico Mossa, in un volume che ne racconta le inclinazioni culturali, le sue sperimentazioni e il significato della sua adesione all'architettura organica quale paradigma di qualsiasi scelta ambientale e di tutela. -
Tra il dire e il fare preferisco il mare
L'ironia del titolo già dice molto delle 28 filastrocche contenute nel volume. Esse punzecchiano ferocemente, ma con leggerezza, le passioni, le speranze, le debolezze di tutti. L'autrice è una saggista prestata alla lettura dell'arte visiva, un'attenta e rigorosa pedagoga attualmente impegnata nella scuola elementare statale: Giuseppina Cuccu, che negli anni le ha scritte anche per i suoi allievi. I testi comunicano, attraverso la serietà del gioco, l'amore e il gusto per la parola, mediante i suoi ritmi, i significati nascosti al suo interno, e avvicina all'autoironia o a concetti non sempre facili da accettare per quanti si sentano in crescita e soprattutto siano spinti a mettersi in gioco con intelligenza. Accompagnano le filastrocche le opere appositamente dipinte da Antonello Cuccu. Età di lettura: da 8 anni. -
Il tempo dei fenici. Incontri in Sardegna dall'VIII al III secolo a.C.. Ediz. illustrata
La vita in Sardegna tra l'VIII e il III secolo a.C., un periodo fondante per la cultura isolana. Quest'epoca straordinaria - che ha visto i sardi protagonisti nell'ampio scenario mediterraneo - rivive sulle pagine del libro attraverso i manufatti preziosi e gli oggetti quotidiani, le città e le rotte di navigazione, i rapporti con le altre popolazioni, la politica e la religiosità. L'apparato iconografico e le tavole illustrate guidano il lettore nella grande avventura del ""viaggio nel tempo dei fenici""""."" -
Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione post-coloniale. Ediz. a colori
In questo volume viene guardato e raccontato il rapporto fra il governo di Casa Savoia e la Sardegna. Il libro non è un trattato di storia ma l'apripista inedito alla conoscenza degli aspetti che hanno caratterizzato il rapporto fra il Regno Sabaudo, con Torino capitale, e i suoi sudditi isolani. In questo viaggio narrativo, pieno di spunti a volte tragici, altre esilaranti, altre ancora sorprendenti e inattesi, passano in rassegna figure chiave del panorama nazionale legate agli ambiti dell'illustrazione, della grafica, dell'architettura, dell'arte, del cinema, della musica, della politica, della letteratura, delle imprese minerarie e agricole senza nemmeno tralasciare l'immateriale universo esoterico. -
Cagliari. L'Immagine della città nella cartografia, nelle vedute e nell'arte sacra dal XVI al XIX secolo. Ediz. illustrata. Vol. 1
«Amo la città nella quale sono nata, ecco perché ho accettato di scrivere la prefazione al volume Cagliari. L'immagine della città nella cartografia, nelle vedute e nell'arte sacra dal XVI al XIX secolo, un'opera nata con lo scopo di far conoscere l'evolversi della rappresentazione della città, attraverso l'analisi e lo studio di documenti originali, scoperti dai ricercatori in numerose biblioteche e archivi isolani, nazionali ed europei. La ricerca qui confluita ha la peculiarità di voler raccontare un percorso attraverso le immagini che ritraggono Cagliari nei diversi periodi storici e le rappresentazioni sono lette indipendentemente dal loro valore estetico, pur presente in numerose testimonianze pubblicate, poiché tutte permettono di completare la narrazione storica. Si ricostruisce in questo modo una evoluzione dell'immagine cartografica e della veduta della città, attraverso il racconto della sua bellezza e dei simboli della sua tradizione, con gli elementi della sua forza militare e della sua disposizione geografica: ciascuna veduta contiene molteplici significati, letti e approfonditi in un'ottica interdisciplinare, attraverso un intreccio di narrazioni, da quella geografica a quella storico artistica, a quella architettonica. Desidero altresì approfittare di questa prefazione per soffermarmi sul valore e sull'importanza della ricerca umanistica, nel caso specifico della Storia, dell'Arte e dell'Architettura. Purtroppo, da molto tempo, in Italia, le forme di sapere incoraggiate sono quelle che si ritiene, erroneamente, abbiano una immediata ricaduta sul mercato del lavoro e sul mondo produttivo. Parafrasando Umberto Eco, vorrei sottolineare che chi ha il respiro culturale di buoni studi umanistici è molto più aperto all'ideazione e all'intuizione di come potranno andare le cose, e la cultura umanistica per certo prepara ai mestieri di domani e a idearne di nuovi. Viceversa, la marginalizzazione del sapere umanistico affievolisce la crescita del pensiero critico, e dunque la capacità di confrontarsi in maniera multidi-sciplinare con le diversità che ci circondano. Tutti gli studi che ci permettono il confronto con il passato sono, a mio parere, molto importanti per la crescita consapevole di tutti noi. Ricordare non basta. Approfondire la conoscenza di quello che è esistito in passato, capirne sempre più il significato è il presupposto perché si possano conoscere per davvero le proprie radici, base della crescita e della capacità di essere inclusivi e solidali. I risultati della ricerca svolta dai ricercatori del nostro Ateneo, dunque, sono molto importanti sul piano dell'identità culturale della nostra città e, pertanto, contribuiscono alla crescita della conoscenza e dello sviluppo. In particolare, gli argomenti trattati contribuiscono in modo determinante alla comprensione dell'ambiente e alla formazione del ""senso di cittadinanza"""". Conoscere il passato, infatti, concorre a non sentirsi estranei al luogo in cui si vive, a essere inclusivi e a favorire la memoria storica. Un libro come questo è un significativo mezzo per costruire il senso d'identità collettiva e per favorire la partecipazione a una società democratica.» (Dall'Introduzione di Maria Del Zompo)"" -
Ritratti d'artista. Racconti brevi
È diversa la vita degli artisti? È il nostro occhio di spettatori a guardare queste figure con spirito differente, fissando le loro azioni e i loro volti in un tempo che appartiene più al mito che alla comune esistenza? 11 artisti sardi, ""valoroso drappello"""" di caposcuola, guardati nel loro percorso esistenziale, nel lato più intimo e quotidiano di ognuno. Interesse volutamente spostato verso la loro individualità che è naturalmente aperta all'universale. Sono le opere a risultare visibili in filigrana. 11 racconti brevi di Giuseppina Cuccu, accompagnati da opere di Antonello Cuccu idealmente correlate alla ricerca di quegli amici, figure alla base di un patrimonio culturale comune."" -
I racconti di padre Brown: Il paradiso dei ladri-La parrucca color porpora. Ediz. a caratteri grandi
Il simpatico personaggio di Padre Brown fu modellato da Chesterton sulla figura dell'amico padre O'Connor: un sacerdote cattolico, che, sotto l'apparenza umile e quasi sciatta, nasconde doti di acuto osservatore. Amante della verità, non teme di guardare negli occhi la perfidia, poiché è sicuro che il bene sia sempre più grande del male e quindi in grado di sconfiggerlo. Il piccolo sacerdote possiede la capacità di identificarsi in ogni uomo, con i suoi difetti, le sue debolezze, ma anche con la sua capacità di amare che nulla può spegnere: ""poiché nessuna catena è più forte del suo anello più debole"""". Età di lettura: da 9 anni."" -
Il brutto anatroccolo-L'acciarino-l'usignolo. Ediz. a caratteri grandi
Questo percorso per i più piccoli tra le Fiabe di Andersen privilegia il puro divertimento, la morale è solo quella della favola, a volte sorprendente, mai imposta. ""Il Brutto Anatroccolo"""" è una storia sull'apparenza, """"L'acciarino"""" sulla furbizia, """"L'Usignolo"""" sulla poesia... Non c'è oggetto, fiore o animale che nelle novelle dello scrittore danese non acquisti vita, vivacità e brio. La psicologia dei personaggi è eccezionalmente penetrante: siano cose, animali, esseri umani, o non umani, alla fine sono tutti e sempre """"persone"""". Come ha scritto Gianni Rodari, """"Andersen scopre nuove sorgenti del meraviglioso e dona un tipo di fiaba utile alla formazione della mente, per affrontare la realtà con occhio spregiudicato e vedere l'invisibile, o l'infinitamente piccolo"""". Età di lettura: da 6 anni."" -
La sirenetta seguito da La piccola fiammiferaia
Nella Collana JUNIOR D in EasyReading, con file audio gratuito scaricabile dal sito del Centro Internazionale del Libro Parlato ""A. Sernagiotto"""" ONLUS www.libroparlato.org (Voce Narrante Donatella Vanghi), due fiabe tra le più famose di Hans Christian Andersen. Il percorso tra le fiabe di Andersen segue la traccia della """"diversità"""", con efficacia e ardore. Per """"La Sirenetta"""" lo scrittore danese costruisce non solo una storia appassionante, ma tutto un fantastico e variopinto mondo sottomarino. Eppure questa fiaba è considerata una delle più rappresentative e autobiografiche, perché, attraverso la finzione fiabesca, in essa viene a galla l'insicurezza del giovane Andersen: """"Come fare quando si sarebbe voluto a tutti i costi diventare un attore e si ha un naso ridicolo e un'aria timida?"""" (Régis Boyer). """"La piccola Fiammiferaia"""", invece, fa riflettere, con delicatezza e poeticità, sulla fortuna di avere una famiglia, una casa, del cibo tutti i giorni, sulla possibilità di giocare e persino di andare a scuola: tutte cose che, purtroppo ancora oggi, per molti bambini non sono affatto scontate. Età di lettura: da 6 anni."" -
Non dimenticar le mie parole... Canzoni «sempreverdi» nell'archivio della memoria
"Non dimenticar le mie parole"""" scrive Alfredo Bracchi su musica di Giovanni D'Anzi. È una consueta canzone d'amore o vi si nasconde la speranza del paroliere che si faccia attenzione al testo? Franco Clivio compone un garbato saggio, piacevolmente discorsivo, sulla musica leggera degli anni Trenta Cinquanta, specchio di due periodi storici e sociali fondamentali per l'Italia. Ampio spazio è dedicato ai testi delle canzoni, tanto da farne quasi un'antologia tematica. Nei ricordi che ci portiamo dentro per tutta la vita c'è più d'una canzone legata ad un incontro, ad un momento lieto, ma anche ad una delusione. Risentendo quelle note e quelle parole la nostra mente ci fa rivedere, come in una sequenza filmica, episodi vissuti, momenti particolari, che pensavamo solo nostri. Basta un verso, una frase a suggerirci un motivo che continua ad essere presente, che fa parte del nostro modo di vivere. Le canzoni sono un appuntamento e una compagnia inseparabile. È giusto ricordare quelle """"sempreverdi"""" che hanno superato indenni la difficile prova del tempo e costituiscono un vero archivio della memoria, emotiva e culturale." -
Donna Lucrezia. Sposa di Guido Aldobrandino, generale dalla doppia casacca. Ediz. a caratteri grandi
Novembre 1929. Il Priore dell'Abbazia di Pomposa ritrova un diario di carta pergamena, con due iniziali che riportano a Lucrezia Trivulzio... È lo spunto per una ricostruzione liberamente romanzata della vita della devota Principessa, nata a Milano nel 1582, vissuta a Torino e a Casale Monferrato. Sposa di Guido San Giorgio di Biandrate detto l'Aldobrandino, patrizio monferrino e generale coi colori del Gonzaga e con quelli del Duca di Savoia. Dai sogni di fanciulla alle nozze, dalle aspettative deluse alla scoperta della libertà del pensiero, fino alla morte di peste nelle lagune ferraresi del delta del Po, accanto all'unico uomo forse mai amato: una visione umana e alta della donna, aperta, per quei tempi splendidi ma pervasi di fanatismo e di ignoranza. -
Lo spazio per la bellezza e l'armonia. Il kakemono e il suo tokonoma nella cultura giapponese
Il volume è il catalogo della mostra ""Il kakemono e il suo tokonoma nel giardino giapponese"""" (Verbania, 22-30 settembre 2012). Il tokonoma, luogo sacro nelle abitazioni giapponesi, è una nicchia ornamentale rialzata rispetto al piano di calpestio. Elemento centrale e cardine dell'intera opera è il kakemono o kakejiku. Il kakemono è un dipinto recante sia calligrafie, sia disegni con diverse tematiche quasi sempre con riferimenti allusivi a storie, leggende, paesaggi, o al mondo animale e floreale. Un'appendice descrive La casa tradizionale giapponese, luogo dell'abitare costruito sulla fragilità apparente dei suoi materiali."" -
Nicolino giramondo
Nicolino, un bambino vivace e allegro, rattristato dalla notizia della partenza data dai genitori passeggia infelice per le vie della città. Proprio così, inizia la sua incredibile avventura: un'amicizia dopo l'altra, scopre la magia del viaggio e impara man mano a conoscere i mezzi di trasporto. Nicolino diventa un vero e proprio giramondo, che al suo ritorno saprà di non dover più temere le distanze. -
L' autunno dell'animo. Storia di un cavaliere
Biagio, cavaliere crociato reduce dalla Terra santa, è tornato a casa. Nonostante i dubbi sul futuro, un occasionale incontro sembra avergli cambiato la vita, un amore improvviso gli ha ridato la speranza. Eppure il fato non vuole ancora concedergli pace, si profila un pericolo inatteso che sconvolgerà tutta la sua vita e il suo destino. -
I sei angoli dell'universo. Vol. 2: I tre scrigni.
I Tre Scrigni è il secondo ed ultimo capitolo delle avventure di Fabien ed Alina, trascinati da un capo all'altro dei sei Universi, apparentemente per uno sfortunato caso. Fabien, dopo una serie di peripezie, finalmente sa cosa è successo a sua madre e a suo nonno, mentre Alina sta cercando un modo per liberarsi dalla Prigione dei Notturni. I tre Attendenti sono scomparsi, i Feng ed il Generale Inverno si sono alleati e tutto sembra volgere al peggio per i due ragazzini. Fabien e Alina, infatti, dovranno affrontare ancora una serie di avversità che li allontaneranno temporaneamente l'uno dall'altra e che forse porteranno ad una crisi senza precedenti nei sei Mondi. Età di lettura: da 10 anni.