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Alessandro Manzoni. A critical bibliography. 1995-2000
Il volume, a cura di Augusto Pallotta e interamente in lingua inglese, presenta un'ampia bibliografia critica su Alessandro Manzoni relativa alla seconda metà del secolo scorso, con lo scopo di mettere ordine nel vastissimo corpus di scritti dedicati allo scrittore milanese e di offrire una concisa valutazione di ogni contributo. Negli ultimi cinquant'anni del ventesimo secolo si evidenzia infatti una vasta molteplicità di prospettive e di metodologie utilizzate dai critici nell'affrontare l'opera manzoniana, in base alle varie discipline di appartenenza: fra le altre, quelle storiche, sociologiche, religiose, psicologiche e economiche. In aggiunta alle opere critiche italiane, questa bibliografia include l'elenco, il più possibile completo, degli studi su Manzoni pubblicati nel mondo anglosassone (Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada), insieme ad una sezione riguardante la sua recezione all'estero. Soprattutto negli ultimi trent'anni è stato infatti notevole l'interesse suscitato da Manzoni in questi paesi, ma, con poche eccezioni, gli studi pubblicati fuori d'Italia non sono presenti nelle bibliografie italiane e il volume, in questo senso, colma una profonda lacuna nella storia della critica italiana. -
New Perspectives on the Schumpeter Frontier. Atti del Congresso (Trest', Czech Republic, 27-28 giugno 2006)
Questo volume monografico della rivista ""History of Economic Ideas"""" contiene alcuni articoli presentati al Congresso di studio sull'economista Joseph A. Schumpeter, congresso che fu tenuto nel 2006 nella sua città natale, nella Repubblica Ceca. Schumpeter, nato nel 1883 e morto nel 1950 negli Stati Uniti, è uno degli economisti più importanti del ventesimo secolo. Fra le sue opere più significative, Teoria delle sviluppo economico (1911), Capitalismo, socialismo, democrazia (1942), Storia dell'analisi economica (postuma, 1954). L'opera che qui si presenta, curata da Christian Seidl, è organizzata in tre sezioni. Nella prima si affrontano le problematiche connesse allo sviluppo delle teorie di Schumpeter, soprattutto alla luce delle trasformazioni legate al settore pubblico e monetario ed alla politica fiscale. Nella seconda si studiano le prospettive sociologiche ed i fondamenti filosofici della dottrina dello sviluppo di Schumpeter, nonché i suoi rapporti con Alfred Marshall e Max Weber. Nell'ultima parte, infine, l'attenzione si concentra sul processo innovativo legato all'iniziativa personale, sui modi e le motivazioni dello sviluppo, così come si articolano nella realtà economica, sui meccanismi legati alla competizione ed alla innovazione nella nostra società."" -
Epitafio per i caduti del primo anno della guerra lamiaca (PLit. Lond. 133v)
Nel 323 a. C., dopo la morte di Alessandro Magno, ad Atene, sotto la guida di Iperide e Demostene, scoppiò l' insurrezione contro i successori di Alessandro guidati dal generale Antipatro. Gli Ateniesi si posero a capo di una coalizione di città greche contro i macedoni ed assediarono la fortezza di Lamia in Tessaglia, dove Antipatro si era rifugiato. Al termine del primo anno di guerra Iperide pronunciò l'orazione funebre sui soldati caduti in battaglia. L'anno successivo, con la definitiva sconfitta delle forze greche, tramontò la speranza della Grecia di poter riacquistare l'indipendenza. Iperide venne giustiziato. L'epitafio sui caduti del primo anno di guerra resta dunque come l'ultima voce libera della Grecia, in cui si respira ancora l'illusione della grandezza di Atene e della sua democrazia. Il volume che qui si presenta contiene l'edizione critica dell'opera, con traduzione a fronte, un ampio commento ed una approfondita introduzione, in cui si ripercorrono le tappe del ritrovamento e dello studio del testo e i problemi della trasmissione delle opere di Iperide e la sua fortuna nel Medioevo ed in epoca moderna; si traccia un quadro approfondito della situazione storica del tempo e si studia, attraverso anche vari confronti, il genere dell'epitafio all'interno della tradizione letteraria del mondo greco. -
Inno alle Muse (Esiodo, Teogonia, 1-115)
Corredato da un dettagliato e puntuale commento, Pietro Pucci presenta qui il testo e la traduzione del proemio della Teogonia di Esiodo. Benché esso faccia parte del poema e lo introduca, il suo tema maggiore acquista infatti una certa indipendenza dai motivi teogonici, in quanto elabora una complessa lode delle Muse e della poesia in uno stile tipicamente innico, e questa indipendenza ne giustifica uno studio particolare. L'Inno spicca per eccezionale vigore creativo ed è il prodotto di una grande audacia intellettuale. Di questa poetica nuova, complessa e sofisticata, Pietro Pucci analizza i vari aspetti, muovendosi dalla struttura stilistica del proemio, anch'essa ricca di innovazioni pur sulla base del linguaggio epico di Omero, alla nuova posizione, più importante e 'visibile', del poeta all'interno del racconto, analizzando in dettaglio la figura delle Muse, il loro essere essenzialmente 'greche' (senza cioè reali confronti nelle culture limitrofe coeve), affrontando le problematiche legate alla presenza di proemi fissi all'inizio dei due poemi esiodei (Teogonia, Le opere e i giorni), inni che appaiono quindi intrinsecamente legati, per natura e per tradizione, ai contenuti didascalici e parenetici dei poemi stessi. -
Un cuore che batte
Questo manuale è dedicato alla rianimazione cardiopolmonare ed all'istruzione per l'impiego dei defibrillatori elettrici, sulla base della considerazione che le nozioni di base di questo tipo di intervento di emergenza dovrebbero essere diffuse il più possibile anche fra le persone che non appartengono strettamente al mondo medico, in primo luogo fra coloro che, nel mondo del volontariato, si occupano del pronto soccorso. La mortalità nell'arresto cardiaco extraospedaliero è infatti molto elevata ed una conoscenza più diffusa di queste tecniche, garantendo la tempestività dell'intervento, rappresenta la maggior garanzia di vita per la persona colpita da infarto. In altri termini, l'utilizzo della defibrillazione precoce, anche da parte di personale non sanitario, ha significativamente alzato il livello di sopravvivenza nella realtà extraospedaliera. Lo scopo di questo lavoro è dunque quello di divulgare il più possibile le conoscenze attuali nella gestione dell'arresto cardiorespiratorio, analizzandone il decorso, dalla comparsa dell'evento morboso a tutte le manovre e a tutti i protocolli necessari per risolverlo. -
Analytic Study of Mycenaean Compounds. Structure, Types (An)
Questo volume, a cura di Frederik M. J. Waanders, presenta uno studio analitico su uno specifico aspetto del linguistica micenea, e cioè sui 'composti'. I 'composti' sono un'importante costruzione lessicale comune a molte lingue indoeuropee, fra cui il greco ed il latino. Essi si presentano come un'unica parola, che viene sentita e usata come una unità, definita da un unico accento, anche se è formata da due morfemi lessicali. I testi che vengono pubblicati qui, divisi per varie tipologie di parole composte, sono tutti relativi al corpus di tavolette inscritte in lineare B trovate sui siti di Cnosso, Pilo e Tebe in Beozia e datate alla fine del XIII secolo a .C. -
Pomeriggi rinascimentali
Nel 2005 l'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale, nel solco degli obiettivi scientifici propri della sua attività, progettò di realizzare una nuova iniziativa volta a conseguire un duplice risultato: da un lato incentivare lo scambio di esperienze investigative disposte su un piano di propulsiva interdisciplinarità inerente il rinascimento meridionale e, dall'altro, promuovere ulteriori sodalizi scientifici con strutture culturali impegnate, su versanti diversi e in virtù di differenti statuti istituzionali, ad assecondare e sollecitare una sempre più approfondita conoscenza della cultura meridionale nelle differenti espressioni e manifestazioni. Il volume che qui si presenta raccoglie gli studi realizzati per il secondo ciclo di questa iniziativa, effettuato, come il precedente, con il coinvolgimento di importanti strutture culturali ed universitarie campane, fra cui l'Accademia Pontaniana e l'Istituto Italiano di Studi Storici. I vari autori, affrontando da diverse angolature e con differenti metodologie aspetti importanti della realtà napoletana (e campana), offrono un importante contributo alla ricostruzione ed all'analisi della vita e della cultura meridionale nel Cinquecento. -
Colloquium romanum. Atti del 12° Colloquio internazionale di micenologia (Roma, 20-25 febbraio 2006)
I due volumi che qui si presentano raccolgono gli Atti del XII Colloquio Internazionale di Micenologia', che si è tenuto a Roma nel febbraio del 2006 e che ha visto come partecipanti tutti i più importanti studiosi della disciplina, italiani e stranieri, questi ultimi venuti a Roma da venti paesi diversi. Come i precedenti congressi internazionali, anche questo ha rappresentato l'occasione per fare il punto degli studi su vari aspetti della micenologia (in particolare, sull'interpretazione dei nuovi testi in lineare B di Tebe) e soprattutto per mettere a confronto e dibattere tesi ed idee apparentemente incompatibili. Una notevole quantità di dati nuovi, in campo archeologico e linguistico, ha prodotto conoscenze diverse e maggiormente approfondite sull'economia, la storia e l'amministrazione del mondo miceneo; di esse i 58 contributi presentati in questo congresso ci offrono un quadro complesso e in alcuni aspetti difforme rispetto al passato. -
Metrics and Rhythmics. History of Poetic Forms in Ancient Greece
Il volume presenta, tradotta in lingua inglese, e ad uso quindi di un pubblico più ampio, una delle opere italiane fondamentali per lo studio delle forme poetiche nella Grecia antica, scritta da due fra i più autorevoli studiosi della materia: Bruno Gentili e Liana Lomiento. Gli autori esaminano non soltanto gli aspetti teorici dell'estetica del ritmo e dei generi poetici, ma anche quelli pratici, concreti, in relazione a tutto il sistema culturale dell'antica Grecia, costruito come un'armonica unità di parola, ritmo, melodia e danza. Essi forniscono un esame storico e antropologico delle forme metrico-ritmiche della poesia greca antica, garantendone una sistematica contestualizzazione nella viva prassi culturale della performance e della riflessione teorica e tenendo costantemente conto dell'aspetto colometrico dei versi, così come sono stati trasmessi sia dalle fonti papiracee che dai manoscritti medievali. L'esposizione tecnica delle singole forme metriche, che include i metri propri del canto, è preceduta da un'ampia introduzione, nella quale si dà spazio anche agli aspetti spettacolari della danza e dell'accompagnamento strumentale, che costituirono il supporto di ogni esecuzione. L'opera è completata da una ricca bibliografia e da una dettagliata sezione di indici. -
Metrics and Rhythmics. History of Poetic Forms in Ancient Greece
Il volume presenta, tradotta in lingua inglese, e ad uso quindi di un pubblico più ampio, una delle opere italiane fondamentali per lo studio delle forme poetiche nella Grecia antica, scritta da due fra i più autorevoli studiosi della materia: Bruno Gentili e Liana Lomiento. Gli autori esaminano non soltanto gli aspetti teorici dell'estetica del ritmo e dei generi poetici, ma anche quelli pratici, concreti, in relazione a tutto il sistema culturale dell'antica Grecia, costruito come un'armonica unità di parola, ritmo, melodia e danza. Essi forniscono un esame storico e antropologico delle forme metrico-ritmiche della poesia greca antica, garantendone una sistematica contestualizzazione nella viva prassi culturale della performance e della riflessione teorica e tenendo costantemente conto dell'aspetto colometrico dei versi, così come sono stati trasmessi sia dalle fonti papiracee che dai manoscritti medievali. L'esposizione tecnica delle singole forme metriche, che include i metri propri del canto, è preceduta da un'ampia introduzione, nella quale si dà spazio anche agli aspetti spettacolari della danza e dell'accompagnamento strumentale, che costituirono il supporto di ogni esecuzione. L'opera è completata da una ricca bibliografia e da una dettagliata sezione di indici. -
Eurialo De Michelis (1904-1990)
l volume di Atti raccoglie gli interventi della Giornata di Studi Eurialo De Michelis (1904-1990), tenutasi a Padova il 29 ottobre 2004, in occasione del centenario della nascita dello scrittore. Il volume rappresenta una tappa significativa nell'ambito delle ricerche avviate, già dal 1998, dall'Archivio degli Scrittori Veneti del Novecento. Sesto numero della collana ""Biblioteca di Studi Novecenteschi"""", questa raccolta fa seguito a opere della stessa serie, analoghe per circostanze di ideazione; dedicate a Giuseppe Berto, Cesare Ruffato, Paolo Barbaro, Sergio Maldini, autori tutti, come Eurialo De Michelis, presenti con loro fondi documentati presso l'Archivio padovano che ne ha promosso, con la collaborazione del Dipartimento di Italianistica e con il supporto della Regione Veneto, la rilettura mediante convegni e giornate di studio. L'approfondimento delle ragioni artistiche di ognuno di questi scrittori è naturalmente tra le prime intenzioni dell'Archivio ed è tuttavia da considerarsi funzionale al progetto di ricerca complessivo entro il quale le singole iniziative vanno inquadrate e lette. La prospettiva preferita, infatti, non risiede tanto nell'analisi individualizzata di figure e momenti della storia letteraria veneta, quanto, con sguardo più ampio, nell'interpretazione di tale realtà artistica entro il rapporto intrattenuto sempre (e inevitabilmente) con la produzione letteraria nazionale e anche europea."" -
Luigi Pianciani e la democrazia moderna
Il volume raccoglie gli atti del Convegno tenutosi nel novembre 2005 a Spoleto su ""Luigi Pianciani e la democrazia moderna"""". Si tratta di nove contributi presentati da altrettanti studiosi, i quali hanno affrontato un ampio spettro di argomenti legati al pensiero e all'attività politica del colonnello e deputato spoletino, che fu amico di Garibaldi e di Mazzini, sindaco di Roma, vice presidente della Camera dei deputati e presidente della provincia dell'Umbria per molti anni. Dall'insieme di questi studi emerge ancora una volta il grande rilievo politico di un personaggio legato alla sua terra d'origine, ma aperto alle più ampie esperienze nazionali e internazionali. Una figura storica complessa, caratterizzata anche da forti contrasti interiori che lo spingevano ad adoperarsi affinché l'Italia fosse una, unita e possibilmente repubblicana, anche se aveva accettato di agire per l'unità d'Italia sotto la monarchia costituzionale dei Savoia. Personaggio dalla problematica evoluzione politica, prima moderato poi permeato dall'ideologia repubblicana, scosso anche da propositi rivoluzionari, Pianciani appare nel contempo uomo di cultura, politico attento e attivo, amministratore lungimirante e oculato."" -
Per la storia della pubblica incolumità. I piani di risanamento a Palermo (1861-1900)
Il volume ricostruisce il progetto dell'amministrazione comunale di Palermo per il risanamento della città. Un progetto concepito fin dal momento dell'annessione nel 1860 e abbandonato alla fine del secolo. Attraverso le carte del Consiglio comunale, di quelle dell'Archivio Centrale dello Stato, rimaste fino ad oggi inedite, e le numerose relazioni dell'amministrazione centrale e locale, vengono seguiti i tentativi di ridisegnare la città secondo nuovi principi di igiene e di pubblica incolumità. Ma la storia del piano di risanamento di Palermo non è la storia di un fallimento; il lavoro segue, infatti, la vicenda soffermandosi sugli spunti innovativi, sulle scelte coraggiose, sul fermento culturale, sulla vivacità dei dibattiti intorno al problema della pubblica incolumità, quale obiettivo imprescindibile per il progresso economico e sociale e per il consolidamento degli ideali di libertà e di giustizia. A Palermo si sviluppò una profonda sensibilità verso le condizioni igieniche, la salute e la tutela dei cittadini, con numerose e felici intuizioni, precorritrici dei tempi, tanto da poter dire che intorno al piano di risanamento, già nella seconda metà dell'Ottocento, metteva radici quella che solo recentemente abbiamo cominciato a definire ""cultura della protezione civile""""."" -
La piccola plastica fittile antropomorfa dell'Italia antica dal Bronzo finale all'orientalizzante. Con DVD
Lo studio che qui si presenta trae origine e motivazione dalla constatata assenza di un corpus recente, dunque aggiornato, relativo all'argomento in oggetto: l'unica monografia a cui far riferimento, fin ora, era quella infatti pubblicata da A. Hanfmann nel 1936, pioneristica, ancora utile, ma indubbiamente molto invecchiata. La raccolta sistematica di Andrea Babbi, dedicata alla piccola plastica fittile antropomorfa del'Italia peninsulare dal Bronzo finale all'Orientalizzante, è essenzialmente costituita da centoventicinque 'schede' molto dettagliate, che tengono conto di reperti anche di recente o recentissima acquisizione e che registrano con non minor premura le informazioni pertinenti ai contesti di provenienza, di natura sia funeraria, sia abitativa, sia santuariale. Le schede, per la gran parte frutto di un esame autoptico dei materiali, sono accompagnate da un'eccellente documentazione grafica e fotografica, opera anch'essa per lo più dell'autore; molte le novità di lettura proposte, ampio e ricco il repertorio dei confronti iconografici e iconologici, completa ed accurata la bibliografia. -
I dintorni dell'infinito. Giordano Bruno e l'astronomia del Cinquecento
Le ricerche contenute in questo volume studiano il rapporto tra la filosofìa di Giordano Bruno e la scienza astronomica del Cinquecento. Il tema non è nuovo, le varianti che Dario Tessicini propone nel suo studio risiedono specificamente negli ambiti di indagine che sono stati affrontati e si fondano su testi e contenuti diversi da quelli solitamente associati con la filosofia di Bruno: l'autore studia l'argomento rimanendo il più possibile all'interno dei confini tematici, temporali e, quando opportuno, anche geografici del dibattito astronomico e cosmologico del quale Bruno fu partecipe sul finire del Cinquecento. In questo senso, i 'dintorni' nel titolo si riferiscono in primo luogo a una dimensione della ricerca ristretta agli ambienti più vicini al filosofo durante la concezione del suo pensiero. -
L' abitato della prima fase di Capua. Prime testimonianze
Il lavoro di Nunzio Allegro e Emanuela Santaniello delinea un quadro dell'assetto abitativo di Capua nella sua fase più antica utilizzando tutti i dati disponibili noti, integrati dai risultati della approfondita analisi condotta sulle evidenze dello scavo della 'Portineria dell'Italtel' effettuato nel 1981 e ripreso negli anni 1984-1985. Della scoperta dei resti di un fondo di capanna individuata con quell'intervento era stata data una breve notizia nel 1995, nella Guida pubblicata in occasione dell'apertura del Museo dell'Antica Capua, ma lo scavo rimaneva sostanzialmente inedito, anche se citato in più occasioni per la definizione delle modalità di occupazione del territorio campano. Il lavoro della Santaniello ne descrive le caratteristiche stratigrafiche e le fasi cronologiche, che terminano con la calcara di età tardo-repubblicana/proto imperiale che segna la fine dell'uso in età antica di quell'area. Utilizzando la bibliografia esistente delinea un quadro completo della situazione anche per ciò che riguarda la progressiva occupazione dell'abitato. Un dettagliato studio del materiale ceramico e l'analisi, eseguita da Elena Bedini, dei resti faunistici, contribuiscono ad arricchire di dettagli non secondari la definizione dei modi e del tenore di vita dell'abitato della prima fase. -
Osmosi letterarie. Ricerche comparate
Scrittori variamente di confine, come Niccolò Tommaseo, Umberto Saba, Gabriele d'Annunzio, ma anche scrittori d'altro genere, come Torquato Tasso, Giordano Bruno, Giacomo Leopardi, Giosue Carducci, sono i principali riferimenti per queste indagini di letteratura comparata di Zeljko Djuric, italianista dell'Università di Belgrado, da molti anni rilevante personaggio di collegamento fra la cultura accademica serba e quella italiana, collaboratore di riviste scientifiche anche italiane e organizzatore di manifestazioni letterarie. Le ricerche qui riunite rappresentano una significativa sintesi del suo pluridecennale impegno di comparatista: si va dai paragoni interni all'italianistica, come nel caso del d'Annunzio lettore di Tommaseo o del rapporto Saba-d'Annunzio, a specifici e molto diversi esempi di influenza della letteratura o della cultura italiana su quella serba, per lo più limitati all'ambito moderno e contemporaneo, ma con incursioni nei secoli andati, alla riscoperta di Giordano Bruno e della poesia religiosa medievale. Al di là di tali particolarità, il merito maggiore di questi saggi sta nella comparazione fra testi di scrittori dei due versanti, con riscontri precisi, come avviene, ad esempio, per il rapporto tra Leopardi e Andric o per gli usi singolari della figura e della poesia di Torquato Tasso nella prosa modernistica di Milos Crnjanski. -
Lettori. Forme della ricezione ed esperienze di lettura nella narrativa italiana da Foscolo al nuovo millennio
Un fenomeno recente della storia culturale e degli studi letterari vede una crescente attenzione per le modalità della lettura e per il ruolo dei destinatari nelle dinamiche della comunicazione letteraria. Si tratta di una galassia molto ampia e articolata, in parte anche storiograficamente analizzata, che ha trovato nella speculazione semiotica e postsemiotica, nella decostruzione americana e nelle tecnologie informatiche applicate agli studi umanistici alcuni momenti essenziali di riflessione teorica. Si è andata in tal modo formando una costellazione di pubblicazioni dedicate a diversi aspetti di questa esperienza e naturalmente elaborate con taglio ed obiettivi differenti. II concetto di lettura ha avuto uno sviluppo teorico molto ampio. Il volume che qui si presenta si occupa della lettura di opere letterarie come tema presente nella tradizione narrativa italiana tra Ottocento e nuovo millennio, focalizzandosi su motivazioni, luoghi ed esiti dell'attività di fruizione; l'attenzione è stata rivolta soprattutto ai romanzi, con qualche eccezione per alcuni racconti particolarmente significativi, cercando di non soffocare i testi con la produzione speculativa, in modo da lasciar loro uno spazio autonomo di significazione, senza ridurli a pezze d'appoggio di singole (seppur profonde) teorie. -
Studi ellenistici. Vol. 20
Il XX volume degli ""Studi ellenistici"""" contiene 19 saggi in italiano, francese e inglese, a firma di autorevoli studiosi internazionali dell'Ellenismo e di giovani studiosi formatisi all'Università di Pisa nella ricerca storica, archeologica ed epigrafica in campo ellenistico e orientalistico. Le principali tematiche affrontate riguardano: l'idea del classico ed il suo sviluppo all'interno della cultura occidentale; il controllo sulla attività legislativa nelle città greche; i rapporti doganali tra Atene e la Tessaglia relativamente all'acquisto di grano tessalico da parte di Atene; il mondo achemenide ed ellenistico in M. Rostovtzeff; Alessandro Magno ed alcuni aspetti del suo impero nella storia degli studi; il culto del sovrano in Macedonia; la geografia storica della Siria ellenistica; i documenti sugli affitti di Mylasa; i documenti babilonesi di età ellenistica; lo studio di un nuovo papiro documentario; Polibio, il mondo ellenistico e Roma; il I e il II libro dei Maccabei; il regno di Battriana; le province di Asia e Bitinia in età romana."" -
La pace nel Petrarca civile e altre ricerche di letteratura italiana
Attraverso un percorso che si snoda lungo un vasto orizzonte temporale, dal Trecento al Novecento, questo libro di Alessio Bologna affronta tappe fondamentali della nostra letteratura, dalla lirica e la novellistica delle origini sino al romanzo contemporaneo, passando dalla raccolta umanistico-volgare del primo Rinascimento, nell'intento di contribuire a tracciarne il lungo e complesso cammino, così ricco di spunti per sempre nuovi approfondimenti. La matrice comune e unificante il volume consiste in una forte connotazione etico-religiosa. Composto di sette ricerche, disposte secondo l'ordine cronologico dei testi esaminati, l'opera riguarda vari motivi letterari.