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Abu e le sette meraviglie
Per evitare le nozze della figlia Alicia con l'umile taglialegna Abu, il Sultano dell'antico regno di Persia affida al ragazzo una missione impossibile: portargli le prove dell'esistenza delle sette meraviglie del mondo... Con una scrittura ironica e trascinante, Matheson racconta la ricerca di Abu, in compagnia del fratellino Mut e di un brontolone genio della lampada, e le mille peripezie che dovrà affrontare per esaudire la richiesta e ottenere in sposa la principessa. Solo alla fine del suo viaggio avventuroso, Abu capirà che la meraviglia più preziosa è quella custodita nel proprio cuore. Età di lettura: da 9 anni. -
La metamorfosi
"Guarda, era una situazione veramente kafkiana. Tutti noi abbiamo sentito dire e detto noi stessi questa frase infinite volte. Può essere successo quando una voce registrata ci ha invitato a fare un altro numero da cui un'altra voce registrata ci ha rimandato a un terzo numero e anche qui una voce registrata ci ha smistato su un quarto numero e così via di voce in voce senza concludere niente, senza sapere niente. Ma anche quando abbiamo guidato per cinquecento chilometri tra due strisce bianche, o attraversato una piazza a noi familiare e non l'abbiamo riconosciuta e abbiamo pensato per qualche momento di essere in tutt'altra città, solo perché il tassì ci si era infilato passando da un imbocco diverso. Oppure ancora quella volta che c'eravamo addormentati sulla spiaggia e al risveglio eravamo come paralizzati, non riuscivamo a tirarci su: tutto intorno c'erano i soliti ombrelloni, i soliti bambini, le solite mamme e nello stesso tempo tutto quel mondo era per noi lontanissimo, estraneo, irraggiungibile. Sono impressioni di smarrimento, di sbigottimento, di coercizione invincibile, che per fortuna durano poco. Ma Gregor Samsa, il protagonista di questo racconto, a queste impressioni resta inchiodato."""" (Carlo Fruttero)." -
Stella, babbo e papà
Nella classe di Stella si festeggia la festa della mamma. Ma che fare se si hanno due papà? A Stella non manca chi le vuole bene. Babbo e papà si prendono cura di lei, l'aiutano con i compiti, le raccontano storie prima di dormire e insieme con un sacco di parenti e amici la fanno sentire una bambina davvero fortunata e speciale. La questione è... che non ha una mamma da portare alla Festa della scuola. Ma Stella troverà una bella soluzione e alla fine tutti saranno contenti in questa delicata storia sull'amore, l'accettazione e il significato autentico di famiglia. Età di lettura: da 5 anni. -
Lev. Ediz. italiana e inglese
Una lettura che affronta temi seri a misura dei più piccini.rn«Un volume che ricostruisce l'avventura infantile di Nelken: i suoi primi anni di vita in Germania tra gli affetti dei suoi familiari, la passione per i francobolli; poi l'inizio del dramma, la fuga in Inghilterra con la sorella Hannah, la solitudine iniziale in un paese straniero. L'epilogo, però, è un messaggio di speranza.» - la RepubblicarnrnrnQuesta è la storia vera di Lev, un ragazzino ebreo di 13 anni che sfuggì alla persecuzione nazista scappando con uno degli ultimi Kindertransport. Grazie a questa iniziativa, migliaia di bambini riuscirono ad arrivare in Gran Bretagna appena prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. E così furono salvi. Età di lettura: da 6 anni. -
Il cibo. Scorri e gioca
Pensati per i più piccoli, i libri della serie Scorri e gioca sono interattivi e colorati; le pagine scorrevoli divertono e stupiscono costituendo un momento di scoperta e gioco. Età di lettura: da 1 anno. -
La casa. Scorri e gioca
Pensati per i più piccoli, i libri della serie Scorri e gioca sono interattivi e colorati; le pagine scorrevoli divertono e stupiscono costituendo un momento di scoperta e gioco. Età di lettura: da 1 anno. -
Pinocchio. Le mie avventure
"Lo voglio chiamare Pinocchio. È un nome che gli porterà fortuna. Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi: Pinocchio il padre, Pinocchia la madre, Pinocchi i ragazzi, e tutti se la passavano bene. Il più ricco di loro chiedeva l'elemosina"""". Età di lettura: da 4 anni." -
Lupo Alberto. Tre storie a colori. Acqua amara. Vol. 9
"Acqua amara"""": L'acquedotto del paese è affidato a un'azienda privata: Acqua Amara spa. Unico risultato: bollette dell'acqua stratosferiche. Lupo Alberto e il resto della fattoria si mobilitano subito per escogitare una soluzione alternativa... """"Così fan tutti"""": Aiuto, i vicini dei McKenzie si comportano come zombi! I sospetti cadono sulle misteriose carote di Glicerina: solo Lupo Alberto e Marta non le hanno mangiate e sono rimasti immuni dal contagio. Ora però qualcosa sta cambiando... """"Sam Falco"""": Bill, dipendente del mattatoio della città ed ex membro della banda degli Hot Dogs, è scomparso. Sembra proprio un regolamento di conti tra criminali. Ma il commissario la pensa diversamente..." -
Lupo Alberto. Tre storie a colori. La pentola del tesoro. Vol. 10
"La pentola del tesoro"""": Lo scrittore Cicken McFollet incanta la platea con la leggenda del folletto del bosco. La Talpa, dopo aver bevuto alla grande con Lupo Alberto, incontra davvero un essere magico. Ma non per questo vuol credere alla favola... """"L'intervista"""": L'artista Ernest descrive Alberto come un lupo feroce, sanguinario, crudele. Ma il nostro eroe non si riconosce affatto in questo ritratto. Accetta così di farsi accompagnare nelle sue azioni rocambolesche per dimostrare il contrario... """"Fuga all'inglese"""": Enrico La Talpa crede di aver trovato la macchina per viaggiare nel tempo. Lupo Alberto è scettico, tuttavia decide di accompagnarlo. Ma appena messa in funzione..." -
Note di catechismo per ignoranti colti
La fede è in contrasto con la ragione? Sapremmo spiegare in che modo Cristo sia figlio di Dio? Si deve credere all'esistenza dell'inferno? Sono rari i cattolici capaci di enunciare con chiarezza i princìpi fondamentali della propria fede, o che sappiano dire come e perché essa sia diversa ad esempio, dall'islamismo. Nella loro schiettezza e profondità, queste ""note"""" soddisfano curiosità legittime e mettono bene a fuoco gli aspetti fondamentali della fede cattolica. Capitolo dopo capitolo, invitano i non-credenti a conoscere meglio quello in cui dicono di non credere; e i credenti a scoprire quello che, pur considerandosi colti, in realtà non sanno, o non sanno argomentare. A cominciare dalla domanda: la vita ha un senso? Introduzione di Giorgio Manganelli."" -
Controstoria dell'arte
Spesso si guarda un quadro, una scultura, un'architettura, senza vedere, senza capire, senza partecipazione. Afferrare il senso di un'opera e inquadrarla nel contesto in cui è stata generata non è facile, ma non è neanche roba da Superman con la super-vista a raggi x. Basta togliersi i paraocchi di una critica scontata, superficiale, banale. Ripetuta fino alla noia. E pensare con la propria testa senza lasciarsi condizionare dal giudizio degli altri. Qui, per sommi capi, si capovolge il punto di vista tradizionale: si affrontano temi e stili da un'angolazione particolare, personale, irriverente, ma non per questo campata in aria. Dalle caverne di Lascaux alla street art, passando per il Rinascimento e l'impressionismo, di norma i capolavori vengono subiti dallo spettatore, obbligato a seguire gli studiosi che stabiliscono le regole del gioco. Questo manualetto è un primo passo per riappropriarsi dell'arte senza farsi schiacciare dal peso della cultura calata dall'alto, asfissiante e pedante. -
Il mare. Un grande libro leporello. Ediz. illustrata
Un grande libro leporello per scoprire la vita degli animali marini, su una facciata, e come sono fatti, sull'altra. Gira il libro e tuffati nel mondo marino! Età di lettura: da 3 anni. -
Il corpo. Scorri e gioca
Libri stimolanti per crescere curiosi. Età di lettura: da 1 anno. -
Le forme. Scorri e gioca
Libri stimolanti per crescere curiosi. Età di lettura: da 1 anno. -
L' anno che verrà. Dall'ora al sempre
Astrologi, analisti, esperti, politici, sociologi e anche improbabili maghi nel passaggio tra un anno e l'altro imperversano su ogni genere di media per dare indicazioni, anche alla luce di ciò che è stato, su ciò che sta per arrivare. Quello delle previsioni per l'anno nuovo è un gioco a cui tutti, nessuno escluso, si sottrae. Ma si tratta di un gioco ""perverso"""", basato com'è sul nulla. Ci sono, però, """"letture"""" del tempo passato e """"previsioni"""" di quello che sta per arrivare che rispondono a logiche diverse, riflessioni che possono veramente aiutare l'uomo a comprende """"l'anno che verrà"""". In tutte le chiese del mondo nella sera che segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno si canta il """"Te Deum"""". Quel """"Pietà di noi, Signore, pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno"""" che chiude l'inno cristiano è, per chi crede, la migliore previsione per il futuro. Rimettere in fila le riflessioni che mons. Luciano Monari ha proposto in occasione delle celebrazioni di fine anno, dopo ogni """"Te Deum"""" del 31 dicembre, non è semplice operazione editoriale. Si tratta, invece, di dare uniformità al percorso tratteggiato di anno in anno che che, chiamando in causa direttamente l'uomo, le sue passioni, le sue pulsioni, i suoi limiti, le sue ricchezze cerca di indicare le ragioni per aprirsi comunque con atteggiamento positivo al futuro."" -
Orizzonti di carità. Per una comunità solidale
Quello che con maggiore efficacia si deve cercare di realizzare e che, forse, potrebbe incidere in modo decisivo su tante sacche di povertà è il moltiplicare le relazioni tra le persone, tra le famiglie, tra gruppi sociali, tra parrocchie perché quanto più una persona può contare su relazioni tanto più riesce a superare i momenti di fatica e di difficoltà. Così nel gennaio del 2009 il vescovo Luciano Monari commentava l'avvio di una serie di iniziative, progettate in collaborazione con la locale Caritas diocesana, con cui la Chiesa bresciana cercava di rispondere alla crisi economica che cominciava già a fare sentire i suoi effetti. Mons. Luciano Monari, pur suggerendo strade e azioni concrete, indicava orizzonti di riferimento, percorsi e sensibilità che potessero innervare la comunità locale. Orizzonti su cui è tornato più e più volte, come dimostrano i contributi raccolti in questa nuova pubblicazione della collana ""Il Sale""""; parole e interventi che negli anni ha proposto come contributo alla costruzione di una rete di aiuto reciproco all'interno della comunità."" -
L' impegno esigente della politica. Per un servizio a favore dell'umanità
La distinzione tra fede e politica - affermava mons. Luciano Monari, all'epoca vescovo di Piacenza - Bobbio, incontrando gli amministratoti locali piacentini il 15 novembre 1999 - è ormai un dato acquisito che nessuno desidera rimettere in discussione. Il Vangelo, ricordava ancora, non insegna quale politica fiscale, urbanistica o assistenziale possa rispondere con maggiore efficacia alle esigenze delle persone in una data situazione. Per questo a chi sceglie di impegnarsi in questo campo, sottolineava, bisogna chiedere lo sforzo della comprensione, della conoscenza reciproca, della formazione. Punti di riferimento che hanno guidato il pensiero e l'azione di mons. Monari anche a Brescia, dove ha promosso e sostenuto la nascita di una Scuola di formazione per l'impegno sociale e politico. In questa pubblicazione trovano spazio le riflessioni e le relazioni che negli anni il Vescovo di Brescia ha proposto ai partecipanti alla scuola e, indirettamente a tutte le persone che credono che l'impegno della politica sia esigenze perché assume le forme di un servizio al bene dell'umanità. -
Prete è bello. Se Gesù Cristo è grande
Nelle 225 pagine di ""Prete è bello"""", edito dalla Fondazione San Francesco di Sales, un ritratto dell'esperienza sacerdotale di don Luciano Monari. Ma """"Se Gesù Cristo è grande, essere prete è bello, perché - scrive l'autore significa operare in persona Christi, donare alla gente le sue parole, permettere loro di sperimentare la sua azione di guarigione, di toccare la sua carne e fare così esperienza di salvezza. Fino a che Cristo e la Chiesa costituiscono, nella nostra coscienza, una presenza dominante, la vita nostra di preti diventa ricca di senso; ma se l'evidenza del valore di Cristo e della Chiesa si appanna, diventa - continua Monari - difficile surrogarla o puntellarla con qualcos'altro"""". Il testo è un omaggio, attraverso i suoi scritti e le sue riflessioni sulla figura del prete, a mons. Luciano Monari (Sassuolo, 28 marzo 1942) in questo 2015 denso per lui di anniversari particolari: ricorre infatto il 50º anniversario di ordinazione sacerdotale e il 20º di episcopato. Le pagine di """"Prete è bello"""" non sono trattazioni scientifiche sulla teologia del ministero sacerdote; sono piuttosto contributi di carattere spirituale, finalizzati ad aiutare i sacerdoti a vivere secondo lo Spirito la loro vita e il loro ministero vincendo le delusioni e le stanchezze."" -
Lettura «semplice» del Vangelo di Marco
Con ""Marco"""" la collana """"Il Sale"""" dà il via alla pubblicazione del ciclo di lezioni che mons. Luciano Monariha dedicato ai Vangeli. Si tratta di un lungo percorso, che ha visto l'autore impegnato in un cammino di presentazione durato quattro anni. Le sue non sono state semplici relazioni, ma letture appassionate e coinvolgenti del racconto della vita e della missione terrena del Figlio di Dio. Relazioni, approfondimenti e spiegazioni non riservate solo agli """"addetti ai lavori"""". Grazie alla passione che Monari ha per la """"Parola"""" sono diventate parole che possono aiutare ogni uomo a entrare nel mistero di Gesù Cristo, nel suo messaggio che provoca e scuote oggi più che mai."" -
Ricchi di misericordia. Lettera alle unità pastorali e alle comunità cristiane per l'anno 2015-2016
Monari scrive una lettera a tutte le parrocchie bresciane, partendo dall'esperienza positiva di incontro e di conoscenza vissuta durante la costituzione ufficiale delle prime unità pastorali (Toscolano, Vobarno, Erbusco, Idro). Il filo rosso che accompagna la riflessione è la misericordia di Dio nella celebrazione eucaristica, nella comunità e in famiglia. Il titolo ""Ricchi di misericordia"""" è l'invito che Monari, alla vigilia dell'Anno della misericordia, rivolge a tutti gli uomini e, in particolare, alle comunità cristiane. Dove possono sorgere le incomprensioni e i campanilismi, è ancora più necessario recuperare il senso della celebrazione eucaristica e del sacramento della confessione: """"L'ascolto del Vangelo, la preghiera, la Messa, la carità e l'elemosina... sono tutti modi concreti attraverso i quali il nostro cuore si apre a ricevere il perdono di Dio"""". Le comunità, nell'auspicio di Monari, devono diventare veramente autentiche. Solo se ci lasciamo trasformare dall'eucaristia, possiamo essere testimoni credibili nella vita di tutti i giorni. Del resto """"se non ci vogliamo bene a vicenda, se non cerchiamo di perdonarci, la Messa è stata inutile"""". Solo così possiamo essere """"capaci di amare"""" e, soprattutto, di educare all'amore (in famiglia e tra i giovani).""