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La musica contemporanea e il suo spazio
Riferendosi ad un vuoto progettuale di almeno 50 anni (con genesi nella dialettica tra Adorno e Benjamin degli anni Trenta, fino alla musica concettuale di John Cage di metà Novecento e agli esiti ultimi di Philip Glass), Andrea Branzi riconferma in questo saggio la propria posizione di sovvertitore delle logiche concettuali e spaziali del progetto: come fenomeno ""inatteso"""", la Musica contemporanea genera nuovi prototipi urbani, compositivi, cognitivi inaspettati. L'inatteso, nello specifico, non è solo la musica come generativa di un nuovo layer urbano, ma è una terza via di pensiero sullo spazio in toto. Spazio che viene disassato dalle logiche compositive visive e oggettuali tipiche della modernità, matrice di una prassi monodirezionata, verso una dimensione più aperta, orizzontale, sensoriale: una nuova esperienza intellettuale e di immaginazione."" -
Primavallitudine. Il sentimento di città nelle borgate ufficiali di Roma
L'autore parte dall'ipotesi che, per restituire senso e, dunque, valore urbano alle metropoli, occorra ripartire da una scala diversa: dai territori. Tornare dal virtuale al reale. Dal globale al locale. Dal grande al piccolo. Riportando il discorso d'insieme ai tanti discorsi particolari che lo costituiscono è di nuovo possibile leggere il presente nei piani attraverso i quali si rappresenta: filosofico, politico, economico, culturale. Ciò che non è più rintracciabile nel quadro generale, eccessivamente complesso, impersonale, caotico e sovradeterminato, è di nuovo visibile ad una scala diversa. Nei territori della città, specialmente se ritenuti a torto marginali o periferici, l'urbanità, data per persa su scala metropolitana, torna in qualche caso ad essere reclamata e in molti casi praticata. Così come la lamentazione cieca del pensiero intellettuale contemporaneo, che accompagna impotente e in qualche caso persino compiaciuto il feretro del presente a partire dalla perdita progressiva di senso nelle metropoli, ridiventa discorso, azione politica trasformativa, pratica politica rielaborata mediando ispirazione e contenuti dalle pratiche sociali territoriali. La forza spaventosa e apparentemente incontrovertibile del modello di sviluppo neoliberista non appare, in questa prospettiva, così ineffabile. Le contraddizioni prodotte dalla globalizzazione (Sassen, 2004), aprono il campo a zone temporaneamente autonome (Bey, 1991). A dimensioni dalle quali poter ripartire prospettando possibili, embrionali, uscite dal modello. Bagliori di luce per nuovi paradigmi teorici, che tornino a prospettare un nuovo mondo possibile. -
Architettura. Saggio su storia, avanguardie e critica della ragion tecnica
Architettura è mestiere o spazio di autonomia del pensiero critico? E se è arte, come si configura il suo processo creativo e ""produttivo""""? In quella contraddizione le avanguardie storiche hanno dibattuto per affermarsi, spesso costruendo ideologie che la critica ha svelato, soprattutto quella degli anni settanta dello IUAV, poi ripresa da I. de Solà-Morales, dai gruppi americani di """"Oppositions"""" e di """"Any"""". Il saggio ripercorre le principali fasi di quel dibattito - che l'autore considera ormai esaurito - e auspica un ritorno alle origini dell'atto creativo che l'Architettura comunque rappresenta, anche in assenza di quelle """"avanguardie"""" che gli architetti hanno da sempre (avuto) nel loro DNA."" -
Architettura italiana contemporanea. 5 interviste + 1
Le interviste a 5 gruppi di progettisti – C+S Architects, ElasticoFarm, Studio MoDus Architects, UFO, Labics – operanti nel panorama dell’architettura italiana contemporanea e l’intervista a Gianni Pettena, storico esponente dell’architettura radicale, fatte da un gruppo di dottorandi di ricerca nell’ambito di un seminario dottorale, restituiscono un’interessante fotografia delle principali tendenze nel nostro paese. L’attitudine del progetto del nuovo al continuo confronto con le preesistenze storiche e ambientali, l’impegno sociale oltre il semplice professionismo, il rapporto tra ricerca progettuale e cultura materiale, tra l’architettura e le altre discipline come l’arte, l’attenzione per la scelta dei materiali e la cura del dettaglio emergono come tratti riconoscibili, costituendo occasione di riflessione su linee di ricerca, temi, linguaggi dell’architettura in Italia. -
L' orgasmografo
Anno 2084. Un regime totalitario controlla per via cibernetica la vita sessuale degli uomini, ed esige una quota settimanale di orgasmi come condizione per ottenere beni razionati. Laura, una giovane radicale che crede nell'amore platonico, affronta la polizia statale per risvegliare la coscienza del popolo oppresso e preservare a tutti i costi la sua verginità. Un libro di racconti crudeli dove l'umorismo nero e l'acuta osservazione della natura si combinano con perversa lucidità. -
Il volo dei corvi
Sono gli anni '90, un passato che è recente ma sembra ormai lontanissimo. Tre strambi personaggi - un insegnante di matematica, un eterno custode di depositi e un artista bohémien - percorrono beffardi una Pietroburgo periferica quasi metafisica. Un curioso antefatto lega i tre squinternati quarantenni: molti anni prima hanno fatto pipì insieme da un ponte sul fiume Neva. Ora una giovane studiosa austriaca definisce quella bravata un brillante esempio di arte concettuale e i protagonisti si trovano catapultati in un mondo di improbabili performance artistiche. Città delle ombre e dai molti nomi, Pietroburgo è senza dubbio uno dei protagonisti di questo romanzo che svela le screpolature della vita con comicità. -
Verso le isole luminose. Tahiti, Tuamotu, Marchesi. Con uno scritto di Colette
"Non si scrive un romanzo d'amore mentre si fa l'amore..."""". Seguendo questo consiglio dell'amica Colette, il """"piccolo corsaro"""" Renée Hamon ci racconta una delle sue innumerevoli avventure. Tornata dai Mari del Sud descrive la meraviglia delle piantagioni di cocco, delle barriere coralline, del popolo maori e della mitica Tahiti di Gauguin, dove molti occidentali cercano un ritorno alla natura. Ma denuncia anche le malattie, la povertà e i soprusi importati in quelle terre dall'Occidente. Un vero reportage senza lirismi scritto all'inizio del '900 da una viaggiatrice eccentrica e instancabile." -
Lettere
A Nollop, isola a largo degli Stati Uniti, si venera la lingua. Il fondatore della comunità ha coniato un'espressione di soli trentacinque caratteri contenente tutte le lettere dell'alfabeto e la celebre frase è riportata sulla base del monumento a lui dedicato. Un giorno però una lettera cade e il Gran Consiglio decide di vietarne l'uso parlato e scritto. Poi ne cade un'altra e un'altra ancora. I cittadini sconvolti si scambiano missive disperate, piene di neologismi e acrobazie lessicali. Ma cominciano letteralmente a mancare le parole. Un'esilarante sequenza di lipogrammi sempre più restrittivi, una lotta dei protagonisti contro il tempo per coniare la frase che salverà gli isolani e la libertà d'espressione. -
La scrittura dell'amico
Anna Margotti, esperta informatica, gestisce assieme al suo noioso compagno Haugsdorff una banca-dati relativa a gruppi di immigrati potenzialmente pericolosi per aiutare il governo a tenerli sotto controllo. Chiusa nei suoi pregiudizi, Anna rimarrà sconvolta dall'incontro con il giovane turco Hikmet, che le spalanca davanti una realtà insospettabile, un mondo variopinto e ospitale... Una emozionante storia d'amore e insieme un'attenta riflessione sull'attuale politica viennese. -
Ferdinand, o il viaggio da Pietroburgo al nulla
Apparentemente un diario di viaggio, questo pellegrinaggio attraverso la Russia è in realtà una cavalcata a briglia sciolta nella fantasia dell'autore. Con la sola compagnia di un blocco per appunti e di una bottiglia di vodka, il narratore attraversa una ventina di centri abitati, reali o inventati, e a ogni sosta è legato un racconto. Dalla favola surreale all'articolo di giornale, dall'aneddoto storico alla fiaba, un avvincente susseguirsi di storie folli in direzione del ""nulla""""."" -
Dalla città nervosa
Una Barcellona letteraria e insieme concreta, raccontata con ironia e intensità in un libro composito che spazia dalla cronaca giornalistica al saggio breve. Un affresco ricco di suggestioni inedite dove Enrique Vila-Matas svela tra l'altro le ragioni della propria vocazione di scrittore, curiosamente legata a un personaggio emblematico della cultura italiana, Marcello Mastroianni. Un libro denso, in cui ogni nuovo capitolo è l'incantevole scorcio di una metropoli intima e corporea. -
L' ora tra il cane e il lupo
La storia del rapporto sofferto tra due sorelle. Dopo aver vissuto molti anni a Roma, la protagonista (di cui non si conosce il nome) torna a Francoforte e si trova a fare i conti col proprio passato, con la sorella maggiore Ines, pittrice di talento, con cui non parlava da anni. Da sempre instabile e capricciosa, Ines è ricaduta nel suo antico problema: l'alcolismo. -
La felicità
Barcellona 1909. Ogni sera Nonnita Serrallac manda in visibilio il pubblico del Soriano: la sua bellezza è incontestabile e il suo numero sensazionale. Anche Demi, rampollo della potente famiglia Gambùs che cent'anni di furfanterie hanno reso ricca e rispettabile, ne subisce il fascino, ma a Nonnita, incinta di un saltimbanco italiano svanito nel nulla, brucia ancora la ferita che il ragazzo le ha inflitto anni prima. I suoi compagni di sventura - uno squilibrato, un pappagallo e un innamorato disposto a tutto la aiuteranno a escogitare un piano... -
Il viaggiatore
Un giorno, dalla finestra del suo studio, lo scrittore berlinese Matthias Bamberg osserva una voluta di fumo salire da una stretta conduttura, e all'improvviso viene colto dall'inquietudine. Da quel momento per lui niente è più come prima. Cosa significano i colpetti di tosse della moglie? Cosa si nasconde dietro il rumore di mobili nell'ufficio del commercialista sopra la sua camera da letto? -
Opera
Siamo a Tbilisi, scossa dai terremoti e dalla guerra, città polverosa dal clima torrido. Il protagonista canta ai funerali insieme a un compagno, compone e suona la musica e allo stesso tempo cuce la trama di Opera, I due amici girano per funerali con il loro repertorio musicale e appagano i desideri dei parenti del morto, facendo fronte alla concorrenza di cantanti professionisti. La loro storia emerge a tratti e si confonde con episodi di vita degli altri. -
Febbre d'inverno
Abbandonata dal marito per una ragazza più giovane, Jacqueline - cubana quarantenne ancora piacente - oscilla tra il desiderio di seguire i modelli televisivi di Sex and the City e quello di scrivere il romanzo della sua vita seguendo i consigli di uno scrittore molto amato, Raymond Carver. Un romanzo che è anche un lungo addio a tutti quelli che sono scappati verso le coste della Florida, ormai solo ombre nei cuori di chi resta a Cuba. -
Metafisica dei tubi
La penna di Amélie Nothomb disegna la mappa dei primissimi anni di vita trascorsi in Giappone: ne viene fuori una non-biografia. Indizi e ricordi delle prime scoperte si accavallano in un turbinio di metafore e paradossi irriverenti. Le proprietà terapeutiche del cioccolato, la parola (pensiero fatto carne), la quadratura degli opposti, la sinergia con il luogo di nascita... fino al filtraggio della realtà come unica via di scampo. Una faccenda, quella dell'esperienza delle cose, del primo impatto col mondo, che lascia sempre una ferita: nulla passa senza traccia, neanche il nulla. -
La crisi generale tra economia e politica. Una previsione di Marx e la realtà di oggi
L'autore, ex dirigente del PCI e avvertito interprete di Marx in numerosi libri precedenti, propone una rilettura della previsione di Marx che si rivela oggi straordinariamente attuale non solo sul piano economico, ma come crisi politica, culturale, morale, e tecnologica delle moderne società capitalistiche. -
L' entrata di Cristo a Bruxelles
Due racconti di Amelie Nothomb mai apparsi in libreria. Nel primo, ""L'entrata di Cristo a Bruxelles"""", il giovane protagonista Salvator commette per gelosia un'azione orribile, fugge da Parigi e arriva a Hong Kong, dove diventa smisuratamente ricco. Torna nella sua città dopo diciotto anni e si innamora della bellissima Zoe, dai lunghi capelli e dalle fragranze intense... Nel secondo, """"Senza nome"""", si narra del viaggio di un uomo nel """"grande Nord"""" alla ricerca della donna dei suoi sogni..."" -
Germania. Un viaggio
Dopo l'epica marcia da Berlino a Mosca, Wolfgang Büscher torna nuovamente sulla strada calcando in senso antiorario i contorni geografici della Germania, per un totale di 3.500 chilometri. Il viaggio di Büscher è una fuga dai ""luoghi comuni"""", alla ricerca di quelle realtà liminali che, proprio grazie al loro assoluto decentramento, finiscono per riflettere l'inconscio rimosso di una nazione. Ma a rendere unico questo libro è la capacità del suo autore di attirare a sé - come una calamità - personaggi curiosi e stravaganti.""